Rogo Rsa, Bertolè: al lavoro per ricollocazione ricoveratiMilano, 7 lug. (askanews) – Il Comune di Milano è al lavoro per la ricollocazione delle persone coinvolte nell’incendio che si è sviluppato la scorsa notte nella Rsa Casa dei coniugi, in via dei 500 a Milano. Il rogo, limitato a una stanza, ha provocato la morte di sei persone. Il fumo si è diffuso in altre aree della struttura. Circa ottanta le persone ricoverate, di cui circa sessanta in codice verde, una quindicina in codice gialle e due in codice rosso.
“Stiamo lavorando in questo momento per la ricollocazione delle persone – ha affermato l’Assessore al Welfare e salute del Comune di Milano Lamberto Bertolè – perché soprattutto i codici verdi potranno essere ricollocate presto. E quindi stiamo capendo quanti potranno rientrare qui e quante saranno ricollocate in altre strutture cittadine”. Bertolè ha confermato che Procura e Vigili del fuoco stanno esaminando la situazione ma sulle cause al momento “non abbiamo elementi”.
Rogo Rsa Milano: fiamme partite dal primo piano, poi fumo ovunqueMilano, 7 lug. (askanews) – E’ partito da una stanza al primo piano l’incendio che nella notte, intorno all’una, è divampato nella Rsa Casa dei coniugi, in via dei 500 a Milano. In quella stanza i vigili del fuoco hanno trovato le prime due vittime del tragico incidente che ha provocato – è il bilancio provvisorio – la morte di altre quattro anziani. Il rogo ha poi generato un’enorme quantità di fumo, spiegano i vigili del fuoco, che è all’origine della causa del decesso degli altri pazienti.
I vigili del fuoco sono intervenuti in massa cercando di mettere in salvo il maggior numero di pazienti possibili. La difficoltà maggiore è stata legata proprio al fatto che molti di loro non camminano o sono allettati: un centinaio di ospiti, raccontano i soccorritori, sono stati tratti in salvo trasportati con teli o lenzuola. Nelle prossime ore si lavorerà per mettere in sicurezza lo stabile e accertare le cause dell’incendio. Al momento i vigili del fuoco non si sbilanciano all’origine dell’incidente.
Incendio in una casa di riposo a Milano, Areu: 6 morti e 81 ricoveratiMilano, 7 lug. (askanews) – Sei pazienti morti e 81 ricoverati negli ospedali di Milano e hinterland. E’ questo il bilancio aggiornato alle 7 dell’incendio divampato intorno all’1.20 di questa notte nella residenza per anziani Casa dei Coniugi, in via dei 500 a Milano. Lo riporta l’ultimo bollettino aggiornato dell’Areu, l’agenzia regionale per l’emergenza urgenza.
Per i sei pazienti morti il decesso è stato constatato sul posto, mentre gli altri 81 feriti sono stati trasferiti in 15 diversi pronto soccorso delle strutture ospedaliere di Milano e hinterland. Tutti i pazienti ospedalizzati, spiega Areu, hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo ma nessuno paziente risulta ustionato. Nel dettaglio due pazienti sono stati ricoverati in codice rosso, 14 in codice giallo e gli altri 65 in codice verde.
L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato dal’Areu con 15 ambulanze, tre automediche e due mezzi di coordinamento. Sul posto sono intervenuti oltre all’Agenzia regionale anche vigili del fuoco, forze dell’ordine e Protezione Civile
Milano: Deerns Italia firma progetto impiantistico per Monte Rosa 91Milano, 29 giu. (askanews) – Deerns Italia, società di ingegneria specializzata nei “Building Services”, ovvero nei servizi professionali per il funzionamento sicuro e sostenibile degli edifici, ha firmato il sistema di cablaggio per la connettività digitale di Monte Rosa 91, asset che AXA IM Alts gestisce a Milano per conto dei propri clienti. Il complesso è il primo edificio Italiano riqualificato ad aver conseguito la prestigiosa certificazione internazionale WiredScored Platinum per la qualità, la resilienza e l’innovazione della connettività dell’infrastruttura digitale.
La consulenza di Deerns ha svolto un ruolo chiave nel conseguimento della certificazione Platinum, guidando sin dall’inizio il processo decisionale per l’impostazione del progetto impiantistico. Non solo l’azienda ha orientato le scelte in linea con i requisiti richiesti, ma ha sostenuto con decisione un approccio pionieristico volto a garantire standard di eccellenza assoluta sul mercato. Lo Studio Renzo Piano Building Workshop ha curato l’intero progetto di riqualificazione del complesso Monte Rosa 91. “Il nostro coinvolgimento in Monte Rosa 91 si inserisce in un progetto più ampio, che ha visto Deerns Italia impegnata sin dal 2019 a fianco di Axa Im Alts con attività di progettazione impiantistica e ingegneria delle facciate, consulenza di sostenibilità (Leed e Breeam), consulenza acustica e consulenza Wiredscore”, ha commentato Giuseppe Dibari, Managing Director di Deerns Italia.
La presentazione ufficiale di Monte Rosa 91 alla stampa e agli stakeholders si è svolta ieri, nel corso di un Grand Opening serale alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, dell’Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano Giancarlo Tancredi, dell’Architetto Francesco Rovere (Axa Im Alts), di Hermann Montenegro (Axa Im Alts), dell’Architetto Elisabetta Trezzani di Renzo Piano Building Workshop. Nel corso dell’evento William Buttery, Director of Business Development nel team Growth Markets di WiredScore ha consegnato a Francesco Rovere, Senior Development Manager di Axa Im Alts, la targa che attesta la certificazione Platinum del Campus Monte Rosa 91, che verrà apposta sull’edificio. Sin dalle fasi iniziali Deerns ha progettato l’infrastruttura per la connettività digitale dell’edificio in conformità ai criteri di certificazione WiredScore, ad esempio, progettando gli spazi tecnici e soluzioni tecnologiche per garantire la connessione tra le reti esterne e le sale TelCo, che funzionano come punti centrali da cui partono i cavi in fibra destinati a stabilire connessioni con tutte le aree dell’edificio.
Ma non solo. L’edificio di Monte Rosa 91 è dotato di una rete condivisa che copre tutte le aree pubbliche, fornendo una connettività Wi-Fi all’avanguardia in grado di garantire diversi servizi basati su Ip. Inoltre, è stata implementata una rete di ripetitori di segnale mobile con connessioni interne dirette dai principali operatori. Deerns ha progettato spazi, percorsi per i cavi e armadietti per i dati per ospitare eventuali servizi e tecnologie integrative che potrebbero, in futuro, entrare a far parte dell’offerta di servizi per la connettività digitale dell’edificio. La superficie complessiva del Monte Rosa 91 si estende su 80.000 mq, dei quali 47.000 di spazio affittabile. Il Campus comprende anche un grande parco di quasi 4.000 mq. Nato per dare vita ad una perfetta integrazione tra il quartiere degli affari e le infrastrutture commerciali e sociali, Monte Rosa 91 offre uno spazio ricreativo aperto alla comunità, con ristoranti, negozi, una palestra e un asilo nido. Monte Rosa 91 si distingue per la perfetta integrazione di strutture pubbliche e private, in grado di soddisfare un’ampia gamma di esigenze. Oltre agli uffici, lo sviluppo offre ampio spazio a diversi servizi, tra cui ristoranti, una palestra, un asilo nido e uno spazio di co-working. Inoltre, un Auditorium è disponibile per ospitare vari eventi e presentazioni, migliorando ulteriormente la versatilità dei locali. L’inclusione di queste funzionalità aggiuntive all’interno di Monte Rosa 91 crea un ambiente vivace e dinamico, promuovendo l’equilibrio tra lavoro e vita privata e favorendo un senso di appartenenza tra gli utente della struttura.
L’eccezionale risultato della certificazione è attribuito a una serie di funzionalità per l’utente e di principi tecnologici che distinguono Monte Rosa 91 dagli altri edifici. All’interno di questa struttura, le funzioni di connettività sono facilmente accessibili agli utenti e possono essere aggiornate senza la necessità di effettuare lavori di ristrutturazione. Le operazioni dell’edificio mantengono costantemente uno standard elevato, non influenzato dai cambiamenti nelle aree degli inquilini.
Mercato Luino compie 480 anni e ottiene riconoscimento storicitàMilano, 28 giu. (askanews) – Il mercato di Luino, in provincia di Varese, compie 480 anni di vita e ottiene con l’occasione il riconoscimento di mercato di valenza storica e di particolare pregio. È stato istituito con decreto dall’imperatore Carlo V concesso alla famiglia Borromeo il 21 giugno 1543. Fin dall’Ottocento è stato meta di turisti che visitano il Lago Maggiore e il Ceresio, testimoniato da innumerevoli descrizioni nelle guide turistiche e raccontato nella produzione letteraria di Piero Chiara.
Oggi è frequentato da oltre 30mila visitatori concentrati nella stagione turistica che va da marzo a ottobre. Con le sue 359 bancarelle, è il mercato di valenza storica più grande della Lombardia e supera di gran lunga gli altri grandi mercati lombardi di Rho (322), Saronno (298) e Vigevano (258). Il riconoscimento, ha sottolineato il vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Giacomo Cosentino, intervenuto questa mattina all’evento di attribuzione, è un “premio che valorizza la storia, la cultura e l’economia del territorio. Punto di riferimento e di aggregazione sociale per l’intera comunità luinese, negli anni ha saputo diventare meta sempre più frequentata e apprezzata da turisti provenienti da tutta Italia e dall’Europa, in particolare dalla Svizzera, volano per il turismo locale e fonte significativa di indotto per l’intera area che gravita intorno a Luino”.
L’evento, organizzato dal Comune di Luino a Palazzo Verbania, ha visto anche la presenza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, del vice sindaco di Luino Antonella Sonnessa, di Vittorio Bernardo, rappresentante degli ambulanti del mercato, di Franco Vitella presidente di Confcommercio Ascom e dello storico locale Pierangelo Frigerio.
L’orchestra “Milano Classica” compie 30 anniMilano, 28 giu. (askanews) – Venerdì 30 giugno alle ore 21, dal palco di IbmStudios Milano, Milano Classica offrirà alla propria città un eccezionale concerto/evento in occasione dei 30 anni di attività della propria Orchestra. Un’occasione speciale per ringraziare i milanesi, dalle istituzioni ai cittadini, tra passato, presente ma soprattutto futuro. Da qui la scelta di un programma rappresentativo dell’originale identità artistica della compagine che, soprattutto negli ultimi anni, si è evoluta verso nuove forme di fruizione dei grandi autori della musica colta arrivando a utilizzare anche tecniche come la realtà aumentata e il videomapping per coinvolgere appieno il pubblico nello spettacolo.
Fondata nel 1993 e affidata dalla Stagione 2018/2019 alla direzione artistica di Claudia Brancaccio, l’Orchestra Milano Classica è l’unica vera orchestra d’archi della città. Guidato dai membri del Quartetto Indaco (Eleonora Matsuno e Ida Di Vita, violini, Jamiang Santi, viola e Cosimo Carovani, violoncello), il nucleo dell’orchestra è composto da musicisti di grandissima esperienza nell’ambito della musica da camera a cui si aggiungono membri di formazioni cameristiche italiane e straniere: uno degli obiettivi dell’ensemble è infatti quello di offrire al pubblico un’esperienza speciale in cui l’orchestra si esibisce come un grande quartetto. Il Quartetto Indaco rappresenta un’eccellenza in Italia, essendo l’unico ad aver mai vinto un concorso di quartetto internazionale riconosciuto dalla Federazione mondiale dei concorsi internazionali di musica, ovvero il prestigioso primo premio all’Osaka International Chamber Music Competition 2023. La vocazione cameristica dei musicisti che la compongono porta l’orchestra a esibirsi principalmente senza direttore e ad affrontare il proprio vasto repertorio, composto da brani originali, arrangiamenti dalla grande letteratura per quartetto d’archi e trascrizioni, con l’approccio tipicamente riservato allo studio della musica da camera, alla ricerca di un respiro comune basato sulla capacità di ascolto reciproco. Milano Classica è un creatore di originali format artistici e culturali che ama esportare in tutta la città, contaminando teatri, sale, musei, luoghi di confine, parchi in un clima di profonda collaborazione con gli altri operatori culturali del territorio, anche a livello multidisciplinare. “Quest’anno, come moderni Ulisse, siamo approdati su diverse isole – racconta la direttrice artistica Claudia Brancaccio -. Sperando prima o poi di ritornare in Palazzina Liberty, nostra Itaca al momento irraggiungibile a causa di una ristrutturazione, non ci siamo demoralizzati e abbiamo esportato la nostra idea di cultura e di divulgazione in tutta la città. I nostri porti sono stati prestigiosi come la Sala Viscontea del Castello Sforzesco, tecnologici e innovativi come l’IBM Studios Milano, variopinti come Mosso in quel di NoLo, accoglienti come il MaMu, ‘didattici’ come l’Auditorium dell’Istituto Leone XIII, esotici e ricchi di culture diverse come il Museo Popoli e Culture del PiMe. In questi luoghi abbiamo portato l’orchestra, la musica da camera, le colonne sonore, la Classica Crossover, i concerti con videomapping, gli spettacoli per le scuole, i Family Concert. E ci siamo scoperti (o meglio riconosciuti) come creatori di format culturali, gioiosamente esportabili e intensamente condivisibili e aperti alle collaborazioni. Ognuno di questi luoghi ci ha permesso di far vedere uno dei lati della nostra personalità sfaccettata. Anche se una menzione particolare va all’Ibm Studios Milano, che oltre ad aver creduto nella collaborazione al punto da ospitarci regolarmente, ci ha permesso di sperimentare ancora di più il rapporto tra i valori del passato e la tecnologia, tra l’importanza della nostra cultura e le modalità innovative di fruizione che ci rendono accessibili al nuovo pubblico, grazie alle nuove tecnologie, alla realtà aumentata, al videomapping”.
Venerdì 30 giugno Milano Classica racconterà le sue diverse anime, la sua storia e i progetti per il futuro e lo farà nel modo che le riesce meglio, direttamente dal palco e attraverso le note. In programma musiche di Dvorak, Gershwin, Rouse e anche una piccola sorpresa canora. In sala è possibile entrare dalle ore 20.15, il concerto avrà inizio alle ore 21.00. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.
Lombardia, Consiglio rinnova impegno contro dissesto idrogeologicoMilano, 27 giu. (askanews) – Al termine di un lungo dibattito sul tema del rischio idrogeologico e alle politiche di adattamento al cambiamento climatico il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza (37 a favore, 18 contrari, 2 astenuti) un ordine del giorno sostenuto dalla maggioranza che impegna il Presidente e la Giunta regionale a proseguire nell’attuazione delle politiche e delle azioni fin qui realizzate per il contrasto al dissesto idrogeologico. Tra gli impegni c’è anche quello di promuovere l’utilizzo del Geoportale della Lombardia quale strumento di condivisione delle informazioni territoriali e degli interventi realizzati da Regione Lombardia.
Il dispositivo, sottoscritto da Christian Garavaglia (FdI), Alessandro Corbetta (Lega), Fabrizio Figini (Forza Italia), Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Jonathan Lobati (Presidente Commissione Territorio) e Alessandro Cantoni (Presidente Commissione Ambiente), rilancia inoltre l’azione della Lombardia nell’ambito della Conferenza delle Regioni, al fine di condividere con il Governo specifiche proposte: implementazione di una piattaforma unica nazionale per la raccolta dei fabbisogni e la finalizzazione degli investimenti per gli interventi di difesa suolo; rafforzamento delle strutture tecniche e previsione di percorsi autorizzativi accelerati per gli interventi, anche attraverso specifiche deroghe, analoghe a quelle previste dalle ordinanze di protezione civile. Per quanto riguarda il bacino del Po si chiede di valutare la fattibilità di interventi anche in ambiti diversi da quelli interessati dal progetto di rinaturazione, finalizzati a gestire le ripercussioni sulla portata di magra del fiume, garantendo una lama d’acqua su entrambe le sponde e favorendo anche una più efficiente navigabilità; promuovere, d’intesa con le Regioni, la messa a sistema delle risorse necessarie per la realizzazione degli interventi e per la progettazione e manutenzione delle opere; per quanto riguarda gli Enti Locali situati in aree a elevato rischio idrogeologico, si chiede il conferimento alle Regioni di risorse da destinare per potenziare la pianificazione territoriale e la pianificazione di emergenza. Respinti, invece, i due documenti presentati rispettivamente dalla coalizione PD-M5Stelle-Pattocivico-Avs e da Azione Italia Viva.
Preannunciando il voto contrario all’ordine del giorno della maggioranza, Michela Palestra del Patto Civico ha dichiarato la sua preoccupazione circa l’approccio della Giunta regionale. “Non c’è traccia di una prospettiva né del tentativo di non peggiorare la situazione – ha dichiarato – come anche attestato da Ispra che documenta come in Lombardia nel 2022 il consumo di suolo sia aumentato del 12,2%”. “Si è persa un’occasione straordinaria per cambiare le modalità di intervento, l’approccio per affrontare gli effetti del cambiamento climatico – ha dichiarato per il Pd Matteo Piloni -. Il problema non è cosa fa Regione Lombardia, ma il fatto che non è abbastanza”. Luca Marrelli (Lombardia Ideale) ha indicato la necessità di una sinergia con Enti Locali e Sindaci nel governo idrogeologico dei territori, oltre che di un maggiore coinvolgimento di Regione Lombardia nella gestione dei fondi del Pnrr. Milano, 27 giu. (askanews) – Nicola Di Marco ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle non avrebbe votato il documento della maggioranza, lamentando le carenze dell’azione regionale sul contrasto al consumo di suolo e alla programmazione degli insediamenti della logistica. Durante il dibattito l’Assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi ha presentato i numerosi interventi realizzati da Regione Lombardia, per complessivi 925 milioni di euro. Uno sforzo a suo parere premiato dalla relazione di Ispra secondo cui “la Lombardia è 15° in Italia per consumo di suolo pro capite ed è ultima per consumo di suolo per addetto industria, in linea con l’obiettivo del -25% entro il 2025 e del -45% nel 2030”.
Turismo, primo incontro di Santanchè con assessori province lombardeMilano, 26 giu. (askanews) – Un confronto tra il Governo, la Regione Lombardia e gli assessori provinciali in una logica di ‘sistema’ sul tema del turismo. Questo il senso primo del confronto avuto oggi a Palazzo Lombardia tra il ministro del Turismo, Daniela Santanché, e gli assessori del settore. Un appuntamento promosso da Barbara Mazzali, titolare regionale delle deleghe a Turismo, Moda, Design, Marketing territoriale e Grandi Eventi. “Le istituzioni, a ogni livello, Comuni, Province, Regioni e Governo, devono lavorare insieme, ciascuno con le proprie competenze, perché la sfida del turismo si può vincere solo se siamo uniti”, ha esordito Santanché. Ricordando che “nel 2000 l’Italia era sul podio dell’attrattività turistica mondiale, mentre oggi siamo al quarto posto”, il ministro ha esortato le regioni a ‘fare rete’.
Dal ministro è, quindi, giunto un plauso alla Lombardia: “I dati sono veramente eclatanti: sugli oltre 68 milioni di turisti previsti per l’estate in Italia, 7,4 milioni hanno scelto la Lombardia, dove è in crescita anche la spesa generata dai visitatori per il periodo giugno-settembre (7,8% rispetto al 2022) e il tempo di permanenza (3-4 notti). Questo vuole dire – ha detto Daniela Santanchè rivolgendosi ai presenti – che tutti voi avete lavorato bene, la strada è faticosa per tornare sul podio mondiale, ma questa è la strada giusta”. Da parte sua, l’assessore Mazzali ha rilanciato la stessa logica di unità rispetto alle province lombarde invitate a coordinarsi sotto una regia regionale: “È fondamentale che le province lombarde si iscrivano al portale regionale ufficiale ‘InLombardia’, che lavora in stretta connessione con quello nazionale o comunque indicando al mio assessorato il proprio ‘patrimonio turistico’, per ottenere visibilità e per poter anche essere inseriti nella Carta del Turista della Lombardia, con ulteriori vantaggi”. Il confronto governo-Lombardia ha incluso temi quali affitti brevi, destinazione della tassa di soggiorno, Carta del turista della Lombardia e nuove risorse al settore.
“Quando si va all’estero – ha quindi aggiunto il ministro Santanchè – la promozione deve essere italiana, perché noi abbiamo un elemento competitivo che è fortissimo rispetto agli altri: abbiamo il terzo marchio più famoso al mondo, il ‘Made in Italy’”. Allora, ha proseguito, “non si può andare nel mondo in ordine sparso, ma bisogna farlo sotto il comune ‘ombrello’ italiano, il Padiglione Italia, che fa da contenitore a tutte le Regioni con le loro specificità”. Strategia diversa sul fronte del mercato domestico, ha precisato Santanché, “dove la promozione prima deve essere invece focalizzata sulle peculiarità delle Regioni, che a volte gli stessi italiani non conoscono. Penso a tante splendide valli e i borghi della Lombardia, dove si produce il 90% di apprezzatissimi prodotti enogastronomici di questa regione”.
Lombardia, approvato progetto per centro unico prenotazioni sanitàMilano, 26 giu. (askanews) – La Regione Lombardia stanzia nuovi fondi per il contenimento delle d’attesa per le prestazioni sanitarie e approva il progetto definitivo per la realizzazione del Centro unico di prenotazione delle stesse. Queste alcune decisioni assunte oggi dalla giunta presieduta dal presidente Attilio Fontana. La relativa delibera, proposta dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso, prevede un’integrazione da 20 milioni euro del piano operativo regionale per il contenimento dei tempi di attesa. In questo modo lo stanziamento totale, a favore dei piani presentati dalle Ats, arriva a quota 81 milioni. Della dotazione totale quindi, 46.372.000 euro sono destinati agli erogatori pubblici e 34.628.000 euro agli erogatori privati accreditati.
La delibera approvata oggi contiene indicazioni alle aziende per aumentare le prestazioni ambulatoriali e di ricovero attraverso l’erogazione di prestazioni aggiuntive e fornisce importanti indicazioni sull’appropriatezza prescrittiva in radiologia e medicina nucleare. Ed ancora, il 10% delle prestazioni di diagnostica è finalizzata alla quota screening aggiuntiva che ogni ente dovrà effettuare entro fine anno. Nell’atto sono contenute anche indicazioni operative per la gestione delle agende con l’obiettivo di renderle uniformi e omogenee tra i vari enti. Regione Lombardia vuole superare il problema dei cosiddetti ‘no-show’ (ovvero i pazienti che non si presentano a visita) che nei primi 4 mesi del 2023 ammontano a 1.457.429, quasi il 23% delle prestazioni prenotate. Lo farà attraverso l’aumento delle prenotazioni che si aggiungeranno alla normale disponibilità. Le strutture sanitarie dovranno poi impegnarsi a pubblicare tempestivamente i referti sul Fascicolo Sanitario Elettronico entro 24 ore dalla loro produzione (almeno il 95%) e raggiungere l’80% delle prescrizioni ambulatoriali effettuate da parte dei propri specialisti in forma dematerializzata entro la fine del 2023.
Analizzando i numeri delle prestazioni erogate nei primi mesi dell’anno (gennaio-maggio) è evidente l’incremento di visite ed esami nelle classi di priorità B (10 giorni) e D (30 giorni), soprattutto da parte degli enti pubblici. Prendendo in esame il periodo gennaio – maggio 2019 e il periodo gennaio maggio 2023 per la classe di priorità B, grazie ai provvedimenti della Giunta regionale, sono stati erogati 101.577 esami e visite in più nel 2023, corrispondenti a un aumento del 41% di prestazioni. Per la classi di priorità D (30 giorni) la differenza nello stesso periodo tra il 2019 e 2023 fa registrare un aumento di 136.942 tra esami e visite, che vale il 24% in più. “Il piano operativo – ha detto l’assessore Bertolaso – ha registrato una concreta e proficua partecipazione delle strutture pubbliche e private accreditate fin dai primi mesi del 2023. Tutto ciò ha determinato un incremento delle prestazioni erogate. E, l’ulteriore somma messa a disposizione da Regione Lombardia, conferma l’impegno dell’ente in questo importante settore”.
Con un’altra delibera, proposta sempre dall’assessore Bertolaso, la giunta approva il progetto definitivo per la realizzazione del Centro unico di prenotazione regionale in cui confluiranno le agende delle strutture pubbliche e private. Una volta in essere, prevede un insieme di strumenti applicativi per la gestione centralizzata della programmazione e dell’offerta ambulatoriale. Definita quindi l’offerta tecnica, la Direzione Generale Welfare di Regione dovrà incaricare Aria S.p.A. per la realizzazione del progetto definito affinché diventi operativo. “Un provvedimento davvero molto importante – ha concluso l’assessore regionale al Welfare – che vuole andare a incidere concretamente sulla facilitazione dell’accesso alle prenotazioni da parte dei cittadini. Anche in questo modo cerchiamo di rendere più semplice il ‘dialogo’ tra chi necessita di una visita o di un esame e la struttura che deve offrirla”.
Lombardia, R.La Russa: mobilità su due ruote, educazione centraleMilano, 23 giu. (askanews) – “La gestione dei monopattini e delle biciclette, connessa alla sicurezza stradale, è sempre centrale nella nostra considerazione quotidiana. E lo diventa ancor più con l’arrivo del caldo che porta all’aumento della circolazione dei mezzi ‘a due ruote’. Come Regione stiamo puntando su azioni di sensibilizzazione che verranno rilanciate anche nelle prossime settime, con campagne di comunicazione mirate. Vogliamo fare in modo che vi sia sempre più attenzione verso l’educazione stradale e in particolare proprio alla mobilità sulle due ruote”. Così in una nota l’assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione civile della Regione Lombardia, Romano La Russa, dopo aver appreso la notizia di due nuovi incidenti a Milano e a Segrate, dove una donna e un uomo in bicicletta sono stati investiti da auto.
Allargando poi il ragionamento ai monopattini, l’assessore La Russa ha rilevato come “faccia piacere rilevare che, a Roma, il Governo stia per recepire, a livello nazionale, quanto Regione Lombardia propone da tempo: casco, targa e assicurazione per l’uso dei monopattini”. “Non si può andare avanti con il pericolo che, soprattutto a Milano e nelle grandi città – ha concluso l’assessore La Russa – a ogni incrocio si incorra nel rischio di essere investiti da un monopattino che sfreccia a velocità inammissibili. Un pericolo per i pedoni, per gli automobilisti e per chi guida il monopattino”.