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Università Parma, ciclo seminari sulla questione penitenziaria

Università Parma, ciclo seminari sulla questione penitenziariaRoma, 27 mar. (askanews) – Prenderà il via giovedì 11 aprile all’Università di Parma la quarta edizione di “Tra diritto e società. La questione penitenziaria”, ciclo di seminari promossi dall’Università di Parma, in particolare dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali e organizzati dai docenti Chiara Scivoletto (Criminologia) e Fabio Cassibba (Diritto penitenziario).


Tutti gli incontri della rassegna, affidati a un panel multidisciplinare (docenti di Diritto e di Sociologia, esperti, professionisti, educatori, avvocati, giudici, assistenti sociali, volontari), si terranno dalle 15.30 alle 17.30. Il primo appuntamento, intitolato ‘Oltre Mare fuori’, è previsto per l’11 aprile e si terrà esclusivamente on line. Si parlerà del carcere minorile, delle sue contraddizioni e dei suoi problemi con Domenica Belrosso, Direttrice dell’IPM di Pontremoli, con Susanna Marietti, Coordinatrice nazionale di Antigone e con Alessandro Rudelli, Giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Milano.


Gli ulteriori appuntamenti, tutti in modalità mista (in presenza e on line), si terranno nell’Aula B della Sede centrale dell’Ateneo (via Università 12) e si focalizzeranno su temi di rilievo e attualità come le vulnerabilità dei reclusi (19 aprile), la detenzione amministrativa degli stranieri (9 maggio), l’edilizia penitenziaria (14 maggio). Il 19 aprile ospiti saranno Sofia Ciuffoletti dell’Università di Firenze ed Emilia Rossi, Avvocata del Foro di Torino; il 9 maggio Valeria Ferraris dell’Università di Torino, Michele Rossi di Ciac Parma ed Elena Valentini dell’Università di Bologna; il 14 maggio Alessandro Bonardi, del Gruppo nazionale Stanza del silenzio e dei culti, Mounia Elfasi di Donne di qua e di là (Parma), Ornella Favero di Ristretti Orizzonti (Padova) e Marella Santangelo dell’Università di Napoli Federico II.


L’iniziativa, accreditata per la formazione continua degli avvocati, è aperta a tutte le persone interessate e si rivolge in primis alle studentesse e agli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali per i quali è previsto il riconoscimento di 3 CFU extra-curricolari a fronte della partecipazione a tutti i seminari. Per il riconoscimento dei crediti formativi e professionali è necessario iscriversi entro il 5 aprile.

Zaffini: entro estate iniziativa per riordino sanità integrativa

Zaffini: entro estate iniziativa per riordino sanità integrativaMilano, 26 mar. (askanews) – “Promuovere entro l’estate un’iniziativa legislativa di riordino normativo del settore”. Questo in sintesi l’indirizzo fornito dal Presidente della Commissione Sanità Welfare e Lavoro del Senato, Franco Zaffini, durante “Colazione Con”, il secondo appuntamento organizzato dall’Osservatorio Nazionale Welfare e Salute (ONWS) a Roma, che ha visto partecipare anche il Consigliere Economico del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Renato Loiero e rappresentanti delle principali realtà associative di categoria, datoriali, sindacali.


Al centro dell’intervento del senatore, tre temi già emersi dall’indagine conoscitiva promossa dalla 10ª Commissione Senato, che ha portato all’audizione di oltre 50 realtà a vario titolo coinvolte o impegnate sul terreno della Sanità Integrativa: un modello di governance più strutturato e omogeneo, un monitoraggio sulle attività e sulle prestazioni sanitarie offerte ai beneficiari per accrescere l’integrazione tra SSN e sanità integrativa e l’estensione della platea dei beneficiari. “Dalle audizioni è emerso un indirizzo pressoché univoco rispetto a tre grandi direttrici – ha spiegato Zaffini – “certamente il modello di governance va reso più strutturato ed omogeneo. Troppe diverse specificità – Fondi di tipo A, di tipo B, autogestiti, con l’esternalizzazione del rischio al mercato assicurativo, mutue, casse, polizze integrative collettive per singole categorie o enti – costituiscono un problema. Chi eroga prestazioni e servizi sanitari e comunque attinenti alla salute, peraltro simili nella funzione e nelle modalità operative, deve avere una normativa omogenea di riferimento. È tema di buon funzionamento ed è anche tema di trasparenza e rendicontazione. Inoltre, non è più eludibile un confronto franco sulla questione “vigilanza”, da intendersi ovviamente come monitoraggio – promosso dal Ministero della Salute e condiviso con gli operatori – sulle attività e sulle prestazioni sanitarie offerte ai beneficiari al fine di accrescere la reale integrazione tra Servizio Sanitario Nazionale e Secondo Pilastro. Infine esiste un grande tema di estensione della platea dei beneficiari: contrastare l’elusione contributiva che oggi esclude circa 6 milioni di lavoratori dal sistema di Sanità Integrativa nazionale, includere in esso anche i dipendenti pubblici in maniera organica e strutturata, offrire una risposta ai quiescenti; attorno a questi tre obiettivi è indispensabile costruire una proposta che porti anche l’Italia ad avere un livello di welfare integrativo per 45/50 milioni di italiani, e tendenzialmente per tutti rispetto ai 15 di oggi. Su questi tre ambiti intenderei promuovere un’iniziativa legislativa, entro l’estate, di riordino normativo del settore”.


Ha introdotto i lavori il Presidente di ONWR Ivano Russo: “Siamo ben lontani dall’avere in Italia un Secondo Pilastro realmente complementare e a supporto del Servizio Sanitario Nazionale. Ancora troppo pochi i beneficiari: circa il 25% della popolazione rispetto al 75-80% di Francia e Germania. Ancora troppo alta l’odiosa e socialmente discriminatoria spesa Out of Pocket dei cittadini, oltre 40 miliardi di euro, che genera tra l’altro – in un Paese con oltre 10 milioni di persone che vivono al limite o sotto la soglia di povertà – l’insopportabile fenomeno di 7 milioni di individui fragili costretti a rinunciare alle cure.” e ha continuato Russo “L’assenza di un quadro normativo e regolatorio certo, competitivo e coerente, rappresenta un grande freno allo sviluppo del settore, come pure i bassi salari e l’alta inflazione che, legittimamente, inducono le parti sociali a investire meno di quanto sarebbe utile in welfare contrattuale sanitario e socioassistenziale”. “Occorre prendere atto che il principio universalistico che giustamente ispira il nostro SSN non può essere concretamente declinato nella insostenibile modalità di offrire – sostanzialmente a carico della sola fiscalità generale – tutto a tutti e sempre. Un Paese che tra SSN, Sanità Integrativa, spesa privata sanitaria dei cittadini e spesa per prestazioni socioassistenziali consuma oltre 200 miliardi l’anno, se non costruisce meccanismi virtuosi di integrazione e mutualismo tra spesa pubblica e spesa intermediata rischia di portare al collasso il Sistema Salute Nazionale” ha concluso Russo. È intervenuto a conclusione dei lavori il Consigliere del Presidente del Consiglio Renato Loiero: “Il welfare contrattuale rappresenta un’importante leva a supporto delle politiche pubbliche nazionali per la Sanità e l’Assistenza. La crescita della Sanità Integrativa dal 2010 a oggi, passata da 3 a 16 milioni di assistiti, segnala che è matura e diffusa la consapevolezza tra le parti sociali di quanto questo strumento sia apprezzato e utilizzato dai beneficiari. Ciò anche grazie alle politiche di agevolazione fiscale che da oltre un quindicennio accompagnano lo sviluppo del settore consentendo ad imprese e lavoratori di investire e consolidare modelli collettivi, non discriminatori e mutualistici di spesa sanitaria intermediata”.

”Talento&Tenacia” ricorda con un fumetto massacro Fosse Ardeatine

”Talento&Tenacia” ricorda con un fumetto massacro Fosse Ardeatine

Roma, 23 mar. (askanews) – A distanza di 80 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine perpetrato dai nazisti il 24 marzo 1944, l’azienda pubblica di servizi alla persona “Asilo Savoia” pubblica la nuova edizione di un fumetto che rievoca il periodo dell’occupazione nazifascista di Roma e che sarà diffuso nelle scuole nell’ambito del programma “Talento & Tenacia – crescere nella legalità”. Si tratta dell’ottavo episodio della serie a fumetti “Talento & Tenacia”, che attraverso la rielaborazione di temi di attualità e fasi importanti della storia italiana promuove valori culturali e sociali attraverso lo sport con percorsi educativi rivolti agli istituti scolastici. Il fumetto narra in 64 tavole uno scenario storico reale, quello di una città, Roma, che nonostante la spontanea resistenza armata di militari e civili a Porta San Paolo subisce, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre e della fuga del Re al Sud, l’occupazione nazista e il riapparire del fascismo caduto il 25 luglio. Lo scenario di una fedele ricostruzione storica – dal rastrellamento e la deportazione degli ebrei del 16 ottobre 1943 a Via Rasella e all’eccidio delle Fosse Ardeatine – accompagna l’originalità della sceneggiatura, che vede protagonisti vecchi e nuovi personaggi della serie con le sembianze di alcuni dei principali atleti del “Gruppo Sportivo Montespaccato”.

Acqua, Federparchi e Ecoitaliasolidale: natura è opportunità

Acqua, Federparchi e Ecoitaliasolidale: natura è opportunitàRoma, 22 mar. (askanews) – Per la 32esima Giornata mondiale dell’acqua – ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 – Luca Santini (Presidente Federparchi) e Piergiorgio Benvenuti (Presidente di Ecoitaliasolidale) sono intervenuti nel corso di Iceberg, il contenitore di informazione condotto da Patrizia Barsotti in onda tutti i venerdì alle ore 13 su Anita TV (canale 88 DGT), realizzato in collaborazione con l’agenzia di stampa Askanews.


Parlando dell’importanza dell’acqua, Santini ha sottolineato la centralità del Fiume Tevere: “Sarebbe importante sviluppare il Parco Nazionale del Tevere. Il progetto sta andando avanti per essere in linea con l’Agenda 2030. La natura deve essere vista come un’opportunità, non come un qualcosa che spaventa”. Santini ha poi fatto un quadro sul paesaggio italiano, sottolineando: “Siamo in un territorio fragile e, al contempo, con grande diversità biologica. Basti pensare che andiamo da Aosta, fino a Lampedusa. L’Italia, però, ha una grande quantità di boschi, che troppo spesso non diventano foreste. Il problema è culturale: bisogna far capire, soprattutto alle nuove generazioni, che la natura ha i suoi tempi”. Un commento, poi, sul progetto “Esplorare le bellezze dei parchi a cavallo”, un percorso attraverso l’Italia della biodiversità: “C’è la possibilità di entrare nei parchi rispettando la natura e lasciandosi guidare dal cavallo stesso, che è autonomo. Tutto ciò ci consentirà di godere della natura senza preoccuparci di null’altro”.


Anche per Benvenuti “gli alberi sono importantissimi. Basti pensare che in Italia ce ne sono 12 miliardi e, qualora si sviluppassero in tutta la loro longevità, potrebbe sostenere e azzerare il Co2 emesso dal traffico del nostro Paese”. Benvenuti ha poi sottolineato, facendo eco al Presidente di Federparchi, l’importanza di un Parco Nazionale del Tevere: “Siamo al lavoro per un progetto che coinvolgerebbe ben quattro regioni, valorizzando un fiume importantissimo e troppo spesso sottovalutato”.

Settimana contro il razzismo, si chiude il 24 con “Altri luoghi comuni”

Settimana contro il razzismo, si chiude il 24 con “Altri luoghi comuni”Roma, 22 mar. (askanews) – “Altri luoghi Comuni” è il titolo della manifestazione che dal 18 al 24 marzo 2024 si è svolta in tutta Italia, grazie all’ideazione di Oltre le Parole onlus Roma con la direzione artistica di Pascal La Delfa. Il progetto ha avuto luogo in 8 regioni italiane, nell’ambito della XX settimana d’azione contro il razzismo, ed è stato realizzato con il sostegno dell’UNAR- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Durante la settimana dal 18 al 24 marzo si sono succeduti vari eventi: mostre fotografiche, performance artistiche, spettacoli teatrali, video e workshop.


Numerose le istituzioni e le personalità che hanno aderito alla settimana in ciascuna delle città sede dell’evento, da Bolzano a Pantelleria: il comitato Unicef di Bolzano, l’ass. Libera della Campania, i patrocini dei comuni di Fano, Mercato S. Severino e Bolzano, solo per citarne alcuni. Gli eventi hanno visto coinvolte soprattutto le scuole: così a Bari, dove è andato in scena lo spettacolo “Malala” (la giovane attivista pakistana) della Compagnia SenzaConfine, già vincitrice di numerosi premi, e la collaborazione di OltrePalco-Ricerche Teatrali. A Milano, in due giorni diversi, repliche della proiezione del film “Raccontami una favola”, che ha coinvolto numerosi studenti, alla presenza dell’attore senegalese Mohamed Ba e della regista Tiziana Bergamaschi. A Fano, col patrocinio del Comune, la Sala della Cultura ha ospitato l’evento ART3 della compagnia Ex-Novo, mentre a Cosenza una grande rete di istituzioni, associazioni e personalità nell’ambito della Cultura e della Società Civile hanno preso parte alla grande manifestazione organizzata dai giovani artisti del Teatro dei Fliaci, già promotori di numerose iniziative in ambito regionale.


A Mercato San Severino, un tris di attività: i giovani allievi attori della compagnia teatrale “Crescere insieme oltre il teatro” hanno infatti realizzato una performance insieme agli ospiti (ganesi e non solo) del centro di accoglienza della cittadina; dunque rappresentanti delle istituzioni e del sociale, tra cui la vice-sindaca e la rappresentante dell’associazione Libera di Salerno, hanno instaurato un vivace dibattito con gli studenti. Infine, presso il palazzo Vanvitelliano del Comune (che ha patrocinato l’iniziativa), è stata inaugurata la mostra fotografica di Gerardo Grimaldi: protagonisti, i ragazzi di ogni nazionalità che hanno frequentato il laboratorio teatrale diretto dalla regista Clotilde Grisolia. A Bolzano, la Sala di Rappresentanza del Comune si è aperta per la prima volta a uno spettacolo teatrale, grazia anche al patrocinio del Comune di Bolzano: “Fili” è il titolo della performance messa in scena dall’artista guatemalteca Linda Cristal Perez Perez, con la regia di Anika Schluderbacher. Lo spettacolo, aperto a tutta la città, ha avuto la presenza e il sostegno del Comitato Provinciale Unicef di Bolzano. Infine, venerdì 22 a Roma, 120 alunni del plesso Balzani della Scuola S. Salacone si sono esibiti in una performance itinerante dal titolo “Fiabilandia”, con la regia del regista Daniele Coscarella.


A corollario della manifestazione, il reportage “L’isola dei colori” che il regista Pascal La Delfa (già direttore artistico di tutta la manifestazione) ha realizzato con gli abitanti dell’isola di Pantelleria, grazie alla sinergia delle onlus locali “Dai Un Sorriso” e “Sartoria Sociale”. Il cortometraggio e degli estratti di tutte le manifestazioni saranno visibili a partire da lunedi 25 marzo sui canali social di Oltre le Parole onlus di Roma.

Programma Onu per lo Sviluppo, via a nuova campagna Weather Kids

Programma Onu per lo Sviluppo, via a nuova campagna Weather KidsMilano, 22 mar. (askanews) – Il pubblico televisivo che da tutto il mondo segue i bollettini meteorologici locali si trova, oggi, di fronte a una vera e propria sorpresa: la trasmissione di previsioni speciali per l’anno 2050. Nonostante il formato rimanga invariato, la novità è che le previsioni sono condotte dai bambini. Questi giovani meteorologi si sono infatti uniti al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Unpd, United Nations Development Programme) per il lancio della nuova campagna “Weather Kids”, creata in collaborazione con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Wmo) e The Weather Channel, e trasmessa in Italia da Rai, in qualità di Media Partner. Sostenuta da celebrità di calibro mondiale e dai Goodwill Ambassador di Unpd, tra cui l’attore malese premio Oscar Michelle Yeoh, l’attore americano Connie Britton e l’attore danese Nikolaj Coster-Waldau, la campagna fa parte dell’impegno di Unpd per sensibilizzare e mobilitare le persone di tutto il mondo sugli impatti del cambiamento climatico, spingendole a intraprendere azioni concrete per tutelare le generazioni future.


La campagna mette in guardia i telespettatori sul fatto che l’aumento delle temperature continuerà a provocare eventi dall’impatto catastrofico – come quelli che stiamo osservando già adesso – tanto sulle comunità quanto sull’economia globale. Le previsioni includono un impatto negativo sul 94% dei bambini di tutto il mondo, oltre a minacce alla sicurezza alimentare e a un potenziale aumento della tassazione per i contribuenti a livello globale in termini di trilioni di dollari. “È una follia. Le scuole sono chiuse perché fa troppo caldo. Gli incendi stanno bruciando intere città. E le inondazioni rendono tutto umido e disgustoso”, afferma un giovane presentatore. Le previsioni si concludono con un forte messaggio da parte dei bambini: “Per noi non è solo un bollettino meteo. È il nostro futuro”. Gli spettatori sono così incoraggiati a intensificare il proprio impegno prendendo decisioni finanziarie che siano anche sostenibili e informandosi sulle iniziative globali mirate a contrastare il cambiamento climatico. La nuova serie di video realizzati da UNDP dal titolo Climate Action Explained a completamento della campagna, mette in evidenza alcune delle soluzioni concrete che si stanno già implementando, attraverso la voce narrante di Nikolaj Coster-Waldau.


“I Weather Kids rappresentano un’importante testimonianza di un futuro che certamente si materializzerà se non intraprendiamo oggi un’azione significativa per il clima – commenta Achim Steiner, Amministratore di Undp -. La continua inerzia nei confronti del cambiamento climatico porterà a un pianeta sempre più inospitale per i ‘bambini di oggi’ e per le generazioni future. Possiamo correggere la rotta solo se ci muoviamo ora con velocità e su larga scala. Ciò include la decarbonizzazione delle nostre economie e la promozione dell’accesso all’energia pulita a prezzi accessibili per tutti; la salvaguardia e il ripristino del nostro ecosistema naturale e la possibilità per le comunità di avere voce in capitolo sugli impegni climatici assunti dai loro Paesi”. La campagna Weather Kids rientra nell’impegno di Undp di promuovere la conversazione pubblica nel percorso verso i negoziati sul clima della Cop30, che si terrà in Brasile nel 2025. La Cop30 segnerà il decennale dall’Accordo sul clima di Parigi del 2015 e rappresenterà un’opportunità cruciale per portare il mondo verso un percorso condiviso per contenere l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, in quanto i Paesi presenteranno una nuova serie di strategie e obiettivi climatici che intendono intraprendere. Questi piani – noti come “contributi determinati a livello nazionale” (Ndc, Nationally Determined Contributions) – sono al centro della lotta globale contro il cambiamento climatico. Weather Kids nasce dall’ampio lavoro di Undp sul cambiamento climatico, tanto che il Climate Hub di Undp fornisce il più ampio portfolio di supporto al Sistema delle Nazioni Unite per l’azione per il clima in quasi 150 Paesi. Climate Promise, l’iniziativa di punta di Undp, ha contribuito alla lotta contro il riscaldamento globale lavorando con l’85% dei Paesi in via di sviluppo del mondo sulla presentazione dei loro Ndc.


Inoltre, Undp, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano, sta attivamente contrastando il cambiamento climatico attraverso il Undp Rome Centre for Climate Action and Energy Transition. Progetti come Youth4Climate promuovono invece soluzioni ambientali guidate dai giovani, mentre la partnership Italia-Undp per l’energia sblocca finanziamenti per soluzioni energetiche sostenibili in Africa. Inoltre, il nuovo strumento di assistenza tecnica e di sostegno agli investimenti (Taisf, Technical Assistance and Investment Support Facility), presto disponibile, aiuterà le economie in via di sviluppo nei propri sforzi di decarbonizzazione. Progettate per emulare i bollettini meteorologici che i telespettatori vedono ogni giorno, le previsioni sono state sviluppate utilizzando i dati del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc, Intergovernmental Panel on Climate Change) e la piattaforma dati Climate Horizons di Undp.

Le 5 cose da non dire agli studenti di quinta superiore

Le 5 cose da non dire agli studenti di quinta superioreRoma, 19 mar. (askanews) – In Italia, la situazione a marzo 2024 non è delle più rosee. Secondo un’analisi realizzata da thefaculty, l’app gratuita che aiuta gli studenti a prepararsi per i test d’ingresso nelle facoltà universitarie, il 71% degli studenti si definisce ancora molto indeciso sul proprio futuro.


Dal sondaggio, che ha coinvolto oltre 51mila studenti di quinta superiore sparsi per tutta Italia, le motivazioni principali alla base dell’indecisione risultano collegate a uno scarso contatto tra scuola e mondo del lavoro, che crea un’idea molto confusa su quali siano le competenze richieste dal mondo del lavoro oggi; alle troppe opzioni disponibili, che creano negli studenti un costante timore di non riuscire a consultarle tutte ma soprattutto alle troppe pressioni provenienti dalla famiglia e dall’esterno. Dopo aver incontrato numerosi studenti durante le giornate dedicate ai Saloni dell’Orientamento in autunno e aver chiesto l’opinione della community di studenti che già utilizzano thefaculty, la startup ha stilato un elenco delle 5 peggiori frasi da dire a uno studente o una studentessa che sta scegliendo che strada prendere una volta concluse le superiori.


Ecco la mini-guida pensata per chi ha fratelli, amici, parenti che stanno vivendo questa delicata fase della vita. Università: i 5 consigli meno utili secondo gli studenti italiani


1. Se ti iscrivi a quell’università, avrai il posto in azienda assicurato Nonostante sia una delle credenze più comuni, scegliere l’università pensando già a quale lavoro porterà è sbagliato e poco utile. Soprattutto in questo periodo storico dove il mondo del lavoro è in continua evoluzione, con nuove figure professionali che nascono e altre che si rinnovano, diventa quasi impossibile sapere oggi quale lavoro si andrà a fare tra qualche anno. Secondo thefaculty, uno studente alla fine del proprio percorso scolastico dovrebbe piuttosto ragionare su quali sono i propri valori e cosa reputa importante nella vita. Da lì, poi si può costruire tutto il resto; 2. Aaah.. vorresti fare “x facoltà”? Ti piace la vita da disoccupato quindi? Se dovessimo contare tutte le persone che hanno studiato all’università una cosa e nella vita hanno fatto poi tutt’altro, risulterebbe una ricerca infinita. Non tutti i percorsi sono uguali e soprattutto nessuno ha la possibilità di capire ancora prima di iniziare se la strada imboccata è quella giusta oppure no. Il consiglio di thefaculty è quello di spiegare agli studenti, piuttosto, che qualsiasi scelta fatta (universitaria o non) non sarà mai definitiva e saranno sempre in tempo per cambiarla o modificarla;


3. Se sceglierai questa università, dovrai trovare qualcuno che ti mantenga Si sa, università non è sinonimo di risparmio. Soprattutto se il corso che interessa si trova lontano da casa. Non tutte le famiglie hanno le stesse disponibilità economiche e la scelta di iscriversi all’università ricade un po’ su tutti i membri. Nonostante questo, non è giusto tarpare le ali se l’interesse di proseguire gli studi c’è. Piuttosto che dire “trova qualcuno che ti mantenga”, il consiglio di thefaculty è quello di chiedere agli studenti “cosa ti riesce bene? Ci sono attività che non ti pesano e consideri più piacevoli di altre?” e valutare in base alle risposte potenziali lavoretti da svolgere nel tempo libero dallo studio. Un altro consiglio è quello di interessarsi ai bandi e le diverse opportunità dedicate al Diritto allo Studio che ogni università offre; 4. Questa facoltà è troppo impegnativa per te. Perché non ne scegli una più semplice? Questo tipo di commento, in tema università, lavoro o qualsiasi altro argomento, è da evitare come la peste. Non si può mai sapere quanto la persona a cui si sta parlando sia sensibile e un commento di questo tipo non fa altro che generare preoccupazioni e dubbi immotivati. Secondo thefaculty, gli studenti hanno bisogno di stimoli, non di scoraggiamenti: meglio spronarli a essere sempre curiosi e invitarli a creare un elenco delle cose che vorrebbero imparare e approfondire durante il percorso di studi; 5. L’università è inutile, noi alla tua età avevamo già un lavoro Dare consigli basandosi solo sulla propria esperienza, è la cosa peggiore da fare. I tempi sono cambiati e continueranno a cambiare e le abitudini e gli stili di vita dei più giovani continueranno ad apparire alle generazioni precedenti come molto strani. Il fatto che si sia già passati in una fase della vita, non dovrebbe dare il permesso di suggerire interpretazioni drastiche, come ad esempio l’utilità o meno dell’università. Per thefaculty, il consiglio migliore da dare agli studenti ancora indecisi è “seguite le vostre passioni” e non copiate le scelte altrui. Il periodo post superiori, che sia all’università o prosegua nel mondo del lavoro, è completamente diverso da persona a persona. Ma più le scelte sono personali, più daranno soddisfazioni nel lungo termine. thefaculty è un’app totalmente gratuita che ha l’obiettivo di migliorare il tasso di successo negli studi universitari, innovando il processo di orientamento e preparazione al mondo della formazione terziaria.

AccessiWay: entro 2025 Italia garantisca diritto accessibilità digitale

AccessiWay: entro 2025 Italia garantisca diritto accessibilità digitaleRoma, 19 mar. (askanews) – A distanza di 20 anni dall’approvazione della Legge Stanca sull’accessibilità dei siti internet delle Pubbliche Amministrazioni, la strada da fare è ancora lunga. In Italia l’accesso al mondo digitale per le persone con disabilità resta un diritto negato per oltre 13 milioni di cittadini che hanno esigenze specifiche per usufruire del web e documentazione elettronica. A lanciare l’allarme è Edoardo Arnello, Ceo di AccessiWay, giovane azienda torinese che a novembre scorso ha promosso il workshop ‘2025 Accessibilità e cittadinanza’ a cui hanno partecipato Associazioni, Istituzioni e mondo dell’impresa e dal quale è partito un grande dibattito. Attorno a quell’evento si sono riconosciuti diversi parlamentari che hanno dato vita ad un intergruppo sull’Accessibilità Digitale che stamattina, in conferenza stampa, ha annunciato gli obiettivi e le prossime azioni da intraprendere per allineare l’Italia agli standard richiesti dall’Ue per il 2025.


“Secondo i nostri dati attualmente in Italia nessun sito web sostanzialmente soddisfa al 100% i criteri di accessibilità. Per questo – afferma il Ceo di AccessiWay – abbiamo lanciato a fine 2023 un’iniziativa sull’accessibilità digitale e oggi, con grande spirito di collaborazione, abbiamo accolto la proposta dell’intergruppo parlamentare di far parte del Tavolo Tecnico che supporterà le iniziative istituzionali destinate al superamento del gap italiano in materia di inclusione digitale. Due super-tecnici tra i migliori esperti in materia – prosegue Arnello – faranno parte del Tavolo Tecnico dell’intergruppo: Paolo Berro, Chief Accessibility Officer AccessiWay, e Jacopo Deyla, Head of Consulting AccessiWay”. I numeri in Italia. L’accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato ad oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici. Appena il 3% circa del web è realmente accessibile, mentre circa il 90% dei siti internet non sono adeguati alle tecnologie assistive. Sono alcuni numeri che fotografano un disagio, prima di tutto la negazione di un diritto, che in Italia danneggia oltre 13 milioni di cittadini ai quali quotidianamente viene impedito di accedere al mondo digitale. Secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 2 milioni di persone con disabilità visiva, oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali importanti, 2,5 milioni di persone con daltonismo, 500mila persone con epilessia, 3 milioni di persone con Dsa, mentre fra gli adolescenti circa il 7% ha una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In Italia, secondo uno studio condotto da AccessiWay, sono pochissimi i siti, le applicazioni mobili e i documenti digitali in grado di rispondere al 100% ai requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità.

Il 15 giugno prima spedizione femminile italiana e pakistana sul K2

Il 15 giugno prima spedizione femminile italiana e pakistana sul K2Milano, 17 mar. (askanews) – Nove donne, quattro atlete italiane, quattro pakistane e una dottoressa, partiranno a giugno per la prima spedizione femminile italiana e pakistana sulla seconda vetta più alta della terra dopo l’Everest. Si tratta di K2-70, il progetto del Club alpino italiano (Cai) patrocinato dai ministeri del Turismo e degli Esteri per celebrare il 70esimo anniversario della celebre ascensione del 1954 guidata da Ardito Desio che, prima al mondo, raggiunse la vetta del gigante del Karakorum. La partenza per il Pakistan è prevista per il 15 giugno, con arrivo al campo base il 29 giugno dove cominceranno le attività alpinistiche e l’acclimatamento, per poi tentare di raggiungere la vetta a 8.611 metri nella seconda metà di luglio.


Le protagoniste di questa avventura sono Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar, Samana Rahim, e dottoressa Lorenza Pratali. Lungo lo Sperone degli Abruzzi, seguendo la via aperta dalla spedizione guidata da Desio, la salita delle atlete non rappresenta soltanto un’impresa alpinistica ma “un’opportunità di formazione, ricerca e promozione di valori culturali e sociali”. L’obiettivo è infatti quello di raccontare il punto di vista femminile nel contesto di una spedizione himalayana che vede scalare insieme alpiniste che provengono da mondi e culture differenti. A coordinare le alpiniste, sarà Agostino Da Polenza, professionista di grandissima esperienza e profondo conoscitore di quelle montagne. Il progetto partirà con delle giornate di training sul Monte Bianco (15-18 marzo)e a seguire all’Eurac Research di Bolzano (20-24 marzo), centro di ricerca nel campo della medicina di montagna, dove le atlete si sottoporranno a delle prove medico-scientifiche per valutare l’impatto che il loro organismo subirà durante l’ascensione.


“Il Club Alpino Italiano torna ad organizzare una spedizione alpinistica e lo fa guardando non solo alla prestazione, ma anche all’impatto sociale e scientifico” ha spiegato il presidente del Cai, Antonio Montani, sottolineando l’importanza di tornare ad investire sulla pratica alpinistica “che è la vera anima dell’associazione” La spedizione si lega anche al progetto internazionale “Ice Memory” dell’Istituto di scienze polari del Cnr e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia assieme a EvK2CNR, che ha l’obiettivo di studiare per la prima volta la neve e il ghiaccio in una regione così cruciale per gli equilibri del subcontinente indiano. Nel solco della cooperazione internazionale Italia-Pakistan, è invece il progetto del Cristina Castagna Center, struttura che lavora per generare un impatto socio-economico per le popolazioni locali e promuovere attraverso corsi di formazione l’avvicinamento delle popolazioni locali alle attività professionali legate all’alpinismo.


Il progetto K2-70 sarà anche oggetto di un documentario dal titolo “Sulle orme del K2”, nato da un’idea di Massimiliano Ossini e Gian Luca Gasca e realizzato in collaborazione con Rai Documentari.

Londra, serata benefica dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”

Londra, serata benefica dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”Roma, 15 mar. (askanews) – Una serata per la raccolta fondi destinata alla realizzazione della “Cucina Scuola Francesco Mazzei” dell’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, con sede a Il Cairo, è stata organizzata ieri dall’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, con la partecipazione e il sostegno di Inigo Lambertini, Ambasciatore d’Italia presso il Regno Unito, alla quale hanno partecipato più di cento illustri personaggi.


La notizia è stata diffusa in Italia dal Direttore della Comunicazione dell’Associazione Biagio Maimone. La “Cucina Scuola Francesco Mazzei” è il risultato dell’accordo sottoscritto tra l’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” e lo Chef Francesco Mazzei, che si qualifica come iniziativa finalizzata a trasformare la cucina dell’ “Oasi della Pietà” in scuola cucina per garantire il futuro professionale degli ospiti della Casa di Accoglienza, la cui denominazione fa riferimento al prezioso dono che Sua Santità Papa Francesco ha benevolmente voluto destinare a questo progetto, che è una copia della Pietà di Michelangelo. Le altre iniziative in essere dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” sono l’Ospedale pediatrico e materno “Bambino Gesù del Cairo”, la catena di ristoranti “Fratello”, volta a offrire gratuitamente cibo alle famiglie povere e la Scuola della Fratellanza Umana. L’organizzatore dell’evento, lo Chef Francesco Mazzei,ha incoraggiato i partecipanti a sostenere l’iniziativa, ringraziando nel suo intervento gli sponsor che hanno contributo alla realizzazione dell’evento benefico. L’Ambasciatore Lambertini ha dato il benvenuto a tutti i presenti sottolineando l’importanza di questo genere di iniziative, che dimostrano il volto umano della nostra società. Monsignor Yoannis Lahzi Gaid ha ringraziato per l’opportunità ricevuta di poter parlare dell’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, che l’Associazione, insieme a tanti benefattori, sta portando avanti: “È una Casa di Accoglienza in cui saranno accolti tanti bambini orfani o abbandonati dalle proprie famiglie per diversi motivi. È una “Casa” ed è una “Famiglia” in cui i bambini vivranno in famiglia. Ogni gruppo sarà di sei bambini e verrà affidato a una coppia di giovani volontari. In tal modo essi potranno vivere insieme in un appartamento. Studieranno insieme, giocheranno insieme e così sperimenteranno l’abbraccio di una vera famiglia. La casa offrirà ai suoi piccoli ospiti tutto ciò che vogliamo dare ai nostri bambini”. Monsignor Gaid ha sottolineato altresì: “L’Oasi della Pietà è un progetto completo, studiato bene per poter dare a questi bambini tutto ciò che la vita ha tolto loro. La Casa di Accoglienza “Oasi della Pietà” è stata concepita per dare la possibilità a questi bambini di avere una casa in cui poter crescere serenamente e ricevere educazione, formazione, cure mediche, opportunità di crescita e imparare un lavoro. Ogni bambino, pertanto, che entrerà nella casa sarà accolto, accompagnato sia durante il tempo di permanenza, sia successivamente quando raggiungerà l’età della maturità. L’iniziativa ‘Cucina, Suola Francesco Mazzei’ risponde all’intento di trasformare la cucina in scuola per insegnare ai giovani e a tutte le persone interessate l’arte della cucina e poter lavorare negli alberghi e nei ristoranti”.