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Premio Socialis 2023 a laureata Università Parma

Premio Socialis 2023 a laureata Università ParmaRoma, 4 dic. (askanews) – È andato a una laureata dell’Università di Parma il Premio Socialis 2023, destinato a tesi di laurea sulla responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile. La vincitrice della XXI edizione è Valentina Masci, del corso di laurea magistrale in Amministrazione e Direzione Aziendale, con la tesi Sviluppo sostenibile e Agenda 2030: un confronto tra società italiane ed europee: uno studio che mette a confronto la qualità della rendicontazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile presenti nei report di diverse società, costruendo poi un approfondimento delle informazioni raccolte.

Promosso dall’Osservatorio Socialis in collaborazione con Gruppo CAP, Saipem, MSD Italia e Bayer, il Premio Socialis accoglie studi e lavori accademici (42 gli Atenei aderenti all’edizione 2023) che si ispirano in particolare a 10 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e contribuiscono a dimostrare gli investimenti delle aziende nel farsi promotrici di programmi e azioni volti all’innovazione e alla sostenibilità.

Indagine Eikon: 97% italiani pensa sostenibilità come ambientale

Indagine Eikon: 97% italiani pensa sostenibilità come ambientaleMilano, 29 nov. (askanews) – Il 97% degli italiani e delle italiane che ha sentito parlare di sostenibilità si riferisce spontaneamente all’ambiente, mentre la sostenibilità sociale emerge solo se sollecitata. Eppure, la presenza di una leader donna è il punto di forza riconosciuto alle istituzioni ed è considerata un passo importante verso la parità di genere. Un “effetto Meloni” che fa crescere di un +5% la valutazione sulla sostenibilità sociale delle istituzioni ma che non combacia con il coinvolgimento di chi lavora: il 33% non trova tempo per impegnarsi in prima persona mentre il 18% si dichiara indifferente.

Questo quanto emerge dall’indagine annuale dell’ESG Culture LAB di Eikon Italia, che ha coinvolto un campione nazionale rappresentativo di 1600 persone, tra i 18 e i 65 anni, e che ha rilevato la conoscenza e la percezione della sostenibilità e il coinvolgimento in 7 su 17 Obiettivi SDGs 2030. La ricerca ha esplorato il coinvolgimento nella sfera personale, il giudizio sulle Istituzioni, ma ha anche analizzato il sotto-campione delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti e il loro coinvolgimento nella sfera professionale e il giudizio sull’organizzazione di appartenenza. I risultati dell’indagine sono stati presentati oggi, mercoledì 29 novembre, a Palazzo dell’Informazione, durante l’evento “Le nuove sfide della sostenibilità”, a cura di Eikon Italia. L’evento ha visto anche la partecipazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

”Transizione ecodigitale soluzione per dare slancio all’Italia”

”Transizione ecodigitale soluzione per dare slancio all’Italia”Milano, 29 nov. (askanews) – La transizione ecologica e digitale è l’elemento fondamentale su cui l’Italia deve investire per una vera strategia nazionale di ripresa e resilienza, per una vera indipendenza energetica e per l’adattamento agli effetti avversi del cambiamento climatico, con benefici per l’economia e nuova occupazione. L’innovazione tecnologica è per definizione il settore più dinamico e favorevole a raggiungere tale scopo, e deve essere considerata con tutte le sue potenzialità. Parlamento e Governo sono chiamati a un deciso e urgente cambio di passo su questioni cruciali come innovazione tecnologica green, economia circolare, ambiente e clima nell’interesse del Paese e dei cittadini. Una svolta equa e inclusiva che deve mettere al centro soprattutto i giovani nativi eco-digitali che con le loro competenze, capacità e attitudini sono chiamati al ruolo di protagonisti. Sono questi i principali temi affrontati ieri, 28 novembre, all’incontro nazionale della Rete EcoDigital che, insieme a Fondazione Homo Ex Machina, con il patrocinio della Fondazione UniVerde e con la Media partnership di Radio Radicale e TeleAmbiente, ha rilanciato a Roma il nuovo incontro nazionale “La rivoluzione EcoDigital. Libertà energetica e giustizia climatica. Giovani, innovazioni, best practice e norme per una transizione Ecologica e Digitale rapida ed equa” che si è svolto alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e in diretta streaming su Radio Radicale.

“Dobbiamo intervenire subito, le emergenze climatica e sociale peggiorano – sottolinea Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e Promotore Rete EcoDigital – . Migliaia di attivisti, imprenditori e amministratori, in gran parte giovani, stanno già operando per costruire le basi di un’Italia più ecologica, solidale e digitale. Le adesioni e le best practice che stanno giungendo da tutta Italia sono una speranza concreta per accelerare la transizione ecodigital che è l’unica garanzia di vera indipendenza energetica e slancio tecnologico per un benessere duraturo. La transizione ecologica per 100% rinnovabili e quella digitale, che consenta di controllare e ottimizzare consumi, verificare spese e opere, indirizzare i comportamenti pubblici e privati, vanno coordinate e rese efficaci. Una visione che si ispira al Green Deal europeo e l’Italia deve puntare subito sulle rinnovabili senza barriere ideologiche e burocrazia in eccesso”. “Il 30 si aprirà a Dubai la Cop 28, siamo ormai fuori tempo massimo per agire e fermare il riscaldamento del Pianeta, i cui effetti sono ormai sempre più devastanti. Davanti a questa grave emergenza non si assumono le decisioni conseguenti e soprattutto non si accelera sulla riconversione ecologica per superare al più presto l’economia fossile – ha puntualizzato Loredana De Petris, promotrice della Rete EcoDigital -. La transizione nel nostro Paese è ferma, anzi si fantastica di hub del gas, si perde tempo sul nucleare. Eppure sarebbe un grande aiuto ad un’economia ferma, se non proprio in recessione, e di grande aiuto a livello sociale. Oltretutto il Governo ha messo fine al mercato tutelato e dato incentivi alle imprese energivore”.

Luiss, Premio Non Sprecare 2023: focus sul cibo, le idee vincenti

Luiss, Premio Non Sprecare 2023: focus sul cibo, le idee vincentiRoma, 23 nov. (askanews) – Nel mondo si spreca quasi un terzo del cibo che si produce e l’Italia fa la sua parte con circa 67 chilogrammi di alimenti commestibili per abitante dispersi ogni anno. Un fenomeno che va arginato. Ed è con questo obiettivo che aziende, startup, scuole, istituzioni e associazioni hanno aderito alla XIV edizione del Premio Non Sprecare, dedicata proprio al contrasto degli sprechi alimentari, che si è chiusa oggi con la consegna dei riconoscimenti ai migliori progetti nel Campus dell’Università Luiss Guido Carli. Molte le idee premiate per ridurre i rifiuti, aumentare le possibilità di conservazione, incentivare stili di vita e consumi sostenibili.

L’iniziativa, nata da un’idea di Antonio Galdo – direttore di www.nonsprecare.it – e promossa dalla Luiss, intende promuovere buone pratiche anti-spreco e ha raccolto oltre cento idee innovative. “Lo spreco del cibo va contrastato alla radice, lungo tutta la filiera alimentare. Nella produzione e nella distribuzione la tecnologia può aiutare molto, ma quando si tratta di consumi domestici, allora servono soprattutto consapevolezza, responsabilità e qualche gesto concreto, come quelli che abbiamo deciso di premiare quest’anno”, ha commentato Galdo. Per questa edizione, trasmessa su Luiss Social TV e sulla pagina Facebook Non Sprecare, sono state sei le categorie coinvolte: Personaggio, Istituzioni, Scuole e Università, Startup, Associazioni e Aziende. Per la categoria Personaggio è stata premiata la storia di Antonio e Tarek: il primo un pensionato del Cremonese, il secondo un giovane proveniente dal Bangladesh, le cui vite si incrociano per caso a Milano e non si lasciano più, fino a diventare padre e figlio. Dall’incontro è nato anche un libro, “Tarek e gli altri”.

Il Premio Istituzioni è stato attribuito al Comune di Candela, piccolo centro in provincia di Foggia che ha sperimentato con successo un progetto 3R (Ricicla, riusa, riduci) con il quale si incentivano i cittadini a scegliere consumi e stili di vita in grado di ridurre i rifiuti da smaltire grazie a un bonus economico per l’acquisto di prodotti ecosostenibili. Un’idea semplice, originale ed efficace che porta vantaggi per l’amministrazione pubblica e per le persone. Al primo posto nella categoria Scuole e Università, i ragazzi del liceo Sensale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, che sono riusciti a realizzare un progetto per il recupero della cenere altrimenti sprecata delle pizzerie della zona e la sua trasformazione in un detersivo ecosostenibile.

Il Premio Startup è andato a Vaia, progetto nato dopo la tempesta del 2018 nelle Dolomiti dall’idea di tre ragazzi, che recuperano il legno degli alberi abbattuti per costruire oggetti di design. Ne hanno venduti già 80mila pezzi, piantando altrettanti alberi per favorire la riforestazione dell’area. Tra le Associazioni, è stato premiato il Centro anziani di Trastevere, a Roma, un luogo dove gli anziani si incontrano per fare comunità e vincere la solitudine: insieme imparano le lingue, ballano, lavorano a maglia, giocano a scacchi. Tra le iniziative avviate, anche la creazione di una compostiera, dove gli scarti alimentari diventano concime per l’orto biologico in cui sono coltivate spezie da utilizzare in cucina. Ad aggiudicarsi la categoria Aziende, infine, è stata AgreeNET che, con il suo involucro Ally, trasforma le bucce in pellicole commestibili. Un nuovo metodo per la conservazione di frutta e verdura con meno sprechi e più riciclo, lungo l’intera filiera produttiva nato dalla collaborazione tra l’azienda e il Politecnico di Torino.

I vincitori di ciascuna categoria hanno ricevuto in premio prodotti del gruppo Alce Nero pari al proprio peso. Per sensibilizzare tutta la comunità universitaria sul tema della povertà alimentare e sulla lotta agli sprechi, la Luiss ha ospitato, inoltre, nel Campus di Viale Romania una raccolta di generi a lunga conservazione, con l’obiettivo di donarli alle famiglie in situazioni di forte difficoltà. L’iniziativa, organizzata insieme al Banco Alimentare del Lazio prosegue l’impegno intrapreso dall’Ateneo lo scorso maggio, con la donazione di oltre 200 chilogrammi di cibo raccolti per i più fragili.

Efficientamento idrico, appello alla politica per certificati blu

Efficientamento idrico, appello alla politica per certificati bluMilano, 21 nov. (askanews) – Le transizioni energetica ed ecologica sono incomplete senza una transizione sostenibile anche nella gestione delle risorse idriche. Occorre prevedere norme, misure ed eventuali incentivi per favorire l’adozione di sistemi di efficientamento idrico innovativi e di precisione da parte di imprese agricole e industrie. È questa la proposta lanciata al convegno “Risparmio idrico è efficientamento energetico?! Dai certificati bianchi ai certificati blu per imprese agricole e industria sostenibili”, promosso da Fondazione UniVerde e ANBI con la main partnership di Acquedotto Pugliese, che si è svolto questa mattina al Palazzo Santa Chiara a Roma.

Dalle drammatiche alluvioni alle prolungate siccità passando per l’inquinamento delle acque dolci: gli effetti del cambiamento climatico in atto e delle attività antropiche si ripercuotono sulla disponibilità delle risorse idriche, in quantità e qualità, e si prevede che tali impatti si intensificheranno nei prossimi anni. L’Italia non è immune a questi fenomeni e la loro maggior frequenza e intensità deve sollecitare iniziative per un uso più intelligente e sostenibile della risorsa acqua: un percorso che interessa Istituzioni, imprese, organizzazioni di categoria e tutti i settori produttivi. In particolare, la proposta lanciata al convegno è quella di istituire meccanismi di incentivi al risparmio idrico, simili a quelli già impiegati per il contenimento delle emissioni inquinanti (ETS) o per l’efficienza energetica (certificati bianchi) al fine di promuovere innovazione e applicazione delle migliori soluzioni tecniche di efficientamento idrico per approvvigionamenti e usi agricoli e industriali. L’evento, trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale, è stato organizzato in collaborazione con gli event partners: AVR federata Anima Confindustria, GMT, Almaviva; e con Italpress, Askanews, La Notizia, TeleAmbiente e TVA in qualità di media partners.

Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde): “Introdurre forme di incentivazione come i certificati blu, sull’esempio dei certificati bianchi adottati già con successo per l’efficienza energetica, permetterebbe di mettere in campo quelle indispensabili azioni per l’efficientamento idrico dei settori maggiormente water intensive. È questo il senso della nostra iniziativa di oggi, riportare al centro del dibattito la necessità di una policy virtuosa oltre a incoraggiare una reale e concreta presa di coscienza collettiva sull’importanza delle azioni di risparmio, riuso e riutilizzo dell’acqua a tutti i livelli. Senza dimenticare che va affrontato anche l’annoso tema delle infrastrutture idriche che vanno aggiornate e manutenute. Occorre quindi una convergenza di intenti e di azioni tra Istituzioni, politica, attori del settore idrico e produttivo del Paese per garantire un approvvigionamento sostenibile della risorsa nel lungo periodo e rafforzare la resilienza degli ecosistemi connessi”. Francesco Vincenzi (Presidente di ANBI): “La sostenibilità ambientale non può prescindere da quelle economiche e sociali e, in questa direzione, va la proposta dei certificati blu; analogamente ANBI ha lanciato la certificazione Goccia Verde, a garanzia d’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica nel sistema agroalimentare, così come da anni è attivo il servizio Irriframe per il miglior consiglio irriguo agli agricoltori. Non solo: la transizione verso modelli idrici più sostenibili può essere anche occasione di nuova occupazione. La crisi climatica evidenzia con forza la necessità di efficientare la reta idraulica del Paese per ottimizzare la gestione dell’acqua sui territori; nel nostro piano, a fronte di un investimento di circa 4 miliardi per 858 interventi lungo la Penisola, prevediamo l’attivazione di oltre 21.000 posti di lavoro”.

Francesca Portincasa (Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese): “Acquedotto Pugliese è nato sostenibile poco più di un secolo fa grazie a un’opera ingegneristica, il Canale Principale, unica nel suo genere, e continua ad esserlo oggi con investimenti mirati. Sostenere l’iniziativa dei certificati blu è pienamente coerente con il Piano Strategico 2022-2026 di AQP che ha fra le sue priorità la tutela della risorsa idrica, l’economia circolare e la transizione energetica. Tra l’altro recentemente, a Ecomondo nella Fiera di Rimini, abbiamo presentato i primi dati di uno studio sul climate change realizzato con il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Gestire il clima che verrà sarà determinante per garantire acqua potabile ai territori”. Gian Marco Centinaio (Vicepresidente del Senato della Repubblica): “Ridurre il consumo di acqua è uno degli obblighi ai quali siamo chiamati nell’ambito della transizione ecologica delle nostre attività. Una migliore gestione della risorsa idrica è una priorità per il Governo, che è già intervenuto per accelerare la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Ma occorre un’azione sinergica, che veda impegnati tutti, dai singoli cittadini, alle imprese, fino alle Istituzioni. Queste ultime devono accompagnare e favorire le azioni che comportano una riduzione del consumo di acqua e, in questo quadro, la soluzione dei certificati blu prospettata dal position paper presentato oggi merita di essere presa in seria considerazione”.

Valentino Valentini (Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy), in un videomessaggio, ha sottolineato che l’introduzione di certificati blu stimolerebbe la promozione della sostenibilità e l’innovazione tecnologica per il trattamento e l’uso dell’acqua, oltre a una maggiore coscienza condivisa, ma bisogna fare attenzione a non lasciare indietro le piccole e medie imprese. Vannia Gava (Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), in una nota ha dichiarato “accolgo con curiosità l’idea di istituire un meccanismo di certificati blu come strumento per promuovere la riduzione dei consumi idrici e incentivare le opere di efficientamento”.

Clima, Pichetto: “Obiettivo ridurre la temperatura entro il 2030″

Clima, Pichetto: “Obiettivo ridurre la temperatura entro il 2030″Catania , 13 nov. (askanews) – “C’e’ un obiettivo che l’Italia ha condiviso e sottoscritto, quello di agire per ridurre di un grado e mezzo la crescita della temperatura entro il 2030. La sfida e’ enorme perchè una parte del mondo non agisce ancora in questa direzione. Noi abbiamo preparato un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico che prevede un intervento molto forte sull’energia perche’ la mitigazione riusciamo aggiungerla solo agendo sul cambiamento. Ci stiamo adoperando per passare dal fossile al rinnovabile sfruttando il sole ed il vento anche della Sicilia”. Così a Catania il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto al convegno sulle Opportunita’ industriali della transizione energetica per la Sicilia, l’Italia e l’Europa su iniziativa del “The European House-Ambrosetti”.

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In moto in Africa per raccontare la rinascita di chi riceve protesi usate

In moto in Africa per raccontare la rinascita di chi riceve protesi usateMilano, 13 nov. (askanews) – “Dopo il mio grave incidente motociclistico ho capito che poter aver accesso a protesi in casi come il mio è la precondizione per poter avere una seconda possibilità di tornare a vivere una vita pressoché normale”. Luca Falcon nel 2016 fu vittima di un incidente in moto, in seguito al quale perse la gamba sinistra. Da allora le sue giornate contano sul supporto indispensabile di una protesi. Quell’incidente, però, Luca ha deciso di trasformarlo in un’opportunità, per sé e per gli altri.

Stretto tra la voglia di continuare a viaggiare in moto e il bisogno di dare un senso a quella tragedia, nel 2020, insieme a sua moglie, Giulia Trabucco, ha fondato l’associazione no profit Karma on the roads, che promuove, unica realtà in Italia a farlo, la raccolta e il ricondizionamento di protesi ortopediche usate, destinate a chi ne ha bisogno. E ora insieme sono pronti a partire per una nuova avventura: Ride Your Life – Ghana 2023, un viaggio solidale, realizzato col supporto di Müller Italia nell’ambito del programma di sostenibilità sociale Müller for People, che li porterà a percorrere in moto la costa africana da Tangeri ad Accra per documentare l’importanza del riciclo delle protesi ortopediche per coloro che hanno subito amputazioni in Paesi dove sono pressoché inaccessibili. “Nonostante tutto, la moto mi ha salvato la vita perché è lei che mi ha dato la motivazione per ricostruirne una nuova. – ha raccontato Falcon in questa intervista ad askanews – Da un letto di ospedale sognavo di tornare a viaggiare in moto; e ho sentito il bisogno di trasformare la mia passione in qualcosa di più concreto. Allora abbiamo unito al viaggio qualcosa che potesse essere utile per altre persone. Così è nato il nostro primo progetto nel 2020 quando abbiamo scoperto Legs4Africa, questa sorprendente associazione inglese con sede a Bristol che raccoglie protesi usate nei Paesi sviluppati e le spedisce a vari centri di riabilitazione in Africa, per essere riadattate e consegnate a chi ne ha bisogno”.

L’Organizzazione mondiale della sanità stima che solo un diversamente abile su 10 nel mondo ha accesso ad ausili. In Italia non esiste un programma per il riuso e riadattamento di protesi artificiali: questi dispositivi medicali, essendo su misura, una volta dismessi diventano “rifiuti”. In realtà, a parte l’invaso che va personalizzato su ogni individuo, il resto dei componenti può essere riutilizzato. Partendo da questa consapevolezza, Luca e Giulia con la loro Karma on the Road Aps negli ultimi due anni sono riusciti a raccogliere oltre 580 protesi usate, donandole a vari centri riabilitativi dell’Africa, oltre a promuovere l’apprendimento delle tecniche di adattamento del materiale protesico di riciclo. E ora sono pronti per la loro nuova avventura. “Questo viaggio è nato un po’ alla volta. Il primo, che abbiamo intrapreso nel 2020 in Africa, era nato per raccogliere fondi per Legs4Africa, in modo che l’associazione potesse spedire le protesi già raccolte in autonomia. Quando siamo tornati in Italia – ci ha raccontato ancora Luca – abbiamo scoperto che erano riusciti a spedire 206 protesi e abbiamo capito quanto fosse importante il lavoro che stavano facendo. Da quel giorno Karma On The Road è diventata a tutti gli effetti una non-profit. Noi raccogliamo le protesi e le facciamo recapitare ai centri di raccolta di Legs4Africa dove vengono ridistribuite agli oltre 20 centri di riabilitazione in tutta l’Africa subsahariana. Quando abbiamo visto che la maggior parte di esse venivano consegnate nel centro riabilitativo di Accra in Ghana, l’Orthopedic training center, abbiamo deciso di andare a trovarli. Ride Your Life – Ghana 2023 nasce per raccogliere le testimonianze di queste persone che hanno avuto la possibilità di cambiare la loro vita grazie ai dispositivi protesici che hanno ricevuto. Vogliamo raccontare e documentare le loro esperienze per far conoscere al mondo la realtà di coloro che sono tornati o stanno tornando ad avere una vita pressoché normale”.

Il viaggio durerà circa due mesi e porterà Luca e Giulia ad attraversare in moto sette frontiere (Marocco, Mauritania, Senegal, Gambia, Guinea, Costa d’Avorio, Ghana), seguiti, in auto da un driver esperto e dal regista Giovanni Montagnana. Ne nascerà un docu-film che, tappa dopo tappa, accanto alla storia di Luca e Giulia, permetterà di conoscere la nuova vita di chi ha ricevuto una protesi, le sfide che deve affrontare e l’impegno del centro riabilitativo per supportare queste persone. Al loro fianco anche Müller Italia, che col programma Müller For People è main sponsor di Ride Your Life – Ghana 2023. “La possibilità di sostenere Ride Your Life – Ghana 2023 è per tutti noi motivo di grande orgoglio: si tratta di un progetto straordinario che ha il merito di contribuire a rendere più semplice e piena la vita di chi ha delle disabilità, ma anche di sensibilizzare su tematiche importanti relative all’inclusione, ancora purtroppo poco raccontate e conosciute – ha spiegato Paola Scandola, direttore marketing di Müller Italia – Il supporto di Müller Italia a Ride Your Life – Ghana 2023 rientra all’interno di Müller for People, il percorso a lungo termine di sostenibilità sociale della nostra azienda, un programma di inclusione attraverso cui Müller Italia sostiene, realizza e divulga iniziative diverse tra loro ma legate da uno stesso obiettivo: consentire di vivere le proprie passioni anche a chi ha diversità fisiche. Non singoli eventi, quindi, ma progetti che si sviluppano nel tempo e richiedono costanza nell’impegno”. “Energia, passione e spirito di iniziativa sono certamente i valori che più ci accomunano a questi due ragazzi giovani e intraprendenti che hanno vissuto una terribile esperienza ma hanno avuto anche la forza di trasformarla in una ‘seconda’ vita”, ha concluso Scandola.

Seconda vita che viene donata tutte le volte che una protesi usata torna a essere utile per qualcuno. “Il motivo per cui gireremo un documentario è proprio questo: vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e attirare l’attenzione anche delle istituzioni così che possano interessarsi al problema – ha sottolineato Giulia Trabucco – Noi abbiamo sollevato la questione del fatto che in Italia non si recuperano le protesi usate ma abbiamo trovato anche la soluzione, donarle a Legs4Africa”. “A me credo sia stata data una seconda possibilità. È chiaro che, se non avessi ricevuto le protesi, sarebbe stata una seconda possibilità decisamente più complessa – ha concluso Luca Falcon – Senza una protesi non riesci a fare pressoché nulla. Con Karma On The Road Aps vogliamo dare quella marcia in più a una persona che ci sta provando”.

Risparmio idrico e imprese sostenibili, convegno UniVerde-ANBI

Risparmio idrico e imprese sostenibili, convegno UniVerde-ANBIRoma, 13 nov. (askanews) – Caldo estremo e siccità record alternate ad alluvioni che mettono in ginocchio l’intero Paese e tutti i settori produttivi. L’uso efficiente della risorsa idrica è un tema sempre più all’ordine del giorno e interessa l’intero tessuto sociale. Le immagini dei letti aridi dei fiumi, come anche le devastanti inondazioni ormai sempre più frequenti, sono una drammatica attualità i cui effetti creano enormi danni e ingenti perdite. Le inadeguate azioni di prevenzione dei decenni passati rendono fondamentali politiche serie di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico prevedendo norme, misure ed eventuali incentivi che possano favorire l’efficientamento idrico, magari sul modello di successo dei certificati bianchi, per una gestione sana del bene comune più prezioso, minimizzandone gli sprechi. L’efficientamento idrico per gli usi agricoli e industriali, in tale contesto, è strategico e permetterebbe la nascita di nuovi attori come le ESCo dell’acqua.

Di questi temi si parlerà al convegno “Risparmio idrico è efficientamento energetico ?! Dai certificati bianchi ai certificati blu per imprese agricole e industria sostenibili”, promosso da Fondazione UniVerde e ANBI con la main partnership di Acquedotto Pugliese, che si terrà martedì 21 novembre, ore 9:30, presso Palazzo Santa Chiara (Piazza di Santa Chiara, 14) a Roma. L’evento è organizzato in collaborazione con gli event partners: AVR federata Anima Confindustria, GMT, Almaviva; e con Italpress, Askanews, La Notizia, TeleAmbiente e TVA in qualità di media partners. IL PROGRAMMA – Dopo l’introduzione di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde), Francesco Vincenzi (Presidente di ANBI) e Francesca Portincasa (Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese), sarà presentato il position paper di Ref Ricerche su “Risparmio e tutela della risorsa idrica: verso i certificati blu per gli usi industriali” a cura di Samir Traini (Partner di REF Ricerche).

Al primo panel “Pitch di ESCo, mondo agricolo, industria e terzo settore” interverranno: Vittorio Cossarini (Presidente di AssoESCo), Ettore Prandini (Presidente di Coldiretti), Alessandro Durante (Segretario Generale di AVR – Anima Confindustria), Enrico Giovannini (Direttore scientifico ASviS), Massimiliano Evangelista (Account Manager e Sales Strategic Lead Ambiente e Territorio di Almaviva), Adriano Maroni (Consigliere d’Amministrazione su ESG, Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone e Fermano), Gianfranco Nicolè (Presidente di GMT), con il coordinamento di Gianni Todini (Direttore di Askanews). Sarà la volta dell’intervento sul tema “Global water scarcity” di Cristina Franchini (Relazioni esterne di UNHCR, Rappresentanza per l’Italia, la Santa Sede e San Marino) e, a seguire, il secondo panel “Agenda 2030 e governance delle risorse idriche” con: Gian Marco Centinaio (Vicepresidente del Senato della Repubblica), Valentino Valentini (Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Vannia Gava (Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Tullio Ferrante (Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Patty L’Abbate (Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati), Nicola Dell’Acqua (Commissario straordinario per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica), Andrea Guerrini (Componente del Collegio di ARERA e Presidente di WAREG European Water Regulators), Paolo Arrigoni (Presidente del GSE), con la moderazione di Alessio Falconio (Direttore di Radio Radicale).

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.

Premio sviluppo sostenibile: sul podio Genova, Legnano e Torino

Premio sviluppo sostenibile: sul podio Genova, Legnano e TorinoMilano, 9 nov. (askanews) – Un progetto per realizzare una “città circolare” a Genova, realizzato da Amiu Genova in collaborazione con il Comune di Genova. Interventi, integrati per sviluppare la mobilità lenta, migliorare la sicurezza e la qualità degli spazi urbani periferici del Comune di Legnano. E un progetto per la gestione dell’acqua piovana in una struttura di Torino della Società Metropolitana Acque di Torino-Smat spa. Sono i vincitori del Premio Sviluppo Sostenibile 2023, istituito per il tredicesimo anno dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Ecomondo-ItalianExhibition Group con il patrocinio del Mase, destinato a imprese, startup e Amministrazioni locali che si siano distinte per eco-innovazione, efficacia dei risultati ambientali ed economici e del loro potenziale di diffusione e che ha visto in concorso tre settori: economia circolare, mobilità sostenibile, gestione circolare delle acque.

Altre 9 Imprese o Amministrazioni, per ciascuno dei 3 settori in gara, salgono sul podio ad Ecomondo per ricevere la targa come migliori dei rispettivi settori. “Il premio – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – è ormai diventato la vetrina di eccellenza delle buone pratiche di green economy. Mai come quest’anno, infatti, abbiamo ricevuto tante candidature e tante di qualità eccellente. E’ stata anche molto alta la partecipazione di amministrazioni e aziende pubbliche locali a dimostrare come una nuova coscienza verde si sia ormai diffusa sul territorio al fine direndere più sostenibile la vita dei cittadini”.

Quest’anno il Premio per lo sviluppo sostenibile è dedicato a Lorenzo Cagnoni: il Presidente di Ecomondo e poi di Ieg è stato un promotore centrale di questa iniziativa a sostegno della diffusione dell’innovazione per la sostenibilità ecologica.

Nasce Haiki+, il polo tecnologico per la gestione dei rifiuti

Nasce Haiki+, il polo tecnologico per la gestione dei rifiutiMilano, 7 nov. (askanews) – Nasce Haiki+, il nuovoecosistema integrato per la gestione dei rifiuti nato dall’unione di quattro realtà già attive nel sistema dell’economia circolare: HaikiRecycling, Haiki Mines, Haiki Cobat e Haiki Electrics. Haiki+ – presentato oggi ad Ecomondo, la fiera per la transizione ecologica più importante di Italia – è il one-stop shop dell’economia circolare in grado di gestire la raccolta, il trattamento e la valorizzazione di grandi quantità di rifiuti a 360 gradi e su tutto il territorio nazionale, contribuendo in maniera concreta e incisiva al processo di transizione ecologica del nostro territorio.

“Haiki+ è uno dei più grandi player di eccellenza nel sistema dell’economia circolare che, grazie alle competenze delle quattro anime che lo costituiscono e al valore integrato dei servizi offerti, mira non solo alla corretta gestione dei materiali di scarto ma vuole essere una guida nel processo di transizione ecologica del nostro Paese – ha commentato Nicola Colucci, presidente di Haiki+ -. Il processo di transizione ecologica richiede un approccio circolare e sostenibile della gestione dei rifiuti. Per fare la differenza è necessaria l’esperienza di chi conosce il settore da anni e può trasformare ciò che viene percepito come un dovere e uno scarto in risorsa e concrete opportunità di business: questa è Haiki+”. Il gruppo, attivo nel settore da più di 30 anni, concretizzerà nel corso del prossimo biennio una serie di progetti inseriti in un percorso di innovazione settoriale che fa del recupero delle materie prime non solo un fattore chiave nella lotta contro la crisi climatica ed ecologica ma anche un elemento di competitività sul mercato. In quest’ottica si inserisce Cyclus, la nuova rete certificata di autodemolitori costituita da Haiki Cobat, nata perpromuovere la circolarità del comparto automotive, gestendo in trasparenza e sicurezza il fine vita delle vetture fuori uso e al tempo stesso favorendo il recupero di materie prime preziose. Missione che diventa ancora più urgente alla luce della proposta del nuovo Regolamento europeo sull’End of Life Vehicle.

Nell’ambito del settore delle batterie invece, Haiki+ sta sviluppando l’Innovative and Sustainable Plant for BatteriersRecycling, il nuovo impianto di recupero di pile, batterie e accumulatori e per lo stoccaggio di rifiuti che sorgerà nel 2024 a Pollutri, con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di batterie destinata ad aumentare a livello globale di 14 volte entro il 2030. Inoltre, grazie alla collaborazione tra la start up 9-Tech, e al finanziamento Pnrr ottenuto con Veritas, Haiki Mines darà vita ad un eco-distretto circolare in grado di gestire mila tonn. annue di pannelli fotovoltaici per recuperare l’87% dei materiali con elevata purezza, impiegabili poi come materia prima seconda, fra cui il silicio (critical raw material).