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Sanità, Enoc (Ospedale Valduce): non dimenticare la solidarietà

Sanità, Enoc (Ospedale Valduce): non dimenticare la solidarietàCernobbio, 9 feb. (askanews) – In sanità c’è bisogno di innovazione intelligente e di maggiore solidarietà verso chi ha più bisogno. Questo è il messaggio di Mariella Enoc, procuratrice speciale dell’Ospedale Valduce, messaggio che ha portato alla folta platea della Winter School 2024 di Motore Sanità, in programma oggi, ultima giornata di lavori, a Cernobbio, a Villa Erba.


“Dobbiamo innovare con intelligenza: non innoviamo solo perché dobbiamo innovare, perché le risorse che noi mettiamo devono essere risorse al servizio delle persone, non solo al servizio di un nostro modo di interpretare la sanità – spiega Mariella Enoc -. Le risorse, infatti, devono avere un’efficacia, devono risultare utili, come la ricerca translazionale che parte dalla persona malata, va in laboratorio e ritorna alla persona malata; questa è la ricerca su cui si investono le risorse”. La solidarietà quando si parla di salute è una parola che non bisogna dimenticare, secondo la Procuratrice speciale dell’Ospedale Valduce: “Il nostro sistema sanitario nazionale è basato sulla solidarietà ma è una parola che abbiamo assolutamente dimenticato, siamo i cittadini del diritto senza mettere in comune quello che in realtà noi possiamo avere. Chi ha di più può anche dare qualcosa a chi ha di meno e questo non è un tema di buonismo ma si tratta di rifare vivere la capacità delle comunità di essere i centri di aggregazione e di innovazione del motore Paese. La solidarietà è uno di quei temi sui cui è impossibile non lavorare insieme. Sono gratissima a Motore Sanità che fino ad oggi ha portato avanti il tema della solidarietà, non con il vecchio stile delle lamentele ma con il nuovo stile propositivo”.

Malattie e tumori rari, associazioni: noi al fianco dei pazienti

Malattie e tumori rari, associazioni: noi al fianco dei pazientiCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Le associazioni dei pazienti hanno il dovere di porsi come interlocutori delle Istituzioni attivando sinergie a ogni livello a tutela della qualità della vita e della cura del malato e della sua famiglia”. Paola Varese, Presidente del Comitato scientifico Favo, apre con queste parole il suo intervento alla Winter School 2024 di Motore Sanità di Cernobbio, evento che riunisce oltre 200 relatori, conta decine di sessioni plenarie e laboratori per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Società scientifiche, Ordini professionali, Associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti.


“L’attenzione ai Tumori rari fa parte del Dna di Favo che, come per tante altre conquiste nei suoi 20 anni di crescita, ha caratterizzato il suo impegno con un’azione tenace e propositiva verso le Istituzioni, contribuendo alla emanazione di leggi e normative. La parola chiave è sempre stata ‘lavoro di Rete’ non solo nazionale ma anche europea – sottolinea Varese -. La rarità di una malattia impone sinergie e condivisione di ogni conoscenza e innovazione con percorsi definiti, equi e accessibili”. Secondo Walter Locatelli, presidente dell’associazione dei tumori rari “Io Raro”, la quotidianità può essere espressa solo dalla voce delle associazioni: “Sicuramente la collaborazione con le associazioni di pazienti permette in un mondo in continua evoluzione di avere il contatto con la realtà che vivono i pazienti stessi. Queste associazioni hanno il compito di fare da trait d’union tra le possibilità che la tecnologia, i professionisti, l’organizzazione, l’evoluzione diropompente mettono a disposizione e le necessità reali dei pazienti, al fine di fornire le risposte che servono. Chi vive quotidianamento ha bisogno di risposte ma non può essere privato di tutte quelle possibilità che possono essere messe in campo e che in questo momento cambiano in modo molto tumultuoso. Una delle azioni di Io Raro è quella di poter partecipare, grazie anche alla collaborazione di Motore Sanità, a tutti quegli eventi che focalizzano l’attualità tecnico-scientifico-professionale sull’argomento così delicato dei tumori rari, quindi di essere un punto di riferimento per tutte le associazioni fornendo indicazioni, indirizzi, luoghi e contribuendo a costruire quella rete che può dare risposte”.


La mission di Uniamo, Federazione Italiana Malattie Rare, è migliorare la qualità di vita delle persone con malattia rara attraverso l’attivazione, la promozione e la tutela dei diritti vitali dei malati rari nella ricerca, nella bioetica, nella salute, nelle politiche socio-sanitarie. Come spiega Rita Treglia, Segretario Nazionale UNIAMO Federazione italiana Malattie Rare, Presidente Associazione Nazionale Angioma Cavernoso Cerebrale Anacc, “nel corso del tempo Uniamo ha risposto alle richieste che giungevano da parte delle singole persone con malattia rara e delle associazioni federate (sono più di 200) strutturando veri e propri servizi: Saio (servizio di ascolto, informazione e orientamento), la consulenza per impostare al meglio i registri e biobanche, di formazione per le associazioni con UniAcademy, così come offriamo la possibilità di strutturare percorsi specifici rispetto ai bisogni. Con i gruppi di lavoro, poi le associazioni non solo hanno la possibilità di esprimere i propri bisogni ma anche di confrontarsi e contribuire alla stesura di documenti che saranno portati all’attenzione dei politici, o partecipare a sottogruppi di tavoli di lavoro istituzionali. Sono attive collaborazioni con federazioni quali Favo e Ail (dando vita ad azioni condivise per la tutela dei diritti dei malati); Forum terzo Settore, Anfass (consolidata con il progetto IntegRare), con Sipped, l’Iss.”

Sanità, Petralia (Fiaso): la necessità urgente è cambiare rotta

Sanità, Petralia (Fiaso): la necessità urgente è cambiare rottaCernobbio, 8 feb. (askanews) – “A 45 anni esatti dalla nascita del nostro Servizio sanitario nazionale, di fronte a un progressivo invecchiamento della popolazione, a una contrazione delle risorse umane ed economiche disponibili e a un aumento dei bisogni di salute dei cittadini, i manager delle aziende sanitarie condividono la necessità urgente di cambiare rotta”. Lo ha sottolineato il vicepresidente vicario di Fiaso, Paolo Petralia, intervenendo dal palco della “Winter School”, l’evento promosso da Motore Sanità a Cernobbio, sulle rive del lago di Como.


Per Petralia non ci sono dubbi: “Occorre lasciarsi alle spalle il modello fondato sulle prestazioni in favore di un altro basato sui percorsi di cura e sul valore degli esiti, nel quale erogatori pubblici e privati concorrano alla formulazione di risposte appropriate, eque e di qualità ai bisogni di salute dei cittadini, favorendo al contempo la sostenibilità del sistema e l’applicabilità del Pnrr”.

Sanità, Anaao Assomed: battaglia per sanità pubblica è di tutti

Sanità, Anaao Assomed: battaglia per sanità pubblica è di tuttiCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Oggi il diritto alla salute dei cittadini è strettamente intrecciato al destino professionale di tutti gli operatori sanitari del Ssn, perciò la battaglia in difesa della sanità pubblica è la battaglia di tutti. Solo se saremo uniti potremo vincerla”. Lo ha detto il segretario Nazionale di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, intervenendo alla “Winter School”, l’evento promosso da Motore Sanità in corso a Cernobbio, sulle rive del lago di Como.


Per Di Silverio, “il sistema sanitario italiano vive anni cruciali per la sua sopravvivenza, è malato, necessita di interventi tanto radicali, strutturali e trasversali quanto urgenti anche per scongiurare il rischio di una metamorfosi verso un sistema privatistico. Sono necessari interventi volti a far recuperare l’appeal al nostro sistema ospedaliero: valorizzazione economica (un medico italiano guadagna il 70% in meno di un collega tedesco e il 40% in meno di un inglese) e possibilità di far carriera sono i primi passi necessari a fermare la fuga dal pubblico. Inoltre è necessario ottenere la depenalizzazione dell’atto medico, percorso mai completato e un nuovo modello di lavoro più flessibile, meno intricato e legato da burocrazie e vincoli. Una ricetta semplice, ma con tanti ingredienti, ingredienti che solo attraverso una vera presa di coscienza politica ed etica dei legislatori potranno essere miscelati”.

Sanità, Mandelli (Fofi): rafforzare i servizi di prossimità

Sanità, Mandelli (Fofi): rafforzare i servizi di prossimitàCernobbio, 8 feb. (askanews) – “La sostenibilità del nostro Servizio sanitario universale è messa in crisi dalle dinamiche demografiche che vedono sempre più anziani con patologie croniche e sempre meno giovani in grado di sostenere la produttività del Paese, in uno scenario in cui le innovazioni farmacologiche e tecnologiche hanno raggiunto livelli di accelerazione senza precedenti”. Lo ha sottolineato Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), dal palco della “Winter School” di Motore Sanità in corso a Cernobbio, sulle rive del lago di Como.


“Il rafforzamento della sanità di prossimità è una strada obbligata per rispondere alla sfida della cronicità, ma anche per costruire un efficace sistema di prevenzione, oggi divenuto un passaggio ineludibile – ha proseguito -. I farmacisti sono stati e continueranno ad essere un motore pulsante della trasformazione del SSN, per la loro capacità di svolgere un ruolo proattivo nella promozione della salute e nella presa in carico dei pazienti, e di saper cogliere le opportunità della digitalizzazione a beneficio dei cittadini”.

Sanità, Fnopi: innovare le professioni partendo dagli infermieri

Sanità, Fnopi: innovare le professioni partendo dagli infermieriCernobbio, 8 feb. (askanews) – “È necessario rivedere l’organizzazione sanitaria allineandola alle evoluzioni tecnologiche, ma anche innovare le professioni, a partire da quella infermieristica, in ambito formativo, di esercizio professionale e di autonomia”. Lo ha sottolineato Barbara Mangiacavalli, Presidente di Fnopi “Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche) intervenendo alla Winter School 2024 di Motore Sanità di Cernobbio, evento che riunisce oltre 200 relatori, conta decine di sessioni plenarie e laboratori per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Società scientifiche, Ordini professionali, Associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti.


La principale sfida che la sanità deve affrontare oggi, secondo Mangiacavalli, è come garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale coniugando l’innovazione: “Spesso si tende a considerare l’innovazione come un costo o come qualcosa di futuribile, che attiene soltanto alle nuove tecnologie, ma se vogliamo assicurare l’universalità del Ssn e al tempo stesso rispondere nel migliore dei modi ai bisogni di cura delle persone, dobbiamo introdurre metodi e modelli che sappiano garantire scelte di innovazione sostenibile – continua Barbara Mangiacavalli -. Inoltre lo sviluppo delle competenze relazionali digitali deve diventare parte dei percorsi formativi delle professioni di cura e in questo ambito la partecipazione della persona assistita del caregiver al processo di cura è un elemento centrale”.

Sanità, innovazione e sostenibilità: arriva la “Carta di Cernobbio”

Sanità, innovazione e sostenibilità: arriva la “Carta di Cernobbio”Cernobbio, 8 feb. (askanews) – Il Servizio sanitario nazionale in Italia è stato battezzato 45 anni fa e nel 1996 l’Italia spendeva 57 miliardi di lire per le cure pubbliche mentre oggi siamo a 133 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale e non sono ancora sufficienti. I dati Ocse parlano chiaro: con 40 miliardi di spesa privata, oltre i 133 della torta nazionale dei finanziamenti – di cui solo il 18% circa intermediati da assicurazioni e fondi integrativi – il nostro Servizio sanitario è diventato un modello misto ma ciononostante molto sottofinanziato rispetto agli standard degli altri Paesi Ocse a causa delle dinamiche correlate con il livello di sviluppo economico misurato dal Pil pro capite che in Italia è molto lontano dalla media Europea. Che fare dunque? Come trovare nelle pieghe della spesa della Pubblica improduttiva le risorse che servono a curare i cittadini? Quali misure adottare, quali riforme organizzative?


Su questi temi e interrogativi l’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità ha promosso a Cernobbio, sulle rive del lagor di Como, una due giorni che vede riuniti a Villa Erba oltre 200 relatori qualificati in decine di sessioni plenarie e laboratori mettendo attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Ordini professionali, Associazioni di pazienti per approfondire insieme e rispondere alla domanda di un nuovo modello regolatorio dei servizi sanitari di prossimità e ospedalieri determinati sui territori con la traccia segnata nelle riforme necessarie dal nuovo paradigma dell’innovazione, vera bussola da seguire per cambiare il futuro e che sta cambiando rapidamente la Sanità. “L’obiettivo è definire una sorta di ‘Carta di Cernobbio’ – spiega Claudio Zanon, direttore scientifico dell’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità -, un documento di sintesi finale con i punti principali che emergeranno dalla Winter School di Osservatorio innovazione di Motore Sanità, da sottoporre a un dibattito pubblico allargato che possa tradursi, in una prospettiva di breve termine, in una proposta politica e tecnica di riforma del Servizio sanitario nazionale”.


Dibattiti, incontri, confronti per cercare il bandolo smarrito della matassa del governo della Salute in Italia, alla ricerca di strumenti, azioni, idee, riforme e proposte per una più concreta realizzazione dei bisogni sanitari dei cittadini delle Regioni e per una Sanità più vicina alla dimensione della domanda dei pazienti, in una Italia che invecchia come invecchia il suo Servizio sanitario.

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazione

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazioneCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Il nostro servizio sanitario nazionale ha da poco compito 45 anni ed è chiaro a tutti che a distanza di tempo ormai è necessario operare una profonda revisione per rispondere ai nuovi bisogni di salute, per colmare tante carenze e disparità geografiche che ancora sussistono”. In questo scenario “l’innovazione tecnologica del Ssn può essere la chiave di volta per migliorare la risposta ai bisogni di salute della popoazione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in collegamento con i lavori della “Winter School 2024”, la due giorni promossa da Motore Sanità a Cernobbio con l’obiettivo di tracciare un nuovo percorso per la sostenibilità del Ssn.


“Saranno due giorni molto interessanti che focalizzano l’attenzione su tematiche di assoluta rilevanza. Innovare è il filo conduttore della Winter School 2014 di Motore Sanità ed è anche una delle parole chiave del nostro tempo”, ha sottolineato il ministro nel suo intervento introduttivo puntando l’accento sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale che “sta mostrando molteplici applicazioni nel comparto della salute”. Per Schillaci, non ci sono dubbi: “La prevenzione è il futuro di una sanità sostenibile. Bisogna passare da un modello che cura a un modello che sa prevenire”. E’ per questo, ha sottolineato, che “vogliamo stringere un nuovo patto con i cittadini e con le regioni per promuovere una governance veramente condivisa con tutti. E’ il momento giusto per ripensare un momento riorganizzativo della sanità italiana anche cogliendo appieno le opportunità offerte dal Pnrr per una migliore integrazione tra ospedale e territorio e soprattutto per gestore la domanda di salute di una popolazione che invecchia. Assistenza territoriale e assistenza domiciliare sono le leve strategiche su cui puntare” anche grazie alle innovazioni introdotte dalla telemedicina che vede “l’Italia all’avanguardia in Europa”.


“Le sfide che abbiamo di fronte sono complesse e occorre la collaborazione di tutti – ha concluso il ministro -. Sono certo che queste giornate saranno molto interessanti, considerata la qualità di chi farà gli interventi”.

Sanità, sostenibilità e innovazione: al via la Winter School 2024

Sanità, sostenibilità e innovazione: al via la Winter School 2024Cernobbio, 8 feb. (askanews) – Prende il via sul lago di Como “la Winter School 2024”, evento di punta della programmazione annuale di Motore Sanità. Una due giorni che vede riuniti a Villa Erba, a Cernobbio, oltre 200 relatori per tracciare un nuovo pecorso per la sostenibilità della sanità italiana facendo leva sull’innovazione. Decine le sessioni plenarie e i laboratori in programma oggi e domani per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la salute, i ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, società scientifiche, ordini professionali, associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti. La sfida è mettere a fuoco idee, proposte e best practices per la salvaguardia, il miglioramento e la sostenibilità del Servizio sanitario.


Riflettori accesi sulla prima sessione plenaria del primo giorno di lavori congressuali, con i saluti del sindaco di Cernobbio Matteo Monti e dei consiglieri regionali Anna Dotti e Sergio Gaddi, insieme al padrone di casa Claudio Taiana, presidente del centro congressi di Villa Erba. Alle 10.30 è poi previsto l’intervento in teleconferenza del ministro della Salute Orazio Schillaci. A seguire la relazione introduttiva di Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, con i dati Ocse su finanziamenti, spesa, personale, posti letto, esiti e performance dei sistemi sanitari occidentali. Dati che faranno da traccia ai lavori della due giorni congressuale. La leva dell’innovazione per ripensare il Ssn, i nuovi modelli di governance, il Fondo sanitario nazionale e la compartecipazione dei cittadini, Bundle payment e superamento dei silos nella spesa, l’apporto del privato e il ruolo del pubblico, la remunerazione degli operatori e la revisione della spesa della Pubblica amministrazione, le divergenze parallele della centralizzazione e dell’autonomia decentrata, le proposte per una nuova politica industriale della salute tra tecnologia informatica e biologica e per l’accesso ai servizi e il rispetto della universalità del Ssn, sono i principali temi che saranno affrontati nelle sessioni plenarie e nei laboratori di approfondimento.


L’evento, che vede askanews tra i media partner, sarà caratterizzato da incontri, dibattiti, confronti incentrati sull’innovazione come strumento e bussola del cambiamento in sanità. Riflettori puntati, dunque, sulla sostenibilità del Servizio Sanitario nazionale: come fare? A rispondere saranno chiamati i rappresentanti di sindacati di medici e sanitari, gli ordini delle professioni sanitarie, aziende ospedaliere e sanitarie e le stesse società scientifiche nell’ambito dell’innovazione diagnostica, terapeutica e gestionale. Uno spaccato reale delle attività, esperienze e progetti futuri di ciascuno dei protagonisti. Focus anche sulle nuove pandemie: cosa ci ha insegnato il Covid? L’esperienza passata deve fare riflettere affinché si possano organizzare percorsi e modelli di assistenza e cura, in particolare sul territorio, che siano all’altezza della situazione e rispondenti ai bisogni urgenti. Gli esperti ribadiscano a chiare lettere che nel futuro, breve o medio, si dovranno affrontare altre emergenze. Una di questa si chiama antimicrobico resistenza, ovvero super batteri resistenti agli antibiotici. Al tavolo ne parleranno infettivologi e studiosi e forniranno soluzioni per contrastare la nuova pandemia del secolo.


E ancora: perché investire nella prevenzione? Prevenire è un’azione fondamentale per contrastare i principali nemici della salute dell’uomo, le malattie croniche come il diabete, il cancro e malattie cardiovascolari I corretti stili di vita giocano sicuramente un ruolo fondamentale nella prevenzione di queste patologie e lo dimostrano gli studi. Ma perché la prevenzione viene ancora considerata un costo? Poi c’è il tema del partenariato pubblico e privato nel settore sanitario nel nuovo codice degli appalti e nel Pnrr: quali vantaggi per il sistema sanitario pubblico e quali prospettive? Particolare attenzione viene posta al mondo rosa delle professioni sanitarie: progressioni di carriera e discriminazioni in sanità: c’è ancora molto da fare, la strada è lunga ma esperienze possono fare riflettere su un futuro che può cambiare. Spazio anche alla genetica e alla medicina di precisione, paradigmi su cui riflettere per le implicazioni economiche e organizzative. Infine, le nuove sfide nella cura dei tumori e malattie rare: insieme clinici e associazioni di pazienti metteranno a fuoco necessità e urgenze di questo capitolo della sanità pubblica e della programmazione sanitaria.

Schillaci, farmacie punto riferimento insostituibile per cittadini

Schillaci, farmacie punto riferimento insostituibile per cittadiniRoma, 8 feb. (askanews) – “Grazie alla presenza capillare sul territorio e a professionisti attenti e qualificati, oggi le farmacie assicurano una risposta sempre più articolata e puntuale ai bisogni dei cittadini. Sono un punto di riferimento insostituibile, grazie al rapporto di fiducia con la popolazione, che si è progressivamente rafforzato, soprattutto negli ultimi anni durante la pandemia”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo alla presentazione del VI Rapporto Annuale sulla Farmacia curato da Cittadinanzattiva e Federfarma e anche dei risultati della campagna “Cuore di donna in farmacia” realizzata da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma e con il contributo non condizionante di Teva.


“Le farmacie – ha detto ancora Schillaci – garantiscono un contributo attivo in tanti ambiti: penso al contrasto dell’Antibiotico-Resistenza con un’attività informativa continua; alle campagne di vaccinazione e alla promozione della prevenzione e degli screening. Aiutano anziani e malati cronici a tenere sotto controllo la malattia e proseguire nei percorsi di cura. Non da ultimo, le farmacie sono un avamposto importante anche per la medicina di genere. La Campagna ‘Cuore di Donna’ è un esempio, sicuramente da valorizzare”. “Questo ruolo – ha proseguito il ministro – è destinato a crescere con la Farmacia dei servizi: con il decreto Milleproroghe estendiamo la sperimentazione a tutto il 2024. Lo sviluppo della Farmacia dei servizi risponde alla stessa strategia che guida la riforma delle cure primarie. L’idea di fondo è di promuovere una presa in carico sempre più efficace e in modo omogeneo su tutto il territorio dei bisogni, soprattutto quelli legati alle cronicità, e in una logica di collaborazione con gli altri professionisti sanitari. È un dato significativo che oltre il 70% delle farmacie da voi interpellate abbiano partecipato alla sperimentazione o intendano farlo”.


In questo modo, ha detto Schillaci, “avviciniamo la sanità ai cittadini, consentendo di alleggerire il carico sulle strutture ospedaliere e territoriali e contribuendo ad abbattere le liste d’attesa, per quanto riguarda bisogni sanitari che possono trovare una risposta anche in farmacia. Naturalmente resta essenziale la sinergia con i medici di medicina generale, i pediatri e gli specialisti, che restano insostituibili anche per refertare un Holter o un Ecg eseguiti in farmacia”. Il Rapporto, ha osservato il ministro, “conferma che siamo sulla strada giusta. Non è di poco conto che ormai il 75% delle farmacie offra test ed esami diagnostici; che circa il 65% abbia attivato il servizio CUP e la consegna dei farmaci a domicilio. E ancora nuovi servizi stanno arrivando, penso alla telemedicina e alle prestazioni professionali ospitate appunto nei locali delle farmacie”.