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Equitazione e non udenti: arriva progetto “Io sento con il cavallo”

Equitazione e non udenti: arriva progetto “Io sento con il cavallo”Milano, 28 apr. (askanews) – Il cavallo come strumento di inclusione e integrazione per non udenti. E l’obiettivo del progetto “Io sento con il Cavallo – Nel segno del Cavallo” che sarà presentato giovedì 4 maggio alle ore 11.00 nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

L’idea è contribuire, attraverso il cavallo, all’integrazione ed inclusione delle persone sorde e ipoacusiche che ancora oggi, a causa della patologia da cui sono affette, trovano difficoltà a ritagliarsi uno spazio di relazione nel contesto sociale e di individualità in quello sportivo.

Alzheimer: alterazioni negli astrociti condizionano il cervello

Alzheimer: alterazioni negli astrociti condizionano il cervelloRoma, 28 apr. (askanews) – Un team di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova e Pisa (Cnr-In) e del Dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli studi di Padova ha studiato le alterazioni dei segnali intracellulari nella malattia di Alzheimer, una patologia neurodegenerativa – ancora oggi incurabile – che colpisce oltre 50 milioni di persone nel mondo.

L’Alzheimer si caratterizza per una progressiva atrofia cerebrale con perdita di memoria e problemi cognitivi e, nella maggior parte dei pazienti, si presenta in forma sporadica. Solo nel 5% dei casi è familiare, ovvero causata da mutazioni genetiche ereditarie. Per questa ricerca, pubblicata su Nature Communications, sono stati utilizzati modelli murini che conservano alcune caratteristiche tipiche delle forme ereditarie della malattia. “Sappiamo che gli animali che presentano questo tipo di mutazioni genetiche manifestano difetti di memoria”, spiega Micaela Zonta, ricercatrice del Cnr-In e autrice dello studio. “La ricerca fino ad oggi si è concentrata principalmente sulle disfunzioni a carico dei neuroni, ma numerosi studi hanno evidenziato l’importanza degli astrociti, cellule che interagiscono in maniera continua e dinamica con i neuroni per un corretto funzionamento del cervello. Nel nostro progetto abbiamo rilevato una riduzione dell’attivazione degli astrociti nella corteccia cerebrale deputata alla ricezione degli stimoli sensoriali: questo difetto degli astrociti compromette la plasticità sinaptica neuronale, un fenomeno che è alla base dei processi di memoria e apprendimento. Abbiamo quindi esplorato la capacità di memoria sensoriale in questi animali, rivelando che non sono in grado di mantenere memoria del riconoscimento di un oggetto percepito con l’esplorazione tattile”.

La ricerca approfondisce anche il meccanismo che è alla base della riduzione del segnale degli astrociti, dimostrando che questo deficit è causato dalla diminuzione di una particolare proteina. “Abbiamo indotto la produzione della proteina STIM1 negli astrociti, ottenendo la completa riattivazione del loro segnale e il recupero della plasticità sinaptica. Questo risultato è importante perché propone un nuovo meccanismo su cui poter agire per contrastare la progressione dei sintomi cognitivi. Nelle patologie del sistema nervoso, porre l’attenzione su tutte le cellule cerebrali con un approccio integrato potrà portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche e all’identificazione di nuovi potenziali biomarcatori, allo scopo di ottenere una diagnosi precoce che consenta di intervenire nei primi stadi della malattia”, conclude Zonta.

Roma riapre le porte alla Roma Jewelry Week

Roma riapre le porte alla Roma Jewelry WeekRoma, 27 apr. (askanews) – L’appuntamento con Roma Jewelry Week torna ad ottobre 2023 e si rinnova: tantissime iniziative inedite tra cui esposizioni, conferenze, talk, tour, performance e, ovviamente, l’immancabile contest, del quale sono già aperte le iscrizioni, con la partecipazione di designer e orafi provenienti da tutto il mondo. Ivan Barbato, artista premiato durante la seconda edizione della kermesse, ha partecipato con il suo gioiello “Sulle orme della materia” al Premio Incinque Jewels 2022 avente come tema “Grand Tour – i colori del viaggio”.

In riferimento al riconoscimento che la giuria gli ha assegnato lo scorso anno, il designer sarà in mostra con la sua personale da venerdì 5 sino a domenica 7 maggio presso la galleria Incinque Open Art Monti con la curatela dell’architetto Monica Cecchini. L’esposizione di Barbato partirà con gioielli che celebrano l’Antica Roma, fino ad arrivare all’Art Nouveau. Nel viaggio della mostra intitolata “Sulle orme della materia” sarà possibile ammirare i gioielli della collezione “Infinity” e opere che rimandano allo stile liberty o che richiamano il Rinascimento fiorentino. La grande passione per i mosaici romani e l’interesse per la Città Eterna trovano nella galleria Incinque Open Art Monti la location perfetta per un connubio tra storia e arte orafa. L’opening si terrà 5 maggio alle ore 18:30 e, in occasione del vernissage, l’artista, accompagnato dalla curatrice Cecchini, inaugurerà il suo percorso espositivo svelando il gioiello vincitore.

“Ammirandolo, si rivive l’eccellenza del Rinascimento fiorentino grazie alla peculiarità della tecnica del traforo applicata al metallo e alla raffinata decorazione ottenuta su di essa dall’incisione a bulino; il tutto in perfetta sinergia con un micromosaico in marmo che ricorda gli antichi pavimenti romani e una figura mitologica figlia dell’antica civiltà greca, culla della cultura mediterranea”, spiega Barbato parlando del suo medaglione. Nell’incontro tra tradizione e innovazione, la creatività dell’artista lombardo si esprime come in un viaggio nella storia, supportato dalla scenografia della galleria che lo ospita. “I miei gioielli sono eseguiti in modo del tutto artigianale, prestando particolare attenzione alla lavorazione del metallo, alla tecnica del traforo e alla modellazione in cera. Si tratta di creazioni realizzate a mano con gemme di qualsiasi tipo, preziose, semipreziose e non. Il mio mantra è un mix: plasmare ogni pezzo con la sua montatura e un fascino che sappia regalare emozioni nel tempo”, aggiunge il creativo. Roma Jewelry Week ha come obiettivo la valorizzazione del gioiello contemporaneo e del patrimonio artistico, culturale e immateriale della città attraverso i pilastri della condivisione e della collaborazione. Con questa finalità oltre quella di mettere in connessione le realtà più importanti del settore, la mostra sarà anticipata da una conferenza, che si terrà giovedì 4 maggio alle ore 18:30 sul lavoro dell’artista e su alcune tematiche relative. Il meeting sarà ospitato dal Nobil Collegio degli Orefici, Gioiellieri, Argentieri dell’Alma Città di Roma e vedrà la partecipazione del Console Camerlengo Aldo Vitali e dell’artista e curatore Claudio Franchi, che parlerà del concetto di “Costruire il valore”.

“In un oggetto piccolo per dimensioni come il gioiello esiste una quantità di elementi per i più inimmaginabili, questi costituiscono nella loro somma la costruzione del valore del gioiello stesso, che non si limita ai materiali preziosi utilizzati. Per costruire il valore si rende necessario conoscerli e destreggiarli, al pari della tecnica e dei materiali”, sottolinea Franchi. Il tema della terza edizione della RJW è “Second Life”. L’obiettivo è quello di approcciare le tematiche contemporanee con uno sguardo riflessivo che non fugga dal presente e riesca a dialogare con il futuro. Guardare al passato non con la fascinazione di una storia mai vissuta ma con la consapevolezza di quanto è stato creato. Non si vuole negare l’uso della tecnologia ma fare una riflessione sull’utilizzo della stessa, considerando l’esperienza di un mondo immersivo come valore aggiunto a quella fisica.

Controlli gratuiti della vista alla Race for the Cure 2023

Controlli gratuiti della vista alla Race for the Cure 2023Roma, 26 apr. (askanews) – È partito il conto alla rovescia per la manifestazione solidale che anche quest’anno vedrà Commissione Difesa Vista Onlus al fianco di Race for the Cure 2023, per offrire la possibilità di screening gratuiti della vista effettuati da medici oculisti, ortottisti e ottici volontari. A Roma dal 4 al 7 maggio presso il Circo Massimo sarà possibile effettuare gratuitamente test visivi, con professionisti del settore a disposizione per rilevare ed evidenziare eventuali deficit o anomalie visive. Gli screening seguiranno i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 18:00 e domenica dalle 9:00 alle 13:00. Nata negli Stati Uniti e organizzata dall’associazione senza scopo di lucro Susan G. Komen Italia, Race for the Cure è l’evento più significativo per la lotta ai tumori al seno in Italia e nel mondo. CDV Onlus condivide da 7 anni con la manifestazione, l’impegno nella sensibilizzazione dei valori legati alla ricerca e alla prevenzione. Pertanto presso il Villaggio della Salute sarà possibile usufruire di consulti medici ed effettuare visite specialistiche gratuite, in un percorso all’insegna della salute e del benessere che prevederà anche laboratori alla scoperta degli stili di vita salutari. A mettere a disposizione la loro migliore strumentazione per effettuare i test della vista saranno i partner tecnologici, nonché leader del mercato, Zeiss, Essilor e Frastema Ophthalmics. “Siamo felici di rinnovare anche quest’anno il nostro impegno al fianco di Race for the Cure, per promuovere consapevolezza nelle persone e così contribuire alla diffusione di una cultura della prevenzione”, spiega Vittorio Tabacchi, presidente di Commissione Difesa Vista Onlus, “dopo i rallentamenti dati dalla crisi pandemica, siamo finalmente tornati a buon ritmo a percorrere la strada della prevenzione. Tradotto nel nostro ambito, questo significa valorizzare il benessere visivo attraverso controlli regolari della vista, che è possibile effettuare ad esempio anche in importanti occasioni come questa”.

Per CDV Onlus un evento come Race for the Cure rappresenta il contesto ideale dove promuovere campagne di sensibilizzazione e dove a essere protagonista assoluto è il valore della prevenzione diffuso e condiviso con un ampio numero di persone: una visibilità testimoniata dalle oltre 50.000 presenze registrate alla tappa romana Race for the Cure dello scorso anno. Il carattere prioritario della salute oculare emerge dagli ultimi dati diffusi da CDV Onlus secondo cui la predisposizione a sviluppare malattie che determinano ipovisione si può prevenire mediante visite oculistiche regolari. L’importanza di valutazioni oculari preventive è condivisa anche dall’OMS, secondo le cui ultime stime su cecità e ipovisione almeno 2,2 miliardi di persone nel mondo hanno una disabilità visiva, di cui almeno un miliardo ha una disabilità visiva che avrebbe potuto essere prevenuta o che non è stata presa in carico.

Airalzh e Coop insieme per sostenere la ricerca contro l’Alzheimer

Airalzh e Coop insieme per sostenere la ricerca contro l’AlzheimerRoma, 26 apr. (askanews) – Maggio è il mese della fioritura e la rosa rappresenta il simbolo per eccellenza. Un perfetto regalo per la Festa della Mamma. Un gesto che, oltre a strapparle un sorriso, contribuirebbe nella Ricerca contro la malattia di Alzheimer. Dal 4 al 14 Maggio, in tutti i supermercati e ipermercati Coop sul territorio italiano, sarà possibile acquistare una rosa Kordana in vaso. Per ognuna, Coop devolverà 1 euro ad Airalzh (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer), che li utilizzerà per sostenere tutti gli sforzi in campo scientifico a favore dei progetti di Ricerca sulla patologia. La malattia di Alzheimer, in Italia, colpisce più di 600mila persone e, con l’invecchiamento della popolazione si prevede che, nei prossimi trent’anni, ne sarà colpita 1 persona su 85 nel mondo. L’ambizioso obiettivo di Airalzh è quello di arrivare ad un domani senza Alzheimer e, per farlo, l’Associazione si impegna giorno dopo giorno raccogliendo fondi che vengono esclusivamente destinati alla Ricerca e alla sensibilizzazione su questa patologia. Airalzh è l’unica Associazione che promuove la Ricerca medico-scientifica a livello nazionale sulla malattia di Alzheimer ed altre forme di demenza. Dal 2016 più di 3 milioni di euro sono stati impiegati per finanziare 82 Assegni di Ricerca, 21 progetti di Ricerca relativi al Bando AGYR (Airalzh Grants for Young Researchers) ed un progetto, frutto della collaborazione fra Airalzh e la Fondazione Armenise Harvard, rivolto a Ricercatori “mid-career”. Altri 400mila Euro sono a budget per due Bandi ancora aperti (Bando AGYR 2023 e AiralzhArmenise Harvard). Grazie all’iniziativa “Non ti scordar di Te”, Coop Italia rinnova il proprio impegno nel sostenere, assieme ad Airalzh, la Ricerca contro l’Alzheimer. Una rosa in vaso, oltre che per omaggiare le Mamme, anche per contribuire alla Ricerca e per dare speranza ad oltre 3 milioni di persone tra pazienti, famigliari e caregiver.

Sanità digitale, Liguria prima regione a dotarsi dell’App mi@Salute

Sanità digitale, Liguria prima regione a dotarsi dell’App mi@SaluteRoma, 24 apr. (askanews) – Parte dalla Liguria l’App mi@Salute dedicata a tutti i cittadini italiani che intendono consultare la propria storia clinica, anche attraverso i dati del Fascicolo Sanitario Elettronico.

La piattaforma innovativa è stata presentata durante la cerimonia di consegna di tablet con applicazione dedicata in favore dei degenti dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova. L’iniziativa, che rientra nel programma dell’anno europeo delle competenze, è stata promossa dalla Fondazione Aidr – Italian Digital Revolution (www.aidr.it) in collaborazione con il professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino, alla presenza del presidente della Regione Liguria, dell’assessore alla Sanità della Regione Liguria, dell’amministratore unico di Liguria Digitale, Enrico Castanini, del direttore generale del Policlinico, Marco Damonte Prioli e di Mauro Nicastri, presidente della Fondazione Aidr, e Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale – Fondazione Aidr. I 10 tablet, donati dai partner tecnologici della Fondazione Aidr, FujiFilm Italia e Normadec, sono dotati di un’App dedicata di ultima generazione, che consente a tutti i cittadini di consultare la propria storia clinica, anche attraverso l’interoperabilità del fascicolo sanitario, su tutto il territorio nazionale, rendendo così disponibile per ogni paziente l’intero fascicolo sanitario, a prescindere della regione in cui decida di sottoporsi a visita medica.

“La Regione Liguria – ha sottolineato il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – ha accolto con molto interesse la proposta presentata oggi dalla Fondazione Aidr. Portare i dati sanitari dei pazienti nel modo più veloce e fruibile è uno degli obiettivi che dobbiamo raggiungere per consentire quella snellezza che ci può aiutare anche ad abbattere le liste d’attesa che si sono create a causa del Covid. Questa applicazione è quindi un esempio di come la tecnologia può essere messa al servizio dei cittadini semplificando loro la vita, soprattutto in ambito sanitario. Ne abbiamo avuto altri esempi anche durante la pandemia, basti pensare al portale realizzato da Liguria Digitale per la prenotazione dei vaccini anti Covid su tutto il nostro territorio oppure con la dematerializzazione delle ricette in collaborazione con le farmacie. E il fatto che sia stato scelto il Policlinico San Martino e l’istituto di Malattie infettive è un segno della stima di cui gode il nostro principale ospedale regionale”. “Si tratta – ha dichiarato durante la cerimonia il professore Matteo Bassetti – di un passo in avanti fondamentale in direzione della interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico a tutela del cittadino, il quale potrà condividere con i medici la sua storia clinica, e al contempo aiuterebbe molto noi medici nella semplificazione e maggior appropriatezza di cure; consentendoci anche di evitare ripetizioni di esami inutili, che attualmente ingolfano e allungano le liste d’attesa. In questa direzione sarà fondamentale la sensibilizzazione dei medici, che dovranno informare i cittadini dei vantaggi della nuova tecnologia”.

“La parola d’ordine è semplificazione e sicuramente l’informatica, attraverso strumenti facili come i tablet, consente al cittadino di poter condividere velocemente notizie sanitarie evitando inutili percorsi aggiuntivi, esami clinici e strumentali che altro non fanno che appesantire il sistema – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. Questo è il presente e sarà certamente il futuro con l’opportunità quindi, anche da remoto, di poter condividere dati sanitari con il proprio medico senza doversi recare fisicamente in studio: tutto ciò limiterà così il numero delle visite che a volte sono soltanto valutazioni di esami e interpretazioni di dati”. “Ringrazio i donatori per i device – ha affermato il direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino, Marco Damonte Prioli – che saranno integrati nel sistema operativo del nostro Policlinico. Il nostro ospedale, grazie alla costante collaborazione con Liguria Digitale e il suo amministratore unico Enrico Castanini, sta innalzando gli standard tecnologici. Il San Martino intende perseguire una strada sempre più mirata all’alta complessità di cura, che inevitabilmente sposta l’asticella degli investimenti verso la tecnologia e le sue derivazioni, in ogni settore della medicina compreso quello delle Malattie Infettive, reparto di eccellenza e di fama nazionale diretto dal prof. Bassetti.

“Già nel corso di un precedente convegno promosso da Aidr nei mesi scorsi a Roma, alla presenza del professore Bassetti – ha rimarcato il presidente della Fondazione, Mauro Nicastri – avevamo lanciato un patto per l’interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico, quale strumento a tutela dei cittadini, nell’ottica di una fruizione dei dati da parte dei sanitari su tutto il territorio il territorio nazionale. Oggi siamo orgogliosi di aver contribuito a costruire un altro tassello fondamentale in questa direzione”. “Questa App consentirà una gestione puntuale e aggiornata del quadro clinico dei pazienti – ha evidenziato infine Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e Responsabile Osservatorio Sanità Digitale AIDR -. Già nei mesi scorsi ci eravamo fatti portavoce di questa fondamentale implementazione all’interno del fascicolo sanitario elettronico e grazie alla collaborazione di istituzioni e aziende, abbiamo fatto un notevole passo in avanti”.

Malattie rare, UNIAMO: felici per approvazione Decreto tariffe

Malattie rare, UNIAMO: felici per approvazione Decreto tariffeRoma, 21 apr. (askanews) – “L’approvazione del Decreto tariffe è un momento importante per tutta la comunità delle persone con malattia rara. Prima di tutto perché rende finalmente esigibili i LEA 2017, dove c’erano già prestazioni per le nostre patologie, ma soprattutto perché sblocca tutte le successive richieste di approvazione, all’interno dei LEA, che abbiamo fatto. La Federazione ha presentato, in supporto alle Associazioni, più di 30 richieste di aggiornamento. Sappiamo che 12 patologie otterranno un codice di esenzione per patologia rara. Ma non solo: sarà necessario sbrigarsi ad inserire nello Screening Neonatale Esteso la SMA, che aspetta già da più di due anni. Fondamentale adesso andare avanti con le approvazioni di tutti questi decreti che ci interessano molto da vicino”. È quanto dichiara Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare.

“Un plauso all’impegno del Ministro Schillaci, che sia con l’approvazione dei decreti sulle sperimentazioni, che con lo sblocco del Nomenclatore Tariffario sta dimostrando di voler procedere con quanto in sospeso da tanti anni. Ora serve procedere con passo spedito e, oltre ai LEA, approvare il Piano Nazionale Malattie Rare e il documento del riordino della rete!”, prosegue Scopinaro. “Grazie anche al sottosegretario Gemmato – conclude – che non fa mai mancare il suo supporto e la sua attenzione al mondo delle malattie rare”.

Salute: sabato a Roma la regata femminile “Fiume in Rosa”

Salute: sabato a Roma la regata femminile “Fiume in Rosa”Milano, 20 apr. (askanews) – Dieci anni di impegno per diffondere la cultura della prevenzione e contribuire ad affrontare il tema della salute della donna. Atena Donna soffia sulle sue prime dieci candeline in una mattinata di sport al femminile con “Fiume in rosa”, la regata sul Tevere organizzata per sabato 22 aprile alle ore 11.30 dalla Fondazione Atena onlus presso il Circolo Canottieri Aniene. L’evento è l’occasione per celebrare insieme l’8° Giornata Nazionale per la Salute della Donna, ideata dalla Fondazione e promossa insieme al Ministero della Salute, che aiuta moltissime donne ad avere accesso a informazioni e a screening gratuiti su tutto il territorio nazionale, grazie all’adesione di numerose ospedali, strutture sanitarie e associazioni locali. L’attrice Rocío Muñoz Morales, da sempre al fianco di Atena Onlus, sarà ancora una volta la madrina dell’8° Giornata Nazionale e della manifestazione.

La regata amatoriale vuole essere un invito a tutte le donne a prendersi cura della propria salute attraverso la prevenzione: lo slogan sarà #concentratisullatuasalute e sarà scritto anche sui braccialetti commissionati all’associazione Made in carcere che saranno distribuiti a tutte le partecipanti. A bordo delle imbarcazioni sia donne che hanno subìto un intervento al seno e che praticano il canottaggio come esercizio riabilitativo sia atlete provenienti da numerosi circoli. Grazie alla collaborazione con Fondazione Igea, durante la regata, verranno effettuati test con colloqui di controllo dello stato cognitivo per le donne che si saranno prenotate. Il passaggio sul fiume delle partecipanti, tutte in maglietta rosa, sarà un bel segnale di determinazione e impegno al femminile. La manifestazione non si svolgerà soltanto nella capitale ma in anche altre 25 località d’Italia: Avignana (To), Brindisi, Cagliari, Castelforte (Lt), Castel Gandolfo (Rm), Corgeno (Va), Empoli (Fi), Fano, Firenze, Gorizia, Latina, Livorno, Maiori (Sa), Mestre (Ve), Milano, Montefeltro, Padova, Palermo, Pordenone, Toscolano Maderno (Bs), Torino, Treviso, Trieste, Varese e Venezia.

In collaborazione con ITA Airways, Atena Donna ha anche organizzato un’altra iniziativa: gli assistenti di volo leggeranno ai passeggeri che voleranno nella giornata del 22 aprile un messaggio che ricorderà l’importanza della Giornata Nazionale e inviterà alla prevenzione. Tutto il personale di volo ITA Airways, quel giorno, indosserà un braccialetto con il claim #laprevenzioneprendequota. Prevista domani, 21 aprile, al Ministero della Salute e alla presenza del ministro Orazio Schillaci, la conferenza dal titolo “La Salute della donna: garantire equità e appropriatezza delle cure”, organizzata in occasione dell’8° Giornata Nazionale. Anche la Fondazione Atena sarà presente, come promotrice della Giornata. Atena entrerà anche nelle case circondariali femminili, per offrire alle donne detenute, alle agenti e alle educatrici che prestano servizio nelle strutture penitenziarie l’opportunità di sottoporsi a screening sanitari gratuiti. L’iniziativa è parte del progetto “Atena Together” che si sviluppa su tutto il territorio nazionale, grazie al Protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia e con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap). In particolare, in occasione dell’8° Giornata Nazionale, Atena ha organizzato degli incontri nella sezione femminile della Casa Circondariale di San Vittore a Milano: il 18 Aprile con un primo appuntamento informativo e di counselling con la professoressa Patrizia Presbitero sulla prevenzione cardiologica per la salute delle donne e dopo la settimana della Giornata Nazionale programmando visite di controllo cardiologico e screening per le detenute e le poliziotte.

Gemelli, compie 1 anno l’app Arianna che guida i pazienti nel Policlinico

Gemelli, compie 1 anno l’app Arianna che guida i pazienti nel PoliclinicoRoma, 20 apr. (askanews) – Arianna, la ‘app’ che accoglie e guida i pazienti e i loro accompagnatori all’interno del Policlinico Gemelli, compie un anno e cresce non solo anagraficamente, ma anche come offerta di servizi e contenuti. Frutto di una partnership illuminata tra Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Novartis, Arianna è nata da un’intuizione del professor Giovanni Scambia, Direttore Scientifico dell’IRCCS, per migliorare la patient experience. La ‘app’ è una sorta di ‘Google maps’ dedicata, che guida il paziente, tramite geolocalizzazione, all’interno dei vari settori del Policlinico e lo accompagna alla sua destinazione. Arianna è un sistema di navigazione digitale intuitivo ed efficace che copre al momento buona parte dei reparti e delle strutture ambulatoriali e servizi del Gemelli. Questa ‘app’ si va ad aggiungere ai progetti d’accoglienza “Chiedi a me” e “Gemelli Interpreter”, realizzati in collaborazione con Unitalsi e Auci dai volontari del Servizio Civile, per indirizzare e accompagnare i pazienti più fragili e aiutare gli stranieri nell’accesso ai servizi sanitari dell’Ospedale.

“Il progetto Arianna – sottolinea il professor Giovanni Scambia, Direttore Scientifico di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS – è molto importante e lo abbiamo fortemente voluto perché rappresenta un modo per umanizzare un ospedale grande come il nostro e renderlo molto più fruibile da parte del pubblico, dei pazienti e degli accompagnatori. È anche un modo anche per accogliere le persone che arrivano da noi e di guidarle all’interno di una serie di percorsi. Ma non solo. Questa ‘app’ ci aiuta a comunicare con queste persone e a promuovere azioni educative per i pazienti e i loro caregiver, oltre a iniziative di raccolta fondi. Riteniamo insomma che la ‘app’ Arianna sia un progetto utile e importante, che punteremo a espandere. E siamo davvero grati del supporto ricevuto da un’azienda sensibile come Novartis, che ci ha aiutato a realizzarlo”. “Il Policlinico Gemelli – sottolinea il professor Marco Elefanti, Direttore Generale Fondazione Policlinico Gemelli – è fortemente orientato all’innovazione e sempre più anche alla digitalizzazione. La ‘app’ Arianna, realizzata grazie alla collaborazione con Novartis, ci consente di fare un’ulteriore passo in questa direzione e di applicare le risorse del digitale all’accoglienza del paziente, attraverso una soluzione tecnologicamente avanzata come l’indoor navigation. Siamo sempre molto grati alle grandi aziende che ci supportano nella realizzazione di iniziative come questa a forte innovazione tecnologica”. “Per Novartis reimmaginare la medicina significa supportare i pazienti oltre la malattia, collaborando per garantire loro un contesto in grado di comprendere le loro esigenze e sostenerli – afferma Chiara Gnocchi, Country Communication & Patient Engagement Head Novartis Italia. Il progetto Arianna va in questa direzione per rispondere ad un concreto bisogno dei cittadini di ‘navigare’ all’interno di un’entità ospedaliera e ricevere informazioni in tempo reale. Per questo siamo lieti di proseguire la collaborazione con il Policlinico Gemelli in un modello di partnership che sempre di più ci vede impegnati sia sul fronte della ricerca che dei servizi al paziente”. La App “Arianna-Policlinico Gemelli” è disponibile su Apple store e su Google Play. Per utilizzarla, una volta entrati al Gemelli, è necessario registrarsi al sistema (il login è possibile anche attraverso i social), scegliere la lingua (italiano o inglese), selezionare la destinazione e avviare l’indoor navigation. Una volta impostata la destinazione, sul cellulare compare una mappa con il percorso più veloce, indicato da una linea blu. Che è un po’ come il celebre ‘filo d’Arianna’ da seguire per arrivare a colpo sicuro a destinazione. Arrivati a destinazione, il paziente o il suo accompagnatore in sala d’attesa possono intrattenersi con le news di Fondazione Policlinico Gemelli, con informazioni sui dipartimenti, navigare sulle pagine Facebook e Lindekin di FPG; la ‘app’ consente anche di fare donazioni a sostegno delle attività della Fondazione Policlinico Gemelli. La progettazione di Arianna è stata affidata a Kotuko e a Native Media che ne hanno curato i vari aspetti, dal naming, alla tecnologia più adatta agli ambienti, al design, allo sviluppo software.

Leishmaniosi, a Roma maxi-screening su 450 animali Canile Valle Grande

Leishmaniosi, a Roma maxi-screening su 450 animali Canile Valle GrandeRoma, 20 apr. (askanews) – Prende il via oggi il più grande screening di prevenzione e cura della leishmaniosi canina in Italia: oltre 450 animali ospitati dal Canile Valle Grande di Roma saranno sottoposti alle analisi specifiche grazie alla sinergia tra Fondazione Cave Canem, non profit con sede a Roma e attiva su tutto il territorio nazionale, il C.Re.Na.L. Centro di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi di Palermo, eccellenza nazionale nel settore e lo staff del canile rifugio che solo nel 2022 ha facilitato l’adozione di 315 cani.

A effettuare le analisi, lo staff del canile Valle Grande di Roma, composto da medici veterinari, tecnici veterinari, coadiuvati dal team di campo di educatori cinofili della Fondazione Cave Canem coordinati dal dog trainer manager Mirko Zuccari, i quali contribuiranno a gestire e tranquillizzare i pazienti a quattro zampe durante i prelievi in box e nella nuova sala visite di recente allestimento. I campioni verranno spediti a Palermo e saranno analizzati dai professionisti del C.Re.Na.L. coordinati dal dottor Fabrizio Vitale; entro 30 giorni verranno inviati i risultati che andranno ad arricchire le schede anagrafiche di ogni cane. Per coloro i quali risulteranno positivi alla leishmaniosi verrà avviata immediatamente la terapia, per tutti gli altri verranno intensificati i protocolli di prevenzione. La Fondazione, il C.Re.Na.L. e il canile Valle Grande collaboreranno a un piano di controllo della leishmaniosi e per favorire l’adozione dei cani. Una ricerca scientifica verrà realizzata a conclusione di questa iniziativa. “Portare a termine questo piano di monitoraggio in collaborazione con il C.Re.Na.L. – afferma l’avv. Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione Cave Canem – e ripeterlo ciclicamente e con costanza permetterà di avere una fotografia delle condizioni di tutti i cani presenti in canile e di fornire tutte le informazioni utili a un’adozione consapevole e responsabile per ogni cane. Tante, troppe volte nel corso della mia carriera mi sono imbattuta nella leishmaniosi canina e ho potuto appurare quanto male possa fare ai cani che purtroppo la contraggono. La leishmaniosi è una condanna a vita, una vita di segregazione in un box di canile. Non sono solo i sintomi della malattia a nuocere ma le ferite dell’anima, il dolore e la delusione per le adozioni mancate a causa di una malattia che fa ancora tanta, troppa paura. La leishmaniosi, infatti, è una zoonosi: questo intervento è utile per la salute degli animali quanto per quella delle persone”.

“Il Centro di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi nasce per garantire supporto diagnostico per l’intero territorio nazionale al fine di sviluppare la conoscenza epidemiologica dell’andamento dell’infezione nel serbatoio animale – dichiara Fabrizio Vitale a capo del progetto di ricerca del Cre.Na.L. -. Il Canile, sia sanitario che rifugio, è per sua natura l’osservatorio epidemiologico privilegiato come presidio territoriale e, in prospettiva alla capacità di attrazione nelle adozioni, baluardo nella protezione della salute pubblica. L’attività prevista in termini di screening della popolazione, oltre ad implementare le mappe di distribuzione dell’ infezione, finalizza la corretta ed auspicata visione in termini di “One Health”, come la Leishmaniosi strettamente legata alla Triade della Salute (uomo, animali, ambiente), sa garantire”.