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Tv, torna “I viaggi del cuore” tra bellezze naturali e arte

Tv, torna “I viaggi del cuore” tra bellezze naturali e arteRoma, 4 mag. (askanews) – Torna “I viaggi del cuore”, condotto da Davide Banzato, a maggio la domenica mattina alle 08.50 su Canale 5 dal 14 maggio 2023 in occasione dell’anniversario delle apparizioni di Fatima visitando uno dei Santuari Mariani più importanti al Mondo e visitando il Portogallo sulle orme di sant’Antonio di Padova vivendo veri pellegrinaggi e viaggi alla scoperta delle bellezze artistiche con le guide de L’Opera Romana Pellegrinaggi. Le puntate andranno in onda anche nel canale internazionale Mediaset Italia.

Il programma torna in onda in occasione dell’anniversario delle apparizioni della Madonna di Fatima e proprio da Fatima partiranno “I viaggi del cuore” domenica 14 maggio 2023, con viaggi internazionali, che faranno vivere vere e proprie esperienze indimenticabili, visitando città e territori ricchi di natura, storia, arte, bellezza e cultura, ripercorrendo i passi di alcuni grandi santi che hanno segnato la storia dell’umanità. Le prime due puntate saranno in Portogallo con don Savino Lombardi, guida de L’Opera Romana Pellegrinaggi. Vivremo un vero e proprio pellegrinaggio che permetterà ai telespettatori di scoprire meraviglie storiche e di approfondire messaggi di grande attualità. A Fatima, dove la Madonna è apparsa a tre pastorelli, si racconterà la storia delle apparizioni, ci saranno testimonianze di vita e si approfondirà il segreto di Fatima, diviso in tre parti, che ha annunciato fatti che si sono realizzati nella storia e che – come ha detto Papa Benedetto XVI – “si commetterebbe un grave errore a credere che il messaggio profetico di Fatima si sia già del tutto attuato”. La seconda puntata porterà i telespettatori a Lisbona e Coimbra per ripercorrere le origini della storia di sant’Antonio di Padova e si visiterà anche Tomar, con uno dei luoghi più affascinanti al mondo, ovvero il Convento dei Cavalieri Templari, Patrimonio dell’Unesco.

La terza puntata sarà realizzata in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna – Direzione Generale della Presidenza – Servizio Comunicazione Istituzionale e ci porterà in una regione unica, ricca di storia, arte e cultura. La Sardegna, nota per la sua bellezza paesaggistica, con il suo mare, le sue isole e i suoi borghi, è anche una delle mete turistiche più ambite. Scopriremo alcuni dei suoi Santi più venerati, Sant’Efisio, Santa Barbara e San Salvatore da Horta. A Cagliari toccheremo con mano la devozione e la storia legata a Sant’Efisio. Un’altra tappa affascinante sarà Nora, che è anche uno dei siti archeologici più noti e importanti della Sardegna. A Iglesias, nel cuore della montagna, entreremo nella grotta di Santa Barbara, capolavoro della natura. I viaggi del cuore proseguiranno poi a Lourdes con i 3.500 militari italiani guidati da Mons. Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia, per la 63ª edizione del Pellegrinaggio militare internazionale. Il pellegrinaggio raduna oltre 14 mila militari di 42 nazioni e parla di pace in un tempo in cui viviamo la guerra in Ucraina, ultima di ben 59 guerre e 900 conflitti nel mondo.

La quinta puntata sarà realizzata in collaborazione con l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata e ci porterà a scoprire una regione ricca di storia, arte e spiritualità. Altri viaggi saranno alla scoperta della Cappadocia in Turchia e di altre mete italiane e all’estero. Il tutto sempre con la presenza di Missioni don Bosco che racconterà la situazione di diversi Paesi del Mondo. In ogni viaggio ci saranno la fondatrice di Nuovi Orizzonti, Chiara Amirante e i giornalisti e scrittori di Famiglia Cristiana e di Edizioni San Paolo per approfondimenti di attualità.

I viaggi del Cuore è un format tv, programma ideato e prodotto da Elio Angelo Bonsignore di Me Production insieme alla produttrice per Mediaset R.T.I. Consuelo Bonifati. Autori Davide Banzato (nel ruolo anche di conduttore), e Martina Polimeni; Registi Matteo Ricca e Frabrizio Lo Presti. Nella sua durata di 50 minuti si propone di raggiungere tutti credenti e non, grazie ad un taglio culturale ed investendo mezzi consistenti per una qualità di immagini di alto livello. Gode del patrocinio della Santa Sede con il Dicastero per l’Evangelizzazione.

Difesa, Accademia Militare a sostegno di ANAFIM e Hospice Modena

Difesa, Accademia Militare a sostegno di ANAFIM e Hospice ModenaRoma, 3 mag. (askanews) – L’Associazione del 184° Corso “Volontà” dell’Accademia Militare ha deciso di sostenere ANAFIM e Hospice Modena devolvendo in beneficenza il ricavato della manifestazione, svoltasi il 30 e 31 marzo 2023, presso il Palazzo Ducale di Modena, in occasione dei venti anni dall’ingresso nel prestigioso istituto di formazione.

Oggi, a Roma, una rappresentanza del corso ha infatti consegnato il ricavato all’associazione ANAFIM (Associazione Nazionale per l’Assistenza dei Figli di dipendenti del Ministero della Difesa con disabilità). La donazione alla fondazione Hospice Modena, struttura residenziale per pazienti con malattie gravi, è avvenuta, in forte sinergia con l’Istituto militare, in occasione della 27ª edizione della “Modena di corsa con l’Accademia Militare”, evento podistico che da decenni rappresenta una giornata di gioia, sport e solidarietà. “Ringraziamo innanzitutto la comunità modenese – da sempre molto legata ai cadetti – e la Città di Modena, che rappresenta la nostra prima casa, il Generale di Divisione Davide Scalabrin, Comandante dell’Accademia Militare, le aziende e le società che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Venti anni fa abbiamo scelto di mettere la nostra vita a disposizione degli altri, dei cittadini e dell’Italia e anche in questa significativa ricorrenza per ognuno di noi, abbiamo voluto pensare a chi è in difficoltà e a chi è stato meno fortunato di noi”, ha detto il Maggiore Giacomo Messina, in rappresentanza del 184° Corso dell’Esercito Italiano.

“Vogliamo anche ricordare i nostri colleghi che oggi non ci sono più e chi ha sacrificato la vita per servire il Paese. I due giorni trascorsi in Accademia, in un clima di fratellanza e di amicizia, sono stati anche un’occasione per sostenere due validi progetti e tramandare ai corsi più giovani il nostro esempio. Il servizio verso la comunità guida da sempre il nostro agire e la solidarietà è uno dei valori alla base della nostra professione. La nostra missione è quella di non lasciare indietro nessuno” ha affermato il Tenente Colonnello Luca Acquotti in rappresentanza del 184° Corso dell’Arma dei Carabinieri. Per la prima volta, dopo 20 anni, gli oltre 250 partecipanti dell’Associazione si sono ritrovati con le loro famiglie presso il Palazzo Ducale per incontrare i giovani allievi che hanno da poco avviato il loro iter formativo. Durante la cerimonia militare, alla presenza del Generale di Divisione Davide Scalabrin, Comandante dell’Accademia Militare, vi è stato infatti il gemellaggio tra il 184° Corso e il 204° Corso, a pochi giorni dal loro giuramento alla Repubblica italiana avvenuto alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

L’Associazione “184° Corso Volontà” riunisce tutti gli Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri che hanno frequentato l’Istituto e il biennio universitario presso l’Università di Modena e Reggio Emilia negli anni 2002-2004. Oggi la maggior parte sono Ufficiali Superiori, tra cui anche ingegneri e medici, che operano su tutto il territorio nazionale o presso comandi centrali e internazionali. Dell’Associazione fanno parte anche coloro che hanno lasciato l’Uniforme e oggi sono dirigenti o manager presso società o aziende, in Italia o all’estero.

Dal 18 maggio torna il Francigena Fidenza Festival

Dal 18 maggio torna il Francigena Fidenza FestivalRoma, 3 mag. (askanews) – Quattro giorni di storia, incontri, visite guidate, approfondimenti con ospiti, camminate. Per il terzo anno consecutivo, dal 18 al 21 maggio torna il Francigena Fidenza Festival, con il claim ‘La bella Via dell’Europa’, che vuole rappresentare l’itinerario culturale del Consiglio d’Europa. Il Festival è organizzato dal Comune di Fidenza, con la direzione artistica di Pirene Comunicazione e il patrocinio dell’Università di Parma e della Diocesi di Fidenza, e in collaborazione con AEVF – Associazione Europea delle vie Francigene; Destinazione Turistica Emilia; Terre di Verdi.

Sono oltre 50 gli appuntamenti previsti per l’edizione 2023 e comprendono il divertimento formato famiglia, le passeggiate, i momenti culturali, i dibattiti con la presenza di esponenti di livello nazionale e internazionale, l’intrattenimento per i bambini con le performance dei giocolieri e gli immancabili assaggi dei sapori del territorio. ‘Con questa nuova edizione, il Francigena Fidenza Festival spegne tre candeline; quindi, oggi possiamo dire che si tratta di una realtà consolidata’, commenta il sindaco di Fidenza, Andrea Massari. ‘Non era scontato riuscire a dar vita a un evento dedicato a una realtà che attraversa l’Europa e che solo in Italia tocca ben sette Regioni, ma qui ha sede l’Associazione europea Vie Francigene; da qui, dal 2015, è partita la candidatura Unesco della Via Francigena a Patrimonio Mondiale dell’Umanità e sempre qui conserviamo sulla facciata del nostro Duomo le più significative rappresentazioni dei pellegrini che percorrono il cammino che conduce a Roma’. Con la sua posizione strategica, al centro dell’itinerario che parte da Canterbury e arriva a Santa Maria di Leuca, Fidenza è il luogo perfetto per valorizzare la Via Francigena.

‘A partire da giovedì 18 maggio, Fidenza si aprirà ancora una volta a una miriade di eventi, occasioni di approfondimento e camminate incentrate su un nuovo modo di viaggiare alla scoperta o riscoperta di territori inesplorati, assaporando ritmi diversi da quelli a cui siamo abituati. Francigena Fidenza Festival è anche questo: un viaggio nella storia e in noi stessi, alla ricerca di un contatto diverso con la natura che ci circonda’, afferma Maria Pia Bariggi, assessore alla Cultura del Comune di Fidenza.? UN PROGRAMMA DI OLTRE 50 APPUNTAMENTI

Francigena Fidenza Festival avrà inizio giovedì 18 maggio alle ore 18.00 in piazza Duomo, a Fidenza, con i saluti istituzionali. Fino a domenica 21 maggio, sarà un susseguirsi di incontri, camminate, progetti per le scuole, approfondimenti, visite guidate, concerti, mostre, animazione. Oltre 50 appuntamenti ai quali potranno partecipare tutti gratuitamente. MOSTRE La prima mostra a essere inaugurata sarà ‘Cammini in Europa’, abbinata al concorso fotografico ‘Condividi il tuo cammino’, giovedì’ 18 maggio alle 19.00 nella Chiesa sconsacrata di S. Giorgio a Fidenza. Proiezione ed esposizione – accompagnata da sottofondo musicale – delle foto selezionate e di quelle vincitrici del concorso 2022 ‘Progetto rurAllure’, a cura di AEVF, Associazione Europea Vie Francigene.

Venerdì 19 maggio, alle ore 16.30, nel cortile del Municipio, si inaugurerà la mostra ‘Cattedrali e Abbazie’, arredo urbano. Grazie ad un suggestivo allestimento sarà ricreato – all’interno del cortile della sede municipale – un percorso spirituale ‘immersivo’. Tutto il perimetro sarà delimitato dalla riproduzione di immagini importanti cattedrali e abbazie che sorgono lungo la Via Francigena. Sabato 20 maggio, alle ore 17.30, presso lo Spazio Espositivo di via Andrea Costa, 8, a Fidenza, si inaugura la mostra ‘La strada maestra’, viaggio artistico fra le opere di Rino Sgavetta, un apprezzato artista-pellegrino, vissuto a Fidenza.

EVENTI PER LE SCUOLE TRA BELLEZZE ARCHITETTONICHE E SCAMBI CULTURALI

Un’attenzione particolare è riservata dal Festival alle scuole di ogni ordine e grado, con numerosi eventi: per la scuola primaria, ‘Siamo nati per camminare’, progetto gioco sul tema della mobilità sostenibile; per la scuola secondaria di primo grado con il progetto ‘Ciceroni si diventa’ – gli studenti illustrano ai visitatori le significanze architettoniche e culturali di Fidenza. Agli studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado è dedicato il progetto ‘Walking & Learning’, alla scoperta della Pieve di Cabriolo lungo la Via Francigena. Infine, agli studenti del triennio è riservato ‘Mercati di conoscenza’ per favorire lo scambio culturale tra istituti scolastici sulla Via Francigena.

LE PERSONALITÀ DEL FRANCIGENA FIDENZA FESTIVAL Al Festival prenderanno parte numerose personalità dall’alto valore culturale, imprenditoriale, sportivo e sociale; eccoli evento per evento.

VISITE GUIDATE ALLA SCOPERTA DI PERSONAGGI DELLA STORIA

Alessandra Mordacci, direttrice del Museo del Duomo di Fidenza, accompagnerà i visitatori alla scoperta della Cattedrale con quattro visite dal titolo ‘Ad ecclesiam cathedralem’: Vita, morte e miracoli di San Donnino’ (18 maggio ore 17.30); ‘Figure e simboli del pellegrinaggio’ (19 maggio ore 17.30); ‘Personaggi e fatti salienti della storia di San Donnino’ (20 maggio ore 17.00) e infine ‘Echi dalle Chansons de geste’ (21 maggio ore 17.00). ?

CONCERTI

Giovedì 18 maggio (ore 21.00), al Parco Olmi suoneranno la banda di Fidenza e il corpo bandistico ‘Giuseppe Verdi’ di Parma. Sabato 20 maggio (ore 18.00), al Ridotto del Teatro Magnani, si terrà il concerto ‘Europa, un sogno di pace’, diretto dal Maestro Leonardo Benazzi. Evento promosso dal Movimento Federalista Europeo di Parma e della Regione Emilia-Romagna.

APPROFONDIMENTI CON ACCADEMICI E SPORTIVI

Molte le occasioni di approfondimento in compagnia di accademici e sportivi: Carlo Mambriani, dell’Università di Parma, narrerà i luoghi francigeni di Fidenza e del Territorio ‘La bella Europa delle Cattedrali e dei Santuari’ (18 maggio ore 18.00); Beatrice Saletti, Università di Ferrara, interverrà sul tema ‘Verso Gerusalemme: pellegrini tardo medioevali in cammino’ (20 maggio ore 18.00); Franco Franceschi, Università di Siena, racconterà gli antichi cammini ‘Dalle Fiere medioevali alla scoperta dei cammini’ (20 maggio ore 19.00); Giulia Ghiretti, atleta paralimpica ed Elio Volta, coordinatore di ‘Giocampus’, si confronteranno sul tema ‘Sono sempre io’ (21 maggio ore 18.00).

INCONTRI TRA GIORNALISMO, SPORT, IMPRENDITORIA, CLIMA E GEOPOLITICA

Numerosi gli incontri in cartellone che prevedono la partecipazione di giornalisti, imprenditori, sportivi e divulgatori. Da Andrea Devicenzi – atleta paralimpico (‘La valorizzazione delle diversità’ – 19 maggio ore 11.00); a Luca Mercalli, meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico (‘Tra buone pratiche e il cambiamento climatico: una prospettiva europea’ – 19 maggio ore 19.00); a Dario Fabbri, analista geopolitico e giornalista (‘Sull’Europa che cambia’ – 19 maggio ore 21.00); a Oscar Farinetti, imprenditore, fondatore di Eataly (’10 mosse per il futuro’ 20 maggio ore 18.00).

Inoltre interverranno Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita; Carla Cogliati, direttrice Museo Vasca votiva di Noceto; Monica Valeri, APT Servizi Emilia-Romagna, ‘Camminare in Emilia-Romagna 2023. Proposte ed esperienze lungo i Cammini e Vie di pellegrinaggio del circuito regionale’; Stefano Alinovi e Flora Bonomini cittadini di Fidenza che racconteranno la loro esperienza in bici sulla Francigena con i consigli tecnici sul cicloturismo Decathlon; Ilaria Sabbatini, storica medievalista, ricercatrice Università di Palermo – Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna; Marco Furmenti e Filippo Fontana per i Musei del cibo della Provincia di Parma; Ambrogio Ponzi, divulgatore storico; Roberto Montella, autore e viaggiatore; Paolo Martignon, product manager di Garmont International; Luca Faravelli, Sviluppo progetti, AEVF; Angelo Ghiretti, Presidente della Deputazione di Storia Patria per le province parmensi; Agata Cleri, Associazione Donne di Torrechiara; Simone Pacini, autore.

Francigena Fidenza Festival si concluderà, domenica 21 maggio, con l’incontro, in piazza Duomo a Fidenza, con il giornalista e conduttore televisivo Gad Lerner, sul tema ‘L’Europa del futuro’.

Mobilità sostenibile per disabili: chiesto tavolo nazionale

Mobilità sostenibile per disabili: chiesto tavolo nazionaleMilano, 2 mag. (askanews) – Un tavolo nazionale, da unire ad altri regionali, su mobilità sostenibile, patenti speciali e fiscalità dell’auto per le persone con disabilità, trattando anche temi medici e sulla digitalizzazione delle pratiche: questa la proposta scaturita in Friuli Venezia Giulia dove per la prima volta si è tenuto un convegno sulla tematica. I lavori hanno evidenziato come sia fondamentale mantenere in contatto i vari soggetti interessati, rispondere alle sfide del settore e alleggerire il peso della burocrazia a favore di una facilitazione della mobilità sostenibile e inclusiva.

Il convegno si è tenuto a San Giovanni di Casarsa della Delizia. Ad organizzarlo l’associazione Laluna insieme a Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) e Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presenti con i loro massimi esponenti. Si è partiti dai dati, che vedono 160mila le patenti B speciali attive in Italia (nel corso del 2022 ne sono state concesse 2.400 in tutta italia e 56 in Friuli Venezia Giulia) per poi analizzare lo stato dell’arte del settore e le sue normative, anche le più recenti. Il tutto con un approccio globale, che coinvolge esperti dei trasporti, della fiscalità e medici. “Da sempre queste realtà – ha spiegato Francesco Osquino, presidente de Laluna e Vice Segretario Nazionale Unasca coordinatore progetto Unascabile – lavorano per sensibilizzare e aumentare l’autonomia delle persone con disabilità e il tema di agevolare la mobilità di chi ha disabilità motorie, aumentandone così il grado di autonomia. Siamo orgogliosi così di poter dire che, con questo convegno, per la prima volta in regione e probabilmente in Italia, siamo riusciti a coinvolgere personalità di spicco di diversi settori: quello medico, quello dei trasporti, della formazione e delle pratiche amministrative oltre che chi si occupa della fiscalità. È stata l’occasione per fare un quadro aggiornato sul tema della mobilità sostenibile e delle patenti speciali, tappa fondamentale per l’integrazione sociale. Auspichiamo un tavolo nazionale e pure uno regionale che possa poi proseguire nel lavoro di confronto e collaborazione tra i vari soggetti”.

Oltre a Osquino, tra modalità in presenza e online sono intervenuti Vincenzo Falabella, presidente nazionale Fish, Antonio Ridolfi, agevolazioni fiscali e patenti di guida, Emanuele Biasutti direttore IMFR Gervasutta, Laura Cecotti e Paolo Lindaver rispettivamente Neurologa IMFR Gervasutta e psicologo Gervasutta, Clara Zuch medico legale, Mauro Pipan posizione organizzativa patenti della Motorizzazione del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Guarino segretario nazionale studi di consulenza automobilistica Unasca e Salvatore Moretto direttore direzione sviluppo e gestione Pra, fiscalità automobilistica e servizi agli enti territoriali presso Automobile Club d’Italia. Presenti ai lavori anche l’eurodeputata Elena Lizzi, il consigliere regionale Fvg Roberto Novelli e il vicesindaco di Casarsa della Delizia Ermes Spagnol nonché Alberto Volpe segretario Fish Fvg. Vincenzo Falabella, presidente nazionale Fish ha auspicato come si possa favorire una semplificazione di alcune procedure per permettere ad un numero maggiore – quando è possibile – di persone con disabilità di guidare in sicurezza e quindi essere maggiormente autonome, anche in considerazione del fatto che spesso i mezzi pubblici non sono attrezzati per le persone con disabilità e che spesso i posti di lavoro non sono sempre ben collegati dai mezzi pubblici. Infatti, ha sottolineato, spesso avere la patente significa poter lavorare. Per Antonio Ridolfi per quanto riguarda agevolazioni fiscali e patenti di guida è necessario fare maggiore chiarezza sulle norme per applicare l’esenzione dell’IPT ovvero l’imposta provinciale di trascrizione. Dal punto di vista di Salvatore Moretto diventa ora fondamentale creare un’interoperabilità tra le banche dati della pubblica amministrazione per agevolare la presentazione dei documenti necessari all’ottenimento delle agevolazioni previste. Non solo: è necessario lavorare ad una migliore digitalizzazione delle procedure a favore delle tutele delle persone con disabilità.

La necessità di creare un tavolo nazionale su queste tematiche è stata evidenziata anche da Giuseppe Guarino il quale ha ricordato i progetti promossi da Unasca sui temi dell’inclusività delle persone con disabilità, con corsi di formazione per le autoscuole e studi di consulenza e, grazie al sito unascabile.it, un elenco di tutte le autoscuole attrezzate con macchine speciali per persone con disabilità. Per la parte medica, hanno parlato i dottori Emanuele Biasutti, Laura Cecotti e Paolo Lindaver spiegando il modello Vienna test System che viene applicato all’Istituto Gervasutta, eccellenza sanitaria del territorio: si tratta di un modello specifico e accurato per definire la capacità di guida. La dottoressa Zuch nel suo intervento ha sottolineato come le persone con disabilità non dovrebbero avere maggiori spese per ottenere la patente, come invece, spesso accade. Di Mauro Pipan la spiegazione circa il funzionamento della motorizzazione e il sottolineare come a volte ci possano essere delle difficoltà nel capire il tipo di adattamenti necessari indicati dalle commissioni per allestire le vetture. “Il tema dell’inclusività tocca il tema delle patenti sotto diversi punti di vista – ha concluso Osquino -: è stata rilevata da parte del pubblico, oltre a delle criticità sui criteri di selettività applicati al Gervasutta con il modello Vienna anche sulla leggibilità dei quiz per la patente (partendo dal tipo di font fino all’eliminazione di domande con doppia negazione). Da parte dell’Unasca abbiamo già provveduto ad una rilettura in chiave di leggibilità di tutti i test per la patente del ciclomotore ma andrebbe fatta per tutte le patenti, non solo per le persone con disabilità ma anche per chi ha DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), ad esempio. Per questo auspichiamo davvero la realizzazione di un tavolo nazionale ma uno anche regionale, dove confrontarsi sulle norme per fare chiarezza in modo che la burocrazia pesi di meno e venga davvero garantita la mobilità sostenibile che è una via all’inclusione e all’autonomia imprescindibile”.

Volo salvavita di una neonata da Alghero a Genova

Volo salvavita di una neonata da Alghero a GenovaRoma, 29 apr. (askanews) – Trasporto sanitario d’urgenza da Alghero a Genova di una neonata di appena 15 giorni, in imminente pericolo di vita. La missione è stata effettuata con un aereo Falcon 50 del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Il velivolo, uno degli assetti della Forza Armata pronti 24 ore su 24 per questo genere di necessità, su ordine della Sala Situazioni di Vertice del Comando Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare, è decollato dall’aeroporto di Alghero dopo aver imbarcato la piccola paziente, in culla termica, ed una equipe medica per l’assistenza sanitaria in volo. Il trasporto d’urgenza, era stato richiesto dalla Prefettura di Sassari, attivata dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari a causa delle critiche condizioni di salute della neonata. Dopo che il velivolo militare è atterrato nell’aeroporto di Ciampino, intorno alle ore 13.15, la bimba è stata direttamente trasferita in ambulanza all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.

Equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare sono pronti giorno e notte, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, trasporto organi o equipe mediche. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia.

I braccialetti anti smarrimento Bluon sostengono Operation Smile

I braccialetti anti smarrimento Bluon sostengono Operation SmileMilano, 28 apr. (askanews) – Bluon, l’azienda italiana che ha ideato il braccialetto intelligente Semiperdo – pensato per aiutare i bambini in caso di smarrimento – ha lanciato la collezione speciale “Semiperdo Emoji” per sostenere i programmi medici di Operation Smile per la cura delle malformazioni del volto. Una collaborazione che nasce nel segno di una comunanza di valori e sensibilità verso la tutela del benessere dei più piccoli e che è indirizzata al raggiungimento di importanti obiettivi. Dal 1982, infatti, Operation Smile fa la differenza nella vita di tanti bambini offrendo cure chirurgiche gratuite in oltre 40 Paesi nel mondo. Un impegno che per tanti pazienti – più di 340mila in oltre quarant’anni di attività – significa ritornare alla vita e poter fare cose “normali”, come andare a scuola, mangiare o parlare senza difficoltà. Bluon, impegnata nella ricerca di nuovi ecosistemi tecnologici integrati per migliorare la vita quotidiana, ha deciso di farsi portavoce della causa di Operation Smile scegliendo di donare 1,50 € per ogni braccialetto venduto, con l’obiettivo di supportare programmi medici nei Paesi a basso e medio reddito.

Anla: “No al lavoro nero e precario, sì al lavoro dignitoso”

Anla: “No al lavoro nero e precario, sì al lavoro dignitoso”Roma, 27 apr. (askanews) – “È tradizione che ANLA consegni il suo messaggio pubblico nel giorno della festa del Primo maggio: da decenni è l’occasione per mettere a fuoco le sfide che attraversano il mondo del lavoro. Per farlo quest’anno facciamo nostro il tema del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai dirigenti dell’Inps agli inizi di aprile: no al lavoro nero e precario, sì al lavoro dignitoso”: lo afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani (ANLA) Edoardo Patriarca, alla vigilia della Festa del Lavoro.

Il presidente Patriarca si sofferma sulla situazione attuale: “Il mondo del lavoro è attraversato da una fase storica complessa, coinvolto in cambiamenti strutturali assai profondi come l’invecchiamento della popolazione, l’accelerazione tecnologica, la delocalizzazione produttiva avvenuta nei decenni scorsi, il disinvestimento formativo sulle nuove generazioni. Non solo, il lavoro è coinvolto in un vero e proprio smottamento culturale determinato dal riposizionamento del valore-lavoro rispetto alle altre dimensioni della vita. La profezia di Fourastié forse si è avverata: ‘i problemi del lavoro dovranno essere pensati daccapo nella prospettiva stessa della vita. Daccapo l’uomo chiederà al suo lavoro un modo di essere, un modo di esistere’. Di fronte a questa transizione le risposte non sono state sempre all’altezza del dettato costituzionale: il lavoro nero, il lavoro precario e povero dilagano nel nostro paese colpendo soprattutto giovani e donne sempre più esposti a forme di sfruttamento, e immersi in una precarietà permanente che impedisce scelte di vita durature e fiduciose nel futuro. La tanto evocata ripresa post pandemia in realtà è avvenuta attraverso forme atipiche di contratti e con periodi di occupazione inferiori a un anno, alternati a momenti di inattività o disoccupazione”. Ferma la presa di posizione: “Lo diciamo con chiarezza, il lavoro povero è una condizione indegna per un paese civile: vanno garantiti un salario legale decente, la riforma sugli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, la sicurezza sul lavoro, l’ampliamento del metodo concertativo a livello territoriale, lo studio di nuove forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa come prevede l’art.46 della Costituzione”.

Il presidente Patriarca e l’ANLA si pongono in ascolto delle esigenze e delle richieste delle giovani generazioni: “Nonostante un tempo presente fragile e confuso, i giovani non sono così ingenui e sprovveduti: chiedono al lavoro un contenuto motivazionale e relazionale più profondo, domandano pressantemente l’armonizzazione dei tempi di lavoro e di famiglia, più lavoro in gruppo e la condivisione dei progetti di sviluppo aziendali, una retribuzione che permetta una vita personale e familiare decorosa, una buona reputazione aziendale sociale e ambientale, la formazione continua e l’imparare facendo e, non ultimo, relazioni interne fondate su responsabilità condivise e fiducia reciproca. Un vero e proprio manifesto sul lavoro dignitoso che trova nel fenomeno della big quit, vale a dire il dilagare delle dimissioni volontarie tra le nuove generazioni alla ricerca di una occupazione più aderente ai propri valori, la manifestazione più clamorosa. Il significato di una vita lavorativa dignitosa è enunciato con chiarezza anche negli articoli della nostra Costituzione: se vengono a mancare questi capisaldi di umanità l’impresa da bene-comune si fa luogo nel quale la fanno da padroni lo sfruttamento, il profitto ottenuto-non- importa -come, il lavoro da estrarre senza remore e rispetto della dignità delle persone”. Da tutto ciò, il presidente Patriarca avanza una proposta: “Si parla spesso di industria 4.0. Noi rilanciamo con Impresa -5.0.-bene-comune, una azienda che ha come focus non solo il “cosa fare” (i prodotti/servizi, i mercati, le tecnologie, etc…un aspetto certo importante), ma anche il “perché lo fa” (fare impresa è un’arte, una vocazione, non è solo un mestiere), e “come lo fa ” (il benvivere, i rapporti con i dipendenti e tra le generazioni, i clienti e i consumatori, i fornitori, la comunità). Per riprendere Fourastié, il lavoro è una esperienza innanzi tutto valoriale, prima ancora che economica: “l’uomo vive mentre lavora, ed è vano sperare in una umanità che sopravviva come tale se la ricerca degli obiettivi economici a breve o medio termine mutilano l’uomo nel lavoro, nella sua dignità e nella sua fede nella finalità del mondo. Buon primo maggio”.

Una racchetta da padel firmata dal Papa all’asta per solidarietà

Una racchetta da padel firmata dal Papa all’asta per solidarietàRoma, 26 apr. (askanews) – C’è la firma di Papa Francesco sulla racchetta da padel che sarà messa all’asta in favore del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” per sostenere il servizio di accoglienza a 500 famiglie povere con bambini piccoli.

Il Papa ha ricevuto e incoraggiato – proprio oggi mercoledì 26 aprile – i promotori di questa concreta iniziativa solidale attraverso lo sport: l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede. All’incontro con il Papa erano presenti Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation, e Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel. Con loro un’emozionatissima Delfina Brea, 23enne vicecampionessa del mondo con la nazionale argentina, Alfredo Peñalver, presidente del prestigioso marchio spagnolo Bullpadel e l’artista romana Barbara Salvucci, che ha disegnato la racchetta: insieme hanno risposto all’appello per questa iniziativa solidale attraverso lo sport.

Tra i presenti anche Diego Miller, Presidente dell’American Padel Federation in rappresentanza delle federazioni del continente americano. Da parte vaticana, il giocatore più giovane: il 21enne Davide De Santis. La racchetta da padel con la firma di Papa Francesco sarà messa in vendita sui canali di Bullpadel. L’intero ricavato dalla vendita della racchetta sarà consegnato al Dispensario “Santa Marta”: i “vicini di casa” di Papa Francesco. Da 101 anni questa concreta rete solidale – affidata alle suore vincenziane – accoglie famiglie povere, con bambini piccoli, di diverse nazionalità, culture e religioni garantendo – oltre a viveri e pannolini – soprattutto la possibilità di visite specialistiche gratuite grazie alla disponibilità di tanti medici. Ed è proprio con le 500 famiglie assistite dal Dispensario Santa Marta che Papa Francesco ha scelto di festeggiare, “in famiglia”, il suo compleanno.

Il progetto ha il sostegno del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione al quale il Papa ha affidato lo sport nella Costituzione apostolica Praedicate Evangelium.

Progetto “Io leggo per gli altri”: 1.800 ore di lettura in 4 regioni

Progetto “Io leggo per gli altri”: 1.800 ore di lettura in 4 regioniRoma, 26 apr. (askanews) – Più di 180 realtà tra comuni, scuole, biblioteche, associazioni culturali e di volontariato, librerie e aziende di Piemonte, Veneto, Toscana e Puglia, dove si è appena concluso, sono state coinvolte nel progetto nazionale di Nausika e ‘LaAV – Letture ad alta voce’ finanziato dal Cepell per espandere e radicare la lettura ad alta voce in tutti gli ambiti della vita personale, educativo-formativa, professionale e civile.

Sono cresciuti i “nodi” della rete moltiplicando le ore di lettura, disseminando sempre di più le storie racchiuse nei libri che continueranno a diffondersi attraverso la voce di altre lettrici e lettori. Si è appena concluso in Puglia il primo anno del progetto “Io leggo per gli altri – dalla Puglia al Piemonte: l’onda lunga dei lettori volontari ad alta voce”, il nuovo progetto nazionale dell’associazione Nausika e del movimento ‘LaAV – Letture ad alta voce’ finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura con il bando “Ad Alta Voce 2020”, con l’obiettivo di espandere e radicare la pratica della lettura ad alta voce in tutti gli ambiti della vita personale, educativa-formativa, professionale e civile, con particolare attenzione su quella donata da lettori e lettrici volontari a sostegno degli altri. Ma l’Onda Lunga dei Lettori non si arresta qui. Il progetto si è avviato a maggio 2022 coinvolgendo fin dall’inizio oltre 130 realtà dislocate sul territorio nazionale con le azioni di lettura ad alta voce che nei mesi sono cresciute sino a un totale di 180 tra amministrazioni comunali, scuole, biblioteche, associazioni, cooperative, fondazioni, festival, librerie, case editrici, con l’adesione anche di alcune aziende. E proseguirà grazie alla cooperazione tra i soggetti della rete che hanno dato vita a servizi e convenzioni, superando gli obiettivi del progetto stesso. Alcuni esempi: un istituto della provincia di Siena sta progettando un podcast, i Comuni toscani di Chiusi, Sinalunga e Rapolano cercano nuove forme per proseguire alcune esperienze avviate con il progetto come trasmissioni radiofoniche, eventi di lettura, presentazioni di libri; in Puglia la rete che si è creata grazie al progetto ha dato vita a molti servizi ed eventi e ad una convenzione attivata nell’ambito del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) tra l’Istituto Tecnico G. Deledda di Lecce e la biblioteca comunale G. Rizzo di Cavallino (Lecce) che continuerà dopo la fine del progetto. In Veneto proseguiranno nei prossimi mesi le convenzioni stipulate, nell’ambito dell’azione progettuale PCTO, tra gradi scolastici diversi per permettere ai ragazzi e alle ragazze che hanno svolto la formazione “leggere per gli altri” di portare a termine il proprio tirocinio formativo scolastico.

Anche in Piemonte la rete continua a promuovere la lettura e la lettura ad alta voce. Il progetto torinese “Ad Alta Voce Porta Palazzo”, tutti i protagonisti di Onda Lunga e tutti i progetti che in Italia aderiscono al metodo della lettura ad alta voce condivisa animeranno una “Festa delle Classi e della Lettura ad Alta Voce Condivisa” il 18 maggio 2023 alle 12.15 presso il Salone Internazionale del Libro di Torino. Durante l’anno nelle quattro Regioni guidate dalle referenti Elisa Forte (Piemonte), Paola Cortiana (Veneto), Sara Di Crescenzio (Toscana) ed Emanuela Fiorentino (Puglia) sono stati organizzati 175 eventi per un totale di 378 ore di lettura negli eventi pubblici che hanno raggiunto 7.779 persone.

Le ore di lettura totali del progetto Onda Lunga sono 1.800 divise tra: eventi di lettura ad alta voce, ore di lettura nelle classi che hanno partecipato ai training intensivi, ore di lettura durante e per il contest radiofonico, ore di lettura nei servizi (in particolare RSA), ore di lettura ad alta voce durante le formazioni PCTO, le formazioni in presenza e online. Molto partecipata è stata infatti anche la formazione a cura di Federico Batini e Martina Evangelista, con una presenza di circa 3.500 partecipanti agli eventi formativi, sia in presenza che online, coinvolgendo complessivamente più di 11.000 persone nel progetto. “Onda lunga” ha portato la lettura ad alta voce in posti insoliti sperimentando nuove modalità e approcci, come ad esempio le “letture al buio” durante le quali si ascolta con la luce spenta. Dal mercato del paese al museo, si è letto anche a “bordo campo” nei centri sportivi, “in cammino” nei centri storici, sui sentieri e sulle antiche vie e durante i trekking.

La lettura ad alta voce ha conquistato soprattutto i ragazzi e le ragazze. Con “Onda lunga”, sono nati nuovi circoli Teen LaAV animati da adolescenti. Dopo i training di lettura nelle scuole gli alunni hanno organizzato spontaneamente momenti di lettura ad alta voce nei gradi scolastici inferiori: i bambini della primaria hanno letto per i piccoli dell’infanzia, i ragazzi della secondaria di primo grado hanno letto per la primaria. Molto partecipato anche il contest radiofonico, un momento ludico e di protagonismo dei ragazzi e delle ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno ideato e realizzato una serie di puntate radiofoniche trasmesse su Radio LaAV sfidandosi poi a “colpi di lettura ad alta voce” che hanno previsto votazioni successive sui social collegati. Oltre 390 ragazzi e ragazze sono stati coinvolti in questo contest che ha visto l’assegnazione di 90 libri come premi ai vincitori dei vari round fino alle regioni vincitrici assolute del contest, ovvero Puglia e Piemonte che hanno condiviso a pari merito il primo posto.

Fondi raccolti a PAC, San Vittore avvia percorso riqualificazione

Fondi raccolti a PAC, San Vittore avvia percorso riqualificazioneMilano, 25 apr. (askanews) – La somma di 30.174,30 euro, raccolta durante l’ottava edizione della mostra fotografica RI-SCATTI realizzata con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, verrà interamente erogata a favore di “CARE – Un progetto per il recupero e la riattivazione del settore C.A.R. (Celle Alto Rischio)” all’interno della Casa Circondariale “Francesco di Cataldo” (Carcere di San Vittore).

L’associazione Ri-Scatti ODV, da anni impegnata nel riscatto di soggetti socialmente fragili attraverso la fotografia, e Forme Tentative ETS, l’associazione senza scopo di lucro che in collaborazione con il Politecnico di Milano sperimenta progetti di trasformazione dello spazio in contesti di margine, hanno siglato un accordo per la realizzazione dell’intervento, con l’obiettivo di riqualificare il reparto C.A.R. al fine di migliorare le condizioni dei detenuti a rischio di suicidio, fornendo un adeguato supporto clinico a fini preventivi. Il progetto è inserito all’interno di un più ampio processo di ricerca sui luoghi di detenzione del gruppo “Laboratorio Carcere”, appartenente al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, operativo con un proprio ufficio Off-Campus all’interno del carcere di San Vittore da ottobre 2022. Il progetto CARE prevede nello specifico il recupero del settore C.A.R. (Celle Alto Rischio) e l’individuazione di uno spazio da destinare al presidio ‘sanitario-psichiatrico’. Inoltre, verranno studiate le attrezzature e le finiture di una camera dedicata alla tipologia specifica di utente e l’adeguamento, se necessario, della postazione di monitoraggio, in coerenza con le necessità degli operatori di polizia penitenziaria.

Il progetto CARE verrà elaborato in due fasi: la prima prevede lo studio preliminare dell’intervento e la produzione di un report atto a delineare le opere realizzabili e le future strategie di implementazione dell’intervento; la seconda prevede quindi l’assegnazione e realizzazione dei lavori, da completarsi entro un anno. I fondi destinati all’intervento provengono interamente dalla raccolta effettuata durante l’ottava edizione del progetto RI-SCATTI, grazie alla generosità dei circa 15.000 visitatori della mostra “RI-SCATTI. PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE – Il carcere fotografato dai detenuti e dalla polizia penitenziaria”. Tenutasi dal 9 ottobre a 6 novembre 2022, l’esposizione fotografica è stata ideata e organizzata da Ri-scatti ODV e dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s e il partenariato del Politecnico di Milano. Le circa 800 foto esposte sono il risultato di corsi di fotografia durati undici mesi, realizzati da Ri-scatti e dal PAC all’interno dei quattro istituti di detenzione milanesi con il coinvolgimento di 100 partecipanti, 60 dei quali erano detenuti e 40 agenti di polizia. Durante i laboratori sono state realizzate oltre 50.000 fotografie, fra le quali sono quindi state selezionate le 800 esposte.

“Il progetto CARE è importante per riqualificare l’ambiente del carcere, rendendo più sostenibili le condizioni di vita delle persone detenute e contribuendo alla loro riabilitazione”, ha dichiarato Stefano Corso, presidente di Ri-Scatti ODV. “Siamo soddisfatti di aver siglato questa partnership con Forme Tentative ETS e di poter investire utilmente i fondi raccolti attraverso la nostra attività di volontariato, in questo caso dedicata al sostegno di iniziative volte al miglioramento della vita in carcere”.