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Vino, il 9 settembre 40 Cantine a Verona per “Appuntamento Soave”

Vino, il 9 settembre 40 Cantine a Verona per “Appuntamento Soave”Milano, 1 set. (askanews) – Un evento che a partire dalla città di Verona racconti la qualità del Soave e la bellezza delle sue colline agli operatori di settore, alla stampa specializzata e agli appassionati di vino. Questo il senso di “Appuntamento Soave”, l’evento organizzato dal Consorzio di Tutela del Soave, in collaborazione con la Strada del Vino Soave che si terrà lunedì 9 settembre al Circolo Ufficiali di Verona per raccontare le migliori interpretazioni del vino Soave attraverso degustazioni, una masterclass condotta alle 14 da Filippo Bartolotta e una tavola rotonda alle 16 con il Master of Wine Andrea Lonardi, mons. Bruno Fasani (Prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona), Clelia Maria Puzzo (FAO), Lorenzo Pasquini (Directeur d’Exploitation – Estate Manager a Chateau d’Yquem), Maurizio Ugliano (Università di Verona) e Cristian Ridolfi (presidente Consorzio del Soave).


Un format dedicato al vino “ma che al tempo stesso rappresenta un’occasione di confronto culturale attorno ai grandi temi contemporanei interconnessi al mondo della produzione vitivinicola”. Il valore dell’identità enologica del Soave, l’importanza del suo paesaggio riconosciuto patrimonio agricolo di rilevanza mondiale dalla Fao, la versatilità del vino, saranno alcuni dei temi che sanno trattati nel corso di una giornata che vedrà protagonisti oltre ai produttori, anche la sommelierie e il mondo della ristorazione. Oltre 40 le aziende che hanno dato la loro adesione e che, sulla terrazza in riva al fiume Adige, metteranno in degustazione le loro migliori interpretazioni di Soave, dal vino di annata alle selezioni più mature ed evolute. Alle 18.30 il banco di assaggio sarà aperto ad appassionati e curiosi che potranno spaziare tra annate differenti e le diverse sfumature delle Unità geografiche aggiuntive, con piccoli assaggi di prodotti tipici del territorio a cura della Strada del Vino Soave. “Appuntamento Soave si propone come un format nuovo in grado di raccogliere contenuti di valore ad iniziare proprio dalle differenti interpretazioni di vini Soave presenti” spiega il direttore del Consorzio del Soave, Igor Gladich, parlando di un evento “ideato e voluto per la città di Verona in un momento storico come quello attuale in cui i trend di mercato, in Italia ma soprattutto all’estero, prediligono sempre di più vini bianchi freschi, sapidi e con una moderata gradazione alcolica”.

Vino, dal 6 al 15 settembre ad Asti c’è la 58esima “Douja D’or”

Vino, dal 6 al 15 settembre ad Asti c’è la 58esima “Douja D’or”Milano, 1 set. (askanews) – Dodici appuntamenti in dieci giorni per un viaggio enogastronomico ed esperienziale guidato dalle bollicine aromatiche più brindate al mondo. È il calendario degli eventi del Consorzio Asti Docg per la 58esima edizione della “Douja D’or”, dal 1967 manifestazione di punta del settembre astigiano in programma da venerdì 6 a domenica 15 settembre nelle piazze e nei palazzi del centro storico della città piemontese.


Per il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno, “la sinergia tra istituzioni, Consorzi e realtà produttive è la carta vincente della ‘Douja D’or’ che, nel tempo, ha saputo varcare i confini locali diventando un evento di richiamo per i turisti nazionali e internazionali. Un’occasione unica – conclude – anche per il Consorzio Asti Docg che, attraverso i propri appuntamenti, rafforza il posizionamento della Denominazione grazie ad un cartellone di proposte versatili, con Asti Spumante e Moscato d’Asti protagonisti di inediti percorsi di abbinamento anche in chiave mixology”. Ad alzare il sipario della “Douja D’or” firmata dal Consorzio Asti Docg, venerdì 6 settembre dalle 18.30 alle 23 nel cortile dello storico Palazzo Gastaldi sede dell’ente di tutela, saranno le “Bollicine dell’Asti vibes” in versione aperitivo, shakerate in miscelazione da “Piemonte nello Shaker” e accompagnate da djset. A seguire è previsto il talk moderato da Daniela Cotto, con Lorenzo Sonego, il tennista brand ambassador del Consorzio Asti Docg partner fino al 2025 dell’Atp Tour con l’Asti Spumante “official sparkling wine” e “silver partner” delle Finals di Torino. Inoltre, dal 6 al 12 settembre sarà esposto anche il trofeo delle Atp Finals. L’appuntamento con le bollicine dell’Asti in modalità mixology si rinnova anche il 7, il 13, il 14 e il 15 settembre.


Domenica 8 settembre riserva invece due appuntamenti in formato famiglia con l’iniziativa “Un grappolo di favole: letture da ascoltare e sfogliare insieme ai più piccoli” in collaborazione con la Piccola libreria indipendente. Asti Spumante e i formaggi del Piemonte sono gli ingredienti della serata festiva “Dite cheese…” (alle 18.30 su prenotazione) guidata da Sara Valentino (Onaf). Mixology e jazz sono i compagni di viaggio della Douja di lunedì 9 settembre (dalle 19 alle 22) con la partecipazione del quartetto Nichilisti dello Swing per “Cocktails in jazz a palazzo dell’Asti”. Martedì 10 settembre, le tre Denominazioni di Asti Spumante metodo classico, Strevi Doc e il Passito di Brachetto d’Acqui promettono una “Sinfonia di mare” (alle 18.30 su prenotazione) con Francesca Lugli di Red Oyster Italia e Guido Bezzo del Consorzio. “Pane, salumi e Canelli Docg” è il menù dell’11 settembre (alle 18.30, su prenotazione) realizzato in collaborazione con Onas e Associazione produttori Canelli. Riflettori accesi e calici di Moscato d’Asti per il tradizionale “Carpionato del mondo” di giovedì 12 settembre (alle 18.30 su prenotazione) che mette al centro la solidarietà. Gli incassi della serata saranno interamente devoluti all’Associazione scientifica per la terapia e la ricerca oncologica Astro.


Inoltre, per tutta la durata della Douja D’Or, degustazioni di Panettone estivo Galup con gelato al Moscato d’Asti, Agnolotti alla robiola e nocciole abbinati all’Asti Spumante in purezza o mixato.

Vini La Viarte a vernissage di due importanti mostre a Venezia e Milano

Vini La Viarte a vernissage di due importanti mostre a Venezia e MilanoMilano, 1 set. (askanews) – E’ un settembre all’insegna del binomio “vino e arte” per la Cantina di Prepotto (Udine) La Viarte, che è al fianco di due importanti mostre allestite a Venezia e Milano. I vini de La Viarte Wines, Rosé, Malvasia e Friulano, sono infatti i protagonisti dei vernissage di apertura il 4 settembre a Palazzo Donà dalle Rose di Venezia per l’inaugurazione di “Icarus Dream” di Angelo Accardi, e il 19 settembre a Palazzo Reale nel capoluogo lombardo per l’apertura dell’esposizione “Picasso lo straniero”. La prima è una mostra-evento in cui il 60enne artista saprese ha dato vita ad un viaggio nell’immaginario degli anni ’80. La seconda è un’esposizione che attraverso oltre 90 tra opere, documenti, fotografie, lettere e video, racconta uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.


“Abbiamo scelto di sostenere due importanti operazioni culturali perché crediamo molto nella sinergia tra settori solo apparentemente diversi: l’arte e la produzione enologica nascono infatti dalla sapienza dell’uomo, dalle sue mani” ha commentato l’Ad di La Viarte, Riccardo Polegato, aggiungendo che “il binomio vino e arte è anche di reciproca ispirazione, come dimostrano le tante opere in cui il vino è rappresentato e le numerose collaborazioni attive tra artisti e Cantine. Infine – ha proseguito – pensiamo che come azienda sia importante sostenere chi crea cultura, tenendo alto il nome dell’Italia e promuovendo una crescita della società”. Foto: La Viarte

Vino, Corvo compie 200 anni e festeggia con rebranding e spot

Vino, Corvo compie 200 anni e festeggia con rebranding e spotMilano, 31 ago. (askanews) – Nell’anno delle sue 200 vendemmie la Cantina siciliana Corvo cambia pelle con un nuovo sito e una nuova comunicazione social, e ridisegna le etichette più rappresentative sviluppando la propria identità visiva senza mai abbandonare i valori di appartenenza territoriale e di storicità che la caratterizzano. Così, il vigneto di Contrada Corvo a Casteldaccia, dove tutto ha avuto inizio con Giuseppe Alliata nel 1824, viene riportato in etichetta sulla linea dei Classici.


E all’interno di questo progetto di rebranding, il regista Carlo Loforti ha girato tra i paesi di Isnello e Castelbuono (Palermo), uno spot prodotto da Just Maria Films che celebra la storica azienda vitivinicola siciliana. “Siamo partiti dall’assunto che il concetto di tradizione sia stato antropologicamente travisato: tradizione non equivale a passato, non è qualcosa di immobile, non è un reperto da tenere dentro alla teca di un museo e da osservare persino un po’ annoiati senza toccare, per paura che si rompa” spiega Loforti, aggiungendo che è piuttosto “uno strumento del presente, da manipolare e utilizzare quotidianamente per aiutarci ad orientare il nostro futuro. Con l’occasione del rebranding della marca, abbiamo quindi voluto raccontare un nuovo ‘momento’ della Sicilia, un nuovo punto di vista” prosegue il regista, rimarcando che “abbiamo deciso quindi di raccontare la Sicilia di chi torna, di chi decide di allontanarsi dall’ossessione metropolitana, di chi scava nelle proprie radici per trovare il proprio nuovo stile di vita siciliano: la Sicilia di un controesodo, ovviamente minuscolo in proporzione a all’esodo di chi è costretto a lasciare questa terra, che inizia però a essere un trend a tutti gli effetti. Un trend che ci piace”.

Vino, Oss. Uiv: cala export extra Ue nel I semestre: +6,3% a volume

Vino, Oss. Uiv: cala export extra Ue nel I semestre: +6,3% a volumeMilano, 30 ago. (askanews) – L’export del primo semestre nei Paesi terzi si mantiene in terreno positivo per il vino italiano: con quasi 4,7 milioni di ettolitri esportati tra gennaio e giugno e un consuntivo dei sei mesi a 2,1 miliardi di euro, l’extra-Ue si conferma così la piazza-locomotiva del mercato, a fronte di una domanda comunitaria sin qui sensibilmente più fredda. Lo segnala l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che, elaborando gli ultimi dati export ufficiali relativi ai top 12 Paesi della domanda, evidenzia che si assiste ad un progressivo rallentamento reso ancora più evidente da un ultimo mese molto negativo (-10% volume e -7% valore la variazione tendenziale per sparkling e imbottigliati fermi e frizzanti, con un -13,5% nelle quantità per questi ultimi). Rispetto ai primi cinque mesi di quest’anno, il totale volume del semestre è passato da +10% di maggio a +6,3% di metà anno, mentre a valore il dato passa da +7,3% a +4,7%.


L’Osservatorio aggiunge poi che tutti i top 12 Paesi della domanda extra-Ue, ad eccezione di Sud-Corea, Messico e Australia, registrano nell’ultimo mese un arretramento degli ordini di vini in bottiglia fermi e frizzanti tricolori, che chiudono così il semestre dimezzando la crescita volumica registrata appena 30 giorni prima (+4,4% vs +8,5%), con i valori che da +6% scendono a +3,5%. In contrazione ma meno marcato, il trend sin qui molto positivo degli spumanti, i cui volumi esportati passano da +18% a +14,5%, con i valori da +12,3% a +9,3%. Il prezzo medio complessivo del semestre si attesta su un tendenziale di -1,5%. Oltre ai prevedibili acquisti in picchiata di Russia (-25%) e Giappone (-10%), che avevano registrato un cospicuo anticipo degli ordini nel primo quadrimestre, a giugno l’Osservatorio Uiv-Vinitaly rileva performance a volume in rallentamento significativo in particolare per Regno Unito (-15%), Svizzera (-12%), Canada (-18%) e Cina (-12,5%).


Segnali di stanchezza anche dagli Usa (-4,8%, con +1% a valore), che nel semestre rimangono in terreno positivo pur con una crescita – sostenuta dagli spumanti – meno evidente (da +4,5% di maggio a +2,9% di giugno). Sul mercato statunitense, l’ultimo mese ha infatti accentuato la forbice tra la domanda di imbottigliati fermi e frizzanti (-9% a volume il tendenziale del mese di giugno) e quella relativa agli sparkling (+5%).

Enoturismo, Armenia pronta ad accogliere Conferenza globale dell’Onu

Enoturismo, Armenia pronta ad accogliere Conferenza globale dell’OnuMilano, 30 ago. (askanews) – “Con la nostra tradizione vinicola millenaria e il ricco patrimonio culturale, l’Armenia è in una posizione unica per mostrare le sue pratiche innovative e l’eccezionale cultura del vino: questa conferenza offre una piattaforma unica per la collaborazione, l’apprendimento e l’avanzamento del discorso globale sul turismo del vino”. Con queste parole, Susanna Hakobyan, direttrice ad interim del Tourism Committee della Repubblica di Armenia introduce il conto alla rovescia per la Conferenza globale sul turismo del vino, l’evento dell’organizzazione del turismo delle Nazioni Unite, UN Tourism, che si terrà dall’11 al 13 settembre nella capitale Yerevan, ospitato dal governo armeno.


Saranno le tradizioni il tema dell’ottava edizione della conferenza che si svolgerà con il titolo “Heritage in Every Bottle: Crafting Authentic Wine Tourism Experiences”. Esperti, produttori e rappresentanti di regioni vinicole di tutto il mondo discuteranno di come rafforzare i legami tra vino, turismo e cultura come mezzo per rivitalizzare e promuovere le tradizioni, come integrare le tradizioni nell’esperienza del turismo enologico e come comunicarle. Il programma comprende sessioni tecniche, presentazioni tematiche, masterclass e workshop che si svolgeranno giovedì 12 e venerdì 13 settembre. Rappresentanti di celebri regioni vinicole, tra cui la Borgogna (Francia), Mendoza (Argentina) e la Strada del Barolo esporranno le loro “best practice”, mentre Iter Vitis, Itinerario culturale del vino e della vite del Consiglio d’Europa, condividerà approfondimenti dal punto di vista della rete, con interventi della presidente Emanuela Panke (Italia). Le discussioni si concentreranno anche sullo sviluppo di strategie di comunicazione efficaci per raggiungere un pubblico globale: l’esperto di digitalizzazione Jochen Heussner (Italia) parteciperà a conversazioni con specialisti del settore dell’enoturismo, tra cui gli statunitensi Alder Yarrow e Paul Wagner del Culinary Institute of America e del Napa Valley College, e il tedesco Gergely Szolnoki, docente di Ricerca di mercato all’Università di Geisenheim. In programma anche un intervento del ministro del turismo dell’Uruguay, Eduardo Sanguinetti, e di Carolina Fuller di Catena Zapata (Argentina), prima Cantina al “World’s Best Vineyards” 2023. Previste infine visite a cantine e musei, ed eventi dedicati all’enoturismo.


L’Armenia vanta numerose varietà di uve autoctone, terroir diversificati e un profondo legame culturale con il vino, come testimonia il ritrovamento nella caverna di Areni-1 della più antica Cantina al mondo, risalente a 6.100 anni fa. “Il turismo del vino è profondamente legato alla cultura e all’identità del territorio, svolgendo un ruolo cruciale nel favorire l”empowerment’ rurale e lo sviluppo delle comunità, aiutando le destinazioni a diversificare le loro offerte turistiche” ricorda Sandra Carvao, direttrice Market intelligence, policies and competitiveness di UN Tourism, sottolineando che “questa Conferenza non solo cerca di mettere in evidenza questi aspetti, promuovere scambi e favorire la cooperazione tra le destinazioni, ma anche di celebrare il ricco patrimonio vinicolo dell’Armenia, il suo popolo e la sua cultura”.

Agroalimentare, in vigore nuova ordinanza contro la peste suina

Agroalimentare, in vigore nuova ordinanza contro la peste suinaMilano, 29 ago. (askanews) – È in vigore la nuova ordinanza sulla Peste Suina Africana (Psa), firmata dal commissario straordinario, Giovanni Filippini, che darà il via a una serie di stringenti misure di prevenzione e di innalzamento dei livelli di biosicurezza, valide per Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.


“Pavia e Lodi hanno già subito un importante trattamento di depopolamento – ha commentato l’assessore lombardo all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, in occasione di un webinar organizzato da Confagricoltura Mantova – che di certo avrà ripercussioni serie sulle aziende, togliendo lavoro a loro e alla filiera. Gli allevamenti devono diventare dei veri e propri fortini, non possiamo permetterci errori”. “La Peste Suina – ha concluso Beduschi – ha provocato una situazione che mette a repentaglio 30 miliardi di reddito per mancata esportazione. Gravi le conseguenze anche per la Lombardia, che con la metà del patrimonio suinicolo italiano alimenta le principali filiere nazionali dei salumi di pregio. Fa piacere sapere che il commissario Filippini stia intervenendo anche con alcune note utili per affrontare al meglio la situazione. Ne apprezziamo il pragmatismo, convinti che ci sia bisogno di meno regole ma più ferree e centralizzate”.

Vendemmia, Nicola Biasi: vitigni autoctoni e Piwi i più performanti

Vendemmia, Nicola Biasi: vitigni autoctoni e Piwi i più performantiMilano, 29 ago. (askanews) – La vendemmia 2024 si prospetta “come una delle più impegnative degli ultimi anni ma anche come un’importante occasione di riflessione e di innovazione per tutto il settore vitivinicolo” per la “Resistenti Nicola Biasi”, la rete di otto Cantine tra Friuli, Veneto e Trentino fondata nel 2021 dall’omonimo enologo, che punta sui vitigni Piwi.


“L’andamento climatico del 2024 ha invertito le tendenze dello scorso anno: se nel 2023 abbiamo assistito a piogge abbondanti nel Centro-Sud, quest’anno il maltempo si è concentrato nel Nord Italia, colpendo tutte le regioni da Est a Ovest, dal Friuli al Piemonte. Oltre alle forti precipitazioni, abbiamo dovuto affrontare gravi problemi di malattie funginee e, in alcune aree, anche la grandine ha inflitto danni significativi. Al contrario, il Centro-Sud ha sofferto per la mancanza d’acqua, con conseguenze visibili nella vegetazione poco sviluppata e nei grappoli piccoli e spargoli, preannunciando una vendemmia scarsa” ricorda Nicola Biasi, evidenziando che “è proprio nelle annate difficili che i produttori più abili risaltano”. “Le tecniche agronomiche possono fare la differenza: una buona gestione del terreno, delle potature e della chioma durante la fase verde è fondamentale per affrontare al meglio, o per lo meno mitigare, le avversità climatiche che ci colpiscono sempre più spesso” prosegue Biasi, spiegando che “alcuni vitigni autoctoni, spesso più tardivi rispetto agli internazionali, stanno mostrando una maggiore performance in annate precoci, mentre i vitigni resistenti, i cosiddetti Piwi, continuano a distinguersi per la loro alta tolleranza alle malattie funginee, anche in condizioni estreme. Chiudere la difesa con pochi trattamenti di rame e zolfo, ottenendo comunque uve perfettamente sane e mature, rappresenta un grande successo” continua l’enologo, rimarcando che “questi vitigni offrono una sostenibilità economica, sociale e ambientale che è imprescindibile per il futuro del nostro settore”.

Vino, Consorzio Colli Euganei: vendemmia al via con ottime previsioni

Vino, Consorzio Colli Euganei: vendemmia al via con ottime previsioniMilano, 29 ago. (askanews) – “Un’annata sfidante, in cui le capacità dei nostri produttori e le caratteristiche dei Colli Euganei, costantemente ventilati, fanno la differenza. Ci avviciniamo alla vendemmia, ormai alle porte, con grande fiducia: le uve del Serprino, le rosse bordolesi del Colli Euganei e il Moscato destinato al Fior d’Arancio si stanno comportando bene e a breve inizieremo le prime raccolte”. A dirlo è il presidente del Consorzio di Tutela Vini dei Colli Euganei, Gianluca Carraro.


“La costante ventilazione della nostra zona, e la scelta dei viticoltori di riservare ai vigneti aree ben esposte e fresche, hanno permesso di gestire gli sbalzi termici che si sono susseguiti” aggiunge Carraro ricordando che la primavera, con le sue abbondanti piogge e l’alta umidità, è stata seguita da un’estate calda e tendenzialmente siccitosa, in particolare da luglio e in alcune zone dei Colli Euganei meridionali. “L’accumulo degli zuccheri, in genere ottimale, e le escursioni termiche che si sono finalmente instaurate nelle ultime settimane, consentono anche agli aromi di esplicare i loro effetti positivi” prosegue, spiegando che l’uva del vulcanico Serprino, l’unico vino a vocazione frizzante del Veneto, “è quasi pronta con quantità ottime e caratteristiche soddisfacenti: il buon tenore di acidità, fondamentale per garantire la freschezza, consentirà ottime basi spumanti”. La raccolta di Carmenère, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, le varietà bordolesi presenti da quasi due secoli sui Colli Euganei, “inizierà tra dieci giorni circa e partirà dai vitigni più precoci”. “Il completamento della maturazione delle uve sulla pianta risulterà fondamentale per raggiungere i parametri ottimali” precisa il presidente dell’ente consortile, ricordando che per i vitigni tardivi, che si vendemmieranno nella seconda metà di ottobre, “le previsioni sono ancora migliori: potenza ed eleganza saranno i tratti distintivi del 2024, con quantità delle uve soddisfacenti”.


Dalla seconda metà di settembre inizierà la vendemmia del Moscato giallo, destinato al Fior d’Arancio, e del Moscato bianco. “Dopo un’allegagione in alcuni casi più limitata rispetto al solito, ha ripreso molto bene in termini quantitativi, che si collocano in una buona media, e qualitativi” continua Carraro, evidenziando che “l’aromaticità sarà infatti garantita grazie anche alle buone escursioni termiche tra giorno e notte”.

Catanzaro, presentato “Vinitaly and the city – Calabria in wine”

Catanzaro, presentato “Vinitaly and the city – Calabria in wine”Milano, 29 ago. (askanews) – È stata presentata oggi nella Cittadella regionale di Catanzaro la prima edizione di Vinitaly and the City – Calabria in wine, che si svolgerà da domani, venerdì 30 agosto, a domenica 1° settembre, nel Parco Archeologico di Sibari. Un evento che comprende tre giorni di degustazioni, talk, masterclass e appuntamenti culturali alla scoperta dei vini del Mediterraneo, in una suggestiva cornice ricca di storia, cultura e bellezze naturali.


All’incontro con la stampa, moderato dal giornalista Paolo Massobrio, sono intervenuti il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto; l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo; Fulvia Caligiuri, Commissario Arsac; Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari e Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly. Erano presenti inoltre all’iniziativa il presidente di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro, il direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, il commissario del Consorzio di Bonifica della Calabria, Giacomo Giovinazzo, e il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso.


“Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti come prima regione per Vinitaly and the City – ha affermato il presidente Occhiuto – e aver saputo organizzare un evento così importante e complesso in un lasso di tempo così breve. È un’occasione, questa, davvero importante che segnala la Calabria come una regione all’avanguardia per la qualità delle sue cantine ma è anche un’opportunità per far conoscere i tesori culturali del nostro territorio. Ad esempio, il Parco Archeologico di Sibari rappresenta un luogo di assoluto pregio, forse troppo poco considerato, fino a poco tempo fa, persino dagli stessi calabresi. Vinitaly and the City a Sibari dimostra che c’è l’intento di promuovere realmente la nostra regione. D’altra parte i vini sono un veicolo straordinario di promozione territoriale e le nostre cantine possono rappresentare il tramite per farci conoscere agli occhi del mondo. Crediamo che si possa governare questa terra con ambizione e senza complessi, presentando una regione che siamo impegnati a far percepire all’esterno come una bella Calabria”.