Carabinieri, visita Gen. Luzi e Gen. Masiello ai neo Allievi Ufficiali
Carabinieri, visita Gen. Luzi e Gen. Masiello ai neo Allievi UfficialiRoma, 7 ott. (askanews) – Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri hanno incontrato a Modena i neo Allievi Ufficiali del 206° Corso “Dignità”.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, hanno incontrato questa mattina i neo Allievi Ufficiali del 206° Corso “Dignità”, al loro primo giorno presso l’Istituto Militare modenese. All’evento era anche presente il Sergente Maggiore Andrea Adorno, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Dopo aver partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera, la prima volta in Cortile d’Onore per i neo Allievi, hanno reso omaggio alla Bandiera d’Istituto ed hanno incontrato, presso l’aula magna dell’Accademia Militare, tutti gli Allievi del 206° Corso. Il Gen. C.A. Carmine Masiello ha espresso ai cadetti la propria soddisfazione per l’impegno dimostrato durante la fase del tirocinio che ha permesso loro di iniziare il nuovo percorso di crescita umana e professionale.
Rivolgendosi ai giovani allievi, il Capo di SME ha detto: “Avete scelto una missione difficile in un periodo particolarmente complicato, oggi ci sono 56 guerre contemporaneamente, tra cui le principali in Ucraina e in Medio Oriente. Questo è il momento in cui avete scelto di fare il militare e per questo avete il mio rispetto e la mia ammirazione. Sarete comandanti e dovrete essere responsabili di migliaia di uomini e donne a cui darete il quotidiano esempio. Qualche anno fa un mio predecessore ha paragonato l’Esercito al corpo umano: il personale è il cuore e il cervello, i mezzi sono muscoli, le regole sono i tendini e i nervi. E in caso di emergenza sono i nervi che permettono di risolvere le crisi, come spesso l’Esercito è chiamato a fare. Non dovete tollerare che le nostre regole vengano messe in discussione, perché verrebbe messa in discussione la nostra Istituzione, che ha contribuito a rendere l’Italia ciò che è. Ci vuole coraggio, non abbiate paura e non vergognatevi di aver scelto il mestiere delle armi. Capirete di essere la migliore espressione della società, grazie al rispetto delle regole e dei valori”. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, rivolgendosi agli Allievi Ufficiali ha detto: “La vostra presenza in questo istituto è il risultato di una scelta di vita, come lo fu per me tanti anni fa. Una scelta fatta di generosità e sacrificio, al servizio del Paese. Il percorso iniziato dentro queste mura potrebbe apparire carico di difficoltà ma in questo biennio sorgerà in voi il valore dell’amicizia, che è condivisione e altruismo, il più importante sentimento per alimentare senso di appartenenza a un reparto, alla propria Forza Armata e tutta la compagine militare. Se terrete fede agli impegni assunti in questa Accademia, potrete contribuire al bene della Patria. Servendo il Paese e rischiando per il Paese sarete protagonisti della società e avrete la gratitudine degli italiani”.
Particolarmente significativo il momento di incontro tra il Sergente Maggiore M.O.V.M. Andrea Adorno e gli Allievi del 206° Corso, con i quali ha potuto condividere la sua esperienza umana e professionale e i valori che lo hanno guidato e aiutato a superare i momenti operativi più difficili. L’Accademia Militare di Modena, istituita il 1° gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia, è oggi l’Istituto di formazione militare a carattere universitario responsabile della formazione iniziale dei futuri Ufficiali d’arma e medici del ruolo normale dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, in un percorso di studi che porterà al conseguimento della laurea in scienze Strategiche, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Giurisprudenza.