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Università, a Pavia inaugurato nuovo polo didattico di 2.500 mq

Università, a Pavia inaugurato nuovo polo didattico di 2.500 mqMilano, 23 giu. (askanews) – All’università di Pavia è stato inaugurato un nuovo polo didattico del dipartimento di Scienze del Farmaco. Si tratta di spazi che occupano una superficie di 2.500 metri quadrati, ospitano due aule didattiche grandi, una aula studio, quattro laboratori didattici dedicati, cinque laboratori di ricerca con altrettanti studi per i docenti. All’inaugurazione è intervenuto anche l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Alessandro Fermi.

“Gli atenei lombardi – ha detto – non hanno eguali nel nostro Paese in termini di attrattività e questa nuova struttura innovativa, perfettamente inserita nel contesto urbano e costruita senza consumo di suolo, non potrà che aumentare l’attrattività dell’Università di Pavia, che già è un punto di riferimento per tutto il territorio circostante e anche per studenti che provengono da fuori regione. Approfitto di questa giornata di festa per fare i complimenti a questo ateneo, che prepara al meglio gli studenti per il mondo del lavoro. Secondo i recenti dati del rapporto AlmaLaurea, infatti, ben l’80% di chi si laurea qui trova lavora entro un anno. Un dato davvero significativo”. L’inaugurazione di questo nuovo polo didattico (primo passo di una vasta riqualificazione) avviene in coincidenza con i 90 anni esatti della Facoltà di Farmacia, oggi Dipartimento di Scienze del Farmaco, e che si configura ancora come felice punto di incontro fra biologi, medici e chimici, grazie a docenti di chiara fama tra cui si ricorda ad esempio Giulio Natta, Premio Nobel per la chimica nel 1963.

Il Dipartimento di Scienze del Farmaco offre oggi due corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico e dal prossimo anno accademico un nuovo Corso di Laurea Magistrale in lingua inglese: Industrial Nanobiotechnologies for Pharmaceuticals. È una offerta formativa attrattiva che ha visto un incremento delle immatricolazioni complessivo pari al 30% negli ultimi tre anni accademici. La scelta di sostituire la struttura preesistente è stata dettata dalla volontà di avviare un processo di rigenerazione dell’intera area degli Istituti Universitari, evitando il consumo di suolo e collocando il nuovo edificio in una posizione strategica rispetto ai dipartimenti che si possono avvalere dei nuovi spazi per la didattica e i laboratori.

Dal punto di vista architettonico, l’edificio si distingue immediatamente per una qualità architettonica superiore, caratterizzata da ampie vetrate che favoriscono l’ingresso della luce naturale nell’atrio e negli spazi per lo studio al piano terra. Grande attenzione è stata dedicata ad avere standard elevati per quanto riguarda il benessere, il comfort e l’accoglienza. La progettazione degli impianti è stata finalizzata a garantire alti livelli prestazionali, ottimizzando i rendimenti ed utilizzando fonti di energia rinnovabile.

Lombardia, da Regione “massima attenzione” a peste suina e africana

Lombardia, da Regione “massima attenzione” a peste suina e africanaMilano, 22 giu. (askanews) – Peste suina africana e influenza aviaria al centro dei lavori della Commissione Sanità oggi pomeriggio. “C’è massima attenzione da parte di questa Commissione e di Regione Lombardia su queste due emergenze sanitarie che potrebbero avere conseguenze economiche importanti per i territori – ha dichiarato il vice presidente Roberto Anelli (Lega) che ha presieduto la Commissione -. L’obiettivo è contenere e controllare la diffusione dei due virus per mettere in sicurezza gli allevamenti e l’economia lombarda. È un percorso lungo, ma le misure messe in campo sono efficaci”.

La seduta della Commissione dedicata a peste suina africana e influenza aviaria è stata richiesta dal Consigliere regionale Carmela Rozza (Pd) che ha espresso “grande preoccupazione per gli enormi danni per l’economia lombarda nel caso della diffusione dei due virus”. Si stima, infatti, che le perdite dell’export lombardo potrebbero arrivare a 60 milioni di euro al mese se la peste suina africana si diffondesse in tutta la pianura padana. La peste suina africana ha, infatti, un impatto economico diretto sulle aziende a causa dell’abbattimento dei suini infetti e un impatto indiretto perché comporta l’istituzione di zone di rischio (zone infette e zone di sorveglianza) che prevedono restrizioni nel movimento di suini vivi e prodotti a base di carne di suino dalle zone infette e dalle zone di sorveglianza. In Lombardia sono allevati circa 5 milioni di suini che rappresentano più del 50% sull’intero comparto nazionale. L’80% degli allevamenti lombardi di suini è concentrato nelle Province di Cremona e Mantova. Un settore che, oltre a rappresentare una delle principali filiere per l’economia agricola regionale, alimenta molte delle più importanti produzioni Dop italiane. Ad oggi sul territorio lombardo sono, ineve, presenti 5.201 cinghiali, in forte calo rispetto al 2022 (14.663) e al 2021 (14.345). Le aziende testate nel 2023 sono state 89 per un totale di 456 suini.

Il monitoraggio è stato fatto in due fasi. Nel primo periodo (a gennaio e febbraio 2022, dopo la scoperta del primo caso in Piemonte) sono stati messi in campo 400 uomini per individuare carcasse di cinghiali e sono state attivate le azioni di sorveglianza su un’area di 330 chilometri quadrati. Nel secondo periodo (da febbraio 2022 a giugno 2023) sono state identificate le zone a rischio e monitorate 12 aree da 3- 5 ettari. Tutti i campioni sono risultati negativi, fino al primo caso del 20 giugno. La peste suina africana è un virus che colpisce cinghiali e suini, senza la capacità di passare ad altri animali o all’uomo. Il cinghiale è il principale “veicolo” del virus e anche le carcasse sono in grado di trasmettere la malattia. Il primo caso in Italia risale al 7 gennaio 2022 a Ovada, in provincia di Alessandria, mentre martedì 20 giugno è stato confermato il primo caso di peste suina africana sul territorio lombardo riscontrata su una carcassa di cinghiale a Torretta Bagnaria nel pavese, a pochi chilometri dal Piemonte. L’area, come prevede il protocollo di intervento indicato dall’ordinanza del Presidente della Lombardia Attilio Fontana n. 28 del 6 giugno, è stata posta in Zona II, la cosiddetta “zona rossa”, che è ricompresa nella Zona I, una zona cuscinetto tra le aree infette e quelle non ancora coinvolte dalla presenza del virus.

Regione Lombardia, in presenza di un focolaio, interviene per definire i margini dell’area infetta attraverso la ricerca di carcasse di cinghiali e la gestione degli allevamenti suini più a rischio. Per evitare la diffusione del virus la prima azione è ridurre la libertà di movimento dei cinghiali attraverso il posizionamento di doppie recinzioni tra Lombardia e Piemonte. Per questo Regione Lombardia ha pubblicato un bando che prevede un fondo di 2milioni e 200mila euro destinato ai Comuni nelle Zone di restrizione I e II, ai Comuni considerati a rischio e ai Comuni al confine con l’Emilia Romagna e il Piemonte per l’acquisto delle recinzioni. Inoltre, entro il prossimo mese saranno distribuite alle Provincie con la maggiore presenza di allevamenti di suini 105 nuove gabbie per la cattura e il contenimento dei cinghiali. La seconda azione è la riduzione della presenza dei cinghiali. L’obiettivo per il 2023 è il 180% dei prelievi dell’anno precedente, cioè 1.139 esemplari. Tra luglio 2022 e giugno 2023 ne sono già stati abbattuti 1.062, cioè +173%. Fondamentali sono anche il recupero delle carcasse per bonificare le aree. Per intervenire in modo rapido ed efficace, regione Lombardia sta valutando con il Commissario straordinario per la peste suina africana, Vincenzo Caputo, l’uso degli uomini della Protezione Civile e dell’esercito. Infine, le misure di biosicurezza per mettere in sicurezza gli allevamenti intensivi di suini affinché possano proseguire la produzione anche in presenza di una diffusione del virus.

Non sono presenti, invece, al momento sul territorio lombardo focolai di influenza aviaria (H5N1), un virus influenzale che infetta volatili selvatici e domestici e si può trasmettere ad altri animali e all’uomo. L’unico caso è quello scoperto lo scorso aprile a Carpendolo, in provincia di Brescia, e subito contenuto di un piccolo allevamento rurale. In Lombardia la popolazione avicola è di 18 milioni. La maggior parte degli allevamenti (il 75%) si trova nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Nel 2022 sono stati controllati 970 allevamenti con quasi 20mila accertamenti diagnostici e sono stati ispezionati 853 allevamenti per verificare le misure di biosicurezza. Gli obiettivi di questi monitoraggi sono l’identificazione delle aree a rischio, l’adozione di misure di prevenzione, l’attivazione di azioni di sorveglianza attiva e passiva, la verifica degli standard di biosicurezza. Misure che hanno consentito, finora, di proteggere gli allevamenti e la produzione. Per contenere la diffusione dell’influenza aviaria e, di conseguenza, tutelare il comparto zootecnico, nel 2023 è stato attivato un gruppo interregionale tra Lombardia ed Emilia Romagna con l’obiettivo di coordinare azioni ed interventi. In caso di focolaio il piano di emergenza prevede l’abbattimento di tutti gli animali, il “vuoto sanitario” con bonifica dell’area e l’istituzione di zone di restrizione (protezione fino a 3 km dall’azienda infetta) e sorveglianza (fino a 10km).

Milano, Franco(R.Lombardia): 5.913 case popolari sfitte nel 2023

Milano, Franco(R.Lombardia): 5.913 case popolari sfitte nel 2023Milano, 22 giu. (askanews) – Gli alloggi sfitti a Milano nel 2023 sono 5.913, di cui 3.981 di proprietà del Comune e 1.932 di proprietà di Aler. Sono alcuni dei numeri forniti dall’assessore alla Casa e Housing sociale della Regione Lombardia, Paolo Franco, che oggi ha relazionato nella Commissione IX consiliare regionale. Gli alloggi in carenza manutentiva vanno divisi tra quelli di Aler e quelli di proprietà dei Comuni. In totale, in Lombardia, escluso Milano, nel 2023 sono 14.409, di cui 7.932 (+26,8% rispetto al 2022) di proprietà dei Comuni e 6.477 (-38,7% rispetto al 2022) di proprietà delle Aler. L’andamento delle assegnazioni Aler nel 2022 ha registrato un significativo miglioramento rispetto al 2021: complessivamente + 84,4%. E il 2023 sta continuando il trend positivo.

“A fronte dei numeri a nostra disposizione, potremmo fare facili confronti con la città di Milano e in generale con i Comuni, ma non è questo il nostro intento. Al contrario, per noi la priorità è quella che vorrei chiamare ‘Missione Lombardia’”, ha dichiarato Franco. “Ho chiesto ai consiglieri presenti in Commissione, che fossero di maggioranza o di opposizione, di non fermarsi a guardare quanti sfitti ha la Regione e quanti i Comuni, ma di guardare insieme all’obiettivo comune. Continuare a litigare sui numeri e continuare a fare dichiarazioni sempre uguali su chi ha colpe e chi ha i numeri più alti, non darà una casa ai nostri cittadini” ha continuando auspicando una cessazione delle polemiche con altre istituzioni come il Comune di Milano. “Mettiamoci seduti e pensiamo alle soluzioni. Io – ha proseguito l’assessore Franco – ne ho già individuate tre, ma sono assolutamente aperto a quelle di tutti. Per prima cosa vanno reperite le risorse; in secondo luogo vanno fatti gli avvisi in Stato di fatto (le famiglie che possono e vogliono ristrutturale devono poterlo fare, ricevendo lo scomputo sull’affitto), infine dobbiamo provvedere alla diversificazione delle assegnazioni mediante le valorizzazioni (chi, per esempio ha un reddito attorno ai 15mila euro non è considerato indigente ma non può neanche accedere al mercato privato e qui si può pensare a una sinergia sulle riattazioni)” ha concluso l’assessore.

Nel dettaglio, le assegnazioni di alloggi pubblici per Aler registrano per Aler Bg-Lc-So un dato di 184 al 31 dicembre 2021 e di 285 al 31 dicembre 2022, pari a +55%. Per Aler Bs-Cr-Mn 178 le assegnazioni del 2021 e 501 quelle nel 2022, pari a +181%. Per Aler Milano 819 le assegnazioni del 2021 e 1.376 del 2022, +68%. Aler Pv-Lo, 246 assegnazioni nel 2021 e 304 nel 2022, pari a +24%. Infine, Aler Va-Co-MB e Busto Arsizio 124 assegnazioni nel 2021 e 394 nel 2024, con un incremento percentuale del 218%. Gli appartamenti che rimangono invece a oggi sfitti si dividono in tre tipologie: liberi (sono gli alloggi assegnabili tramite l’avviso pubblico già in corso o l’avviso successivo), in ristrutturazione (per i quali i lavori di manutenzione, recupero o ristrutturazione sono in corso o il cui progetto è stato già finanziato e approvato), in carenza manutentiva (necessitano di lavori o il cui progetto non è stato ancora approvato anche se finanziato, inclusi gli inagibili). Su questi ultimi si concentra il lavoro dell’assessorato.

Varese, accordo per più sicurezza su treni, in fermate e stazioni

Varese, accordo per più sicurezza su treni, in fermate e stazioniMilano, 22 giu. (askanews) – È stato siglato oggi nella sala consiliare di Gallarate l’accordo ‘Stazioni Sicure’ 2023 tra Regione Lombardia, Prefettura di Varese, Trenord, Rfi, Ferrovie Nord, Agenzia Tpl e i Comuni del territorio per la promozione della sicurezza integrata nelle stazioni ferroviarie, alle fermate e aree di sosta per il trasporto pubblico locale e per il contrasto all’esercizio abusivo dei taxi all’aeroporto di Malpensa.

Attualmente sono 13 i Comuni che hanno già aderito all’intesa: i Comuni capofila di Varese, Busto Arsizio e Gallarate a cui si aggiungono Somma Lombardo, Ferno, Caronno Pertusella, Cislago, Gemonio, Gerenzano, Induno Olona, Luino, Saronno e Vedano Olona. Regione Lombardia finanzierà con 50.000 euro, fino a dicembre, le polizie locali dei Comuni aderenti che svolgeranno servizi di controllo in forma coordinata e in sinergia con le altre forze dell’ordine. Nel precedente protocollo che si è svolto tra la fine di ottobre e la metà di dicembre 2022, sono stati effettuati 80 servizi mirati che hanno portato all’identificazione di oltre 1.000 persone. Diversi gli episodi che hanno richiesto l’intervento degli agenti: minacce ai conducenti di autobus, atti di vandalismo, danneggiamenti di arredi pubblici, imbrattamenti e presenza di persone senza fissa dimora in stato di ebrezza.

“Rafforzare la sicurezza delle stazioni e delle zone antistanti- commenta l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa – oltre alle aree di sosta del trasporto pubblico locale, troppo spesso trasformate in ‘non luoghi’ in balia di delinquenti e balordi, in gran parte extracomunitari, è una priorità di Regione Lombardia, assessore regionale alla Sicurezza. Chi viaggia sui treni e sui mezzi pubblici deve potersi spostare serenamente e in sicurezza, senza rischiare di essere aggredito o derubato”. “Prioritario per Regione Lombardia – aggiunge La Russa – è, allo stesso modo, anche il contrasto al fenomeno dei taxi abusivi che gravitano soprattutto intorno all’aeroporto di Malpensa, aumentati con la riapertura del Terminal 2 dell’hub varesino lo scorso 31 maggio e con la ripresa del traffico aereo nel periodo post pandemico. L’accordo ‘Stazioni Sicure’ 2023 si prefigge questo duplice obiettivo e punta sulla sinergia tra i vari Comandi di Polizia Locale del territorio e le altre forze dell’ordine, Polfer, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza”. “La collaborazione tra i Comandi di Polizia locale, anche quelli con gli organici meno consistenti – continua l’assessore alla Sicurezza – garantisce un impiego numericamente adeguato di agenti per i servizi di controllo e prevenzione, soprattutto nelle ore serali e nei festivi e permette uno scambio fattivo di professionalità”. “Ringrazio il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello – aggiunge La Russa – per la sensibilità dimostrata tanto da essere stato uno dei primi a promuovere sul proprio territorio questo accordo già lo scorso settembre. Il mio ringraziamento va, inoltre, a tutti i Comuni aderenti, a cominciare dai Comuni capofila Varese, Busto Arsizio e Gallarate, che per la prima volta si è unito all’intesa, alle Forze dell’ordine e alle Polizie locali. L’auspicio è che gli ottimi risultati ottenuti già nei mesi scorsi, spingano sempre più Comuni lombardi a sottoscrivere il nostro protocollo”.

“Servizio efficiente e sicurezza sui treni e nelle stazioni. Sono questi – afferma l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente – gli obiettivi che perseguiamo in ambito trasportistico. Dopo la firma della convenzione con le Forze armate e le Forze dell’ordine che permette loro di viaggiare gratuitamente e le risorse stanziate per la sicurezza dei laghi lombardi, questa iniziativa rafforza ulteriormente il pacchetto di misure messe in campo per garantire ai cittadini di poter vivere i luoghi pubblici in totale serenità”. “Grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, le stazioni e le aree limitrofe finalmente non saranno più terra di nessuno. Un accordo che ha il merito di combattere anche il fenomeno dell’abusivismo, che mina pesantemente il lavoro dei taxisti. Il nostro obiettivo è chiaro: tolleranza zero contro chi non è in regola” conclude l’assessore Lucente.

Lombardia, Lucente: in aumento nuovi treni, ma ora cambio di passo

Lombardia, Lucente: in aumento nuovi treni, ma ora cambio di passoMilano, 21 giu. (askanews) – “Abbiamo consegnato 111 nuovi treni dei 222 previsti entro il 2025. Nonostante tutto, le segnalazioni di treni in ritardo e cancellazioni di convogli faticano a diminuire rispetto a quanto previsto. Siamo consapevoli che quelli appena trascorsi siano stati giorni difficili per i viaggiatori della Lombardia”. È quanto dichiara l’assessore regionale lombardo ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, a seguito di alcune cancellazioni di treni negli ultimi giorni effettuati da Trenord.

“Regione Lombardia – aggiunge l’assessore – sta facendo del suo meglio per migliorare il servizio offerto. Continuano le immissioni di nuovi treni, moderni ed efficienti. Ora però è necessario un cambio di passo. Noi stiamo mettendo in campo il massimo impegno, investendo risorse e acquistando nuovi mezzi per garantire un servizio all’avanguardia e l’entrata in servizio di nuovi convogli ferroviari”. “Continuerò a monitorare quotidianamente la situazione – sottolinea Lucente – ed effettuare sopralluoghi sulle linee e le tratte di tutto il territorio per verificare di persona quanto accade ogni giorno”.

“Un impegno – conclude l’assessore regionale ai Trasporti – che deve essere sinergico e coinvolgere vertici e tecnici non solo di Regione Lombardia, ma anche di Trenord, Ferrovie Nord Milano e Rfi per l’ammodernamento delle infrastrutture e delle tratte rotabili. Non basta più solo la manutenzione ordinaria ma uno sforzo collettivo straordinario per garantire ai passeggeri un servizio efficiente e puntuale”.

Sanità, SIRM: toccare con mano la radiologia del futuro

Sanità, SIRM: toccare con mano la radiologia del futuroRoma, 20 giu. (askanews) – Riunite per la prima volta a Milano le tre società scientifiche dell’area radiologica: radiologia, medicina nucleare e radioterapia oncologica (SIRM, AIMN, AIRO). I saperi e le novità di tre discipline unite insieme per un salto nel futuro nella diagnosi e nella terapia dei pazienti. Tutto questo in un contesto dove le innovazioni dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale faranno da collante per un congresso che si prospetta di straordinaria caratura scientifica e professionale.

Una serie di novità scientifiche dai notevoli risvolti concreti per i pazienti, che verranno illustrate nel corso del Congresso Nazionale SIRM, denominato “The next generation”, che si terrà a Milano dal 20 al 23 giugno 2024, presso il prestigioso centro congressi Allianz MiCo. “L’idea di riunire le tre società scientifiche dell’area radiologica è stata una sfida e un’esigenza dettata dalla trasversalità della disciplina radiologica, sempre più centrale tra le branche della medicina e al cuore della diagnosi e del percorso di cura del paziente”, spiega il Prof. Andrea Giovagnoni, Presidente della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM).

La SIRM è la più grande Società scientifica italiana e fra le maggiori in Europa, rappresentando oltre 12 mila medici radiologi sul territorio italiano. La Radiologia ha ormai consolidato il suo ruolo fondamentale nella moderna medicina, fornendo indicazioni essenziali nella pianificazione diagnostico-terapeutica e nella diretta azione mininvasiva interventistica nella maggior parte dei pazienti, sia ospedalizzati che ambulatoriali. La SIRM, Società Scientifica fondata nel 1913, presenta fra i suoi principi statutari il progresso delle scienze radiologiche, promuovendo la ricerca scientifica e l’innovazione e favorendo l’aggiornamento culturale e scientifico dei Soci. “Si tratta – aggiunge il Prof. Gianpaolo Carrafiello, Ordinario di Radiologia a Milano e Presidente del Congresso Nazionale SIRM – del 51esimo Congresso Nazionale della SIRM. Questa edizione è senz’altro la più futuristica in quanto, oltre a riunire i medici dell’area radiologica, presenta anche una parte sperimentale ad alto contenuto tecnologico, dove i partecipanti potranno testare le innovazioni di intelligenza artificiale e di tecniche interventistiche in una sorta di villaggio appositamente allestito”.

Il Congresso Nazionale di Radiologia a cadenza biennale (ultimo a Roma nel 2022) costituisce, da oltre cento anni, tradizionalmente momento di grande aggregazione generale con coinvolgimento di migliaia di soci SIRM, clinici di altre branche della medicina, figure istituzionali, politiche, appartenenti al management sanitario, rappresentanti dell’industria che promuovono innovazioni tecnologiche in concorrenza tra loro, cogliendo l’occasione del vasto audience del Congresso Nazionale. La mostra tecnica del Congresso Nazionale si svilupperà su 25mila metri quadrati e rappresenta una delle sue principali attrazioni: la presentazione simultanea da parte dell’industria elettromedicale e del farmaco e delle tecnologie di imaging (TC, RM, Angiografi, Ecografi) o sistemi di archiviazione-trasmissione immagini (RIS, PACS) e di intelligenza artificiale.

Il Congresso Nazionale 2024 non sarà solo il 51° Congresso Nazionale di Radiologia ma anche il 1° Congresso Nazionale delle Società dell’area radiologica congiunto che, per la prima volta, riunisce le 3 società di area radiologica: la SIRM, l’AIMN (Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare) e l’AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica). Una kermesse radiologica che unirà per la prima volta specialisti radiologi, medici nucleari e radioterapisti in un congresso dove integrazione e ibridizzazione costituiranno le parole chiave del convegno. Saranno altresì invitati come partner l’Associazione di neuroradiologia (AINR) e dei fisici medici (AIFM). SIRM, AIMN ed AIRO si uniranno in una cerimonia comune di apertura a sancire la volontà di un nuovo modo di affrontare temi di diagnostica e terapia mettendo al centro il paziente, utilizzando la straordinaria tecnologia che il mondo radiologico mette oggi a disposizione del mondo sanitario. Il Congresso sarà l’occasione per definire una nuova era nella ricerca e nella formazione delle nuove generazioni di medici specialisti che faranno dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie la base comune della loro professione. Un evento che attirerà circa 10.000 partecipanti e costituirà uno degli eventi congressuali scientifici più importanti del 2024. L’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO), fondata nel 1990, è l’unica società scientifica di radioterapia in Italia e comprende più di 1000 Radioterapisti Oncologi. L’AIRO, presieduta per il biennio 2023-24 dalla Dr.ssa Cinzia Iotti, comprende 13 Gruppi di Studio su diverse patologie e tecniche di trattamento, sviluppando iniziative di carattere scientifico e 10 gruppi interregionali e regionali che coordinano le attività di radioterapia sul territorio nazionale interfacciandosi con le istituzioni regionali. L’Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN) e? un’Associazione scientifica volontaria, senza fini di lucro, nata nel 1990 e presieduta per il biennio 2023-24 dalla Dr.ssa Maria Luisa De Rimini, si distingue come una delle organizzazioni più dinamiche nell’ambito dell’imaging molecolare e della terapia con radiofarmaci in Europa e lavora in stretta sinergia con altre organizzazioni di medicina nucleare sia in Europa che nel resto del mondo, creando un solido network di collaborazione.

Milano, ottava edizione dei campus Summer Escapes in Triennale

Milano, ottava edizione dei campus Summer Escapes in TriennaleMilano, 19 giu. (askanews) – Anche quest’anno Triennale Milano organizza i campus estivi Summer Escapes (12 giugno – 8 settembre 2023), realizzati in collaborazione con i Ludosofici, Ricetta QuBì e CAF Onlus. I campus sono rivolti a bambini e ragazzi dai 6 agli 11 anni provenienti dagli otto municipi periferici ai quali si rivolge il progetto di Ricetta QuBì, finalizzato a contrastare il fenomeno della povertà infantile promuovendo la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e il terzo settore. Anche questa edizione del progetto, dal titolo C.A.S.A. T., è sostenuta da Scalo Milano Outlet & More, Outlet già Education Partner di Triennale Milano che per il terzo anno consecutivo permetterà di offrire gratuitamente i campus alle famiglie partecipanti.

L’iniziativa continua dopo gli ottimi risultati dell’edizione dell’estate del 2022, aprendo Triennale a nuove progettualità e promuovendo un rapporto sempre più vivo con la città. Novità di quest’anno è il laboratorio USE – Uso Sconosciuto Evviva, progettato appositamente dal designer Martí Guixé per il campus del 2022, che Triennale propone per la prima volta fuori dalla propria sede, con tre appuntamenti presso la sede di Scalo Milano Outlet & More a Locate Triulzi, il 17 giugno e il 3 e il 16 settembre. Il laboratorio USE è un’ulteriore conferma dei rapporti di scambio tra le due realtà, che dimostrano il proprio impegno concreto a favore della città. Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, afferma: “Abbiamo sempre creduto nelle grandi potenzialità di iniziative come questa, che permette di accogliere i bambini all’interno dei nostri spazi facendo vivere loro l’esperienza dei campus estivi in un luogo unico come Triennale. Questo progetto nasce con l’obiettivo di creare opportunità e generare una sensibilità verso la cultura, avvicinando i più giovani a nuovi orizzonti. Al centro della nostra visione c’è la prospettiva di un futuro costruito su basi valoriali che vedono inclusione e accessibilità come parte fondante della cultura. Rinnoviamo quindi i nostri ringraziamenti a Scalo Milano Outlet & More per il sostegno e ai Ludosofici per essere stati in grado di creare una proposta in linea con lo spirito di Triennale.” Davide Lardera, Amministratore Delegato di Scalo Milano Outlet & More, dichiara: “Siamo orgogliosi di supportare, per il terzo anno consecutivo, i campus estivi Summer Escapes insieme a un Partner importante come Triennale Milano, a cui siamo estremamente legati e a cui ci accomunano i valori di inclusività e responsabilità sociale. Crediamo fortemente in questa iniziativa, che conferma l’impegno di Scalo Milano Outlet & More nel creare valore e contribuire alla crescita e alla formazione delle giovani generazioni con azioni concrete e progetti multidisciplinari. Offrire alle bambine e ai bambini coinvolti all’interno dell’iniziativa tutti gli strumenti necessari per intraprendere un prezioso percorso formativo è per noi motivo di grandissimo orgoglio.” Grazie alla collaborazione tra Triennale Milano e Scalo Milano Outlet & More oltre 120 bambini sono coinvolti nell’iniziativa e hanno la possibilità di partecipare alle attività del campus, organizzate in tutti gli spazi espositivi di Triennale e nel suo giardino. Sono in programma otto settimane di campus (dal 12 giugno al 21 luglio e dal 28 agosto all’8 settembre, dal lunedì al venerdì) e ogni settimana coinvolge i bambini di una delle otto zone di Milano selezionate. Scalo Milano Outlet & More mette a disposizione delle famiglie partecipanti anche il trasporto dei bambini in Triennale, fornendo così un servizio di grande sostegno.

Il campus, che quest’anno si rivolge esclusivamente a bambini e ragazzi provenienti dagli otto municipi periferici coinvolti nel progetto di Ricetta QuBì, offre una serie di attività multidisciplinari strutturate in collaborazione con i Ludosofici, realtà che si dedica alla creazione di percorsi didattici utilizzando gli strumenti che provengono dal mondo della filosofia e della didattica dell’arte. Partendo dal nuovo allestimento del Museo del Design Italiano di Triennale e dalla mostra Home Sweet Home, i campus di quest’anno conducono bambine e bambini a giocare e a ragionare sull’idea di casa nell’accezione più ampia possibile, partendo dai concetti di familiarità e accoglienza per arrivare a una riflessione più ampia sull’espressione di sé. Otto settimane per provare a immaginare una casa in Triennale, una comunità aperta a tutti e in cui esprimersi liberamente.

Ogni settimana viene coinvolto uno speciale ospite che abbraccia diverse discipline, dall’arte al design, dalla danza all’architettura, e che lavora a stretto contatto coi bambini a seconda della prospettiva scelta per indagare i temi centrali del campus. Tra gli ospiti coinvolti: il progettista architettonico Alvar Aaltissimo, lo studio grafico studio òbelo, l’illustratore e toy designer Luca Boscardin, l’associazione che promuove l’accessibilità in ambito culturale Fedora, la danzatrice e ricercatrice Delfina Stella, e i collettivi Serpica Naro, Ciao Mare e Landscape. Inoltre, le bambine e i bambini partecipanti possono sperimentare un nuovo workshop progettato appositamente dall’illustratrice Olimpia Zagnoli per il campus. Il kit del gioco resterà a disposizione di Triennale Milano, aggiungendosi alla collezione di giochi d’autore iniziata nel 2021, sempre in occasione di Summer Escapes, con Camp Out! progettato dal collettivo Parasite 2.0. e USE – Uso Sconosciuto Evviva, di Martí Guixé. Quest’ultimo si svolge quest’anno presso la sede di Scalo Milano Outlet & More a Locate Triulzi e permette ai bambini e le famiglie di confrontarsi con il tema dell’ignoto e del mistero, a partire dall’assenza di regole. Il laboratorio parte da una situazione generata da degli indizi casuali che vengono sorteggiati attraverso dei dadi illustrati da Martì Guixé. I partecipanti dovranno muoversi in un territorio misterioso e senza regole per dare vita a risultati inimmaginabili, utilizzando materiali insoliti e diversi tra loro. Il laboratorio è gratuito e su iscrizione al sito di Scalo Milano Outlet & More.

Accordo R.Lombardia-sindacati per stabilizzare personale Covid

Accordo R.Lombardia-sindacati per stabilizzare personale CovidMilano, 19 giu. (askanews) – La Regione Lombardia e le organizzazioni sindacali hanno condiviso e sottoscritto i nuovi accordi per la stabilizzazione del personale sanitario impiegato durante l’emergenza Covid. Si tratta di uno strumento per garantire continuità nell’erogazione dell’assistenza, vista anche la penuria di personale sanitario e la necessità di recupero delle liste d’attesa.

“Ci stiamo impegnando per rendere attrattivo il lavoro nel sistema sanitario, ma nel frattempo è altrettanto importante valorizzare chi già nei nostri ospedali e nei nostri servizi territoriali ci lavora e vuole rimanerci. Oltre a questo, la stabilizzazione permetterà di non disperdere le professionalità acquisite dal personale che ha prestato servizio durante l’emergenza Covid-19” ha osservato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso. L’accordo prevede l’ampliamento dei profili professionali che possono essere interessati dalla stabilizzazione e le tipologie di contratti presi in considerazione come requisito di servizio. La stabilizzazione è ora possibile nei confronti del personale dirigenziale e non dirigenziale sanitario, socio-sanitario e amministrativo, tecnico e professionale, reclutato dagli enti del Ssn con contratti di lavoro flessibile.

Occorre però aver svolto attività lavorativa, anche come lavoratore autonomo, per 18 mesi lavorativi effettivi entro le fine del 2024, di cui almeno 6 nel periodo dal 31 gennaio 2020 a fine 2022. Naturalmente è richiesto anche il possesso di tutti i requisiti generali e specifici per l’accesso ai pubblici concorsi di ciascun profilo. I professionisti assunti tramite procedure concorsuali potranno essere stabilizzati per via diretta, mentre per il personale che ha prestato servizio con rapporto autonomo verranno espletate delle prove selettive tramite procedure concorsuali riservate. Tra i requisiti di priorità stabiliti, oltre l’anzianità di servizio, l’essere disponibili a lavorare nell’area dell’emergenza-urgenza.

Congresso nazionale SIRM, martedì 20 giugno presentazione a Milano

Congresso nazionale SIRM, martedì 20 giugno presentazione a MilanoRoma, 17 giu. (askanews) – Un villaggio interventistico dove i medici radiologi potranno sperimentare le più innovative procedure. Uno spazio del futuro destinato a far toccare con mano quelle che saranno le novità, nell’ambito di un evento che farà di Milano vera e propria capitale mondiale della radiologia medica. Ritrovati scientifici dai notevoli risvolti concreti per i pazienti, che verranno illustrati nel corso del Congresso Nazionale SIRM, denominato “The next generation”, che si terrà a Milano dal 20 al 23 giugno 2024.

Si tratta, nello specifico, del 51esimo Congresso Nazionale, che vedrà come Presidente il Professore Gianpaolo Carrafiello, Ordinario di Radiologia dell’Università degli Studi di Milano presso l’Ospedale Policlinico Ca’ Granda. L’evento sarà presentato martedì prossimo proprio a Milano, negli spazi di Palazzo Marino. La Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM) è la più grande Società scientifica italiana e fra le maggiori in Europa e annovera fra i suoi membri più di 12000 Radiologi. Il Congresso sarà l’occasione per definire una nuova era nella ricerca e nella formazione delle nuove generazioni di medici specialisti che faranno dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie la base comune della loro professione. Un evento che attirerà circa diecimila partecipanti e costituirà uno degli eventi congressuali scientifici più importanti del 2024. Il Congresso Nazionale 2024 sarà anche il 1° Congresso Nazionale delle Società dell’area radiologica congiunto che per la prima volta riunisce le 3 società di area radiologica: la SIRM, l’AIMN (Associazione Italiana Medicina Nucleare ed Immagini Molecolare) e l’AIRO (Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia Clinica).

Il Lombardia Aerospace Cluster torna a Parigi

Il Lombardia Aerospace Cluster torna a ParigiRoma, 16 giu. (askanews) – Torna, dopo gli anni di stop causati dalla pandemia da Covid-19, il tanto atteso appuntamento con il Salone dell’aeronautica e dello spazio Le Bourget di Parigi, tra le più importanti vetrine al mondo per il settore, in programma dal 19 al 23 giugno 2023. Insieme al Lombardia Aerospace Cluster e ai grandi player del distretto presenti negli chalet, a fare mostra di sé, dei propri prodotti e dei propri progetti saranno anche 17 imprese, in larga parte Pmi, di quello che è, per competenze e valore della produzione, uno dei più importanti indotti nazionali ed europei del comparto aerospaziale.

Il Cluster, in continuità con il percorso di internazionalizzazione avviato con la supporto della Camera di Commercio di Varese, sarà presente all’appuntamento parigino con un proprio stand istituzionale nella Hall 1 del salone (stand G 283), nell’area italiana. Si tratta di uno spazio all’interno del quale gli operatori internazionali potranno entrare in contatto con tutto il Cluster e, nello specifico, con 12 aziende presenti fisicamente con i propri rappresentanti e cataloghi. Parliamo di aziende come: AMM, Ase, Aviochem, Aviometal, Cordon Electronics Italia, Eligio Re Fraschini, Flame Spray, GFM, Italiana Ponti Radio, Jointek, Mecaer Aviation Group e Merletti. A queste si affiancheranno le 5 imprese che con i loro stand individuali circonderanno lo spazio istituzionale: Aerea, Logic, Secondo Mona, Selt e Technosprings. Questa la presenza del Lombardia Aerospace Cluster ad un appuntamento, quello di Le Bourget, che richiamerà a Parigi oltre 2.450 espositori provenienti da 49 Paesi per un totale di quasi 140mila visitatori attesi.

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI – Il calendario di incontri del Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget sarà, anche per questa edizione, fitto ed impegnativo. Da segnalare, tra i tanti appuntamenti, la visita di una delegazione di Regione Lombardia, composta da Raffaele Cattaneo, Sottosegretario con delega alle Relazioni Internazionali e Maria Luisa Scalise, Relazioni Internazionali per la Presidenza. A visitare lo stand del Cluster lombardo dell’aerospazio saranno, inoltre, il Presidente della Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello e la Presidente del CTNA, Cluster Tecnologico Nazionale Aerospace, Cristina Leone. In programma anche una serie di incontri con varie delegazioni di altri cluster nazionali e internazionali. In occasione di questi meeting, il Cluster, per promuovere le competenze e le specializzazioni del sistema produttivo aerospaziale lombardo, presenterà la piattaforma di e-scouting Aerospace Matchmaking Interceptor. Si tratta di uno strumento realizzato in collaborazione con il CTNA, che mappa le imprese in ambito di prodotti, tecnologie e servizi e che sarà prossimamente allargato anche ad altri distretti regionali soci del CTNA.