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Vino, “Divino Aperitivo”: il Soave alla conquista di Verona in 4 tappe

Vino, “Divino Aperitivo”: il Soave alla conquista di Verona in 4 tappeMilano, 19 mag. (askanews) – Un’azione promozionale che vede le aziende associate al Consorzio del Soave operare in partnership con i ristoratori veronesi per raccontare ad appassionati e curiosi l’anima giovane e l’anima più evoluta del Soave. Questo in sintesi l’obiettivo di “Soave Divino Aperitivo”, il format ideato dal Consorzio in collaborazione con l’Associazione Hostaria Verona, che mira ad accrescere la percezione del Soave quale vino bianco simbolo di Verona.


Un format che mette insieme finger food e buona musica, per andare oltre il linguaggio tecnico e impegnato delle masterclass e dei corsi per professionisti, lasciando spazio direttamente al vino. Presenti naturalmente i produttori, pronti a rispondere ad eventuali domande da parte dei più interessati. Quattro le tappe previste: il 23 maggio da “Dal Medico” in piazza delle Erbe, il 21 giugno da “Alma Bar” in piazza Isolo, il 18 luglio da “Il Localino” a San Zeno, e il 6 settembre da “Amen” a Torricelle. “Abbiamo pensato ad una vera e propria festa, un happy hour del Soave nei luoghi della movida veronese per eccellenza” ha spiegato il presidente del Consorzio, Cristian Ridolfi, ricordando che “stiamo lavorando affinché il Soave sia sempre più percepito come il vino bianco simbolo di Verona, una città bellissima e frequentata non solo dai veronesi, ma anche da milioni di turisti ogni anno”. Per ognuno degli appuntamenti i produttori saranno protagonisti, assieme ai loro vini, pronti a trascorrere un momento di convivialità ma anche a raccontare qualche cosa di più se qualcuno ne farà richiesta” ha proseguito, concludendo che sono “strategici, in questo progetto, i locali di Verona che hanno creduto nel format e che vedono nel nostro Soave uno dei simboli più iconici della nostra città”.

A Milano dal 24 al 26 maggio torna l’”Aperitivo Festival”

A Milano dal 24 al 26 maggio torna l’”Aperitivo Festival”

Milano, 19 mag. (askanews) – Da venerdì 24 a domenica 26 di maggio al Nhow Milano Hotel di via Tortona si tiene la seconda edizione di “Aperitivo Festival”, l’appuntamento di MWW Group che l’anno scorso ha ospitato, tra spettacoli e dj set, oltre quattromila partecipanti tra degustazioni, banchi d’assaggio, workshop, masterclass con chef, mixologist e sommelier.


L’organizzazione ha annunciato che quest’anno saranno oltre mille i punti vendita e locali in Italia e all’estero che celebreranno l’”Aperitivo Made in Italy”, ognuno con una propria iniziativa dedicata a celebrare il 26 maggio, il “World Aperitivo Day”. “Aperitivo Festival – ha spiegato il presidente di MWW Group, Federico Gordini – sarà l’occasione per vivere un’imperdibile esperienza multisensoriale, all’insegna della condivisione, del divertimento e delle più esclusive esperienze di drink e food tasting”.

Vino, il 25 e 26 maggio torna “Cantine Aperte”, festa dell’enoturismo

Vino, il 25 e 26 maggio torna “Cantine Aperte”, festa dell’enoturismoMilano, 19 mag. (askanews) – È tutto pronto per dare il via alla 31esima edizione di “Cantine Aperte”, l’evento principe del Movimento turismo del vino (Mtv) che unisce centinaia di produttori e migliaia di appassionati in ogni angolo d’Italia. Le Cantine accoglieranno il popolo di enoturisti nelle giornate del 25 e 26 maggio. La manifestazione ha come suoi pilastri portanti la valorizzazione dei vini del territorio e delle produzioni locali, contatto con la natura, passione per l’ospitalità e piacere della condivisione.


“Come ogni anno è una grande emozione dare il via a Cantine Aperte, lo storico evento che, dalla nascita della nostra Associazione, accompagna gli enoturisti alla scoperta dei luoghi del vino italiani” ha commentato il presidente di Mtv, Nicola D’Auria, aggiungendo che “vedere sempre più persone curiose e appassionate che si approcciano al vino partendo dalla conoscenza del territorio e dal racconto dei produttori è per noi una grande soddisfazione, visto che da sempre il Movimento Turismo del Vino si impegna a divulgare un’esperienza in cantina che è molto più della sola degustazione”. Anche questa edizione di Cantine Aperte sarà “all’insegna del bere bene, per sostenere il consumo responsabile e consapevole del vino, coniugando il piacere della degustazione ad attività storico-culturali e naturalistiche”. Le due giornate prevedono un programma ricco di attività: degustazioni di prodotti del territorio, laboratori didattici, pic-nic, pranzi e aperitivi al tramonto, visite nei borghi, trekking ed escursioni, mostre, spettacoli e performance musicali.

”Soave Doc San Brizio 2022” votato “Miglior vino biodinamico bianco”

”Soave Doc San Brizio 2022” votato “Miglior vino biodinamico bianco”Milano, 19 mag. (askanews) – Il “Soave Doc San Brizio 2022” della Cantina La Cappuccina di Costalunga (Verona) si è aggiudicato il titolo di “Miglior vino biodinamico bianco” al “Wines without walls”, il concorso istituito da Vinitaly e organizzato da Veronafiere in collaborazione con Assoenologi per valorizzare quelle eccellenze enologiche che si distinguono per qualità e valore nell’ambito della produzione biodinamica e biologica.


I vini che ottengono dalla giuria internazionale un punteggio pari o superiore a 90/100 sono inclusi nella sezione speciale “Wine without walls” della guida “5StarWines – the Book”, con rispettiva votazione e nota di degustazione. Tra oltre 2.300 etichette iscritte a questa ottava edizione, sono stati selezionati 884 vini e tra i premiati della sezione “Wine without walls” il Soave Doc San Brizio è stato premiato “Miglior vino biodinamico bianco” con il punteggio di 92/100. Vino simbolo de La Cappuccina, Garganega in purezza proveniente dai vigneti situati dietro la storica residenza della famiglia Tessari, Villa Buri, il “Soave Doc San Brizio” è affinato in carati di rovere da 500 litri.

Slow Food: nasce la rete nazionale degli orti di comunità

Slow Food: nasce la rete nazionale degli orti di comunitàMilano, 18 mag. (askanews) – L’educazione alimentare si fa in campo: a oltre vent’anni dall’avvio del primo orto nelle scuole italiane, lo storico progetto di Slow Food Italia si apre a tutti. Nascono gli Orti Slow Food di comunità, appezzamenti dove i cittadini, riuniti in gruppi locali, possono coltivare erbaggi, verdure e, soprattutto, l’attitudine al cambiamento.


“Gestire un orto – sottolinea la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini – è il modo più semplice, poetico e concreto per comprendere il significato del termine biodiversità, costruire un corretto rapporto col cibo che ci nutre e col vivente tutto, capire la fondamentale importanza di preservare le risorse necessarie e comuni: suolo fertile e risorsa idrica in primis”. Sostenuto da UniCredit, il progetto degli Orti Slow Food di comunità “ha l’obiettivo di riunire chi nell’orto vede un’occasione di svago e di scoperta, una pratica collettiva di crescita verso azioni sostenibili in campo, a tavola e più in generale nella quotidianità”. “Ben più di un hobby, benché piacevole e rilassante, un orto può essere un prezioso laboratorio nel quale osservare e scoprire la vita di piante, insetti, microrganismi e batteri invisibili. Un microcosmo nel quale coltivare e imparare: il progetto ha una forte impronta educativa e pedagogica, proprio come gli orti scolastici di Slow Food che oggi coinvolgono più di 400 scuole in tutta Italia” ha spiegato il movimento, ricordando che “in un sistema complesso come quello dell’orto, l’uomo è chiamato a svolgere un ruolo di grande responsabilità, gestendolo in modo rispettoso di tutte le altre forme di vita e sviluppando la sensibilità alla sostenibilità: essere sostenibili significa saper soddisfare i bisogni alimentari di oggi senza compromettere la possibilità di soddisfarli anche domani”.


“Gli orti di comunità possono essere di diverso tipo: urbani, sociali, conviviali, collettivi o terapeutici, tanto per fare qualche esempio, e possono trovarsi all’interno di contesti detentivi, ma anche di strutture ospedaliere, di scuole, di biblioteche” ha messo in luce Slow Food, spiegando che “per entrare a far parte della rete è sufficiente avere un orto su un terreno che può essere di proprietà sia pubblica sia di privati, essere almeno dieci soci Slow Food e aderire alla Carta dei princìpi”. Unendosi alla rete, “si avrà accesso a diversi momenti di formazione: alcuni dedicati agli aspetti agronomici, con consigli e approfondimenti sulle pratiche di coltivazione, altri dedicati a un tema che cambia annualmente”. Non solo: a disposizione dei soci che aderiscono a questa rete, ci sarà uno sportello a cui rivolgere eventuali domande tecniche sulla gestione dell’orto.

Il 18 maggio torna lo “Slow Food Day”: cento eventi in tutta Italia

Il 18 maggio torna lo “Slow Food Day”: cento eventi in tutta ItaliaMilano, 17 mag. (askanews) – Si celebra il 18 maggio lo “Slow Food Day”, la giornata in cui le realtà territoriali e regionali aderenti alla rete Slow Food e le Comunità Slow Food organizzano eventi in tutta la Penisola. Un’occasione per far conoscere i progetti e le attività che l’associazione della Chiocciola porta avanti a livello locale e per creare un momento di condivisione che coinvolga tutte e tutti verso un obiettivo comune: “riattivare un dialogo col cibo che ci permetta di uscire dalla condizione di consumatori per diventare artefici: di scelte, di azioni, di significati” afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, sottolineando che “il prossimo 18 maggio festeggiamo il nostro orgoglio di essere Slow Food”.


“Nelle aziende agricole, nei ristoranti alleati e nelle piazze, l’associazione manifesta con attiviste e attivisti che sostengono e raccontano il cibo buono pulito e giusto” spiega, precisando che “quest’anno il nostro impegno primario è dedicato all’introduzione dell’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado. Un obiettivo da perseguire insieme, come movimento globale del cibo, per rendere quest’ultimo – conclude – uno strumento di consapevolezza e piacere. Per coloro che credono nel diritto di tutte e tutti a una vita di pace e bellezza e al cibo che la nutre”. Sono più di cento le iniziative che si svolgono in contemporanea in Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia: degustazioni e Laboratori del Gusto che vedono protagonisti i Presìdi Slow Food, edizioni speciali dei Mercati della Terra, visite in azienda, passeggiate nella natura e incontri dedicati ai temi portanti nelle piazze, nei Locali Amici del Socio, nelle aziende dei produttori dei Presìdi e dei Mercati della Terra, insieme ai Cuochi e ai Pizzaioli dell’Alleanza.


“Questi appuntamenti – chiosa Slow Food Italia – testimoniano la consapevolezza che deve essere alla base delle scelte che compiamo ogni giorno: dagli acquisti che facciamo, ai vestiti che indossiamo, ai modi in cui scegliamo per spostarci da un luogo all’altro, alle visioni che abbiamo di come creare una relazione buona, pulita, giusta e sana tra donne, uomini e natura”.

Vino, Prosecco Doc partner della “Deejay Ten” il 19 maggio a Treviso

Vino, Prosecco Doc partner della “Deejay Ten” il 19 maggio a TrevisoMilano, 17 mag. (askanews) – Il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc ha annunciato il suo ingresso come partner alla “Deejay Ten”, la corsa organizzata da Radio Deejay che si disputerà a Treviso domenica 19 maggio.


Il Consorzio da tempo sostiene diverse discipline sportive sia indoor sia outdoor, sia di squadra che individuali, senza dimenticare il ruolo di “Official Sparkling Wine Sponsor” per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Inoltre l’ente consortile investe nella promozione in ambito enogastronomico e turistico, e contemporaneamente nella diffusione dell’arte, della cultura e della bellezza in generale, anche legata a gesti di solidarietà, sia sulla scena internazionale sia con innumerevoli iniziative a livello locale volte a rafforzare il legame con il territorio e la comunità di appartenenza. Un esempio tangibile di questo impegno è il sostegno attivo fornito dal Consorzio al Comune di Treviso per la “Notte Bianca dei Musei”, progetto di respiro europeo che prenderà corpo in città proprio lo stesso fine settimana della “DeeJay Ten”. L’ente consortile invita i trevigiani al “Deejay Village”, già allestito per sabato 18 maggio in piazzale Burchiellati, dove il Prosecco Doc sarà presente “con uno stand dedicato all’intrattenimento, alla convivialità e ad attività info-formative sulla propria Denominazione”.

Vino, Claudio Biondi rieletto presidente del Consorzio Lambrusco Doc

Vino, Claudio Biondi rieletto presidente del Consorzio Lambrusco DocMilano, 17 mag. (askanews) – Claudio Biondi (Cantine Riunite e CIV) è stato rieletto presidente del Consorzio Tutela Lambrusco per il prossimo triennio. Il Cda dell’ente consortile, riunitosi presso la sua sede a Modena, ha inoltre decretato l’elezione a vicepresidente di Dante Chiletti (Cantina Sociale Formigine Pedemontana).


“Tra gli obiettivi per il prossimo triennio c’è senz’altro quello di continuare con le attività promozionali per far conoscere ed apprezzare i vini Lambrusco nelle loro peculiarità e sfaccettature in Italia e nel mondo” ha dichiarato Biondi, aggiungendo che “non meno importante è la tutela di un brand che, anche in virtù della sua popolarità all’estero, è spesso soggetto a tentativi di contraffazione o imitazione”. Nato nel gennaio 2021 dalla fusione di tre enti consortili (Lambrusco di Modena, Vini Reggiani Dop e Vini Reno), il Consorzio Tutela Lambrusco comprende una settantina di soci che, tra Modena e Reggio Emilia, coltivano uve Lambrusco su oltre diecimila ettari, ed è incaricato della tutela e della promozione di sei Doc: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Salamino di Santa Croce, Modena, Reggiano, Colli di Scandiano e di Canossa. A queste si aggiungono altre due Denominazioni che comprendono vini differenti: Reno Doc e Castelfranco Emilia Igt. Nel 2023 le bottiglie di Lambrusco Doc prodotte sono state 35 milioni, a cui si aggiungono quasi 100 milioni di bottiglie di Lambrusco Emilia Igt. Complessivamente l’export pesa per circa il 60%.

Giornata della cultura di vino e olio: da Ais 5 borse di studio

Giornata della cultura di vino e olio: da Ais 5 borse di studioMilano, 17 mag. (askanews) – “La Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio è stata un grande successo e un’importante occasione per celebrare la cultura mediterranea e il suo legame profondo con il vino e l’olio. Con orgoglio e immenso piacere siamo giunti alla quattordicesima edizione, quattordici anni in cui Ais continua a ribadire il proprio impegno nella divulgazione della cultura enologica e olearia italiana. Per rafforzare questo impegno, abbiamo messo a disposizione cinque borse di studio, interamente finanziate dall’Associazione, rivolte agli studenti delle scuole del secondo ciclo, in linea con il protocollo d’intesa rinnovato nel 2022 con Masaf, Mic e Mim, con i quali collaboriamo per promuovere nelle scuole la conoscenza della storia economica dei territori, delle tradizioni culturali legate alla produzione enologica e olearia e del patrimonio culturale ad esse associato. Per tutti, e in particolare per i giovani, cultura e formazione sono i prerequisiti per un approccio consapevole, condizione fondamentale per evitare condotte dannose e individuare allo stesso tempo strade percorribili per il proprio futuro”. Così il presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier (Ais), Sandro Camilli, ha inaugurato la XIV edizione della Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, promossa dalla stessa Ais con il patrocinio del ministero della Cultura, del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e del ministero dell’Istruzione e del merito.


La giornata ha preso il via con un convegno nella sala della Crociera del Mic dal titolo “Cultura mediterranea: olio e vino in cucina, paradigma del confronto di civiltà”, al quale hanno partecipato, oltre al presidente Camilli, Edith Gabrielli, Donatella Bianchi, Roberta Garibaldi, Luigi Caricato, Donatella Cinelli Colombini. Nel corso dei lavori, moderati da Valerio Ceva Grimaldi, sono state premiate con una borsa di studio ciascuna, cinque classi di Istituti Agrari, Istituti Tecnico Economici con indirizzo Turistico e Istituti professionali per i Servizi di enogastronomia ed ospitalità alberghiera del secondo ciclo partecipanti all’edizione 2023 del progetto. Gli istituti risultati vincitori sono l’Ipssar Polo G. Celli di Piobbico (Pesaro Urbino), l’IIS Carlo Barletti di Ovada (Alessandria), l’IIS Giorgio Vasari di Figline Valdarno (Frenze), l’Istituto professionale alberghiero Costa Smeralda di Arzachena (Sassari) e l’IIS di Ceccano (Frosinone). Gli allievi che saranno coinvolti nella nuova edizione 2024 saranno invece chiamati a elaborare attraverso lo studio di una pietanza, di un prodotto gastronomico tradizionale italiano o di una pratica di lavorazione, una relazione che ne evidenzi gli elementi originali che lo riconducano al concetto di confronto e intreccio culturale, tipico dell’area mediterranea. Il progetto della Borsa di studio Ais è stato illustrato da Giuseppe Baldassarre, e i lavori si sono chiusi con l’intervento di Camillo Privitera di Ais.

Slow Food: Federico Varazi nuovo presidente Banca del vino di Pollenzo

Slow Food: Federico Varazi nuovo presidente Banca del vino di PollenzoMilano, 17 mag. (askanews) – Federico Varazi è stato nominato nuovo presidente della Banca del vino di Pollenzo (Cuneo), società cooperativa costituita nel 2001 con lo scopo di costruire la memoria storica del vino italiano, selezionando, stoccando e conservando, i migliori vini della penisola. Già vicepresidente di Slow Food Italia, Varazi succede a Vladimiro Rambaldi.


Il nuovo Cda, che rimarrà in carica per il triennio 2024-2026, ha attribuito le cariche di vicepresidente a Olivia Reviglio, Consiglieri Eleonora Bergoglio, Fabrizio Gallino, Vladimiro Rambaldi, Leopoldo Rieser e Federico Piemonte come consigliere delegato. Obiettivo del nuovo Cda quello di “incrementare nei prossimi tre anni le attività e gli eventi nella sede di Pollenzo ma anche nelle sedi didattiche distaccate, come elemento di potenziamento della promozione delle aziende che credono in una viticoltura sostenibile in linea con i principi del manifesto del vino buono, pulito e giusto”. “Consolidare il legame di Slow Food Italia con Banca del Vino, società cooperativa con più di 800 soci, significa legare indissolubilmente i progetti del vino di Slow Food attraverso un coordinamento politico che può trasformare questa storica cooperativa in un tassello fondamentale del progetto Slow Wine – ha dichiarato Varazi – mantenendo l’obiettivo di preservare la memoria enologica italiana, fare educazione e cultura del vino ed esprimere insieme la grande ricchezza di territori, terreni e vitigni autoctoni della nostra penisola”.


Per raggiungere questi obiettivi il nuovo consiglio “conta sulla collaborazione di tutte le altre anime Slow Food, a cominciare da Slow Food Promozione Srl SB, il braccio operativo di Slow Food Italia, e sul cuore pulsante di questo progetto unico al mondo: i 200 produttori del Club Banca del Vino e tutti gli altri soci”.