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Malattie rare, Scopinaro (UNIAMO): non disperdere risorse economiche

Malattie rare, Scopinaro (UNIAMO): non disperdere risorse economicheRoma, 12 feb. (askanews) – In occasione del Rare Disease Day, la Giornata mondiale delle malattie rare che si celebra il 29 febbraio, UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare continua a portare avanti la campagna di sensibilizzazione sulle malattie rare per tutto il mese di febbraio, con l’obiettivo di proseguire il “viaggio” iniziato nel 2022, per raccontare le difficoltà che una persona con una patologia rara incontra nel suo cammino. Oggi, a Bologna, UNIAMO ha inaugurato le 45 pensiline che fino al 25 febbraio racconteranno le storie delle persone con malattia rara,grazie ad un ‘qrcode’ collegato alla propria landing page. Presente al lancio della campagna l’on. Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare Comune Bologna: “Quest’anno – ha affermato – possiamo essere contenti di un percorso avviato nel Comune per la costituzione di una rete metropolitana interaziendale sulle malattie rare. Un percorso che grazie alla generosità di clinici e aziende sanitarie ha fatto molto. Il lavoro ha già visto degli step di attuazione e la condivisione di una piattaforma per i casi clinici più complessi. L’attenzione sulle malattie rare resta un termometro sulla qualità e equità della sanità”.


“Ci sono risorse economiche dedicate esclusivamente alle malattie rare: è fondamentale che non si disperdano – ha sottolineato Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare -. Le Regioni devono agire in modo unitario nella realizzazione degli obiettivi. UNIAMO monitorerà con l’aspirazione di vedere in tempi brevi risultati concreti. In Emilia-Romagna sarà interessante vedere i risultati che la Rete Metropolitana costituita lo scorso anno potrà ottenere”. Tra gli invitati ad intervenire anche l’onorevole Ilenia Malavasi: “Oggi sono qui perché credo che dobbiamo continuamente riprendere gli impegni che riguardano diagnosi, presa in carico. Credo si parli oggi di diritti fondamentali delle persone. Dietro le malattie delle persone ci sono sempre delle famiglie, dei caregiver e delle mamme. È necessario promuovere l’accessibilità al fine di creare una società sempre più inclusiva e credo che la diagnosi precoce e la presa in carico nell’ambito delle malattie rare siano fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo di inclusività. È importante la sinergia tra Camera e Senato per attuare quei decreti attuativi che mancano. Questo è il nostro impegno e lo facciamo al fianco di UNIAMO. Continueremo insieme, abbiamo lavorato molto anche sull’ampliamento dello sne nell’ultimo anno e continueremo perché l’individuazione precoce di una diagnosi può essere salva vita per molti bambini”.


Un impegno istituzionale condiviso anche dalla senatrice Elena Murelli: “E’ giusto che le associazioni di pazienti, come UNIAMO, partecipino ai tavoli decisionali del Ministero della Salute e anche di AIFA per l’approvazione di farmaci e per migliorare il nostro sistema sanitario nazionale”. All’evento hanno anche partecipato: Giovanni Paruolo, delegato del Presidente della Regione Emilia-Romagna, la senatrice Sandra Zampa, Anselmo Campagna, DG Istituto Ortopedico Rizzoli Bologna, Andrea Longanesi, Direttore Sanitario USSL Bologna Chiara Gibertoni, DG IRCCS Sant’Orsola Bologna, Elisa Rozzi, Centro di Coordinamento Malattie Rare Emilia-Romagna, Luca Sangiorgi, Centro di Coordinamento ERN BOND, Pamela Magini, IRCCS S.Orsola, Mascia Bertocchi, AUSL Bologna Guido Cocchi, CTSSM Bologna e Samantha Carletti – PKS – per il progetto “Pronti a salpare”.


La Campagna #UNIAMOleforze ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministro per le Disabilità, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Orphanet, del Forum del Terzo Settore, di Age.na.s. Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, della Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, della Federazione Ordini Farmacisti Italiani. Si ringraziano IGPDecaux e Palazzo d’Accursio.

Università Ferrara: oltre 50% donne iscritte a corsi Stem

Università Ferrara: oltre 50% donne iscritte a corsi StemRoma, 9 feb. (askanews) – Mentre secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, in Italia, le studentesse che si iscrivono a un corso di laurea in una disciplina scientifica Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) restano una, all’Università di Ferrara la quota supera il 50%.


Secondo i dati elaborati da Unife – si legge in una nota – negli ultimi tre anni le donne immatricolate hanno superato il 60%, e quelle iscritte nell’anno accademico attuale in un corso di laurea Stem sono più del 63%. Se si considera il numero di studentesse delle materie scientifiche del 2022, la quota supera il 54%. Inoltre, altro dato molto significativo, le laureate in area Stem nel 2022 sono il 62,2%. Anche l’indice di Glass Ceiling, ossia quelle barriere invisibili che impediscono o complicano la crescita in ambito professionale delle lavoratrici, è passato dallo 2,28% nel 2020 al 2,03% nel 2022, di conseguenza la probabilità relativa delle donne, rispetto agli uomini, di raggiungere le posizioni apicali della carriera accademica è salita dello 0,25.


La componente femminile delle principali cariche accademiche dell’Ateneo rappresenta il 39,24% (comprese rettrice e prorettrice vicaria. “Il lavoro da fare certamente è lungo, ma il nostro Ateneo è sulla buona strada e io sono orgogliosa di questo trend – sottolinea la Rettrice Laura Ramaciotti -. Bisogna continuare a ridurre le differenze di genere nel mercato del lavoro e permettere alle donne non solo di affermarsi e utilizzare un potenziale culturale e manageriale inespresso, ma anche di rappresentare un volano per le generazioni future. L’Università ha il compito di sradicare gli stereotipi legati alla presunta maggiore inclinazione delle donne per le materie umanistiche e degli uomini per quelle scientifiche”.

Scuola, Enea e Regione Emilia-Romagna per uso sostenibile energia

Scuola, Enea e Regione Emilia-Romagna per uso sostenibile energiaRoma, 8 feb. (askanews) – Si chiama “Usa l’energia giusta” ed è una campagna realizzata dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Enea, per sensibilizzare le nuove generazioni sulla sostenibilità energetica e gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Rivolta agli studenti degli istituti superiori, la campagna promuove la consapevolezza sull’uso razionale dell’energia a partire da attività legate alla sfera individuale, come lo sport, per poi ampliare il focus all’ambiente circostante, esplorando temi quali la biosfera, il clima, la storia, il futuro e la comunicazione.


“Questa prospettiva non solo evita che l’argomento sia percepito come puramente scolastico, ma dimostra come l’energia sia parte integrante della vita quotidiana. In questo contesto, la scuola diventa un canale fondamentale per diffondere questo messaggio, garantendo che ogni studente sviluppi una maggiore consapevolezza”, osserva il responsabile del progetto, Antonio Disi, ricercatore Enea del Dipartimento di Efficienza energetica. La campagna – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano della newsletter ENEAinform@ – è strutturata secondo un percorso che prevede una fase di formazione, seguita da un’autoverifica delle conoscenze e un ulteriore coinvolgimento attraverso delle “sfide”, che prevedono, per esempio, un selfie ironico sullo spreco di energia.


Il training consiste in brevi video su vari temi legati all’energia, realizzati con il supporto di esperti del settore e professionisti: i ricercatori Enea Antonio Disi, Gianmaria Sannino e Nicola Colonna, il giornalista e autore di Radio3 Rai Marco Gisotti, il medico dello sport Anna Sofia Delussu e l’esperto di energia Franco D’Amore. Dopo la visualizzazione del video, un quiz permette agli studenti di verificare le proprie conoscenze e accumulare un punteggio personale che sblocca la visualizzazione della “pillola” successiva. “Usa l’energia giusta”, che terminerà a fine febbraio, è stata presentata a Ecomondo insieme al portale Comunichiamoenergia, una piattaforma concepita per mettere a disposizione di cittadini e istituzioni, strumenti creativi e innovativi per la realizzazione di campagne di comunicazione sulla transizione energetica. L’ufficio scolastico regionale ha promosso il progetto tramite i propri canali presso tutte le scuole della Regione Emilia-Romagna. A marzo ci sarà a Bologna la cerimonia di premiazione dei vincitori. Successivamente, la campagna diventerà permanente: le premialità saranno strutturali e daranno diritto a certificati di riconoscimento, corsi online gratuiti, sessioni di consulenza personalizzate, mentorship, visite guidate.


Questa campagna di sensibilizzazione si inserisce all’interno di una strategia più ampia della Regione Emilia-Romagna, che vede la comunicazione come uno strumento chiave per potenziare l’attuazione delle politiche per la transizione energetica. “La piattaforma Comunichiamoenergia, risponde alla crescente attenzione verso lo sviluppo sostenibile e l’uso responsabile dell’energia, offrendo prodotti di comunicazione ready to use completamente gratuiti. Una soluzione agli ostacoli finanziari e organizzativi spesso incontrati dagli stakeholder di piccola e media dimensione”, conclude Disi.

Enada, a Rimini la fiera del mondo del gioco

Enada, a Rimini la fiera del mondo del giocoRoma, 7 feb. (askanews) – Si terrà alla fiera di Rimini dal 12 al 14 marzo 2024 prossimi ENADA, la fiera leader per tutti gli operatori del settore gaming nel Sud Europa, giunta alla sua 36ª edizione e organizzata da Italian Exhibition Group con la collaborazione di SAPAR.


La Fiera, da sempre al fianco delle imprese e degli operatori professionali, vuole dare un forte segnale di rilancio, offrendo risposte mirate alle complessità del mercato di oggi con una formula rinnovata. L’iniziativa sarà pertanto un’occasione unica per conoscere le ultime novità, i prodotti, i format e le nuove normative garantendo, pur con modalità nuove, contatti altamente profilati e relazioni con i mercati internazionali, sia con i clienti acquisiti sia con potenziali nuovi buyer. Con l’obiettivo di creare nuove opportunità di business per gli operatori presenti in fiera e di valorizzare le giovani realtà imprenditoriali che offrono tecnologie, servizi e soluzioni per l’industria del gaming e dell’amusement, settori in costante e rapida evoluzione tecnologica, ENADA ha deciso di sviluppare ulteriormente tutta l’area Startup e Innovazione con il coinvolgimento e la main partnership dell’ANGI, Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia. La Call for Startup, pertanto, punta alla realizzazione di un’area espositiva interamente riservata alle startup innovative e alle giovani imprese italiane che offrono tecnologie, servizi e soluzioni nel settore del gaming e dell’amusement. Le startup selezionate potranno accedere al progetto e concorrere per il premio Innovazione. “Come ANGI siamo onorati di poter dare il nostro contributo e prezioso valore aggiunto alla valorizzazione dell’Area Innovation dove dare voce e lustro ai migliori innovatori italiani, creando un percorso valoriale in cui supportare le eccellenze del nostro ecosistema paese”, ha commentato il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri. “Innovare e anticipare le tendenze fa parte del nostro DNA. Siamo certi che grazie alla collaborazione con ANGI saremo in grado di dare vita ad un focus sui nuovi prodotti e sulle nuove tecnologie ancora più strutturato, per arrivare infine a creare un osservatorio permanente sull’innovazione”, afferma Andrea Ramberti, Group Exhibition Manager della divisione Leisure & Entertainment di Italian Exhibition Group.

Migranti, de Pascale: scelta disumana approdo navi al centro Nord

Migranti, de Pascale: scelta disumana approdo navi al centro NordRoma, 7 feb. (askanews) – “Dopo lo sbarco di 336 migranti registrato il 3 gennaio scorso, Ravenna è per l’ottava volta individuata come porto sicuro per la nave Geo Barents di Medici senza Frontiere, con a bordo 134 persone di diverse nazionalità: Siria, Pakistan, Bangladesh, Marocco, Palestina, Egitto, Etiopia ed Eritrea. Porto Corsini diventerà ancora l’approdo – il prossimo 10 febbraio – di un viaggio drammatico per quanti sfuggono a guerre e povertà. Il Comune di Ravenna, in stretto raccordo con la Prefettura e con lo straordinario supporto di tutta la comunità, come sempre farà la propria parte con umanità e senso di responsabilità. Ci colpisce invece, l’atteggiamento del governo che continua a scegliere approdi del Centro Nord allungando ulteriormente il calvario di donne, uomini, bambini e minori già allo stremo delle forze. Una scelta disumana, dichiaratamente finalizzata a tenere le navi umanitarie lontane dalle zone SAR impedendogli di salvare vite umane. A tutto questo noi contrapponiamo un modello di accoglienza basato sull’umanità, la professionalità e l’organizzazione”. Così il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, dopo l’annunciato arrivo della nave ong, Geo Barents, di Medici senza Frontiere al porto cittadino.


“L’accoglienza delle città è l’unico anello umano ed efficiente di una catena segnata invece dalla demagogia e dalla disorganizzazione del Governo Meloni, che non solo gioca sulle vite delle persone nelle fasi di salvataggio e sbarco, ma non ha poi nessuna strategia sul ‘dopo’, con norme capestro sul riconoscimento dello status di rifugiato, numeri ridicoli di rimpatri e nessuna politica attiva per integrazione che passa prima di tutto attraverso la conoscenza della nostra lingua e il lavoro.Il blocco degli sbarchi era stata la promessa più forte del Governo Meloni, e al di là delle opinioni, oggi ne rappresenta il fallimento più cocente. La presidente del consiglio ammetta l’errore, convochi le autonomie locali e il mondo del lavoro e costruiamo insieme un modello di integrazione serio, umano ed efficiente”, conclude.

Alluvione, de Pascale ad Amadeus: tenere alta attenzione su Romagna

Alluvione, de Pascale ad Amadeus: tenere alta attenzione su RomagnaRoma, 6 feb. (askanews) – “Caro Amadeus, che Romagna mia sia un’esortazione a tenere alta l’attenzione sull’alluvione. Qui c’è ancora tantissimo da fare”. Lo scrive in una lettera aperta, al condutture del Festival di Sanremo, al via questa sera, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale.


“La scelta di portare sul palco dell’Ariston l’esibizione di Mirko Casadei per onorare i 70 anni di ‘Romagna mia’ è per noi romagnoli commovente; ti siamo grati per il segnale di grande attenzione e per la volontà di rendere un tributo pubblico alla nostra meravigliosa terra, tanto più dopo i devastanti eventi alluvionali dello scorso maggio”, scrive de Pascale. “Da romagnolo, ravennate di origine quale sei, puoi ben comprendere come le note di quella canzone, ancora di più dopo le alluvioni, accendano in noi sentimenti di orgoglio e dignità e ci facciano sentire una comunità ancora più forte e coesa. Romagna mia in questi 70 anni è diventata anche la canzone di milioni e milioni di italiani e stranieri che hanno trascorso nella nostra terra indimenticabili giorni di vacanza ricevendo affetto, ospitalità e servizi come in nessun altro luogo del mondo”, sottolinea.


“Romagna mia, riecheggiata spesso nei giorni terribili dell’alluvione, è diventata il simbolo della forza operosa dei romagnoli, ma la realtà è che i problemi legati all’alluvione sono ancora moltissimi e abbiamo bisogno degli aiuti economici e della determinazione necessaria per indennizzare i danni a famiglie e imprese, rendere questa meravigliosa terra più sicura e tornare a guardare il futuro con fiducia. A volte siamo quasi tentati di pensare che la nostra forza d’animo e il carattere allegro possano diventare un pretesto per minimizzare la nostra condizione e magari dimenticarsi di ciò che invece va fatto”, prosegue. “Facciamo che le note di Romagna mia, risuonando nel tempio della musica italiana, possano rappresentare un’esortazione per tutti a tenere alta e vigile l’attenzione su quanto è avvenuto qui in Romagna, perché famiglie e aziende ricevano gli indennizzi indispensabili per ripartire e perché vengano realizzate le opere di ripristino di ciò che è andato distrutto, ma anche quelle necessarie a mettere in sicurezza il territorio in un’ottica di prevenzione”, conclude.

ModenaFiere, dal 17 al 19 maggio Play – Festival del gioco

ModenaFiere, dal 17 al 19 maggio Play – Festival del giocoMilano, 31 gen. (askanews) – PLAY – Festival del Gioco, evento internazionale dedicato ai giochi da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo, di carte collezionabili torna dal 17 al 19 maggio a ModenaFiere con oltre 28mila metri quadrati di area coperta in cinque diversi padiglioni, circa 200 espositori, oltre cento tra enti e associazioni coinvolte, un centinaio di ospiti tra cui star internazionali del gioco da tavolo, 2.500 tavoli pronti per giocare, 7.000 sedie, migliaia di titoli tra grandi classici, ultime novità incontri e convegni sul ruolo fondamentale del gioco nella nostra vita che sottolineano l’importanza dell’evento nel panorama non solo italiano ma anche europeo. Dal 2021 PLAY – Festival del Gioco e? stata riconosciuta come fiera internazionale. Nell’ultima edizione 51 marchi stranieri, provenienti da 16 mercati diversi erano presenti a PLAY.

Cuore di PLAY è il padiglione ludoteca gestito dalla Tana dei Goblin che rende il Festival la più grande Ludoteca allestita durante una kermesse fieristica. Nel 2023 nell’area Ludoteca sono stati fatti provare oltre 2250 giochi nei tre giorni, circa il 70% dei quali sono stati anche spiegati dai dimostratori. Complessivamente, il padiglione Ludoteca ha dato la possibilità? a oltre 10.000 persone di provare il gioco che desideravano. L’internazionalità e l’immensa ludoteca costituiscono l’anima di una manifestazione dedicata esclusivamente al gioco analogico che diviene sempre più rilevante nel panorama fieristico. “Ruolo, narrazione ed esperienza” sono le parole chiave di questa 15esima edizione che cade nel 50esimo anniversario della nascita del Gioco Di Ruolo. Il 1974, anno in cui sono state pubblicate per la prima volta le regole di Dungeons & Dragons, segna infatti questo anniversario. In questa occasione il Festival propone una riflessione sul gioco inteso sia come Ruolo che si vive giocando sia come ruolo che il gioco ha nella nostra società, Narrazione del gioco e col gioco ed Esperienza intesa come esperienza vissuta giocando e come insegnamento. L’evento sarà un’occasione unica per festeggiare tutti i giochi di ruolo, cui sarà dedicato l’intero padiglione B, con iniziative indimenticabili.

In questo contesto si inserisce l’ospite d’onore: David “Zeb” Cook, uno dei più grandi artefici di GDR fin dagli anni ’80 nonché il leggendario autore della prima “Blue box” di Dungeon & Dragons. Il game designer è famoso per aver creato regolamenti e scritto avventure per D&D, Adventures of Indiana Jones, Conan the Barbarian e tutta una serie di classici del Gioco di Ruolo. David Zeb Cook ama la Narrazione delle storie senza regole eccessive, il Ruolo che ciascun giocatore ricopre e la fantasia che devono avere giocatori e Dungeon master per vivere Esperienze di gioco uniche. Durante questa edizione di PLAY Festival del gioco verrà sperimentato per la prima volta in assoluto in un evento fieristico così rilevante un “grande multitavolo multiepoca” dove saranno intavolate contemporaneamente diverse versioni di Dungeon & Dragons con la stessa ambientazione dove le azioni del passato influenzeranno il futuro. Si tratta di un’immensa sfida per i grandi master che hanno già accettato di affrontarla con entusiasmo. Al multitavolo multiepoca sarà affiancata l’area multiedizione con moltissimi tavoli di gioco di ruolo legati a D&D in tutte le edizioni e tutte le ambientazioni. Sarà una vera e propria carrellata di tutte le combinazioni più note e meno note. Tutto questo creerà una vera e propria zona dedicata.

La quindicesima edizione del Festival del gioco sarà anche l’occasione per veder realizzato un sogno. La notissima artista e cartografa Francesca Baerald disegnerà una spettacolare mappa fantasy di PLAY. L’artista, che è nata e cresciuta a Modena, è conosciuta per le sue opere realizzate per libri, videogiochi e giochi di ruolo, come D&D, Magic: The Gathering, Gloomhaven, Warhammer, Warcraft, Diablo IV, Horizon Forbidden West, il Trono di Spade e molti altri. Gli strumenti di lavoro quotidiani di Francesca sono acquerello, inchiostro, acrilico e olio e con questi realizzerà questo nuovo e appassionante progetto. Tra gli ospiti confermati il vincitore del “Goblin Magnifico” nel 2023 Attesissimo tra gli ospiti internazionali è Xavier Georges, autore di Carnegie, gioco che nel 2023 ha vinto sia il premio “Goblin Magnifico” che il premio “Scelto dai Goblin” e nel 2022 il prestigioso International Gamers Award. Xavier Georges, nato nel 1970, è un game designer oltre che architetto e ingegnere belga che lo scorso anno si è conquistato il meritato doppio titolo in diretta proprio durante PLAY. Carnegie prende spunto dalla storia della vita di Andrew Carnegie, personaggio famoso nel mercato dell’acciaio americano. Si tratta di un gioco competitivo volto a gestire al meglio le aziende dei giocatori che ha convinto pienamente i giudici.

Tavolo tecnico Mic per polo culturale complesso abbaziale S. Pietro Modena

Tavolo tecnico Mic per polo culturale complesso abbaziale S. Pietro ModenaRoma, 23 gen. (askanews) – Si è tenuta oggi, a Roma, al Ministero della Cultura una riunione per definire il futuro del complesso abbaziale di San Pietro a Modena, in vista dell’imminente trasferimento della comunità monastica benedettina. Erano presenti, tra gli altri, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli; il Capo di Gabinetto del Ministero, Francesco Gilioli; il Direttore generale Musei, Massimo Osanna; il Direttore generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca; il Direttore generale Archivi, Antonio Tarasco; il Segretario regionale del MiC, Corrado Azzollini; il Direttore delle Gallerie Estensi, Alessandra Necci; il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e per le province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Francesca Tomba; il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme; l’Abate dell’Abbazia di Pontida, dom Giordano Rota; il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, mons. Giuliano Gazzetti.

Nel corso della riunione si è convenuto di dare una destinazione culturale al complesso abbaziale di San Pietro, sviluppatosi a partire dal IX secolo nella porzione sud-orientale del centro cittadino di Modena e attualmente suddiviso nella sua proprietà tra l’amministrazione comunale, il demanio e la diocesi. Ferme restando le esigenze di culto, che continueranno a interessare la chiesa di San Pietro, e delle attività parrocchiali, l’edificio, vincolato per il suo grande valore storico, artistico ed architettonico, verrà destinato prevalentemente, previa cessione al MiC da parte dell’Agenzia del Demanio degli ambienti attualmente di sua pertinenza, a spazio espositivo e museale delle Gallerie Estensi, dove verrà realizzato, oltre a grandi mostre, anche uno specifico allestimento capace di narrare la storia della città e del ducato estense, nonché la vicenda dell’insediamento benedettino.

Il nuovo polo culturale sarà anche uno spazio di aggregazione per la cittadinanza, con caffetteria, bookshop e sale studio. Al termine dell’incontro è stata stabilita l’istituzione di un tavolo tecnico tra i partecipanti per la definizione di un masterplan progettuale che individui tempi e costi degli interventi necessari, nonché definisca le modalità di consegna al MiC degli ambienti attualmente in capo all’Agenzia del Demanio.

Bologna 30 kmh, Lepore: obiettivo non è aumentare le multe

Bologna 30 kmh, Lepore: obiettivo non è aumentare le multeRoma, 18 gen. (askanews) – “È evidente che inizialmente sorgano perplessità e disagi, alcune persone temono di essere multate ad ogni angolo. In realtà, l’obiettivo non è aumentare le multe, bensì ridurre gli incidenti e la velocità, in molte strade ma non in tute”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ospite su Rtl 102.5.

“Attualmente Bologna sta andando piano e il limite viene rispettato. Ieri sono state emesse solo due sanzioni, indice che la città è collaborativa. Il primo giorno è stato caratterizzato da cortei, molta politica e strumentalizzazione, nonché una discussione con i sindacati degli autisti degli autobus. È da tempo che abbiamo un tavolo aperto con i sindacati; dopo il periodo di stop a causa del COVID, la carenza di risorse ha generato considerevoli disagi finanziari nelle società di trasporto pubblico”, ha aggiunto. “È evidente che i sindacati sfruttino anche queste situazioni legate alla ‘città 30’ per affrontare tematiche che per loro sono di portata complessiva. Se la sperimentazione della ‘città 30’ avrà successo, lo vedremo nei prossimi mesi; da sei mesi stiamo già sperimentando senza sanzioni effettive. Adesso, con l’introduzione delle sanzioni, tutti si rendono conto degli sviluppi imminenti. Confido che, nelle prossime settimane, la comprensione del provvedimento migliori e si evidenzi che le problematiche cittadine non sono legate solo alla velocità stradale». «La questione va considerata anche da un punto di vista diverso: molte segnalazioni dei cittadini riguardano la sicurezza stradale, richiedendo dossi, rallentatori e maggiori misure di sicurezza nei quartieri. Tutti devono contribuire, ma è essenziale garantire un buon servizio pubblico ai cittadini. Va notato che, oltre ai cantieri, Bologna affronta anche il problema delle due torri e la chiusura di importanti arterie”, ha spiegato.

Gluten free, Farmo alla XX edizione di Marca a Bologna

Gluten free, Farmo alla XX edizione di Marca a BolognaRoma, 14 gen. (askanews) – La presenza alla ventesima edizione di Marca, mostra B2B dedicata al Private Label che si svolge a BolognaFiere il 16 e il 17 gennaio 2024, pone Farmo, azienda lombarda leader nel gluten free, in un ruolo di rilievo come Healthy Food Manufacturer.

In occasione di questo appuntamento che guarda al futuro, Farmo si presenta con il know-how ideale per chi vuole produrre a proprio marchio una vasta gamma d i prodotti free from e senza lattosio, dagli snack salati ai biscotti, fino alla pasta e ai mix per pane e pancake. Rispetto alla scorsa edizione, l’azienda lombarda ha lavorato intensamente per lanciare sul mercato un prodotto gluten free senza lattosio come il nuovo Choco Muffin e per essere in grado di presentare proprio a Marca i primi Keto Crackers e Keto Cookies. Grazie alla più che ventennale esperienza nel settore e alla capacità di cogliere le nuove dinamiche del mercato, Farmo vuole essere un partner ideale della distribuzione moderna organizzata che vuole proporre alla clientela cibi che possono migliorare la qualità della vita grazie a una alimentazione corretta e sana. Il team di specialisti in Ricerca & Sviluppo l’ha resa protagonista di una vera e propria rivoluzione gluten free, bio gluten free, protein gluten free creando un qualcosa che non c’era, ma che tante persone sognavano: alimenti di base sani ma con tutto il gusto tipico della tradizione alimentare italiana. Prodotti esclusivi grazie all’eccellenza di un vasto e iper moderno sito produttivo in continua espansione dove tecnologia, ricerca e sviluppo sono cardini di un processo che l’azienda svolge. Tutto viene infatti selezionato, sviluppato e prodotto all’interno dell’azienda.

All’inizio del Terzo Millennio Remo Giai ebbe l’intuizione di dedicarsi al settore degli alimenti senza glutine adatti ai celiaci, quando dalle prime farine gluten free si ricavavano sì alimenti salutistici, ma non particolarmente gustosi. Nel suo sito produttivo di 15.000 mq a cui si sono aggiunti 8.000 mq di polo distributivo a Casorezzo in provincia di Milano, lavorano oggi 90 dipendenti.