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Fondazione Guido Carli, Claudia Gerini terrà la Lectio Magistralis

Fondazione Guido Carli, Claudia Gerini terrà la Lectio MagistralisMilano, 23 gen. (askanews) – Un inno contro la dittatura della perfezione e del successo ad ogni costo, per un mondo che recuperi il valore della gentilezza e sappia correre ai ripari contro il disagio mentale in preoccupante aumento, tra i giovani e non solo. Sarà Claudia Gerini, straordinaria attrice e regista, a tenere la Lectio Magistralis della Fondazione Guido Carli “Imperfetti e felici. Il coraggio della fragilità contro la dittatura dell’apparenza”.

L’evento si svolgerà venerdì 23 febbraio alle ore 17.30 nell’aula Magna Mario Arcelli della Luiss Guido Carli. Dopo il saluto iniziale di Romana Liuzzo, presidente della Fondazione, interverrà per il saluto istituzionale il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. L’introduzione è affidata a Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, mentre a concludere sarà il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante operativo di vertice interforze e Commissario straordinario alla ricostruzione nelle aree colpite dall’alluvione. “Dopo la donazione a Caivano di cento libri appartenuti a Carli, a cui sarà intitolata la biblioteca della città – spiega Romana Liuzzo – la Fondazione continua l’impegno concreto sulle grandi questioni sociali del nostro tempo. L’aumento del disagio mentale, soprattutto tra i più giovani, è tra queste. La Società italiana di psichiatria parla giustamente di una nuova pandemia, perché dopo il Covid i sintomi depressivi nella popolazione sono quintuplicati. Le diagnosi di depressione e ansia sono cresciute del 28 e 26%. Numeri che valgono il 4% del Pil, tra spese dirette e indirette. Per non parlare dei suicidi, che ci avvicinano ai Paesi nordici. Pesano l’incertezza e la perdita di speranza per il futuro. Memori della lezione di Carli, che fu Governatore della Banca d’Italia e Ministro del Tesoro, per me il nonno che mi ha educato al valore del rispetto e della fiducia nelle nuove generazioni, non possiamo però abbandonarci alla rassegnazione”.

“Ringrazio dunque Claudia Gerini per aver accolto il nostro invito a tenere la Lectio Magistralis – prosegue la persidente della Fondazione Guido Carli -. Con il film ‘Tapirulàn’, che ha diretto e interpretato, e con il continuo sostegno a progetti che indagano sul disagio emotivo e mentale, ha acceso un faro su questa tematica, e consegnato a tutti noi un messaggio importante: la salvezza è possibile, se si riesce a trasformare le proprie fragilità in forza e a contrastare le relazioni disfunzionali e la dittatura dell’apparenza, che ci vuole perfetti e performanti. Abbiamo bisogno di modelli positivi. Sogno un mondo che sappia accogliere le debolezze di ciascuno e curare i disturbi della mente e dell’anima. Una società che faccia della gentilezza il valore supremo. La felicità sta anche nel liberarsi – e liberare gli altri – dalla paura di essere sbagliati”.

Roma, Gualtieri inaugura nuova illuminazione piazza della Repubblica

Roma, Gualtieri inaugura nuova illuminazione piazza della RepubblicaRoma, 22 gen. (askanews) – A partire da oggi una nuova illuminazione permanente caratterizza piazza della Repubblica, grazie a un intervento di ammodernamento dell’impianto di illuminazione dei palazzi porticati, risalenti al 1887-1898 ad opera di Gaetano Koch. L’impianto è stato realizzato ex novo da Areti grazie a circa 700mila euro provenienti dal contratto di servizio, con fondi extra canone che annualmente Roma Capitale versa ad Areti. In particolare, l’intervento di ammodernamento dell’impianto di illuminazione dei palazzi porticati ha riguardato i prospetti principali che affacciano su piazza della Repubblica e i prospetti laterali su via Nazionale fino all’intersezione con via Torino.

All’accensione hanno partecipato il Sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, l’Amministratore delegato di Acea Spa Fabrizio Palermo, l’Amministratore delegato di Areti Giulio Antonio Carone, il Comandante generale della Polizia Locale di Roma Capitale Mario De Sclavis e il parroco della basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Don Pietro Guerini. Il progetto sviluppato da Areti, inoltre, fa da apripista al recente accordo transattivo tra Roma Capitale e Areti che prevede una nuova stagione per l’illuminazione di Roma. L’accordo, infatti, destina 40 milioni a favore dell’ammodernamento e dello sviluppo del servizio di Pubblica Illuminazione, con un’attenzione particolare alle strade segnalate dai Municipi come potenzialmente pericolose, a questi si aggiungono 10 milioni per la realizzazione di 715 Attraversamenti pedonali luminosi e 15 milioni di euro del Giubileo per l’illuminazione anche di siti particolarmente rilevanti dal punto di vista storico in tutta la città, come le Terme di Diocleziano, e di strade, tra cui l’area adiacente alla Stazione Termini.

“La nuova illuminazione di Piazza della Repubblica – dichiara il sindaco Gualtieri – testimonia l’importanza di programmare interventi di così forte impatto per la città, fondamentali per la sicurezza, in un’area sensibile come quella della Stazione Termini, per il decoro e per dare il giusto rilievo a luoghi dall’inestimabile valore culturale. Inoltre, è un lavoro anche sostenibile, perché il nuovo impianto ci consente di abbattere i consumi rispetto al precedente, ormai obsoleto, con un risparmio di 10 kw, equivalente al consumo annuo di 15 appartamenti con 4 persone. Questo – prosegue il sindaco – è solo un esempio di quello che da ora in avanti faremo con Areti, grazie all’accordo transattivo, non più lavori in emergenza, ma programmati. A Roma è in corso un grande processo di trasformazione, le aree di Piazza della Repubblica e della Stazione sono nel pieno dei lavori giubilari al termine dei quali avremo un’area pedonale che dal Planetario si proietta verso le Terme di Diocleziano, con strade riqualificate e con il principale nodo di scambio ferroviario della città riorganizzato. Con il Giubileo – conclude Gualtieri – vedremo grandi cambiamenti all’insegna dell’accoglienza e della vivibilità”. “Il nuovo assetto della piazza – commenta l’assessore Segnalini – si inserisce nel percorso di trasformazione di Roma che, anche in vista del Giubileo, prevede numerosi interventi di miglioramento della qualità urbana. In questo caso, l’illuminazione della piazza, oltre ad essere un’operazione di valorizzazione, rafforza la sicurezza dell’area. È stata importante la collaborazione che ha permesso la realizzazione del progetto tra Areti, Enti di tutela, proprietari degli stabili e attività commerciali. Ogni volta che è stato possibile, i lavori sono stati effettuati di notte, dopo la chiusura degli esercizi. Anche per quest’ultimo aspetto è stato molto importante il supporto del Municipio I”.

“Questo progetto – commenta l’AD di Areti Giulio Antonio Carone – dimostra le capacità sviluppate da Areti nel realizzare interventi di illuminazione artistica e architettonica di eccellenza. Tali capacità sono messe costantemente al servizio della cittadinanza e dei milioni di turisti che visitano la Capitale, come nel caso della recente apertura della Domus Tiberiana. Areti conferma la sua missione volta a fornire alla città un servizio di illuminazione pubblica sempre più efficiente. La disponibilità di maggiori risorse che Roma Capitale destina a questo scopo sarà fondamentale per realizzare un rinnovamento radicale di tale servizio per la sicurezza e la vivibilità della città”.

Roma, Iuc annulla concerto del pianista ucraino ritenuto filo-russo

Roma, Iuc annulla concerto del pianista ucraino ritenuto filo-russoRoma, 22 gen. (askanews) – La presidenza della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) ha annunciato in un comunicato di avere annullato il concerto del pianista ucraino naturalizzato italiano e ritenuto da alcune associazioni filo-russo, Alexander Romanovsky, in programma domani 23 gennaio nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma “per motivi di ordine e sicurezza pubblica”.

“Pur avendo esposto le proprie posizioni a supporto delle vittime di ogni oppressione, sopruso e di ogni guerra, pur avendo difeso le ragioni dell’arte in ogni sua forma e oltre ogni presupposto, pur avendo cercato di tutelare gli interessati all’esibizione essendosi esposta contro ogni forma di censura – ha scritto la presidenza della Iuc – siamo costretti, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, vista la violenza e l’animosità delle minacce e degli attacchi ricevuti, ad annullare il concerto di Alexander Romanovsky del 23 Gennaio 2024 in Aula Magna della Sapienza di Roma”. La IUC ha inoltre condannato con fermezza gli attacchi personali subiti tramite una “social shitstorm” da parte, sostiene l’istituzione universitaria, di “schiere organizzate di troll e utenti esterni alla cerchia di appassionati e follower”. Oltre a ciò la Iuc denuncia “un attacco hacker di Anonymous che ha oscurato il sito istituzionale”, oltre a “diffamazione ed illazioni a mezzo stampa da parte di sedicenti associazioni che hanno dimostrato che a volte chi si schiera ideologicamente dalla parte dell’oppresso, rischia di perpetrare le stesse ingiustizie e divenire oppressore”.

Il concerto sarà sostituito dal recital pianistico di Alessandro Simoni. (copyright photo Facebook Alexander Romanovsky)

Giustizia, a congresso “Cammino” il diritto d’amore

Giustizia, a congresso “Cammino” il diritto d’amoreRoma, 22 gen. (askanews) – “Cammino” – Camera nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie – in occasione del XXV anniversario dalla fondazione con la sua Scuola di Alta Formazione Specialistica – SAFSA, organizza il 25, 26 e 27 gennaio 2024 a Roma il Congresso nazionale dal titolo ‘Diritto d’amore’.

A confronto docenti universitari, avvocati, magistrati, medici e assistenti sociali, pedagogisti e psicologi. Uno sguardo oltre frontiera sarà offerto dalla sessione internazionale con il contributo sui nuovi amori e cioè sulle famiglie ricostituite. “Questo congresso sarà l’occasione per approfondire il nuovo concetto di famiglia – sottolinea l’avvocata Donatella Nucera, presidente nazionale di CAMMINO – attraverso il diritto d’amore, continuando nella tradizione associativa di perenne ricerca di strade nuove per la miglior tutela dei diritti fondamentali dei soggetti vulnerabili”.

“Partiamo dal pensiero di due grandi Maestri, Cesare Massimo Bianca e Stefano Rodotà – aggiunge Maria Giovanna Ruo, presidente SAFSA CAMMINO – che, da diverse prospettive, enuclearono il concetto di diritto d’amore e la sua rilevanza. In un momento in cui spesso gli operatori del diritto, quali sono gli avvocati di famiglia, sono disorientati dalle tantissime questioni nuove poste dalla tumultuosa vita delle relazioni familiari degli Assistiti il bandolo della matassa, la scansione unificante può essere costituita da questo concetto esplosivo di diritto d’amore?”.

Rifiuti, Gualtieri: Roma ha retto grazie a poteri commissario

Rifiuti, Gualtieri: Roma ha retto grazie a poteri commissarioRoma, 18 gen. (askanews) – “Come avrò modo di ricordare domani, quando interverrò in Parlamento (in audizione presso la Commissione di inchiesta Rifiuti, ndr) sulla vicenda di Malagrotta, Roma ha saputo reggere anche a situazioni impreviste e complicate perché i poteri commissariali che mi sono stati conferiti mi hanno permesso di fare tempestivamente ordinanze che ci hanno permesso di affrontare anche situazioni di emergenza che diversamente non si sarebbero potute affrontare. Nella gestione ordinaria ogni giorno si verifica nella pratica quanto sia importante avere un quadro adeguato a quello che è non una città qualunque, ma la Capitale d’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervenendo alla seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina dedicata alla riforma dell’ordinamento di Roma Capitale arenatasi nella scorsa legislatura.

Roma, Gualtieri: vale fino a 1 mld gap fondi da Stato a Capitale

Roma, Gualtieri: vale fino a 1 mld gap fondi da Stato a CapitaleRoma, 18 gen. (askanews) – Roma come Capitale d’Italia, rispetto ai trasferimenti statali, sconta un gap di risorse “tra i 500 milioni e il miliardo annuo”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervenendo alla seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina dedicata alla riforma dell’ordinamento di Roma Capitale, arenatasi nella scorsa legislatura.

Il sindaco ha citato “il macroscopico squilibrio del fondo di solidarietà comunale che, sulla base della verifica del confronto tra costi standard e capacità fiscali, dovrebbe dare a Roma 240 milioni l’anno e invece (lo Stato, ndr.) ha scelto di dargliene gradualmente 110, quindi oggi mancano all’appello ogni anno 130 milioni a bocce ferme, senza tenere conto delle sue funzioni straordinarie”. Se poi, ha aggiunto Gualtieri, “si tiene conto del numero significativo dei suoi 75mila city user e delle funzioni di Capitale di Roma, che oggi sono remunerate con una cifra stimata nel 2014 di 110 milioni di euro è chiaro il gap è ancora maggiore” . A questo, ha ricordato Gualtieri, “si aggiunge il gap gigantesco ulteriore del Fondo trasporti nazionale che vede Roma ricevere 87 euro pro capite a fronte dei 233 di Milano”. Gualtieri, infine, ha aggiunto che la sua Giunta “ha finanziato con 80 milioni l’anno il servizio di assistenza scolastica per i bambini disabili (Oepac), lo Stato lo copre per 4 milioni di euro. Una cifra evidentemente del tutto inadeguata per garantire il minimo dei bisogni dei bambini con disabilità”.

Roma, polemiche sui bus tra vecchia e nuova giunta capitolina

Roma, polemiche sui bus tra vecchia e nuova giunta capitolinaRoma, 17 gen. (askanews) – Le polemiche tra la vecchia e la nuova giunta capitolina sui meriti delle opere e delle commesse presentate ai romani sono all’ordine del giorno. Oggi il tema sono gli acquisti di nuovi bus, rispetto ai quali M5S e Lista Raggi apostrofano i successori sottolineando che “l’eleganza si vede dai piccoli gesti, ad esempio quello di saper ammettere la verità”.

Il Campidoglio ha comunicato, infatti, che “Romana Diesel, su mandato di Iveco, si è aggiudicata la gara indetta da Atac a giugno 2023 per la fornitura di 411 autobus elettrici, di cui i primi 110 arriveranno entro la fine del 2024. La gara era divisa in tre lotti: 202 autobus da 12 metri per le rimesse di Trastevere, Portonaccio e Tor Sapienza; 194 bus, sempre da 12 metri, per Grottarossa e Tuscolana; 15 autobus da 18 metri destinati all’autorimessa di Grottarossa. Nel frattempo, la giunta capitolina ha approvato lo schema di convenzione per l’affidamento ad Atac dei lavori per la realizzazione, nei suddetti depositi delle opere civili e delle infrastrutture di supporto degli stessi veicoli elettrici. “Dimezzeremo l’età media del parco mezzi di Atac anche grazie a questi oltre 400 bus, completamente elettrici, belli e confortevoli” ha dichiarato contestualmente il sindaco Gualtieri. “Quando ci siamo insediati – ha proseguito – gli autobus prendevano fuoco, i pochi acquistati restavano fermi nei depositi e Atac era sotto procedura di concordato. Oggi Atac è uscita dal concordato ed è già tornata ad investire, con l’assunzione di centinaia di autisti, la messa in circolazione di oltre 200 bus e l’acquisto di oltre 1000 entro il 2026, l’aggiudicazione della più grande gara per l’acquisto di tram in Europa, il rinnovo di decine di km di binari, la riqualificazione e la realizzazione di nuovi depositi, il tutto con l’abbonamento metrebus annuale a soli 50 euro per gli under 19. Se riusciremo ad ottenere un riequilibrio del Fondo Nazionale Trasporti che tenga conto dei numeri reali e del ruolo della Capitale – ha concluso il primo cittadino – potremo completare una vera e propria rivoluzione della mobilità”.

Questa affermazione ha provocato la reazione dei precedenti vertici capitolini, i quali hanno commentato che “sentir dire dall’attuale sindaco Gualtieri che i mezzi acquistati dalla precedente Giunta erano pochi non è elegante, oltre a essere palesemente falso: su un parco di 2000 vetture circa, con Atac sul bordo del fallimento, noi ne abbiamo comprati e messi su strada oltre 900 (tutti con fondi nostri e dell’azienda) sostituendo oltre il 50% della dotazione dell’azienda”. “Abbiamo riportato, inoltre – rivendicano i pentastellati – il parco circolante da circa 1.200 a oltre 1.600 mezzi e abbassato l’età media da 16 anni a 8,5 anni nel 2016-2021. Al contrario, uno dei primi gesti fatti dalla nuova Giunta, invece di concentrarsi su ulteriori acquisti, è stato quello di rimuovere meticolosamente tutti gli adesivi ‘+ bus x Roma’ che contrassegnavano i nuovi autobus, per cancellare immediatamente l’immagine del parco mezzi nuovo che nel frattempo serviva la cittadinanza”. “Come non appare elegante nemmeno omettere che l’acquisto dei bus elettrici, rivendicato oggi da Gualtieri, è stato aperto da noi – hanno aggiunto – insieme alle città di Milano e Napoli, aderendo a un bando ministeriale per l’acquisto di 1000 vetture entro il 2026 e per la connessa elettrificazione delle autorimesse. Tutto questo mentre salvavamo Atac con il concordato preventivo in continuità, chiudendo due bilanci in utile e assumendo nuovi autisti”.

“Un ultimo consiglio di stile – concludono gli ex vertici capitolini – citare il problema dei flambus, chiaramente connesso all’età dei bus circolanti e alla manutenzione degli stessi, mentre stamattina è andato a fuoco un mezzo di Roma Tpl alla stazione Anagnina, non è proprio il massimo. Ma evidentemente l’eleganza non appartiene a questa Giunta, e nemmeno la lungimiranza!”.

Federcuochi, a Roma è Gourmet Dinner Show tra sapori made in Italy

Federcuochi, a Roma è Gourmet Dinner Show tra sapori made in ItalyRoma, 17 gen. (askanews) – Tripudio di berrette bianche e sapori made in Italy nel ristorante Esposizioni del Palaexpo, dove centinaia di chef della Federazione Italiana Cuochi (FIC) e tanti volti noti hanno potuto applaudire le nuove creazioni con le quali la Nazionale Italiana Cuochi (NIC) gareggerà alle prossime Olimpiadi della Cucina di Stoccarda.

“L’annuale Gourmet Dinner Show è stata l’occasione per presentare il programma attività 2024 e per un confronto con chef e partner della Federazione sul futuro della ristorazione – ha detto il Presidente Federcuochi Rocco Pozzulo – proseguendo il cammino verso traguardi quali il cuoco certificato in ogni cucina professionale e il riconoscimento del nostro lavoro come mestiere usurante”. Nell’accogliere i tanti ospiti intervenuti alla serata, il responsabile Media & Public Affairs FIC Alessandro Circiello ha illustrato le nuove ricette della NIC, create con tanti ingredienti italiani “per promuovere il bello e il buono della grande cucina made in Italy”. E allora via libera a gusto e fantasia con i piatti magistralmente realizzati dalla NIC, supportata dalle Lady Chef e dall’Ateneo della Cucina: Risotto come una Pizza, Zucca pepe nero e basilico di Prà, Fusillone con calamaro fritto, pomodoro confit e nero di seppia, Frolla ai savoiardi con panna cotta alla vaniglia, mousse alla fava tonka e lamponi. Infine, omaggio alla Sicilia con l’Assoluto di Mandorla dello chef Seby Sorbello.

Accorsi a degustare le tante delizie del team azzurro, capitanato dal general manager Gianluca Tomasi, i conduttori RAI Beppe Convertini (Unomattina in Famiglia) e Marzia Roncacci (TG2 Italia), il sen. Maurizio Gasparri, i consiglieri capitolini Virginia Raggi e Fabrizio Santori, i direttori Paolo Petrecca (Rainews24), Francesco Pionati (Rai Radio1) e Fabrizio Zappi (Rai Documentari), il giornalista e divulgatore scientifico Roberto Giacobbo, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, l’assessore alla cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre, l’assessore all’agricoltura della Regione Sardegna Valeria Satta, la forzista Maria Spena, il vicepresidente del Palaexpo Ivana Della Portella, il presidente di Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente dei conservatori e riformisti europei Antonio Giordano e il Gen. dei Carabinieri Donato Monaco.

Giubileo, Gualtieri: ponte dell’Industria riapre entro 8 dicembre

Giubileo, Gualtieri: ponte dell’Industria riapre entro 8 dicembreRoma, 17 gen. (askanews) – Slitta la riapertura del ponte dell’Industria a Ostiense, inizialmente prevista per l’autunno 2024. Nel corso del sopralluogo al cantiere svolta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri con l’assessora capitolina ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, i presidenti dei Municipi VIII e XI Amedeo Ciaccheri e Gianluca Lanzi, il Presidente della Commissione Lavori pubblici di Roma Capitale Antonio Stampete e i responsabili di Anas (Società del Polo Infrastrutture del gruppo Fs Italiane), soggetto attuatore del progetto. “Contiamo di essere pronti entro il Giubileo, l’8 dicembre, perché siamo di fronte a un cantiere di grande complessità. Una vera opera di archeologia industriale – ha spiegato il sindaco a margine del sopralluogo – con indicazioni molto assertive della Sovrintendenza, che rappresentano un appesantimento dei tempi e dei costi ma che renderanno il ponte, la cui chiusura era prevista per il 2026, pienamente agibile non solo per il traffico privato, ma anche per i bus, i pedoni e le bici”.

In questa fase dei lavori, ha spiegato l’assessora Segnalini, è in corso lo spostamento dei sottoservizi sulla passerella e il relativo allaccio. Le lavorazioni avranno una durata di circa 5 settimane successivamente alle quali avrà inizio la fase di cantierizzazione del ponte della nuova struttura. “Noi smontiamo questo ponte e rimontiamo un ponte più grande – ha spiegato Segnalini – da 7,5 metri e con una portata adeguata da 22 tonnellate, ma stiamo realizzando dei test colore, su stretta sorveglianza della Sovrintendenza, e riutilizzeremo alcune lavorazioni come le ringhiere per rispettare l’immagine storica del ponte cui i romani sono tanto legati”. A quanto è emerso dal sopralluogo si è dovuto procedere al consolidamento delle banchine del Tevere per permettere la posa della passerella dei sottoservizi, l’operatività della grande gru che sostiene i cavi e il sostegno al nuovo ponte. “Il nostro obiettivo è chiudere entro l’8 dicembre, dobbiamo farcela e siamo in condizioni di farlo – ha sottolineato il sindaco -. con tutte le attenzioni ai piccoli dettagli che rendono il lavoro più lungo”.

Codice appalti, Unaep: nuovo testo privilegia interesse pubblico

Codice appalti, Unaep: nuovo testo privilegia interesse pubblicoRoma, 17 gen. (askanews) – Gli avvocati della Pa rappresentati da Unaep plaudono al nuovo Codice Appalti che a sei mesi dalla sua entrata in vigore ottiene un parere positivo per la portata innovativa e per il coraggio con il quale ha imposto un cambio di prospettiva “epocale”, passando da una “logica inquisitoria” ad una logica di fiducia orientata sempre al raggiungimento del bene pubblico. È quanto emerso dal convegno “Il nuovo Codice degli appalti: il primo bilancio di un semestre di novità e criticità”, organizzato ieri a Roma dall’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (Unaep) insieme al Commissario Straordinario sisma 2016, Guido Castelli, nella Sala Capitolare del Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva. L’incontro è anche stato l’occasione per dedicare un approfondimento al cratere del sisma 2016 (8 mila chilometri quadrati, quattro regioni coinvolte), area nella quale sono state sperimentate le novità del Nuovo Codice nella fase di prima applicazione.

Secondo i dati più recenti contenuti nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici dell’Anac dal 1° luglio 2023, data di applicazione del nuovo Codice degli Appalti, al 22 novembre 2023 sono state avviate in Italia 36.580 procedure di affidamento per 36,3 miliardi di euro. Le gare a procedure aperta coprono ancora una parte ampia del mercato, il 45%, con 16 miliardi di importo totale. Per quanto riguarda la procedura negoziata per affidamenti sottosoglia, si registrano 7.129 appalti per un importo di 4,77 miliardi, con una media di importo di 0,67 milioni. L’incontro è servito per condividere le principali novità introdotte dal nuovo Codice, a partire dall’obbligo di digitalizzazione di tutte le gare da gennaio 2024. Niente più documenti, quindi, ma interoperabilità fra piattaforme “certificate”, in nome della massima efficienza e soprattutto dell’attuazione del Pnrr. Ad aprire i lavori è stato il senatore Guido Castelli (Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016): “Il Nuovo codice degli appalti si ispira al principio di risultato e, dunque, rappresenta il corpus normativo che definisce nella maniera più aderente possibile quella che è la finalità della ricostruzione: realizzare il diritto al ritorno nelle loro case per decine di migliaia di persone. Nei mesi scorsi la Struttura commissariale ha messo in campo un Servizio di supporto ai Comuni del cratere proprio allo scopo di governare la transizione verso il Nuovo Codice degli appalti e, in collaborazione con l’Anac, abbiamo elaborato atti tipo per l’affidamento delle progettazioni e per agevolare il lavoro delle Stazioni appaltanti. Altro elemento saliente di questo Nuovo codice che mi preme sottolineare, è quello che attiene al rilevante ruolo affidato alla digitalizzazione: un potenziale strumento di ammodernamento del Paese che può trovare una specifica forma di applicazione, attraverso la Struttura commissariale, nella ricostruzione dell’Appennino centrale. A tale riguardo si pensi soltanto che, per il 2024, è previsto l’affidamento di 1500 opere pubbliche da affidare per un valore di 1,1 miliardi di euro. La digitalizzazione che immaginiamo, per ragioni connesse alla sicurezza del lavoro e al principio di legalità, non si limita alla fase dell’affidamento del lavoro e dell’incarico ma permea anche la fase esecutiva”.

A seguire il saluto di Antonella Trentini, Presidente di Unaep: “Questo nuovo codice rappresenta un controcanto rispetto al passato perché cancella la logica inquisitoria del vecchio testo, il cui obiettivo sembrava quello di trovare un colpevole, introducendo la logica della fiducia, in cui l’obiettivo principale è il risultato dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con la massima tempestività, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. Tale nuovo principio riporta le procedure alla loro ragion d’essere, che è quella di soddisfare davvero l’esigenza di procurare opere, beni o servizi che la PA non sa fornirsi da sola. Principio del risultato vuol dire che il mezzo, la procedura, o il contratto è non fine a sé stesso, ma costantemente collegato all’effettivo soddisfacimento dell’esigenza che ha mosso la macchina della committenza”. Parere positivo anche dal Consiglio Nazionale Forense che attraverso le parole dell’avvocato Antonio Galletti ha sottolineato come il convegno sia stato “un momento di utile riflessione rispetto a tante novità che in questi primi mesi di applicazione hanno suscitato apprezzamenti e critiche sulle quali proseguiremo il nostro lavoro di attenta valutazione”.

Dopo i saluti iniziali è stata la volta della tavola rotonda moderata da Sabrina Tosti, Componente Giunta UNAEP ed Esperto Giuridico del Commissario Straordinario Sisma 2016. Nella sua relazione introduttiva Francesco Caringella, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, ha ribadito che il nuovo Codice Appalti “è un codice vero, auto esecutivo, ha un fine unitario, una caratteristica ordinante. È un testo che ha il merito di porre al centro il ciclo di vita del contratto con l’obiettivo della sua esecuzione dal punto di vista dell’economicità e dell’efficienza. Con il nuovo Codice il diritto dei contratti pubblici torna ad essere un’attività di cura concreta dell’interesse pubblico”. Per Marco Giustiniani, Avvocato, Consigliere Giuridico del Commissario Straordinario Sisma 2016 e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “Il Commissario Straordinario Castelli ha immediatamente colto le potenzialità offerte dal Nuovo Codice degli appalti e la sua scelta è stata quella di garantirne la massima applicazione. Attraverso specifica Ordinanza poi, ha reso subito applicabili le nuove disposizioni a tutti gli appalti pubblici del cratere, chiarendo che le deroghe introdotte in passato, dovessero essere riferite al (ma soprattutto interpretate nell’ottica del) Nuovo. La conseguenza positiva è che la ricostruzione non solo non ha subito ritardi nel passaggio da un Codice all’altro, bensì gli è stata impressa una consistente accelerazione con oltre 1.500 affidamenti di incarichi di progettazione solo nei due mesi successivi dall’entrata in efficacia del decreto legislativo 36”.

Ha concluso i lavori la relazione di Giovanni Grasso, Consigliere di Stato, Componente della Commissione speciale incaricata di redigere il progetto del decreto legislativo recante la nuova disciplina dei contratti pubblici: “Nel tentativo di semplificazione e razionalizzazione compiuto, il Nuovo Codice si è mosso in modo sostanzialmente corretto. Alcune criticità risultano ancora insolute così come permangono alcuni sprechi ma, complessivamente, si tratta di una operazione innovativa, una riforma del Codice che ci induce a lavorare con maggiore entusiasmo e dedizione. Posso affermare che è stato certamente portato a compimento un miglioramento”.