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Benanti: Papa lungimirante. Dopo ecologia e migranti, IA tema centrale

Benanti: Papa lungimirante. Dopo ecologia e migranti, IA tema centraleRoma, 26 gen. (askanews) – Il Papa mostra ancora una volta di essere su un profilo più avanzato dell’agenda: come è stato per l’ecologia, il fenomeno dell’immigrazione e ora dell’intelligenza artificiale. Tutti e tre questi temi sono accumunati da una stessa passione e attenzione che è quella dei più fragili. Il rischio dunque è più nella macchina in sè è nell’effetto che può avere su una società che è composta da soggetti e individui dove non tutti hanno stessa capacità”: è quanto ha sottolineato padre Paolo Benanti, consigliere del Papa per i temi dell’intelligenza artificiale e presidente della Commissione AI per l’informazione, intervenendo nella seconda giornata della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta, dedicata al tema dell’intelligenza artificiale.

IA, padre Benanti: la macchina non può nulla senza l’uomo

IA, padre Benanti: la macchina non può nulla senza l’uomoRoma, 26 gen. (askanews) – “Nella relazione uomo-macchina la risorsa è sempre nella parte umana. L’intelligenza artificiale non si applicherà mai senza l’attività umana”. E’ quanto ha sottolineato padre Paolo Benanti, consigliere del Papa per i temi dell’intelligenza artificiale e presidente della Commissione AI per l’informazione, intervenendo nella seconda giornata della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta, dedicata al tema dell’intelligenza artificiale.

E’ dunque importante “conoscere la natura dello strumento”. “Da quando abbiamo utilizzato l’informazione – ha aggiunto il francescano – la macchina poteva acquisire un fine e scegliere i mezzi per realizzarli. Eticamente il fine non giustifica i mezzi. Bisogna chiedersi come garantire che i mezzi usati dalla macchina siano sempre appropriati”.

Viali alberati e skatepark: “La città dei bambini” dentro ospedale

Viali alberati e skatepark: “La città dei bambini” dentro ospedaleRoma, 26 gen. (askanews) – Le corsie come viali alberati, l’ingresso come uno Skatepark e le stanze di degenza come colorate camerette. È questo il concept creativo che guiderà l’allestimento degli spazi dell’area pediatrica del Nuovo Policlinico di Milano, che sarà ultimato entro il 2024. Il progetto – caratterizzato da tecnologia integrata con gli spazi di accoglienza e di degenza, elementi grafici e tematici diversificati a seconda delle età dei pazienti e biofilia – è stato realizzato da Novembre Studio ed è il vincitore del bando da un milione di euro, promosso e finanziato da Fondazione De Marchi, per realizzare nell’ospedale milanese “il reparto di pediatria più bello e accogliente del mondo”.

Il progetto si chiama “La città dei bambini” ed è stato presentato in occasione di una cerimonia di premiazione organizzata alla Triennale di Milano con Marco Giachetti, presidente Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano con delega all’istruzione e Linus. Alla base del concept è l’idea di trasformare gli spazi dell’area pediatrica in una città a misura di bambino, in continuità con il concetto di piazza, proposto dagli studi Stefano Boeri Architetti, e Barreca & La Varra, come elemento chiave del nuovo ospedale e tenendo a mente l’obiettivo di umanizzare gli spazi per i pazienti pediatrici. Ogni ambiente della nuova pediatria, infatti, ricreerà un contesto familiare per eliminare la sensazione di lontananza e avvicinare i bambini ai luoghi che vivono, come se fosse il loro quartiere.

L’ingresso sarà caratterizzato da uno Skatepark così che, a partire dall’accesso al reparto, si abbia un ingresso stimolante che generi emozioni positive per i piccoli pazienti, dotato di un grande ledwall interattivo per intrattenere durante l’attesa. I corridoi si trasformano nei Viali della città, mentre le degenze saranno nelle Case dei pazienti e ricreeranno un ambiente domestico, sia per la scelta dei materiali sia per il livello di personalizzazione in mano ai pazienti. I salotti, a seconda delle funzioni, diventano rispettivamente: la Sala giochi interamente dedicata all’intrattenimento digitale con possibilità di guardare serie tv e postazioni per il gioco individuale e condiviso; la Ludoteca offre ai più piccoli intrattenimento e benessere, tra grafiche e arredi giocosi e display digitali progettati per stimolare la creatività; la Classe, uno spazio in cui i bambini, durante il periodo di degenza, potranno studiare e fare i compiti e l’Ufficio, un’area dedicata ai genitori dotata di postazioni di lavoro per lo smart working. Infine, il quarto piano sarà “abitato” dal Giardino Terapeutico che tramite l’utilizzo di arredi e giochi ispirati al mondo animale diventa lo Zoo della città. Inoltre, il corridoio che conduce al giardino sarà contraddistinto da coltivazioni idroponiche verticali, che fungono da orto urbano, contribuendo all’ortoterapia.

“Non sappiamo curare, ma vogliamo prenderci cura!» – dichiara Fabio Novembre – «Accompagnare lungo il percorso di degenza armonizzando gli spazi, alleggerendo l’ansia e restituendo quel mondo a colori che ogni bimbo ha dentro di sé. Insieme alla Fondazione De Marchi e al Policlinico di Milano, sarà un’avventura meravigliosa”. “Oltre all’eccellenza della cura e della ricerca – commenta Marco Giachetti, presidente del Policlinico di Milano – vogliamo portare nel nuovo Policlinico anche il tema dell’umanizzazione: fare in modo che tutti i pazienti, specialmente i bambini e le loro famiglie, possano vivere l’esperienza ospedaliera in modo meno traumatico possibile. Con questo progetto puntiamo a umanizzare gli spazi della Pediatria ricreando un ambiente il più possibile vicino a quello domestico, aiutando i bambini e le loro famiglie a sentirsi meno lontani dalla propria casa: i piccoli potranno godere di ambienti colorati e a misura di bambino, mentre i genitori potranno usufruire di spazi dedicati in modo da non sentirsi isolati rispetto alla loro attività lavorativa e quotidiana. L’umanizzazione degli spazi porterà beneficio anche al personale medico e sanitario, che potrà operare in ambienti armoniosi facilitando quindi il rapporto con i piccoli pazienti e le loro famiglie. A breve Milano avrà il nuovo grande Policlinico e, al suo interno, la Pediatria più bella del mondo: sono molto felice di questo risultato e ringrazio in particolare la Fondazione De Marchi e tutti i suoi sostenitori, i benefattori e i filantropi che da sempre sostengono con generosità il nostro ospedale”.

“Fondazione De Marchi è orgogliosa di contribuire a realizzare a Milano l’ospedale pediatrico più bello del mondo all’interno degli spazi del Nuovo Policlinico e siamo sicuri che il progetto vincitore saprà valorizzarli e far sentire ‘a casa’ i piccoli pazienti e le loro famiglie in un momento difficile e complicato come quello della malattia”, spiega Francesco Iandola, direttore esecutivo della Fondazione De Marchi. Gli ambienti destinati all’area pediatrica del Nuovo Policlinico avranno un’estensione di oltre 12mila metri quadrati distribuiti su tre piani e la consegna dei lavori, relativa all’umanizzazione degli spazi, è prevista per marzo 2025. La Pediatria del Nuovo Policlinico continuerà, quindi, ad essere un punto di riferimento a livello nazionale per l’assistenza, la cura e la ricerca in campo pediatrico. La Lombardia è, infatti, tra le Regioni maggiormente coinvolte nell’accoglienza di pazienti costretti a spostarsi per motivi sanitari. L’iniziativa rientra nel progetto “Un ospedale mica male” finalizzato a contenere il dolore e a ridurre lo stress dei bambini ricoverati in ospedale, alleviando il senso di isolamento e facilitando il ritorno alla vita quotidiana al termine delle cure. La Fondazione De Marchi, attraverso i suoi progetti, ogni anno sostiene quasi 90.000 bambini realizzando, oltre ad interventi di umanizzazione e fornitura di macchinari diagnostici e terapeutici, 150 ore di pet therapy, 1.400 ore di arte terapia e di 550 ore di assistenza psicologica.

Cacciamani (ItaliaMeteo): IA fondamentale per ridurre rischio

Cacciamani (ItaliaMeteo): IA fondamentale per ridurre rischioBologna, 25 gen. (askanews) – Se a maggio dello scorso anno, durante l’alluvione in Emilia-Romagna “abbiamo avuto 17 morti, che sono comunque un numero elevatissimo ma non come i 300/400 morti che ci sono stati per esempio in Germania qualche hanno fa”, è perché “c’è stata un’allerta rossa che è stata emanata in maniera corretta che ha fatto sì che una gran parte dei sindaci facessero le evacuazioni preventive, per più di 30mila unità abitative; questo ha sicuramente ridotto il numero delle vittime”.

Ecco perché secondo il direttore di ItaliaMeteo, Carlo Cacciamani, “dovremmo cercare di quantificare di più la possibilità di capire prima che succedano questi fenomeni – e qui ci aiuterà sicuramente l’intelligenza artificiale – quanto possano essere efficaci le misure di riduzione del rischio. Per questo potremo applicare ad esempio l’intelligenza artificiale alla cosiddetta ‘digital twin’, cioè la possibilità di replicare quello che succede in un mondo non reale ma fatto al calcolatore e studiare all’interno di quel mondo quali sono le opzioni per ridurre il rischio”. Sul tema dell’interpretazione dei dati che testimoniano il cambiamento climatico e adottare, grazie alle nuove tecnologie, le migliori pratiche per trasformare l’ecosistema nel terreno di sviluppo e crescita per comunità e imprese si sono confrontati scienziati, imprenditori e politici al convegno “Cambiamento climatico e filiera delle imprese: infrastrutture e Pmi nella transizione verde” organizzato da Bologna da Fondazione Ifab, International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development.

Secondo i dati illustrati da Cacciamani in estate si prevede una diminuzione della disponibilità di acqua sull’intero territorio nazionale, da un minimo del 10% nella proiezione a breve termine (2030) a un massimo del 40% con punte anche oltre il 90% per alcune zone del Mezzogiorno verso il 2100, qualora si mantenesse invariata l’attuale emissione di gas serra. Ma gli effetti sono anche nelle aree montane, con la scomparsa dei ghiacciai. Se venisse confermata la tendenza attuale, nel 2100 ci troveremmo con una riduzione ulteriore dei due terzi del volume di ghiaccio, con una scomparsa pressoché totale (94%) dei ghiacciai, con effetti ancor maggiori sulla parte italiana dell’arco alpino, per via dell’esposizione a mezzogiorno. Entro 15 anni il Ghiacciaio della Marmolada potrebbe sparire del tutto: nell’ultimo secolo ha visto una perdita del 70% della superficie e di oltre il 90% del volume.

A questi dati hanno fatto eco quelli presentati da Renzo Giovanni Avesani, amministratore delegato Leithà del gruppo Unipol: secondo l’ultimo rapporto sul dissesto idrogeologico di Ispra, il 94% dei comuni italiani è a rischio frane, alluvioni o erosione costiera. L’alluvione in Emilia-Romagna ha colpito il 30% della popolazione e quasi un terzo delle superfici agricole, con una stima dei danni è di 8,8 milioni di euro, mentre l’alluvione in Toscana del 2023 ha causato danni per circa 1,9 milioni di euro. “Per mantenere il vantaggio competitivo, le imprese e il sistema Italia devono necessariamente dotarsi di strumenti per gestire i rischi legati agli eventi estremi. Il Pnrr offre molte opportunità in questo senso. E’ fondamentale un coordinamento tra le diverse iniziative attualmente in corso per costruire indici o piattaforme, per massimizzare gli sforzi e ridurre la frammentazione” ha concluso Avesani.

Ricerca dimostra potenziale istruzione in promozione pace

Ricerca dimostra potenziale istruzione in promozione paceRoma, 24 gen. (askanews) – Istruzione e pace vanno a braccetto. A dimostrarlo la ricerca della Global Partnership for Education (GPE) e l’Institute for Economics and Peace di Sydney (IEP) che fornisce prove inconfutabili della forte relazione tra educazione e pace. Pubblicata il 24 gennaio in occasione della Giornata internazionale dell’educazione, l’analisi dimostra come il miglioramento dei livelli di istruzione sia strettamente legato a società più pacifiche.

“Quest’anno è iniziato con una situazione globale desolante per quanto riguarda la pace e la stabilità mondiali ma possiamo riaccendere la speranza investendo di più e con urgenza nell’istruzione”, ha dichiarato Laura Frigenti, Amministratore delegato del GPE. “È ora di dare ascolto alle prove sempre più evidenti che l’istruzione è un investimento intelligente e reciprocamente sostenibile per la prosperità e la pace”. Mentre gli impatti disastrosi dei conflitti sull’istruzione sono ampiamente riconosciuti, la ricerca sul rapporto reciproco tra pace e istruzione è sempre stata scarsa, o comunque obsoleta. Per colmare questa lacuna di conoscenza e fornire prove per guidare politiche valide, il GPE ha collaborato con l’IEP per analizzare e comprendere meglio il rapporto tra istruzione e pace.

L’ultimo decennio è stato segnato da conflitti, crisi e guerre letali. In tutto il mondo, le guerre continuano a mietere innumerevoli vittime, a sfollare i civili dalle loro case e a lasciarne molti altri che hanno un bisogno disperato di assistenza salva-vita. È urgente ricostruire le fondamenta che possano sostenere una pace duratura. Eppure troppo spesso una delle più cruciali, l’istruzione, è relegata a un’attività accessoria. Foto credit GPE

Parma, io ci sto!, presentato ddl per recupero beni pubblici

Parma, io ci sto!, presentato ddl per recupero beni pubbliciRoma, 24 gen. (askanews) – È stato presentato a Roma, presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica, il Disegno di legge n. 817, recante “Proposta per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio”, finalizzato al sostegno ad interventi di manutenzione e recupero di beni pubblici, nonché alla realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere individuale e collettivo.

Presentata dal senatore Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della 9° Commissione del Senato, la proposta di legge ha preso avvio da un percorso partecipativo dal basso, portato avanti durante il periodo pandemico dall’Associazione “Parma, io ci sto!”, presieduta da Alessandro Chiesi, nella convinzione che singoli cittadini e realtà economiche del territorio possano porsi alla guida della ripartenza, facendosi protagonisti del nuovo paradigma che vede l’impatto sociale al centro delle politiche di rilancio dell’economia. In linea con la volontà di trasformare un momento di difficoltà in un’opportunità di crescita, “Parma, io ci sto!” – nata nel 2016 per mettere a sistema idee e progetti con cui attrarre talenti e risorse e promuovere lo sviluppo di Parma e del suo territorio – ha avviato un proficuo dialogo con le istituzioni nazionali che ha condotto alla definizione di una proposta normativa a supporto della realizzazione di progetti ad impatto sociale sui territori. Un’iniziativa significativa con cui favorire la partecipazione di cittadini ed imprese che, sull’esempio della capacità di fare sistema di una provincia prospera e dinamica come quella parmense, è oggi un progetto concreto volto alla costruzione di una società più equa ed inclusiva a beneficio dell’intero Paese.

“Con questo disegno di legge, miriamo a proporre strumenti concreti per favorire una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato. Vogliamo che lo Stato sia un motore di dinamismo, un catalizzatore di idee e iniziative di cittadini e organizzazioni, in particolare quelle volte a migliorare il benessere individuale e collettivo. Siamo convinti che investire in iniziative ad impatto sociale contribuirà non solo alla ripresa economica ma anche a promuovere la coesione sociale, quanto mai necessaria in questa fase di ripresa”, ha affermato Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente della 9° Commissione del Senato. Il Disegno di Legge – presentato il 24 luglio 2023 ed assegnato alle commissioni 8 (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) e 9 (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) in sede redigente il 12 ottobre 2023 – è volto a valorizzare l’impatto creativo e propositivo dei progetti di interesse generale realizzati da privati (sia cittadini, singoli o associati, sia imprese o attività economiche di vario titolo) e/o da pubbliche amministrazioni.

IA, Barachini: “Microsoft in Commissione, pronta prima relazione”

IA, Barachini: “Microsoft in Commissione, pronta prima relazione”Roma, 23 gen. (askanews) – “Con l’audizione di Jeff Bullwinkel, vice presidente Microsoft Emea e direttore corporate external e legal affairs Microsoft Emea, oggi si è concluso il primo ciclo di audizioni avviato il 21 novembre scorso dalla Commissione AI per l’Informazione che ha ascoltato, fra gli altri, la Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi), l’Ordine dei Giornalisti Nazionale, Meta, Google e diversi esperti”. Lo dichiara in una nota il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini.

All’incontro di oggi, presieduto da Padre Benanti, Jeff Bullwinkel – accompagnato da Francesca Bitondo, direttrice rapporti istituzionali Microsoft Italia, da Mattia De Rosa, Direttore AI & Data, Microsoft Italia e da Elisa Liberale, Direttrice legale Microsoft Italia – ha evidenziato l’impegno di Microsoft a tutela del diritto d’autore e per contrastare la disinformazione. “Due dei principali temi su cui la Commissione AI – evidenzia Barachini – sta concentrando il proprio lavoro per produrre un’analisi della situazione e possibili strade da percorrere per salvaguardare la tenuta del settore, l’occupazione, la credibilità dell’informazione e la professione giornalistica”.

La Commissione AI per l’Informazione è pronta per giungere in tempi rapidi alla stesura della prima relazione sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore dell’Informazione. Un rapporto da consegnare al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Comitato di coordinamento per la strategia nazionale sull’utilizzo dell’AI in concomitanza con la presidenza italiana del G7 che, proprio nelle intenzioni del premier, avrà nell’intelligenza artificiale una delle priorità.

Da Roma al Camerun, torna “Fili di speranza” con la sartoria solidale

Da Roma al Camerun, torna “Fili di speranza” con la sartoria solidaleRoma, 16 gen. (askanews) – Scegliere la stoffa, usare anche materiali di recupero, poi imparare a fare il disegno di un abito, sviluppare il cartamodello di una borsa, di una gonna e infine tagliare, cucire, modellare, per arrivare a confezionare abiti, accessori, e quant’altro. Torna “Fili di Speranza”, la sartoria solidale avviata da Terra e Missione per aiutare le donne in difficoltà a “ricucire” la propria vita attraverso un percorso di formazione professionale e l’offerta di uno spazio di ascolto e condivisione. Un progetto nato a Ladispoli, in provincia di Roma, che da oggi si estende anche al Camerun grazie all’accordo con la Fondazione Thouret, organismo che si ispira alla tradizione missionaria delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret e che opera in oltre 30 Paesi in 4 continenti.

Dopo il successo della prima edizione, conclusasi lo scorso luglio con una sfilata di moda eco-solidale nella casa di accoglienza romana “Chaire Gynai”, voluta da Papa Francesco e gestita dalla Fondazione Scalabriniana, è partita sabato 13 gennaio la seconda edizione del corso di cucito rivolto a donne disoccupate promosso dall’associazione Terra e Missione, in collaborazione con la Confraternita Santa Maria del Rosario, la Caritas diocesana di Porto-Santa Rufina e il Ciofs Fp Lazio. Quest’anno sono 20 le donne coinvolte, 5 religiose e 15 laiche, che alla fine del corso riceveranno, oltre alle competenze, un attestato di frequenza e un aiuto nell’accompagnamento al lavoro. In più, da quest’anno la sartoria missionaria ha avviato il gemellaggio “Fils de l’Espérance” con la Fondazione Thouret, impegnata a Ngaoundal, in Camerun, in progetti per la promozione della donna. L’accordo permetterà di realizzare una scuola di sartoria nel villaggio con l’obiettivo di formare altre 20 giovani e insegnare loro il mestiere di sarta. Terra e Missione ha già provveduto all’acquisto di 30 macchine da cucire, con la possibilità che alla fine del corso possano essere donate alle studentesse ormai formate, per aiutarle ad avviare una piccola attività in proprio.

“L’obiettivo del percorso – spiega Anna Moccia, presidente di Terra e Missione – è certamente dare una possibilità di formazione professionale alle donne più in difficoltà ma soprattutto far loro sperimentare la gratuità, l’assenza di giudizio e l’accoglienza, cosicché possano allargare lo sguardo all’altro, a prescindere dal corso e dall’abito, e davvero fare esperienza di fraternità. L’apertura dell’edizione in Camerun e la collaborazione tra i due progetti consentirà loro anche di fare davvero un”esperienza di missione’, che è lo stile che vogliamo promuovere con l’associazione”. Le beneficiarie dei due corsi, quello italiano e quello africano, collaboreranno insieme durante l’anno, disegneranno e tesseranno insieme alcuni modelli per realizzare la sfilata finale. Questo stimolerà anche la nascita di sinergie, relazioni e integrazione tra le due comunità, che ad agosto avranno anche la possibilità di incontrarsi di persona grazie alla possibilità di un viaggio missionario estivo a Ngaoundaul.

“In Camerun – aggiunge sr. Maria Luisa Caruso, coordinatrice della Fondazione Thouret – non ci sono ancora leggi che tutelano in modo adeguato i diritti delle donne vittime di violenza, la poligamia è ampiamente tollerata, anzi vista in maniera positiva e la disparità di genere è uno dei maggiori ostacoli alla lotta contro la povertà. Il progetto che promuoviamo con Terra e Missione, Fils de l’Esperance, è rivolto a donne, figlie e madri abbandonate, per dare loro l’opportunità di alfabetizzazione, integrazione e formazione da sarta. Ogni mese vengono poi donate ad ogni studentessa 10 euro perché possa acquistare da sola il materiale necessario. Il nostro obiettivo è salvare la dignità di queste donne, farle crescere, offrire loro una possibilità di riscatto e di speranza per il loro futuro”.

Pasti gratis ai bisognosi, al Cairo arriva il ristorante “Fratello”

Pasti gratis ai bisognosi, al Cairo arriva il ristorante “Fratello”Milano, 16 gen. (askanews) – E’ stato inaugurato al Cairo il primo ramo della Catena dei Ristoranti della Fratellanza Umana “Fratello”. A tagliare il nastro è stato Nevin Al-Kabbaj, ministro della Solidarietà Sociale in Egitto, alla presenza di Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco e Presidente della Fondazione della Fratellanza Umana, dell’Ambasciatore Nabila Makram, ex Ministro dell’immigrazione, Fondatore e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fahim, e del Dottor Osama Al-Azhari, Consigliere del Presidente della Repubblica egiziana. La notizia è stata diffusa dal giornalista Biagio Maimone, corrispondente e Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo.

L’inaugurazione ha visto la presenza di un folto gruppo di ambasciatori e di personaggi pubblici, influenti sia all’interno, sia all’esterno della Repubblica Araba d’Egitto, nonché di un gruppo di famiglie a cui dare prima assistenza, provenienti da ogni parte dell’Egitto. L’inaugurazione è avvenuta in attuazione del protocollo sottoscritto dal Ministero della Solidarietà Sociale e dalla Fondazione della Fratellanza Umana nel maggio 2023, in base al quale i ristoranti forniranno pasti nutrizionalmente completi e gratuiti alle famiglie bisognose di cure, nonché a tutte quelle persone che non hanno la possibilità di recarsi nei ristoranti facendoli diventare clienti del ristorante, per contribuire al riconoscimento del valore della loro dignità umana. I pasti saranno forniti a tutte le fasce della società attraverso il contributo di chi è in grado di sostenere il costo del pasto a favore di chi non può. Le persone e le organizzazioni che vorranno sostenere tale iniziativa potranno ricaricare carte prepagate con cui sostenere le spese dei pasti per le famiglie che essi desiderano aiutare. L’iniziativa, inoltre, raccoglierà donazioni e contributi vari da parte di quei soggetti che, per responsabilità sociale, vorranno aderire all’iniziativa.

Il ristorante offre un menù unificato per tutte le categorie, contenente molte opzioni, tra cui i pasti destinati ai bambini con un valore nutrizionale e salutare completo, simile all’”Happy Meal” dei ristoranti commerciali. Il Ministro della Solidarietà Sociale ha sottolineato che la fraternità rappresenta il vincolo universale dell’umanità, in cui si dissolvono le appartenenze di classe, le appartenenze religiose e politiche, in quanto aiuta a colmare le lacune sociali e ad aumentare le pari opportunità, ponendo in luce, altresì, che essa sviluppa il senso di responsabilità della società verso gli altri e contribuisce a rafforzare l’idea che anche i poveri hanno diritto ad una sana e completa alimentazione. Contribuire a garantire tali diritti è un dovere di tutti, soprattutto delle istituzioni finanziarie e dei gruppi economicamente all’avanguardia.

Kabbaj ha aggiunto che la Fondazione della Fratellanza Umana è un’organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro che ha lanciato il suo appello a sostegno della fratellanza umana, uniformandosi ai valori e ai principi del Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”, sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam Dr. Ahmed Al-Tayebb. La Fondazione, nata nel 2022 , si è rapidamente rimboccata le maniche diventando, in soli due anni, un’istituzione di spicco della società civile egiziana. Ha dato vita a numerosi progetti, tra cui l’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, i Convogli medici, l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” e la Scuola della Fratellanza Umana per le persone portatori di disabilità, oltre alla serie di Ristoranti della Fraternità Umana “Fratello”.

Il Ministro della Solidarietà Sociale ha affermato, inoltre, che lo Stato si prefigge l’intento di adottare quei programmi che consolidino i principi della giustizia sociale. Per tale motivo stanzia ogni anno ingenti budget, destinati sia al sostegno economico, sia al sostegno mediante prodotti alimentari, tra cui il pane, oltre a fornire cartoni di cibo e carne alle comunità locali. Ha annunciato, altresì, che intende finanziare il 20% del costo di questo progetto, sia attraverso finanziamenti di sostegno, sia attraverso il canale di solidarietà della Nasser Social Bank. L’Ambasciatrice Nabila Makram, Fondatrice e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fahim ha fatto riferimento al protocollo di cooperazione tra la Fondazione Human Fraternity e la Fondazione Fahim per il sostegno psicologico, apprezzando il progetto del Ristorante Human Fraternity, che costituisce una forma di sostegno psicologico per i gruppi più bisognosi e, nel contempo, una forma di sostegno alla famiglia. Ha sottolineato che il contributo di chi è in grado di sopportare l’onere e il costo del pasto di chi non ha le possibilità economiche rappresenta un’idea unica nel suo genere, implementata per la prima volta in Egitto, di cui si auspica il successo. “Siamo lieti di vivere insieme questo momento gioioso, grati innanzitutto a Dio Onnipotente, che ha trasformato questo sogno in una realtà tangibile e grati a tutte le persone che hanno lavorato duramente, instancabilmente e con dedizione, per arrivare in tempi record all’apertura del primo ramo della Catena dei Ristoranti della Fratellanza Umana ‘Fratello’ – ha affermato Monsignor Gaid Yoannis Lazhi. Tutti sappiamo quanto sia importante la bontà, l’umanità, la fratellanza, la solidarietà e l’amore: tutti desideriamo essere migliori, essere utili a noi stessi e agli altri, lasciare qualche segno o effetto positivo sui sentieri della vita. Tutti speriamo di ridurre le sofferenze che ci circondano”.

Al via il sito del Progetto WOW 2023-2025

Al via il sito del Progetto WOW 2023-2025Roma, 15 gen. (askanews) – È online il sito del Progetto “WoW” – Wheels on Waves – Around The World 2023-2025 che ha come obiettivo lo svolgimento del periplo equatoriale a bordo del catamarano, completamente accessibile, “Lo Spirito di Stella”, all’insegna dell’inclusione e dell’abbattimento delle barriere fisiche e mentali. L’iniziativa è rivolta a un selezionato pubblico di militari e civili con disabilità che hanno riportato lesioni permanenti nell’assolvimento del servizio, i quali, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, cognitive o sensoriali, avranno la possibilità di vivere una meravigliosa ed unica esperienza di mare e di vela!

OPPORTUNITÀ DI SEGUIRE LIVE IL VIAGGIO – Dopo la partenza da Genova, le soste in porto a Malaga e Tenerife e la traversata dell’Oceano Atlantico, attualmente il catamarano si trova ormeggiato a Sint Maarten per una breve sosta prima della ripartenza con rotta per Miami. Grazie al live tracking, chiunque può seguire in tempo reale l’itinerario del catamarano. L’impresa vuole essere un contributo importante alla difesa dei diritti delle persone con disabilità, a cominciare dalle forme di inclusione sportiva, integrazione lavorativa e sociale e vuole essere un tangibile messaggio di apprezzamento e riconoscimento al personale militare e civile di tutte le Forze Armate italiane e straniere impegnate a tutela della pace e della stabilità collettiva. Oltre ad avere lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’abbattimento delle barriere architettoniche, WoW porta avanti diversi progetti di ricerca su aspetti medico scientifici, di progettualità e design universale ed in tema di sostenibilità ambientale. POSSIBILITÀ DI SALIRE A BORDO E DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE – L’iniziativa offre a tutti la possibilità di partecipare ad una tappa del giro del mondo. Attraverso la compilazione di un apposito form disponibile sul sito, ogni militare potrà presentare la propria candidatura selezionando la tappa che ritiene sia più congeniale rispetto alla propria condizione psico/fisica. L’effettiva partecipazione è subordinata alla prevista autorizzazione all’imbarco che dovrà essere rilasciata dalle competenti Autorità militari del Paese di appartenenza. Sempre dal sito, è possibile, inoltre, sostenere il progetto “WoW 2023-2025” con una donazione che consentirà a più persone con disabilità di vivere questa esperienza unica. Donando qualunque cifra, si diventa parte integrante dell’Equipaggio e, idealmente, si sale a bordo di WoW!

SUPPORTO DELLE ISTITUZIONI – Il progetto è stato fortemente voluto dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e promosso dal Ministero della Difesa, dallo Stato Maggiore della Difesa e da Difesa Servizi Spa, la società in house del Dicastero. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio morale del CONI e del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ed è resa possibile anche grazie all’importante contribuzione degli sponsor che hanno condiviso pienamente gli obiettivi e gli altissimi valori morali ed etici dell’iniziativa. Link al sito: https://it.wheelsonwaves.com.