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Salute, Wwf: pesticidi in agricoltura hanno contaminato il Pianeta

Salute, Wwf: pesticidi in agricoltura hanno contaminato il Pianeta




Salute, Wwf: pesticidi in agricoltura hanno contaminato il Pianeta – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – E’ scientificamente provato che pesticidi usati in agricoltura, anche a dosi minimali, possono risultare estremamente nocivi per la salute umana e rappresentare quindi un vero e proprio problema di salute pubblica. Nonostante ciò, l’impiego di pesticidi a livello globale è quasi raddoppiato dal 1990 e l’Italia è il secondo maggiore mercato di pesticidi nell’UE secondo i dati Eurostat. Una economia di veleni legalizzati, la definisce il WWF che, in occasione della Giornata mondiale della Salute, rilancia l’”Atlante dei pesticidi”, da poco pubblicato con la Coalizione Cambiamo Agricoltura.

Oltre a fornire informazioni riguardo il ruolo significativo che queste sostanze hanno nel determinare il declino della biodiversità, in particolare per gli insetti impollinatori come le api, il Report conferma la pervasività di queste sostanze in tutte le matrici ambientali, acqua, aria e suolo e i conseguenti effetti negativi sulla salute delle persone. Tesi confermata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che stima oltre 385 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi e 258 mila decessi ogni anno in tutto il mondo. Oltre alla perdita di biodiversità (in primis di insetti impollinatori), l’uso di pesticidi determina la perdita di fertilità dei suoli e il progressivo inquinamento delle falde acquifere, costituendo una contaminazione planetaria che interessa ormai tutti gli ecosistemi e le persone. Infatti, queste sostanze o i loro metaboliti si ritrovano moltissimi alimenti e organismi, compreso l’uomo ed è ormai scientificamente provato che, non solo l’avvelenamento acuto, ma anche l’esposizione cronica a basse dosi di pesticidi (per esempio attraverso il consumo di alimenti, acqua, aria che ne contengono i residui), comporta un incremento del rischio di patologie cronico-degenerative quali cancro, diabete, disfunzioni respiratorie, neurologiche, cardiovascolari, immunitarie, riproduttive e metaboliche. Ancora più nociva per la nostra salute è la presenza del multiresiduo, più sostanze chimiche che prese singolarmente, rientrano nei parametri di Legge, ma insieme determinano un “effetto cocktail” ancora largamente sconosciuto, ma potenzialmente molto più pericoloso.

Donne e bambini sono i soggetti più sensibili e più a rischio. In genere, infatti, le donne hanno una percentuale di grasso corporeo più alta e sono quindi più inclini ad immagazzinare agenti inquinanti che possono bioaccumularsi nel tessuto adiposo. Nelle donne sono inoltre più numerosi i tessuti sensibili agli ormoni che le rendono più vulnerabili ai pesticidi, specie quelli che agiscono a livello ormonale o interferiscono con il sistema endocrino. C’è poi un legame evidente fra il cancro della mammella e l’esposizione ad alcune tipologie di pesticidi, che sono agenti iniziatori e promotori di tale malattia. I pesticidi sono legati anche all’endometriosi, una condizione dolorosa che può causare l’infertilità e può rappresentare un rischio significativo per la salute riproduttiva delle donne e per il feto. I pesticidi possono anche passare dalla madre al feto e ai neonati durante l’allattamento, compromettendo la salute del nascituro non solo nell’infanzia, ma anche nella vita adulta e comportando un aumento, in particolare, del rischio di tumori cerebrali e di alterazioni neurologiche e di sviluppo, che possono causare deficit cognitivi, comportamentali e di crescita. Anche gli studi nel campo dell’epigenetica mostrano che l’esposizione ai pesticidi può influire sull’attività dei geni, sui caratteri fisiologici ereditari e sullo sviluppo di malformazioni congenite. “L’attuale agricoltura industriale ha un’elevata dipendenza dalle sostanze chimiche di sintesi, pesticidi, fertilizzanti e antibiotici. Oggi nel mondo si utilizzano 4 milioni di tonnellate di pesticidi. Tuttavia, il volume di vendite di per sé dice ben poco sui rischi per esseri umani, animali e ambiente. Vi sono anche altri fattori che hanno un ruolo importante, fra cui: la tossicità delle sostanze, le metodiche di impiego, il tasso di utilizzo o la frequenza di applicazione – afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia-. I singoli pesticidi vengono spesso diffusi nell’ambiente contemporaneamente a tanti altri e ad altre sostanze, creando di fatto dei cocktail chimici che possono amplificare esponenzialmente gli effetti sulla nostra salute (e su quella delle altre specie). Ad oggi la comunità scientifica non è ancora a conoscenza dei possibili effetti sinergici causati dalle combinazioni di pesticidi utilizzati nei campi coltivati. Il WWF lavora da anni per l’obiettivo ‘One Health’ per garantire cioè salute a tutti gli esseri viventi nel Pianeta, unica chiave per un futuro di benessere”.

Aree protette d’Italia: selezionati i finalisti di “Obiettivo Terra”

Aree protette d’Italia: selezionati i finalisti di “Obiettivo Terra”




Aree protette d’Italia: selezionati i finalisti di “Obiettivo Terra” – askanews.it



















Milano, 6 apr. (askanews) – Il contest “Obiettivo Terra” ha avuto ancora una volta un riscontro eccezionale per numero di partecipanti e qualità delle immagini candidate. Sono 849 gli scatti pervenuti dai fotoamatori italiani alla XIV edizione del concorso fotografico nazionale promosso ogni anno da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana per celebrare la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile). Straordinarie istantanee che restituiscono le meraviglie dei contesti naturali e della ricca biodiversità ambientale della nostra Penisola. Altrettanto identitarie sono le componenti geologiche dei paesaggi, oltre a quelle storiche, sociali e culinarie espressione di territori e comunità locali, unite alle peculiarità dei borghi ricchi di tradizioni. Un mosaico che riflette la bellezza italiana e stimola le forme virtuose di ecoturismo esperienziale e di turismo responsabile.

Per selezionare le 20 finaliste della 14a edizione del contest, ampiamente rappresentative dei patrimoni custoditi dalle Aree Protette d’Italia, il Comitato promotore ha esaminato 849 foto, di cui oltre la metà (57%) pervenute da fotoamatori compresi nella fascia di età tra 35 e 64 anni, mentre il 35% candidate da under 35. Di queste, ben 836 (99%) sono risultate conformi al regolamento e dunque ammesse (le non ammesse sono 13 pari all’1%). Ogni partecipante ha avuto la possibilità di presentare al contest una sola foto a colori di cui: Parchi nazionali (250 foto, pari al 30% delle foto ammesse), Parchi regionali (399 foto, pari al 47%), Aree marine protette (57 foto, pari al 7%), Riserve statali (31 foto, pari al 4%) e Riserve regionali (99 foto, pari al 12%). La cerimonia di premiazione del concorso si terrà a Roma il 21 aprile 2023 in occasione della vigilia della 54a Giornata Mondiale della Terra (22 aprile). “Obiettivo Terra” 2023 è promosso con la Main partnership di Cobat, la grande piattaforma italiana dell’economia circolare, e con la Digital partnership di Bluarancio. Allo scatto che risulterà vincitore di “Obiettivo Terra” 2023, oltre al primo premio di mile euro e all’onore di veder esposta al pubblico la gigantografia della propria foto a Roma, sarà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2023: l’Italia amata dagli italiani”.

Per il 2023 sono state anche istituite 7 Menzioni e 4 Menzioni speciali. Inoltre la Fondazione UniVerde e la Società Geografica Italiana hanno previsto un premio extra dedicato al “Foliage” col quale sarà conferito un premio di 100 euro alla foto più rappresentativa della variazione autunnale del colore delle foglie degli alberi (candidata nel mese di novembre 2022). È già stato decretato e sarà conferito il 21 aprile il Premio “Parco Inclusivo 2023”, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area Protetta italiana che si è maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità. La Giuria di esperti 2023 è composta dai presidenti dei soggetti promotori: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde) e Claudio Cerreti (Presidente Società Geografica Italiana) e da: Luca Santini (Presidente Federparchi), Emanuele Coppola (Fotografo e naturalista), Rosalba Giugni (Presidente Marevivo), Oliviero Montanaro (Direttore Generale per il Patrimonio naturalistico e mare, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Fulco Pratesi (Presidente onorario WWF Italia), Letizia Palmisano (Eco-blogger), Elena dell’Agnese (Presidente Associazione dei Geografi Italiani), Pierluigi Sassi (Presidente Earth Day Italia), Antonio Cianciullo (Giornalista e scrittore), Alessandro Magrini (Presidente Associazione fotografi naturalisti italiani), Zeina Ayache (Giornalista), Andrea Zagato (CEO Influgramer).

Infine, grazie alla rinnovata partnership con Pianeta Foresty, anche quest’anno i partecipanti alla cerimonia avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty. L’edizione 2023 di “Obiettivo Terra” ha finora ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; della Città Metropolitana di Roma Capitale; del Comune di Roma e di quasi tutti i Parchi nazionali italiani.

Proteggere bambini in guerre, a via Ass. internazionale Università

Proteggere bambini in guerre, a via Ass. internazionale Università



Proteggere bambini in guerre, a via Ass. internazionale Università – askanews.it


Proteggere bambini in guerre, a via Ass. internazionale Università – askanews.it



















Roma, 3 apr. (askanews) – Le 6 gravi violazioni dei diritti dei bambini in contesto di guerre e conflitti armati sono aggravate dalla mancanza di accesso all’aiuto umanitario, con 3.945 gli episodi di negazione dell’accesso all’aiuto umanitario e 1.600 le gravi e molteplici violazioni che questi bambini hanno subito, secondo quanto pubblicato nell’ultimo rapporto dello Speciale Rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite sui Bambini e Conflitti Armato presentato il 16 marzo alla 52esima Sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite di Ginevra. Per rispondere a questa allarmante realtà, l’Universities Network for Children in Armed Conflict – UNETCHAC, già operante di facto da novembre 2020, si è costituita come Prima Associazione Interuniversitaria Internazionale il 31 marzo a Roma nel corso di una cerimonia che ha coinvolto i principali costituenti, tra cui Istituto di Studi Politici “San Pio V”, Istituto di Diritto Internazionale Umanitario IIHL – Sanremo e Università di Genova.

“Il Network è una realtà esistente da due anni e mezzo e, grazie al contributo del gruppo di lavoro, dei professori e degli studenti coinvolti delle 50 università afferenti ha realizzato importanti attività volte a contribuire alla protezione dei diritti dei minori in conflitto armato – sottolinea Laura Guercio, Segretario Generale UNETCHAC. Il passaggio alla formalizzazione della personalità giuridica del Network, che ora lavorerà non più come realtà de facto ma come realtà giuridica, è un momento importante che dimostra l’importanza e il valore del progetto”. Per Fausto Pocar, presidente UNETCHAC, Presidente dell’Istituto di Diritto Internazionale Umanitario IIHL – Sanremo, “la costituzione formale del Network è molto importante anche per il riconoscimento di tutta l’attività che è stata svolta sino ad ora e che viene accreditata attraverso una entità formalizzata”.

“L’importanza della fondazione del Network risiede proprio nel recupero della tematica dei bambini nei conflitti armati, troppo spesso trascurata e disarticolata, a volte, persino negata. La sfida dei fondatori riposa proprio su questo: nel riproporre in primo piano il protagonismo di questa fenomenologia, una tragedia che si consuma sotto i nostri occhi e che fingiamo di non vedere solamente perché lontano dalle nostre latitudini”, dichiara Paolo de Nardis, vice presidente UNETCHAC, presidente dell’Istituto di Studi Politici ‘San Pio V’. “Per l’Università di Genova questa è un’occasione molto bella, da un lato, di confermare la vocazione internazionale dell’Università, l’attenzione al quadro in cui il pianeta vive e si evolve, e quella di mettere in atto un’azione che non sia solo di riflessione e conoscenza ma che sia anche portatrice di frutti positivi per il cambiamento e il miglioramento della vita di tanti bambini che soffrono per i conflitti bellici che sono in corso”, afferma in rappresentanza dell’Università di Genova Aristide Canepa, consigliere UNETCHAC.

In qualità di Rete di oltre 50 Università e Istituti di Ricerca Internazionali, UNETCHAC ha continuato a svolgere la sua attività di impegno accademico sul tema dei minori in conflitto anche grazie all’importante dialogo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano (MAECI), l’Ufficio dello Speciale Rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite sui Bambini e Conflitti Armati e NGos del settore. Tra gli obiettivi del Consorzio: attività di ricerca accademica, formazione, trainings condotti con il coinvolgimento di studenti internazionali e per rendere loro protagonisti, pubblicazioni, conferenze, webinars, cicli di studio, settimane accademiche, master e corsi di alta formazione, nonché l’organizzazione di eventi culturali, rassegne e festival dedicati.

A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia

A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia



A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia – askanews.it


A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Il rispetto per gli esseri umani, l’ambiente, la parità di genere, l’inclusione, sono alcuni dei temi affrontati con una serie di iniziative e campagne solidali da “Zoomarine per il sociale”, da sempre in prima linea nella diffusione di messaggi educativi. Con lo stesso scopo sta per partire una nuova iniziativa che per tutto il 2023 consentirà l’accesso gratuito alle Case Famiglia presenti nel territorio della regione Lazio.

La campagna, promossa da Zoomarine e patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale e dal Comune di Pomezia, intende riservare l’ingresso omaggio per tutto l’anno ai bambini da 0 a 16 anni compiuti, ospitati nelle Case Famiglia del Lazio. Gli accompagnatori che lavorano nelle Case Famiglia, e i ragazzi dai 17 ai 21 anni, ospitati presso le stesse strutture, avranno accesso con un ticket simbolico di euro 5,00. Ad inaugurare la partenza di questa nuova mission sarà l’arrivo al Parco di una nuova mascotte: Topo Gigio. Per la gioia dei bambini, e anche per gli adulti che lo sono stati e lo hanno amato fin dal suo esordio in tv nel 1959, il dolcissimo pupazzo entrato nel cuore dei piccoli di varie generazioni, sta per sbarcare al Parco Zoomarine, per uno show live del buonumore. Tra le tante novità anche l’inaugurazione di un Bistrot, nel quale i bambini potranno gustare una super deliziosa “Gigio merenda” nello speciale box gadget, e quella di una “Dolceria” con una favolosa valanga di fresco yogurt da guarnire con tantissimi topping golosi e colorati. Sarà presente all’inaugurazione di domenica 2 aprile anche l’Assessora alle Politiche Sociali e alla salute di Roma Capitale Barbara Funari. La Casa Famiglia che vorrà fare visita al Parco dovrà prenotare la visita inviando una comunicazione, scritta su carta intestata, all’indirizzo email prenotazioni@zoomarine.it, indicando il numero dei bambini/ragazzi e degli accompagnatori che presenzieranno al Parco durante la data scelta. Il numero massimo di Case Famiglia che Zoomarine potrà ospitare giornalmente è 3. Se il Parco non dovesse avere disponibilità nella data scelta dalla Casa Famiglia, la stessa potrà individuare un’altra data. Il biglietto omaggio per i bambini e il biglietto scontato per gli accompagnatori e i ragazzi potranno essere ritirati solo presso le casse del Parco nel giorno della visita. Parola di Topo Gigio!

Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici

Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici



Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici – askanews.it


Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici – askanews.it



















Roma, 31 mar. (askanews) – Temperature estreme, cicloni, allagamenti, frane, incendi. E quindi morte, fame e mancanza d’acqua, povertà, epidemie e migrazioni. Il Myanmar è il secondo Paese al mondo più soggetto a eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici, mentre gli effetti di questi ultimi si sommano alle conseguenze di instabilità politica e scontri armati, alla crisi economica, agli effetti della pandemia di COVID-19. Nel mondo negli ultimi 20 anni si sono susseguiti 11mila disastri climatici che hanno provocato la morte di oltre 475mila persone e a pagarne le conseguenze più gravi sono tuttora i Paesi poveri e più vulnerabili, ancora oggi impreparati ad affrontare e reagire a tali catastrofi.

L’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulla popolazione del Myanmar è raccontato dalla mostra fotografica ‘semi di speranza. Voci e volti dal Myanmar’ di Gianfranco Ferraro, con la curatela di Sandro Iovine, inaugurata venerdì 31 marzo e visitabile sino al 1° maggio al Palazzo Ex Ateneo, in piazza Giuliano, a Bergamo. L’esposizione rientra nel calendario delle iniziative Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura e ha ottenuto il patrocinio dell’AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. All’inaugurazione, oltre al fotografo Gianfranco Ferraro, il curatore Sandro Iovine, la presidente di CESVI Gloria Zavatta, Massimo Pasquali per AICS, Sylvie Wabbes Candotti Resilience Advisor, Strategic Advocacy team, Emergency and Resilience Office di FAO, il sindaco Giorgio Gori per il Comune di Bergamo. La mostra non racconta un problema “lontano”, ma un allarme che riguarda tutto il pianeta. ‘Negli ultimi anni anche il nostro lato del mondo ha sofferto gli effetti reali dell’emergenza climatica: i fiumi si sono prosciugati, i ghiacciai si sono sciolti, gli incendi hanno distrutto boschi e campi, mentre trombe d’aria, piogge e grandinate hanno causato danni a strutture e ambienti. Di fronte alla consapevolezza che il pianeta sia ‘un’unica casa da preservare’, va ricordato che sono sempre i più poveri a subire le conseguenze più devastanti’, ha dichiarato Gloria Zavatta presidente di Fondazione CESVI.

In Italia nel solo 2022 gli eventi climatici estremi sono stati 310, il 55% in più in un anno, con un bilancio di almeno 29 morti. L’aumento più significativo ha riguardato siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni. ‘Da quasi 40 anni ci occupiamo di emergenza climatica in tutto il mondo, in questo momento abbiamo attivi progetti di sostegno alle popolazioni colpite dagli effetti del cambiamento climatico in diversi Paesi, tra cui il Myanmar. Nell’area del Corno d’Africa, in Etiopia, Somalia e Kenya, colpite da estrema siccità e forte insicurezza alimentare, supportiamo mamme e bambini con programmi nutrizionali, agricoltori e allevatori attraverso formazione su pratiche sostenibili ed efficienti di agricoltura e allevamento. In Zimbabwe interveniamo con progetti agricoli innovativi e sostenibili per garantire un corretto ed efficiente sfruttamento del terreno e offrire alle popolazioni autosufficienza e guadagno dalle proprie colture. In Pakistan, vessato dalle alluvioni, siamo presenti con interventi di preparazione alle calamità e di emergenza legati a igiene e salute’, ha aggiunto Zavatta. ‘Il cambiamento climatico, con i suoi effetti di breve e lungo termine che si stanno manifestando con una potente accelerazione nel corso degli anni, si è imposto prepotentemente alla riflessione internazionale, concretizzatasi nel programma d’azione dell’Agenda 2030. L’azione dell’AICS è tesa a sostenere i Paesi partner nella riduzione della vulnerabilità dei loro sistemi umani e naturali agli impatti del cambiamento climatico, migliorandone la capacità di adattamento e riducendo la loro esposizione ai rischi derivanti dai fattori climatici’, ha dichiarato Massimo Pasquali, referente AICS per i progetti promossi in Myanmar.

‘In relazione a questo quadro di riferimento generale, l’Agenzia realizza iniziative di cooperazione allo sviluppo in partenariato con le Organizzazioni della Società Civile secondo il principio di sussidiarietà sancito nella legge istitutiva. ‘S.A.F.E. C.R.O.P.S.’, promosso da CESVI con il contributo dell’AICS, Bando 2018, interviene in un’area, la Dry Zone, dove si manifestano gli effetti dei cambiamenti climatici e dove si vuole rafforzare e migliorare la produzione agricola delle filiere di sesamo, arachide e fagiolo attraverso tecniche di produzione certificata (GAP), per favorire la commercializzazione dei prodotti sui mercati, facilitando anche l’accesso al credito agevolato degli operatori dell’intera filiera’, ha aggiunto Pasquali. ‘La crisi climatica colpisce e minaccia tutti, ovunque e in tutti i settori, e ancora di più i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e i Paesi meno sviluppati (LDC) e i sistemi agroalimentari che dipendono dal clima. I piccoli agricoltori, i pastori, i pescatori, gli abitanti delle foreste, i lavoratori del settore alimentare e le loro famiglie, oltre 2,5 miliardi di persone, sono fondamentali per raggiungere uno sviluppo sostenibile», ha dichiarato Sylvie Wabbes Candotti per FAO. «I sistemi agroalimentari devono urgentemente trasformarsi per passare dall’essere un problema che guida i cambiamenti climatici a diventare una delle principali soluzioni per il clima, garantendo al contempo sicurezza alimentare e benessere per tutti. E oggi il progetto di CESVI in Myanmar è un esempio dimostrativo di azione per il clima che richiede maggiori investimenti in catene del valore agroalimentari resilienti al clima guidate da attori locali e che generano molteplici benefici in termini di cibo, reddito, lavoro e mezzi di sussistenza’, ha concluso Wabbes Candotti.

‘È importante che la fotografia affianchi gli interventi di realtà come CESVI, perché grazie ad essa si offre la possibilità non solo di venire a conoscenza di cosa accade in certe aree del mondo, ma soprattutto si permette alle persone di soffermare lo sguardo per il tempo necessario a elaborare una riflessione su quanto stanno osservando, cosa che con i media più diffusi non sempre è facile o possibile’, ha dichiarato Sandro Iovine, curatore della mostra. Il Myanmar è stato colpito nel 2008 dal ciclone Nargis, responsabile della morte di 140mila persone e della perdita o del danneggiamento delle proprietà di circa 2,4 milioni di abitanti. Numeri ancora più impressionanti se si considera che la condizione di sofferenza in cui versa ancora oggi il Paese è dovuta per il 95% proprio alle conseguenze del ciclone

Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni

Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni


Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni – askanews.it



Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – In Italia ci sono 5,6 milioni di persone (il 9,4% della popolazione) che vivono in condizione di povertà assoluta, eppure si spreca ancora troppo cibo (più di 4 milioni di tonnellate nel 2022 nella filiera alimentare per un valore complessivo di oltre 9 miliardi di euro). Ridare valore al cibo attraverso la rete di enti caritatevoli e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di aiutare le persone più in difficoltà sono dunque le buone pratiche che Negroni, il marchio della Stella, mette in atto anche nel 2023 sostenendo per il terzo anno consecutivo la Fondazione Banco Alimentare Onlus. Attraverso l’iniziativa della “Buona Stella”, infatti, anche quest’anno, da aprile a giugno, l’azienda leader nella salumeria italiana di alta qualità contribuisce a donare 200.000 pasti a chi è in difficoltà, grazie alle oltre 7.600 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare che, con la sua rete di 21 organizzazioni regionali e gli oltre 1.900 volontari, è presente in tutta l’Italia.

“Con il progetto ‘Buona Stella’ – dichiara Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni – abbiamo contribuito a donare complessivamente 700.000 pasti in tre anni, raggiungendo un risultato importante anche in questa primavera. Non a caso rinnoviamo il nostro sostegno a Banco Alimentare destinando una parte del ricavato della vendita dei Salumi Negroni 100% Italiani a favore di Banco Alimentare, impegnato quotidianamente nel recupero e distribuzione di alimenti alle fasce più vulnerabili della popolazione. Un modo concreto e simbolico per ribadire la capacità del Made in Italy di saper fare squadra anche in questo ambito”. Uniti nel segno della solidarietà, Banco Alimentare e Negroni rappresentano infatti due eccellenze del Made in Italy che, attraverso l’iniziativa della “Buona Stella”, sono un pezzo di quell’Italia generosa che opera ogni giorno per migliorare la qualità della vita delle persone più bisognose, le cui richieste di aiuto alimentare sono aumentate ulteriormente negli ultimi anni. Nel 2022 Banco Alimentare ha sostenuto circa 1.700.000 persone distribuendo 116.000 tonnellate di cibo, di cui 42.500 salvate dallo spreco con un risparmio di circa 92.225 tonnellate di CO2 equivalente non emesse.

“Siamo felici e onorati di essere per il terzo anno consecutivo charity partner di Negroni per la campagna “Buona Stella”. Per noi è importante poter contare sul sostegno continuativo da parte delle aziende per la nostra opera quotidiana a favore di chi vive in difficoltà. Questa partnership ci garantisce un sostegno concreto e ci consente di promuovere il nostro lavoro con migliaia di persone rafforzando la nostra alleanza con il mondo delle aziende. Ci auguriamo che il nostro percorso con Negroni possa proseguire anche negli anni a venire”, sottolinea Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus.

A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio

A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio


A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio – askanews.it



A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – Torna anche quest’anno Internazionale Kids a Reggio Emilia, il primo festival italiano di giornalismo per bambine e bambini del mensile che ogni mese porta in Italia il meglio della stampa internazionale per lettrici e lettori tra i 7 e i 13 anni, previsto dal 12 al 14 maggio. Si parte venerdì 12 maggio, per tre giornate di eventi dedicati all’attualità e all’informazione, con un programma ancora più ampio. Un’edizione rinnovata ma sempre guidata dall’idea di coinvolgere le nuove generazioni nella comprensione di un mondo in evoluzione: al centro, l’attivismo e i suoi temi, dai diritti all’ambiente, con uno sguardo sempre aperto sull’attualità. Ma anche musica e giochi, danza, fumetto e molto altro negli spazi del festival, che quest’anno saranno 6: ai Chiostri di San Pietro e al Palazzo dei Musei si aggiungono il teatro Cavallerizza e il teatro Valli, La Fonderia e il Mapei Stadium – Città del Tricolore. Un programma ricco di appuntamenti per un weekend insieme alla redazione di Internazionale Kids e a tanti ospiti, attiviste e cantanti, scrittrici e giornalisti, illustratori, artiste, performer, in un territorio, quello emiliano, che continua a impegnarsi per l’educazione dei giovani e la promozione della cittadinanza attiva. Per la prima volta anche incontri destinati agli adulti: educatori, insegnanti e genitori, infatti, potranno partecipare al festival in maniera inedita, con quattro appuntamenti dedicati.

Quaranta incontri, tra spettacoli, conferenze, presentazioni di libri e proiezioni, e 24 laboratori, che metteranno al centro la creatività e il pensiero critico, dal lavoro di una redazione alla sperimentazione con il corpo, dalla creazione di magliette alla musica elettronica. Tanti gli appuntamenti in cui esplorare, partecipare, immaginare, con numerosi ospiti e proposte per aprire sempre di più il proprio sguardo sul mondo. A tutti i partecipanti sarà regalato un kit con un taccuino e una penna, realizzati in materiale riciclato, offerto da Tetra Pak.

Università, riparte da Napoli tour motivazionale #NonCiFermaNessuno

Università, riparte da Napoli tour motivazionale #NonCiFermaNessuno


Università, riparte da Napoli tour motivazionale #NonCiFermaNessuno – askanews.it



Università, riparte da Napoli tour motivazionale #NonCiFermaNessuno – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – Parte da Napoli il tour motivazionale #NonCiFermaNessuno, il 28 Marzo, dall’università degli studi “Federico II” ed attraverserà l’Italia da Nord a Sud in dieci tappe. Ospite in collegamento nella prima tappa sarà Ezio Greggio, conduttore televisivo. Il secondo incontro si terrà a Cassino, il 30 marzo dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Un format innovativo che punta a diffondere i valori della campagna sociale in due modalità: una fisica attraverso incontri in aula con gli studenti e attraverso interventi di personaggi noti, un’altra attraverso una comunicazione mediatica che punti a valorizzare storie di resilienza e a sensibilizzare i giovani verso tematiche sociali. “Il Futuro non fa paura” è il claim scelto per l’edizione 2023. «La nostra mission è incoraggiare i ragazzi a valorizzare i propri talenti superando il loro nemico principale: la paura – sottolinea Luca Abete -. Durante i talk abbiamo spesso parlato di futuro, che in tanti vedono come un mostro temibile più che come un grande alleato con il quale giocare, confrontarsi e crescere. Per questo il claim scelto per la nona edizione è Il Futuro non fa paura! Sperando di riuscire ad illuminare quella strada che oggi appare buia e invece può rappresentare l’inizio di un viaggio strepitoso per tanti». La Campagna sociale vanta numerosi riconoscimenti tra cui la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il patrocinio morale della Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI). «La CRUI ha sempre sostenuto i suoi studenti, anche durante i momenti difficili della pandemia. Il nostro obiettivo è – dichiara Salvatore Cuzzocrea, Presidente della CRUI – stargli accanto sempre, sia da un punto di vista istituzionale che emotivo. Un gemellaggio forte che dobbiamo tenere vivo negli anni”. La presentazione si è svolta presso la sede del Banco Alimentare Campania, luogo simbolico vista l’azione di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e di coinvolgimento dei giovani al volontariato attivo, propri della campagna sociale. Il progetto #NonCiFermaNessuno sostiene, infatti, il Banco Alimentare da otto anni.

«Viviamo da sempre una forte responsabilità nei confronti dei giovani e siamo grati a Luca Abete e a Lidl per averci voluto ancora al loro fianco in questa iniziativa per dimostrare tutti insieme quanto l’impegno in azioni solidali può fare veramente la differenza per se stessi e gli altri – afferma Giovanni Bruno, Presidente Banco Alimentare – dando vita a un circolo virtuoso che genera il bene: l’essere parte di qualcosa di importante vince la paura e crea opportunità per il futuro». Spazio anche ad azioni solidali concrete con la call to action GIOCA&DONA un webgame on line in stile retro game, realizzato da TreeWeb del Gruppo MAC, consentirà agli studenti di giocare a Super Foody e contemporaneamente raccogliere pasti completi da donare al Banco. «Con orgoglio produciamo progetti per i ragazzi che partecipano all’iniziativa perché rappresentano il nostro futuro – dichiara Gianluca Rotondi del Gruppo MAC -. Attraverso questo videogame puntiamo a sensibilizzarli maggiormente e a dare un contributo concreto alla campagna sociale». Food donor dell’iniziativa è LIDL Italia, che per il secondo anno consecutivo sostiene la charity del progetto. «Siamo molto felici di essere nuovamente Food Donor di questo progetto, grazie al quale, lo scorso anno abbiamo donato 30.000 pasti a chi ne ha più bisogno. Un successo che, siamo certi, riusciremo a replicare con l’aiuto dei tanti ragazzi che parteciperanno all’iniziativa. Inoltre, in linea con la mission di Non ci Ferma Nessuno, quest’anno avremo anche un ruolo di mentoring. Saremo, infatti, presenti in tutte le tappe del Tour con uno stand recruiting per incontrare e dare consigli di orientamento agli studenti affinché possano affrontare senza paura l’importante passo dell’ingresso nel mondo del lavoro». Dichiara Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione e CSR di Lidl Italia. Al fine di valorizzare le storie di resilienza che nascono nelle università, attesissima da rettori e studenti è la terza edizione del Premio #NonCiFermaNessuno, che sarà assegnato ad uno studente per ogni tappa, prodotto dagli artigiani 2.0 di Polilop.

L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano

L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano


L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano – askanews.it



L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano – askanews.it


















Milano, 24 mar. (askanews) – Anche quest’anno l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con il suo Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta”, sarà presente all’interno di “Fa’ la cosa giusta”, manifestazione dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili, giunta alla sua XX edizione.

Nello stand KC1, padiglione 3, aerea espositiva “Pace e Partecipazione”, dalle 9 alle 20, insieme all’U.I.C.I., saranno presenti anche la Federazione delle Istituzioni pro Ciechi, la Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza, la Stamperia Braille di Catania con il loro Polo tattile Multimediale, il Centro Regionale – Scuola Cani Guida per Ciechi e Polo Nazionale per l’Autonomia – “Helen Keller” e la IAPB Italia Onlus (Agenzia internazionale per la prevenzione alla cecità) e l’I.Ri:Fo.R. (Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione). “L’obiettivo comune è quello di coinvolgere il pubblico presente a Fiera Milano City – sottolinea Linda Legname, vicepresidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – e sensibilizzarlo sull’importanza della lettura, il diritto allo studio, l’accesso alla cultura, la necessità di vivere una vita in piena autonomia e l’importanza della prevenzione”.

Durante le tre giornate, sarà possibile svolgere o assistere a numerose attività, organizzate dagli enti presenti, scoprire la lettura accessibile tattile e digitale, imparare il sistema di scrittura e lettura Braille, dialogare con gli istruttori dei cani guida e conoscere un nuovo modo di vivere con i nostri amici a quattro zampe. Si parlerà di musei inclusivi e di quanto l’accessibilità all’arte giochi un ruolo fondamentale nella fruizione dell’arte stessa e della cultura in generale; di mappe tattili, di percorsi e di audioguide che migliorano l’esperienza artistica. E infine (perché no?), sarà possibile diventare “donatore di voce”. “Parliamo ad un mondo in divenire – dice il presidente IAPB Italia Onlus Mario Barbuto -; un mondo in cui l’attenzione alla disabilità è parte integrante della sostenibilità e del rispetto per la centralità della persona. In questo contesto lungimirante e in un’area della fiera che approfondisce tutti gli aspetti che toccano il tema della disabilità visiva, dall’inclusione nelle attività scolastiche all’addestramento dei cani-guida, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione delle Cecità (IAPB Italia – Onlus) pone l’accento anche sulla riabilitazione visiva. La riabilitazione è, infatti, parte integrante della cura della vista e, oltre a preservare e addestrare il residuo visivo delle persone ipovedenti, permette di recuperare ampi spazi di autonomia e libertà. Centrale è, infine, il nostro impegno per la prevenzione e diagnosi precoce della malattia che possono far perdere la vista. Per la prima volta in tre anni, torna a Milano l’unità l’Unità mobile oftalmica di IAPB Italia il cui team di oculisti e sanitari, grazie all’aiuto del Professor Francesco Bandello, offrirà check – up gratuiti della vista a tutti i cittadini”.

I check-up oculistici a bordo delle Unità mobili oftalmiche hanno un fine preventivo e mirano a una diagnosi precoce: non sostituiscono una visita oculistica completa comprensiva di dilatazione della pupilla ma permettono di invidiare indizi che permettono di intervenire per tempo. Non possono essere rilasciate a bordo prescrizioni.

iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia

iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia


iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia – askanews.it



iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – iLMeteo.it debutta nel mondo delle hit musicali. Quale migliore occasione se non la collaborazione all’interno del videoclip del singolo “Meteo”, la nuova canzone di Emanuele Aloia, cantante torinese classe 1998 che negli ultimi due anni ha scalato le classifiche e dominato i social con i suoi singoli “Girasoli”, “Il bacio di Klimt”, “L’urlo di Munch”.

Il sito meteo più amato dagli italiani, con 6 milioni di utenti medi al giorno e una media mensile di 30 milioni di utenti unici, sceglie così la musica per incontrare il target della Generazione Z. Secondo una ricerca Doxa per iLMeteo.it, il 42% dei giovani fra i 18 e i 24 anni si informa sulle previsioni meteo dai canali de iLMeteo.it e il 27% di loro lo considera il sito di riferimento. “In questi anni siamo riusciti a diventare un canale di consultazione trasversale capace di parlare a tutti gli italiani, complice anche il nostro approccio pop e previsioni sempre più puntuali – dice Emanuele Colli, amministratore delegato de iLMeteo.it – Oggi con questa operazione vogliamo dare seguito a quel dialogo che intratteniamo con il pubblico più giovane, che ci spinge a investire sulle nuove tecnologie e a innovare le forme e i modi di comunicazione”. “È un grande piacere per me aver realizzato il videoclip del mio singolo “Meteo” insieme a iLMeteo.it – ha detto Emanuele Aloia. “Il giorno dell’uscita del mio singolo, tra i vari commenti c’era anche quello de iLMeteo.it, cosa che ha suscitato grande divertimento e interazione tra i miei follower per il collegamento che c’è con il titolo del mio brano. Penso proprio che le cose che nascono in modo così naturale siano le più belle ed è per questo che, da quel commento, abbiamo deciso di realizzare qualcosa insieme”.

Il videoclip di “Meteo” è realizzato dalla Sunflower. L’app de iLMeteo.it compare in apertura e chiusura del video sul refrain “Cambiavi umore come il meteo, senza avviso”.