Luca Abete alla Sapienza col tour motivazionale #NonCiFermaNessunoRoma, 16 mag. (askanews) – “Paura di fallire, senso di solitudine e altre fragilità sono state protagoniste del Talk con gli studenti della Sapienza di Roma. Il coraggio di raccontarsi non è sempre un fattore scontato. Gli studenti lo hanno fatto palesando il loro principale bisogno: essere ascoltati. Noi ci siamo riusciti anche oggi. Confrontandoci senza filtri e tracciando traiettorie serene sulle quali intraprendere, ciascuno a modo proprio, il difficile ma entusiasmante cammino verso il futuro”. Sono queste le parole con le quali Luca Abete chiude la decima ed ultima tappa del tour #NonCiFermaNessuno presso l’Università “Sapienza” di Roma. Partito proprio dalla Capitale nel 2014, questo speciale “giro d’Italia” si pone lo scopo di incoraggiare i giovani studenti italiani ad affrontare, partendo dall’ascolto e dal confronto i momenti difficili che la vita universitaria presenta. Il format gode del patrocinio morale della CRUI Conferenza dei Rettori e vanta la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ha ricevuto proprio in questi giorni anche il patrocinio morale del Ministero dell’ Università e della Ricerca. “E’ l’ennesima gratificazione che sancisce il valore di ciò che portiamo avanti ormai da tempo- spiega Abete -. Siamo stati pionieri di un approccio innovativo e di un messaggio inedito. Una soddisfazione in più che si somma a quella che registriamo ogni giorno dagli attestati di gratitudine degli studenti della nostra community”.
Per il nono anno consecutivo lo storico Ateneo romano ha aperto le porte all’evento grazie alla sensibilità della Rettrice, Antonella Polimeni, rappresentata oggi in aula dal Preside della Facoltà di Economia, Fabrizio D’Ascenzo, tra i primi a credere nel progetto: “Dico grazie ai ragazzi: al loro e al nostro coraggio. Ogni giorno – ha detto -, facciamo in modo che i giovani abbiamo un’opportunità in più. Per questo motivo nove anni fà, abbiamo iniziato questo percorso sperimentale con #noncifermanessuno. Lo studio non è facile ma insieme possiamo trovare le occasioni per crescere e andare lontano”. Ad alimentare entusiasmo e fiducia anche Gennaro Gattuso, Campione del Mondo 2006, che in collegamento ha dato il suo contributo al confronto in aula. “Ai ragazzi – ha detto – consiglio di farsi aiutare: non chiudetevi nella vostra solitudine perchè non serve a nulla. Credeteci sempre perché quando c’è il talento, con la passione, si può arrivare ovunque. Io sono andato via di casa a 12 anni con la speranza di non tornare per non darla vinta a chi già mi vedeva sconfitto. Nel mio letto, a Glasgow, a 17 anni non dormivo pensando all’allenamento”.
Donare giocando è l’intuizione di questa edizione. L’azione solidale di #NonCiFermaNessuno è, infatti, un valore centrale del progetto. Attraverso il web game Super Foody, prodotto da TreeWeb del gruppo MAC, è in corso la raccolta di alimenti che il food donor Lidl Italia donerà al Banco Alimentare. Dopo la tappa di Roma il contatore ha registrato oltre 15 mila pasti raccolti. L’impegno di Lidl al fianco degli studenti si è concretizzato anche con uno stand dove trovare supporto utile per l’ingresso nel mondo del lavoro post universitario. Tra gli obiettivi della campagna sociale c’è anche la sfida tutta green che mira a rendere ecosostenibili le aree con distributori automatici degli atenei, grazie al posizionamento dei contenitori per la raccolta differenziata del progetto Rivending. Agli studenti è stata offerta l’opportunità di prender parte anche al laboratorio permanente di comunicazione che consente ai partecipanti di diventare divulgatori di messaggi utili a diffondere i valori della campagna sociale. Grazie alle Stabilo Card sono stati raccolti, infine, feedback utili alla crescita e allo sviluppo della campagna sociale i cui valori viaggiano sulle frequenze di R101, radio ufficiale del tour.
Presentata pdl per la Giornata nazionale contro il Body shamingRoma, 16 mag. (askanews) – Si è svolto oggi, nell’auletta dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, l’incontro dell’Intergruppo parlamentare Body Shaming e Disturbi alimentari dal titolo “#I_m_perfetto, incontro sulla denigrazione dell’aspetto fisico e la conseguenza che questo può avere sui disturbi del comportamento alimentare”. L’incontro, moderato dalla giornalista Safiria Leccese, è stato l’occasione per presentare la proposta di legge della presidente dell’Intergruppo Martina Semenzato, di Noi Moderati, per l’istituzione della Giornata Nazionale contro il Body Shaming.
“Il Body Shaming è un atto vile, di bullismo e razzismo, che ci costringe nel fisico e nella psiche – ha detto Martina Semenzato -. È la gente che si sente legittimata a denigrare il corpo, e da lì parte una pdl importante per l’istituzione della giornata contro il Body Shaming proprio oggi, il 16 maggio. Si parte dal focus dell’educazione, in primis dei giovani, con quei 150 dalle scuole primarie e superiori che oggi hanno partecipato al convegno. E si inizia da un tema urlato, come quello del Body Shaming, per dare luce a una malattia silenziosa che è quella dei disturbi alimentari”. “Dobbiamo ripartire dai valori che erano spontaneamente condivisi nella famiglia e nella società – ha detto Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità -. Influencer e sportive sono preziosissime per questo, sappiamo quanto nello sport il condizionamento sul corpo sia pericoloso. La giornata del Body Shaming è un segno di attenzione del Governo: se non stiamo attenti a questo non saremo in grado di creare un futuro migliore ripristinando valori senza perdere libertà, non vietando ma aprendo a una idea di comunità inclusiva”.
Particolarmente toccante l’intervento del presidente del Cnel Renato Brunetta, che ha portato testimonianze della sua propria vita: “Parlando da economista, ma anche da essere umano che ha molto sofferto, il Body Shaming è un costo per la società perché porta infelicità e dolore e produce un’inefficienza sul lavoro che non ci possiamo permettere. La rete è uno strumento straordinario di democrazia, ma anche di violenza che va controllata e combattuta: non può esserci totale licenza verso tutto e tutti. Si può cambiare, e lo si può fare anche in fretta”. “Il Parlamento è il luogo in cui si rappresenta una comunità e la si rende protagonista e quindi è il luogo adatto per discutere di Body Shaming – ha detto il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi. – L’azione della politica e delle istituzioni è mettere al centro le persone, bisogna essere accettati per quel che si è. Come Noi Moderati stiamo lavorando perché ci sia per tutti lo psicologo di base pagato dal SSN, che potrà dare un importante contributo per sollevare dal disagio chi lo richiede”.
All’incontro hanno partecipato la presentatrice e content creator Alice de Bortoli, Betarice Carbone, già ballerina solista del Teatro alla Scala di Milano, la modella e autrice del libro “Il potere dell’imperfezione” Giulia Accardi, l’ostetrica, autrice e divulgatrice scientifica Violeta Benini, la presidente del Coordinamento nazionale Disturbi alimentari Maddalena Patrizia Cappelletto, il presidente dell’associazione Consult@noi Giuseppe Rauso e Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttrice Rete DCA USL1 Umbria e direttrice Numero Verde Nazionale SOS Disturbi Alimentari della Presidenza del Consiglio e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Impresa per la Vita Onlus: Italia ultima in Europa per nuovi natiMilano, 16 mag. (askanews) – “La denatalità è una piaga del Paese, siamo l’ultimo Paese in Europa per numero di nuovi nati, è importante che se ne parli. E’ un bene che sulla questione sia intervenuto recentissimamente Papa Francesco cosi come la Premier Meloni, ma bisogna fare di più”. Lo ha detto in diretta su Rtl 102.5 Donatella Possemato Presidente di Imprese per la Vita Onlus e Donne for Life Onlus.
“Occorre un approccio trasversale che non riguarda soltanto il sostegno economico alle coppie e maggiori servizi welfare per le famiglie, seppur provvedimenti fondamentali – ha aggiunto -. Oggi quello che conta è valorizzare la scelta di diventare genitori ad un’età che biologicamente lo permette, quando si è giovani, ed accompagnare la donna a una scelta consapevole della maternità. Nella nostra società oggi si tende a diventare genitori ad un’età sempre più avanzata, perché prima si pensa alla propria realizzazione personale e poi ci si ricorda di volere i un figlio con il rischio di non riuscire a realizzare questo sogno ed entrare in crisi, soprattutto la donna. Ci sono quindi fattori antropologi e culturali che condizionano la scelta e impongono la dittatura dell’io sulla scelta di donarsi per un figlio, viene meno quel ‘noi’ che è la base su cui si forma una famiglia”, ha concluso.
Body shaming, Roccella: lavorare per valorizzare le differenzeRoma, 16 mag. (askanews) -“Il problema del body shaming riguarda tutti ma in modo particolare le donne quindi è anche un tema di pari opportunità. Bisogna partire dal riconoscimento delle differenze tra uomo e donna e quindi lavorare per valorizzare le differenze”. Lo ha detto il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, intervenendo all’incontro sulla denigrazione dell’aspetto fisico (body shaming) e la conseguenza che questo può avere sui disturbi del comportamento alimentare, organizzato alla Camera dalla deputata di Noi Moderati, Martina Semenzato, promotrice dell’intergruppo parlamentare “Body shaming e Disturbi alimentari”, prima firmataria della proposta di legge 1049 che mira a istituire il 16 maggio la giornata nazionale di sensibilizzazione e supporto per chi è vittima di body shaming e di una mozione sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
Sono più di 3 milioni le persone con disturbi alimentari e si tratta di un numero sottostimato perché tiene conto solo di quanti hanno iniziato un percorso di cura che peraltro – è stato evidenziato durante l’evento – non è offerto in modo omogeneo nelle varie regioni. Dalla stima restano fuori anche le persone che non riconoscono il problema e quindi non cercano aiuto. Nel suo intervento il ministro Roccella ha sottolineato come il problema dei disturbi alimentari spesso connessi al body shaming riguardi molte persone che spesso però non ne parlano, mentre parlarne è importante: “Da bambina ho avuto un problema di anoressia che pian piano crescendo ho superato, all’epoca non si parlava neanche di anoressia” ha detto, ricordando di essere cresciuta in un piccolo paese della Sicilia, “piccolo, arretrato, che non conosceva il politically correct ma era molto inclusivo, c’era una spontanea solidarietà”. “Oggi – ha osservato – bisogna ricostruire un clima di solidarietà spontanea utilizzando gli strumenti che la contemporaneità ci offre quindi anche Internet”. Il Governo è attento a questi temi, ha aggiunto, ricordando anche il lavoro svolto dall’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza che offre un ascolto attivo per capire i problemi e predisporre interventi. Ma, ha concluso, “serve un impegno culturale che coinvolga tutti nella volontà di creare una comunità inclusiva”.
Mascagni Festival, al via IV edizione dedicata a Maria CallasRoma, 12 mag. (askanews) – L’11 giugno a Stagira, in Grecia, con un’anteprima dello spettacolo Callas@100, debutterà la quarta edizione del Mascagni Festival. L’apertura ufficiale invece sarà il 4 agosto a Livorno, dove in prima assoluta in Italia, una strepitosa Giuliana De Sio interpreterà Maria Callas nella coproduzione internazionale Callas@100, dedicato al grande soprano nel centenario della sua nascita e nella data che ricorda la sua ultima interpretazione di Santuzza in Cavalleria Rusticana. La città labronica quindi, fino al 27 agosto, sarà ancora una volta il palcoscenico a cielo aperto per l’importante rassegna internazionale dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, sotto la direzione artistica del tenore Marco Voleri e prodotto dal dipartimento della Fondazione Teatro Goldoni. Questo spettacolo, sarà parte integrante della manifestazione estiva “Effetto Venezia”, che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM, e che per la prima volta collabora con il Mascagni Festival in tre eventi: il 4 agosto Callas@100, il 5 agosto La musica è pericolosa con il maestro Nicola Piovani, e il 6 agosto Sabbia Rusticana da un’idea di Marco Voleri.
“Sarà un omaggio alla Divina l’evento di apertura della quarta edizione del Mascagni Festival – ha spiegato il sindaco di Livorno e Presidente Fondazione Goldoni e LEM Luca Salvetti – che sarà inaugurato il 4 agosto con lo spettacolo Callas@100 nel centenario della nascita di Maria Callas e nel giorno della sua ultima interpretazione del ruolo di Santuzza. Effetto Venezia, la festa estiva della tradizione livornese, quest’anno dedicata al cinema, accoglierà il primo evento del Mascagni Festival. Il Mascagni Festival si fonda su una commistione di stili musicali, di prosa, di spettacolo, in un abbraccio rassicurante che sa di mare e di salsedine, di storia antica e moderna. Sono certo che anche quest’anno gli appuntamenti del Mascagni Festival coinvolgeranno migliaia di cittadini e visitatori attirati dal grande prestigio degli eventi e dagli scorci pittoreschi e caratteristici”.
Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi: “Siamo giunti alla quarta edizione di questo Festival e ne siamo davvero orgogliosi, perché questa manifestazione oggi, non solo si è conquistata a ragione uno spazio importante nel panorama delle rassegne che omaggiano i grandi compositori, ma è diventato un elemento di promozione e di valorizzazione del nostro territorio al punto da essere presentato alla recente Bit di Milano”. Mascagni diventa ancora una volta il protagonista indiscusso della città labronica, quasi un’influencer ante litteram che sin dai suoi tempi ha fatto sempre parlare di sé: “Come definire Pietro Mascagni in una sola frase? Non è certo semplice. Innovatore, artista visionario, sperimentatore, poliedrico. – ha sottolineato il direttore artistico del Mascagni Festival Marco Voleri – Un Mascagni protagonista assoluto dei suoi tempi, un uomo che amava la vita, le relazioni, che faceva tendenza con il suo modo di essere. È stato uno dei pochi compositori a cui Vanity Fair, nel 1893 – in occasione delle sue direzioni di Cavalleria rusticana, L’amico Fritz e I Rantzau al Covent Garden – dedicò la sua copertina. Lo stesso fece il Time nel 1926”.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo: “Questo Festival sta crescendo molto velocemente – ha sottolineato nel suo intervento – è davvero un motivo di orgoglio per tutta la Toscana, perché si sente quanta voglia ci sia di costruire un’offerta turistico-culturale importante come quella che si sta mettendo in piedi nelle prossime settimane a Livorno. È di fatto una manifestazione giovane ma nello stesso tempo è uno dei più bei Festival operistici che si svolgono nel nostro Paese”. E anche quest’anno l’incantevole panorama della Terrazza Mascagni farà da sfondo dal 23 al 27 agosto agli eventi principali del Festival. Si parte il 23 agosto con il dramma marinaresco in due atti “Silvano”, con i Solisti della Mascagni Accademy diretti dal maestro Lorenzo Tazzieri; il 24 agosto il reading “Mascagni incontra D’Annunzio” una produzione in prima nazionale del Mascagni Festival, che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Pietro Mascagni e di Gianmarco Tognazzi in quelli di Gabriele D’Annunzio.
Altro appuntamento da segnalare quello del 26 agosto con la Banda Musicale della Aeronautica Militare diretta dal Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano, che renderà omaggio alla città di Livorno e al suo compositore attraverso alcune tra le più note composizioni liriche del periodo verista con originali arrangiamenti bandistici; fu, tra l’altro, lo stesso Pietro Mascagni a dirigere il concerto inaugurale della compagine il 10 luglio 1937. L’evento celebra inoltre il centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana. Infine il 27 agosto serata dedicata alla danza con il “Dancing Mascagni”, con le coreografie di Luciano Cannito, e la partecipazione straordinaria della ballerina Rossella Brescia, accompagnati dalle musiche dell’Ensemble strumentale Virtuosi Kiev. “Mascagni – ha evidenziato Mario Menicagli, direttore Fondazione Teatro Goldoni – è stato operista, direttore d’orchestra, direttore del Conservatorio di Pesaro, intellettuale e figura di riferimento del suo tempo, oltre ad incredibile testimonial moderno con un modo di porsi e di valorizzare attraverso la sua immagine tutto un comparto e quello che gli si muoveva intorno. Allora come oggi. Questa poliedricità, questo riassumere nella sua stessa persona più fisionomie ed aspirazioni artistiche, c’è sembrato ben intuito e rappresentato nell’immagine scelta per questa edizione ad opera dell’illustratore livornese Maddalena Carrai, che unisce all’eleganza del tratto sensazioni molteplici ed ulteriori, testimoni di una sensibilità creativa capace di cogliere quel volgere lo sguardo in più direzioni, fatto che era assolutamente connaturato con l’iter creativo del musicista livornese”.
Ma il Festival non si ferma solo a Livorno. Infatti anche per questa edizione non può mancare il #mascagnifuoriporta cioè lo spin off del Mascagni Festival nei luoghi del mondo che lo ospitano. Così quest’anno, #mascagnifuoriporta arriva fino in Giappone. Infatti dopo l’anteprima di giugno di Callas@100 in Grecia, che sarà ospitata il prossimo 11 giugno a Stagira (Penisola Calcidica) nella cornice del Simposio etrusco – ellenico, un format ideato e patrocinato da Toscana promozione turistica e Halkidiki Tourism Organization, il 28 luglio #mascagnifuoriporta arriva a Coimbra dove in collaborazione con l’Orquestra Classica Do Centro di Coimbra, i solisti della Mascagni Accademy si esibiranno in “Callas@100 Omaggio a Maria Callas nel centenario della sua nascita”; mentre il 9 e 10 settembre a Kitakyushu Geijutsu Theater, in Giappone la Mascagni Accademy insieme all’Orchestra e al Coro Kitakyushu Geijutsu Theater metterà in scena il capolavoro mascagnano “Cavalleria Rusticana”.
“Abbiamo provato – ha evidenziato il direttore artistico Voleri – a determinare le condizioni affinché il Mascagni Festival potesse diventare una manifestazione in grado di destare attenzione, con la volontà di approfondire la conoscenza di Pietro Mascagni e cercare di rendere innovativo il festival a lui dedicato. Sono nate così collaborazioni con istituzioni nazionali ed internazionali, in questi anni di costruzione e di cammino continuo, che hanno determinato in noi una certezza: Pietro Mascagni merita di essere ascoltato nella sua musica, nella sua storia, nel suo assoluto modo di essere, moderno e sfrontato. Caratteristica, dopo tutto, assolutamente labronica”.
“Per noi è davvero un grande onore portare questa opera ispirata alla vita della Callas nei luoghi di origine della famiglia della Divina. – ha sottolineato Francesco Tapinassi direttore di Toscana Promozione Turistica – #Mascagnifuoriporta diventa allora il nostro traino prezioso per raccontare ancora una volta le bellezze della nostra terra, e fonderlo in un posto ricco di storia come la Grecia rappresenta sicuramente un arricchimento, emozionale e culturale per tutti”.
Un mix di progetti e collaborazioni che rendono ancora più forte ed evidente la vocazione culturale e di immagine che il Mascagni Festival sta assumendo con conseguenti effetti positivi alla visibilità stessa di Livorno a livello nazionale ed internazionale.
Heineken Italia insieme a Parks – Liberi e uguali per favorire inclusivitàMilano, 11 mag. (askanews) – Heineken Italia ha stretto una partnership con Parks-Liberi e Uguali, associazione senza scopo di lucro che promuove politiche inclusive, parità di diritti e diversità legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere nell’ambiente lavorativo. Grazie a questa partnership, Heineken Italia metterà a disposizione di tutti i dipendenti dei momenti di formazione e sensibilizzazione per rendere sempre più concreta l’inclusione delle persone LGBTQIA+ sul posto di lavoro.
“In Heineken stiamo familiarizzando con le molte dimensioni della diversità, stiamo imparando ad aprirci e ad ascoltarci a vicenda, attraverso conversazioni autentiche e stiamo creando le condizioni affinché ogni persona possa essere sé stessa al 100%, anche al lavoro – ha dichiarato Irene Sarpato, diversity equity inclusion and culture expert di Heineken Italia – Come azienda, stiamo cercando di capire sempre meglio le necessità uniche di ogni persona, che derivano dalle molte sfaccettature identitarie che caratterizzano ognuno e ognuna di noi. La partnership con Parks Liberi e Uguali è un passo importante nel nostro percorso di crescita e ci aiuterà a sviluppare iniziative specifiche per le persone LGBTQIA+”. “Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a HEINEKEN tra i nostri soci – sottolinea Igor uran, direttore esecutivo di Parks – Liberi e Uguali – L’impegno concreto di Heineken su Diversity, Equity & Inclusion, arricchito ora dalle azioni a favore dei colleghi LGBT+, costituisce una pratica virtuosa per la costruzione di luoghi di lavoro inclusivi e rispettosi di ogni persona”.
Parma ospita le Giornate dell’Acqua 2023Roma, 11 mag. (askanews) – La centralità che la risorsa acqua sta sempre più assumendo negli equilibri ambientali, economici, sociali, soprattutto in relazione agli effetti del cambiamento climatico, obbliga una seria riflessione di prospettiva da parte delle Istituzioni e dei portatori di interesse sulla gestione sostenibile della risorsa idrica. Per queste ragioni, su idea del Segretario Generale Alessandro Bratti, l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha deciso di organizzare, con il supporto dell’Associazione Nazionale per il Clima Globe Italia, l’evento “ACQUA – Fronte comune contro la crisi climatica”, due giornate di studio e di confronto sul tema il 18 e 19 Maggio a Parma, presso la Casa della Musica, che consentiranno di formulare una serie di proposte concrete, fondate su solide basi scientifiche, al fine di contribuire a un piano nazionale integrato, attento alle esigenze dell’uomo e della natura.
La crisi climatica infatti impone l’attuazione di azioni urgenti e concrete in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo; la siccità e le alluvioni improvvise sono tra le criticità più manifeste di questo mutamento in atto. L’obiettivo è quello di rendere questo appuntamento, oggi al suo battesimo, un focus di approfondimento con cadenza annuale, che possa rappresentare un punto di riferimento per fare fronte comune e affrontare unitariamente questa importante sfida, epocale per l’intero pianeta. I temi approfonditi con i principali esperti del settore, accademici, rappresentanti delle istituzioni e dei molteplici portatori di interesse saranno: “Acqua, Agricoltura e diritto globale all’Alimentazione”; “L’Ecosistema fluviale del Po e le Riserve MaB Unesco: come valorizzare il Po?”; “Percorsi tra Estetica ed Ecologia del fiume”; “I progetti connessi all’acqua delle Riserve MaB Unesco dell’Emilia-Romagna”; “Le Comunità nell’adattamento alla crisi climatica: dalla siccità al dissesto idrogeologico”; “Acqua, Energia, Infrastrutture e Cambiamento climatico”.
Ai singoli focus parteciperanno personaggi di spicco dei diversi settori: Giorgio Maria Bergesio, Nicola Bertinelli, Patrizio Bianchi, Emanuele Bompan, Giuseppe Bortone, Chiara Braga, Filippo Brandolini, Alessandro Bratti, Martina Bussettini, Carlo Cacciamani, Stefano Calderoni, Angelica Catalano, Corrado Confalonieri, Andrea Colombo, Luca De Carlo, Nicola Dell’Acqua, Francesco Fatone, Matteo Favero, Andrea Gavazzoli, Fausto Giovannelli, Michele Guerra, Stefano Laporta, Laura Lega, Barbara Lori, Luca Marchesi, Maurizio Martina, Angiolo, Martinelli, Oliviero Montanaro, Aida Morelli, Daniele Moretti, Fernanda Moroni, Raoul Mosconi, Raimondo Orsini, Giovanna Parmigiani, Fabrizio Penna, Pier Luigi Petrillo, Titti Postiglione, Ettore Prandini, Irene Priolo, Ludovica Ramella, Andrea Rinaldo, Massimo Sertori, Daniele Spizzichino, Pierluigi Stefanini, Fabrizio Storti, Andrea Tinterri, Gianni Todini, Francesco Tornatore, Attilio Toscano, Fabio Trincardi, Pierluigi Viaroli, Francesco Vincenzi, Andrea Zaghi, Gian Luca Zanichelli. L’evento, realizzato in collaborazione con Comune di Parma, Università di Parma, Askanews, On/Off Parma e GreenGo, gode del patrocinio di Parlamento Europeo, Agenzia Europea dell’Ambiente, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Regione Emilia-Romagna, ISPRA, #Plastic-freER, Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente e rientra nel novero degli importanti appuntamenti in programma per il Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Università, report Deloitte per CoDAU su competenze e retribuzioni personaleRoma, 5 mag. (askanews) – CoDAU, l’ente che rappresenta i Direttori Generali di tutte le università italiane, e Deloitte hanno presentato una complessa indagine volta a monitorare elementi e sistemi di gestione e sviluppo del capitale umano che caratterizzano il comparto universitario.
La grande novità del report è stata l’introduzione di un focus dedicato all’esplorazione delle competenze: DIGITAL e SOFT. Lo studio ha coinvolto 18 Atenei, il 22% del sistema universitario, rappresentanti strutture statali, politecnici, scuole superiori ad ordinamento speciale, tra i quali si annoverano anche mega strutture come l’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Torino.
La popolazione del campione partecipante è caratterizzata da una presenza di dirigenti inferiore a quella media della pubblica amministrazione e nettamente inferiore a quella del mercato privato. La quota rosa si attesta complessivamente al 60%, con unica inversione di tendenza nella qualifica dirigenziale (42,4%) che comunque rappresenta una percentuale molto rappresentativa rispetto ad altri mercati. Analizzando il turn over nel 2021 si riscontra una inversione di tendenza positiva a testimonianza dell’attenzione del comparto al processo di reclutamento e selezione.
Per il 70% degli atenei lo smart working rappresenta mediamente il 60% del tempo di lavoro. Rispetto alle competenze digitali e soft, sono state individuate 9 aree di competenze digitali e 4 arre di competenze soft. Su queste aree, in logica di self assessment o top-down, sono state effettuate ed analizzate le valutazioni che hanno coinvolto complessivamente 9 atenei, per il digital skill assessment, e 7 atenei, per la valutazione delle competenze soft.
Dall’osservazione delle valutazioni delle digital skill emerge una popolazione con un’ottima padronanza degli strumenti di ricerca e buon livello di presidio delle funzionalità degli strumenti utilizzati quotidianamente, curiosa e con molta voglia di sperimentarsi e potenziare le competenze di utilizzo degli strumenti digitali. Anche il tema della cybersecurity è ben presidiato ma generalmente viene indicata poco conoscenza dei rimedi in caso di incidenti sulla sicurezza. Pur avendo un elevato livello di presidio degli strumenti di comunicazione nel contesto virtuale, viene dichiarata una certa difficoltà nel collaborare con i colleghi con la stessa efficacia da remoto rispetto ai momenti in presenza e la situazione diventa più complessa per i responsabili che dichiarano di avere difficoltà nel gestire le proprie persone da remoto sia in termini di assegnazione di obiettivi e scadenze chiare sia nel relativo monitoraggio.
In termini di addestramento il 61% dichiara di non padroneggiare la lingua inglese e il 65% dichiara di avere la necessità di formazione in ambito digital.
Dall’osservazione delle competenze soft emerge una popolazione orientata al presidio delle competenze cognitive e la competenza manageriale risulta essere la meno padroneggiata.
Più nel dettaglio: i professional è il cluster che ha avuto la valutazione migliore di tutti e hanno ottenuto il punteggio più alto in assoluto nelle competenze relazionali e la competenza “Apertura al Cambiamento e Innovazione”, all’interno dell’area Realizzativa, è quella meno presidiata.
Per il Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari, “in generale, osservando le competenze espresse, il report rileva la necessità di un potenziamento delle competenze manageriali e innovative a tutti i livelli, sia in logica digital che di competenze soft. Più preoccupante e’ la fotografia retributiva che riporta una immobilità delle retribuzioni per tutte le categorie, compresa quella dirigenziale, che risulta penalizzata sia nei confronti della pubblica amministrazione in generale che rispetto al complessivo mercato del lavoro, in particolare per l’eccessivo appiattimento delle retribuzioni”.
Ucraina, rinviata al 2 giugno ‘Hope Cristian Music Festival”Roma, 4 mag. (askanews) – Per via dei combattimenti che continuano ad imperversare in Ucraina, la missione musicale cristiana per la Pace, denominata “Hope Cristian Music Festival – Festival della Canzone Cristiana”, organizzata dalla Fondazione Hope Ukraine Ets, fissata per il 6 maggio 2023 a Leopoli, è stata rimandata a data da destinarsi. “Probabilmente saremo in grado di andare in Ucraina il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana”, afferma Il Presidente di Hope Ucraina Marco Toson e Presidente della Camera di Commercio Ucraina, incaricata alla ricostruzione, il quale ha dato corso ad un impeccabile e straordinario lavoro burocratico ed istituzionale per porla in essere.
“In una nazione pervasa dalla guerra è prevedibile avere difficoltà nell’organizzare un’iniziativa di pace, nonostante siano state profuse notevoli energie per renderla possibile” ha dichiarato il giornalista Biagio Maimone, responsabile della comunicazione dell’evento musicale. Grande è stato anche il rammarico del Cantautore Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024, il quale spera di partire presto per l’Ucraina. “Purtroppo, per motivi afferenti alle difficoltà legate allo stato delle azioni belliche in Ucraina, è stato deciso concordemente di rimandare questa importante iniziativa di pace al 2 Giugno” ha concluso Marco Toson. Il Direttore artistico Venturi ha aggiunto: “La musica cristiana non si ferma di fronte a nessun ostacolo e faremo di tutto per cercare di portare il nostro messaggio di Pace in Ucraina”.
Oltre 500 morti in Sudan, l’appello di Amnesty international ItaliaMilano, 3 mag. (askanews) – Gli scontri tra le forze armate fedeli al capo di Stato di fatto del Sudan, Abdel Fattah al-Burhan, e il gruppo paramilitare denominato Forze di supporto rapido, guidato dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, hanno finora provocato oltre mezzo migliaio di morti e quasi cinquemila feriti. Gli attacchi contro i centri abitati portati dalle due parti in conflitto stanno flagellando la popolazione civile della capitale Khartoum. Si registrano imponenti flussi di sfollati provenienti dal Sudan e diretti oltreconfine. Di fronte questa situazione Amnesty International Italia lancia un appello per sostenere l’impegno per la protezione di migliaia di civili, vittime di crimini di guerra, sostenendo la Campagna 5×1000 di Amnesty International, inserendo il Codice Fiscale 03 03 11 10 582 nella dichiarazione dei redditi. Con la campagna #Amnestyseitu l’organizzazione chiede a tutti di sostenere il suo impegno, perché “i diritti umani sono un patrimonio di cui è fondamentale prendersi cura ogni giorno”.
“Nel frattempo – si legge in una nota di Amnesty – sono ripresi gli scontri anche nella regione del Darfur, dov’erano iniziati nel 2003: coloro che si scontrano oggi per il controllo del potere sono gli stessi che per 20 anni hanno commesso crimini di diritto internazionale contro la popolazione darfuriana, provocando almeno 300.000 morti e la fuga di tre milioni di persone. La persistente impunità e l’incapacità di garantire un corretto accertamento di responsabilità nei confronti di coloro che sono sospettati di aver commesso crimini di guerra, oggi in una posizione di leadership in Darfur, stanno contribuendo alle violenze ora in corso in Sudan”. “Le testimonianze che ci arrivano dal posto sono terrificanti. Continuiamo ad appellarci alla comunità internazionale affinché non volti nuovamente le spalle al Sudan e non ripeta quanto accaduto nel 2019, quando una sollevazione popolare pose fine al regime di terrore di Omar al-Bashir, ma la popolazione sudanese venne poi di fatto lasciata sola. Le persone sono nuovamente in fuga, vittime di un conflitto tra forze di potere che lottano tra loro per il controllo del paese. È evidente che i civili ne subiscano le conseguenze senza un’adeguata protezione e assistenza. Tale atteggiamento è inaccettabile pretendiamo che le parti in conflitto garantiscano la protezione dei civili e permettano l’accesso agli aiuti umanitari per tutti coloro che ne hanno bisogno. Stiamo assistendo ad un vero e proprio omicidio dell’umanità”, dichiara Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“Quanto sta accadendo in Sudan rappresenta anche il fallimento dell’impegno della comunità internazionale a collaborare alla giustizia internazionale – aggiunge Noury – La Corte Penale internazionale ha emesso sette mandati di cattura, quasi 15 anni, fa nei confronti dell’ex presidente al-Bashir e di altri esponenti dell’esercito e dei paramilitari, ma solo uno di essi è stato eseguito. Lo stesso al-Bashir, il principale sospettato, è ancora in fuga e addirittura libero nel suo paese. Di fronte a una situazione così drammatica, è fondamentale l’incessante impegno di Amnesty per la protezione di migliaia di civili, vittime di atroci crimini di guerra: oggi più che mai è necessario il sostegno di ogni singola persona e anche un piccolo gesto, come devolvere il proprio 5×1000 in difesa dei diritti civili, può fare una grande differenza”.