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Giornata Sordocecità, torna Yarn Bombing della Lega del Filo d’Oro

Giornata Sordocecità, torna Yarn Bombing della Lega del Filo d’OroRoma, 26 giu. (askanews) – La Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale, per il terzo anno consecutivo si fa promotrice dell’iniziativa globale “Yarn Bombing”, una forma di street art che vivrà in un’esplosione di colori il 27 giugno 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Sordocecità, per aumentare la conoscenza di questa disabilità unica e specifica, ricordare i diritti delle persone sordocieche e promuoverli in tutto il mondo. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti in modo divertente e creativo, attraverso il coloratissimo “bombardamento di manufatti di filato” riproposto dalla rete Deafblind International (DBI) – organizzazione che supporta a livello mondiale lo sviluppo di servizi per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche di cui la Fondazione fa parte – in un progetto artistico su larga scala, abbattere i pregiudizi e sensibilizzare sulla sordocecità.

Come negli anni precedenti, anche per l’edizione 2023 nei Centri e nelle Sedi Territoriali della Lega del Filo d’Oro gli utenti dell’Ente sono stati coinvolti nella creazione di riquadri colorati e pon pon, realizzati a maglia o all’uncinetto, da utilizzare per “colorare il mondo” attraverso un semplice “filo”: attività resa possibile grazie ai laboratori occupazionali, che hanno l’obiettivo di stimolare la creatività e le abilità di chi non vede e non sente. Ai loro manufatti si sono aggiunti anche quelli realizzati da familiari, sostenitori, volontari, personale e amici dell’Ente che, nella giornata clou del 27 giugno, andranno a rivestire strade, parchi, oggetti e monumenti delle 10 regioni in cui è presente la Fondazione, per dare vita a un grande patchwork intessuto di tutti i colori e i fili della solidarietà. “La Lega del Filo d’Oro ha nuovamente scelto di abbracciare con grande entusiasmo il progetto globale Yarn Bombing proposto dalla rete Deafblind International, perché il ‘filo’ ha un significato molto importante per noi, rappresentando simbolicamente il ‘filo aureo della buona amicizia’, scelto nel 1964 dalla nostra fondatrice per far conoscere al mondo la condizione delle persone con sordocecità e fare in modo che la società si accorgesse di loro – dichiara Patrizia Ceccarani, Direttore Tecnico Scientifico della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus -. Si tratta di un’occasione di sensibilizzazione molto importante che, attraverso una meravigliosa esplosione di colore, bellezza e solidarietà, ci permetterà di aumentare la conoscenza della sordocecità e di ricordare i diritti di chi non vede e non sente in tutto il mondo”.

L’iniziativa globale – sottolinea una nota – nasce con l’intento di sensibilizzare sulla sordocecità, al fine di ottenere parità di trattamento, opportunità e un esercizio reale dei diritti delle persone con sordocecità, fino al rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità in tutti gli Stati membri. È dunque necessario, per la Lega del Filo d’Oro, garantire a chi non vede e non sente la possibilità di esprimere non solo i propri bisogni, ma anche le proprie potenzialità e competenze, nella convinzione che una persona sordocieca partecipe possa rappresentare una risorsa preziosa per una società maggiormente inclusiva. “In questo momento storico il Ministero della Disabilità ha avviato le consultazioni con una serie di tavoli tecnici, di alcuni dei quali facciamo parte, per provvedere alla riforma della disabilità al fine di attuare la Legge Delega e rendere la legislazione italiana più conforme alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Convenzione che abbandona la vecchia concezione sanitaria di “handicap”, e mette al centro la persona con disabilità, i suoi bisogni e le sue potenzialità, responsabilizzando la società, che deve consentirgli di essere protagonista della propria vita e dare il proprio contributo alla comunità, realizzando una effettiva inclusione – spiega Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus -. Auspichiamo che in questa riforma complessiva della disabilità possa trovare finalmente spazio una soluzione che riguardi l’annosa questione delle persone sordocieche perché, nonostante l’Italia abbia adottato la legge 107/2010, quest’ultima presenta numerosi limiti e non è mai stata pienamente applicata. Per tali ragioni iniziative come questa sono di fondamentale importanza per far sentire al resto del mondo anche la nostra voce”.

Ucraina, Maimone: con Casa Famiglia Abramitica Francesco papa della pace

Ucraina, Maimone: con Casa Famiglia Abramitica Francesco papa della paceRoma, 25 giu. (askanews) – “Nel corso della missione di Pace in Ucraina del Festival della Canzone Cristiana, il cui Direttore artistico è Fabrizio Venturi, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Kiev, ho avuto modo di visitare la capitale, la città di Irpin e l’Ospedale Pediatrico Kyiv Regional Children’s Hospital. E’ stata un’esperienza mediante la quale ho constatato personalmente non solo che la guerra è distruttiva e disumana, ma anche come essa sia assolutamente inutile”. Così, il giornalista Biagio Maimone, Direttore della comunicazione del Festival del Cinema Italiano e del Festival della Canzone Cristiana. “In qualità di membro dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco – aggiunge – ho avuto modo di seguire sotto il profilo giornalistico la realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica, che mi ha consentito di verificare come realmente e fattivamente Papa Francesco sia il ‘Papa della Pace’. Lo ha dimostrato, infatti, in modo incontrovertibile, realizzando ‘La Casa della Famiglia Abramitica’, inaugurata il 16 febbraio 2023 ad Abu Dhabi. Essa racchiude in un unico sito una Moschea, una Chiesa e una Sinagoga, edificate per vivere accanto, nel rispetto reciproco delle proprie differenze religiose”.

“La Casa della Famiglia Abramitica – sottolinea – è il primo frutto del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, sottoscritto da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi. La Moschea è stata inaugurata il 17 febbraio 2023, la Sinagoga e la Chiesa di San Francesco sono state inaugurate il 19 febbraio 2023. Il Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ dimostra come tre religioni diverse, pur mantenendo il loro credo religioso e, pertanto, la propria identità, possano vivere su un unico spazio, ossia su un unico territorio, facendo del dialogo il fulcro della loro coesistenza pacifica. La Casa della Famiglia Abramitica rappresenta un simbolo di pace, con cui Papa Francesco ha voluto dimostrare al mondo intero la coesistenza pacifica delle differenze, le quali hanno la possibilità di interagire, in modo costruttivo, attraverso il dialogo. E nel rappresentare un modello di convivenza pacifica delle diversità, dimostra a Putin e a Zelensky che le differenze non sono e non possono essere motivo di inutili e dannosi conflitti, ma fonte di relazioni proficue, di accrescimento reciproco e garanzia di pace, se a sorreggerle sarà il dialogo. Anche la Russia e l’Ucraina potranno coesistere, mantenendo la propria identità, divenendo, come ‘La Casa della Famiglia Abramitica’ insegna, territori le cui differenze saranno valorizzate e valorizzabili mediante il dialogo incessante, che apre orizzonti insospettabili per il miglioramento della condizione umana, sociale e politica di entrambi i popoli, in quanto pervasi dalla pace e dall’armonia”.

Tv, Premio Moige: alla Me Production tre riconoscimenti

Tv, Premio Moige: alla Me Production tre riconoscimentiRoma, 23 giu. (askanews) – La Me Production, società leader nella produzione di contenuti in branded content in Italia, quest’anno ha conquistato ben tre riconoscimenti (Bell’Italia in Viaggio, Energie in Viaggio, Senti che fame! Nonna pensaci tu) dell’Osservatorio Media del Moige che ha premiato i migliori prodotti “family friendly” della stagione 2022-2023 nella guida “Un anno di zapping e di streaming”.

Il produttore Elio Bonsignore in una nota – É un’emozione unica e una soddisfazione per i sacrifici e il lavoro che c’è dietro un programma. Su 300 programmi avere questo riconoscimento ti dà modo di capire che quello che hai fatto è servito a qualcosa. La responsabilità in questo momento storico è creare contenuti adatti alla famiglia che siano edificanti – ha aggiunto -. Sappiamo che i più giovani possono fruire contenuti spesso tossici e nocivi, il fatto che ci sia un organo che faccia da controllo e che questo si estenda anche ai new media credo sia di fondamentale importanza per i ragazzi”. La Me Production in questi dieci anni di attività ha investito molto sui giovani, dando opportunità di lavoro e di formazione ai mestieri della televisione, è una casa di produzione indipendente che ha saputo specializzarsi nella costruzione di contenuti, storytelling e format originali dando opportunità di comunicazione alle più grandi aziende italiane, ai più importanti enti pubblici italiani, nel rispetto assoluto delle opportunità di intrattenimento per gli spettatori di reti generaliste e non, una realtà abbastanza unica nel suo genere, in un mercato sempre più globale dominato dai colossi. Me Production è anche produttore de I viaggi del cuore in onda su Canale5 Mediaset, e che lo scorso febbraio ha intervistato Papa Francesco, ripercorrendo il decennale di Pontificato.

Innovazione e sotenibilità per la mobilità del futuro

Innovazione e sotenibilità per la mobilità del futuroRoma, 21 giu. (askanews) – Grande successo di pubblico e di contenuti la conferenza “Innovazione e sostenibilità per la mobilità del futuro” promossa dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, in collaborazione con l’Angi, Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Un dibattito ricco di spunti e contenuti sul tema sulla mobilità con una particolare attenzione sulla nuova direttiva UE per auto e furgoni a emissioni zero. L’evento è stato anche una straordinaria occasione di confronto tra i rappresentati delle istituzioni europee e nazionali e il mondo dell’industria, della ricerca e dell’innovazione.

In apertura ci sono stati i saluti introduttivi di Carlo Corazza, capo Ufficio del Parlamento europeo in Italia, di Alessandro Coppola, direttore Innovazione e Sostenibilità dell’ENEA e di Gianpiero Ruggiero, primo tecnologo del CNR. Nel corso dell’evento importanti le testimonianze degli eurodeputati Brando Benifei, S&D-PD, Nicola Procaccini, ECR-FdI, Matteo Adinolfi, ID-Lega, e Fabio Massimo Castaldo, NI-M5S, che hanno illustrato il quadro legislativo europeo nel settore dei trasporti e della mobilità. A dar voce alle priorità per il settore industriale sono stati invece: Massimo Nordio Vice President Group Government Relations Volkswagen Group Italia; Gabriele Ferrazzano Responsabile Sviluppo Smart Mobility di ENI Sustainable Mobility; Lorenzo Rambaldi Head of Innovability – Enel X Way; Luca Fontanelli Amministratore Delegato E-Gap; Domenico De Rosa Presidente SMET; Michele Ziosi Senior Vice President Relazioni Istituzionali e Sostenibilità IVECO; Andrea Giaretta Regional Director South-East Europe di Dott; Claudio Organtini Business Development & Sales Director Italy New Units – Innio Jenbacher. Conclusioni finali Patty L’Abbate Vicepresidente Commissione Ambiente Camera dei deputati.

Nel corso della conferenza sono stati presentati i dati sullo stato della transizione energetica a cura di Angi Ricerche in collaborazione con Lab21.01. “Un italiano su 3 si ritiene informato sul tema della carbon neutrality (32% si; 68% no) mentre il 68,9% si dichiara favorevole all’applicazione di questa linea legislativa in materia di sostenibilità applicata però al segmento della mobilità – spiega il prof Baldassari direttore generale dell’istituto demoscopico LAB21.01 e direttore del comitato scientifico ANGI. In generale gli italiani si dimostrano maggiormente propensi all’utilizzo di mezzi elettrici 51,4%, seguiti dai mezzi a carburante 26,8%, dai mezzi a idrogeno 18,7% e dalle altre tipologie di mezzi di trasporto 4,3%. Sei italiani su 10 si dichiarano favorevoli alla regolamentazione europea per l’azzeramento della Co2 per auto e furgoni entro il 2035 (59,3% si 40,7% no). Netto il giudizio degli italiani sull’idoneità delle attuali stazioni di ricarica elettrica in vista delle esigenze future per la mobilità sostenibile: solo il 7,3% del campione totale degli intervistati ritiene la diffusione e la capillarità delle attuali aree di ricarica congrue a reggere l’impatto futuro. Tra le varie istituzioni preposte a trattare il tema dei processi della transizione energetica gli italiani vedono al primo posto il parlamento italiano (47,6%), in seconda posizione, con il 29,4%, il parlamento europeo; in 3 e 4 posizione si collocano le aziende private (12,5%) e gli altri enti pubblici (10,5%). In conclusione, il 59,3% degli italiani ritiene che ci dovrebbero essere più incentivi.

Il direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, Carlo Corazza, ha detto: “La mobilità sostenibile e l’auto a emissione zero è un tema centrale per il Parlamento Europeo, il quale ha preso posizione il 14 febbraio scorso. Ma è chiaro che la decisione di andare a emissione zero comporta una determinata politica industriale e quindi anche il rafforzamento degli investimenti che sarà doveroso fare. L’obiettivo del Green Deal non è solo climatico, ma anche quello di rafforzare la base industriale, creare posti di lavoro e un’economia più competitiva”. Gabriele Ferrieri, presidente dell’Angi, ha spiegato: “Siamo molto lieti del successo della manifestazione promossa dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia in collaborazione con Angi. L’innovazione e la mobilità del futuro rappresentano un punto cardine per il progresso economico e sociale dell’Italia. Oggi erano presenti alcuni dei più importanti stakeholder ed operatori dell’ecosistema paese, oltre che alcuni europarlamentari, per un confronto su quelli che saranno i trend, gli investimenti e gli sviluppi di questo importante segmento. Come giovani innovatori italiani ci faremo pertanto portavoce delle buone pratiche per un’economia sostenibile e orientata all’innovazione per lo sviluppo dell’Italia e dell’Europa: questo il nostro appello al governo e alle istituzioni”.

Lotta alle leucemie, delegazione AIL ricevuta da Mattarella

Lotta alle leucemie, delegazione AIL ricevuta da MattarellaRoma, 21 giu. (askanews) – Una delegazione di AIL è stata ricevuta in udienza, presso la Sala Brustolon del Palazzo del Quirinale, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro è avvenuto nel pomeriggio di ieri, in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma che si celebra ogni anno il 21 giugno, con l’impegno rinnovato a sostenere la ricerca scientifica e affiancare i pazienti con tumore del sangue e i loro familiari.

Il Capo dello Stato ha accolto il Presidente Nazionale AIL Pino Toro, e i due Vicepresidenti Nazionali AIL Marco Vignetti e Rosalba Barbieri; i Consiglieri di Amministrazione, in rappresentanza delle 83 Sezioni provinciali AIL; il Presidente del Comitato Scientifico AIL William Arcese e i Presidenti delle Società Scientifiche che operano in ambito ematologico: Paolo Corradini, SIE – Società Italiana di Ematologia; Alessandro Maria Vannucchi, SIES – Società Italiana di Ematologia Sperimentale; Massimo Martino, Presidente di GITMO – Gruppo Italiano Trapianto di Midollo Osseo; Andrés J.M. Ferreri, FIL – Fondazione Italiana Linfomi e Arcangelo Prete, AIEOP – Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. Il colloquio si è svolto in un clima di grande cordialità. Sono state ripercorse le principali tappe della lunga storia di AIL, i suoi valori fondanti, le attività e i molteplici servizi offerti ai malati ematologici; il costante sostegno alla Ricerca Scientifica quale strumento primario per la cura dei tumori del sangue, e i cui rilevanti progressi hanno contribuito in maniera determinante al miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti. È stato sottolineato il prezioso lavoro portato avanti dai volontari, più di 15.000 donne e uomini che ogni giorno donano gratuitamente il loro tempo e le loro competenze nei reparti ematologici, nelle Case alloggio AIL, e nell’assistenza domiciliare offerta ad adulti e bambini fragili, e con la presenza nelle piazze italiane durante le storiche campagne di raccolta fondi “Stelle di Natale” e “Uova di Pasqua” che servono a finanziare l’assistenza e la ricerca scientifica.

I rappresentanti di AIL hanno evidenziato l’importanza di fare rete a livello nazionale e internazionale, il valore della collaborazione, dello scambio e della solidarietà, valori cardine per la comunità scientifica e l’Associazione. “AIL vuole guardare al futuro con rinnovata energia, abbiamo volontari preziosi e sempre più formati che di fronte alle difficoltà non si risparmiano e non lasciano mai soli i pazienti e le loro famiglie – dichiara Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL – siamo riconoscenti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che anche quest’anno ha voluto riceverci e ha ascoltato con interesse i nostri risultati, i nostri bisogni e le nostre aspettative. Siamo sulla buona strada, quella mai dimenticata e tracciata dal professor Franco Mandelli. Il nostro obiettivo è quello di proseguire nell’alleanza concreta con i centri di ematologia presenti su tutto il territorio nazionale e con gli specialisti; vogliamo proseguire in modo sempre più intenso con le attività delle sezioni della nostra Associazione su tutto il territorio nazionale. Riuscire a essere sempre più vicini ai pazienti è il nostro obiettivo per farlo dobbiamo sensibilizzare costantemente la cittadinanza e le Istituzioni perché ci supportino negli sforzi”.

È stato ribadito il costante impegno nel sostenere la ricerca scientifica per la cura dei tumori del sangue attraverso l’innovazione. L’alleanza tra AIL, i Centri di ematologia e le Società Scientifiche, che si traduce in una costante cooperazione a favore dei malati è alla base dei progressi compiuti dalla ricerca che negli ultimi anni ha contribuito a migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti, ai quali sempre di più in futuro potrà essere garantito l’accesso a terapie innovative e altamente efficaci. L’Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma ha ribadito il suo sostegno a GIMEMA – Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto. GIMEMA è un network composto da una rete di 61 laboratori cui aderiscono 150 centri clinici, che offre diagnosi precise e accesso equo a farmaci innovativi a tutti i pazienti indipendentemente dal luogo di residenza e di cura e finanzia borse di studio a giovani medici e ricercatori per la ricerca clinica indipendente. Costruire insieme un futuro senza tumori del sangue, è il sogno di AIL la cui missione si traduce in tre parole: ricerca, cura e sensibilizzazione. In un anno oltre 20 milioni di euro sono stati impiegati in sostegno alla ricerca e ai centri ematologici, in assistenza a pazienti e caregiver e in sensibilizzazione e informazione. In un anno AIL ha investito quasi 6 milioni di euro in ricerca finanziando 114 studi, 70 le sezioni che supportano queste attività nell’ambito di leucemie, ricerca clinica, mieloma, linfomi e altro ancora. In Italia circa mezzo milione di persone convive con un tumore del sangue e ogni anno nel Paese vengono diagnosticati più di 30 mila nuovi casi di leucemie, linfomi e mieloma.

Il Presidente Toro ha portato in dono al Capo dello Stato la bandiera dell’imbarcazione protagonista e simbolo del progetto “Sognando Itaca”, la barca AIL che ogni anno in occasione della Giornata nazionale AIL solca i mari italiani con l’obiettivo di contribuire alla riabilitazione psico-sociale dei pazienti. La delegazione al termine dell’incontro ha espresso al Presidente Mattarella i più sentiti ringraziamenti per la Sua costante vicinanza e attenzione alla missione e a tutti i progetti dell’Associazione.

A scuola di economia e scienze sociali, il programma di Cottarelli

A scuola di economia e scienze sociali, il programma di CottarelliRoma, 20 giu. (askanews) – A “scuola” di economia e scienze sociali con figure di spicco del panorama culturale, economico-finanziario, imprenditoriale e politico del Paese. È rivolto, infatti, agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e private, il nuovo Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali (Peses) promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e diretto dall’economista Carlo Cottarelli. Sono oltre 40 le personalità che hanno aderito gratuitamente all’iniziativa, disposti a condividere le proprie esperienze professionali con gli studenti.

In ordine alfabetico: Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Fabrizio Barca, Elisabetta Belloni, Tito Boeri, Renato Brunetta, Marco Buti, Mara Carfagna, Maria Chiara Carrozza, Marta Cartabia, Sabino Cassese, Roberto Cingolani, Carlo Cottarelli, Brunello Cucinelli, Ferruccio De Bortoli, Oscar Farinetti, Elsa Fornero, Daniele Franco, Roberto Garofoli, Paolo Gentiloni, Enrico Giovannini, Fabrizia Lapecorella, Enrico Letta, Gianni Letta, Beatrice Lorenzin, Monica Maggioni, Emma Marcegaglia, Bernardo Mattarella, Mario Monti, Piercarlo Padoan, Marcello Pera, Romano Prodi, Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi, Ernesto Maria Ruffini, Beppe Severgnini, Paola Severino, Domenico Siniscalco, Irene Tinagli, Giulio Tremonti, Giovanni Tria e, dal prossimo anno, Ignazio Visco. Innovativo e ambizioso, il programma nasce con l’obiettivo di realizzare nelle scuole di tutto il territorio nazionale, che decideranno di partecipare all’iniziativa, incontri su aspetti di carattere economico e sociale proprio per offrire alle giovani generazioni l’opportunità di dialogare con personalità contraddistinte da assoluta esperienza professionale e da grande capacità comunicativa.

Gli incontri con gli studenti copriranno 10 aree: – La situazione economica del nostro Paese e dell’Europa – La gestione delle politiche economiche di spesa pubblica e tassazione – La politica monetarie e la finanza – La sostenibilità sociale e ambientale – Le disparità (di reddito, di opportunità, territoriali, di genere) – Le politiche europee e la cooperazione internazionale – L’interazione tra economia e diritto – La Costituzione Italiana – La comunicazione relativa a queste aree – L’esperienza professionale degli esperti Peses sarà avviato già a partire dall’anno scolastico 2023-24. Nel primo anno, il programma prevede circa 150 presentazioni, per poi crescere negli anni seguenti. Per aderire all’iniziativa le scuole interessate possono inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica programma.peses@unicatt.it, indicando l’area, tra le dieci sopra riportate, per cui viene richiesta la visita degli esperti.

Se compatibile con le risorse disponibili, saranno previste anche visite in orario serale a circoli culturali, con particolare attenzione a quelli per gli anziani. Non sono previsti costi per le scuole. Le spese di viaggio per il programma Peses saranno finanziate da Arca Fondi SGR e da altri donatori che potranno aggiungersi nel tempo.

Vietti presenta “Società di capitali a 20 anni da riforma Vietti”

Vietti presenta “Società di capitali a 20 anni da riforma Vietti”Roma, 20 giu. (askanews) – Michele Vietti, docente all’Università Lumsa e presidente della Fondazione Iniziativa Europa, presenterà l’ultimo volume a sua cura: “Le società di capitali a vent’anni dalla riforma Vietti” il prossimo mercoledì 28 giugno alle 9.30. L’evento si svolgerà presso l’Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione.

Il libro costituisce un’analisi accurata e dettagliata dell’evoluzione delle società di capitali in Italia, a vent’anni dall’entrata in vigore della riforma Vietti, una delle più significative nell’ambito giuridico ed economico del nostro Paese. Parteciperanno alla presentazione: Fabio Pinelli, Vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Margherita Cassano, Prima Presidente della Cassazione, Francesco Paolo Sisto, Vice Ministro della Giustizia, Giulio Biino, Presidente del CNN (Consiglio Nazionale del Notariato), Elbano De Nuccio, Presidente del CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili), Francesco Greco, Presidente del CNF (Consiglio Nazionale Forense), Carlo Angelici, docente presso l’Università Sapienza di Roma, Margherita Bianchini, Vicedirettore Generale di Assonime, Claudio Giannotti, docente presso l’Università LUMSA, Paolo Montalenti, docente presso l’Università di Torino, Loredana Nazzicone, consigliere della Corte di Cassazione.

Migranti: nel 2023 oltre 6 mila minori arrivati in Italia

Migranti: nel 2023 oltre 6 mila minori arrivati in ItaliaMilano, 20 giu. (askanews) – Nel 2023, fino a metà giugno, sono stati 6 mila i minori senza genitori e figure adulte di riferimento arrivati in Italia dopo aver attraversato il Mediterraneo. A riferirlo è Save the Children in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato istituita dalle Nazioni Unite. Sebbene negli ultimi anni l’incidenza dei minori stranieri non accompagnati sugli arrivi via mare sia diminuita (15,8% nel 2021, 11,5% nel 2022, 11,1% nel 2023), in termini assoluti bambini e adolescenti arrivati nel corso dell’anno sono più del doppio di quanti erano arrivati nello stesso periodo lo scorso anno (erano 2.505 il 13 giugno del 2022). Ragazzi e ragazze da accompagnare verso il futuro, garantendo loro il diritto di crescere al sicuro, sostenendoli nella piena integrazione e nella realizzazione dei loro sogni e aspirazioni.

Proprio per questo, l’Organizzazione internazionale, che lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, ha voluto ancora una volta accendere i riflettori sui minori stranieri non accompagnati. Al via una campagna di sensibilizzazione sui social volta a far conoscere al pubblico la situazione in cui vivono, stretti tra spinta alla realizzazione dei propri sogni e difficoltà quoti-diane, e un evento per dialogare con istituzioni, organizzazioni internazionali, società civile, nella convinzione che solo dalla fattiva collaborazione tra tutti gli attori in campo possa scaturire una strategia efficace di tutela e di inclusione sociale.

Al via attività di formazione al centro Operation Smile di Milano

Al via attività di formazione al centro Operation Smile di MilanoMilano, 20 giu. (askanews) – Entra nella fase operativa il progetto formativo del Centro di Cura italiano di Operation Smile, l’Organizzazione non-profit specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi. Il progetto, rivolto a medici e altri operatori sanitari volontari provenienti da Paesi a basso e medio reddito, inizierà il 21 giugno e terminerà il primo slot il 7 luglio 2023: durante le due settimane, il Centro, situato presso l’Ospedale San Paolo, ospiterà il dottor Soumalya Das, ortodontista e il dottor Sayan Mandal, logopedista, entrambi provenienti dal Durgapur Cleft Center, in India. Questa attività formativa aiuterà Operation Smile India a sviluppare il programma di odontoiatria e logopedia presso il Centro dedicato alle labiopalatoschisi di Durgapur.

“Siamo entusiasti dell’avvio di questo progetto – dice Federica Tedeschi, Direttore Generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS – Siamo pronti ad accogliere i medici e gli operatori sanitari volontari di Operation Smile e a renderli partecipi del modello italiano, che vanta un’alta specializzazione nella cura delle malformazioni del volto e un’esperienza ultraventennale già come Centro Regionale per le labiopalatoschisi. Molti Paesi affrontano una carenza critica di personale medico qualificato. La formazione di medici provenienti dai Paesi a basso e medio reddito in Italia può aiutare a colmare questa lacuna, fornendo loro l’opportunità di acquisire competenze specialistiche ed esperienze che possono essere applicate nei loro Paesi di origine. Ciò può contribuire a migliorare l’accesso alle cure mediche e ridurre l’impatto della mancanza di personale sanitario”. L’intero team italiano – guidato dal dott. Luca Autelitano, Coordinatore Clinico, dalla dott.ssa Costanza Meazzini, Coordinatore Scientifico, e dalla dott.ssa Angela Rezzonico, Coordinatore della logopedia – sarà coinvolto nella formazione dei due volontari: il dottor Soumalya Das e il dottor Sayan Mandal, infatti, assisteranno agli ambulatori multidisciplinari, alle presentazioni e ai corsi tenuti dai diversi specialisti del team, in ottica multidisciplinare, con l’obiettivo di seguire il lavoro di equipe nel trattamento dei casi.

“Il team del Centro di Cura di Milano lavora proprio come una grande famiglia – afferma Abhishek Sengupta, Regional Director for India, Russia and Italy, che ha avuto modo di visitare il Centro di Milano prima dell’avvio del progetto – Tutti sono ben consapevoli dei propri ruoli e delle proprie responsabilità individuali, i reparti sono in grado di comunicare tra loro facilmente e insieme condividono un unico obiettivo: fornire un’assistenza di alta qualità incentrata sui pazienti e sulle loro famiglie”.

Donne, Amnesty rilancia Campagna #Iolochiedo contro stupri e violenze

Donne, Amnesty rilancia Campagna #Iolochiedo contro stupri e violenzeRoma, 19 giu. (askanews) – Secondo l’OMS (2021), nel mondo una donna su tre nel corso della sua vita subisce violenze fisiche e/o sessuali, principalmente da parte di un partner intimo. Il report Donne vittime di violenza, pubblicato dal dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno lo scorso marzo, ha evidenziato come in Italia si registri un trend in crescita per le violenze sessuali: dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497), l’incremento è stato significativo e si è attestato, nel 2022, a 5.991 eventi (+33% dal 2020). Di fronte a un fenomeno così allarmante, per produrre un profondo cambiamento culturale, creare consapevolezza sul concetto di consenso e aumentare l’accesso alla giustizia per le sopravvissute allo stupro in Italia, Amnesty International Italia rilancia la campagna #IoloChiedo e ricorda che per sostenere questo impegno, è possibile destinare il proprio 5×1000 nella dichiarazione dei redditi all’Organizzazione leader nel mondo per la tutela dei diritti umani, indicando il codice fiscale 03 03 11 10 582.

Attualmente, il Codice penale italiano, all’articolo 609-bis, prevede che il reato di stupro sia necessariamente collegato agli elementi della violenza, della minaccia, dell’inganno, o dell’abuso di autorità. In nessun modo lo stupro viene definito “un rapporto sessuale senza consenso”. Pertanto, Amnesty International Italia chiede al ministro della Giustizia che la legislazione italiana si adegui alle norme internazionali, modificando l’articolo 609-bis del Codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso. “La Convenzione di Istanbul, il trattato internazionale di più vasta portata sul tema della violenza contro le donne, ha posto in maniera chiara il tema della necessità di passare dalla repressione alla prevenzione dell’abuso. Nonostante l’Italia abbia ratificato la Convenzione oltre dieci anni fa, il nostro codice penale non è mai stato aggiornato secondo le direttive del documento”, spiega Tina Marinari, coordinatrice della campagna #IoloChiedo di Amnesty International Italia, “la nostra legge è ancora specchio di una cultura basata sulla discriminazione di genere, sullo sbilanciamento di potere nelle relazioni e sulla colpevolizzazione della persona offesa. La paura, la vergogna e la mancanza di fiducia nel sistema giudiziario non devono essere fattori di dissuasione, per donne e ragazze, dal denunciare le aggressioni e maltrattamenti subiti”. Modificare una legge è certamente il punto di partenza, ma, di pari passo, va operato un cambiamento anche nelle percezioni e nella consapevolezza di tutti i cittadini. I dati ISTAT (2019) evidenziano come nel nostro paese è più che mai radicato il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita per il modo di vestire (23,9% degli intervistati) o se sotto effetto di alcool e droghe (15,1%). Il 39,3% degli intervistati ritiene inoltre che una donna sia perfettamente sempre in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero non lo desidera. Ancora, secondo un’indagine IPSOS condotta per Amnesty International Italia (2019), il 31% degli Italiani ritiene che il rifiuto di una donna sia un modo per “farsi desiderare”: il famoso luogo comune secondo cui le donne direbbero “no”, intendendo al contrario “sì”. “Quando si parla di violenza sessuale, è mentalità diffusa ritenere che la vittima sia in qualche modo responsabile dell’aggressione subita: per i vestiti che indossava, per l’atteggiamento mostrato, per la maniera in cui ha parlato – aggiunge Marinari -. Se vogliamo vivere in una società dove non siamo costretti a leggere ogni settimana notizie di femminicidi, stupri e violenze, dobbiamo partire con il radicale cambiamento culturale, rafforzando la consapevolezza nelle giovani generazioni sull’importanza del rispetto della reciproca libertà e autonomia, combattendo gli stereotipi di genere e chiarendo il concetto di consenso. Per questo, intendiamo promuovere la campagna #IoloChiedo nelle scuole e nelle piazze e ci impegniamo a coinvolgere le Istituzioni, da cui deve partire la revisione legislativa. Siamo convinti che il cambiamento che vogliamo produrrà effetti positivi nella nostra società, nella nostra cultura e, non da ultimo, nelle aule di tribunale. Per fare ciò, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: anche un piccolo gesto, come destinare il proprio 5×1000 ad Amnesty International, può fare una grande differenza affinché le donne non vengano lasciate sole”. E’ possibile con il proprio 5×1000 l’impegno quotidiano di Amnesty International attraverso un gesto semplice e gratuito, come apporre una firma sulla propria dichiarazione dei redditi, inserendo il codice fiscale 03 03 11 10 582.