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Scrittori finalisti del Campiello Giovani nel Conegliano Valdobbiadene

Scrittori finalisti del Campiello Giovani nel Conegliano ValdobbiadeneMilano, 21 set. (askanews) – Dal 22 al 24 settembre i cinque finalisti del Premio Campiello Giovani 2024, Sofia Aleandri, Giulia Arnoldi, Daniele Camagna, Francesco Maisto e Filippo Triolo, saranno ospiti del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg per la terza edizione di “Trame di Vite”.


Per il terzo anno consecutivo, l’Ente consortile offre dunque ai giovani scrittori l’occasione di vivere un’esperienza immersiva nel paesaggio unico del Conegliano Valdobbiadene durante la vendemmia, con lo scopo di trarne lo spunto letterario per un loro racconto inedito. “Siamo impazienti di accogliere i nuovi finalisti sulle nostre colline” afferma il presidente del Consorzio, Franco Adami, aggiungendo che “noi amiamo il nostro territorio e con il nostro lavoro nei vigneti lo custodiamo con orgoglio, ma la nostra è anche una terra di cultura che è stata culla ed ispirazione di celebri scrittori italiani. Dalla nostra identità – prosegue Adami – nasce quindi l’idea del progetto ‘Trame di Vite’, portare dei giovani scrittori ad ammirare la bellezza unica al mondo del nostro paesaggio e ad assaggiare la vita dei viticoltori che ne sono artefici: l’anno prossimo leggeremo nelle loro parole la nostra bellezza e i nostri sentori”. “Trame di Vite” prevede tre giorni di passeggiate sulle Rive, le colline più impervie del territorio, l’osservazione della vendemmia sui versanti scoscesi, incontri con autori locali e con i luoghi di Andrea Zanzotto e un tour nei luoghi più suggestivi della Denominazione Conegliano Valdobbiadene. Al termine di questa esperienza ai ragazzi è richiesto di scrivere un racconto e di consegnarlo entro il febbraio dell’anno successivo; i racconti inviati saranno poi raccolti e pubblicati, a cura del Consorzio, nella terza raccolta “Trame di Vite”.

Vino, Camilli (Ais): attiveremo progetti solidali in tutta Italia

Vino, Camilli (Ais): attiveremo progetti solidali in tutta ItaliaMilano, 20 set. (askanews) – “Solleciteremo l’attivazione di progetti solidali e sociali, con ricadute a vantaggio delle comunità locali, in tutte le regioni italiane. L’Associazione italiana sommelier (Ais) vuole caratterizzarsi sempre di più nel campo del sociale, della solidarietà, dell’inclusività. Ais, infatti, è un’associazione Ente del Terzo Settore (ETS) che ha scelto di investire risorse a favore delle comunità, per i più fragili, con una grande attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Abbiamo già lanciato numerosi progetti che ci riempiono d’orgoglio e il cui successo ci motiva ad andare avanti su questa strada con sempre maggiore determinazione”. Lo ha detto il presidente nazionale Sandro Camilli, nel corso della seconda “Giornata nazionale Ais per la sostenibilità e il sociale” che si è svolta il 20 settembre a Mestre (Venezia).


“Siamo onorati di aver ospitato i presidenti e i delegati regionali e aver avuto modo di ascoltare i punti di vista dei relatori intervenuti durante la giornata” ha affermato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, ricordando che “esperienze come ‘Alba Vitae’, iniziativa che proprio in Veneto affonda le sue radici e ora diffusa sul territorio nazionale, ‘Adotta una vigna con Ais Veneto’, idea nata con la Fattoria sociale A Casa di Anna, e l’adesione al progetto ‘Etico’ di Amorim Cork, che si occupa di raccogliere e riciclare i tappi di sughero, sono progetti importanti per la nostra Associazione, che sempre di più si fa promotrice di iniziative etiche, sostenibili e sociali a vantaggio del territorio”. L’iniziativa di Mestre, patrocinata dalla Regione Veneto, è stata è promossa sotto l’insegna di “Ais4Aid”, che esprime la volontà e l’impegno dell’Associazione Italiana Sommelier nel campo del sociale e di sostegno alle comunità.

Vendemmia, Consorzio Vini Montecucco: ottima qualità e grande quantità

Vendemmia, Consorzio Vini Montecucco: ottima qualità e grande quantitàMilano, 20 set. (askanews) – Procede bene la vendemmia alle pendici del Monte Amiata, in Toscana, nei sette comuni di produzione della Denominazione d’origine Montecucco (Cinigiano, Seggiano, Castel Del Piano, Civitella Paganico, Arcidosso, Roccalbegna e Campagnatico), dove le lievi precipitazioni degli ultimi giorni non stanno fermando la raccolta. “Dopo le tre ultime annate poco fortunate assistiamo ad una stagione che non osserva problematiche a livello agronomico e che raccoglie, oltre all’uva bella, sana e di altissima qualità, anche una generale ed ampia soddisfazione tra i produttori” afferma Giovan Battista Basile, alla guida del Consorzio Tutela Vini Montecucco.


“Quest’anno abbiamo assistito a un andamento stagionale regolare rispetto alle ultime annate, con piogge primaverili abbondanti ma mai eccessive che hanno dato respiro ai vigneti” continua Basile che ha la sua azienda a Cinigiano, aggiungendo che “le tempistiche di raccolta sono state normali, e le aziende più vicine alla montagna non hanno dovuto anticipare la vendemmia. Le prime uve ad arrivare in cantina – prosegue – sono state Vermentino e Merlot e, proprio in questi giorni, iniziamo invece con la nostra varietà principale, il Sangiovese: ci aspettiamo di chiudere la stagione con risultati molto positivi”. Giuliano Guerrini, storico agronomo della Cantina biologica ColleMassari di Poggi del Sasso e memoria storica della viticoltura amiatina, racconta che “il meteo è stato buono e mediamente piovoso fino a metà giugno, mentre a luglio e agosto siamo intervenuti con l’irrigazione di soccorso per sopperire a temperature tra i 37 e i gradi e alla mancanza di precipitazioni”. “Le piogge della prima settimana di settembre hanno ridato vigore alla pianta e quindi alla maturazione fenolica corretta del grappolo che, man mano che si va avanti con la vendemmia, svela uno stato fitosanitario davvero ottimo” prosegue l’agronomo, mettendo in luce che “le pronunciate escursioni notturne di questo mese stanno dando un ulteriore slancio alla qualità, che da media è diventata eccellente” Finito con le varietà precoci e bianche, ha preso il via in questi giorni la raccolta del Sangiovese che finirà ai primi di ottobre. Guerrini annuncia infine un aumento stimato della produzione del 25%.


Stesso ottimismo e soddisfazione nelle altre aree di produzione della DO. Alessandro Begnardi dell’azienda Begnardi Vini di Monte Antico, a Civitella Paganico, parla di un “meteo favorevole” fino a metà di giugno quando sono iniziati “il caldo l’assenza di precipitazioni che si sono protratti fino all’inizio di settembre e ci hanno costretti a ridurre il carico di uva nei vigneti per permettere a tutti i grappoli di arrivare a completa maturazione”. “Abbiamo iniziato la vendemmia il 28 agosto e prevediamo di concluderla negli ultimi giorni di settembre” aggiunge Begnardi, sottolineando che “lo stato fitosanitario dell’uva ad oggi è perfetto, ad eccezione di alcune zone in cui la vegetazione era meno folta e abbiamo subìto scottature dei grappoli e bruciature fogliari: la 2024 sarà un’ottima annata con qualità straordinaria e quantità superiore alla media degli ultimi tre anni”. Samuele Pierini di Pierini & Brugi evidenzia che “a parte qualche lieve problema con la peronospora e casi di appassimento dovuti al caldo, possiamo dire che la maggior parte dell’uva è di ottima qualità e la quantità è buona. La vendemmia nella zona di Campagnatico è sempre un po’ anticipata rispetto agli altri Comuni della DOC – conclude – abbiamo iniziato il 7 settembre con il Vermentino e stiamo chiudendo in questi giorni con le uve rosse”. Alessio Casamatta dell’azienda Villa Patrizia conferma l’andamento stagionale osservato dagli altri produttori anche a Roccalbegna, rimarcando che “non ci sono danni da eventi atmosferici e le uve sono ottimali dal punto di vista fitosanitario e qualitativo”, aggiungendo che “il quantitativo è finalmente maggiore rispetto alle ultime due annate e non è stata una vendemmia così anticipata come si pensava: la raccolta del Sauvignon è iniziata il 26 agosto e concluderemo con il Sangiovese a fine settembre”.


Salendo a quote più alte, Leonardo Sodi di Parmoleto, a Montenero d’Orcia (Castel Del Piano), che dopo aver premesso che “l’inverno è stato scarsamente freddo, con poche giornate dalle minime negative”, evidenzia che “gli unici danni riscontrati sono irrilevanti scottature da caldo, ma grazie all’assenza di malattie su foglie e grappoli la salubrità dell’uva è impeccabile”. “La vendemmia si è presentata con quasi il 100% dei carichi consentiti da Disciplinare su tutte le varietà, e nel mio caso la percentuale è maggiore rispetto allo scorso anno” continua, spiegando che “abbiamo iniziato con il Vermentino il 10 settembre, cominciamo con il Sangiovese in questi giorni, mentre Cabernet e Montepulciano (che completano il blend del Montecucco Rosso) chiuderanno la vendemmia i primi giorni di ottobre”. Infine, Gabriele Petrecca della Cantina La Banditaccia di Monticello Amiata (Cinigiano) mette in luce che “le nostre produzioni saranno lievemente migliori di quelle del 2023 che, a differenza di altri, per noi è stata un’annata buona sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Qui – conclude – la vendemmia prende il via in questi giorni per il Merlot, a cui seguirà il Sangiovese ai primi di ottobre, per concludersi dopo la prima settimana di ottobre nelle parti più alte dei vigneti”

All’Antica Bottega del Vino a Verona il Grand Award di Wine Spectator

All’Antica Bottega del Vino a Verona il Grand Award di Wine SpectatorMilano, 20 set. (askanews) – Una carta vini così ricca da rientrare tra le 96 migliori al mondo. È quella dell’Antica Bottega del Vino di Verona, storico ristorante e baluardo della cultura del vino in città. Di proprietà di undici Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini e Zenato), la Bottega è stata premiata per il ventunesimo anno consecutivo dalla rivista statunitense “Wine Spectator” con il Grand Award, un riconoscimento riservato ai locali di tutto il mondo che vengono considerati “mete imprescindibili per gli amanti del vino grazie all’eccellenza delle loro proposte”.


La cantina della Bottega accoglie circa 21mila referenze con una grande profondità di annate, tutte segnalate nella carta vini: 200 pagine rilegate a mano e decorate dalle opere del pittore veronese Daniele Nalin, diverse in ognuna delle copie disponibili nel locale. “Sono volumi prestigiosi e ci è capitato più volte di venderla a clienti appassionati che la richiedono, anche se è frutto di una ricerca continua quindi il giorno dopo può essere considerata già datata, ma proprio per questo diventa un pezzo da collezione” racconta il direttore del locale, Luca Nicolis, aggiungendo che “la continuità con cui ci è stato conferito il premio ci rende orgogliosi e premia la costanza, la curiosità e la preparazione dei nostri sommelier, spesso in viaggio in Italia e all’estero per aggiungere novità alla carta: è grazie a loro e a tutto il team se il ristorante è diventato un punto di riferimento non solo per i veronesi ma anche per gli appassionati di tutto il mondo. In oltre due decenni di Grand Award – conclude Nicolis – abbiamo visto grandi cambiamenti nel settore e la carta vini li rispecchia: è cresciuta l’attenzione verso i piccoli produttori e c’è stato un generale aumento dei prezzi, ma abbiamo notato che l’alta qualità viene sempre riconosciuta e apprezzata, tanto che spesso in Bottega i clienti scelgono prima il vino e poi il piatto in abbinamento”. Il ristorante, premiato anche da Falstaff con le “3 Forchette”, conta una trentina di dipendenti, di cui cinque sommelier. “In Bottega – sottolinea l’head sommelier Simone Isoli – i clienti si affidano alla preparazione del sommelier e si lasciano consigliare, dando anche carta bianca per organizzare cene a tema o verticali con diverse annate”.

Dal 20 al 22 settembre a Pachino c’è la Festa della Vendemmia

Dal 20 al 22 settembre a Pachino c’è la Festa della VendemmiaMilano, 19 set. (askanews) – Il vino, gli attrezzi della vendemmia, la pigiatura, il mosto, l’uva passa e i dolci derivati: dal 20 al 22 settembre va in scena la terza edizione della “Festa della Vendemmia” a Pachino (Siracusa). La manifestazione si svolgerà per la prima volta in piazza Pietro Nenni, affacciata sulla storica Stazione del Vino, la cui linea ferroviaria è oggetto di un progetto di riqualificazione della Fondazione Ferrovie dello Stato e sarà presto riattivata per i treni storici e turistici.


Venerdì 20 alle 18, durante la conferenza dal titolo “La Vendemmia: Mestieri, Lavoro e Rito”, il presidente dell’associazione Vivi Vinum Pachino, Walter Guarrasi e il sindaco Giuseppe Gambuzza firmeranno il protocollo d’impegno per la valorizzazione dell’antico dolce siciliano “mustata”, con l’obiettivo di introdurla nel registro dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). Sabato 21 alle 16 si aprirà il Palio delle botti che coinvolgerà la comunità e le Cantine del territorio. Alle 18 è prevista la conferenza “La Ferrovia del Vino: da via del commercio a nuova opportunità per l’enoturismo”, seguita alle 1 dalla premiazione con la “Pampina d’Oro” di una personalità della filiera vitivinicola che si è distinta per il suo impegno. La giornta si chiuderà poi con il concerto di Iva Zanicchi.


Domenica 22 si terrà la cerimonia di premiazione de “I vini dello Scagno”, che vedrà in competizione le etichette più stimate del territorio: la giuria valuterà rossi, bianchi e i vini speciali (dolci), ma anche il packaging e il rapporto qualità-prezzo. Con “La vendemmia nel piatto” si celebrerà invece il dolce, premiando le ricette che esaltano tra gli ingredienti il vino, l’uva passa, il mosto e ogni suo derivato. Durante questa tre giorni sarà inoltre possibile assistere alla pigiatura, con le danze folcloristiche delle donne in abiti tradizionali sui grappoli raccolti nelle contrade pachinesi, e il coinvolgimento dei giovani studenti delle scuole. Sarà anche possibile scoprire la funzione di tutti gli attrezzi per la vendemmia e nei banchi d’assaggio ci sarà ampia scelta di vini al calice e cibi tipici. La “Festa della Vendemmia” è organizzata da Vivi Vinum Pachino in collaborazione con la nuova Cooperativa di Comunità Le Terre di Ebe, con il patrocinio del locale Comune e il supporto del progetto “Vino Connect Sicilia”.

Vino, Cavit: a metà della vendemmia la qualità dell’uva è ottima

Vino, Cavit: a metà della vendemmia la qualità dell’uva è ottimaMilano, 19 set. (askanews) – “Ad oggi, a metà circa della vendemmia, la qualità dell’uva è ottima. Negli ultimi giorni, il calo delle temperature e il vento freddo hanno intensificato l’escursione termica tra il giorno e la notte, creando le condizioni ideali per garantire un’eccellente qualità dell’uva a bacca rossa, che è ancora in fase di raccolta”. Lo afferma Matteo Secchi, agronomo di Cavit, il Consorzio di secondo grado trentino che riunisce undici Cantine sociali del territorio, con oltre 5.250 viticoltori della provincia, che lavorano un’area pari a oltre il 60% dell’intera superficie vitata del Trentino. In questa regione la vendemmia aveva preso il via dopo Ferragosto nei vigneti più precoci delle zone di bassa collina con le uve Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco e Meunier per le basi spumanti.


“La chiave per garantire la salute e una qualità eccellente delle uve risiede in un approccio attentamente pianificato alla gestione dei nostri vigneti” prosegue Secchi, aggiungendo che “la parcellizzazione dei terreni ci permette di intervenire in modo capillare, assicurando cure precise e tempestive a ogni singola pianta”. “Le pratiche manuali, evitando pressioni eccessive, ci consentono di agire nei momenti cruciali, garantendo che ogni grappolo riceva l’attenzione necessaria” continua l’agronomo, sottolineando che “così, riusciamo a preservare la qualità delle uve, migliorando la resa finale e assicurando la produzione di vini di alto livello”. L’instabilità climatica ha accentuato la necessità di un approccio flessibile e attento alla gestione del vigneto e alla vendemmia, mettendo in luce il valore dell’intervento umano e della conoscenza approfondita di un territorio composito e variegato come quello trentino, caratterizzato da vigneti suddivisi in piccoli appezzamenti, dove i soci Cavit gestiscono mediamente aree vitate di circa 1,2 ettari ciascuno. “Ogni fase della vendemmia richiede una cura meticolosa che solo mani esperte possono garantire: dalla ‘scacchiatura’, l’eliminazione dei germogli in soprannumero, alla ‘sfogliatura’, la pulitura delle foglie in eccesso dalle piante, fino alla raccolta dei grappoli d’uva” spiegano i tecnici di Cavit, mettendo in risalto che “questo approccio artigianale, tramandato di generazione in generazione, si adatta perfettamente alle dimensioni contenute dei vigneti e alle specificità del terreno, che non consentono la meccanizzazione”.


In sinergia con la competenza artigianale, il Consorzio ha implementato fin dal 2010 la Piattaforma integrata cartografica agriviticola (Pica), che offre un supporto tecnico essenziale per il monitoraggio e la gestione dei vigneti, in particolare in un’annate come quella del 2024, caratterizzata da un clima estremamente instabile e da una primavera molto piovosa. “Se strumenti innovativi come Pica sono cruciali per la comunicazione tempestiva e la precisione operativa, è la prontezza nell’agire direttamente sul campo insieme a fare la differenza” mette in luce Cavit, sottolineando che “in un’epoca in cui i cambiamenti climatici impongono nuove sfide, la manualità e l’abilità tecnica sono i pilastri su cui costruire un futuro sostenibile e di alta qualità per il settore vitivinicolo”. Con un fatturato consolidato di oltre 267 mln di euro nell’esercizio 2022-2023, il Gruppo Cavit si posiziona tra i principali protagonisti del settore in Italia e sui mercati internazionali con una quota export che rappresenta il 76% dell’intera produzione, con un’ampia gamma di vini e spumanti nei canali Gdo e Horeca in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, in particolare, Cavit è il marchio di vino italiano più diffuso.

Consorzio Vino Toscana: il 23 settembre due masterclass a Milano

Consorzio Vino Toscana: il 23 settembre due masterclass a MilanoMilano, 19 set. (askanews) – Si inaugura a Milano la stagione autunnale del Consorzio Vino Toscana, con due degustazioni rivolte ad addetti ai lavori e sommelier, dedicate al territorio toscano e al marchio Toscana Igt. L’appuntamento è fissato per il 23 settembre all’Hotel Principe di Savoia di Milano, con due masterclass dal titolo “Toscana Igt, un territorio per un brand iconico”, tenute da Daniele Cernilli, fondatore e direttore di DoctorWine.


“Queste due degustazioni rappresentano un’occasione per immergersi in un viaggio alla scoperta della nostra regione attraverso i vitigni e i vini dei nostri produttori: un’esperienza unica per la varietà dei vini e dei territori rappresentanti” afferma il presidente del Consorzio, Cesare Cecchi, spiegando che “grazie alla sapiente guida di Daniele Cernilli, potranno conoscere l’anima più autentica della Toscana. I nostri oltre 1.400 soci, con i loro vigneti, sono significativi nel panorama regionale – conclude Cecchi – con una produzione media annua del valore stimato in circa 450 milioni di euro: ma al di là dei numeri sarà un incontro davvero unico”. Protagonisti della doppia degustazione guidata saranno complessivamente 24 etichette. Il primo appuntamento va dalle 16 alle 17 e saranno degustati i vini di 12 Cantine con questo ordine di servizio: Fattoria Vecchia Rocca, Poderi Melini, Agricola Ludus, Antinori, Podere la Casa Rossa, Rabitti, Tenuta Buon Tempo, Tenuta Licinia, Vallepicciola, Celestino Pecci, Tamburini e Barone Pizzini – Tenuta Ghiaccioforte. Il secondo appuntamento si tiene dalle 17,45 alle 18,45 e vedrà “sfilare” i vini delle altre 12 Cantine: Castello di Meleto, Camigliano, Brancaia, Castello di Gabbiano, Diadema, Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, I Balzini, La Sala del Torriano, Vignamaggio, Rocca delle Macie, San Fabiano a Calcinaia, Dei. Seguirà poi un aperitivo accompagnato dai vini in degustazione.


L’attività promozionale del Consorzio continuerà poi nei prossimi mesi con ulteriori degustazione in altre città italiane. La superficie media annua di vigneto coltivato a Toscana Igt è di circa 13.500 ettari con una produzione che si aggira sui 640mila ettolitri, e con 1.400 produttori imbottigliatori che fanno di questa realtà produttiva la più rappresentativa dell’intera regione. Questo vino rappresenta infatti mediamente il 27% della produzione regionale totale, che oscilla tra i 2,3 e 2,6 milioni di ettolitri all’anno. Per quanto riguarda i mercati, l’Italia vale circa il 31% e l’export, cresciuto negli ultimi 10 anni di ben il 126%, il 69%, con l’Europa come primo mercato (46%), seguito da Stati Uniti (33%), Asia (6%) e altre aree (15%).

Barilla al G7 Agricoltura con la sua Cucina mobile d’emergenza

Barilla al G7 Agricoltura con la sua Cucina mobile d’emergenzaMilano, 19 set. (askanews) – Non solo la pasta. Barilla al G7 Agricoltura e Pesca sull’isola di Ortigia porterà anche la sua esperienza in fatto di solidarietà. L’azienda di Parma, infatti, oltre a essere presente nel menù del pranzo dedicato alle delegazioni ministeriali del 27 settembre, porterà per la prima volta a Siracusa la Cucina mobile d’emergenza per mostrare a visitatori e delegazioni il proprio operato.


Grazie alla collaborazione con la Protezione civile di Parma e al lavoro di una trentina di volontari, dal 25 al 27 settembre presso l’area del Divinazione Expo la Cucina mobile d’emergenza Barilla organizzerà eventi, aperti a tutta la cittadinanza, dove la pasta sarà protagonista. “Ringraziamo il ministero dell’Agricoltura per averci coinvolto al G7 di Siracusa, un’occasione di confronto unica, nel quale verranno affrontati temi particolarmente rilevanti per tutto il settore – fa sapere l’azienda – Barilla sarà presente con un proprio chef e la cucina mobile di emergenza per celebrare la pasta, un piatto simbolo della gastronomia italiana, per raccontare il proprio impegno a favore delle comunità in cui opera e per un’agricoltura italiana sempre più sostenibile”. La cucina mobile d’emergenza, composta da 7 mezzi e un carrello per la cucina celiaci, è un progetto che Barilla promuove dal 2014 in collaborazione con la Protezione civile di Parma. Il camion cucina, pronto ad attivarsi in caso di emergenza in quattro ore, è in grado di erogare oltre 500 pasti caldi all’ora per supportare sia le comunità colpite da situazioni di crisi, sia i volontari all’opera per prestare aiuto.


Quanto, invece, al pranzo per le delegazioni ministeriali, a occuparsi della loro preparazione sarà lo chef executive di Academia Barilla, Marcello Zaccaria che preparerà due ricette con la pasta al bronzo per gli oltre 180 funzionari che seguiranno i lavori del G7 nel Castello di Maniace a Ortigia. “Le ricette presentate sono state volutamente create tenendo come riferimento gli ingredienti del territorio dall’Emilia Romagna alla Sicilia così da realizzare un connubio nel piatto – ha spiegato Zaccaria – con la pasta al bronzo sarà possibile assaporare le nocciole, ma anche la scorza di agrumi o i pomodori datterini e il basilico. Alla base la volontà di valorizzare al massimo la mediterraneità dei prodotti e i loro territori”.

Vino, Alta Langa Docg: il 23 e 24 settembre eventi a Bologna e Firenze

Vino, Alta Langa Docg: il 23 e 24 settembre eventi a Bologna e FirenzeMilano, 19 set. (askanews) – Due nuovi appuntamenti con “Alta Langa Docg: anima di un territorio” il format che il Consorzio Alta Langa ha ideato con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico qualificato e attentamente selezionato di professionisti del settore Horeca i vini della Denominazione in abbinamento ai sapori veri e autentici delle terre alte di Langa.


Gli incontri si terranno il 23 e il 24 settembre rispettivamente a Bologna e a Firenze sotto la guida di Marco Reitano, Head sommelier del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri dove lavora dal 1994, insignito del titolo di Miglior Sommelier d’Italia dalla rivista “Food and Travel”. Gli invitati potranno scoprire l’Alta Langa e la sua vocazione di “vino gastronomico” assieme alle specialità della cucina di Piermassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve di Cessole, Asti). Le tappe di Firenze e Bologna danno seguito al calendario di eventi lanciato lo scorso anno, quando il Consorzio aveva portato a Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e Verona, insieme alle migliori cuvée di Alta Langa, i piatti della tradizione preparati da Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino, Cuneo), Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro, Cuneo), Clelia Salvetti (Trattoria Salvetti di Paroldo, Cuneo). A questi eventi, oltre 150 ospiti tra ristoratori, enotecari, sommelier e giornalisti specializzati hanno dialogato sui vini Alta Langa, sul loro utilizzo in carta, sui fattori di interesse, sulle modalità della proposta di pairing.


“‘Alta Langa Docg: Anima di un Territorio’ è un’iniziativa inedita che ha suscitato grande apprezzamento: siamo riuniti attorno ad un’unica tavola per approfondire la conoscenza della nostra Denominazione attraverso l’assaggio, guidato da un grande sommelier, di cinque vini che rappresentano le diverse tipologie previste dal nostro Disciplinare” spiega la presidente del Consorzio, Mariacristina Castelletta, sottolineando che “l’Alta Langa, per la sua struttura e complessità, ha una vocazione gastronomica e una grande versatilità di abbinamento, dall’antipasto fino al termine del menù”. “Questo format – aggiunge il direttore del Consorzio, Paolo Rossino – promuove le Alte Bollicine piemontesi e allo stesso tempo promuove il territorio di origine, adottando delle azioni ad ampio raggio che permettono di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle Terre Alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande onore”.

Vino, il 5 ottobre si apre la settima edizione di “Milano Wine Week”

Vino, il 5 ottobre si apre la settima edizione di “Milano Wine Week”Milano, 18 set. (askanews) – Si terrà da 5 al 13 ottobre la La “Milano Wine Week 2024” (MWW24), settima edizione della manifestazione dedicata al vino e rivolta tanto ai professionisti del settore quanto ai wine lover, che si snoda in diverse location e quartieri del capoluogo lombardo. Il programma degli eventi è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Cordusio, a cui hanno partecipato il presidente di MWW e founder di MWW Group, Federico Gordini, Alessandra Grendele (Carrefour Italia), Maurizio Zanella (Consorzio Franciacorta), Alessandro Rossi (Partesa), Paolo Porfidio (“Guida Wine List Italia”), Omar Bertoni (LifeGate Way), Francesca Seralvo (Consorzio Vini Oltrepò Pavese) e Alessandro Misani (Melia Hotels International).


“Se il futuro del vino dipende dalla capacita del settore di adattarsi e coinvolgere una nuova generazione di appassionati, e ora che l’industria del vino adotti strategie mirate per stimolare l’interesse delle nuove generazioni” ha affermato Gordini, spiegando che “le sfide che il settore deve affrontare sono molteplici e spaziano dalle risposte ai cambiamenti climatici, alla necessita di avvicinare le nuove generazioni di consumatori, i quali mostrano una crescente distanza dalle tradizionali modalita di comunicazione del mondo vinicolo, fino all’esigenza non piu differibile di investire nella formazione del personale del mondo della ristorazione e dell’ospitalita. Il nostro lavoro, assieme a quello dei nostri partner, si e focalizzato su questi temi – ha concluso Gordini – trasformandoli nelle fondamenta su cui abbiamo costruito le principali novità della manifestazione”. La settimana meneghina del vino si aprirà sabato 5 settembre in piazza Tre Torri a CityLife con il tradizionale brindisi in collaborazione con il Consorzio dell’Asti Docg, a cui seguirà il debutto del party “One Wine Night” all’Arco della Pace “che mira ad unire lo storytelling del vino alla musica elettronica”. Tra le altre novità annunciate quest’anno per accorciare le distanze con la Gen Z, il polo consumer “Enoteca Milano Wine Week” si sposta nei Dazi dell’Arco della Pace: aperto, per nove giorni, ospiterà “un’area di degustazione interattiva e tecnologica” e un calendario di iniziative “pensate per avvicinare anche i consumatori meno esperti al mondo del vino”. Dall’8 al 12 ottobre, prenderà vita anche il format inedito “Night Wine Talks” al Marchese di via dei Bossi, che dalle 22.30 diventa il salotto di MWW24, dove ogni sera conversazioni con ospiti e personaggi illustri si uniscono a degustazioni di Franciacorta.


Quest’anno raddoppia da 50 a 100 il numero dei sommelier dell’alta ristorazione italiana coinvolti nella “Guida Wine List Italia” e nel “Grand Tasting” di domenica 6 ottobre, che si svolgeranno a Palazzo Bovara e a Palazzo Castiglioni. Prevista anche la delegazione di trenta Head sommelier proveniente da tutto il mondo, grazie al supporto di Ice Agenzia. Gli “MWW Awards” si terranno al Teatro Manzoni il 7 ottobre, con la terza edizione dei premi “Carta Vini Italia”, “Wine Retail” e “Best italian Wine Selection” assegnati da una giuria di esperti presieduti da Andrea Grignaffini. Alla sua seconda edizione, sarà inoltre premiato da Freccianera il ristorante con la selezione bollicine piu coinvolgente. Spazio anche alla sostenibilita con “Wine in Action”, il primo programma di accelerazione dedicato alle startup vinicole piu innovative, realizzato in collaborazione con LifeGate Way.


Diversi i partner che hanno aderito a MWW 2024, di cui Carrefour Italia è main sponsor, con “Consorzi, organizzazioni e centinaia di aziende provenienti da tutta Italia ma anche realta extra-settore, istituzioni, associazioni di categoria e, soprattutto, il pubblico finale, grazie ad un format sempre piu immersivo e coinvolgente, improntato al coinvolgimento dei consumatori tramite esperienze che coinvolgeranno anche centinaia di locali milanesi”. Foto di Loris Scalzo