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Vino, Consorzio Brunello: bene ampliamento vigneto Rosso Montalcino Doc

Vino, Consorzio Brunello: bene ampliamento vigneto Rosso Montalcino DocMilano, 4 set. (askanews) – Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino esprime soddisfazione per la conclusione dell’iter relativo all’allargamento dell’albo Rosso di Montalcino Doc, che ha portato all’assegnazione a 271 aziende toscane di un totale di 352 ettari.


“L’iniziativa del Consorzio ha trovato piena rispondenza da parte delle imprese del vino e una pronta presa in carico dalla Regione Toscana che ringraziamo” dichiara il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, sottolineando che “da oggi la nostra Denominazione del Rosso di Montalcino sarà più forte e in grado di rispondere alla domanda sui diversi mercati”. L’ampliamento non comporterà l’impianto di nuove vigne in quanto gli ettari aggiuntivi rivendicabili sono già parte delle mappe del territorio come quota di vigneti coltivati a Sangiovese ma non ancora compresi negli albi contingentati.

Consorzio Asti Docg: nel primo semestre mercato stabile a +0,4%

Consorzio Asti Docg: nel primo semestre mercato stabile a +0,4%Milano, 4 set. (askanews) – Si mantiene stabile l’andamento del mercato nel primo semestre di quest’anno per l’Asti Docg, la principale Denominazione piemontese con una media produttiva equivalente a 90-100 milioni di bottiglie l’anno e un vigneto di circa 10mila ettari. Secondo le rilevazioni del Consorzio, presentate oggi in conferenza stampa a Palazzo Gastaldi ad Asti,


Nel primo semestre di quest’anno il mercato dell’Asti Docg si è chiuso con i volumi praticamente identici a quelli dello scorso anno (imbottigliato a 43,5 milioni), per effetto combinato di una contrazione dell’Asti Spumante (-6%, a 26,7 mln di pezzi) e un sensibile incremento del Moscato d’Asti (+12%, 16,8 milioni di bottiglie), che riprende la propria corsa dopo le difficoltà dello scorso anno. I dati dell’imbottigliato sono confermati anche dalle elaborazioni del Consorzio relative alle vendite registrate su un panel di imprese che rappresenta l’80% del totale produttivo delle oltre mille aziende socie. Secondo il campione, le vendite complessive in Italia e all’estero nell’ultimo semestre segnano un tendenziale dei volumi commercializzati a +0,4%, per un equivalente di 34,1 milioni di bottiglie. “Il nostro mercato rimane in linea di galleggiamento e, visto il periodo complicato a livello globale per il vino, è di per sé già una buona notizia” ha commentato il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno, spiegando che “rispetto alla media-mercato del vino italiano, la Denominazione si conferma molto più aperta verso le piazze emergenti: è il caso, per esempio, della crescita del Moscato d’Asti in Asia, con le vendite sull’area che incidono ormai per oltre il 15% del totale export della tipologia, il quadruplo rispetto alle quote tricolori nell’area. Lo stesso rapporto si evidenzia anche nella performance dell’Asti Spumante nell’Est Europa fino alla Russia, destinazioni in forte crescita che oggi valgono il 46% delle vendite della bollicina piemontese contro una media nazionale nella macroregione al 12%. La sfida ora – ha concluso Ricagno – è mantenere la stabilità riscontrata nei volumi senza scendere a compromessi sul valore, elemento fondamentale per l’equilibrio della filiera”


Secondo il panel, l’Asti Spumante chiude il semestre a circa 22,1 mln di bottiglie (-3,3%), con il Moscato d’Asti a +7,8 (11,9 mln di bottiglie). La classifica per destinazione per entrambe le tipologie nella prima metà dell’anno vede primeggiare la domanda statunitense (8 mln di bottiglie, a -0,5% sul pari periodo 2023), seguita dalla Russia (6,55 mln, +11%), poi Germania (2,8 mln, -12,5%), Italia (2,5 mln, -13%) e con la Gran Bretagna a chiudere la top 5 (2,45 mln, +1%). A seguire, un pacchetto di mercati in significativo incremento, a partire dalla Polonia, a quasi 2 mln di bottiglie e un balzo tendenziale del 55%, fino alla Corea del Sud (+28%) e alla Francia (+27%). Pressoché stabili, a completare le prime 10 posizioni, la Cina (-2,7%) e la Grecia (+2,4%). Secondo il campione di aziende intervistate dal Consorzio, il primo semestre ha segnato il sorpasso dell’Est Europa (Russia inclusa) sull’Europa Occidentale: 10,1 mln di bottiglie vendute contro 8,6 mln. Giù invece gli ordini dalle aree centrali e occidentali del Continente (-8,5%). Per quanto riguarda il Moscato d’Asti, registra il +10% (oltre 7 mln di bottiglie) nelle Americhe, +6,5% in Asia con la Cina (+14%) al quinto posto e la Corea del Sud (+28%) che con 687mila bottiglie ordinate è il terzo cliente al mondo per il vino dolce astigiano. Bene anche altri Paesi a forte potenziale come Giappone, Singapore e Thailandia, che mitigano il calo della strategica Taiwan.

Consorzio Asti Docg: al via vendemmia Moscato Bianco, previsto +12%

Consorzio Asti Docg: al via vendemmia Moscato Bianco, previsto +12%Milano, 4 set. (askanews) – Un’annata buona nella qualità del Moscato bianco e abbondante nelle quantità, con un incremento del 12% sul raccolto dello scorso anno. È quanto ha previsto il Consorzio Asti Dogc oggi in conferenza stampa a Palazzo Gastaldi ad Asti, in merito alla vendemmia nei 10mila ettari della Denominazione, che si è avviata questa settimana e che durerà una ventina di giorni.


Secondo la relazione tecnica del responsabile del Laboratorio del Consorzio, Guido Bezzo, la vite nel 2024 non ha avuto problemi di stress idrico (le precipitazioni piovose sono state circa cinque volte superiori rispetto a quelle del 2023) e quindi non ha accusato fenomeni di appassimento dell’uva, che si presenta in un buono stato fitosanitario. Un equilibrio tra vegetazione e frutto che ha permesso di riportare l’inizio della vendemmia nel mese di settembre e non più con gli anticipi agostani del recente passato. Sotto il profilo qualitativo – cita la relazione – il contenuto zuccherino delle uve di Moscato annata 2024 risulta buono, attestandosi ad inizio vendemmia ad una media di 194 g/l, molto vicino ai valori ottimali (200 g/l) stimati per il raggiungimento del picco aromatico varietale. Anche la componente acida ha mantenuto “valori prossimi a quelli ottimali”, come anche quelli riscontrati nella componente zuccherina, aromatica e dello stato sanitario.


Secondo Lorenzo Barbero, vicepresidente senior del Consorzio, “la nuova stagione si apre sotto i migliori auspici: la vendemmia si preannuncia infatti più che soddisfacente sia sul piano dei volumi che, soprattutto, della qualità. Premesse fondamentali per lavorare al meglio su mercati che si stanno facendo sempre più competitivi, anche a causa di una congiuntura complessa su buona parte della domanda globale”. Il raccolto previsto dalla vendemmia sarà leggermente al di sotto del milione di quintali, con un ritorno al Disciplinare produttivo in termini di resa media/ettaro che, quest’anno, si avvicina ai cento quintali. Il vitigno Moscato Bianco è coltivato in 51 comuni delle provincie di Alessandria, Asti e Cuneo rientranti nel paesaggio vitivinicolo Unesco. Le aziende consorziate sono 1.013, divise tra 50 case spumantistiche, 778 aziende viticole, 153 vitivinicole, 17 vinificatrici e 15 cooperative.

Vino, assegnati 352 nuovi ettari rivendicabili a Rosso Montalcino Doc

Vino, assegnati 352 nuovi ettari rivendicabili a Rosso Montalcino DocMilano, 4 set. (askanews) – La Regione Toscana ha concluso le fasi che hanno portato all’assegnazione a 271 aziende toscane di un totale di 352 ettari di superficie da poter destinare alla Doc Rosso di Montalcino. Si tratta di un atteso provvedimento, adottato dagli uffici regionali, dopo che il Consorzio del vino Brunello di Montalcino (che ha competenza anche su questa Denominazione), ad aprile di quest’anno, ha presentato alla Regione Toscana, una proposta di allargamento di nuova superficie rivendicabile da destinare alla denominazione Rosso di Montalcino, in aggiunta a quella attualmente esistente, pari a 526 ettari, dopo che nel 1999 ne furono assegnati 150 e che nel 2007 la provincia di Siena ne assegnò altri 300.


“Un atto importante di pianificazione produttiva – ha detto il governatore Eugenio Giani – che ben si inserisce nell’alveo tracciato dal Testo Unico del Vino, e sui cui la Regione Toscana si è posta fino dal 1997 come antesignana nel panorama nazionale. Consente ai produttori stessi di proporre una vera e propria pianificazione della produzione territoriale di qualità, di concerto con la Regione, sempre con l’obiettivo di mantenere un equilibrio di mercato”. “Gli uffici regionali di Siena hanno fatto un grande sforzo per completare la procedura in tempo utile per la vendemmia ormai alle porte – ha aggiunto la vicepresidente della Regione e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi – dando certezza sia alle aziende sia agli organismi di controllo, e dando un importante segnale ai mercati, in un momento assai delicato per il mondo del vino, che vede qualche ombra all’orizzonte a livello mondiale, ma che non sembra impensierire i produttori toscani, in particolare in quest’annata che si preannuncia di tutt’altro tenore rispetto a quella passata”.

Perullo nuovo rettore Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Perullo nuovo rettore Università di Scienze Gastronomiche di PollenzoMilano, 3 set. (askanews) – Il professor Nicola Perullo è il nuovo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo). Nominato lo scorso 18 aprile, è entrato ufficialmente in carica il 1 settembre. Filosofo e saggista originario di Livorno, Perullo è parte fondante dell’Università di Pollenzo sin dagli inizi (è stato professore ordinario di Estetica dal 2004 e dal 2019 ricopriva l’incarico di prorettore), e ha inaugurato un lungo filone di ricerca sulla filosofia del cibo, sulla percezione gustativa, sui rapporti tra cibo e arte.


“Inizio questo mandato nel segno della riconoscenza e della infinita gratitudine verso Pollenzo e tutta la sua comunità, studenti, personale tecnico amministrativo, colleghe e colleghi, stakeholders, Slow Food, governance, della quale faccio orgogliosamente parte da oltre venti anni. Sono cresciuto, esistenzialmente e professionalmente, all’interno di questo mondo grazie al quale ho potuto conoscere persone straordinarie. Spero di poter adesso dare il mio contributo per restituire, almeno in piccola parte, quello che ho ricevuto” ha affermato il neo rettore nell’inizio del suo mandato, aggiungendo che “il mio impegno per la nostra piccola-grande Università sarà totale, per costruire un futuro a partire dall’entusiasmo visionario delle origini. L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo rappresenta un’eccellenza nell’esperienza formativa universitaria non solo italiana ma internazionale – ha sottolineato – e dobbiamo lavorare tutti insieme per continuare a coltivare questo spazio educativo unico, nel quale si sviluppino conoscenze fondate e competenze profonde sul cibo quale materia complessa ma fondamentale per il benessere dell’uomo e del pianeta Terra”.

Vino, settimo “Vinitaly China Roadshow” a Shanghai, Xi’an e Guangzhou

Vino, settimo “Vinitaly China Roadshow” a Shanghai, Xi’an e GuangzhouMilano, 3 set. (askanews) – Ha preso il via il “Vinitaly China Roadshow”, settima edizione dell’annuale wine tournée cinese di Veronafiere dedicata alla comunicazione, divulgazione e promozione del prodotto enologico made in Italy nelle città più strategiche della domanda. Dopo l’avvio a Shanghai il 2 settembre, il roadshow toccherà quest’anno Xi’an, capitale dello Shaanxi (il 4 settembre al W Hotel) e Guangzhou (il 6 settembre al Rosewood Hotel).


Organizzata in collaborazione con Ice Agenzia e il sostegno del ministero degli Affari esteri, del sistema diplomatico e della Camera di Commercio italiana in Cina, “Vinitaly China Roadshow” 2024 conta sulla partecipazione di più di 50 Cantine italiane di Operawine e dei principali gruppi vitivinicoli italiani, per un complessivo di oltre 500 etichette in degustazione nei “walk around tasting”. Presenti anche i principali importatori come Sinodrink, Interprocom, Pietra Rossa, Zefiro, Sarment, Uita, ItalyFun e VM Fine Wines. “Il Roadshow di Vinitaly in Cina si conferma l’unico evento itinerante dedicato al vino italiano nel Paese del Dragone” ha ricordato il vicepresidente di Veronafiere, Matteo Gelmetti, parlando di “un format vincente che consolida il nostro quasi trentennale presidio su questo mercato chiave ma complesso, anche attraverso la nostra sede di Veronafiere Asia a Shanghai, aperta nel 2018. In quest’ottica – ha sottolineato – lo sviluppo in Asia del brand Vinitaly rappresenta uno degli asset di crescita su cui punta il piano strategico ‘ONE 2024-2026’ del Gruppo fieristico, con investimenti dedicati sia al posizionamento del vino italiano in Cina (l’anno scorso il Roadshow ha registrato oltre 1900 operatori della domanda cinese) che all’incoming di buyer profilati alla manifestazione di Verona: 1.255 nell’ultima edizione in aumento di oltre il 4%”.


A fare squadra con Vinitaly sul versante food, il Consorzio di Tutela del Grana Padano, presente in tutte e tre le città con eventi nei principali ristoranti e con un’inedita masterclass dedicata agli abbinamenti con il vino tricolore. De Longhi conferma la presenza in tutte e tre le tappe, mentre debutta l’azienda umbra specializzata nel tartufo La Rustichella. Tra le novità della settima edizione del Roadshow, la partecipazione di Vespa China con l’esposizione della Vespa Primavera 150 nelle città di Xi’an e di Guangzhou. Ma non solo. In occasione dell’ultima tappa, a Guangzhou, Veronafiere presenta il suo rinnovato brand SOL con l’area di degustazione di SOL International EVO Oil Show dedicata all’olio evo, in cui si svolgeranno guide all’assaggio e masterclass degli oli vincitori del XXII Concorso Internazionale Sol d’oro, guidate dal capo panel Marino Giorgetti, supportato della giurata cinese del Sol d’Oro Naxie. Completa l’offerta la mixology, con l’allestimento a Xi’an di un cocktail bar pop-up dedicato alle proposte classiche italiane, sotto la regia dei tre locali più importanti della metropoli cinese per la miscelazione. Spazio anche ai winelover delle tre città cinesi che, negli stessi giorni, potranno partecipare all’”Italian Wine Week”, un cartellone di eventi in più di 80 locali di tendenza ideato e curato da Veronafiere attraverso la sede operativa di Shanghai e il suo team di Shenzhen di “Wine to Asia”. Quest’anno, per la prima volta, ci saranno anche le “wine maps”, vere e proprie guide enogastronomiche nelle città di Shanghai e di Guangzhou. Iniziativa che verrà ripresa per la “Greater Bay Area Wine Week” del maggio 2025 in occasione della terza edizione di Wine to Asia.


Dopo il “Vinitaly China Roadshow”, il programma di promozione e internazionalizzazione di Vinitaly prosegue poi in Giappone, insieme ad Agenzia Ice, per la “Borsa Vini 2024” in programma a Osaka e Tokyo (7 e 9 ottobre), per volare successivamente a Chicago per “Vinitaly Usa” il 20 e 21 ottobre. Nel 2025, è già fissata la terza edizione di “Wine to Asia”, dal 9 all’11 maggio a Shenzhen, in Cina.

Enoturismo, Airbnb: in Italia 33mila annunci nella categoria “Vigneti”

Enoturismo, Airbnb: in Italia 33mila annunci nella categoria “Vigneti”Milano, 3 set. (askanews) – La categoria “Vigneti” di Airbnb, introdotta insieme con le altre nel 2022, è una delle più popolari della piattaforma e oggi raccoglie oltre 33mila annunci solo in Italia. Lo ha spiegato la società statunitense, precisando che nel 2023 le notti trascorse nei vigneti sono aumentate del 400% rispetto al 2022 e gli host della categoria hanno ricavato lo scorso anno complessivamente più di 200 milioni di euro, con un “guadagno tipico” di più di 4.500 euro a persona nello stesso periodo.


Lo ha reso noto la stessa Airbnb, spiegando che in particolare la celebre area delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene (Treviso) fa registrare tassi di crescita a due cifre: gli annunci attivi sono aumentati di circa il 25% tra il 2022 e il 2023, con un incremento ancora maggiore degli arrivi degli ospiti, oltre il 35%. Più del 60% di questi proviene dall’estero, in particolare Stati Uniti, seguiti da Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, accolti dagli host delle Colline: il 65% è donna e ha ricevuto il 90% delle recensioni a 5 stelle.

A Napoli ottava edizione del “Bufala Fest – non solo mozzarella”

A Napoli ottava edizione del “Bufala Fest – non solo mozzarella”Napoli, 2 set. (askanews) – A Napoli è tutto pronto per il ‘Bufala Fest – non solo mozzarella’: cinque giornate all’insegna del gusto, dell’arte, dell’inclusione e del valore della diversità in piazza Municipio, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le peculiarità della filiera bufalina, legata al successo nel mondo della mozzarella, ma che può dare di più con il sapore e le proprietà della sua carne.


La kermesse enogastronomica, dal 4 all’8 settembre, offrirà al pubblico stand di food che proporranno piatti realizzati esclusivamente con prodotti della filiera bufalina (latte, latticini, formaggi, carni, salumi). Dopo la positiva esperienza del 2023, l’evento prevede un ampio cartellone con iniziative dedicate alle famiglie, laboratori tematici per adulti e bambini e show cooking dei grandi chef nell’Arena del Gusto. Sono inoltre in programma tutti i giorni nell’area ‘Giardino delle Idee’ talk dedicati al tema ‘Diversity & Inclusion’, con gli interventi di operatori del mondo food, imprenditori, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico. Il programma dell’ottava edizione è stato presentato oggi a Napoli, nel corso della conferenza stampa a bordo della nave Msc World Europa.


“Bufala Fest è ormai un evento consolidato – ha detto Antonio Rea, direttore organizzativo di Bufala Fest – capace di andare oltre gli aspetti meramente enogastronomici e di promuovere una filiera importante per l’economia della nostra regione come quella bufalina, promuovendo l’integrazione di quest’ultima con altre filiere agroalimentari, in particolar modo con quella ittica, con il sostegno del Fondo europeo per gli Affari marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura. Nel nostro villaggio avremo oltre trenta artisti del gusto, che delizieranno i palati dei visitatori con dei piatti, ognuno preparato con almeno un prodotto della filiera bufalina, che sono vere e proprie opere d’arte dal punto di vista culinario. Inoltre, toccheremo temi importanti legati alla Diversità e all’Inclusione”.

Il 18 e 25 settembre torna “Mostra Assaggio Vini dei Colli Bolognesi”

Il 18 e 25 settembre torna “Mostra Assaggio Vini dei Colli Bolognesi”Milano, 1 set. (askanews) – Dal Colli Bolognesi Pignoletto Docg agli altri bianchi e ai rossi del territorio, come Barbera e Rosso Bologna Colli Bolognesi Doc: sono questi i protagonisti della “Mostra Assaggio Vini dei Colli Bolognesi”, la serata dedicata ai vini che nascono sulle pendici di Bologna organizzata dal Consorzio Vini Colli Bolognesi.


Quest’anno la 33esima edizione prevede due appuntamenti al Mercato Ritrovato presso la Cineteca di Bologna: il primo è in programma mercoledì 18 settembre dalle 17.30 alle 21.30, mentre il secondo è in calendario il mercoledì successivo, ovvero il 25 settembre nel medesimo orario. I banchi delle Cantine del Consorzio saranno allestiti presso la piazzetta Pasolini in via Azzo Gardino 65, insieme ad alcune aziende agricole ed artigianali, per dare la possibilità ai visitatori di accompagnare gli assaggi dei vini con le numerose proposte di cibo di strada: Pescevia, Forno Calzolari, Sfoglia Rina, i salumi di Pietorri, le preparazioni vegane de La Zappa e il Mestolo. La Mostra Assaggio è la vetrina con cui il Consorzio fa tappa nel capoluogo emiliano per far degustare le proprie produzioni agli operatori e al pubblico di appassionati, che quest’anno saranno complessivamente oltre 80. Protagonisti non saranno solo le differenti espressioni del Colli Bolognesi Pignoletto Docg (le tipologie fermo Classico e fermo Classico Superiore, frizzante e spumante) ma anche i vini rossi, dalla Barbera al Rosso Bologna.


Gli appuntamenti autunnali però non finiscono qui: domenica 6 ottobre, infatti, i vini del Consorzio Vini Colli Bolognesi saranno presenti anche a Palazzo Re Enzo, in occasione del “Festival del Tortellino”, appuntamento organizzato dall’associazione Tour-Tlen che raccoglie migliaia di adesioni tra cittadini e turisti. Dalle 11.30 alle 22 i visitatori potranno degustare le numerose interpretazioni del piatto simbolo del capoluogo emiliano proposte da diversi chef e accompagnate dai vini messi a disposizione dalle Cantine del Consorzio. “Come ogni anno ci prepariamo a un autunno denso di appuntamenti per presentare i nostri vini al pubblico e agli operatori” dichiara Antonio Capelli, presidente del Consorzio Vini Colli Bolognesi, spiegando che “se la Mostra Assaggio rappresenta per noi un evento fondamentale per chi desidera scoprire le produzioni vitivinicole che nascono sulle colline di Bologna e conoscere le Cantine presenti alla manifestazione, la partecipazione al ‘Festival del Tortellino’ mette in luce le potenzialità e la qualità dei nostri vini grazie all’abbinamento con le numerose interpretazioni di un piatto principe della nostra tradizione culinaria”.

Demeter Italia lancia rete agriturismi biodinamici per turismo sostenibile

Demeter Italia lancia rete agriturismi biodinamici per turismo sostenibileMilano, 1 set. (askanews) – Demeter Italia lancia il progetto “Agriturismo Demeter”, un’iniziativa dedicata alla promozione del turismo biodinamico attraverso la creazione di una rete di strutture certificate. Un network che vuole offrire ai viaggiatori l’opportunità di scoprire le bellezze del territorio italiano, immergersi nella cultura locale ed apprezzare i valori delle produzioni biodinamiche all’interno di un turismo sostenibile che favorisce i viaggi rispettosi dell’ambiente, che preserva le culture locali e supporta le comunità ospitanti.


L’obiettivo dell’associazione, oltre naturalmente all’incremento delle adesioni delle strutture che ad oggi sono una trentina, è la creazione di una mappa interattiva sul sito Demeter dove ogni agriturismo sarà descritto in una scheda con dettagli, informazioni di contatto e immagini. Il visitatore potrà avere quindi una panoramica per ciascuna proposta sul numero di camere disponibili, il periodo di apertura, la tipologia di alloggio, la presenza o meno di un servizio di ristorazione e la possibilità di acquistare prodotti in loco. “Il progetto sta muovendo i suoi primi passi e l’idea è quella di proporre un turismo attento all’ambiente, alla salubrità degli ambienti e dei prodotti” spiega il presidente di Demeter Italia, Enrico Amico, aggiungendo che “sarà possibile così programmare percorsi turistici, anche la classica gita fuoriporta alla scoperta degli ambienti naturalistici e delle città, perché molte strutture si trovano in posizioni ottimali per raggiungere le principali città d’arte. Si tratta – prosegue – di un’importante opportunità per fare crescere un turismo più consapevole e responsabile nel nostro Paese e, al tempo stesso, riuscire a rispondere a un’importante richiesta che arriva dall’estero e guarda con grande attenzione ai valori espressi dalla struttura, alla salute e all’ambiente naturale. Siamo certi – conclude Amico – che le strutture Demeter, anche per la grande passione dei loro titolari, saranno un’importante alternativa alle proposte turistiche già esistenti”.


L’associazione sta preparando inoltre una collaborazione con “ViandantiSì”, il tour operator nato da un’idea di NaturaSì con il preciso scopo di valorizzare il turismo bio. Foto: Demeter