Maltempo, Santanché: da Emilia Romagna lezione di dignitàRimini, 27 mag. (askanews) – “Ho grande rispetto per la tragedia” che è avvenuta circa due settimane fa in Romagna, “ma grazie a Dio le coste sono salve”. Questo popolo ha dato in questi giorni “una grande lezione di dignità e resilienza”. Quindi ora “dobbiamo assolutamente dare un’immagine positiva perché come si è visto l’Emilia-Romagna è pronta per ospitare come ha sempre fatto nel migliore dei modi. Non dobbiamo far passare l’immagine, come invece purtroppo sta passando sui giornali stranieri che è sommersa dall’acqua”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a Rimini alla presentazione della campagna di promozione dell’Emilia-Romagna affinché la grave alluvione che ha colpito la regione non provochi ulteriori danni economici e sociali alla comunità.
Se passasse il messaggio che la Romagna è ancora invasa da acqua e fango, ha precisato Santanchè “dopo la tragedia che c’è stata si andrebbe incontro anche a una tragedia economica. Questo è un popolo che vive di turismo e quindi dobbiamo sostenerlo e aiutarlo”. Da qui l’idea di una campagna di promozione da diffondere sui mercati di riferimento in particolare Germania, Austria, Svizzera e Francia e diverse regioni italiane. Gli emiliano-romagnoli “hanno dato una lezione di dignità e resilienza – ha aggiunto il ministro -. Si sono prima messi a lavorare come nelle loro abitudini, ma si sono rimboccate le maniche col sorriso sulle labbra, il modo migliore di essere italiani”.
Alluvione, Infettivologi Simit: in E.R. nessuna emergenza sanitariaRoma, 26 mag. (askanews) – Non c’è emergenza sanitaria in Emilia-Romagna. Questo il messaggio lanciato dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT, che si sofferma su alcune raccomandazioni come la vaccinazione contro il tetano e si associa a quanto espresso dall’Azienda USL del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna. “Nelle zone alluvionate non si riscontrano i presupposti per parlare di emergenza sanitaria – sottolinea Pierluigi Viale, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università di Bologna – . Un rischio possibile è rappresentato dal tetano, per il quale è raccomandata la vaccinazione, soprattutto ai volontari che mettono le mani nel fango. Per facilitare la prevenzione, nuove dosi di vaccinazione antitetanica verranno messe a disposizione delle ASL dell’Emilia-Romagna. Non vi sono invece ulteriori indicazioni sul rischio di malattie gastroenteriche. Si può aggiungere che la regione del Delta del Po, quindi le aree settentrionali della Romagna, sono state aree di endemia per artropodi, che sono vettori di infezioni tropicali come Chikungunya e West Nyle: è possibile che le acque reflue attualmente stagnanti creino un microsistema favorevole a questi insetti. Tuttavia, per queste infezioni non esistono vaccinazioni, quindi ci si può limitare ad allertare le strutture di igiene pubblica a monitorare eventuali sintomi sospetti”. “L’attuale situazione deve essere monitorata in maniera continua e costante, secondo un approccio già avviato grazie all’azione della protezione civile – sottolinea Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT – . Il concetto importante da porre in evidenza è che al momento non vi è assolutamente un allarme che possa far prevedere la comparsa di epidemie. La situazione andrà monitorata attentamente, ma non ci devono essere allarmismi”.
Il Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna ha diramato alcuni consigli utili a cui attenersi per evitare il diffondersi di eventuali infezioni. L’abbigliamento raccomandato per chi sia impegnato in opere di rimozione e smaltimento del materiale e del fango è opportuno che sia dotato di: guanti e stivali in materiale impermeabile, facilmente lavabili e disinfettabili; abbigliamento lavabile a 60°C (in alternativa tuta monouso o tuta in materiale facilmente lavabile e disinfettabile); se possibile occhiali o visiera in materiale lavabile e disinfettabile. Nelle norme di comportamento, si suggerisce di evitare il contatto con le acque alluvionali per non contaminarsi con acqua o suolo inquinati; quando questo è inevitabile, si invita a seguire i seguenti consigli: indossare stivali o calzatura robusta per protezione; indossare i guanti quando si prevede il contatto con fango/acqua alluvionale e lavare bene le mani con sapone e acqua corrente; evitare di toccare viso, bocca e occhi con le mani non pulite. Lavare sempre le mani dopo ogni contatto con acqua e terreno, compreso animali bagnati. Proteggere ogni lesione, escoriazione, ferita da taglio con medicazioni impermeabili. Evitare che i bambini giochino con il fango o con l’acqua alluvionata: qualora ciò avvenisse, provvedere subito a cambiare gli indumenti e fare una doccia ai bimbi con sapone e acqua corrente. Per la gestione dei rifiuti, indossare dei guanti e al termine lavare bene le mani con sapone e acqua corrente. Prestare attenzione alla tipologia di rifiuto/materiale che si sta maneggiando, soprattutto se prodotti chimici o contenenti sostanze tossiche/pericolose, materiali e sostanze sconosciute. Per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti seguire le indicazioni fornite da Hera. Non ostruire le strade antistanti le abitazioni con rifiuti che possano ostacolare il corretto transito dei mezzi di soccorso e le attività di rimozione dei detriti. I consigli per pulizia e disinfezione invitano a pulire le superfici dure come muri e pavimenti con acqua calda e detergenti. Se si tratta di superfici ruvide, bisogna strofinare con una spazzola rigida ricordando di proteggere le vie respiratorie dalle polveri. Se le cose sono rimaste bagnate per più di due giorni, si deve portare tutto il possibile in esterno per farlo asciugare. I materiali contaminati o ammuffiti e i detriti che sono stati contaminati con liquami, acqua o fango devono essere rimossi, così come ogni cosa fatta di cellulosa, legno o fibre naturali, che possono assorbire acqua e liquami, poiché possono diventare terreni di crescita di muffe pericolose per la salute, anche se non visibili. I vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda.
Alluvione E-R, Zaia: bene offerta solidale parco acquaticoVenezia, 26 mag. (askanews) – “È un segno di quella solidarietà propria dei veneti, ma anche un modello di sensibilità imprenditoriale che non si ferma al tornaconto. Esprimo i miei complimenti al Ceo di un noto parco acquatico di Jesolo per un gesto che conferma come anche chi imposta il suo lavoro sul divertimento del grande pubblico non è indifferente a sciagure come quella che ha toccato tanti cittadini dell’Emilia Romagna. Trovo che siamo davanti ad una iniziativa che non è solo meritoria ma è anche un esempio virtuoso da imitare”. Così il presidente della regione del Veneto Luca Zaia esprime il suo apprezzamento per l’iniziativa del titolare di un parco acquatico della costa adriatica veneta che ha deciso di devolvere per ogni biglietto di ingresso staccato, domani nel primo giorno di apertura, 10 euro all’Emilia Romagna colpita dalle alluvioni tramite la CRI.
Alluvione, Borgonzoni: partiti i Caschi Blu della CulturaRoma, 25 mag. (askanews) – “Partiti questa mattina i Caschi Blu della Cultura. Consegnati nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione il materiale necessario alla messa in sicurezza del patrimonio culturale danneggiato e i dispositivi di lavoro per tutto il personale del Ministero e per i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale coinvolti ormai da giorni nelle operazioni”. Lo rende noto il Sottosegretario di Stato, Lucia Borgonzoni.
“Stando alle segnalazioni ricevute finora, nelle province interessate dal maltempo e dalle sue drammatiche conseguenze – comunica il Sottosegretario – si contano ad oggi 75 beni architettonici, sei aree archeologiche e 12 biblioteche e archivi danneggiati. Da martedì sono in corso le operazioni di messa in sicurezza del patrimonio storico, archivistico e librario della Diocesi di Forlì e quello museale ed archivistico del Comune di Forlì. Contestualmente, si stanno reperendo depositi in cui collocare il materiale che verrà recuperato”. “Delle risorse individuate nei giorni scorsi (quasi quattro milioni di euro), per l’emergenza sono stati messi immediatamente a disposizione circa 2,5 milioni di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori sei milioni di euro” fa sapere la Senatrice. E infine aggiunge: “Un vivo ringraziamento alle donne e agli uomini del MiC e del Tpc che stanno lavorando senza sosta per salvare il patrimonio culturale emiliano-romagnolo”.
Alluvione, domani a Bergamo ‘Piadina solidale’ per la RomagnaRoma, 25 mag. (askanews) – Una piadina romagnola made in Bergamo per contribuire alla rinascita dei paesi e delle città piegati dall’alluvione in Emilia Romagna: questo è il senso dell’iniziativa lanciata dal Comune di Bergamo e VisitBergamo, in collaborazione con l’Associazione Cuochi Bergamaschi, Pentole Agnelli, CSV, gli istituti alberghieri bergamaschi, gli alpini e tanti altri soggetti per raccogliere fondi da destinare alle aree dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione che nei giorni scorsi ne ha devastato il territorio.
Domani, nel tardo pomeriggio, piazza Matteotti si animerà per ospitare la “Piadina solidale”: una serata di vicinanza all’Emilia-Romagna, vicinanza che si esprimerà scegliendo semplicemente di consumare una piadina romagnola in compagnia nella cornice degli spazi rinnovati di piazza Matteotti, davanti al Comune di Bergamo, a partire dalle 18.30 e fino alla mezzanotte. Per ogni piadina (+acqua e una confezione di biscotti) sarà richiesto un contributo minimo di 10 euro per gli adulti, di 5 euro per tutti i minori di 14 anni. L’intero ricavato sarà devoluto sul conto corrente che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha dedicato all’emergenza per riparare i danni delle piogge torrenziali riversatesi sul territorio emiliano-romagnolo nei giorni scorsi.
L’obiettivo è raggiungere 5.000 partecipanti: saranno previste 20 casse – che fungeranno d’accesso all’area, lungo la quale saranno posati tavoli e sedie – e sono già in campo oltre 50 cuochi, che lavoreranno per consentire di scegliere tra due diverse ricette di piadina, una crescenza e rucola (la versione vegetariana) e una con un ragù romagnolo tipico. Uno speciale stand sarà dedicato a coloro che hanno intolleranze e particolari esigenze alimentari.
Alluvione, Romagna: anche i medici si rimboccano le manicheRoma, 25 mag. (askanews) – “Le parole di conforto e condivisione servono a ben poco, solo i fatti concreti contano e sono utili in momenti come questi. La nostra struttura di Faenza, vittima del saccheggio da parte di ignoti sciacalli, è stata più fortunata delle centinaia di altre attività che sono state colpite da acqua e fango. Possiamo pertanto continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: occuparci della salute delle persone. Ci è quindi sembrato naturale e doveroso condividerlo con i concittadini che lottano lungo il sentiero del ritorno alla normalità, garantendo prestazioni gratuite a chi ne ha bisogno”. Stefano Massaro, Ceo di Cerba Healthcare Italia, spiega così la decisione, assunta di concerto con Filippo Bertazzini, l’amministratore delegato regionale del Gruppo Cerba il quale, nell’ultima settimana, si è trovato a dover gestire la difficile situazione sul territorio. «Prima abbiamo reso di nuovo operativa la sede di Faenza, interamente saccheggiata dagli sciacalli, che l’hanno depredata di tutte le dotazioni strumentali sanitarie approfittando della totale mancanza di energia elettrica, dei sistemi di allarme e di comunicazione -racconta Bertazzini-. Poi, dopo aver reperito tra sabato e domenica i nuovi macchinari -tre ecografi di ultima generazione oltre alle strumentazioni per la parte cardiologica e terapia fisica-, già lunedì 22 abbiamo regolarmente riaperto e garantito l’accessibilità e la fruizione dei servizi ai nostri pazienti. È stata, inoltre, fornita disponibilità alla Asl territorialmente competente per aumentare le disponibilità in termini di servizi garantiti mettendo a disposizione le strutture convenzionate con il Ssn presenti sul territorio e in territori limitrofi, come Rimini, Misano Adriatico e Imola. Da oggi, infine, abbiamo deciso di svolgere gratuitamente fino alla fine di giugno, nel centro medico Astrea di Cerba Healthcare Italia, in via Marcello Malpighi a Faenza, prelievi, esami di laboratorio, di diagnostica per immagini e anche una serie di visite specialistiche per tutti coloro che ne hanno la necessità”.
“Come funziona in ogni famiglia, e noi di Cerba Healthcare Italia siamo innanzitutto una grande famiglia, tutti hanno deciso di fare la propria parte -riprendono Bertazzini e Massaro-. Così alla disponibilità delle nostre strutture si è aggiunta quella di tanti medici che operano nel poliambulatorio di Faenza, e questo ci ha consentito di allargare il ventaglio delle prestazioni gratuite a una serie di specialità mediche”. “Prestazioni gratuite pensate e offerte alle famiglie messe in difficoltà dall’alluvione, a cui le persone possono accedere semplicemente dicendo di volerne usufruire -conclude Stefano Massaro-. È il nostro modo di rimboccarci le maniche, anche dei camici, per restare a fianco di una terra, la Romagna, che, ne siamo certi, ci sorprenderà come d’abitudine. In pochissimi giorni vedremo il fiorire di tutte le sue attività, perché la gente di Romagna ci ha abituato a grandi cose. E siamo felici di dare questo nostro, modesto contributo”. Per ottenere le prestazioni gratuite non è richiesto alcun adempimento burocratico, per i residenti in difficoltà nei comuni colpiti dall’alluvione basta prenotarsi (054 6623918, poliambulatorioastreamedical@cerbahealthcare.it) e presentarsi al centro medico Astrea di Cerba Healthcare Italia di Faenza con documento di identità e tessera sanitaria, da oggi fino alla fine di giugno. Il centro medico Astrea di Cerba Healthcare Italia si trova a Faenza, in via Marcello Malpighi, è aperto per i prelievi dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 9, mentre la diagnostica e le attività poliambulatoriali vengono erogate dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 19, e il sabato dalle 7,30 alle 13.
Alluvione, Rocca: la Regione Lazio sostiene l’Emilia RomagnaRoma, 24 mag. (askanews) – “Esprimo la solidarietà più totale alle popolazioni colpite, al collega Bonaccini, ai sindaci e alla catena straordinaria dei volontari che lottano per rialzarsi da questa tragedia. Abbiamo, come Regione Lazio, portato da subito il nostro aiuto attraverso il servizio alluvionale della Protezione Civile. Sono stati mobilitati circa cento volontari, mezzi e idrovore, un gruppo elettrogeno da 10 kw e un drone. Mi permetta di ringraziare queste straordinarie donne e uomini”. Lo ha affermato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, in un’intervista a Leggo.
Dl Maltempo, Schillaci: 8 mln per assistenza sanitaria compromessaRoma, 23 mag. (askanews) – Messa in sicurezza dell’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale dell’Emilia Romagna, riconoscimento dei crediti formativi per gli operatori sanitari e agevolazioni per gli operatori che gestiscono stabilimenti in cui sono presenti animali. Sono le misure per la sanità contenute del Decreto Legge a sostegno dell’Emilia Romagna approvato in Consiglio dei Ministri.
“Garantiamo i fondi necessari a far fronte alle prime esigenze della rete di assistenza sanitaria e territoriale – dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci – e interveniamo anche sulla formazione continua del personale sanitario e sulla gestione degli animali da parte degli operatori previsti dalle vigenti disposizioni. Siamo vicini alla popolazione e a tutti i medici, infermieri, operatori sociosanitari e volontari impegnati ad assicurare assistenza e cura nonostante le difficoltà”. Con il decreto legge vengono resi disponibili 8 milioni di euro per interventi urgenti di ripristino e consolidamento delle strutture sanitarie e interventi di potenziamento della rete dell’emergenza ospedaliera e territoriale compromessa dall’alluvione.
Inoltre, per quanto riguarda i crediti formativi per il triennio 2023-2025 per la formazione continua in medicina, si intendono già maturati in ragione di un terzo per tutti i professionisti sanitari che hanno continuato a svolgere la propria attività professionale nel periodo dell’emergenza derivante dalla grave alluvione. Infine, il provvedimento interviene per rivedere le tempistiche delle misure in materia di identificazione e registrazione da parte degli operatori che gestiscono stabilimenti in cui sono presenti animali consentendo di inserire informazioni sugli eventi relativi ai propri animali nei 30 giorni successivi rispetto ai termini ordinari, senza applicare le sanzioni previste per il mancato rispetto delle tempistiche. Si conferma l’obbligo di identificare e registrare gli animali prima delle movimentazioni in uscita dallo stabilimento, ciò per evitare ritardi nella registrazione di informazioni indispensabili a garantire la tracciabilità e rintracciabilità degli animali movimentati, oltre che per applicare efficacemente le misure di prevenzione, monitoraggio e controllo delle malattie e delle emergenze – epidemiche e non epidemiche – a tutela della salute pubblica e animale.
Maltempo, Bonaccini a Cesena insieme con sindaco LattucaRoma, 21 mag. (askanews) – Il grande cuore delle persone e la macchina operativa per affrontare e uscire dalle drammatiche conseguenze dell’alluvione. I cittadini, donne e uomini, volontari e giovani arrivati da tutta Italia, Protezione civile regionale e nazionale, Vigili del fuoco, Polizia locale, Forze dell’ordine, tante associazioni. Tutti impegnati per liberare le case e le strade dal fango.
Questa mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, assieme al sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha fatto un sopralluogo nella città romagnola nei giorni scorsi invasa dall’acqua in molte vie. Dove i residenti e la comunità stanno affrontando un faticoso ritorno alla normalità. “Insieme al sindaco Lattuca- afferma Bonaccini- abbiamo fatto il punto della situazione al centro comunale di protezione civile e recandoci nelle strade alluvionate: abbiamo ascoltato i cittadini, donne e uomini che stanno dimostrando una forza e una voglia di reagire straordinarie. Lo stesso volontari e volontarie e tutto il sistema regionale. Molte persone mi hanno voluto dire che credono nella nostra terra: siamo e saremo al loro fianco e lo ribadisco, ricostruiremo tutto”.
Partito dalla Fiera di Cesena, sede del centro di ritrovo volontari, Bonaccini ha poi incontrato i volontari stessi, operatori di protezione civile, Vigili del fuoco e Croce Rossa al Centro operativo comunale, il Coc di Protezione civile del Comune di Cesena e dell’Unione Comuni Valli del Savio. In questo presidio, in cui sono custodite le attrezzature, si risponde ai cittadini che chiamano, si coordinano gli interventi, si preparano pasti e ciò che serve. Subito dopo si sono recato alla scuola Don Milani, zona oltre Savio e zona Ippodromo, di fronte al Palasport, nella cui grande palestra si accumula e gestisce tutto ciò che serve e arriva per i cittadini: cibo, vestiario, attrezzi. Beni che vengono donati anche da tantissimi cittadini.
Lì le persone alluvionate trovano volontari e volontarie, tanti di associazioni e organizzazioni giovanili e scout, che preparano e distribuiscono pasti, pacchi alimentari (con anche attenzione alle allergie: c’è una linea senza glutine), nonché beni di prima necessità. Poi i sopraluoghi nelle zone alluvionate, dove le strade vengono ripulite dal fango: oltre Savio, parrocchia San Rocco, detta anche il Campino, via ex Tirassegno, Ponte Vecchio. Qui l’incontro e l’ascolto dei cittadini e dei residenti e l’impegno ribadito a fare tutto ciò che servirà per uscire dall’emergenza, ricostruire, ottenere i risarcimenti per tutti i danni subiti.
Alluvione Emilia-Romagna, mobilitati gli psicologi dell’emergenzaMilano, 20 mag. (askanews) – Il presidente del Cnop, il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari, si è confrontato con il presidente del consiglio dell’Ordine dell’Emilia Romagna, con le associazioni di psicologia dell’emergenza e gli psicologi della Croce Rossa Italiana. A livello regionale è stata attivata la mobilitazione degli psicologi dell’emergenza per garantire aiuto psicologico alle popolazioni e agli operatori.
Gli psicologi della CRI sono mobilitati a livello nazionale e locale. “Esprimo tutta la vicinanza della Comunità professionale psicologica alle popolazioni e alle colleghe e colleghi colpiti. C’è forte smarrimento e preoccupazione per le crescenti emergenze climatiche. Sempre più persone, oltre al disagio, vivono il bisogno di un cambiamento di rotta in materia di ambiente. La crisi ecologica è sempre meno lontana ed è più vicina alla nostra vita e quotidianità”, ha detto Lazzari.