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Fondazione Campus Bio-Medico: Andrea Picardi nuovo direttore comunicazione

Fondazione Campus Bio-Medico: Andrea Picardi nuovo direttore comunicazioneRoma, 3 lug. (askanews) – Andrea Picardi è il nuovo direttore comunicazione e fundraising della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, centro di eccellenza nel panorama sanitario di Roma e non solo, guidato dall’amministratore delegato e direttore generale Paolo Sormani, con la presidenza di Carlo Tosti.


Classe 1984, giornalista professionista, Picardi arriva al Policlinico Campus Bio-Medico da Lottomatica, dove ha ricoperto il ruolo di Advocacy, Institutional Events & Communication Management Senior Manager e – al tempo stesso – di segretario generale di Fondazione Lottomatica. In precedenza, ha lavorato all’Istituto per la Competitività (I-Com) in qualità di direttore della comunicazione e segretario generale, dopo l’esperienza a Formiche.net come giornalista specializzato sui temi di politica ed economia e, per un breve periodo, come direttore responsabile. Ha iniziato il proprio percorso professionale in televisione, prima come redattore del telegiornale e conduttore di trasmissioni di approfondimento dell’emittente T9, e poi al Tg5. Laureato in giurisprudenza a Roma Tor Vergata, e con un master in relazioni istituzionali e comunicazione d’impresa alla Luiss, Picardi è anche specializzato sui temi dei servizi pubblici, degli appalti e delle infrastrutture, di cui scrive su alcune riviste di settore. Dal 2018 fa parte del comitato scientifico della rivista quindicinale “Consulente Immobiliare” del Gruppo Sole 24 Ore, con cui collabora dal 2012. In parallelo, svolge inoltre attività di docenza sui temi dell’advocacy, della comunicazione istituzionale e del giornalismo presso numerose istituzioni accademiche.


La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si caratterizza per l’esercizio sinergico delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca. Conta 60 unità operative che erogano prestazioni in convenzione con il Servizio sanitario nazionale (SSN), Tariffa amica e privatamente. Dal 2022 ha intrapreso il percorso di riconoscimento come IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per la disciplina di Ortopedia. Con 401 posti letto e attrezzata per interventi di chirurgia mininvasiva e robotica, dispone di servizi ambulatoriali, day-hospital, day-surgery, un pronto soccorso, reparti di degenza organizzati per intensità di cura, oltre a un hospice per le cure palliative e un Polo oncologico nel quartiere prenestino di Roma. Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è accreditato presso la Joint Commission International (JCI) come primo Academic Hospital nel Lazio.

Roma, Gualtieri: riapre entro 2024 prima area Mausoleo Augusto

Roma, Gualtieri: riapre entro 2024 prima area Mausoleo AugustoRoma, 2 lug. (askanews) – Entro la fine del 2024 piazza Augusto Imperatore vedrà completata la prima tranche dei nuovi lavori al Mausoleo di Augusto. Nell’area della piazza ipogea, delimitata da “due cordonate che ricollegano la quota contemporanea con quella antica”, apriranno “un bellissimo infopoint ma anche una caffetteria e uno spazio di fruizione della città, forse una sala lettura, il tutto chiuso da una bellissima vetrata”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha condotto questa mattina un sopralluogo nell’area insieme all’assessore alla Cultura Miguel Gotor e al sovrintendente Claudio Parisi Presicce.


Il Campidoglio “ha voluto fortemente rilanciare questa opera – ha assicurato Gualtieri – integrando i fondi sia con risorse pubbliche sia con donazioni da parte di privati. Parliamo di un intervento complessivo di 28 milioni, per la maggior parte in fondi pubblici”. Il secondo lotto dell’intervento, che sarà completato entro l’anno del Giubileo e che riguarda la sistemazione dell’area che circonda il Mausoleo, è stato rallentato da alcuni ritrovamenti, ha sottolineato il sindaco “come un recinto in peperino che potrebbe essere il luogo dove Augusto è stato cremato, oppure la dependance del mausoleo destinata ai corpi dei familiari caduti in disgrazia come Nerone”.


Il Mausoleo di Augusto e piazza Augusto Imperatore sono al centro di un progetto di restauro, riqualificazione e valorizzazione – condotto con la cura tecnico-scientifica della Sovrintendenza Capitolina – che darà un volto totalmente nuovo a un importante settore della città storica, collegando in un’unità organica il monumento allo spazio urbano circostante. La piazza, originariamente progettata da Vittorio Morpurgo negli anni Trenta del Novecento, aveva difatti destinato il Mausoleo a una condizione di isolamento decontestualizzato, accentuato dalla disparità di quota tra la parte antica e moderna. L’intervento di riqualificazione, realizzato sulla base del progetto del Concorso internazionale del 2006 vinto dal gruppo coordinato dall’architetto Francesco Cellini, intende riconnettere tutta l’area alla dimensione urbana rendendo pienamente fruibili gli spazi circostanti, anche grazie alla realizzazione di due ampie cordonate, l’una verso ovest e via di Ripetta, l’altra verso est e l’abside della chiesa di S. Carlo al Corso, con cui si collegano l’attuale quota stradale della piazza e la quota di accesso al Mausoleo, quest’ultima impreziosita da parte della pavimentazione originale in travertino del I secolo.


Nell’area sud il cantiere relativo al I lotto funzionale è nella fase conclusiva: alla fine del 2024 saranno aperte al pubblico le gradonate in travertino che consentiranno di attraversare la piazza e raggiungere la quota del Mausoleo. Nella nuova sistemazione sono previsti anche il restauro e la valorizzazione di alcuni ritrovamenti archeologici individuati nel corso dei lavori. Un ampio centro di servizi con caffetteria, info point, libreria sarà aperto all’estremità meridionale del complesso monumentale. Da qui si potrà godere di una prospettiva privilegiata del Mausoleo e del Museo dell’Ara Pacis. “Restituiamo alla città e al mondo intero una meraviglia nascosta, uno dei luoghi più belli dell’antica Roma. Non avere a Roma il Mausoleo di Augusto accessibile e integrato con la città rappresentava una specie di buco nero perché parliamo di uno dei monumenti più importanti della città e del mondo intero. Siamo già a buon punto con la risistemazione della piazza” ha aggiunto il sindaco Gualtieri.


La conclusione del secondo lotto funzionale è invece prevista per la fine del 2025 e comprende la riqualificazione dell’anello esterno circostante il Mausoleo, con la realizzazione di “piazze d’affaccio” sistemate a verde alla quota urbana contemporanea e di ambienti e percorsi di visita alla quota archeologica, nonché la realizzazione di una nuova passerella pedonale di accesso al Mausoleo dalla strada (fronte nord) al primo livello del monumento. Il recupero di piazza Augusto Imperatore è proseguito parallelamente al progetto di restauro e musealizzazione del Mausoleo. Nel 2019 si è conclusa una prima fase di restauro conservativo, consistita nella sistemazione di numerose concamerazioni interne e nell’avvio dell’allestimento del percorso museale. La seconda fase di interventi, il cui inizio è previsto entro la fine dell’anno, avrà una durata di circa 18 mesi, e completerà la sistemazione del verde sul Mausoleo, gli impianti illuminotecnici e di accessibilità, il restauro della cella sepolcrale e la realizzazione dell’allestimento museale degli ambienti interni, che sarà affidata ad uno degli architetti più stimati nel panorama mondiale, l’olandese Rem Koolhaas. Il Mausoleo sarà inoltre dedicato ad accogliere testimonianze di grande valore archeologico e storico-artistico legate alla sua lunga storia, a partire dai reperti rinvenuti durante i lavori. I lavori della piazza, sia per il primo che per il secondo lotto, hanno comportato importanti rinvenimenti archeologici verificatisi durante le fasi di scavo, che documentano l’evoluzione e la metamorfosi di questo vasto settore del Campo Marzio settentrionale. Tra questi si segnalano pregevoli lacerti di mosaico, una preziosa testa di divinità femminile in marmo (oggi eccezionalmente visibile in cantiere), le fondamenta dei due obelischi successivamente trasportati a Piazza del Quirinale e a Piazza dell’Esquilino; un raro cippo pomeriale di travertino dell’epoca di Claudio nella sua posizione originaria (attualmente conservato nel Museo dell’Ara Pacis). Nell’area del II lotto, tra l’altro, sono emersi imponenti resti di un muro di blocchi di peperino modanato a lesene, lungo più di 30 metri, riconducibile a un recinto funerario monumentale. “E’ il più grande cantiere archeologico che sia mai stato aperto a Roma”, ha concluso il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. “L’estensione dell’area di intervento intorno al Mausoleo equivale a sei volte quella di largo Argentina con una enorme complessità, dovuta ai numerosi ritrovamenti archeologici, testimonianza dei diversi interventi urbanistici che hanno interessato l’area nel corso dei secoli”.

Malattie rare, domani UNIAMO presenta il X Rapporto MonitoRare

Malattie rare, domani UNIAMO presenta il X Rapporto MonitoRareRoma, 2 lug. (askanews) – Domani, mercoledì 3 luglio, dalle ore 10.30, UNIAMO – Federazione italiana malattie rare presenta il “10° Rapporto MonitoRare” sulla condizione delle persone con malattia rara in Italia, alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee ed autorevoli componenti della comunità scientifica. L’evento, in programma a Roma presso la Sala Adalberto Libera dell’Hotel The Hive (Via Torino, 6), sarà anche l’occasione per fare il punto sui traguardi raggiunti negli ultimi dieci anni dalla comunità delle persone con malattia rara e gli obiettivi che si intendono perseguire.


“Quest’anno una doppia ricorrenza – spiega la presidente di UNIAMO, Annalisa Scopinaro – dieci anni del Rapporto MonitoRare e 25 anni di UNIAMO, celebrati da una moneta commemorativa emessa dall’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato. Tappe importanti, che sanciscono l’importanza della rappresentanza delle persone con malattia rara in Italia, attraverso la storia della propria Federazione e con l’azione concreta di advocacy e “spinta del sistema” rappresentata dal Rapporto”. Saluti istituzionali di Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità e Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato con delega alle Malattie Rare. Seguiranno gli interventi in collegamento di Simone Bellagambi, delegato estero UNIAMO e Stefano Vettorazzi, Policy officer DG SANTE. A presentare poi il rapporto saranno Romano Astolfo (Sinodè – UNIAMO) e Paola Bragagnolo (Sinodè – UNIAMO).


Dalle 11,30 i saluti istituzionali dei senatori Daniele Manca, Orfeo Mazzella, Elena Murelli e Elisa Pirro e dei deputati Maria Elena Boschi, Elisabetta Gardini e Ilenia Malavasi. Alle 12,30 il focus 2024/2025 per i rappresentanti dei pazienti. Interverranno i consiglieri UNIAMO: Barbara D’Alessio, Marco Sessa e Fabrizio Farnetani. Seguirà l’intervento di Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO). Modererà Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO. Nel pomeriggio dalle ore 14,00 interverranno: Andrea Piccioli, Direttore Generale Istituto Superiore di Sanità, Stefano Benvenuti, Responsabile relazioni istituzionali Fondazione Telethon, Giuseppe Limongelli, Direttore Centro di Coordinamento Malattie Rare Regione Campania e Direttore del Corso di Perfezionamento Malattie Rare Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Bruno Dallapiccola, Orphanet, Maria Diana Naturale, Ministero della Salute, Paola Facchin, Coordinamento Malattie Rare Regione del Veneto, Luca Sangiorgi, Coordinatore Europeo ERN Bond, Referente del ministero per il progetto Joint Action/Jardin; Teresa Calandra, Presidente Federazione nazionale Ordini tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, riabilitative e della prevenzione (FNO, TSRM e PSTRP), Nicola Draoli, Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), Maria Grazia Corradini, Ufficio IV “Disabilità, scuola in ospedale e istruzione domiciliare e integrazione alunni stranieri” Ministero dell’Istruzione e del merito, Alfredo Petrone, Segretario nazionale FIMMG INPS, Robert Giovanni Nisticò, Presidente AIFA, Gabriele Picchioni, Direttore Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM), Maurizio Scarpa, Direttore, Centro Coordinamento Regionale Malattie Rare Friuli Venezia Giulia, Coordinatore European Reference Network For Hereditary Metabolic Diseases (MetabERN), Giovanni Leonardi, Dipartimento One Health, Elena Mancini, CNR – Centro interdipartimentale per l’etica e l’integrità della ricerca, Claudio Celeghin, Area iniziative Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e Antonio Romano, Dirigente Area Gestione Servizi infrastrutturali Agenzia per l’Italia Digitale. Modererà Andrea Pancani, giornalista e conduttore televisivo.


Terza parte dalle ore 16,00. Testimonianze e riflessioni dei diretti protagonisti. Interverranno Paola Binetti, già Senatrice nelle legislature: XV, XVIII, Paola Taverna, già Vice Presidente del Senato della Repubblica, Lisa Noja, già Deputata nella legislatura XVIII. Consigliera regionale in Lombardia, Fabiola Bologna, già Deputata nella legislatura XVIII, Domenica Taruscio, già Direttrice del Centro Nazionale Malattie Rare, Paola Facchin, Coordinatrice del Tavolo Tecnico Interregionale Malattie Rare, Marta De Santis, Primo Ricercatore presso Istituto Superiore di Sanità, Tommasina Iorno, Past President UNIAMO e Loredana Nasta, Presidente AICI, una delle Associazioni Fondatrici di UNIAMO. Modererà Michela La Pietra, Dirigente Responsabile – Rai Pubblica Utilità. L’evento di presentazione del Rapporto è stato realizzato anche con il contributo non condizionato di Boerhringer Ingelheim, Novo Nordisk Spa e Blueprint Medicines.


Per la compilazione dei dati contribuiscono ogni anno: il Ministero della Salute; I Coordinamenti regionali per le malattie rare; AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco; Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Malattie Rare; INPS; Ministero dell’Istruzione e del merito; BBMRI; Direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare – UE; Orphanet Italia; Fondazione Telethon; Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare; Società Scientifiche; ATMP Forum; Centro Nazionale Sangue; Simmesn e Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap – SIOH.

Festival città identitarie, a Pomezia omaggio a Sergio Leone e Ugo Tognazzi

Festival città identitarie, a Pomezia omaggio a Sergio Leone e Ugo TognazziRoma, 1 lug. (askanews) – Presentata questa mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la 10°edizione del Festival delle Città Identitarie, ideato e diretto dall’attore e regista Edoardo Sylos Labini, che si svolgerà a Pomezia da venerdì 5 a domenica 7 luglio.


Alla conferenza stampa erano presenti, oltre a Sylos Labini, il Presidente della Commissione Cultura della Camera On. Federico Mollicone, il Sindaco di Pomezia Veronica Felici, la direttrice del Museo Città di Pomezia Claudia Montano e il Direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. Il Festival, nato per raccontare e promuovere i simboli identitari delle città di provincia, renderà omaggio ai personaggi e ai luoghi legati a questo comune dell’agro pontino, con spettacoli, talk e presentazioni di libri. Al centro dell’evento, il mito di Enea, lo storico Villaggio Tognazzi, fondato a Torvajanica negli anni ’60 da Ugo Tognazzi, e il Maestro del cinema mondiale, Sergio Leone, sepolto per suo volere a Pratica di Mare e di cui quest’anno ricorrono i 35 anni dalla scomparsa.


“È un’edizione a cui tengo moltissimo perché si fa a Pomezia, la città dove sono nato e cresciuto. In questa decima edizione ci saranno tanti personaggi importanti e racconteremo dei simboli identitari del territorio, basilari per la storia della cultura italiana. Parleremo del mito di Enea, che sbarca sui lidi di Pratica di Mare per fondare l’antica Lavinium, la culla di Roma e dell’Occidente. Vorrei ringraziare il sindaco Felici, un grande sindaco, e sono orgoglioso e fiero di poter portare il mio contributo nella città in cui sono nato”. Così Edoardo Sylos Labini. “Insieme a Edoardo Sylos Labini abbiamo fortemente voluto la realizzazione di Città Identitarie a Pomezia. E’ un progetto che ho accolto con entusiasmo perché so quanto è importante il rilancio di questa città ricca di bellezze archeologiche. E’ la culla della civiltà preromana e in più abbiamo anche la parte moderna del Novecento. Vogliamo portare Pomezia all’attenzione nazionale per un rilancio del turismo, per rendere finalmente merito alla città prestigiosa che è”. Così Veronica Felici, sindaco di Pomezia.


“I festival come questo sono un modello di cultura glocale che unisce la valorizzazione dell’identità di quel borgo, di quella città di fondazione – come nel caso di Pomezia – con i miti classici e contemporanei. Con il Festival delle Città identitarie a Pomezia parleremo del mito di Enea, sostanzialmente il mito della cultura occidentale, e dei miti del cinema come Sergio Leone e Ugo Tognazzi. Sarà una festa”. Così il presidente della Commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone. Nelle tre serate, condotte dal direttore artistico del Festival, Edoardo Sylos Labini, che proprio a Pomezia è nato e cresciuto, saranno ospiti: l’attore Gianmarco Tognazzi, che rivelerà alcuni aneddoti legati al padre Ugo, fondatore negli anni ’60-’70 del Villaggio Tognazzi, mitico luogo d’incontro per il mondo dello Spettacolo e della Dolce Vita; il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca, che parlerà delle radici latine del territorio e della romanità legata al mito di Enea; il comico Gabriele Cirilli; Luciano Lanna (direttore Cepell) e Adriano Monti Buzzetti (presidente Cepell) che interverranno sul tema del rilancio della lettura in Italia; il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On. Federico Mollicone, che dialogherà sul palco con Sylos Labini. Prendendo spunto dai romanzi del Premio Strega Antonio Pennacchi, cantore dell’agro pontino, e dal suo diario “Fasciocomunista”, si traccerà un percorso storico-culturale per lasciarci alle spalle le contrapposizioni politiche del secolo scorso e lanciare un messaggio di unità nazionale che parte dalle nostre radici identitarie. E ancora, il condirettore del Venerdì di Repubblica Marco Madoni; l’attrice e doppiatrice Stella Gasparri, che reciterà i versi dell’Eneide di Virgilio che celebrano le gesta dell’eroe troiano; il direttore del Museo Città di Pomezia Claudia Montano, che parlerà della fondazione di Pomezia nel 1938 ad opera di Mussolini; la coreografa, performer e regista Barbara Altissimo, protagonista di un laboratorio di teatro danza che diventa uno spettacolo unico, un omaggio all’antichità grazie al movimento contemporaneo; il cantautore Daniele Stefani, che firma anche il brano “Italiani”, sigla ufficiale del Festival.


A condurre la serata finale, dedicata al Maestro Sergio Leone, insieme a Edoardo Sylos Labini ci sarà il vice direttore del TG1 Incoronata Boccia, con ospite Luca Verdone, che a Leone ha dedicato due importanti documentari. In collegamento anche il grande Carlo Verdone, che deve l’inizio della sua carriera proprio al Maestro, che produsse i suoi primi due film. Sul palco, la voce straordinaria dell’attrice e cantante Alma Manera e l’Ensemble del maestro Colicchio, in un emozionante viaggio sulle note di Ennio Morricone, autore di tante colonne sonore per Sergio Leone. Chiusura all’insegna dell’ironia con i meme del re della satira, Federico Palmaroli in arte Osho, con uno specialissimo contributo de #lepiubellefrasidiosho. Il Festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Pomezia e del CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura che, all’interno della kermesse, sarà presente con la rassegna “Leggere le Città Identitarie”. Nel corso della manifestazione saranno consegnati i Premi “Effetto Arte” e “Città Sostenibile” Asacert. Media partner della manifestazione è Rai News 24.

Minori, al via domani Consiglio nazionale ragazzi e ragazze

Minori, al via domani Consiglio nazionale ragazzi e ragazzeRoma, 1 lug. (askanews) – Al via dal 2 al 4 luglio la seconda sessione in presenza del Consiglio Nazionale delle Ragazze e dei Ragazzi (CNRR), l’organismo costituito dall’Autorità Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (AGIA) e facilitato da Defence for Children International per dare voce reale alle più giovani generazioni in Italia.


Cinquanta tra ragazzi e ragazze dai 13 ai 17 anni provenienti da quasi tutte le regioni della Penisola si incontreranno a Pavona (Roma), con conferenza finale nella capitale, per lanciare le loro raccomandazioni dopo il primo quadrimestre di lavori. La riforma della scuola, le infrastrutture scolastiche, l’accoglienza e le diversità sono le prime tre tematiche scelte dai ragazzi e dalle ragazze sulle quali il Consiglio si è confrontato e ha formulato una serie di raccomandazioni che verranno ufficialmente consegnate giovedì 4 luglio all’Autorità Garante nella sua sede istituzionale e poi condivise con altre istituzioni competenti. “Sono stati 4 mesi di lavoro e confronto intenso – spiega Pippo Costella, direttore di Defence for Children – come risulterà chiaro dalle raccomandazioni elaborate, i componenti del Consiglio hanno identificato questioni fondamentali che vengono spesso ignorate dai decisori e dalla politica degli adulti. Anche se siamo solo all’inizio crediamo che le raccomandazioni formulate sui diversi temi possano rappresentare un importante contributo e un orientamento per le istituzioni del nostro paese”.


Il CNRR nasce dalla volontà dell’Autorità Garante di coinvolgere e rendere protagonisti i minorenni e ha affidato il compito a Defence For Children Italia, associazione attiva nella tutela delle persone di minore età nel mondo, di facilitare la costituzione e lo sviluppo del Consiglio. Il CNRR è stato istituito nell’ambito del progetto “Voice Now”, attivo dal 2023 al 2025 e coordinato da Defence for Children. Il CNRR si propone come uno spazio organizzato e protetto da AGIA affinché i ragazzi e le ragazze provenienti da diverse realtà sociali e territoriali possano confrontarsi ed esprimere liberamente il proprio punto di vista e la propria opinione in relazione a questioni che li riguardano in linea e conformità con le norme e i principi della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il CNRR è costituito da una cinquantina di ragazzi e ragazze tra i 13 e i 17 anni, che lavorano in commissioni tematiche su cicli quadrimestrali.

A Ventotene torna la Natalonga per l’Europa “Swim 4 Europe”

A Ventotene torna la Natalonga per l’Europa “Swim 4 Europe”Roma, 27 giu. (askanews) – La sesta edizione della Natalonga per l’Europa “Swim 4 Europe” vede anche quest’anno (27-29 giugno) un centinaio di nuotatori tuffarsi in acqua per attraversare con spirito non competitivo i 1.700 metri di mare che separano l’isola di S. Stefano e la spiaggia di Calanave a Ventotene, dove i confinati antifascisti Spinelli, Rossi e Colorni gettarono le fondamenta del sogno comunitario.


Diversi eventi accompagnano, come da tradizione, la manifestazione sportiva, dalla proiezione del film Premio Oscar “20 Days in Mariupol” del regista e Pulitzer Mstyslav Chernov sull’aggressione di Putin in Ucraina, alla conversazione sulla guerra con la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi. Dopo Corrado Augias nel 2023 e prima di lui Helena Janeczek e Edith Bruck, il padrino di questa edizione è lo scrittore francese Olivier Guez, Premio Renaudot per il libro “La Scomparsa di Josef Mengele” e che venerdì 28 discuterà sulla piazza di Ventotene dell’Europa contemporanea nella narrazione dei suoi scrittori.


“Non si può pensare di costruire un’Unione più forte solo su convenienze economiche o rapporti di forza politici”, commenta Eric Jozsef, presidente di europaNow! “Abbiamo bisogno di un progetto culturale che parta dal racconto del mondo ai nostri confini, che ricordi i nostri valori comuni nati con il Manifesto di Ventotene, e che sappia ridefinire un immaginario condiviso. E’ il contributo dei documentaristi, degli artisti, degli scrittori che accompagnano da anni questa manifestazione. Probabilmente, la più grande minaccia per il futuro dell’Europa sta nel non sapersi raccontare ai propri cittadini”.


Associata con Acmos e la fondazione Benvenuti in Italia, la Natalonga per l’Europa è realizzata in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con il patrocinio del Comune di Ventotene, con il sostegno dell’ambasciata ucraina a Roma, della Proloco di Ventotene e con la sponsorizzazione di Sidra (DEME Group) e ADR Center.

Enea: maxi-infrastruttura MAIA per materiali avanzati e stampa 3D

Enea: maxi-infrastruttura MAIA per materiali avanzati e stampa 3DRoma, 27 giu. (askanews) – Un’infrastruttura unica in Italia per sviluppo, stampa 3D, caratterizzazione e trattamento di componenti e materiali di frontiera, al servizio della ricerca e dell’industria nei settori aerospazio, biomedicale, energia e automotive. Si chiama MAIA (Materiali Avanzati in una Infrastruttura Aperta) ed è stata inaugurata oggi presso il Centro Ricerche Enea Casaccia (Roma). Finanziata con oltre 4 milioni di euro da Regione Lazio ed Enea, MAIA è in grado di produrre materiali e componenti più leggeri e durevoli rispetto a quelli realizzati con tecnologie tradizionali, mantenendo al contempo funzionalità e resistenza meccanica elevate a fronte di costi minori.


Grazie alla sua dotazione d’eccellenza, MAIA – informa Enea – è in grado di fornire servizi avanzati alle imprese e supportare programmi di ricerca ad alta innovazione: oltre a hall tecnologiche, strumentazioni innovative, apparecchiature di stampa 3D per metalli, sistemi avanzati di diagnostica non distruttiva e trattamenti termomeccanici e metallurgici per componenti, MAIA è dotata anche di apparecchiature per la caratterizzazione, la sintesi e il processo di sviluppo di componenti e tecnologie sostenibili. MAIA consentirà infatti di innovare molti dei settori produttivi chiave del Paese: nell’aerospaziale permetterà, ad esempio, di costruire componenti per motori aerei in leghe di titanio che offrono resistenza e leggerezza; nell’energetico faciliterà la realizzazione di turbine e pale più leggere rispetto ai metodi tradizionali, garantendo funzionalità, leggerezza ed efficienza; nell’automotive sarà utile per lo sviluppo di componenti caratterizzati da ottima resistenza meccanica, peso ridotto e migliori prestazioni; nel biomedicale consentirà la realizzazione di protesi personalizzate con strutture simili a quelle delle ossa umane, in grado di favorire la colonizzazione delle cellule, riducendo i rischi di rigetto.


“MAIA è il risultato del nostro impegno costante nell’innovazione tecnologica e nella ricerca”, afferma il presidente Enea Gilberto Dialuce. “Con questa infrastruttura – aggiunge – Enea si posiziona come leader nella ricerca sui materiali e nella produzione additiva, ponendosi come centro di riferimento di eccellenza nel panorama nazionale. Maia, infatti, offrirà opportunità senza precedenti a imprese e ricerca scientifica e, in settori come il biomedicale, avrà impatti significativi anche in diversi aspetti della vita quotidiana”. Oltre a queste opportunità MAIA consentirà di ricreare componenti ormai obsoleti e fuori produzione, allungare la vita di un macchinario industriale, permettendo anche, già in fase di progettazione, di alleggerire il componente o di utilizzare materiali maggiormente resistenti alla corrosione. Rispetto ai processi sottrattivi e di fonderia, potranno essere realizzati sia singoli componenti con meno energia, risorse e pezzi da assemblare, sia componenti a geometrie complesse realizzati con materiali difficili da lavorare, come le leghe di titanio. Infine, si potranno creare e testare rapidamente prototipi di componenti realizzabili successivamente su larga scala.


“L’infrastruttura MAIA non è solo un laboratorio di ricerca avanzato, ma un vero e proprio motore di innovazione, una rivoluzione nella produzione di materiali utile per diversi settori del sistema produttivo del nostro Paese”, evidenzia il direttore generale Enea Giorgio Graditi. “Gli esempi di applicazione dei materiali sviluppati da MAIA – conclude – sono la testimonianza dell’impegno dell’Enea verso soluzioni sostenibili e di alta tecnologia per contribuire fattivamente alla transizione ecologica”. Tra le apparecchiature chiave dell’infrastruttura MAIA: stampante 3D per metalli A2X-Arcam con tecnologia Electron Beam Melting (permette la stampa di leghe metalliche più leggere e resistenti di quelle realizzate con tecnologie sottrattive e di fonderia, grazie a una precisione e un’efficienza senza precedenti); la stampante 3D Metal X per la manifattura additiva end-to-end (consente di passare facilmente dalla progettazione al componente in metallo con minori costi di fabbricazione e una più semplice gestione dei materiali); impianto di pressatura isostatica a caldo QH121 QUINTUS (permette di realizzare materiali metallici e ceramici meno porosi con benefici in termini di resilienza e lavorabilità). ­

Infiorata di Roma, il 29 giugno le Pro Loco colorano via della Conciliazione

Infiorata di Roma, il 29 giugno le Pro Loco colorano via della ConciliazioneRoma, 26 giu. (askanews) – In occasione della festa di San Pietro e Paolo, il 29 giugno i volontari delle Pro Loco di tutta Italia, tornano a colorare via della Conciliazione e Piazza Pio XII con tappeti e quadri floreali ispirati al tema della preghiera, onorando l’antico rito religioso dell’Infiorata. L’evento riprende e valorizza un’antica tradizione della cultura romana risalente al 1625, persa e recuperata a partire dal 2011 dalla Pro Loco Roma Capitale e dal 2021 in collaborazione con UNPLI-Unione Pro Loco d’Italia, che ha esteso la partecipazione a tutte le Infiorate del territorio nazionale.


La realizzazione delle opere impegnerà maestri infioratori e volontari dal tardo pomeriggio del 28 giugno, notte compresa. Fedeli e visitatori potranno così ammirare nel viale antistante Piazza San Pietro la messa in posa di fiori, trucioli, frutta, zucchero, sale e sabbia in veri e propri quadri a cielo aperto. Tutte le composizioni artistiche verranno concluse e inaugurate a partire dalle ore 9.00 del 29 giugno e resteranno visibili ai fedeli e ai passanti per tutta la giornata di festa. Insieme alla Pro Loco di Roma Capitale, saranno presenti altre nove delegazioni dell’Unpli dalla Basilicata (Rotonda, Provincia di Potenza), dalla Campania (Paduli, Provincia di Benevento), dal Lazio (Ferentino, Provincia di Frosinone e Gallese, Provincia di Viterbo), dalle Marche (Fermignano, Provincia di Pesaro e Urbino), dalla Puglia (Serracapriola, Provincia di Foggia), dalla Sardegna (Tortolì, Provincia di Nuoro), dalla Toscana (Fucecchio, Provincia di Firenze) e dal Veneto (Pontelongo, Provincia di Padova). Ogni delegazione lavorerà alla creazione di una scena ispirata al tema della preghiera, indicato dal Santo Padre, in accordo con la Santa Sede, come motivo d’ispirazione per tutti i fedeli che nell’anno precedente al Giubileo potranno recuperare il desiderioádiástareáalla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo.


Un gruppo nutrito di volontari che porta avanti questo inestimabile patrimonio culturale immateriale e che per la prima volta UNPLI raggrupperà in un’unica rete al fine di tutelarne e valorizzarne tradizioni e saperi. Il 28 giugno alle ore 10.00 è prevista, infatti, la presentazione della Rete Nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Nel corso dell’evento interverranno il Presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco Antonino La Spina, il Presidente ICH NGO Forum Robert Baron, il Dirigente del servizio III-Relazioni internazionali del Ministero della Cultura Mariassunta Peci, il Dirigente del servizio II- Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura Stefano Musco, il Presidente del Centro Studi per il Patrimonio Culturale-Fondazione Pro Loco Italia ETS Fernando Tomasello, il Responsabile del Dipartimento Cultura ANCI Vincenzo Santoro, il Presidente dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale Leandro Ventura e il Presidente ISTO Europa Gianluca Pastorelli. Prenderanno parola anche i rappresentanti delle comunità locali presenti. Beppe Convertini sarà impegnato nella conduzione.

Salute mentale, viaggio giovani centro Maieusis in Lussemburgo

Salute mentale, viaggio giovani centro Maieusis in LussemburgoRoma, 26 giu. (askanews) – Arte e cultura come terapia per affrontare il disagio psichico e superare lo stigma che secondo le recenti stime riportate dall’Unicef certifica la presenza di ben 11,2 milioni di under 19 nell’Unione europea vittime di un problema di salute mentale.


È questo l’obiettivo del viaggio dei giovani del centro di riabilitazione psichiatrica Maieusis che il prossimo 29 giugno saranno ospiti della Fondazione Dante Alighieri a Lussemburgo. La fondazione si occupa della promozione della lingua e della cultura italiana, non solo attraverso corsi di lingua italiana, ma anche con manifestazioni culturali di vario genere per far conoscere l’Italia in tutti i suoi aspetti caratteristici, dall’arte figurativa alla musica, dal cinema al teatro, fino alla letteratura. I ragazzi della Maieusis sono noti in Italia per aver avviato un percorso di reinserimento sociale attraverso un progetto fortemente inclusivo che li ha portati a sperimentare e sviluppare le loro capacità artistiche nella realizzazione di splendidi mosaici oggi presenti in diversi luoghi sacri del nostro Paese.


La visita, quindi, sarà anche l’occasione per esportare il modello di riabilitazione psichiatrica promosso nel centro psichiatrico Maieusis, sito a Fiano Romano alle porte della Capitale, che negli anni ha consentito a centinaia di giovani con disturbi mentali seri di riappropriarsi di una vita sociale integrata e non da internati, in strutture dove la malattia si cronicizza, o in contesti familiari, che non riescono a sostenere la complessità della situazione, per mancanza di strumenti economici e culturali, finendo per aggiungere emarginazione ad emarginazione. Per Paola Marchetti, presidente di Confepi Salute (Confederazione europea professionisti ed imprese) e manager di Maieusis, “secondo le ultime stime dell’Oms oltre un miliardo di persone al mondo soffre di disturbi psichici. Nel nostro Paese questa è una vera e propria emergenza dimenticata dalle Istituzioni, visto che da anni ormai siamo fanalino di coda nella spesa sanitaria dedicata alla salute mentale, con appena il 3,4% della spesa per la salute destinata a questi temi. Ringraziamo la Fondazione Dante Alighieri di Lussemburgo per l’ospitalità e per aver raccolto il messaggio di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Bisogna scardinare quel muro di omertà e stigma sul disagio psichico che purtroppo ancora oggi impedisce alle Istituzioni di prendere piena consapevolezza di un’emergenza sociale che causa solo in Europa circa mille suicidi di giovani all’anno”.


Il ruolo delle comunità terapeutiche psichiatriche e socio riabilitative, dai tempi di Basaglia ad oggi, è fondamentale ai fini degli interventi clinici e riabilitativi, con risultati importanti e facilmente riscontrabili. Basterebbe osservare il percorso di migliaia di pazienti che, usciti da interventi di emergenza e ricoveri in cliniche, dopo un periodo di vita in strutture residenziali, sono ritornate a prendersi cura di se, a vivere socialmente (studio, lavoro, famiglia, amici), a riavere rapporti sani con le famiglie, anche loro parte di un sistema molto fragile e spesso impotente. Senza queste strutture il sistema sanitario non sarebbe in grado di reggere, scaricando totalmente i malati sulle famiglie, purtroppo, in molti casi, inesistenti o in grossa difficoltà nella gestione di queste delicate situazioni. Le Comunità Terapeutiche Psichiatriche e socio riabilitative, nonostante le immense difficoltà vissute da queste strutture, oberate da regole e meccanismi che hanno poco a che fare con il trattamento terapeutico, asfissiate dalla scarsità di risorse economiche pubbliche, hanno sostenuto, concretamente curato, riabilitato migliaia e migliaia di pazienti, insieme alle loro famiglie, producendo risultati incredibili, con reali cambiamenti di vita.

IA, esperti a confronto: allarme per cyberbullismo

IA, esperti a confronto: allarme per cyberbullismoRoma, 25 giu. (askanews) – Trent’anni di rivoluzione per la Cybersecurity e la Trasformazione Digitale. Questo il tema al centro del dibattito ospitato da ‘Agorà Netgroup’, lo spazio di confronto dedicato alle tematiche strategiche per il progresso tecnologico, con l’obiettivo di promuovere una consapevolezza diffusa sulla sicurezza informatica. L’era digitale compie dunque trent’anni e tra società, etica e tecnologia sono cruciali le sfide che riguardano in particolare l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Nel tavolo di confronto a cui hanno preso parte la vice direttrice del tg la 7 Pina Debbi, il direttore della polizia postale Ivano Gabrielli, l’ex presidente del Casd, centro alti studi della Difesa, Fernando Giancotti con il presidente di Netgroup Giuseppe Mocerino, sono emersi gli aspetti più importanti della sfida alla transizione digitale, tra tutti quello dell’educazione e dei giovani.


“Dobbiamo ristrutturare i processi educativi che devono fornire gli strumenti per potersi orientare in un mondo che prevede una dimensione ulteriore. Il legislatore sta facendo uno sforzo importante nel creare un ecosistema legale all’interno dei quali si muovono le istituzioni e i privati e quindi i rapporti tra i privati. In questa direzione va il DDL Cybersicurezza, appena approvato, che guarda alla costruzione di un ecosistema e crea le regole di ingaggio tra le varie istituzioni”, ha detto Ivano Gabrielli. Per Debbi “l’educazione non può non iniziare dalla cittadinanza digitale, non può non iniziare dalla scuola. I giovani non hanno la consapevolezza di cosa possa accadere in questo ambiente”. Concorde Giancotti nel ribadire che “la vera sfida è investire nel capitale umano, nella formazione per trovare un giusto equilibrio tra funzionalità ed efficacia di queste nuove tecnologie e l’etica”. Il presidente di Netgroup Giuseppe Mocerino lancia infine un allarme sul cyberbullismo: “Nel nostro osservatorio, stiamo registrando in queste ore un fenomeno di cyberbullismo legato ai dati sintetici: c’è una manipolazione delle foto degli studenti e delle studentesse con l’Ai che genera foto e video fake. Noi in Italia abbiamo perso un po’ di tempo, rimandando alcune scelte, mettendoci 20 anni per capire che internet avrebbe rivoluzionato il mondo. Ora non c’è più tempo da perdere: sento troppo poco parlare di sovranità nazionale dei dati, è un tema che dovrebbe esser centrale”.