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Torna il “FrankenBierFest”, dal 12 al 14 alla Limonaia di Villa Torlonia

Torna il “FrankenBierFest”, dal 12 al 14 alla Limonaia di Villa TorloniaRoma, 5 apr. (askanews) – Un tuffo nella tradizione birraria, culturale ed enogastronomica della Franconia, regione del sud della Germania: dal 12 al 14 aprile torna nella Limonaia di Villa Torlonia il FrankenBierFest, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, promosso e organizzato da ‘Publigiovane Eventi’ e dal ‘Ma che Siete Venuti a Fa’.


La birra della Franconia, che vanta ‘ricette’ secolari tramandate di padre in figlio e i cui segreti vengono gelosamente custoditi da ogni famiglia produttrice, è a base di malti e luppoli molto rari, pregiati e di altissima qualità. La Franconia, inoltre, è famosa anche per essere l’area geografica con la più alta concentrazione di attività brassicole al mondo: detiene infatti il primato internazionale per densità di birrifici sul territorio, che sono oltre trecento. Bamberga ad esempio, la Capitale della regione che allo stesso tempo viene considerata la Capitale della birra artigianale tedesca, vanta oltre dieci birrifici per soli 70mila abitanti: qui il consumo medio pro capite è infatti di oltre 300 litri di birra l’anno, a fronte dei circa 30 italiani. Le produzioni di questi microbirrifici, poi, sono molto limitate: nella maggior parte dei casi riescono a soddisfare appena il fabbisogno degli abitanti della zona ed è per questo che, al di fuori dei confini tedeschi, sono rarissime da trovare: in Italia sono importate da pochi mesi e solo grazie al Progetto BierKultur promosso da Manuele Colonna, esperto conoscitore della scena brassicola francone, autore del libro ‘Birra in Franconia’ e noto publican romano, che ha selezionato tutte le birre presenti al FrankenBierFest dopo un’attenta e scrupolosa ricerca tra i migliori malti e luppoli locali. “Quest’anno a dire il vero – spiega Colonna – ci siamo concentrati su realtà ancora più piccole del solito, tra cui alcuni birrifici comunali che producono birra solo due volte l’anno in impianti dell’inizio del secolo scorso. Siamo entrati in contatto anche con nuovi progetti birrari che rendono la scena francone viva e che, pur rimanendo tradizionali, portano una ventata di innovazione”. All’interno dei microbirrifici franconi, nella maggior parte dei casi a conduzione familiare, trovano spazio anche le cosiddette Gäststatte, locande in cui è possibile degustare le birre accompagnate da piatti tipici della tradizione locale – come i wurstel, la schnitzel con kartoffelsalat, i bretzel e lo strudel di mele – che sarà possibile provare anche nel corso della kermesse di Villa Torlonia, preparati secondo le ricette tradizionali.


Tra gli stili birrari, al festival romano sarà possibile trovare alcune birre pregiate, come le Rauchbier, dal tipico aroma affumicato e dalla particolare maltazione su legno, e le rarissime Kellerbier, definite ‘birre di cantina’ per l’abitudine dei birrai di stoccare le botti nei tunnel sotterranei dei sette colli di Bamberga: durante la lagerizzazione infatti, una delle fasi di produzione, il tappo delle botti viene parzialmente tolto per permettere all’anidride carbonica di fuoriuscire ed evitare l’esplosione dei contenitori. È proprio questo procedimento che caratterizza le vere Kellerbier, birre ‘piatte’ caratterizzate da una ‘luppolatura’ ben definita e un gusto deciso. Per tre giorni, dunque, nel cuore di uno dei parchi più noti di Roma, sarà possibile immergersi completamente in un’atmosfera d’oltralpe, fare un viaggio alla scoperta della tradizione brassicola ed enogastronomica dei villaggi più remoti della Franconia e di Bamberga, e visitare la mostra fotografica che racconta, attraverso le immagini gli usi, i costumi e le più folkloristiche tradizioni di quest’angolo di Germania.

Le canoe neolitiche del Lago di Bracciano hanno più di 7000 anni

Le canoe neolitiche del Lago di Bracciano hanno più di 7000 anniRoma, 5 apr. (askanews) – Hanno tra i 7000 e i 7500 anni, le cinque canoe ritrovate tra il 1994 ed il 2005 nel sito sommerso della Marmotta, sotto le acque del Lago di Bracciano (Roma). A datarle, dopo anni di studi, è stato un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Pisa, dal Museo delle Civiltà e dal CSIC, che ha da poco pubblicato i risultati delle indagini sulla rivista “PLOS”.


“La Marmotta è un sito eccezionale – racconta uno dei direttori del progetto di ricerca, il professor Niccolò Mazzucco dell’Università di Pisa – Si trova sotto le acque del Lago di Bracciano dove, in condizioni anaerobiche, si sono conservati reperti che in condizioni normali vanno distrutti. È qui che, tra il 1994 e il 2005, grazie agli scavi dell’allora Soprintendenza Speciale per il Museo Preistorico Etnografico ‘Luigi Pigorini’ oggi Museo delle Civiltà, sono state ritrovate le cinque canoe oggetto del nostro studio”. “Si tratta di imbarcazioni eccezionali per il loro stato di conservazione e per le loro dimensioni, con la più grande che è lunga circa 11 metri – prosegue Mazzucco – Ma soprattutto sono canoe le cui caratteristiche rivelano una tecnologia di navigazione notevolmente avanzata. Oggi, finalmente, grazie alla datazione al carbonio 14, eseguita presso il Centro Nazionale di Acceleratori (CNA), possiamo affermare con certezza che queste imbarcazioni hanno un’antichità compresa tra 7500 e 7000 anni”.


“La complessità tecnica con cui è stato realizzato sia lo scafo dell’imbarcazione, sia certi elementi ad essa associati, sono sorprendenti. Senza dubbio siamo di fronte al lavoro di veri ingegneri navali – osserva Mario Mineo del Museo delle Civiltà – Oltre a ciò, i dati confermano che la costruzione delle canoe coincide con il momento di occupazione del sito, più o meno tra il 5620 e il 5300 a.C., quando qui vivevano i primi gruppi di agricoltori e pastori che occupavano il centro della penisola italiana. E questo ci permette di affermare che si tratta delle canoe più antiche del Neolitico in tutta Europa”. Il sito della Marmotta, – informa Unipi – scavato tra il 1992 e il 2006, si trova sommerso a circa 300 metri dalla riva attuale e a circa 11 metri di profondità. Al suo scavo hanno partecipato specialisti di archeologia subacquea. È qui che, tra il 1994 ed il 2005, furono ritrovate le cinque canoe e gli oggetti nautici ad esse collegati. Reperti che mostrano la spiccata capacità delle società neolitiche per la navigazione e il loro elevato livello tecnologico. Questa tecnologia nautica è stata parte essenziale del successo della loro espansione, considerando che in pochi millenni hanno occupato tutto il Mediterraneo, da Cipro alla costa atlantica della Penisola Iberica.


Le cinque canoe sono state analizzate nel corso del progetto di ricerca sulla Marmotta diretto da Niccolò Mazzucco, ricercatore dell’Università di Pisa, assieme a Mario Mineo, conservatore del Museo delle Civiltà adesso in pensione, e a Juan F. Gibaja, ricercatore del CSIC de la Institución Milà y Fontanals de Investigación en Humanidades (IMF-CSIC). La datazione è frutto di un lavoro di ricerca guidato dall’Istituto Milà y Fontanals de Investigación en Humanidades (IMF-CSIC) con la partecipazione della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR-CSIC), del Museo delle Civiltà (Roma), dell’Università di Pisa (Pisa) e del Centro Nazionale di Acceleratori (CNA), a Siviglia.

Roma, Gualtieri in sopralluogo a cantieri voragine Tor de’ Schiavi

Roma, Gualtieri in sopralluogo a cantieri voragine Tor de’ SchiaviRoma, 4 apr. (askanews) – Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della voragine che si è aperta nel 2021 all’interno di un complesso Ater a Tor de’ Schiavi nel Municipio V della Capitale. Roma Capitale, pur non avendo funzioni amministrative dirette né sulla strada, né sul complesso Ater, a tutela della salute pubblica, ha preso in carico la problematica e avviato ispezioni e lavori. Il cantiere ha un costo di 300mila euro del bilancio capitolino e durerà circa 3 mesi; non influisce sulla viabilità, trovandosi in un’area di accesso Ater. Questa mattina il sindaco Roberto Gualtieri, con l’assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il presidente del Municipio Mauro Caliste e i tecnici dei Dipartimenti Lavori pubblici (Csimu), Urbanistica (Pau) e Protezione civile, ha effettuato un sopralluogo per verificare l’avanzamento dei lavori.


La voragine si è aperta a gennaio 2021 all’interno di un comprensorio Ater a causa delle radici degli alberi che hanno danneggiato la fogna in mattoni, causando delle perdite idriche. Ciò ha determinato il crollo della volta, dando origine alla voragine. In via provvisoria, per non interrompere mai il servizio all’utenza Acea ha ricostruito il sistema fognario danneggiato, creando un bypass. Nel frattempo, il Csimu, per conoscere in maniera dettagliata le cavità presenti in prossimità della voragine e progettare l’intervento di riempimento in modo preciso, ha eseguito un rilievo laser scanner (georeferenziato). “Interventi come questo che abbiamo appena avviato a Tor de’ Schiavi richiedono particolare attenzione e un preciso lavoro scientifico per l’elaborazione della mappatura e del progetto finale. Questa voragine si è aperta più di tre anni fa, c’è stata una lunga discussione per stabilire chi doveva intervenire, perché ci troviamo in un complesso Ater e non spetta a Roma Capitale fare i lavori nell’area. Alla fine, pur non avendo competenza diretta, con l’assessora Segnalini abbiamo deciso lo stesso di intervenire con i nostri Dipartimenti. È stato fatto uno studio accurato per la conoscenza del terreno e ora siamo pronti per i lavori grazie al progetto del Dipartimento Csimu. I lavori finiranno fra tre mesi e la voragine verrà ricoperta”, ha dichiarato Gualtieri, dopo l’ispezione della voragine.


“L’avvio dei lavori ha seguito un iter particolare – ha commentato l’assessore Segnalini -. Infatti, pur non essendo una competenza del Dipartimento Csimu abbiamo deciso di intervenire per non creare ulteriori disagi ai residenti e mettere in sicurezza l’area. Non era più pensabile di lasciare così la situazione. I Dipartimenti Csimu, Pau e Protezione civile hanno fatto un ottimo lavoro di progettazione e ora procediamo spediti. Purtroppo – prosegue Segnalini -, il problema delle voragini è causato da più fattori ed è costantemente attenzionato. Nel 2023, il Csimu è dovuto intervenire in diversi casi sulla viabilità principale e fornire più volte assistenza per i cedimenti occorsi lungo le strade locali dei Municipi, come sta accadendo in via Menas e come è successo in via Zurla, sempre nel Municipio V. Investiamo una spesa annuale di circa 2 milioni per il pronto intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico connesso alle criticità idrauliche, oltre ad un Accordo Quadro dedicato alle indagini geologiche di circa 350mila euro. Lo studio delle cavità è un’attività importante ma anche complessa, per questo al fine di completare e migliorare il censimento e lo studio delle cavità sotterranee, è stato costituito un gruppo di lavoro al quale partecipano varie strutture capitoline, tra cui i Dipartimenti Csimu, il Pau e Protezione Civile”. Il progetto di messa in sicurezza è stato realizzato con il contributo sinergico dei geologi del Dipartimento Csimu, del Dipartimento di Urbanistica Pau e del Dipartimento di Protezione civile nell’ambito delle attività del Tavolo Tecnico Interistituzionale “Voragini e Cavità Sotterranee” del Municipio Roma V. L’intervento consiste nel confinamento delle cavità circostanti e nel riempimento delle gallerie e della voragine. Infine, si procederà al ripristino della tubatura idrica e al rifacimento del manto stradale nelle aree interessate dal cantiere.

Roma, Gualtieri: dall’8 aprile Metro A chiude alle 21

Roma, Gualtieri: dall’8 aprile Metro A chiude alle 21Roma, 4 apr. (askanews) – Da lunedì 8 aprile riaprirà il cantiere notturno per la sostituzione dei binari lungo la linea A della metropolitana. Questo comporterà il ritorno delle chiusure serali della metro A, con ultima corsa alle 21, da domenica al giovedì, con orario di servizio regolare fino all’1.30 il venerdì e il sabato. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in Campidoglio, in una conferenza stampa di presentazione dei lavori di riqualificazione della Metro A con l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè e il direttore generale di Atac Alberto Zorzan.


“Il tratto su cui si lavora è l’ultimo, tra Ottaviano e Battistini – ha spiegato il sindaco – i binari sono del 92 e vanno sostituiti entro il termine massimo, per impedire le nostre infrastrutture scadano oltre termine come è successo fino ad oggi. Rispetto alla nostra iniziale valutazione questi lavori saranno più impegnativi – ha aggiunto il sindaco – e ci costringeranno per 5 volte a settimana a chiudere alle 21 tutta la linea A fino al 5 dicembre”. Nei giorni di chiusura anticipata verrà attivato un servizio sostitutivo, per il quale verranno impiegati 76 bus navetta che si attesteranno in superficie in corrispondenza delle stazioni chiuse.

Rifiuti, Gualtieri: bocciato ricorso Albano, andiamo avanti

Rifiuti, Gualtieri: bocciato ricorso Albano, andiamo avantiRoma, 4 apr. (askanews) – Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Comune di Albano contro la costruzione del Termovalorizzatore per Roma a Santa Palomba. “Se incontrerò ancora i sindaci contrari all’impianto? Non c’è nessun problema a fare incontri, e a spiegare loro che questa è una soluzione molto positiva, che consente di superare le discariche”. Lo ha commentato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine di un evento in Campidoglio.


Questi Comuni, secondo Gualtieri, “sono stati vittime dell’assenza di impianti a Roma che scaricava su quei territori soluzioni molto inquinanti, come le discariche, i Tmb. Noi invece realizzeremo dentro i confini della Capitale un impianto assolutamente sostenibile, ecologicamente avanzatissimo, ancora più avanzato di quelli che pure sono in luoghi abitati, e non in una zona industriale come questa, a diversi chilometri di distanza dai comuni. È una situazione naturalmente positiva per Roma ma per tutta la Regione e la città metropolitana”. “Noi siamo assolutamente fiduciosi della solidità delle procedure realizzate – ha aggiunto Gualtieri- e chi si oppone fa ricorsi, esposti, come può. Fa parte di un modo con cui ci si oppone in Italia a tante cose, si inondano di esposti i tribunali che poi, però, guardano la qualità del lavoro e il rigore delle procedure nelle quali noi abbiamo molta fiducia. Così, come è naturale, andiamo avanti”.

Roma, Gualtieri riapre Bunker di Mussolini a Villa Torlonia

Roma, Gualtieri riapre Bunker di Mussolini a Villa TorloniaRoma, 4 apr. (askanews) – Dopo tre anni di intenso restauro, da domani, venerdì 5 aprile, riaprono al pubblico, con un nuovo allestimento multimediale, il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile.


Il progetto, curato dalla direttrice della Direzione Patrimonio artistico delle ville storiche della Sovrintendenza Capitolina Federica Pirani e da Annapaola Agati è stato aperto in anteprima al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accompagnato da Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali. Organizzazione e servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura. “È un luogo impegnativo – ha sottolineato il sindaco Gualtieri – che era giusto fosse accessibile, un altro tassello del recupero dei luoghi della storia della nostra città. La residenza concessa gratuitamente a Mussolini, e poi il bunker e il rifugio: un’occasione non solo di visitarlo ma di parlare della dimensione della Roma colpita dai bombardamenti”.


Mussolini, infatti, non riuscì a utilizzare il bunker che venne ultimato dopo la sua deposizione e che quindi servì a riparare i romani dei quartieri adiacenti dai bombardamenti alleati. Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile di Villa Torlonia portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa in un istante una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione. La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione.


Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento. A chi gli chiedeva se ci fosse un col rouge tra questa inaugurazione e gli scenari di conflitto internazionali, il sindaco ha risposto: “Non credo che quando il progetto è partito ci fossero le terribili guerre che ci sono oggi. Ricordare le tragedie della guerra è sempre importante, ma oggi lo è ancora di più”.

Shoah, Gualtieri: in attesa del cronoprogramma per Museo di Roma

Shoah, Gualtieri: in attesa del cronoprogramma per Museo di RomaRoma, 4 apr. (askanews) – La riapertura del bunker di Mussolini a Villa Torlonia “è un contrappasso della memoria considerato che a pochi metri da qui nascerà il museo della Shoah, a memoria del più grande crimine che il regime fascista e nazista perpetrarono contro l’Italia e i romani”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine di un evento a Villa Torlonia.


Rispetto alla realizzazione del Museo, “sono terminati i sondaggi, già c’è stata una aggiudicazione e il governo ha stanziato risorse per la realizzazione del Museo della Shoah – ha spiegato Gualtieri -. Non abbiamo il cronoprogramma, si attendevano i sondaggi nel terreno per accertare che non ci fossero reperti archeologici. Appena avremo il cronoprogramma lo comunicheremo”, ha concluso.

Shoah, Sangiuliano Gualtieri e Rocca scoprono Totem della Memoria

Shoah, Sangiuliano Gualtieri e Rocca scoprono Totem della MemoriaRoma, 3 apr. (askanews) – Un totem multimediale posizionato al binario 1 della stazione Tiburtina a Roma per ricordare oltre mille donne, uomini e bambini di religione ebraica che il 18 ottobre 1943 furono deportati dalla Capitale verso il campo di concentramento di Birkenau. Il Totem della Memoria è stato inaugurato questa mattina alla presenza, tra gli altri, del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, del presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun e dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Luigi Ferraris.


Un video realizzato con il contributo dell’Istituto Luce-Cinecittà, riporta sul totem la testimonianza di alcuni dei 16 sopravvissuti alla deportazione, 15 uomini e 1 donna, nessun bambino. Quest’anno, ha ricordato il sindaco di Roma Gualtieri, “abbiamo ricordato l’80esimo anniversario del rastrellamento con il quale oltre mille romani furono strappati alle loro case dove non fecero mai più ritorno. Credo che questo totem – ha aggiunto – insieme alle pietre di inciampo e alle strade della Memoria nella Capitale ai ci aiutino a portare insieme a noi il ricordo della Shoah, la memoria delle vittime ma anche i valori che ci insegna, come il rispetto dei diritti umani e la lotta contro l’antisemitismo che devono animare le nostre iniziative”.


Il progetto del binario della Memoria, promosso da Ministero della Cultura, Gruppo FS, Comunità Ebraica di Roma e Fondazione Museo della Shoah, ha preso il via lo scorso anno con il primo totem informativo al Binario 21 della Stazione di Milano Centrale, dal quale tra il 1943 e il 1944 migliaia di ebrei e oppositori politici vennero deportati dai nazifascisti ad Auschwitz-Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento o di raccolta come Fossoli e Bolzano. “Oggi continua il nostro percorso della Memoria – ha dichiarato il ministro Sangiuliano -. Quando mi sono insediato come ministro, il mio primo atto fu quello di recarmi presso la Comunità ebraica di Roma. Poi ho proposto, con mia iniziativa al Consiglio dei Ministri, la legge istitutiva del Museo della Shoah sul quale stiamo lavorando”.


“Accogliendo poi – ha ricordato Sangiuliano – la sollecitazione della senatrice Segre abbiamo realizzato un totem nella stazione di Milano. Aggiungiamo, qui a Roma, un mattoncino a questo percorso della Memoria ricordando quello che avvenne di tragico, di drammatico nella stazione Tiburtina”. “Ricordare può essere doloroso, ma dimenticare può essere molto pericoloso, perché, come doveva Primo Levi, è accaduto e può accadere di nuovo – ha evidenziato il presidente Rocca -. Un antropologo francese, da poco scomparso, Marc Augé, sosteneva che le grandi stazioni sono diventate dei non luoghi, ovvero dei luoghi solo di transito, pieni di gente ma privi di relazioni, di storie. Questo totem multimediale contribuirà a riportare la stazione Tiburtina a essere un luogo antropologico, perché farà sì che circa 2 milioni di persone l’anno, tra studenti lavoratori, pendolari e turisti potranno fermarsi per riattivare una memoria a fondamento della nostra identità”.


La stazione, ha ricordato l’Ad di Fs Ferraris, “è un crocevia di passaggi per lavoro, vacanze, momenti quotidiani e di gioia. Questo stesso luogo è stato teatro di una tragedia indicibile. Il 18 ottobre 1943 intere famiglie furono caricate su un treno che li avrebbe condotti a un tragico destino. Le stazioni sono diventate, così, luoghi di terrore e disumanità. Dobbiamo non lasciar sfumare il ricordo per constatare, l’indifferenza strisciante che rischia di riprendere il sopravvento”. Iniziative come queste, secondo il presidente della Comunità Ebraica Fadlun, “servono a non perdere il senso della realtà del male che venne fatto. Certe parole e gesti di queste ultime settimane – ga denunciato – stanno a ricordare che la memoria non è mai inutile, aiuta a disinnescare ignoranza e razzismo, e la sua complice più importante, l’indifferenza”.

Shoah, Gualtieri: memoria sviluppa anticorpi contro antisemitismo

Shoah, Gualtieri: memoria sviluppa anticorpi contro antisemitismoRoma, 3 apr. (askanews) – L’inaugurazione del totem multimediale Binario della Memoria presso la stazione Fs Tiburtina è “un altro tassello di una politica della memoria fatta di segni tangibili, concreti, intellegibili della nostra città le cui vie o in questo caso un binario sono stati teatro dei crimini più efferati contro l’umanità, nel punto più basso toccato dalla nostra civiltà”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine dell’inaugurazione del totem Binario della Memoria presso la stazione Tiburtina.


La Shoah, la deportazione, “lo sterminio degli ebrei romani da parte del nazifascismo – ha continuato Gualtieri – è un crimine che dobbiamo ricordare costantemente per sviluppare gli anticorpi contro il razzismo, l’intolleranza, l’antesemitismo per non dimenticare le tragedie da cui è nata la nostra repubblica democratica e l’importanza dei valori della nostra Costituzione”. L’installazione dei totem nelle stazioni italiane, ha concluso Gualtieri, “è una iniziativa giusta e importante che si accompagna alle tante altre che stiamo realizzando in questo anno così denso di memoria e di ricordo. Fondamentale contrastare qualsiasi rigurgito di ideologie naziste, fasciste di razzismo e antisemitismo”.

Pasqua, Sangiuliano al Colosseo: nel 2023 oltre 12 mln di visitatori

Pasqua, Sangiuliano al Colosseo: nel 2023 oltre 12 mln di visitatoriRoma, 1 apr. (askanews) – Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è recato ieri, giorno di Pasqua, al Parco Archeologico del Colosseo. Accompagnato dalla Direttrice Alfonsina Russo e dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, ha visitato l’Anfiteatro Flavio. “Nel 2023 i visitatori del Parco Archeologico del Colosseo sono stati 12.212.000 in crescita significativa rispetto ai 9.312.000 del 2022 con un incremento di circa il 24%”, ha comunicato il Ministro a margine della visita ricordando che i musei, in occasione del ponte pasquale, restano aperti.


“In generale – ha aggiunto – abbiamo un incremento dei visitatori in quasi tutti i musei e dei parchi archeologici, ma il Colosseo spicca in questo dato insieme a Pompei e agli Uffizi”. “E’ finita la stagione che purtroppo si è vissuta negli anni passati in cui c’era la cosiddetta ‘beffa di Pasqua’: venivano tanti turisti e trovavano chiusi alcuni musei della nostra Nazione. Questo non accadeva per il Colosseo ma da qualche parte sì. Adesso i siti sono tutti aperti, sono stati aperti anche a Natale e a Capodanno perché è doveroso rispondere alle richieste dei tanti turisti”, ha sottolineato il Ministro Sangiuliano che ha concluso: “Sono qui idealmente per stringere la mano a tutte le lavoratrici e i lavoratori che prestano la loro opera e che con il loro impegno e la loro passione garantiscono la fruibilità del nostro patrimonio nazionale interpretando l’articolo 9 della Costituzione”.