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Vino, Valvirginio: puntiamo su Cina, Stati Uniti e Sudamerica

Vino, Valvirginio: puntiamo su Cina, Stati Uniti e SudamericaMilano, 20 apr. (askanews) – “Dal calo degli acquirenti alla svalutazione delle etichette, dalle divisioni interne alla guerra all’alcol, il settore del vino sta vivendo un periodo di grande difficoltà e il mercato è fiacco. Dobbiamo riuscire a dare il giusto valore al vino che vendiamo e al vino dei nostri soci: non possiamo svenderci in un mercato che è diventato troppo agguerrito”. Lo ha affermato il presidente di Valvirginio, Cantina sociale Colli Fiorentini, Ritano Baragli, aggiungendo che “il ceto medio ha perso potere d’acquisto e tutto il mondo del vino ne sta risentendo, ma le divisioni non servono. Noi continuiamo a puntare sulla cooperazione – ha proseguito – per dare futuro alle aziende che da sole non andrebbero da nessuna parte”.


“Stiamo cercando di crescere con le vendite all’estero, che ad oggi rappresentano meno del 10% del nostro fatturato, puntando su Cina, Stati Uniti e Sudamerica, ma il contesto economico e sociale non è affatto semplice” ha continuato Baragli, spiegando che “ad oggi, stiamo assistendo ad una lotta all’alcol che però non può essere una lotta contro il vino, in cui il tenore alcolico pesa molto meno rispetto a quello dei superalcolici, sempre più diffusi”.

Vino, l’11 e 12 maggio nel mantovano torna “Lambrusco a Palazzo”

Vino, l’11 e 12 maggio nel mantovano torna “Lambrusco a Palazzo”Milano, 20 apr. (askanews) – Riscoprire, rinnovare, ristrutturare: sono le parole chiave della nona edizione di “Lambrusco a Palazzo”, manifestazione dedicata a tutte le espressioni di questo vitigno, che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio nel complesso monastico di San Benedetto Po, in provincia di Mantova. A rappresentare le sfumature di questo celebre vino rosso frizzante saranno oltre 50 Cantine, con circa 150 referenze tra vini frizzanti (Doc e Igt) e spumanti Doc (Metodo Classico e Charmat).


Organizzato da Onav Mantova e La Strada dei vini e sapori mantovani, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Benedetto Po, “Lambrusco a Palazzo” ospiterà un grande banco d’assaggio, a cui si affiancheranno alle 16 nella Sala Capitolare, le masterclass “Il Metodo Classico” (sabato) e “I vitigni autoctoni della Via Emilia” (domenica) a cura delle Donne del Vino Emilia Romagna. Inoltre, quest’anno la manifestazione propone la prima “Selezione enologica dei vini Lambrusco”, la cui premiazione si terrà il 12 maggio. L’area food sarà in collaborazione con “Tagliato per il gusto”, che proporrà una varia selezione di salumi mantovani, accompagnati da pane e focacce, o sotto forma di “finger food” con il prosciutto crudo tagliato a coltello. L’evento sarà anche l’occasione per godere della bellezza della Sala Capitolare recentemente restaurata, insieme con i chiostri che si affacciano sul giardino botanico. Per l’occasione, ai partecipanti alla manifestazione è riservato un biglietto a prezzo ridotto per la visita completa al monastero.


Foto: Lorenzo Bracci

Vino, “Mondial des Vins Extremes 2024” a Sarre il 29 e 30 settembre

Vino, “Mondial des Vins Extremes 2024” a Sarre il 29 e 30 settembreMilano, 19 apr. (askanews) – La 32esima edizione del “Mondial des Vins Extremes” si terrà a Sarre (Aosta) domenica 29 e lunedì 30 settembre. Oltre all’unico concorso enologico al mondo specificatamente dedicato ai vini frutto di viticoltura estrema, nelle stesse date è inoltre in programma il quarto “Extreme Spirits International Contest”, competizione rivolta ai distillati di vinacce, fecce e vino provenienti sempre da “zone eroiche”.


Organizzato annualmente dal Centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana (Cervim), dal 1992 il Mondiale “si propone di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole isolane o montane, in forte pendenza o terrazzate”. Obiettivo simile per il concorso dedicato alle bevande spiritose, che punta “a valorizzare non solo i distillati ma anche le rispettive zone produttive, oltre che a orientare i consumatori verso un consumo responsabile”. Il doppio appuntamento è stato presentato a Vinitaly allo stand della Regione Valle d’Aosta da Nicola Abbrescia, neo presidente del Cervim, insieme con Marco Carrel, assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali, Alessandra Dinato, ambasciatrice della viticoltura eroica Cervim, e dal critico enogastronomico, Franco Santini.


“Chi si adopera per la viticoltura eroica è un attore fondamentale per la comunità perché presidia il territorio e produce qualità” ha spiegato Abbrescia, sottolineando che “la nostra manifestazione, che intende premiare il lavoro di questi vignaioli, negli anni è diventata un punto di riferimento fondamentale per addetti ai lavori e per il pubblico di curiosi ed enoappassionati, ma anche momento di confronto e crescita per i produttori stessi”. Le commissioni d’assaggio, composte ciascuna da cinque membri tra cui enotecnici, enologi, giornalisti e degustatori esperti, si riuniranno a fine settembre in Valle d’Aosta per la valutazione dei vini e dei distillati in gara.

Vinitaly, Consorzio Lugana: 2.000 calici versati e masterclass sold out

Vinitaly, Consorzio Lugana: 2.000 calici versati e masterclass sold outMilano, 19 apr. (askanews) – A Vinitaly 2024 sono stati duemila i calici di Lugana Doc assaggiati allo stand del Consorzio e millecinquecento quelli serviti durante “Vinitaly and The City”, la manifestazione dedicata ai winelovers nel centro di Verona, che ha visto la Denominazione lombardo-veneta protagonista sulla Torre dei Lamberti. Grande interesse anche per le degustazioni guidate, dedicate alla capacità di evoluzione di questi vini e alle diverse tecniche di vinificazione, che sono andate completamente esaurite.


“È stato un Vinitaly che ha sottolineato quanto sia importante evolvere il linguaggio del vino e quanto la nostra Denominazione su questo sia all’avanguardia” ha affermato il direttore del Consorzio Lugana Doc, Edoardo Peduto, sottolineando che “nei momenti dedicati alla stampa, ai sommelier e ai buyers, abbiamo dato spazio a relatori giovani, che sono riusciti ad abbinare a un linguaggio coinvolgente, una grande competenza tecnica e passione”. Archiviata la 56esima edizione del Salone di Veronafiere, dalla prima settimana di maggio prende il via il tour del Consorzio negli Stati Uniti: da New York a Miami, passando da Dallas e Huston, saranno tanti gli appuntamenti che vedranno coinvolti operatori e stampa specializzata. L’ente consortile ritroverà poi i “Lugana Lovers” a Milano il 7 giugno al Palazzo Giureconsulti per lo storico appuntamento di “Armonie senza tempo”, dove sarà possibile degustare i diversi stili di questo bianco simbolo del lago di Garda.

Vinitaly, Consorzio Vini Alto Adige: è un palcoscenico strategico

Vinitaly, Consorzio Vini Alto Adige: è un palcoscenico strategicoMilano, 19 apr. (askanews) – Sono contenti i 90 produttori altoatesini che hanno partecipato alla 56esima edizione di Vinitaly, da poco conclusa a Veronafiere. Lo stand collettivo “ha ottenuto un ottimo riscontro e tutta la zona dedicata all’Alto Adige ha visto un’affluenza straordinaria per tutti i quattro giorni, con diverse centinaia di operatori, giornalisti e appassionati provenienti da tutto il mondo”.


“Siamo ancora una volta soddisfatti della nostra partecipazione coesa alla fiera – ha affermato, il presidente del Consorzio, Andreas Kofler – dove c’è stato davvero un grande interesse da parte dei visitatori e i produttori confermano che Vinitaly è un palcoscenico importante e strategico per dare un’anteprima della nuova annata 2023 e per cogliere tutta l’eccellenza e la varietà del nostro piccolo territorio”. “La 2023 è stata un’annata complessa che ha messo alla prova i produttori: le temperature insolitamente alte dopo l’inizio della vendemmia sono state però un vero e proprio colpo di fortuna, soprattutto per le varietà a maturazione più tardiva” ha raccontato il direttore del Consorzio, Eduard Bernhart, precisando che il risultato sono “vini rossi potenti, ricchi di colore, con buon frutto e tannini pienamente maturi”, e “i bianchi sono belli freschi, raffinati e molto eleganti”.

Vino, Consorzio Cirò e Melissa: Vinitaly piazza dinamica e vivace

Vino, Consorzio Cirò e Melissa: Vinitaly piazza dinamica e vivaceMilano, 19 apr. (askanews) – E’ un “bilancio assolutamente positivo” quello che il Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa traccia della 56esima edizione di Vinitaly, sia “per la partecipazione eccezionale sia in termini di quantità che di qualità di pubblico”, che per “l’alto interesse suscitato dai vini calabresi”. “Anche quest’anno il palcoscenico di Verona ha offerto una vetrina prestigiosa per i nostri produttori confermandosi ancora una volta come una piazza dinamica e vivace” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Raffaele Librandi, aggiungendo che “in questo contesto i vini calabresi hanno sicuramente catturato l’interesse di un pubblico variegato e qualificato, al quale i produttori hanno potuto trasmettere le mille sfumature del nostro patrimonio enologico”.


“Quest’anno il ‘sentiment’ è stato di entusiasmo e curiosità anche grazie all’ormai imminente passaggio alla Docg” ha spiegando l’ente consortile, ricordando che “si sta per concludere infatti il percorso partito nel 2019 per la Denominazione calabrese: dall’attuale Rosso Doc Cirò Riserva nascerà una Docg che inizialmente conterà circa 100mila bottiglie ma che è destinata a crescere”. “Come è stato ribadito durante la fiera veronese, si tratta di un momento cruciale per noi, una sorta di ‘dovere storico’ che rendiamo alle generazioni precedenti che hanno sempre creduto e lavorato per innalzare il percepito di una Denominazione che ha sempre rivestito un’importanza significativa sia a livello regionale che nazionale” ha proseguito Librandi, sottolineando che “quello che sta per compiersi è infatti un passaggio ricco di aspettative in quanto ci auspichiamo che si rifletterà in un potenziamento ulteriore sia della percezione sia della redditività dei nostri vini”.

Vinitaly, Consorzio Chianti: migliaia di visitatori e tanto dinamismo

Vinitaly, Consorzio Chianti: migliaia di visitatori e tanto dinamismoMilano, 18 apr. (askanews) – “Il sistema fieristico funziona nonostante il complesso periodo che stiamo vivendo a livello internazionale, è stata un’edizione molto fortunata con migliaia di persone venute da tutto il mondo per assaggiare i nostri vini. Tanto dinamismo e vivacità: un interesse che si è riversato anche sulle aziende co-espositrici”. Così il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, ha tracciato un breve bilancio del 56esimo Vinitaly che si è chiuso il 17 aprile a Veronafiere.


“Il winebar del Consorzio è stato un grande successo, con uno straordinario afflusso di visitatori: secondo le nostre stime, sono stati 18mila gli assaggi effettuati al nostro bancone” ha aggiunto soddisfatto Busi, sottolineando che “come Chianti abbiamo investito molto sulla fiera nazionale del vino”.

Vino, oltre il 54% degli enoturisti in Lombardia sono under 35

Vino, oltre il 54% degli enoturisti in Lombardia sono under 35Milano, 18 apr. (askanews) – L’enoturismo in Lombardia sta vivendo un momento di grande fermento, trainato soprattutto dalla forte affluenza di visitatori italiani, che rappresentano il 90,1% del totale delle visite alle Cantine della regione, in netta crescita rispetto alla media nazionale del 64,8%. Uno dei principali motori di questa tendenza è la zona della Franciacorta, la cui bellezza paesaggistica e l’eccellenza enologica la rendono particolarmente amata dagli italiani. È quanto emerge dal “Report enoturismo e vendite direct-to-consumer 2024” realizzato dall’impresa tecnologica Divinea.


Settembre risulta essere il mese preferito dai visitatori, con il 22,7% delle visite complessive ma è il secondo trimestre (aprile, maggio e giugno) quello con il picco più alto di visite: il 39,7% del totale. Da notare che luglio e agosto sono i mesi meno gettonati, con rispettivamente il 4,8% e il 4,1% delle visite complessive. Altro elemento distintivo delle visite enoturistiche in Lombardia è la concentrazione nel fine settimana, con il 77,3% delle visite che avvengono tra sabato e domenica, in netto contrasto con la media nazionale del 47,5%. Un dato interessante riguarda la fascia d’età dei visitatori: più della metà (54,4%) sono under 35 (contro il 48,6% nazionale), indicando un crescente interesse dei giovani per l’enogastronomia e la cultura del vino in Lombardia.

Vino, Oemv: nel 2023 record valore importazioni in Italia, 547 mln

Vino, Oemv: nel 2023 record valore importazioni in Italia, 547 mlnMilano, 18 apr. (askanews) – Nel 2023 l’Italia ha aumentato il valore delle sue importazioni di vino del 18,7%, raggiungendo il suo massimo storico di 547 milioni di euro. E’ quanto emerge da un report elaborato dall’Observatorio espanol del mercado del vino (Oemv), che sottolinea che la crescita negli ultimi anni “è stata spettacolare, dal momento che la spesa italiana si è attestata a 277 milioni nel 2020″. Il volume importato è invece diminuito dell’11,2% a 169 milioni di litri, ben lontano dai 276 milioni del 2021, mentre il prezzo medio è salito per il secondo anno consecutivo a 3,25 euro al litro (+33,8%), il più alto dal 2000”.


Lo studio segnala inoltre che la Spagna “guadagna quota come primo fornitore in termini di volume e rappresenta già l’80% del totale importato dall’Italia”. Tuttavia, “la Francia ha coperto il 75% della spesa, registrando un prezzo medio di 17,59 euro al litro, non paragonabile ai 59 centesimi del vino spagnolo”. Sempre per quanto riguarda la Francia, il dossier sottolinea “l’aumento esponenziale del valore degli spumanti francesi negli ultimi anni”.

Vinitaly, Bricolo: ha ribadito volontà Sistema Italia in difesa vino

Vinitaly, Bricolo: ha ribadito volontà Sistema Italia in difesa vinoMilano, 18 apr. (askanews) – Il 56esimo Vinitaly che si è concluso ieri sera a Veronafiere, “ha ribadito la determinazione del ‘Sistema Italia’ a difendere i valori più alti e identitari che questo comparto rappresenta per tutto l’agroalimentare italiano”. A dirlo è il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ricordando che “la ricerca di Vinitaly-Unione Italiana Vini e Prometeia che abbiamo presentato proprio nel giorno inaugurale, aveva ed ha l’obiettivo di accendere un faro sul grande valore trasversale che il vino ha per il nostro Paese, e per questo ringrazio il Masaf e il ministro Lollobrigida per aver contribuito, anche dal punto di vista espositivo e della comunicazione, a sottolineare l’impatto socioeconomico del settore enologico”.


I dati dello studio sul vino in Italia hanno evidenziato una produzione annua di 45,2 miliardi di euro (tra impatto diretto, indiretto e indotto), 303mila occupati e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro pari all’1,1% del Pil. Senza il vino, il saldo commerciale del settore agroalimentare scenderebbe del 58% e nel 2023 sarebbe passato da +12,3 a +5,1 miliardi di euro. Lo studio ha evidenziato che all’impatto economico complessivo della filiera contribuisce in modo sostanziale il turismo enologico che, se alimenta “al margine” l’economia turistica delle grandi città, può diventare fondamentale per molti piccoli centri e comunità rurali a vocazione vitivinicola. Nelle rilevazioni dell’Associazione Città del Vino, il turismo enologico coinvolge annualmente circa 15 milioni di persone (fra viaggiatori ed escursionisti) con budget giornalieri (124 euro) superiori del 13% a quelli del turista medio, per una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro.