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Incendio Ciampino, Rocca: nessuna zona rossa, ma serve prudenza

Incendio Ciampino, Rocca: nessuna zona rossa, ma serve prudenzaRoma, 2 ago. (askanews) – Attenzione e prudenza. Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha tenuto a raccomandare ai cittadini che vivono nell’area di Ciampino e dei Castelli Romani le regole per fronteggiare gli effetti dell’incendio avvenuto il 29 luglio a Ciampino. E ha spiegato di aver voluto riunire un tavolo tecnico; successivamente, riferendo gli esiti dell’incontro, ha chiarito che la qualità dell’aria è in costante monitoraggio da parte dei tecnici dell’Arpa.

“La prudenza è il faro che deve guidarci, con attenzione, ma senza allarmismi”, ha sottolineato poi Rocca sui social. “Sulla base dei dati ora disponibili, rimangono le raccomandazioni diffuse dalla Asl Roma 6 per Ciampino e i comuni interessati dell’area”. Rocca ha chiarito che “non esistono “zone rosse”, ma laddove sia visibile il fumo e l’odore dovesse essere intenso, è necessario: tenere chiuse porte e finestre; limitare gli spostamenti allo stretto necessario; lavare con accuratezza frutta e verdura di produzione propria; limitare l’utilizzo di impianti di climatizzazione e di trattamento dell’aria in genere, prevedendo, in seguito, accurata pulizia dei filtri. Le indicazioni della Asl saranno comunque rimodulate sulla base dei dati che saranno forniti dalle autorità competenti”.

Conferenza Regioni approva Piano e Calendario Vaccinale 2023-2025

Conferenza Regioni approva Piano e Calendario Vaccinale 2023-2025Roma, 2 ago. (askanews) – La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso l’Intesa sul “Piano nazionale di Prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025” e sul “Calendario Nazionale Vaccinale”.

Con l’approvazione del Piano è stato raggiunto un risultato importante grazie allo stretto confronto e alla collaborazione delle Regioni con il ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-25 individua obiettivi che comportano benefici a lungo termine sulla salute pubblica riducendo morbilità e mortalità con conseguente riduzione complessiva delle spese sanitarie. Si evidenzia come le spese per la prevenzione costituiscano un investimento sulla salute con benefici futuri in termini di malattia e sostenibilità del Servizio Sanitario, ma anche un maggiore investimento nella prevenzione. Il nuovo Piano vaccinale prevede l’allargamento dell’offerta vaccinale e del numero di vaccini da somministrare per assicurare la copertura a tutti i soggetti a rischio, anche attraverso l’utilizzo di vaccini innovativi ed ha l’obiettivo generale di armonizzare le strategie nazionali per garantire a tutti cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza, i benefici derivanti dalla vaccinazione intesa come strumento di protezione individuale e collettiva.

Le Regioni hanno dato il via libera al nuovo Piano con le risorse disponibili a legislazione vigente insieme alla richiesta di avviare un monitoraggio della spesa sulla congruità delle risorse a disposizione e per valutare la possibilità di reperire ulteriori risorse in caso di eventuali maggiori costi sostenuti dalle Regioni. E’ stato chiesto anche che alla ripartizione del finanziamento di eventuali maggiori costi vaccinali devono accedere tutte le Regioni e le Province autonome, in deroga alle disposizioni legislative che stabiliscono per le Autonomie speciali il concorso regionale e provinciale al finanziamento sanitario corrente. Il Calendario Nazionale Vaccinale è un documento distinto dal Piano, aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, che presenta l’offerta vaccinale attivamente e gratuitamente prevista per fascia d’età, contiene le vaccinazioni raccomandate a particolari soggetti a rischio (ad. esempio per condizione medica, per esposizione professionale).

Incendio Ciampino, Rocca: prudenza, tenete chiuse finestre

Incendio Ciampino, Rocca: prudenza, tenete chiuse finestreRoma, 2 ago. (askanews) – Prudenza e attenzione. Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha rivolto un invito alla popolazione al termine della cabina di regia dedicata alle conseguenze dell’incendio avvenuto a Ciampino lo scorso 29 luglio. “Serve prudenza e la prudenza per noi è un faro, dunque tenere chiuse porte e finestre, limitare l’uso dei climatizzatori pulendo i filtri, pulire bene frutta e verdura e limitare gli spostamenti” sono i consigli di Rocca agli abitanti dei comuni vicini a Ciampino che fanno parte dell’area Asl Roma 6.

Nemi (Roma) entra a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”

Nemi (Roma) entra a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”Milano, 1 ago. (askanews) – Il Comune di Nemi, nel cuore dei Castelli Romani, a pochi chilometri da Roma, ha annunciato di essere stato riconosciuto come uno dei “Borghi più belli d’Italia” dall’omonima associazione.

“Si tratta di un risultato straordinario e testimonia il nostro impegno costante nel preservare e valorizzare il nostro splendido territorio” ha dichiarato il sindaco del “paese delle fragole e dei fieri”, Alberto Bertucci, sottolineando che “Nemi e il suo lago sono un luogo unico, ricco di tradizione e storia con il Museo nazionale delle navi romane e il Tempio di Dianae: questa designazione ci sprona a continuare a promuovere la bellezza e l’autenticità del nostro borgo”. Oltre a essere inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, Nemi fa parte anche dell’Associazione nazionale città del vino, e a settembre sarà protagonista con “Borgo di Vino”, l’appuntamento itinerante tra le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Un viaggio fatto di degustazioni, percorsi formativi ed esperienze suggestive, circondati da antiche mura, piccoli scorci e viste mozzafiato, che si terrà dal 8 al 10 settembre.

Truffe agli anziani, carabinieri arrestano un giovane a Roma

Truffe agli anziani, carabinieri arrestano un giovane a RomaRoma, 29 lug. (askanews) – Un giovane truffatore è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Roma – piazza Dante, in esecuzione di una ordinanza di custodia, perché ritenuto responsabile di estorsione aggravata e indebito utilizzo di carte di credito.

L’indagato, che ha 21 anni ed è originario di Napoli, l’8 dicembre del 2022 è accusato di aver raggirato una donna di 85 anni, di Roma, che gli aveva dato 2570 euro in contanti, carte di credito e oggetti in oro. Il soggetto si era fatto passare come carabiniere. Servendosi del trucco del procedimento a carico di un figlio o di un nipote il giovane, in forza di fantomatici pacchi in giacenza, non pagati, all’ufficio postale, si era fatto dare i soldi. In precedenza un telefonista, rimasto ignoto, faceva anche la parte ‘nipote’ spiegando all’anziana che se non avesse al più presto consegnato quello che il giovane militare chiedeva avrebbe passato dei guai.

Grazie alle indagini dei veri carabinieri, grazie ad una serie di testimonianze, le analisi del traffico telefonico e dalle verifiche dei sistemi di video-sorveglianza pubblica e privati, si è arrivati al riconoscimento fotografico. Quindi alle perquisizioni. Così sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico del 21enne. In particolare la misura cautelare adottata nei confronti del giovane è quella degli arresti domiciliari. Non è una novità per lui, già ne aveva un’altra per fatti analoghi. Il comando provinciale dell’Arma fa presente rispetto alle truffe agli anziani sono stati infatti conseguiti importanti risultati operativi, che hanno consentito di arrestare centinaia di persone e dimostrare come la criminalità napoletana gestisca batterie di malviventi che raggiungono la Capitale per mettere in pratica questo odioso reato.

A riguardo, nell’ottica di una sempre maggiore partecipazione del carabiniere come attore sociale, molte sono state le iniziative intraprese per aiutare le fasce cosiddette deboli della società con la distribuzione di un dépliant, con un decalogo di semplici consigli che aiutano il cittadino a non rimanere vittima di una truffa, nelle parrocchie, nei centri anziani, nelle farmacie.

Roma, Gualtieri: Piano casa colma assenza di investimenti pubblici

Roma, Gualtieri: Piano casa colma assenza di investimenti pubbliciRoma, 27 lug. (askanews) – “L’approvazione in Assemblea Capitolina del Piano Strategico per il Diritto all’Abitare 2023-2026, dopo l’ok della Giunta, è un passaggio di grande portata per Roma Capitale. Dopo anni, il diritto all’abitare viene messo al centro dell’azione amministrativa e riconosciuto come fondamentale per garantire appieno i diritti di cittadinanza e la dignità delle persone”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri dai suoi social, dopo l’approvazione del nuovo Piano casa avvenuto nella seduta odierna dell’Assemblea Capitolina.

Questo Piano, commenta Gualtieri, “colma finalmente l’assenza di investimenti pubblici adeguati in un ambito decisivo per garantire l’inclusione sociale, la sicurezza dei cittadini, e dà sostanza al nostro impegno di combattere le diseguaglianze che da troppo tempo feriscono la nostra città, distanze sociali, ma anche generazionali: le mobilitazioni studentesche degli ultimi mesi ci ricordano come le politiche abitative siano parte integrante del diritto allo studio, e anche su questo siamo impegnati per trovare soluzioni, in una collaborazione proficua e costante con gli Atenei romani”. “Grazie all’Assessore Tobia Zevi e a tutti i Consiglieri capitolini per il grande lavoro fatto – conclude Gualtieri -. Questo Piano proietta Roma all’avanguardia su un tema che ha portata nazionale, e che necessita, per essere affrontato con completezza, di una strategia coerente a tutti i livelli istituzionali del Paese. La Capitale ha fatto la sua parte e vuol continuare a farla: avere un alloggio dignitoso è un diritto che deve essere garantito a tutte e a tutti”.

Roma, ok Assemblea capitolina a Piano Casa, tetto a 3mila famiglie

Roma, ok Assemblea capitolina a Piano Casa, tetto a 3mila famiglieRoma, 27 lug. (askanews) – L’Assemblea Capitolina ha approvato con 24 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astensioni il nuovo Piano casa della Giunta Gualtieri, che rinnova la modalità con cui Roma Capitale affronterà l’emergenza abitativa nella Capitale. “I numeri del disagio abitativo nella città sono tali che non possiamo rimanere a guardare, dobbiamo muoverci – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi intervenendo in Aula al termine delle dichiarazioni di voto -. E’ vero che c’è nella storia di quest’aula una serie di piani casa che sono stati disapplicati, ma penso che questa volta questo piano molto concreto, grazie al sindaco Gualtieri, ha le gambe per camminare, anche se siamo consapevoli che dovremo confrontaci con molte burocrazie, non solo nostre, per concretizzarlo. So che il sindaco voleva essere qui – ha aggiunto Zevi – impegni istituzionali gliel’hanno impedito, ma tutti i livelli amministrativi sono impegnati per realizzare questo piano”.

La capogruppo del Pd Valeria Baglio ha definito l’atto “importantissimo, molto atteso dalla città perché potrà consentire a tutti, in particolare a chi ha diritto, di disporre di una casa. L’acquisizione di nuovi alloggi, il recupero o autorecupero edilizio, la revisione delle misure di welfare abitativo con un assegno universale che sia in grado di sostenere chi rischia di perdere la casa – ha aggiunto -. E ancora, l’istituzione di un Osservatorio sulla consizione abitativa e dell’Agenzia sociale per l’abitare, sono le aziioni principali previste dal Piano casa, e grazie agli atti votati in aula abbiamo migliorato la delibera inserendo alcune azioni come il recupero di Bastogi (ex residence della Capitale), il nuovo bando per il cambio alloggi, la tutela per le famiglie che hanno difficoltà ad acquistare dagli enti previdenziali, e le misure a favore dei giovani attraverso la formula del ‘rent to buy’ – ha sottolineato Baglio -. E’ un testo che rispecchia le condizioni attuali della città, ottenuto grazie a un lungo confronto con sindacati, associazioni. Come annunciato dal sindaco Gualtieri – ha ricordato Baglio – è di soddisfare entro il 2026 i bisogni abitativi di circa 3mila famiglie, ma di rafforzare i controlli per recuperare le case occupate da chi non ha i requisiti”. Critici gli interventi dell’opposizione: “Rimango colpito dal fatto che moltissime proposte che andavano nella direzione giusta per assicurare la legalità nella capitale, come l’acquisto solo di immobili liberi, sono state bocciate e non aiuteranno lo scorrimento delle graduatori – ha detto il consigliere M5S Paolo Ferrara, annunciando il voto negativo del suo gruppo -. Avete bocciato anche la possibilità di espropriare gli immobili vuoti, sacrosanto da parte dell’amministrazione. Così non si affronta la realtà quotidiana dell’emergenza abitativa, con una delibera incompleta, di destra, che serve per tutelare chi non ne ha bisogno, sulla quale gli emendamenti di sinistra li ha presentati la destra”. Giovanni Quarzo, capogruppo di Fdi, ha annunciato il voto contrario del suo gruppo “perché ci sono troppe ombre in questa delibera, che va arricchita da molti regolamenti e che, per questo, al momento ha dei contorni molto vaghi”. Anche Valerio Casini di Italia Viva ha ricordato che “a Roma 15mila famiglie sono in graduatoria per una casa comunale, questa era l’occasione per dar loro un futuro più sereno, ma crediamo che sia stata sprecata perché il Piano non prevede soluzioni efficaci contro le occupazioni abusive”, motivando, così, il voto contrario di Iv. Contrario anche Marco Di Stefano di Udc-Fi su “una delibera di buoni propositi, che non si è voluto migliorare con le nostre osservazioni, molte delle quali servivano per mettere uno steccato tra chi agisce in modo legale e chi agisce in modo illegale. In questo settore c’è del marcio da tanti anni – ha accusato Di Stefano -, un centrosinistra moderato e lungimirante doveva mettere all’angolo chi li tutela, aiutando chi non sceglie l’illegalità dando loro risposte con le graduatorie Erp”. Astenuta la Lista Calenda: “Sull’illegalità dovremo molto vigilare nell’applicazione pratica di questo Piano – ha sottolineato la consigliera Flavia De Gregorio -. Ci sono esponenti anche di clan all’interno delle case comunali, tema rispetro al quale dobbiamo prestare particolare attenzione”.

Roma, Gualtieri: gesto ignobile contro monumento del Bersagliere

Roma, Gualtieri: gesto ignobile contro monumento del BersagliereRoma, 27 lug. (askanews) – “Imbrattare con una svastica il monumento al Bersagliere a Porta Pia è un gesto ignobile che offende Roma e la memoria di chi fu sterminato nei lager nazisti. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati. Grazie a Ufficio Decoro e Sovrintendenza per il tempestivo ripristino”. Così su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha pubblicato le immagini dello sfregio al monumento, scoperto ieri mattina e ripristinato nella giornata di oggi.

Regione Lazio, Rocca: bilancio, siamo sulla buona strada

Regione Lazio, Rocca: bilancio, siamo sulla buona stradaRoma, 26 lug. (askanews) – “Il giudizio di parifica della Corte dei Conti é un segnale importante per il Lazio. Un ringraziamento all’assessore Giancarlo Righini, al presidente della commissione Bilancio Marco Bertucci e al dottor Urbani per il lavoro tecnico e legislativo portato avanti in questi primi mesi di governo”. Così su Facebook il presidente della regione Lazio Francesco Rocca.

“I magistrati contabili hanno apprezzato il nostro rigore nel non contrarre nuovi debiti e la massima trasparenza possibile sui conti in sanità, correggendo gli errori del passato. Soltanto così potremo programmare il futuro, realizzando gli impegni che abbiamo assunto con gli elettori e i cittadini del Lazio. Siamo sulla strada giusta, ma continueremo a lavorare con prudenza e costanza insieme al ministero dell’economia e delle finanze e alla Corte dei Conti per far tornare la regione Lazio alla normalità”.

Sanità, Rocca: commissariamento nel Lazio? Nessuna ansia

Sanità, Rocca: commissariamento nel Lazio? Nessuna ansiaRoma, 26 lug. (askanews) – “Non siamo andati al Mef con l’ansia del commissariamento, perché non c’è. Ma è ovvio che finché sei in piano di rientro, se sbagli o ci sono numeri che non tornano, ci sono parametri rispetto ai quali scatta in automatico. Al momento non ci sembra ci siano queste condizioni, quindi non è questo il tema”. Così il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Consiglio regionale dove, insieme all’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, ha fatto il punto sulla giornata di ieri che ha visto la Regione protagonista la mattina in Corte dei Conti per la parifica della parte sanitaria del bilancio 2021, il pomeriggio al Mef per il tavolo sul monitoraggio del disavanzo sanitario.

“In questo dialogo molto serrato col ministero dell’Economia ci farebbe piacere venissero svincolate queste somme perché avrebbero un impatto favorevole. E la nostra intenzione sarebbe quella.di reinvestirli in sanità – ha sottolineato Rocca – ottanta milioni sono tanta roba, ma non è su questo che balla il commissariamento. Non ci stracciamo le vesti se dovessero arrivare a settembre perché è talmente delicata la situazione in regione Lazio che pur nel dispiacere di non avere subito questi soldi, comprendo le necessità del Mef di approfondire”. Righini, dal canto suo, ha ribadito che allo stato il disavanzo è poco sopra i 300 milioni e si partiva da 700 milioni ed è fiducioso che a fine anno questa somma sarà azzerata. Si tratta di “una sfida enorme arrivare a fine anno all’azzeramento del disavanzo sanitario, dobbiamo progressivamente ridurre, il Mef al tavolo ci dà delle indicazioni su cui lavorare e a queste ci atterremo- ha proseguito Rocca- Se i parametri vengono rispettati e il tavolo di verifica continuerà a vedere miglioramenti, il rischio commissariamento non c’è”.

Rocca ha spiegato poi che “a marzo non potevo escludere il rischio commissariamento perché c’erano 700 milioni sul groppone e non era chiaro il tendenziale, oggi invece la nostra posizione è di ottimismo e mi sembra di poter dire anche con grande trasparenza per tutto ciò che riguarda la spesa sanitaria”.