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Treviglio entra in ‘Citta’ dei motori’, socio numero 40

Treviglio entra in ‘Citta’ dei motori’, socio numero 40Roma, 12 lug. (askanews) – Treviglio (Bg) è il socio numero 40 di “Città dei Motori”, la rete Anci del Made in Italy motoristico. L’annuncio nella conferenza stampa che si è svolta stamani presso la sala consiliare del Comune di Treviglio, alla presenza del sindaco Juri Imeri, del presidente di ‘Città dei Motori’ e sindaco di Maranello Luigi Zironi, di Paolo Ghislandi in rappresentanza di Same, e del segretario generale CdM Danilo Moriero.

La vocazione motoristica di Treviglio è collegata al marchio Same, azienda nata in città nel 1942, oggi tra i principali produttori al mondo di trattori, macchine da raccolta e motori diesel. Una storia custodita nel Museo storico dell’Azienda, creato con l’obiettivo di far conoscere l’evoluzione della meccanizzazione agricola italiana e internazionale. Secondo il sindaco di Treviglio Juri Imeri “la Città sta puntando molto sulla sua promozione attraverso le tante eccellenze imprenditoriali e sportive, la qualità della vita e i servizi che offre, appuntamenti culturali ed eventi. E’ stato naturale aderire a Città dei Motori. Lo facciamo con la straordinaria Same, esempio virtuoso di industria, cultura e storia, che proprio in questi mesi consoliderà la presenza in città con nuovi investimenti e con la quale è attiva una costante collaborazione. Ringrazio la direzione di Same, il presidente Zironi e il segretario generale Moriero per il lavoro che ci ha condotto all’adesione: oggi – conclude il sindaco Imeri – è una tappa importante nel percorso di valorizzazione turistica della città”. “Abbiamo accolto con piacere l’ingresso di Treviglio nel circuito ‘Città dei Motori’ e siamo lieti di supportare, in sinergia con il Comune, le iniziative che l’Associazione promuoverà per valorizzare il patrimonio industriale, storico e culturale della Città, il territorio dove siamo nati e dove vogliamo continuare a investire con progetti concreti – ha commentato Paolo Ghislandi, direttore Corporate & External Relations di SAME DEUTZ-FAHR – Fin dall’atto costitutivo di SAME (Società Accomandita Motori Endotermici) nel 1942, e prima ancora nel 1927 con la presentazione della Trattrice Cassani, la produzione di motori è stata un asset importante per la crescita aziendale. Ancora oggi progettare e sviluppare internamente questo componente strategico è fondamentale per il successo dei nostri trattori in tutto il mondo”.

“Treviglio porta nella nostra Associazione un’altra grande storia produttiva italiana legata ai motori, unica nel suo genere” è il messaggio di Luigi Zironi, sindaco di Maranello e presidente di ‘Città dei Motori’. “La realtà in cui sono nate e si sono sviluppate le macchine agricole Same rappresenta infatti un esempio di ricerca, innovazione e valorizzazione di un patrimonio industriale che ha come punto di forza il radicamento sul territorio. Un elemento che accomuna Treviglio a tutte le altre città dei motori”. L’adesione di Treviglio arriva a poche settimane dalla Italian Motor Week, l’evento promosso dalla Rete che, da lunedì 11 a domenica 17 settembre 2023, vedrà i Comuni aderenti (distribuiti in 14 regioni) aprire al pubblico musei e collezioni private, archivi storici, siti industriali, circuiti, atelier di design e centri ricerca, assieme a luoghi che hanno dato i natali a piloti leggendari o sono stati testimoni delle imprese dei grandi campioni.

Anche il Museo Same e l’Archivio Storico dell’Azienda apriranno le porte alla comunità in occasione dell’Italian Motor Week. Luoghi dinamici, collocati in uno spazio espositivo di oltre 900 m² nella sede della società, che conservano prototipi, trattori di serie e motori, documentazione fotografica, tecnica e iconografica, per promuovere la storia e l’evoluzione della meccanizzazione agricola in Italia e nel mondo.

Milano, negozio in Galleria a Loro Piana per 2,3 mln l’anno

Milano, negozio in Galleria a Loro Piana per 2,3 mln l’annoMilano, 11 lug. (askanews) – Il Comune di Milano ha aggiudicato a Loro Piana un negozio da 188 metri quadri e doppia vetrina sull’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II per un canone annuo di 2,3 milioni di euro. Si tratta di uno dei canoni al metro quadro più alti versati al Comune per una boutique in Galleria, pari a oltre 12mila euro al metro all’anno: è secondo solo all’importo record offerto da Dior nel febbraio 2020, pari a oltre 15.500 euro al metro quadro. La boutique assegnata a Loro Piana, fino a pochi mesi fa ad insegna Tod’s, è disposta su tre piani (terra, interrato e ammezzato), con ingresso, doppia vetrina e affaccio al centro del “Salotto” di Milano.

“Prosegue il processo di valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele – ha commentato in una nota l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte – nel nuovo scenario di ripresa delle attività economiche e del turismo. L’interesse degli operatori per i negozi del Salotto resta alto, sintomo dell’attrazione esercitata da uno dei luoghi più simbolici della città. Anche grazie a questa nuova assegnazione la Galleria continua ad essere un importante strumento per sostenere i servizi ai cittadini in un momento in cui i bisogni sono in significativa crescita”.

Da dighe 4 mln di metri cubi d’acqua al giorno nel Lago di Como

Da dighe 4 mln di metri cubi d’acqua al giorno nel Lago di ComoMilano, 11 lug. (askanews) – “Nei prossimi quindici giorni gli operatori idroelettrici, gestori delle dighe situate a monte del Lago di Como, turbineranno complessivamente almeno 4 milioni di metri cubi d’acqua al giorno per sostenere gli afflussi al lago, il livello del lago e quindi l’erogazione verso le utilizzazioni irrigue dell’Adda emissario”. A dare la notizia è l’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo della risorsa idrica, Massimo Sertori.

“Gli operatori idroelettrici in questo periodo – ha osservato Sertori – dovrebbero invasare e riempire le dighe per garantire la sicurezza energetica del sistema elettrico nazionale nella prossima stagione invernale, come sappiamo l’energia idroelettrica è l’unica energia rinnovabile ‘programmabile’ che consente di mantenere in equilibrio la rete di trasmissione nazionale”. Tuttavia, in relazione alla particolare situazione del lago di Como “per sostenere il livello lacuale e consentire la conclusione del ciclo irriguo – ha continuato l’assessore – A2A, Edison ed Enel si sono impegnati a ridurre o sospendere temporaneamente l’invaso incrementando la produzione idroelettrica garantendo maggiori afflussi al lago”.

qL’assessore Sertori ha confermato inoltre che “la situazione delle disponibilità idriche a scala regionale non è critica come lo scorso anno, ma è comunque necessaria una gestione attenta e cautelativa e pur comprendendo, dopo un anno di siccità estrema, la sensibilità del comparto agricolo risulta particolarmente elevata conferma la necessità di mantenere la massima attenzione nell’uso della risorsa disponibile”. “A tal fine – ha concluso Sertori – convocherò per giovedì 13 luglio un tavolo ‘ad hoc’ per monitorare la situazione del bacino dell’Adda – lago di Como per contemperare gli interessi delle realtà lacuali tutelando le necessità dell’agricoltura in vista del proseguo e della prossima conclusione della stagione irrigua”.

Milano, pedaggio ingresso in Area C sale a 7,5 euro dal 30 ottobre

Milano, pedaggio ingresso in Area C sale a 7,5 euro dal 30 ottobreMilano, 11 lug. (askanews) – A partire dal 30 ottobre l’ingresso in Area C, cioè la Cerchia dei Bastioni di Milano, passerà dai 5 euro attuali ai 7,5 euro (per i residenti, a partire dal 41esimo il ticket sarà di 3 euro). Lo ha deciso la giunta comunale con una delibera. La delibera prevede anche la completa dematerializzazione del pagamento, già utilizzata nella quasi totalità dei casi, che garantisce anche una semplificazione per gli utenti. Chi è in possesso dei ticket cartacei potrà utilizzarli, senza integrazione della somma, entro un anno dall’entrata in vigore dall’adeguamento.

Inoltre la delibera prevede di non prorogare, a partire dal prossimo 30 settembre, la deroga di ingresso in area C per i veicoli elettrici con lunghezza superiore ai 7 metri e mezzo. La deroga era entrata in vigore nel 2021 e poi prorogata nel 2022 per sostenere l’eventuale sviluppo della logistica urbana a basso impatto ambientale, ma verificato che non ci sono veicoli che accedono ad area C con questa deroga, si è ritenuto che non fosse necessario proseguire con questa sperimentazione. L’istituzione di Area C, secondo Palazzo Marino, si è dimostrata efficace per la riduzione del traffico e dell’incidentalità, per l’aumento della velocità del trasporto pubblico e per la diminuzione degli inquinanti in atmosfera. Da gennaio l’aumento del biglietto singolo del trasporto pubblico, dovuto all’adeguamento Istat, rischia di incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto privato e di ridurre i successi finora raggiunti. Per questa ragione si è ritenuto necessario rafforzare le misure in atto.

Taxi, Comune di Milano chiederà 1.000 nuove licenze a R.Lombardia

Taxi, Comune di Milano chiederà 1.000 nuove licenze a R.LombardiaMilano, 11 lug. (askanews) – La giunta comunale di Milano, prendendo atto che l’attuale assetto di offerta di servizio taxi in città non è idoneo a soddisfare la domanda, “ha approvato l’indirizzo di procedere con la richiesta a Regione Lombardia, competente in merito alla definizione e all’incremento percentuale del contingente, un aumento pari a 1.000 licenze” per il territorio comunale. La richiesta parte da dati dai quali, secondo Palazzo Marino, un “chiaro divario tra domanda e offerta” del servizio.

Dall’analisi dei dati a disposizione relativi agli indicatori di mobilità del Comune di Milano (risalenti al 2018 e parzialmente aggiornati al 2023) risulta che, a fronte di un incremento del numero delle chiamate taxi annue, si continua a registrare un incremento della percentuale delle chiamate inevase, valore che si attesta intorno al 30% nelle notti del fine settimana e all’8% nei giorni feriali. La riapertura del bando per le collaborazioni familiari e la rimodulazione dei turni non sono stati sufficienti a migliorare il servizio in maniera significativa.

Milano vietata a mezzi pesanti senza sensori anti ‘angolo cieco’

Milano vietata a mezzi pesanti senza sensori anti ‘angolo cieco’Milano, 11 lug. (askanews) – La giunta comunale di Milano ha approvato una delibera che, tra l’altro, modifica la disciplina viabilistica dell’area B introducendo il divieto di accesso e circolazione dei veicoli destinati al trasporto di persone con più di otto posti a sedere e dei veicoli destinati al trasporto di merci a partire dalle 3,5 tonnellate (categorie M2, M3, N2 ed N3) non dotati di sistemi avanzati capaci di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti situati in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta, nonché privi di adesivo di segnalazione della presenza dell’angolo cieco, al fine di evitare la collisione.

A partire del primo di ottobre 2023 sarà introdotto il divieto di circolare in Area B dalle 7.30 alle 19.30, nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, per i veicoli M3 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere e massa massima superiore a 5 tonnellate) ed N3 (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 12 tonnellate), ad eccezione di quelli dotati di sensore per angolo cieco e apposito adesivo che ne segnala il pericolo. I veicoli i cui proprietari risultino in possesso di un contratto di acquisto di un sistema di rilevazione per angolo cieco, potranno circolare fino all’installazione del dispositivo e comunque non oltre il 31 dicembre 2024. Per i veicoli M2 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi piu’ di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate) e N2 (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore a 12 tonnellate) i divieti scatteranno ad ottobre 2024, con la medesima possibilità di deroga non oltre il 31 dicembre 2025. Per tutti sarà necessario avere anche l’adesivo di segnalazione della presenza dell’angolo cieco.

In Lombardia soggiorni gratuiti per giovani nei rifugi di montagna

In Lombardia soggiorni gratuiti per giovani nei rifugi di montagnaMilano, 11 lug. (askanews) – Anche quest’anno il Consiglio regionale della Lombardia sostiene iniziative finalizzate a valorizzare esperienze di giovani e famiglie nei rifugi alpini. Si tratta di due progetti, approvati dall’Ufficio di Presidenza del Pirellone nell’ambito della “Legge per le Montagne di Lombardia”, presentati rispettivamente dal Cai regionale e dalle sottosezioni di Bergamo e Brescia con il Cai di Salò capofila: obiettivo portare nei rifugi alpini lombardi almeno un migliaio di giovani con le rispettive famiglie per vivere un’esperienza d’alta quota a stretto contatto con la natura e i paesaggi montani.

Tra le iniziative previste, voucher gratuiti per le famiglie e i giovani per cenare e pernottare nei rifugi e iniziative finalizzate alla valorizzazione di esperienze montane in sintonia con “Bergamo e Brescia capitali della Cultura 2023”. Hanno aderito finora quasi 140 rifugi che, in due giorni, hanno già raccolto oltre 300 adesioni. A sostegno dell’iniziativa, che prevede tra l’altro il soggiorno per i ragazzi accompagnati da un adulto pagante, sono destinati 30.000 euro, ma l’obiettivo è raddoppiare i fondi per le prossime edizioni. “È nostro obiettivo e dovere garantire un futuro alle ‘sentinelle’ montane, a cominciare da alpeggiatori e rifugisti, e la legge regionale vuole essere semplicemente una testimonianza concreta di rinnovata attenzione e sensibilità nei loro confronti – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, in occasione della presentazione dei progetti avvenuta stamani al Pirellone -. Dobbiamo sviluppare politiche per la montagna ancora più incisive non solo nell’ottica dell’evento delle Olimpiadi invernali, ma anche su temi importanti come il turismo, la cultura del cibo e le sue tradizioni”.

“Le nostre montagne vanno rispettate, valorizzate e conosciute – ha evidenziato il presidente della Commissione speciale ‘Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine’ Giacomo Zamperini-. È fondamentale promuovere un rapporto virtuoso e sano con le nostre montagne: prendendocene cura, imparando a dare il buon esempio nel prestare attenzione alla sicurezza e alle indicazioni sui corretti comportamenti da tenere negli habitat montani. La montagna porta con sé una straordinaria cultura popolare che va custodita”. Il presidente del Club Alpino Italiano regionale Emilio Aldeghi ha sottolineato che l’iniziativa si propone di far vivere gratuitamente ai ragazzi fino a 16 anni un’esperienza in uno dei rifugi alpini lombardi aderenti. Sarà possibile scegliere fino al 24 settembre tra i rifugi indicati sul sito www.cailombardia.org, ricevendo un voucher gratuito per due pernottamenti con trattamento di mezza pensione. Obbligatorio almeno un adulto pagante. I partecipanti dovranno poi produrre un reportage della loro esperienza. Nell’ambito delle iniziative riguardanti “Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023”, c’è poi il progetto promosso dalle sottosezioni bergamasche e bresciane del Cai e che ha come capofila il Cai di Salò, per portare le famiglie e i giovani in montagna con il coinvolgimento specifico dei rifugi delle province di Bergamo e Brescia. In particolare, come ha spiegato il coordinatore delle sezioni e sottosezioni del CAI bergamasco Paolo Valoti, il progetto, rivolto a giovani under 35 scelti selezionati attraverso un bando pubblico, punta a promuovere e far conoscere il Sentiero dei Laghi.

Milano, cerimonia del Comune e Libera in ricordo di Ambrosoli

Milano, cerimonia del Comune e Libera in ricordo di AmbrosoliMilano, 10 lug. (askanews) – Domani, martedì 11 luglio, una cerimonia promossa dal Comune di Milano e dall’associazione antimafia Libera ricorderà l’avvocato Giorgio Ambrsoli, liquidatore della Banca Privata Italiana, a 44 anni dal suo assassinio per mano di un sicario assoldato dal finanziere Michele Sindona. L’evento è in programma alle ore 22 davanti alla targa del Comune in via Morozzo della Rocca angolo via San Vittore e si intitola “Nel rispetto di quei valori”. È prevista la partecipazione dell’assessora ai Servizi civici, Decentramento e Partecipazione, Gaia Romani. Interverranno la vedova Annalori Ambrosoli e il giornalista e scrittore Mario Calabresi.

Rogo Rsa, Bertolè: al lavoro per ricollocazione ricoverati

Rogo Rsa, Bertolè: al lavoro per ricollocazione ricoveratiMilano, 7 lug. (askanews) – Il Comune di Milano è al lavoro per la ricollocazione delle persone coinvolte nell’incendio che si è sviluppato la scorsa notte nella Rsa Casa dei coniugi, in via dei 500 a Milano. Il rogo, limitato a una stanza, ha provocato la morte di sei persone. Il fumo si è diffuso in altre aree della struttura. Circa ottanta le persone ricoverate, di cui circa sessanta in codice verde, una quindicina in codice gialle e due in codice rosso.

“Stiamo lavorando in questo momento per la ricollocazione delle persone – ha affermato l’Assessore al Welfare e salute del Comune di Milano Lamberto Bertolè – perché soprattutto i codici verdi potranno essere ricollocate presto. E quindi stiamo capendo quanti potranno rientrare qui e quante saranno ricollocate in altre strutture cittadine”. Bertolè ha confermato che Procura e Vigili del fuoco stanno esaminando la situazione ma sulle cause al momento “non abbiamo elementi”.

Rogo Rsa Milano: fiamme partite dal primo piano, poi fumo ovunque

Rogo Rsa Milano: fiamme partite dal primo piano, poi fumo ovunqueMilano, 7 lug. (askanews) – E’ partito da una stanza al primo piano l’incendio che nella notte, intorno all’una, è divampato nella Rsa Casa dei coniugi, in via dei 500 a Milano. In quella stanza i vigili del fuoco hanno trovato le prime due vittime del tragico incidente che ha provocato – è il bilancio provvisorio – la morte di altre quattro anziani. Il rogo ha poi generato un’enorme quantità di fumo, spiegano i vigili del fuoco, che è all’origine della causa del decesso degli altri pazienti.

I vigili del fuoco sono intervenuti in massa cercando di mettere in salvo il maggior numero di pazienti possibili. La difficoltà maggiore è stata legata proprio al fatto che molti di loro non camminano o sono allettati: un centinaio di ospiti, raccontano i soccorritori, sono stati tratti in salvo trasportati con teli o lenzuola. Nelle prossime ore si lavorerà per mettere in sicurezza lo stabile e accertare le cause dell’incendio. Al momento i vigili del fuoco non si sbilanciano all’origine dell’incidente.