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Vino, “Vinoinfluencers World Awards”: due italiani premiati in Spagna

Vino, “Vinoinfluencers World Awards”: due italiani premiati in SpagnaMilano, 1 ott. (askanews) – La prima edizione dei “Vinoinfluencers World Awards” che si è tenuta in Spagna ha visto l’Italia vincere in due categorie, confermando tutta la capacità dei suoi comunicatori digitali. L’evento si è svolto al Centro Cultural Miguel Delibes di Valladolid, in collaborazione con Turespana, la Junta de Castilla y Leon e il Comune di Valladolid, e ha riunito un totale di 150 comunicatori del vino provenienti da oltre 30 Paesi.


La premiazione, che ha coinvolto dieci categorie diverse (tra cui miglior sommelier, consulente, educatore, etc) ha visto la partecipazione di personalità da tutto il mondo, con l’Italia che ha conquistato due ori grazie ad Andrea Zigrossi (“Trotterwine”) e Nello Gatti (“L’Ambasciatore”). Zigrossi, 31enne sommelier e content creator romano, ha vinto il premio nella categoria “Wine communicator”, e ha voluto sul palco lo stesso Gatti, Ikerwine, Lorenawinediary, Winespicegirl, Hipsterwine e The Reason Wine, ribadendo l’importanza della collaborazione in un mondo sempre più interconnesso. Gatti, invece, ha ricevuto un riconoscimento speciale della Junta di Castilla y Leon, che lo ha incoronato come la figura più votata dai partecipanti, organizzatori, Cantine e istituzioni dell’evento per il proprio approccio multi-disciplinare al vino, in grado di andare “oltre le metriche e i parametri dei canali social”. Nel suo discorso, il 34enne di origine campana che oggi vive e lavora a Milano, ha voluto sottolineare la necessità di una diffusione più autentica e meno sensazionalista: “Dobbiamo fare meno quantità e più qualità, come molte Cantine ci hanno insegnato”.Auspicando che “la comunicazione sia sempre reale e più di qualità che di quantità”, il 34enne di origine campana che oggi vive e lavora a Milano, ha voluto sottolineare che “il nostro può essere un contributo, digitale ma anche reale, dove la critica può essere un tassello di crescita quando è sensata e la promozione un’opportunità quando è ragionata (…) per continuare a contribuire a una maggiore ma soprattutto migliore integrazione della comunità attorno al mondo del vino, nessuno escluso”.


La giuria, composta da sommelier del calibro della MW Almudena Alberca, chef come Martin Berasategui e critici enogastronomici come il presidente dell’associazione giornalisti spagnoli del vino, Ernesto Gallud, ha valutato ogni partecipante in base “alla capacità di trasmettere la cultura del vino, promuovendo al contempo il territorio e le tradizioni locali”. In un’epoca in cui la comunicazione del vino non si limita più ai soli social ma si integra alle esperienze e agli eventi sul territorio, i “Vinoinfluencers World Awards 2024” hanno messo in evidenza il lavoro delle (nuove) figure digitali nel racconto del mondo del vino e dell’enoturismo.

Gambero Rosso: i “Tre Bicchieri” a 24 i vini delle Marche

Gambero Rosso: i “Tre Bicchieri” a 24 i vini delle MarcheMilano, 30 set. (askanews) – Sono 24 i vini delle Marche che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento attribuito dalla guida “Vini d’Italia 2025” del Gambero Rosso.


“Le dimensioni spesso contenute, il forte impegno familiare e la naturale propensione della cultura campagnola locale nell’evitare sprechi ed eccessi danno forza e affidabilità al vino marchigiano e tutto ciò si riflette in una qualità crescente, seppur a piccoli passi” sottolineano i curatori del volume, in cui sono entrate quest’anno le aziende Edoardo Dottori e Cimarelli su Jesi e de La Valle del Sole e Quinto “Quntì” Alfonsi nel Piceno. Le bottiglie che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri” sono: “Bianchello del Metauro Sup. Chiaraluce 2022” di Crespaia; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2021” di Vignamato; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2021” di Tenuta di Frà; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Kochlos Ris. 2022” di Edoardo Dottori; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2021” di Poderi Mattioli; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Origini Ris. 2022” di Fattoria Nannì; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2021” di La Staffa; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. 2021” di Pievalta; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Selezione Cimarelli Ris. 2022” di Cimarelli; “Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2021” di Bucci; “Conero Sassi Neri Ris. 2020” di Fattoria Le Terrazze; “Falerio Pecorino Al MonteNero 2022” di Quntì; “Falerio Pecorino Onirocep 2023” di Pantaleone; “Kurni 2022” di Oasi degli Angeli; “Offida Pecorino Artemisia 2023” di Tenuta Spinelli; “Piceno Sup. 2020” di La Valle del Sole; “Piceno Sup. Morellone 2020” di Le Caniette; “Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2021” di Velenosi; “Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. V. V. Historical 2019” di Umani Ronchi; “Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vign. del Balluccio 2022” di Tenuta dell’Ugolino; “Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2021” di Belisario; “Verdicchio di Matelica Senex Ris. 2018” di Bisci; “Verdicchio di Matelica Vertis 2022” di Borgo Paglianetto; e il “Vignagiulia Rosso 2019” di Emanuele Dianetti.

Vino, Mosnel: Lisa Perbellini vince concorso “Questione di etichetta”

Vino, Mosnel: Lisa Perbellini vince concorso “Questione di etichetta”Milano, 30 set. (askanews) – Sono Lisa Perbellini e il progetto “Ventun anni di affinamento sui lieviti, il tempo ha scolpito l’eccellenza” a vincere il primo premio della sesta edizione del concorso “Questione di etichetta” di Mosnel, indetto dall’azienda vinicola di Camignone (Brescia) con il patrocinio dell’Associazione per il disegno industriale (Adi), e con la partnership di Fedrigoni. L’immagine creata dalla designer veronese vestirà quindi l’edizione limitata e il packaging delle cento bottiglie numerate di “Franciacorta Brut QdE 2001” in formato magnum.


Per esprimere il lungo affinamento del vino sui lieviti, Perbellini ha scelto di rappresentare sull’etichetta un intricato disegno di radice, formato da una rete di linee colorate che si intrecciano e si sovrappongono, “capace di riflettere la profondità e la complessità dell’affinamento che il vino ha attraversato in ventun anni”. Il progetto vincitore è stato scelto tra i dieci finalisti selezionati tra i circa 150 arrivati da tutti Italia. Secondo classificato è il progetto “Radici” di Giulia Falletti e Riccardo Galli, seguiti da Beatrice Bianchet, ideatrice di “Take only pictures”. La menzione speciale della giuria composta da Lucia Barzanò, Dario Moretti, Daniele Cernilli, Federico De Cesare Viola e Benedetta Moro, è stata assegnata a Claudia Polizzi ed Elisa Grezzani “per la rottura dei consueti canoni e per la ricerca cromatica particolarmente incisiva”.


“Per la sesta edizione di ‘Questione di Etichetta’, che torna dopo dieci anni abbiamo scelto il lavoro realizzato da Lisa Perbellini grazie alla capacità di sintesi fra la realizzazione grafica e i significati che vengono esplicitati e che uniscono elementi del territorio e della sostenibilità” ha affermato Lucia Barzanò, titolare di Mosnel assieme al fratello Giulio,, parlando di “un segno particolarmente efficace, potente, dinamico e contemporaneo. Il giudizio dei giurati – ha concluso – è stato pressoché unanime: eravamo tutti d’accordo sul fatto che l’immagine rappresentasse pienamente lo spirito di Mosnel e il valore del tempo, fattore che contraddistingue da sempre la nostra filosofia”. La prima classificata al concorso ha ottenuto un premio in denaro pari a 3.000 euro, la magnum numero uno dell’edizione limitata e 36 bottiglie di Franciacorta Brut, mentre i secondi e terzi classificati riceveranno rispettivamente 36 e 24 bottiglie del medesimo vino.

Pollo arrosto day: per 7 italiani su 10 è il piatto di famiglia

Pollo arrosto day: per 7 italiani su 10 è il piatto di famigliaMilano, 30 set. (askanews) – Non c’è nonna che non lo abbia cucinato (il 94,3% lo ha fatto) e più di un intervistato su quattro dichiara di aver ereditato la ricetta da lei o dal suo ricettario. Per sette su 10 è poi il piatto di famiglia: nei ricordi degli italiani è legato all’infanzia, alla cucina di mamma (40%) e alla domenica a casa dei nonni (29,5%), ma è anche un’eredità culturale e un “piatto della memoria” tramandato di generazione in generazione. Dopo le lasagne (45,1%) è infatti il piatto della nonna replicato più spesso (32,8%); a seguire polpette (29,3%) e pasta all’uovo (16,7%). E sette italiani su 10 lo cucinano almeno una volta al mese. Sul podio dei piatti tradizionali preferiti, il pollo arrosto si piazza al terzo posto dopo lasagne e pasta al forno (71,4%) e impasti, come pizzelle, focacce, panzerotti, pizza, calzoni. A rivelarlo l’indagine AstraRicerche presentata in vista del Pollo arrosto day 2024, la maratona social organizzata da Unaitalia (l’associazione nazionale dei produttori di carni bianche) che ogni anno il 2 ottobre, in concomitanza con la Festa dei nonni, celebra uno dei simboli della tradizione gastronomica del Belpaese.


Per Antonio Forlini, presidente di Unaitalia “Il Pollo arrosto day è un’occasione per scoprire trend e curiosità su una carne 100% made in Italy, la più consumata dagli italiani, che piace a tutti per sua versatilità e la trasversalità, per le sue proprietà nutrizionali, il gusto e la facilità di preparazione. Ma anche il suo forte legame con la cultura italiana, le ricette tradizionali e quindi la memoria collettiva gastronomica. A confermare il trend, la crescita dei consumi pro-capite (+2,9%) arrivati a 21,38 chili. Non si arresta la passione degli italiani per le carni bianche, che continuano ad essere le più amate con il 35% degli acquisti domestici”. Fitto il calendario dell’ottava edizione, dal tema “Prenota una nonna!”: tra i protagonisti lo chef Peppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, 1 stella Michelin) con la ricetta “Pollo arrosto di Nonna Rosa con salsa fredda di limoni e patate”, le star dei social Nonna Silvi e Nonna Margherita. Di scena anche la community di Giallo Zafferano e la più grande community italiana di vivailpollo.it. Obiettivo: far riscoprire l’anima più vera del pollo arrosto, che per gli italiani è quella della memoria, anche nella sua versione gourmet. Chiamati a scegliere tra tradizione e cucina gourmet, gli italiani non hanno dubbi: per oltre la metà la cucina della nonna è un must (50,4%). E per chi le gradisce entrambe, la radice deve rimanere sempre la tradizione (il 45,3%). Novità dell’ottava edizione, la possibilità di “prenotare una nonna” partecipando dal vivo il 2 ottobre (alle 18.00 sui social di Viva il pollo) alla masterclass presso la Gambero Rosso Academy di Roma con nonna Margherita e Stefano Iodice per imparare i segreti del pollo arrosto “come nonna comanda”.


Lasagne e pasta al forno, polpette al sugo, gnocchi, pollo arrosto sono senza dubbio i piatti protagonisti dei ricordi degli italiani, con il pollo arrosto che è il “secondo della nonna” più replicato (32,8%) mentre il primo sono le lasagne. Sono i ricordi a fare da leitmotiv ai piatti più replicati dagli italiani: quelli dell’infanzia, che si mangiavano da bambini. Dall’indagine emerge, infatti, che per 88,2% degli intervistati la nonna è presente nei personali ricordi dei piatti della tradizione. Lungo tempo hanno infatti trascorso gli italiani con la nonna in cucina, contribuendo così a fare dei nonni un caposaldo della formazione del gusto: per il 28,3% degli intervistati si è trattato di tutti o quasi tutti i giorni della propria infanzia/adolescenza e per il 22,5% di tutti i weekend, per il 20,5% il tempo delle vacanze estive/invernali.

I “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso a 5 vini della Valle d’Aosta

I “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso a 5 vini della Valle d’AostaMilano, 30 set. (askanews) – Sono cinque i vini della Valle d’Aosta che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia 2025” del Gambero Rosso.


“Negli ultimi anni la qualità è aumentata, tanto da poter affermare che in Valle d’Aosta si beve molto bene” dichiarano gli autori della guida, sottolineando che “l’ago della bilancia si è spostato sui vitigni autoctoni”, a partire dal Fumin, “forse l’unico rosso tra le uve indigene ad avere una vera anima internazionale”. Ulteriore passo avanti, sempre secondo i recensori, è stato quello di “offrire vini più leggeri e beverini”, ed ecco allora Petit Rouge, Nebbiolo, Petite Arvine e Pinot Nero ma anche il Syrah, “il cui potenziale in Valle è indubbio” e per il quale servirebbe “po’ di coraggio in più”. Le etichette che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri” sono: “Sopraquota 900 2022” di Rosset Terroir; “VdA Chambave Moscato Passito Prieuré 2021” di La Crotta di Vegneron; “VdA Nebbiolo Dessus 2022” di Pianta Grossa; “VdA Petite Arvine 2023” di Elio Ottin; e “VdA Petite Arvine Les Fréres 2022” di Grosjean.


Foto di Evi Garbolino Photographer

Vino, Uvive: per cambiamento climatico servono piante più resilienti

Vino, Uvive: per cambiamento climatico servono piante più resilientiMilano, 30 set. (askanews) – “Il cambiamento climatico va affrontato il prima possibile con il supporto della ricerca: il futuro del mondo vitivinicolo veneto dipende anche da questo”. Ad affermarlo è Pierclaudio De Martin, presidente di Unione consorzi vini veneti Doc e Docg (Uvive).


“La vite ha dimostrato di essere una pianta resiliente ma la viticoltura è sempre più, e sempre più sarà, ostaggio del meteo e la sfida sarà quella di riuscire a trovare, attraverso la ricerca, dei cloni o portainnesti che siano adatti a varie condizioni climatiche” ha spiegato De Martin, precisando che “servirebbero piante più resistenti alla siccità e allo stress idrico, e questo è già stato fatto, ma contemporaneamente anche agli eventi meteo estremi, come precipitazioni intensissime in un breve lasso di tempo: sono due situazioni diametralmente opposte che tuttavia nel corso dell’anno si sono presentate una di seguito all’altra, mettendo in difficoltà la maturazione dei grappoli e in generale la salute delle viti”. “Nonostante il primo periodo di piogge e a seguire i picchi di caldo in estate – ha concluso il presidente di Unive – la vendemmia di quest’anno è andata meglio del previsto”.

Vino, il Lambrusco a presentazione Guida Michelin 2025 a Modena

Vino, il Lambrusco a presentazione Guida Michelin 2025 a ModenaMilano, 30 set. (askanews) – Il Consorzio Tutela Lambrusco è partner per il vino rosso della cerimonia di presentazione della 70esima edizione della Guida Michelin Italia che si terrà martedì 5 novembre al Teatro Comunale di Modena. I vini Lambrusco accompagneranno anche le creazioni degli chef presenti impegnati ai fornelli.


“Come Consorzio siamo molto felici di supportare un evento così importante” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Claudio Biondi, aggiungendo che “i vini Lambrusco sono sempre più apprezzati proprio nel mondo della ristorazione per le loro caratteristiche, tra cui anche la gradazione alcolica contenuta: un aspetto particolarmente in linea con le attuali tendenze di consumo. Inoltre – ha ricordato il presidente – grazie alle numerose varietà e tipologie presenti, dallo spumante al frizzante, questi vini possono essere facilmente abbinati con piatti molto diversi tra loro”.

Eridania torna nelle scuole primarie con campagna su corretta alimentazione

Eridania torna nelle scuole primarie con campagna su corretta alimentazioneMilano, 30 set. (askanews) – Duemila classi, per un totale di 50.000 tra alunni e famiglie in tutta Italia. Questi i numeri di “A scuola di dolcezza”, la campagna educativa sulla corretta alimentazione relativa al mondo dei carboidrati e dello zucchero, realizzata con il contributo di Eridania, che produce e commercializza zucchero, e organizzata da Neways, società di comunicazione specializzata in progetti didattici.


Giunta quest’anno alla sua quarta edizione, la campagna verrà riproposta nelle scuole primarie di tutta Italia durante l’anno scolastico 2024/2025. Il progetto, avviato per la prima volta nel settembre 2021, ha coinvolto negli anni circa 6.500 classi primarie e più di 130.000 alunni e famiglie. Il programma, i cui contenuti sono stati sviluppati con la supervisione scientifica di Marco Deganello Saccomani, medico pediatra e gastroenterologo pediatrico, prevede l’invio a tutte le classi aderenti di un kit didattico cartaceo con vari materiali di supporto al percorso formativo e una serie di attività ludico-didattiche da svolgere in classe e a casa.


“La responsabilità che, come Eridania, ci assumiamo nel campo dell’educazione alimentare e della nutrizione è parte di un impegno globale nel perseguire la sostenibilità non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche produttivo e sociale – ha dichiarato Alessio Bruschetta, Ad di Eridania Italia – Il progetto educativo ‘A scuola di dolcezza’ ci permette di sensibilizzare le nuove generazioni, affinché siano informate e responsabilizzate sull’importanza di un’alimentazione equilibrata e corretta: siamo orgogliosi di poter contribuire a formare cittadini più consapevoli, attenti al proprio futuro e a quello del nostro Pianeta”. In materia di azioni di divulgazione scientifica, Eridania conferma anche quest’anno “Zucchero & co: l’impronta della dolcezza”, il laboratorio sul mondo della dolcificazione previsto in autunno nell’ambito della XXII edizione di BergamoScienza, in programma a Bergamo fino al 13 ottobre 2024.

Champagne, il 26 ottobre Onav ospita ad Asti Gerard Liger-Belair

Champagne, il 26 ottobre Onav ospita ad Asti Gerard Liger-BelairMilano, 29 set. (askanews) – L’effervescenza di una bolla di champagne o di spumante non è solo un piacere estetico o sonoro ma anche una meraviglia scientifica che incarna la straordinaria complessità della meccanica dei fluidi in pochi centilitri di vino. Se ne parlerà nel di un seminario che, per la prima volta in Italia, ospiterà il fisico Gerard Liger-Belair, docente all’Università di Reims, la capitale dello Champagne. L’iniziativa, intitolata “Un Mondo di Bollicine” si terrà il 26 ottobre (dalle 10 alle 16.30) nella sede dell’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di vino (Onav) in piazza Santa Maria Nuova ad Asti.


Con il proprio team di ricercatori, il professor Liger-Belair studia da oltre vent’anni i processi fisici e chimici all’origine della formazione, della risalita nel bicchiere e dello scoppio delle bolle nello champagne e negli spumanti. “Sarà un vero e proprio viaggio nella fisica, nella chimica e nell’enologia per scoprire come si formano le bollicine, che ruolo hanno nelle caratteristiche organolettiche di un vino e cosa le influenza” spiegano i promotori dell’iniziativa, sottolineando che “l’incontro consentirà di comprendere il movimento delle bollicine e i meccanismi che esse inducono durante l’assaggio, andando alla scoperta delle tappe che segnano la loro esistenza, dalla formazione alla scomparsa”.


Il seminario presenta tre moduli, “L’odissea di una bollicina di Champagne”, “L’effervescenza in Champagne: una storia di secoli” e “Il ruolo cruciale dei tappi a corona nella presa di spuma”, e alternerà le lezioni teoriche all’assaggio di tre Champagne: “Bulles de craie Brut SA”, “Clos Cazals 2013”, “Clos Cazals 2003”, tutti della cave Champagne Cazals. Oltre alla lezione del professor Liger – Belair, sono previsti i contributi di Daniela Guiducci, co-traduttrice in italiano dell’ultimo volume di Liger-Belair, e dell’enologa Virginie Thollin. L’evento in presenza è già sold-out ma è disponibile online.

Vino, il 24 ottobre a Milano il Lambruso incontra la cucina cinese

Vino, il 24 ottobre a Milano il Lambruso incontra la cucina cineseMilano, 29 set. (askanews) – Prosegue il “Giro del mondo con il Lambrusco”, l’iniziativa che offre l’opportunità di sperimentare la versatilità delle bollicine emiliane con la loro capacità di accompagnare non solo la cucina tradizionale regionale ma anche quella internazionale ed etnica. Dopo la tappa del 19 settembre nel ristorante giapponese Okasan di Roma con il Lambrusco abbinato a cinque portate ispirate ai piatti della tradizione giapponese, il tour arriva il 24 ottobre al Ba Restaurant di Milano.


Qui, in un percorso di sei proposte, le diverse tipologie dei vini Lambrusco Doc, dal frizzante allo spumante, verranno abbinate ai piatti tradizionali della cucina cinese reinterpretati in chiave contemporanea dallo chef. Dopo l’evento inaugurale su invito, anche in questo caso piatti e vini resteranno nella carta del ristorante per tutti i clienti per un intero mese. Le etichette in abbinamento a Milano sono quelle di Ca’ de Medici, Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina Sociale di Gualtieri, Francesco Bellei, Pezzuoli e Venturini Baldini. “Si tratta di un’iniziativa importante perché ha come obiettivo quello di mostrare le diverse espressioni dei nostri vini e le loro potenzialità a tavola: è proprio grazie alla loro versatilità che le nostre bolle sono apprezzate in tanti Paesi al mondo” ha affermato Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, aggiungendo che “grazie alle numerose varietà appartenenti alle diverse Denominazioni della famiglia dei Lambrusco con le loro specificità, da quelle più ricche di tannini a quelle con un’acidità più spiccata, ai diversi metodi di produzione e alle scelte enologiche dei produttori, i vini Lambrusco Doc possono essere facilmente abbinati non solo ai piatti tradizionali dell’Emilia-Romagna ma anche a specialità delle diverse cucine internazionali”. “E’ per noi fondamentale – conclude Biondi – che vengano comprese le potenzialità di un vino profondamente legato al territorio d’origine ma sempre di più proiettato oltre i confini nazionali, anche dal punto di vista degli abbinamenti in cucina”.


Nato nel gennaio 2021, il Consorzio comprende oggi una settantina di soci che coltivano uve Lambrusco su oltre 10mila ettari tra Modena e Reggio Emilia. L’ente è incaricato della tutela e della promozione di otto Denominazioni: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc, Modena Doc, Reggiano Doc, Colli di Scandiano e di Canossa Doc, Reno Doc e Castelfranco Emilia Igt. Nel 2023 sono state prodotte più di 35 mln di bottiglie di Lambrusco Doc, e oltre 100 mln di Lambrusco Emilia Igt.