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Buchmesse, “Gli italiani nel mondo orgogliosi di questa presenza”

Buchmesse, “Gli italiani nel mondo orgogliosi di questa presenza”Francoforte, 19 ott. (askanews) – “E’ molto importante essere alla Buchmesse, è un punto d’orgoglio per l’Italia essere presente è una più importante manifestazione a livello culturale di promozione dei libri che c’è nel mondo. L’Italia è Ospite d’onore con questo tema bellissimo, Radici nel futuro, che mette insieme quelle che sono le nostre tradizioni, con nostra cultura, l’enorme patrimonio italiano e al tempo stesso le nuove generazioni, come proiettarle nel futuro ed è per questo che siamo venuti qui”. Lo ha detto ad askanews il ministro plenipotenziario Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero, intervennero alla Buchmesse di Francoforte nell’ambito del programma del Paese Ospite d’onore.


“Gli italiani nel mondo – ha aggiunto Vignali – sono orgogliosi delle tradizioni, come per esempio la musica, i vari aspetti culturali, io direi anche l’enogastronomia, anche quella è cultura; la lingua però è un elemento importante, delicato e dobbiamo continuare a sviluppare la lingua attraverso i libri ed è per questo anche che siamo qui a Francoforte”.

Disabilità, Locatelli: confronto con ministro Canada in vista prossimo G7

Disabilità, Locatelli: confronto con ministro Canada in vista prossimo G7Roma, 19 ott. (askanews) – “Nei giorni scorsi ho avuto un proficuo incontro con Kamal Khera, Ministro per la diversità, l’inclusione e le persone con disabilità del Canada. Abbiamo discusso di come proseguire il percorso avviato con il #G7DisabilityAndInclusion, ponendo l’accento su temi fondamentali come l’autonomia e la valorizzazione delle persone con disabilità. Un confronto che sarà importante anche in vista della prossima presidenza del G7 da parte del Canada”. È quanto scrive su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

Malattie rare, le richieste di UNIAMO al G7 inclusione e disabilità

Malattie rare, le richieste di UNIAMO al G7 inclusione e disabilitàRoma, 17 ott. (askanews) – È stata adottata ieri la Carta di Solfagnano, documento che contiene le 8 priorità sulle quali i Ministri e i Paesi partecipanti al G7 si impegnano ad agire per garantire i diritti delle persone con disabilità. La firma arriva dopo una tre giorni storica: dal 14 al 16 ottobre si è svolto il primo G7 Inclusione e Disabilità, vertice ospitato dall’Italia, in Umbria, grazie agli sforzi del Ministro Alessandra Locatelli che ha fortemente voluto questa sessione ed alla quale è stato, durante tutto il confronto, riconosciuto un ruolo di leadership in questa tematica.


La giornata inaugurale ad Assisi, novità assoluta, è stata aperta a tutti i cittadini; coinvolte anche oltre 100 Associazioni che hanno animato Via San Francesco con i loro stand espositivi. Tra queste anche UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, che con alcune delle sue Associazioni Federate – ACMT Rete per la Charcot Marie Tooth, Associazione Italiana Sindrome X Fragile, ASSI Gulliver – Associazione Sindrome Sotos Italia aps, ASM 17 Italia, Lega Italiana Ricerca Huntington-LIRH ETS, PKS Italia APS, Syngap1 Italia – ha portato la voce e il punto di vista della comunità delle persone con malattia rara, più di 2 milioni in Italia, e delle loro famiglie. Nel secondo giorno, presso il Castello di Solfagnano (Pg), si sono svolti i lavori preparatori alla firma della Carta: 160 esperti e delegati da tutto il mondo si sono confrontati in 6 panel per l’analisi delle priorità individuate dai Paesi G7. Alla giornata ha partecipato anche la Federazione UNIAMO, in qualità membro dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, che nei mesi precedenti, al fianco di EURORDIS-Rare Diseases Europe e dell’European Disability Forum, ha contribuito a sottomettere, alle commissioni che si stavano occupando della stesura della bozza della Carta, suggerimenti e raccomandazioni, raccolti attraverso un processo democratico di confronto con le rispettive basi.


Il commento della Presidente UNIAMO Annalisa Scopinaro, presente ai lavori: “Ringraziamo la Ministro Locatelli per aver raggiunto questo importantissimo traguardo, impensabile fino a poco tempo fa e frutto di un gran lavoro diplomatico. La Carta è sicuramente di forte interesse per tutte le persone con disabilità, in quanto è una prima posizione condivisa su questo argomento, che dovrebbe cominciare a spingere anche i Paesi che ad oggi non hanno attivato politiche specifiche a farlo. Dal punto di vista delle nostre comunità, specialmente quelle con malattia rara, ci sono ancora alcuni punti da implementare, ma confidiamo che questo sia solo un primo passo”. Tra le richieste c’erano: garantire che tutte le persone con malattia rara e più in generale chi ha una disabilità “invisibile” abbiano accesso a un’adeguata valutazione e riconoscimento della disabilità; riconoscere la necessità di sostenere le famiglie delle persone con disabilità, in particolare quelle che fungono da assistenti informali; porre l’accento sulla salute mentale, tematica ancora troppo spesso trascurata; riconoscere che alcuni gruppi di persone con disabilità sono a maggior rischio di esclusione e hanno necessità di sostegni specifici. La comunità internazionale delle persone con disabilità accoglie “con favore l’adozione della Carta, il coinvolgimento del movimento della disabilità durante il processo di stesura e le iniziative contenute nel documento” – ha dichiarato Yannis Vardakastanis, Presidente del Forum europeo sulla disabilità – “Si tratta di una dichiarazione ambiziosa e promettente, ma il suo vero impatto dipenderà dal fatto che sia seguita da miglioramenti concreti. Chiediamo ai leader del G7 di sostenere le loro parole con azioni e finanziamenti, sia all’interno dei loro confini che sulla scena internazionale”.


Al termine del G7 la Presidente Uniamo Scopinaro ha così commentato: “La parola più usata in questi tre giorni è stata “insieme”. È stato un grande momento storico di convergenza; la nostra speranza è che tutto questo continui, con i lavori diplomatici e nei singoli Paesi, garantendo riforme concrete che possano garantire una miglior qualità di vita a tutte le persone con disabilità del mondo. Bello e importante esserne stati testimoni anche con le nostre Associazioni, a sottolineare come per la nostra comunità di malati rari la disabilità sia un tema che si somma a quello della salute”.

Si chiude G7 Disabilità, la Carta: “Inclusione fattore essenziale”

Si chiude G7 Disabilità, la Carta: “Inclusione fattore essenziale”Roma, 16 ott. (askanews) – “Sottolineiamo l’importanza della cooperazione internazionale per far progredire i diritti delle persone con disabilità in tutto il mondo. L’inclusione della disabilità è un fattore essenziale per lo sviluppo sostenibile e siamo determinati a intensificare la nostra azione per non lasciare indietro nessuno”. È quanto si legge nella Carta di Solfagnano, il documento conclusivo del G7 Inclusione e Disabilità, che termina oggi in Umbria, sottoscritto dai 7 ministri partecipanti e dal Commissaio Ue per l’Uguaglianza.


Con la Carta viene riaffermato “con forza il nostro impegno a dimostrare leadership e ambizione, in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e a collaborare, verso la sua piena attuazione, con tutti i partner istituzionali internazionali che rappresentano le persone con disabilità, le associazioni, le organizzazioni del terzo settore, le comunità locali e il settore privato che intendono sostenere il riconoscimento del diritto di tutti alla piena ed effettiva partecipazione alla vita civile, sociale, politica, economica e culturale dei nostri Paesi”. In occasione della riunione ministeriale di Solfagnano, che ha visto per la prima volta i ministri dei membri del G7 riunirsi per affrontare le sfide attuali relative ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità, i ministri hanno “identificato le seguenti questioni come prioritarie nei nostri sforzi per garantire la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica di tutte le persone con disabilità: 1. L’inclusione come questione prioritaria nell’agenda politica di tutti i Paesi; 2. Accesso e accessibilità; 3. Vita autonoma e indipendente; 4. Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa; 5. Promozione delle nuove tecnologie; 6. Dimensione sportiva, ricreativa e culturale della vita; 7. Dignità della vita e servizi comunitari adeguati; 8. Prevenzione e gestione delle situazioni di preparazione all’emergenza e di gestione post-emergenza, comprese le crisi climatiche, i conflitti armati e le crisi umanitarie”.


I ministri del G7 infine riaffermano “l’incrollabile impegno a garantire che tutti gli individui godano di uguali diritti alla piena, effettiva e significativa partecipazione e inclusione in tutti gli aspetti della vita sociale, culturale, educativa, economica, civile e politica. La realizzazione dei diritti umani delle persone con disabilità è la nostra massima priorità”.

Giornata Donne rurali, Zoetis lancia Allevamento al femminile

Giornata Donne rurali, Zoetis lancia Allevamento al femminileMilano, 15 ott. (askanews) – In occasione della Giornata Internazionale delle Donne Rurali, istituita dall’ONU per riconoscere il ruolo chiave delle donne nel promuovere lo sviluppo agricolo, Zoetis – azienda leader globale nella salute animale – lancia Allevamento al Femminile, un progetto volto a celebrare il ruolo cruciale delle donne nel mondo dell’allevamento in Italia. L’iniziativa, che riflette l’impegno dell’azienda nella promozione della sostenibilità e dei valori di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) nel settore zootecnico, si propone di dare visibilità e supporto alle allevatrici e veterinarie che operano in questo campo.


In particolare, questa prima edizione vedrà come protagoniste otto donne fra allevatrici e veterinarie, dislocate fra Lombardia, Emilia-Romagna e Marche. Le storie di queste professioniste saranno presentate per evidenziare il loro impegno e la loro passione nel fare la differenza in un comparto tradizionalmente complesso e caratterizzato da una forte presenza maschile, dimostrando come, grazie al contributo femminile, il settore stia diventando sempre più aperto all’innovazione e alla diversità. Nel panorama agricolo italiano, infatti, sempre più donne si stanno affermando. Con quasi 200.000 imprenditrici attive in campagna, il 28% delle aziende agricole è oggi a guida femminile, una realtà che sta trasformando profondamente il settore. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare, stereotipi da sfidare e pregiudizi da eradicare; ed è per questo che Zoetis intende dare il proprio contributo attraverso il progetto Allevamento al Femminile. “Siamo lieti di lanciare Allevamento al Femminile, un progetto che celebra il ruolo fondamentale delle donne nel settore dell’allevamento,” ha dichiarato Carmelo Lombardo, Amministratore Delegato di Zoetis Italia. “In Zoetis, ci impegniamo a tutelare la salute degli animali e a sostenere chi se ne prende cura. Convinti che la valorizzazione della diversità, l’equità e l’inclusione siano essenziali per una crescita sostenibile, attraverso questo progetto abbiamo voluto mettere in luce le storie di otto professioniste che, con dedizione e impegno, hanno saputo affermarsi in un settore ricco di sfide. Voglio esprimere un sentito ringraziamento alle veterinarie e alle allevatrici che, attraverso il loro contributo, hanno reso possibile questo progetto. Ci auguriamo che questa prima edizione sia solo il primo passo di un lungo cammino, volto a promuovere il contributo delle donne nel settore dell’allevamento e a garantire loro il supporto necessario per crescere professionalmente”.

Locatelli apre G7 Disabilità: “Evento storico, uniti faremo di più”

Locatelli apre G7 Disabilità: “Evento storico, uniti faremo di più”Roma, 14 ott. (askanews) – Ad Assisi è partito il G7 Inclusione e Disabilità: “Oggi la storia mette un punto dopo il quale non dovremo fare più retromarcia. Ad Assisi stiamo iniziando una nuova sfida: solo uniti, mondo delle istituzioni, del Terzo settore e mondo privato, possiamo fare di più e meglio. Questa è la sfida per il futuro”, ha detto il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, durante la cerimonia inaugurale aperta al pubblico.


Dopo i saluti di fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi, Locatelli ha accolto in piazza le delegazioni ministeriali giunte nella città umbra: “Questo G7 è un evento veramente importante. Oggi è un punto importante della storia, dopo questo non torneremo indietro. Oggi siamo qui tutti insieme, le massime istituzioni, le potenze ecoonmiche del pianeta, i ministri di tanti Paesi, il mondo delle associazioni, delle famiglie, il territorio, tutti coloro che vogliono contribuire a rendere migliore la vita delle persone. Questo G7, che si chiama Inclusione e Disabilità, per la prima volta nella storia parla di persone: se riusciamo anche nei gesti quotidiani a fare qualcosa di più per gli altri, lo possiamo fare per tutti”. “Il senso di tutto – ha proseguito – è l’incoraggiamento, il supporto reciproco: insieme possiamo andare lontano, non lasciando indietro nessuno. Nella Carta di Solfagnano tracceremo la strada giusta per lavorare per i diritti di tutti. La vita di ogni persona è fatta di benessere e salute, ma abbiamo bisogno anche di dimensione lavorativa, di viaggiare, stare insieme, di dimensione affettiva e relazionale. Con il Progetto di vita possiamo impegnarci per rendere più autonoma e dignitosa la vita di tutti. Oggi la storia dà una nuova opportunità alle persone: spero che tutti noi sapremo sfruttarla”, ha concluso il ministro.

Al via primo G7 Inclusione e Disabilità, “accessibilità universale”

Al via primo G7 Inclusione e Disabilità, “accessibilità universale”Roma, 14 ott. (askanews) – Al via oggi in Umbria il G7 Inclusione e Disabilità, il primo incontro ministeriale del genere in ambito G7 dedicato esclusivamente ai temi dell’inclusione e della disabilità. Organizzato dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, e sostenuto dai ministri che si occupano di disabilità di tutti i Paesi partecipanti, l’appuntamento – che durerà tre giorni – vuole lanciare un messaggio di condivisione e di pace, per mettere al centro delle agende internazionali i temi dell’inclusione, dell’accessibilità universale, della vita autonoma e indipendente, della valorizzazione dei talenti, dell’inclusione lavorativa e del diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica.


Seguendo i protocolli previsti per i vertici ministeriali del G7, le giornate preparatorie e il meeting dei ministri si svolgeranno a porte chiuse. Tuttavia sarà aperto al pubblico il momento dell’accoglienza delle delegazioni, per permettere una maggiore partecipazione e sensibilizzazione su queste tematiche fondamentali: i ministri del G7 saliranno sul palco in pietra della Basilica di Assisi per porgere il loro saluto a tutti i presenti. Un momento di saluto solitamente riservato, ma in questa occasione sarà aperto al pubblico per favorire una maggiore condivisione e partecipazione. “E’ un evento che abbiamo voluto concreto, inclusivo e partecipato”, ha spiegato Locatelli: “Iniziamo un percorso per rimettere al centro delle agende di tutti i Paesi i temi dell’inclusione e della disabilità, rafforzare gli sforzi di ogni Paese per l’accessibilità universale, principio cardine della Convenzione ONU, e garantire ad ogni persona la piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica”.


14 OTTOBRE: ACCOGLIENZA DELLE DELEGAZIONI MINISTERIALI – La prima giornata è dedicata all’apertura del G7 Inclusione e disabilità. L’accoglienza delle delegazioni ministeriali avverrà in piazza ad Assisi (ore 15:00). Per la prima volta nella storia saranno scardinate alcune prassi e l’accoglienza, con la tradizionale stretta di mano, sarà condivisa con le persone, le famiglie, le associazioni, i cittadini. Ci saranno 3 band, 80 musicisti di cui 50 con disabilità, che suoneranno gli inni nazionali dei Paesi coinvolti. In piazza ci saranno dei truck food provenienti da tutta Italia dove lavorano ragazzi con autismo e altre disabilità, e lungo la via principale di Assisi saranno presenti con gli stand circa cento associazioni, per presentare i loro progetti e le loro attività. Nella piazza inferiore e superiore sono previsti due grandi monitor per consentire a tutti i presenti di seguire la cerimonia. 15 OTTOBRE: GIORNATA PREPARATORIA – Si svolgerà al Castello di Solfagnano (Perugia) con la partecipazione di circa 160 delegati e 6 panel di confronto ai quali interverranno esperti da tutto il mondo che parleranno delle priorità individuate dai Paesi G7 e per l’occasione oltre 20 associazioni che impiegano ragazzi con disabilità lavoreranno all’interno del Castello e forniranno il servizio accoglienza, di catering, cucineranno e serviranno ai tavoli.


16 OTTOBRE: MINISTERIALE – Sarà il cuore dell’evento, un momento riservato ai soli Ministri (del G7+UE e dei Paesi dell’outreach Tunisia, Kenya, Sud Africa, Vietnam) e si svolgerà al Castello di Solfagnano (Perugia). Al termine sarà firmata la Carta di Solfagnano, citata a pagina 34 del documento finale dei leader, che rappresenta le 8 priorità sulle quali i Paesi G7 si impegnano per il futuro. A seguire si svolgerà la tradizionale conferenza stampa finale (ore 12:30) e il pranzo organizzato da alcune associazioni ed Enti del Terzo Settore. Il 17 ottobre la delegazione dei Ministri che parteciperanno al G7 Inclusione e Disabilità verrà ricevuta da Papa Francesco in Vaticano: “Si tratterà di un momento emozionante nel corso del quale consegneremo al Papa la Carta di Solfagnano”, ha dichiarato Locatelli.

Nasce la Fondazione Global Inclusion, presieduta da Luigi Bobba

Nasce la Fondazione Global Inclusion, presieduta da Luigi BobbaRoma, 10 ott. (askanews) – È stata presentata oggi, presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, la ‘Fondazione Global Inclusion art. 3’ nata su iniziativa di Newton Spa e del Comitato Global Inclusion art. 3. La Fondazione ingaggerà le grandi imprese, il Terzo settore e le università in azioni territoriali finalizzate ad accompagnare le piccole-medie imprese, le organizzazioni professionali e le comunità locali in un processo di evoluzione culturale per far sì che i temi di diversità, equità e inclusione possano diventare davvero “di tutti”.


“Le grandi imprese, e più in generale i grandi centri urbani, negli ultimi 5 anni hanno avuto un ruolo educativo e sociale centrale sui temi dell’inclusività, dell’equità e della valorizzazione delle differenze. Dall’altro lato questo si è tradotto in una polarizzazione del cambiamento che rischia, oggi, di lasciare escluse le periferie, le comunità più marginali. Fondazione Global Inclusion art. 3 nasce per portare l’inclusione laddove questa non arriva. Fondazione vuole supportare questi attori affinché possano accedere a opportunità e programmi di sviluppo su questi temi”, dichiara Andrea Notarnicola Cociani, Presidente del comitato scientifico di Fondazione Global Inclusion art. 3. “La volontà di trasformazione del Comitato in Fondazione è frutto di un percorso che ci ha visto fortemente impegnati nel corso degli ultimi anni nella promozione dei principi costituzionali sanciti dall’art. 3”, dichiara Luigi Bobba, presidente della Fondazione, che aggiunge: “Nel nostro Paese i temi di diversità e inclusione sono ancora troppo spesso confinati ad un logica verticale, settoriale e geografica. Come Comitato abbiamo deciso di dotarci di uno strumento che ci consenta di colmare queste carenze e realizzare iniziative in maniera più strutturata e incisiva, facendo leva su una rete di partner e sostenitori più larga; provando a imprimere così un’ancora più forte attuazione di quello straordinario compito di rimuovere le disuguaglianze e promuovere la piena partecipazione dei cittadini e dei lavoratori alla vita sociale economica e politica del Paese”.


Dal 2019 il Comitato Global Inclusion – art. 3 promuove annualmente un evento finalizzato a mobilitare la rete delle imprese, associazioni e università italiana nel processo di trasformazione culturale all’insegna dell’equità per la crescita. Dal 2021 gli eventi sono promossi in partnership con Il Sole 24 Ore e l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale. Le migliori tesi di laurea scritte in Italia sui temi diversity, equity e inclusion (DEI) vengono premiate ogni anno. La prossima edizione avrà luogo il 2 dicembre 2024 presso il MUDEC di Milano e sarà incentrata sul tema della progettazione universale, o “Design for All”, un approccio che mira a creare prodotti, ambienti e servizi utilizzabili da tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità fisiche, sensoriali o cognitive e dalle loro identità. “Oggi più che mai abbiamo bisogno di approcci che guardino alle tematiche di diversità, equità e inclusione in maniera ecosistemica” dichiara Nicola Fedel, presidente di Newton Spa. “In questo senso – prosegue – la collaborazione tra imprese, Terzo settore, università e società civile costituisce un elemento fondamentale per provare a imprimere un impatto e generare un cambiamento duraturo. Come Newton sentiamo forte la responsabilità di fare la nostra parte per promuovere il dibattito e il progresso su questi temi”.


Alla conferenza stampa hanno preso parte, nel corso di una tavola rotonda dal titolo “L’importanza di creare un ecosistema inclusivo: come far progredire le politiche DEI attraverso un approccio multistakeholder”, Cristina De Luca (Presidente CSV Lazio), Karen Nahum (Direttrice Generale Area Publishing & Digital Il Sole24Ore), Emily Clancy (Vice Sindaca Città Metropolitana di Bologna) e Silvia Ravazzani (Università IULM)

La Lega del Filo d’Oro consolida la sua crescita anche nel 2023

La Lega del Filo d’Oro consolida la sua crescita anche nel 2023Roma, 8 ott. (askanews) – Un anno di ulteriore sviluppo e crescita, caratterizzato dall’aumento degli utenti seguiti in tutti i servizi, delle attività realizzate e dei progetti completati e avviati: è il quadro che emerge dal Bilancio Sociale 2023 della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico, presentato presso l’Università degli Studi di Milano. Il Bilancio 2023 conferma, quindi, la tendenza positiva riscontrata nell’ultimo anno, consolidando una crescita costante in tutti i settori di attività. Nel 2023 la Lega del Filo d’Oro ha raggiunto 1.230 utenti che hanno beneficiato di uno o più servizi nelle diverse modalità, garantendo loro interventi diagnostici, educativo-riabilitativi e socio-educativi, con un aumento del 9% rispetto al 2022 (e del 31% rispetto ai numeri pre-pandemia), segnando così il numero più alto di utenti mai registrato.


A tale risultato hanno concorso tutti i servizi erogati dall’Ente: il Centro Diagnostico ha trattato 145 utenti (+19%), i cinque Centri Residenziali dislocati sul territorio nazionale hanno ospitato 341 utenti (+5%) e i Servizi e le Sedi Territoriali sono stati punto di riferimento per 848 utenti (+12%), a conferma della crescente capacità della Fondazione di accompagnare le persone anche nei loro territori, per fornire risposte sempre più adeguate ai loro bisogni, là dove esse vivono. Coerentemente con il Piano di Miglioramento della Fondazione, che prevede un maggiore investimento nella costruzione di relazioni sul territorio per supportare gli utenti nei loro percorsi di inclusione, la Lega del Filo d’Oro nel 2023 ha collaborato con oltre mille Enti, di cui 677 coinvolti in modo continuativo nei percorsi educativo-riabilitativi delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.


I risultati ottenuti nel 2023 mettono in luce il percorso di sviluppo strategico in cui l’Ente è impegnato, ampliando i servizi volti a rispondere a un numero crescente di utenti e ad accompagnarli durante l’intero arco della loro vita. Un traguardo importante è stato l’inaugurazione del secondo lotto del Centro Nazionale a Osimo, avvenuta a marzo 2023, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo completamento ha aggiunto le residenze per gli ospiti di lunga degenza, le piscine, le palestre, la cucina, la mensa e altri servizi, consolidando il Centro come un polo di alta specializzazione, punto di riferimento a livello nazionale per la diagnosi e la definizione di progetti educativo-riabilitavi individualizzati per le persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale. La Fondazione prosegue inoltre il suo percorso di espansione territoriale, lavorando alla realizzazione di un Centro Residenziale e Diurno nel Lazio e due nuove Sedi Territoriali in Sardegna e Calabria. Con la recente inaugurazione della Sede Territoriale in Abruzzo, oggi la Lega del Filo d’Oro è presente in 11 regioni italiane, con i suoi Centri Residenziali, Centri Diurni, Servizi e Sedi Territoriali. “Presentiamo il Bilancio Sociale 2023 guardando già a un traguardo significativo che ci attende alla fine del 2024: il sessantesimo anniversario della Lega del Filo d’Oro, che celebreremo il prossimo 20 dicembre”, ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS: “È da questa prospettiva che rileggiamo i risultati dell’anno trascorso, ovvero quella di un’esperienza dalle radici ben salde, ma con lo sguardo rivolto a nuovi obiettivi. Il nostro impegno è fornire risposte concrete ai bisogni di un numero sempre maggiore di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie. Per noi, “crescita” significa ampliare i servizi garantendo standard qualitativi elevati, adattandoci alle necessità in evoluzione e puntando sempre a favorire l’autonomia e il benessere delle persone che assistiamo. I risultati raggiunti ci riempiono d’orgoglio, ma ci spingono anche a guardare avanti, con nuove sfide da affrontare. Questi progetti ambiziosi richiedono il sostegno di tutti e la Lega del Filo d’Oro li porta avanti con spirito di servizio, ispirata dalle parole di Sabina Santilli: ‘Avanti e buon coraggio, senza mai tirarsi indietro””.


Dinanzi alla complessità dei bisogni delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, il modello di presa in carico della Lega del Filo d’Oro garantisce una maggiore intensità assistenziale, che si sostanzia in un rapporto operatore/utente al di sopra degli standard fissati dalle norme vigenti e che arriva fino a 2,4 operatori al fianco di ogni ospite. Inoltre, come previsto dal Piano di Miglioramento, l’estensione e il potenziamento dei servizi della Fondazione sono stati accompagnati da una crescita dimensionale dell’organico, che ha riguardato tutte le Sedi: al 31 dicembre 2023 sono 728 i dipendenti della Lega del Filo d’Oro, valore in crescita del 6,7% rispetto al 2022. Anche il numero di volontari, parte integrante del modello di intervento della Lega del Filo d’Oro sin dalla sua costituzione, ha registrato un sostanziale incremento: nel 2023, sono stati 580 i volontari attivi (+25% sul 2022) che hanno donato complessivamente 48.367 ore (+53% sul 2022, di cui 11.826 solo nei soggiorni estivi, passati nel 2023 da 6 a 7 settimane).


Per proseguire nelle attività e per poter pianificare risposte sempre più efficaci per chi non vede e non sente, rimane fondamentale il sostegno della rete di donatori. Nel corso del 2023, le donazioni dei sostenitori privati – individui, aziende o fondazioni – hanno contribuito alla copertura dell’85% delle spese sostenute dall’Ente, confermando la netta e crescente prevalenza dei contributi privati rispetto a quelli pubblici. Complessivamente, la raccolta fondi del 2023 è aumentata del 24% rispetto all’anno precedente ed è anche grazie alla solidarietà e alla generosità di tanti, se la Lega del Filo d’Oro è riuscita ad aumentare e differenziare i suoi interventi, mantenendo alto lo standard dei servizi.

Da Politecnico di Milano prototipi per autonomia disabili cognitivi

Da Politecnico di Milano prototipi per autonomia disabili cognitiviMilano, 5 ott. (askanews) – “La Casa di Roby” e “Invenzio” sono i due primi prototipi tecnologici sviluppati nell’ambito del percorso transdisciplinare Capstone per il Sociale promosso dal Politecnico di Milano in collaborazione con Fondazione Triulza. Queste due prime “best practices”, dedicate in particolare alla promozione dell’autonomia abitativa di giovani persone con disabilità cognitive, sono anche la prova concreta del forte impatto che genera la convergenza tra competenze sociali e tecnologiche – gestionali, per l’innovazione e la crescita delle organizzazioni del Terzo Settore e per dare una risposta efficace ai bisogni delle persone.


L’obiettivo del progetto è stato coinvolgere ricercatori e studenti della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale e in Ingegneria Biomedica nello sviluppo di prototipi tecnologici partendo dai bisogni o dalle idee ancora “nel cassetto” di cooperative e realtà del sociale. Politecnico di Milano e Fondazione Triulza hanno dato così il via ad un nuovo percorso di innovazione sociale e trasferimento tecnologico che dà l’opportunità alle organizzazioni aderenti di apprendere strumenti e metodi di lavoro per passare da un bisogno a un’idea progettuale, a un prototipo e al suo go-to-market; rafforzare relazioni con il Politecnico milanese, il suo network di aziende, istituzioni e finanziatori; immergersi nelle reti e nei progetti di Fondazione Triulza e di Mind; costruire contatti con neolaureati e giovani talenti con cui avviare future collaborazioni. Durante la presentazione dei risultati della prima edizione, svoltasi il 3 ottobre nella Social Innovation Academy di Mind – Milano Innovation District, i promotori hanno dato il via alla raccolta di candidature per la seconda edizione con l’organizzazione di incontri one-to-one con una ventina di cooperative e realtà sociali presenti. Informazioni sul sito www.fondazionetriulza.org.


Nello sviluppo dei prototipi sono stati fondamentali il coinvolgimento degli stessi beneficiari dei servizi innovativi proposti e l’efficacia comunicativa e relazionale dimostrata dagli studenti coinvolti: “La casa di Roby”, della Cooperativa Sociale Eureka, è un’applicazione per promuovere l’autonomia abitativa di giovani persone con disabilità cognitive. I ragazzi ospiti della struttura hanno partecipato a incontri con i giovani ingegneri per dar vita ad una soluzione tecnologica personalizzata, anche con l’uso dell’Intelligenza Artificiale generativa, in grado di aiutarli a svolgere i loro impegni quotidiani tenendo conto delle proprie capacità e abilità. https://www.coopeureka.it/. “Invenzio”, della Cooperativa Sociale Residenze del Sole, è un totem digitale interattivo per la stimolazione cognitiva e il benessere degli anziani affetti da lieve e media demenza che si ispira ed è integrato nella natura del giardino della residenza. Grazie all’uso del riconoscimento facciale, dell’Intelligenza Artificiale e degli incontri con gli anziani, gli operatori della residenza e un’agronoma sono stati creati giochi e attività personalizzate che stimolano la memoria, aumentano la fruizione e l’interazione sensoriale con il giardino e incrementano il coinvolgimento dei familiari.


Le due cooperative sono state selezionate e segnalate da Legacoop Lombardia per partecipare al percorso.(Segue) “Generare innovazione e impatto sociale reali implica mettere al servizio dei bisogni e del benessere delle persone i progressi tecnici e scientifici. Con Capstone per il Sociale del Politecnico di Milano siamo riusciti a mettere in campo un nuovo modello di trasferimento tecnologico verso le realtà del Terzo Settore e dell’Economia Civile che integra e potenzia ulteriormente le attività e i progetti che stiamo sviluppando in MIND con gli altri partner. L’obiettivo è innovare e rafforzare le competenze tecniche, tecnologiche e gestionali delle nostre organizzazioni e attirare talenti per rispondere in modo nuovo ed efficace ai bisogni sociali delle persone e affrontare le sfide del futuro”, afferma Chiara Pennasi, Direttore di Fondazione Triulza. “Nell’ambito di questa iniziativa, i nostri studenti hanno avuto l’opportunità di applicare le loro conoscenze tecniche e progettuali a casi concreti, lavorando a stretto contatto con due realtà del Terzo Settore presenti sul territorio. Attraverso questi progetti, gli studenti non solo hanno potuto mettere in pratica ciò che hanno appreso nei corsi di ingegneria, ma hanno avuto anche l’opportunità di confrontarsi con problematiche reali, di imparare a lavorare in team interdisciplinari e di contribuire concretamente a cause di grande valore sociale”, spiegano Alfonso Gautieri ed Emanuele Lettieri, professori associati del Politecnico di Milano, coordinatori del percorso.


“Il progetto La Casa di Roby è rivolto ai giovani con disabilità intellettiva e alle loro famiglie, con l’obiettivo di creare un luogo di incontro e di sviluppo per il futuro. La convergenza verso le nuove tecnologie, imprescindibili per i nativi digitali, è centrale, poiché queste sono parte integrante della loro quotidianità e caratterizzano il loro modo di vivere. L’incontro con il Politecnico ha permesso al nostro team – afferma Elena Negri, pedagogista – di confrontarsi con un diverso tipo di sapere, con cui solitamente non interagiamo, e che ha arricchito il nostro approccio educativo”. “Il percorso si è basato sull’ascolto reciproco. Essendo coetanei, persone con disabilità e giovani ingegneri hanno facilmente trovato una corrispondenza su molti temi”, aggiunge Marco Polli, responsabile di Area per Eureka, sottolineando la positività dell’esperienza promossa da Fondazione Triulza. “Residenze del Sole è da sempre attenta alla qualità della vita delle persone anziane e ritiene fondamentale lavorare in stretto contatto con la ricerca scientifica e l’innovazione digitale in quanto portatrici di metodi e strumenti pionieristici in grado di supportare e interagire con gli ospiti della Rsa favorendo benessere, rallentando il decadimento fisico e cognitivo”, afferma la Direttrice Gianfranca Duca. “L’intergenerazionalità è il valore aggiunto che caratterizza i progetti della Rsa del Sole. L’incontro tra anziani e studenti di Ingegneria ha permesso uno scambio significativo di competenze, valori e memoria orale. La contaminazione tra competenze scientifiche e relazionali ha avuto una ricaduta personale sia come arricchimento umano che competenze sociali”, aggiunge Augusta Segneri, tutor di progetto per la cooperativa.