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Enogastronomia, è online la guida “The WineHunter Award” 2024

Enogastronomia, è online la guida “The WineHunter Award” 2024Milano, 23 ago. (askanews) – E’ stata pubblicata online la guida gratuita “The WineHunter Award” 2024 dedicata alle “migliori referenze enogastronomiche” selezionate da 14 commissioni d’assaggio coordinate da Helmuth Kocher.


Su più di 8.000 vini degustati, 4.813 hanno ottenuto il premio “The WineHunter”: a 3.390 etichette è stato assegnato il “The WineHunter Award Rosso”, che contraddistingue i prodotti che hanno conseguito tra i 90 e i 92,99 punti, mentre 1.423 referenze hanno ottenuto il “The WineHunter Award Gold” (93-94,99 punti). Tra questi ultimi, sono presenti anche i “TOP 100” prodotti wine candidati al “WineHunter Award Platinum”, il riconoscimento riservato ai prodotti di massima eccellenza con un punteggio superiore al 95. Nella sezione “Culinaria”, da quest’anno suddivisa in 3 diverse categorie, sono stati degustati complessivamente 600 prodotti. Nella categoria Food della Guida sono presenti 400 prodotti, di cui 147 hanno ottenuto il “WH Food Award Rosso” e 221 il “WH Food Award Gold”. Nella sezione Spirits, 130 etichette sono entrate nella selezione 2024, con 35 vincitori del “WH Spirit Award Rosso” e 33 del “WH Spirit Award Gold”. Infine, 70 birre degustate hanno meritato un posto nella Guida The WineHunter 2024 con 9 referenze che hanno ottenuto l’”Award Rosso” e 9 l’”Award Gold”. “Assieme ai WineHunter Scouts e ai componenti delle 14 commissioni di assaggio, tra il 17 e il 19 luglio 2024, abbiamo valutato più di 400 campioni di vino per definire le 100 eccellenze del 2024. È stata una lunga selezione, sono molto fiero del lavoro svolto e delle assegnazioni degli Award” ha affermato Kocher, spiegando che “in linea generale, abbiamo rilevato e riconosciuto l’impegno sempre maggiore delle Cantine nel dare spazio al frutto e alla sua aromaticità, al territorio, alle caratteristiche naturali del vitigno che deve essere il protagonista assoluto nel calice, anche grazie a un minor utilizzo del legno. Ne è un esempio – ha concluso – il trend in crescita della riscoperta della vinificazione in anfora, una pratica che riscopre le radici della produzione enologica proiettandosi nel futuro”.


I vincitori del premio di maggior peso della guida saranno svelati nell’ambito della cerimonia di premiazione, che si terrà l’8 novembre, durante la 33esima edizione di Merano WineFestival, che andrà in scena fino al 12 novembre.

Consorzio Grana Padano: no alla guerra dei dazi con la Cina

Consorzio Grana Padano: no alla guerra dei dazi con la CinaRoma, 23 ago. (askanews) – La guerra dei dazi che incombe tra Unione Europea e Cina preoccupa i settori economici come l’agroalimentare, che più volte nei rapporti tesi con alcuni paesi, è diventato bersaglio delle ritorsioni. In sintesi, se l’Europa colpisce i prodotti industriali, a subire il contraccolpo sono le eccellenze agroalimentari a partire dalle DOP, che vedono nel Grana Padano il leader mondiale nel consumo con 5.456.500 forme prodotte lo scorso anno e con un export che già nei primi mesi del 2024 è ulteriormente cresciuto, arrivando a rappresentare circa il 50% del prodotto commercializzato.


“I dazi ipotizzati dalla Cina contro i prodotti lattiero-caseari dell’Europa zootecnica saranno negativi per l’intero continente e soprattutto per la Francia o altri paesi di forte esportazione in Cina – commenta il direttore generale del Consorzio di Tutela, Stefano Berni – Anche l’Italia rischia delle conseguenze, ma in misura meno rilevante. Per il Grana Padano la Cina, pur non avendo raggiunto livelli di importazione del nostro prodotto in quantità rilevanti, è comunque un mercato in decisa crescita e quindi saremmo sicuramente penalizzati”. Berni sottolinea come “le limitazioni al libero scambio siano sempre un fatto negativo, che condiziona e orienta i mercati in modo artefatto”. E ricorda come il prodotto di punta del sistema DOP europeo stia già pagando da tempo un prezzo alto alla guerra combattuta sul terreno dell’economia e danneggiando anche la propria. “I produttori di Grana Padano hanno già subito blocchi in Russia nel 2014 quando ci fu l’invasione della Crimea – sottolinea – e persero completamente un mercato che si stava rivelando per noi interessantissimo avendo allora raggiunto in pochi anni le 50.000 forme di Grana Padano annue esportate verso Mosca”.


Ma le eccellenze italiane sono anche state vittima di turbolenze politiche interne, come quelle subite sul mercato americano durante l’ultima presidenza repubblicana. “Il colpo a noi e ancor di più ai nostri amici del Parmigiano Reggiano, venne inferto dall’aumento rilevante dei dazi che Trump, in un eccesso di protezionismo, aveva imposto ai nostri prodotti di qualità indirizzati in USA, caseari e non solo – ricorda il direttore generale del Consorzio Grana Padano – Rischio che potremmo correre anche il prossimo anno dopo le elezioni americane”. Berni richiama ad un principio fondamentale in un mercato libero da forzature. “Un conto sono le regole di trasparenza e garanzia per i consumatori che devono essere messi in condizione di scegliere liberamente e in base all’autenticità – sottolinea – e altra cosa sono le applicazioni di dazi rilevanti”.


Il Direttore del Consorzio chiama in causa tutti i Paesi uniti nel gruppo dei 7 Grandi, ancora a guida italiana. “Per la vicenda Cina faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità usando anche l’occasione del G7 Agricolo che si terrà in Sicilia dal 21 al 28 settembre prossimi e che vedrà noi prodotti DOP protagonisti al fianco del nostro ministro Lollobrigida anche per scongiurare questa corsa ai dazi e ai contro dazi – annuncia – Noi siamo a favore della libera scelta del consumatore purché sia essa correttamente informata e legata a prezzi corretti che non vengano eccessivamente gravati da dazi di ingresso. Quindi ci batteremo per questo a tutela dei consumatori italiani e mondiali che non devono vedere la loro capacità di spesa compromessa da costi aggiuntivi di derivazione politica oltre a quelli fisiologici dettati dalla qualità dei prodotti posti in vendita”.

Coldiretti: avviata raccolta mele, stima produzione 2024 -1%

Coldiretti: avviata raccolta mele, stima produzione 2024 -1%Milano, 19 ago. (askanews) – È cominciata nei giorni scorsi in Italia la raccolta delle mele, il frutto più presente sulle tavole nazionali, con una stima di produzione di circa 2,1 miliardi di chili, in calo dell’1% rispetto allo scorso anno. Lo ha scritto in una nota la Coldiretti, sulla base dei dati Prognosfruit. Sul raccolto nazionale 2024 pesano, infatti, le gelate primaverili che hanno interessato la regione maggiore produttrice: si stimano cali del 7% in Trentino e del 9% in Alto Adige.


Bene, invece, il Piemonte che è la seconda regione per produzione, e la provincia di Alessandria dove si registra un aumento che rispecchia quello piemontese di un circa +8%, superando i 29.245 quintali dello scorso anno (dati Istat). Si tratta per lo più di varietà antiche coltivate in Monferrato esempi importanti di tutela della biodiversità come il Pom Marcon, Renetta ruggine, Ciucarina bianca, Limonina, Ciucarin-a Rusa, Carlo Rosso, Grigio Piemonte, Calvin, Gambafina, Piatlin o Ruscai. In Val Borbera invece, nei comuni di Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure, Roccaforte Ligure e Rocchetta Ligure è la mela Carla a farla da padrona: ne sono caratteristiche la pezzatura media piccola, la buccia giallo verde con sovracolore rosso aranciato, la polpa bianca e il sapore dolce.


“Gli sfasamenti climatici non hanno favorito il comparto ortofrutticolo ma la qualità è invece cresciuta, con frutti dolci e succosi. Per garantire una maggiore costanza dei raccolti a favore dei consumatori italiani e di tutto il mondo che apprezzano le mele nazionali, è necessario continuare ad investire in sistemi di difesa attiva e passiva dai cambiamenti del meteo e dagli insetti alieni”, ha osservato il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco. “Salvaguardare le varietà antiche, e non mi riferisco ovviamente solo alle mele, è fondamentale per non impoverire la scelta a tavola con la rinuncia a determinati sapori e prodotti, per impedire che sparisca un patrimonio importante di biodiversità e quindi parte dell’identità ambientale e culturale del nostro territorio, una vera e propria tradizione che si tramanda di generazione in generazione”, ha aggiunto il direttore di Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco.


L’Italia è il secondo produttore europeo di mele, dietro la Polonia (-20%) e davanti a Francia e Germania, in una Ue dove si produrranno quest’anno 10,2 miliardi di chili di mele, in calo dell’11% rispetto alla passata stagione. Tre le mele più presenti sulle tavole, sono previsti in calo i raccolti di Golden Delicious (-10%) e Gala (-11%). In calo anche le mele bio (-6%) che rappresentano il 7% del raccolto totale nazionale. L’Italia vanta un rilevante patrimonio di biodiversità per quanto riguarda le varietà di mele, forte anche delle sei denominazioni di origine riconosciute dall’Ue: Mela Val di Non Dop, Mela Alto Adige Igp, Mela del Trentino Igp, Melannurca Campana Igp, Mela Valtellina Igp, Mela Rossa Cuneo Igp.

Peste Suina Africana, Assosuini: siamo in guerra, basta cinghiali

Peste Suina Africana, Assosuini: siamo in guerra, basta cinghialiMilano, 19 ago. (askanews) – “Siamo in guerra. Ormai è chiaro: l’Italia è in guerra” contro la peste suina africana. Lo ha scritto in una nota il presidente di Assosuini, Elio Martinelli. “Il Governo non sta ottenendo risultati, i Commissari Straordinari vanno e vengono. A questo punto ci resta una sola possibilità: affidarci ai cittadini e ai Comuni, soprattutto quelli in cui vi siano importanti concentrazioni di produttori di salumi e allevatori di suini, per eliminare quanti più cinghiali possibile. Nel minor tempo possibile! Sperando di essere ancora in tempo per evitare di venire tagliati fuori dall’export globale” ha aggiunto.


“La Peste Suina Africana, infatti, utilizza i cinghiali come vettori e come bacino di riserva. Quando uno di questi animali muore, e capita fino al 95% degli animali infettati, la carcassa continua a contaminare il terreno per minimo sei mesi. Se la morte avviene entro 500 metri da un allevamento il rischio contagio diventa altissimo. Lo Stato non sta riuscendo a ridurne il numero in maniera significativa. Bisogna lasciare spazio ai cacciatori e alle istituzioni locali” ha continuato. “Abbiamo, quindi, preparato una campagna di sensibilizzazione per tutti gli amministratori comunali che amano la nostra terra, le sue radici gastronomiche e sognano un futuro libero dalla PSA. Abbiamo pronta una mozione che impegni i sindaci dei Comuni ad attivarsi contro l’epidemia favorendo l’eliminazione dei cinghiali. Dobbiamo liberarci dai pregiudizi, alle ideologie e dalle paure se vogliamo far sopravvivere questa filiera economica. Assosuini c’è e sarà al fianco di chiunque vorrà impegnarsi in prima persona. Lo ribadisco: siamo in guerra, non c’è neutralità possibile. O si sta con la filiera suinicola o si sta con la Peste” ha concluso.

Vino, dal 20 al 22 settembre “Enologica Montefalco-Abbinamenti”

Vino, dal 20 al 22 settembre “Enologica Montefalco-Abbinamenti”Milano, 18 ago. (askanews) – “Enologica Montefalco-Abbinamenti”, manifestazione dedicata ai vini del territorio di Montefalco e Spoleto, in abbinamento al cibo, all’arte e alla musica, si terrà dal 20 al 22 settembre a Montefalco (Perugia). Una tre giorni organizzata dal Consorzio Tutela Vini di Montefalco, in collaborazione con La Strada del Sagrantino, il patrocinio del Comune di Montefalco e della Regione Umbria. Un evento per tutti: turisti, appassionati e winelovers con degustazioni, laboratori, iniziative in Cantina ed esperienze al calar del sole e, per i più piccoli, il “Villaggio dei Bambini”.


Taglio del nastro previsto per sabato 21 settembre alle 10.30 al Chiostro di Sant’Agostino con apertura del protagonista centrale: il banco d’assaggio dei produttori, con ben 29 Cantine e i loro vini Doc Montefalco, Doc Spoleto e Docg Montefalco Sagrantino in degustazione, in programma per le giornate di sabato 20 e domenica 21 settembre, dalle 11 alle 19.30. Non mancherà la gastronomia con l’angolo “Cibo e vino: Qual è l’abbinamento ideale?” delle produzioni agricole locali dove poter creare l’abbinamento preferito acquistando direttamente dal produttore. Ben quattro le iniziative in cartellone che prevedono ospiti speciali: venerdì 20 settembre alle 18 presso il Teatro San Filippo Neri si terrà “Lievitati & Fermentati”, abbinamenti insoliti e sorprendenti tra grandi interpretazioni di “arte bianca”” (focacce, pizze e panini) a cura di Luca Antoniucci in collaborazione con Antonio Boco per gli abbinamenti con i vini di Montefalco e Spoleto. Grande spazio al teatro con la cena spettacolo “Casting per un Delitto” del 20 settembre alle 20 alla Taverna S. Fortunato. Intrattenimento teatrale a cura della Compagnia Sarabanda in abbinamento con i vini di Montefalco e menù a cura de La Collina Banqueting. Infine, sabato 21 settembre alle 18.30 alla Sala Consiliare si terrà la degustazione “Amarone della Valpolicella e Montefalco Sagrantino, Recioto della Valpolicella e Montefalco Sagrantino Passito”, guidata da Jacopo Cossater.


Protagonisti gli show cooking presso il Chiostro di Sant’Agostino in programma sabato 21 settembre alle 11.30 “Il formaggio incontra il vino” a cura di Antonio Andreani e alle 15.30 “Il pane incontra il vino” a cura di Giuliano Pediconi, e infine alle 17.30 “La focaccia incontra il vino” a cura di Luca Antonucci. Il 22 settembre alle 10, c’è “La cucina incontra il vino” a cura di Alessandro Lestini, e alle 12 “La pasta fresca incontra il vino” con Alessio Antonucci. Nella Sala Consiliare in programma la serie di degustazioni guidate “Montefalco Terra per il vino” alla scoperta delle denominazioni tutelate dal Consorzio, mentre per l’abbinamento tra vino e arte l’appuntamento è ogni giorno al Complesso Museale di San Francesco, dove è previsto anche un workshop. Ad arricchire il programma gli eventi in Cantina, e domenica 22 settembre l’”Aperitivo in Cantina al tramonto”.

A “Terra Madre” di Slow Food due laboratori del gusto Demeter Italia

A “Terra Madre” di Slow Food due laboratori del gusto Demeter ItaliaMilano, 18 ago. (askanews) – Due Laboratori del Gusto per scoprire le specialità dell’agricoltura biodinamica. Demeter Italia si prepara a “Terra Madre”, il Salone del Gusto organizzato da Slow Food dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino, e annuncia interessanti approfondimenti con la guida di esperti e produttori biodinamici.


Nel ricco palinsesto di appuntamenti, sabato 28 settembre si terranno due interessanti degustazioni guidate, dedicate all’apicoltura biodinamica e all’enologia e rivolte ad appassionati e addetti ai lavori. Il primo Laboratorio sul miele, “Api creatrici di vita e prezioso nettare: storie di apicoltura biodinamica e miele”, si terrà alle 16 e sarà condotto da Enrico Zagnoli di Zad Agrodynamics, che esplorerà il mondo dell’apicoltura biodinamica e le caratteristiche del miele come alimento prezioso e versatile. I partecipanti potranno degustare sei specialità preparate dall’Antica Forneria Corsini 1875 di Porretta Terme (BO): ciambellina al miele ZAD, raviola farcita con marmellata di fichi e gherigli, pralina al cioccolato fondente con ripieno di caramelle al miele e propoli, torrone classico con miele d’acacia, grissino torinesi sfogliato arrotolato nel polline Zad, bicchierino all’olivello spinoso Demeter in crema pasticcera. Ad accompagnare la degustazione, due tisane della Fattoria Cuore Verde e i succhi di mela in quattro varianti, Golden, Cuvé, Bonita-Fuji e mela Cotogna, dell’azienda Eva Bio. Il secondo Laboratorio del Gusto, a tema vino si svolgerà, sempre sabato 28, alle 19 e sarà intitolato “Di volo in volo: la biodiversità tra insetti e uccelli migratori protagonisti dei progetti enologici biodinamici”. Guidato da Camillo Zulli, enologo e direttore di Bio Cantina Orsogna, la più grande realtà enologica biodinamica in Italia, il workshop offrirà ai partecipanti la possibilità di degustare sei vini dell’azienda: Cococciola, Pecorino, Cerasuolo, Montepulciano, Passerina e Primitivo. Ogni etichetta sarà accompagnata da storie e progetti della cantina, per sottolineare l’importanza della biodiversità e delle pratiche virtuose di viticoltura biodinamica. Fabrizio Gallino, coordinatore di Slow Wine, presenterà il seminario sul vino, fornendo un contesto culturale e progettuale alla degustazione.


I laboratori, spiega Demeter Italia “saranno un percorso per scoprire e apprezzare la qualità e la sostenibilità dei prodotti biodinamici, promuovendo una maggiore consapevolezza delle scelte di consumo. L’obiettivo è educare e sensibilizzare il pubblico su temi come la biodiversità, la sostenibilità e ambientale e la cultura gastronomica”.

Vino, il collettivo Cracking Art al Barbera d’Asti Wine Festival

Vino, il collettivo Cracking Art al Barbera d’Asti Wine FestivalMilano, 18 ago. (askanews) – Per la prima edizione del “Barbera d’Asti Wine Festival” che si terrà nella città di Asti da venerdì 6 a domenica 15 settembre, spazio anche all’arte con le installazioni del collettivo Cracking Art. Questo movimento è nato a Biella nel 1993 ed è diventato celebre per il suo impegno ecologista e per la pratica della rigenerazione per le sue creazioni: piccole, medie e grandi sculture di animali dalle tinte sgargianti, tra cui anche l’iconica chiocciola, che faranno del cuore della città piemontese una galleria d’arte a cielo aperto.


“Questa contaminazione tra il mondo del vino ed altri tipi di realtà culturali è per noi di grande importanza e rilievo, soprattutto, perché la filosofia dell’attenzione al riciclo e all’importanza alla biodiversità che soggiace dietro le opere d’arte create dal collettivo è uno dei valori consortili più radicati” afferma il presidente del Consorzio, Vitaliano Maccario, aggiungendo che “con questo progetto intendiamo sensibilizzare alle tematiche legate alla sostenibilità, favorendo l’interessante intreccio arte e vino, che, siamo sicuri, affascinerà il grande pubblico”. “Le opere Cracking Art sono inserimenti inaspettati di elementi di fantasia che popolano il mondo reale per reinterpretarlo e dare significati diversi” spiegano gli organizzatori della manifestazione, aggiungendo che “ogni opera si inserisce nel contesto per dare un messaggio, per interpretare il luogo o per dare una visione inaspettata di un luogo conosciuto”. La plastica, infatti, “si trasforma e si rende mezzo di comunicazione: da semplice materiale di uso comune e sostanza potenzialmente dannosa per l’ambiente, si modella divenendo elemento decorativo e fonte di ispirazione”.

Cantina bresciana Perla del Garda scommette sul vino in lattina

Cantina bresciana Perla del Garda scommette sul vino in lattinaMilano, 18 ago. (askanews) – Perla del Garda guarda a nuove opportunità di mercato e si lancia nella sfida del vino in lattina. “L’obiettivo è quello di raggiungere una nuova fascia di clienti, quelli più giovani che ancora faticano a rapportarsi al mondo del vino ma che in realtà già lo consumano, ad esempio, come ingrediente della mixology e che quindi hanno tutto il diritto di sapere cosa stanno bevendo” spiega Giovanna Prandini, che guida la Cantina di famiglia a Lonato del Garda (Brescia) che produce circa 250mila bottiglie di Dop Garda, Valtenesi e Lugana nei suoi 45 ettari (31 coltivati a Turbiana, cinque a uve rosse, cinque per gli spumanti e altri cinque per produrre il Valtènesi rosè).


Prima nella provincia di Brescia a scommettere sulla lattina, Prandini precisa che il “Perle del Lago” è “un bianco di territorio, certificato, realizzato comunque con vitigno Turbiana ma non a Denominazione in quanto il Disciplinare del Lugana non contempla al momento questo formato”. “Lo abbiamo concepito – aggiunge – in omaggio al ‘pirlo’, il classico aperitivo bresciano che secondo la ricetta De.Co, approvata recentemente dal Comune di Brescia, prevede l’utilizzo di un vino fermo: in questo caso un prodotto a grado alcolico contenuto (11 gradi), pensato per un pubblico prettamente giovanile fin dal packaging, studiato e disegnato da mia nipote Alessia Prandini, con un dosaggio da 0,25 che si ricollega al quartino consumato un tempo nelle osterie in un mix fra tradizione e contemporaneità”. L’idea è quella di accettare senza snobismi le sfide poste da nuovi target che si affacciano sul mondo del vino. “Sarà uno degli obiettivi del futuro: in Italia il business della lattina è sicuramente ancora agli albori ma altrove rappresenta già una risposta ad occasioni di consumo differenti da quelle tradizionali” continua l’imprenditrice e Donna del vino, auspicando che il prodotto possa essere inserito nel Disciplinare Garda Doc, convinta “che già il piccolo formato e la confezione in alluminio possano veicolare un nuovo messaggio di freschezza, di praticità e di sostenibilità, dato che la lattina è riciclabile al 100%”.

Vendemmia, Coldiretti: in Lombardia previsto -15% uve per maltempo

Vendemmia, Coldiretti: in Lombardia previsto -15% uve per maltempoMilano, 17 ago. (askanews) – “Tempo di vendemmia in Lombardia dove, secondo le prime stime, è previsto un calo nella quantità delle uve di circa il 15% rispetto alla media, con punte che vanno dal -5% al -30% a seconda delle zone”. Lo rende noto la Coldiretti regionale in occasione della partenza della raccolta in Oltrepò Pavese (Pavia), prima area vitivinicola della regione con i suoi 12mila ettari coltivati a vigneto. “I primi grappoli a essere colti – precisa l’organizzazione – sono stati quelli di Pinot Nero e Chardonnay presso l’azienda agricola De Filippi Cantine I Gessi, a Oliva Gessi”.


“A pesare quest’anno l’eccesso di precipitazioni con nubifragi e piogge reiterate che hanno caratterizzato in particolare i mesi primaverili e l’avvio dell’estate, a cui si sono sommati alcuni episodi di grandinate localizzate” spiega Coldiretti Lombardia, parlando di “una situazione favorevole allo sviluppo di funghi parassiti delle viti, con gli agricoltori costretti a interventi straordinari con un aggravio dei costi di produzione”. In Lombardia “ci si attende comunque un’annata soddisfacente dal punto di vista della qualità ma per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo bisognerà aspettare l’evoluzione dei mesi di agosto e settembre”. In Lombardia sono oltre 20mila gli ettari vitati, destinati per circa il 90% a vini di qualità grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. Produzioni sempre più apprezzate anche all’estero, come testimonia l’andamento delle esportazioni regionali che hanno raggiunto il valore di 327 mln di euro nel 2023.

Il 12 Settembre “La cena del dialogo” a Gambero Rosso Academy di Roma

Il 12 Settembre “La cena del dialogo” a Gambero Rosso Academy di RomaMilano, 17 ago. (askanews) – “SOS Villaggi dei Bambini” e la Fondazione Gambero Rosso organizzano giovedì 12 settembre alle 20, nella Gambero Rosso Academy di Roma “La cena del dialogo. Il cibo che crea unione”, una serata esclusiva all’insegna della tradizione culinaria israeliana e palestinese, che sarà l’occasione per contribuire, con un gesto di solidarietà, alla raccolta fondi per la onlus che, da oltre 60 anni in Italia, si impegna a favore dei bambini e dei ragazzi che non possono contare sul supporto della propria famiglia per crescere.


A guidare nel viaggio culinario sarà Marco Brioschi, Resident Chef della Gambero Rosso Academy che racconterà la contaminazione di saperi e sapori tra le due tradizioni culinarie, in cui ingredienti e gesti sopravvivono al tempo e alla storia, nei ricordi e nelle ricette, rivelando come la cucina possa essere paradigma di un punto di incontro ancora possibile e una speranza per un futuro diverso. Inoltre, per tutti coloro che, oltre alla cena, desiderano imparare a realizzare alcune ricette della cucina medio-orientale, dalle 18 alle 20 sarà possibile partecipare anche ad una “cooking class”.