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Barilla e Davines insieme per un progetto di agricultura rigenerativa

Barilla e Davines insieme per un progetto di agricultura rigenerativaMilano, 30 mag. (askanews) – Davines group, realtà impegnata nel settore della cosmetica professionale, e Barilla hanno dato vita a “Bello e Buono”, un progetto triennale dedicato all’agricoltura rigenerativa, con l’obiettivo di sviluppare sistemi e pratiche agricole che favoriscano la “rigenerazione” dei suoli, sia dal punto di vista ambientale che sociale.

L’accordo nasce dal bisogno di curare aree agricole che negli ultimi anni sono state sottoposte a coltivazioni intensive e uso non responsabile di fitofarmaci. A pochi chilometri da Parma, presso le sedi di Barilla e di Davines, sono state predisposti 10.000 metri quadrati di terreno in cui i team di ricerca agronomica delle due aziende hanno avviato la sperimentazione della coltivazione in rotazione di cereali e piante destinate al buon cibo, come il grano tenero, il grano duro e il cece, e alla produzione di essenze utilizzate dall’industria cosmetica, come la melissa, la calendula e la lavanda. Una pratica, quella della rotazione, che consiste nell’alternare anno dopo anno le colture sullo stesso terreno, seguendo uno schema preciso che permetta alle diverse coltivazioni di avvantaggiarsi l’una dell’altra. “L’approccio di Barilla è basato sulla ricerca, lo studio e la misurazione, al fine di porre delle solide basi scientifiche per migliorare l’ambiente in cui viviamo attraverso le nostre filiere ed i nostri prodotti – ha dichiarato Elena Bertè, agronomy Research Manager del gruppo Barilla – Il termine rigenerativo esprime di per sé il concetto di ‘ripristino’ dell’equilibrio della terra e della conservazione della biodiversità; la transizione verso questo sistema di coltivazione è un processo che richiede tempo e in cui il coinvolgimento e la valorizzazione del ruolo dell’agricoltore saranno fondamentali ed imprescindibili”. “Il 60-70% di tutti i suoli europei è definito non in salute o in condizioni di degrado a causa di pratiche agricole non adatte, dell’inquinamento, urbanizzazione e per l’effetto dei cambiamenti climatici – ha ricordato Dario Fornara, research director di Eroc (European regenerative organic center) del gruppo Davines – La perdita significativa di sostanza organica e di biodiversità nei terreni agricoli rispecchia pienamente questo degrado. La soluzione sta nella riscoperta di pratiche agricole che favoriscono (e non impediscono) i processi biogeochimici naturali che avvengono nell’ecosistema suolo. Pratiche agricole biologiche rigenerative hanno questa capacità di favorire l’accumulo di carbonio organico nel suolo, di aumentare la diversità biologica dei terreni e di creare agro-ecosistemi più resilienti ai cambiamenti climatici”. Attraverso il programma “Bello e buono” Barilla e Davines metteranno a confronto tecniche di agricoltura sostenibile con quelle di agricoltura rigenerativa. Il progetto, a livello scientifico, vuole misurare l’impatto di pratiche agricole diverse sull’aumento della sostanza organica del suolo, primo indicatore della sua fertilità, e della biodiversità e vuole valutare l’impatto della coltivazione di colture appartenenti a filiere diverse sull’economia di un’azienda agricola.

A Cremona un murale antismog che riduce i gas nocivi nell’aria

A Cremona un murale antismog che riduce i gas nocivi nell’ariaMilano, 30 mag. (askanews) – Un murale antismog per un duplice obiettivo: da un lato, lanciare un forte messaggio di sensibilizzazione sull’importanza della qualità dell’aria, e dall’altro contribuire attivamente alla riduzione dell’inquinamento grazie all’uso di una particolare pittura fotocatalitica in grado di trasformare fino al 65% dei gas nocivi presenti nell’aria in sostanze a basso o nullo impatto ambientale.

E’ un progetto artistico dall’alto valore per la comunità locale quello inaugurato oggi oggi a Cremona nella sede del principale stabilimento al nord di Liquigas, primo player italiano nella distribuzione di GPL e GNL che ha promosso la realizzazione del murale nell’ambito del contest creativo del progetto educational “1, 2, 3…Respira!”, l’iniziativa nata 5 anni fa per favorire una maggiore conoscenza tra gli studenti delle scuole medie dei temi dell’inquinamento atmosferico e delle fonti energetiche disponibili, coinvolgendo sino ad oggi 150 mila ragazzi e 25 mila istituti in tutta Italia. L’opera, realizzato dal giovane street artist Marco Cerioli, si ispira all’elaborato della classe 2 D dell’Istituto Comprensivo di Bruino, in provincia di Torino, dal titolo “Per continuare ad esistere”, che si è aggiudicato il riconoscimento speciale dell’edizione dell’anno scolastico 2021-22 del progetto didattico ed esprime in maniera artistica l’idea di futuro degli studenti, libero dalle sostanze inquinanti. L’opera, caratterizzata da colori tenui in armonia cromatica con l’ambiente antistante dei prati e dei campi agricoli che si affacciano su una delle arterie stradali principali di Cremona, si estende lungo tutta la recinzione esterna dello stabilimento e rappresenta un mondo iconico fatto prettamente da elementi botanici in cui l’uomo, con le sue scelte energetiche sostenibili, e la natura convivono in perfetta simbiosi. Il murale è stato realizzato con il supporto di Boero, azienda che ha messo a disposizione Solarya 65, un innovativo rivestimento silossanico per esterni autopulente che riduce l’inquinamento outdoor e conserva le cromie nella loro vividezza originale. Sempre a Cremona Liquigas ha già contribuito ad un progetto di riqualificazione urbana collaborando con l’Amministrazione Comunale per la realizzazione di una pista ciclabile che corre lungo lo stabilimento.

“In Liquigas da anni ci impegniamo a mantenere alta l’attenzione sull’inquinamento dell’aria e sulla necessità di mettere in atto scelte responsabili in grado di impattare positivamente su questo problema che mette a rischio la salute e l’ambiente – commenta sottolinea Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas, presente alla cerimonia di inaugurazione -. Con il progetto didattico ‘1,2,3…Respira!’ ogni anno coinvolgiamo migliaia di studenti in tutta Italia accompagnandoli alla scoperta delle fonti energetiche e delle loro diverse proprietà, insegnando loro a sviluppare consapevolezza su quali siano le più e le meno sostenibili, di modo che possano diventare adulti consapevoli in un periodo come questo, in cui la transizione ecologica richiede spesso di operare scelte non sempre immediatamente comprensibili, se non ad una lettura strutturata e secondo una visione di lungo termine”. “Questo progetto si inserisce all’interno di un percorso di responsabilità sociale e ambientale che Boero sta portando avanti da diversi anni e che tende ad un modello di sviluppo in armonia con gli equilibri naturali, sia dell’ambiente sia delle persone. La ricerca e lo sviluppo dei nostri prodotti tiene da sempre in considerazione l’impatto ambientale da questi generato, e lavora quindi per garantire elevate performance tecniche e qualitative”, evidenzia Riccardo Carpanese, Group Marketing Director, Gruppo Boero.

Sono 15 le scuole di Cremona e Provincia, per un totale di oltre 1800 studenti, che hanno partecipato dal 2018 ad oggi al progetto didattico “1,2,3…Respira”. Gli Istituti comprensivi 5 Cremona – Scuola Secondaria di I grado di Sesto Cremonese e dell’Istituto Comprensivo – Scuola Secondaria di I grado di Vescovato si sono aggiudicate il secondo posto a pari merito nel contest relativo all’edizione dell’anno scolastico 2021/22 con un progetto Instagram in cui dei Visual forniscono informazioni sulla sostenibilità e sulle fonti energetiche a basse emissioni. Nel 2022 Liquigas, in collaborazione con Boero, ha realizzato un primo murale antismog dal titolo “Cyberpunk Parrot” a Milano nell’area giochi Cesare Pagani a Dergano, un quartiere già oggetto di rinnovo dell’arredo urbano da parte dell’Amministrazione cittadina. Il murale rappresenta la volontà di portare la voce e le necessità dei giovani italiani all’attenzione del mondo, invitando a riflettere sulla minaccia che l’inquinamento rappresenta per il futuro del pianeta.

Conou: raccolto 100% olio lubrificante usato, rigenerato il 98%

Conou: raccolto 100% olio lubrificante usato, rigenerato il 98%Roma, 30 mag. (askanews) – Nel 2022 il Consorzio Nazionale Oli Usati (CONOU) ha raccolto 181 mila tonnellate di olio lubrificante usato: la totalità del raccoglibile. Del raccolto, oltre il 98% è stato rigenerato, con la produzione di ben 118 mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38 mila tonnellate di bitumi e gasoli. L’attività ha avuto effetti positivi in termini economici e sociali: un risparmio di circa 130 milioni di euro sulla bolletta petrolifera per importazioni di greggio evitate, un impatto economico rilevante e lavoro per 1.216 persone tra occupazione diretta e indotto. Sono alcuni dei dati emersi durante la presentazione a Roma del Rapporto di Sostenibilità 2022 del CONOU.

“I processi di circolarità per l’uso efficiente delle risorse nello sviluppo di tecnologie e know-how organizzativo applicati nella Filiera del CONOU hanno permesso di creare una catena di valore per l’ambiente, l’economia e la salute umana senza eguali in Europa. Grazie al ruolo svolto dal Consorzio come bilanciatore, arbitro e controllore della sua filiera di 60 aziende sul territorio nazionale, – ha evidenziato Riccardo Piunti, presidente del CONOU durante la presentazione – neppure una goccia di un rifiuto pericoloso viene dispersa nell’ambiente, ma tutto viene rigenerato e trasformato in una nuova preziosa risorsa”. “L’Italia è uno dei Paesi d’Europa, in questo caso del mondo, che ha una capacità di riciclo elevata, e questo è nato dall’attenzione ai livelli locali, alla raccolta differenziata; è nato dall’iniziativa di fare meglio ciò che noi riusciamo già a fare. Siamo un Paese che non ha materie prime, un Paese che fa dell’ingegno la propria forza. Ebbene il CONOU credo sia la dimostrazione di come si possa costruire un qualcosa di importante per il Paese, che ci porta a primeggiare in ambito europeo”, ha commentato Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, in occasione dell’evento di presentazione.

Tutto ciò è frutto dell’impegno di una rete capillare di raccoglitori col marchio che ha ritirato l’olio da circa 103 mila siti tra officine e industrie, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e delle due aziende di rigenerazione che danno i loro contributo decisivo alla chiusura del cerchio. Il Rapporto di Sostenibilità 2022 conferma ancora una volta come la Filiera CONOU si posizioni quale eccellenza dell’Economia Circolare non solo in Italia ma anche in Europa, dove mediamente si rigenera appena il 61% dell’olio usato raccolto e una grande parte di esso viene bruciata. Operante dal 1984, il CONOU è stato il primo ente italiano nazionale dedicato alla raccolta e al riciclo di un rifiuto pericoloso, l’olio minerale usato – ovvero ciò che rimane alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti – che solo se raccolto e smaltito correttamente può trasformarsi in un’importante risorsa, con effetti positivi sulla qualità dell’ecosistema e sulla salute dell’uomo.

Nel 2022 grazie al Sistema CONOU è stata evitata l’immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2 equivalente rispetto al modello alternativo (cioè la estrazione e raffinazione di petrolio vergine come materia prima), sono stati ottenuti, sempre in rapporto al modello alternativo, un minore sfruttamento del suolo del 77%, un minore impatto in termini di unità tossiche cancerogene dell’84% e un beneficio in termini di minore incidenza di malattie. Nel 2022 le Imprese del Sistema CONOU confermano un tasso di rigenerazione vicino al 100% sul totale dell’olio raccolto. Delle 181 mila tonnellate raccolte nel 2022, ben 86 mila (47% del totale) sono derivate dalla cosiddetta micro-raccolta, ossia da quei prelievi di piccoli quantitativi di olio usato che, pur non sempre remunerativi, vengono sempre recuperati (sempre a titolo gratuito) grazie ai sistemi contrattuali che legano i Concessionari raccoglitori al CONOU. L’88% della richiesta di raccolta dell’olio usato è pervenuta, appunto, dalle officine (prelievi molto più frammentati), mentre il 12% dall’industria. La media di olio raccolto è pari a circa 3 Kg per abitante, giungendo a 3.9 Kg/ab. al Nord, 2.6 Kg/ab. al Centro e 2.1 Kg/ab. al Sud e isole.

Se la raccolta è importantissima nell’attività del Consorzio, fondamentale è anche la rigenerazione, perché grazie agli impianti tecnologicamente evoluti del Sistema si assicura una qualità dei lubrificanti rigenerati pari a quelli prodotti in modo tradizionale dal petrolio.

”Green for love”: manifesto Findus per filiera responsabile e sostenibile

”Green for love”: manifesto Findus per filiera responsabile e sostenibileCisterna di Latina (LT), 9 mag. (askanews) – Produrre cibo impattando meno sull’ambiente e tutelare le risorse naturali è l’obiettivo di Findus, azienda leader nel settore surgelati e parte del gruppo Nomad Foods, che presenta oggi “Green for Love”, manifesto che riassume l’impegno per una filiera di vegetali più responsabile e sostenibile, attraverso progetti e azioni concrete per il futuro della terra e dell’ambiente. Il programma si articola su tre pilastri: Per la terra, Per l’ambiente, Per te.

Per la terra indica l’impegno per un’agricoltura sostenibile, tanto che oggi il 90% dei volumi totali di vegetali sono certificati secondo lo standard di sostenibilità FSA Sai Platform, una delle principali iniziative a livello globale per la sostenibilità agricola, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro i prossimi due anni. Per l’ambiente esplicita gli impegni per ridurre l’impatto ambientale, tra cui traguardi ambiziosi di riduzione di CO2 per contribuire all’obiettivo “Net Zero”, come dimostra il taglio di oltre il 20% delle emissioni per tonnellata di prodotto finito a livello di Gruppo e l’adozione di un nuovo impianto con 4.800 pannelli solari nello stabilimento produttivo di Cisterna di Latina, che consentirà un risparmio di 2000 tonnellate di CO2 emesse in un anno. Centrale inoltre l’attenzione alla biodiversità, che porta l’azienda oggi ad annunciare – in collaborazione con la climate tech company 3Bee – la creazione di un bosco nettarifero di 100 alberi, in grado di assorbire circa 4 tonnellate di CO2 l’anno e che diventerà la casa di 5 milioni di insetti impollinatori nei prossimi 20 anni. Il terzo pilastro, Per te, riassume invece le attività e le iniziative sul territorio rivolte ai consumatori, tra cui il progetto “A scuola di futuro”, che ha coinvolto 14 milla classi e 265.000 studenti della scuola primaria in 6 anni. Oggi Findus è il primo attore di marca nel mercato dei vegetali surgelati, consumati da 11,1 milioni di famiglie, con una quota a valore del 22% (Unify, Totale Italia, Year Ending 2022). È lo stabilimento di Cisterna di Latina, in provincia di Latina, il cuore pulsante della produzione: è qui che vengono lavorate 20 mila tonnellate di vegetali e si producono l’83% dei volumi dell’azienda. “Findus ha fatto la storia del mercato dei surgelati e ha da sempre la sostenibilità nel proprio dna. Green for Love rappresenta un ulteriore passo in avanti in questo percorso che portiamo avanti da tempo, che ha visto una tappa importante lo scorso anno con l’adozione di “Fish for Good”, programma che riassume l’impegno dell’azienda nel proteggere e preservare il presente e il futuro degli oceani e dei mari – commenta Andrea Passamonti, Marketing Manager Veg&Meals Findus – Come leader nel settore alimentare è infatti nostro dovere fornire non solo prodotti nutrienti e di alta qualità, ma anche usare in maniera responsabile le risorse a nostra disposizione minimizzando gli sprechi”.

Findus si impegna costantemente per aumentare i livelli di biodiversità dei propri campi, così da garantire il miglioramento dei parametri ambientali e apportare benefici all’attività agricola. Ne sono una testimonianza la creazione di oasi fiorite all’interno delle aziende agricole che producono vegetali per Findus, iniziata lo scorso anno, e la nascita di un bosco nettarifero adiacente al giardino di Ninfa. L’azienda, infatti, nel 2023 ha messo a dimora un mix di 5 specie nettarifere (dal trifoglio fino all’erba medica) con lo scopo di favorire la proliferazione e la salvaguardia degli insetti impollinatori. Quest’anno, inoltre, prende vita un nuovo progetto in collaborazione con 3Bee, la climate tech company, leader nella tutela della biodiversità, che realizza sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api: un bosco nettarifero di 100 alberi in grado di assorbire circa 4 tonnellate di CO2 l’anno, l’habitat ideale per 5 milioni di insetti impollinatori nei prossimi 20 anni. Il bosco nettarifero sarà dotato di 5 alveari di nuovissima tecnologia, in grado di studiare, monitorare e tutelare fino a 300 mila api, contribuendo a ridurre del 30% la moria della colonia, e del sensore Spectrum*, la tech 3Bee per il monitoraggio della fauna. ‘Siamo orgogliosi di lavorare insieme a Findus per la realizzazione di questo ambizioso progetto a tutela della biodiversità tramite la tecnologia. – ha dichiarato Nicky Silvestri, Head of Business Development di 3Bee – La creazione di un bosco nettarifero in grado di assorbire 4 tonnellate di CO2, che diventerà la casa di 5 milioni di insetti impollinatori nei prossimi 20 anni, rappresenta un passo concreto e significativo verso un futuro più sostenibile per il nostro pianeta. Grazie a questa iniziativa andremo a generare un impatto positivo per l’ambiente grazie alla tecnologia e siamo felici di poterlo fare insieme a un player leader in ambito food come Findus, che condivide i nostri valori e si impegna attivamente nella salvaguardia del nostro ecosistema’. L’impegno di Findus per la sostenibilità passa anche dalla tutela delle risorse idriche. Proprio per questo sono state installate le stazioni meteo, un importante supporto per gli agricoltori, che hanno l’obiettivo di limitare gli sprechi, valutare quando e quali operazioni colturali possono essere effettuate in base ai dati climatici. E quest’anno Findus, partendo dall’Agropontino, ne ha installate due a copertura di tutti i campi dell’area con l’aggiunta di sonde per il monitoraggio dello stato idrico del suolo, con l’obiettivo di installarne altre per le intere aree del Fucino e del Foggiano. Ma come ridurre l’utilizzo di acqua sui campi? Una delle tecniche dell’agricoltura sostenibile su cui Findus è impegnata è l’irrigazione a goccia, che consente di dare acqua alle coltivazioni in modo controllato e regolare, evitando sprechi di risorse non solo idriche, ma anche energetiche. Oggi Findus utilizza il sistema di irrigazione a goccia su tutte le colture di pomodoro (100%), zucche (80%), zucchine (100%) e patate (70%) con un beneficio idrico in un solo ciclo culturale anche del 7%. Grazie all’utilizzo di questo sistema di irrigazione, nei campi Findus si è potuto risparmiare in pochi anni fino al 30% di risorse idriche ed energetiche, rispetto al classico sistema di irrigazione ad alta pressione. Il terzo pilastro del manifesto “Green for Love” riguarda l’impegno per aiutare i consumatori a compiere scelte alimentari sostenibili. Un impegno che passa attraverso azioni di sensibilizzazione e si concretizza nel sostegno ai territori e alle comunità. Per questo, lo scorso anno, l’azienda ha dato il via ad un progetto di riqualificazione di aree verdi, da nord a sud d’Italia, in collaborazione con Retake, un movimento spontaneo di cittadini che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana: 4 “Oasi Fiorite”, un rifugio per gli insetti impollinatori in città, inaugurate a Cisterna di Latina, Napoli, Milano e Roma. Ma non solo. In collaborazione con Scuolattiva Onlus Findus porta avanti da quattro anni “A scuola di futuro”, un progetto educativo dedicato ai bambini della scuola primaria per far scoprire loro il mondo marino e quello agricolo. Un progetto dall’alto valore educativo, che ha coinvolto circa 14 mila classi e 265.000 piccoli studenti in 6 anni attraverso kit esperienziali e digitali, workshop e webinar e ha visto la partecipazione di diversi partner autorevoli come Sai Platform, iniziativa globale per un’agricoltura sostenibile. Era il 1964 quando si iniziò a produrre a Cisterna di Latina (LT). Il mercato dei surgelati era in fase embrionale ma lo stabilimento si distingue subito grazie all’avanzata tecnologia e alla grande produttività che posizionano la struttura tra le prime eccellenze in Europa. La scelta di Cisterna di Latina, nel cuore dell’Agro Pontino, arriva dall’esigenza di avere uno stabilimento in una zona agricola altamente produttiva, per poter garantire una lavorazione dei vegetali a poche ore dalla raccolta. Oggi lo stabilimento, che impiega circa 330 dipendenti, conta 20 linee di produzione, produce 104 diverse referenze e oltre 70 di semilavorati, per un totale di 60 mila tonnellate di prodotto finito e 20 mila di semilavorato. È qui che nascono prodotti icona come i Bastoncini di Capitan Findus, i 4 Salti in Padella o i Minestroni Findus. Negli ultimi 5 anni sono stati investiti nello stabilimento circa 28 milioni di euro, triplicando gli investimenti rispetto al quadriennio precedente.

Formazione, tecnologia, sostenibilità: è il Festival Universitario 2023

Formazione, tecnologia, sostenibilità: è il Festival Universitario 2023Roma, 5 mag. (askanews) – E’ ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la prima attesa edizione del Festival Universitario 2023, il più grande evento universitario di carattere nazionale che si terrà presso il Talent Garden di Milano in Via Calabiana Sabato 13 Maggio. Un grande Festival, organizzato da University Network, la realtà leader in Italia con oltre 1 milione di studenti coinvolti e con una presenza capillare in oltre 35 università italiane, due grandi palchi per un’unica ed irrinunciabile giornata in cui formazione, tecnologia e sostenibilità saranno assolute protagoniste.

La prima edizione del Festival Universitario 2023 si prospetta davvero in grande stile. Durante tutta la giornata, a partire dalle ore 10 sino alle 18.00, sul Main Stage e nella Workshop Room si susseguiranno non stop speech, workshop e incontri interattivi condotti da illustri ospiti e personalità di rilievo dal mondo dell’imprenditoria, giornalismo, formazione, sostenibilità, tecnologia, finanza, sport, moda, social media, intrattenimento e molti altri. Gli studenti che parteciperanno al Festival avranno così l’occasione di farsi ispirare da oltre 50 guest speaker, esperti di fama nazionale e internazionale, trovando al contempo opportunità lavorative, fare nuove amicizie grazie alle apposite attività di networking, provare visori, robot, simulatori, consolle e molto altro dal mondo della tecnologia allestiti negli appositi spazi e stand dedicati. In questi giorni è stata completata la line up con tutti gli ospiti e professionisti che hanno aderito con entusiasmo alla manifestazione e che andranno a comporre i differenti panel negli incontri diurni sul Main Stage e nella Workshop Room, ecco il cast al completo: Demetrio Albertini (Ex Calciatore e Presidente Settore Tecnico FIGC), Carolina Chiappero (Innovation Manager, Juventus Football Club), Edoardo Cavrini (Affiliate Manager, Outpump), Ida Galati (Fashion Teller), Tiziano Guardini (Stilista), Michela Gattermayer (Fashion Creative Director, Donna Moderna), Carmine Infante (Microenterprise Leader Consumables HQ, Haier Europe), Luca Ruju (General Manager di Giffoni Innovation Hub), Claves (Speaker Radiofonico, Radio m2o), Marlen (Speaker Radiofonica, Radio m2o), Federica Negri (Head of Sales Business Management, Engineering), Leonardo Decarli (Content Creator & Actor), (Michele Molteni (YouTuber & Content Creator), Michela Remedia (Junior User Interface Designer, Assist Digital), Maria Elena Viola (direttrice Donna Moderna), Alessandro Cascavilla (Ale Economista), Gianluca Daluiso (Direttore Responsabile, CNC Media), Valentina Di Maio (National Professional Consultant, QiBit), Thomas Valmacco (HR Senior National Professional Consultant, Gi Group), aledellagiusta (Creator), Giovanni Papa (Marketing Solutions Account Director, LinkedIn), Marco Caspani (Marketing Director Ticketmaster), Alessandro Nodari (Candidate Management & Employer Branding, Gi Group), Simona Ballatore (Giornalista, QN – Il Giorno), Maria Vittoria Rossetti ( Employer Branding Specialist, Haier Europe), Jack Woods (English Teacher, British Council), Martina Riva (Assessore allo sport, al Turismo e alle politiche Giovanili comune di Milano), Luca de Gaetano (Founder Plastic Free), Niccolò Calandri (Ceo & Founder 3Bee), Davide Dattoli (President & Founder Talent Garden), Chiara Trombetta (Startup Italia), Gianluca di Marzio (Giornalista e reporter Skysport), Fabiana Andreani (@fabianamanager, Ambassador Haier Europe), Alessandra Gatti (Talent Garden), Sara Gigliotti (@humanrecruiter, Group Employer Branding Manager Haier Europe), Anna Schieppati (Career Advisor, Talent Garden), Arianna Gamannossi (Content Creator & Social Media, Vois), Isabella Daiana Dancs (Cybersecurity Proposal Engineer, Sicuritalia S.p.A,) Tommaso Conte (Milano Says), Stefano Maiolica (Un Terrone a Milano), Leonardo Tamburrini (Starting Finance).

A condurre l’evento saranno Antonella Arpa in arte Himorta, star dei social e del piccolo schermo da oltre 1 milione di followers e Chiara Piotto di SkyTg24. “Gli studenti universitari, durante gli anni accademici, hanno due esigenze fondamentali: formarsi per prepararsi al mondo del lavoro e divertirsi stringendo nuove amicizie. Per quanto riguarda il primo aspetto c’è un grande vuoto oggi nel mercato del lavoro – dichiarano Leonardo D’Onofrio, Andrea Missaglia, Luca Scoffone e Francesco Brocca di University Network – basti pensare che nel 2022 le aziende italiane non sono riuscite a trovare oltre 370 mila profili di studenti laureati. Dall’altra parte, per quanto riguarda l’aspetto dei rapporti umani, ci sono migliaia di studenti, in particolare fuori sede, che soprattutto dopo la pandemia non sono riusciti a trovare amici con cui trascorrere quelli che sono gli anni più belli della loro vita.

Il Festival Universitario – proseguono i fondatori – ha proprio l’obiettivo di soddisfare queste due grandi esigenze in un unico evento che mira a rompere gli schemi troppo rigidi del mondo accademico, regalando agli studenti un’imperdibile giornata di formazione ma soprattutto di festa” Le sorprese però non finiscono qui: dalle ore 19.00 circa avranno poi inizio le attività serali con DJ SET e live music. A scaldare i motori del party ci pensa Radio m2o con un set esclusivo ad opera di LRNZ. La grande musica proseguirà poi con Miles, special guest star della serata nonché uno dei più talentuosi producer della nuova generazione che sarà in grado di accendere il palco con tutta la sua straordinaria energia. È proprio con questo mix esplosivo di attività diurne legate alla formazione e serali dedicate all’intrattenimento e alla musica che il Festival Universitario intende rendere più “cool” il mondo education, offrendo agli studenti la possibilità di formarsi per la carriera lavorativa divertendosi e al contempo stringendo nuovi rapporti di amicizia, facendo così vivere emozioni uniche ai visitatori.

Durante tutto il giorno, inoltre, i partecipanti avranno modo di rilassarsi nelle apposite zone relax adibite con cocktail bar, musica, truck food, birre artigianali presso lo straordinario rooftop dedicato oppure presso il garden cafè, spazio che accoglierà i visitatori con una speciale welcome bag di benvenuto per vivere al meglio l’esperienza del Festival. L’evento, che sarà interamente cashless, è patrocinato dalla Commissione Europea, ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) e Confindustria Lombardia, vede coinvolti insieme una molteplicità di brand promotori ed istituzioni che hanno deciso di impegnarsi a sostegno del futuro dei giovani universitari, oltre alla preziosa collaborazione del Comune di Milano. Il Festival Universitario gode del prezioso supporto del Comune di Milano. Media partner del Festival Universitario 2023 sono ANSA, SkyTg24, Il Giorno, Wired, CNC Media, Mi -Tomorrow, Giffoni Innovation HUB, Startup Italia e Luce! Radio partner dell’evento è Radio m2o.

I supporting partner dell’evento sono British Council, Engineering, Gi Group, Haier Europe, Talent Garden, Ticketmaster e Tucano. Particolare attenzione è stata data anche a tematiche sociali e legate al mondo della sostenibilità grazie ai due Sustainability Partner, 3Bee e Plastic Free. L’evento è stato inoltre realizzato grazie al supporto dei numerosi technical partner: 12oz Street Coffee, AK Esports, eGroup, Guarda, Hologram, Magazzini Generali, Qromo, Streetvox e Tinder. Molteplici anche i community partner social come Pillole di Economia, Eccellenza Italiana, Starting Finance, Milano Says, Milano Per Pochi e TopSquad.

Borsa studio NeocodeX e Vivat Academia su intelligenza artificiale

Borsa studio NeocodeX e Vivat Academia su intelligenza artificialeRoma, 2 mag. (askanews) – NeocodeX, in collaborazione con l’Associazione bolognese Vivat Academia aps, finanzia una borsa di studio del valore di 1.000 euro rivolta agli studenti dell’Università di Bologna iscritti ai corsi di laurea magistrale Artificial Intelligence o in Ingegneria Informatica. Fabio Sassoli, CEO di Neocodex afferma: “Siamo da anni impegnati a supportare alcune attività della Vivat Accademia cercando di donare, agli studenti dell’Università di Bologna, borse di studio nel settore dell’Intellingenza Artificiale, dove la nostra azienda opera dal 2018 con risultati di grande successo. L’obiettivo è quello di aiutare gli studenti ad entrare nel mondo del lavoro e di avvicinare sempre più il mondo Universitario a quello dell’impresa”.

Quest’ultimo è un altro importante risultato raggiunto grazie all’accordo nato nel 2022 tra Vivat Academia e NeocodeX, in cui l’Azienda si è impegnata per almeno 3 anni a sostenere gli Studenti dell’Ama Mater Studiorum con Premi di Laurea e Borse di Studio nell’ambito dell’intelligenza artificiale. La borsa di studio di quest’anno prevede la partecipazione al concorso da parte degli studenti iscritti all’a.a. 2022/2023 – II^ anno del corso di Laurea Magistrale in Artificial Intelligence o Ingegneria Informatica che, entro il 29 dicembre 2023 ore 12:00, dovranno presentare la domanda presso il sito web dell’Università. L’elaborato presentato verrà valutato da una commissione composta da un docente dell’Ateneo di Bologna, un referente scelto dell’Azienda finanziatrice e uno appartenente a Vivat Academia; il vincitore verrà proclamato dall’Università di Bologna alla chiusura del bando e la cerimonia di premiazione avverrà durante l’evento annuale dell’Associazione “VAWARDS 2024 – Bologna”.

Cherry Bank presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Cherry Bank presenta il suo primo Bilancio di SostenibilitàMilano, 2 mag. (askanews) – Ricerca di uno sviluppo inclusivo, creazione di valore condiviso e attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Sono queste le motivazioni e gli obiettivi alla base della redazione del primo Bilancio di Sostenibilità (riferito all’esercizio 2022) di Cherry Bank, Banca specializzata nella creazione di valore, dall’offerta di soluzioni a supporto alle imprese, alla trasformazione di portafogli NPL, fino all’acquisto di crediti fiscali.

“Insieme alla Relazione finanziaria annuale Cherry Bank ha recentemente pubblicato anche il Bilancio di Sostenibilità, un impegno fortemente sentito e una grande opportunità per rendicontare quanto la sostenibilità sia nel DNA della Banca, dalle progettualità alle azioni concrete fino ai primi importanti risultati già ottenuti – spiega Raffaella Tessari, CFO di Cherry Bank – Si tratta di un altro importante passo in avanti nel percorso di responsabilità ambientale e sociale che abbiamo intrapreso come ‘Human Bank’ che crea valore per famiglie, imprese ed imprenditori. Un atto non obbligatorio, ma per noi doveroso per dimostrare alle nostre risorse ed a tutti i nostri stakeholder l’impegno a 360 gradi della nostra Banca nell’ambito della tutela delle persone, dei clienti e dell’ambiente che ci circonda”. Il primo Bilancio di Sostenibilità, che si affianca a quello civilistico, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di rendicontazione Global Reporting Initiative (GRI) attraverso un’analisi di materialità nella quale sono stati coinvolti 210 stakeholder interni ed esterni. L’analisi effettuata ha portato all’identificazione di 13 temi materiali per Cherry Bank, raggruppati in tre pilastri: “Cherries”, “Cherry Core” e “Cherry Planet”, dichiarati anche nel Piano di Sostenibilità di Cherry Bank annunciato a febbraio 2023. In questo modo il Bilancio di Sostenibilità racconta in maniera esaustiva e trasparente le performance economiche, ambientali e sociali della Banca oltre che i progetti e gli obiettivi futuri.

Nel dettaglio, nel suo primo report non finanziario, la Banca ha fornito informazioni sul governo dell’organizzazione, sulle persone (le “Cherries”) e sull’ambiente di lavoro, sui rapporti con i clienti, sull’attenzione all’ambiente e alla comunità locale in modo da favorire una corretta promozione e diffusione delle best practices negli ambiti della sostenibilità e delle strategie di sviluppo ESG (ambientale, sociale e di governance). Tra le prerogative ESG 2022 di Cherry Bank sono soprattutto emerse la formazione e la valorizzazione delle Cherries, con un’attenzione ai temi legati alla diversità e all’inclusione, in modo tale da progettare e costruire la crescita della Banca sul benessere e sulla soddisfazione dei propri collaboratori, instaurando una relazione positiva con i clienti e con il contesto di mercato in cui l’azienda opera. Tra gli highlights più interessanti si registrano, al 31.12.2022: un numero totale di risorse pari a 237 (+51% rispetto al 2021), di cui il 98% a tempo indeterminato e con una età media di 39 anni. In tutto il 2022 sono state effettuate 96 assunzioni; guardando alle “quote rosa” in azienda, il 47% delle Cherries è donna e rispetto alle nuove assunzioni il tasso di risorse femminili è del 56%; di media ad ogni risorsa interna sono state dedicate 24 ore di formazione (per un totale di 5.357 ore) garantendo al 100% di loro accesso allo smart working.

Durante l’anno la Banca ha lanciato la rubrica “cHERry” (nella quale le Cherries raccontano il loro approccio e la loro visione rispetto alle sfide quotidiane inerenti alla riduzione delle disuguaglianze e alla parità di genere) e aderito alla “Carta delle donne”, promossa da ABI, che si pone l’obiettivo di valorizzare la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nel settore bancario e all’interno delle organizzazioni aziendali. Nel corso del 2022 Cherry Bank si è impegnata a promuovere l’integrazione nel proprio business di prodotti e soluzioni volti a tutelare l’ambiente, a generare valore sociale e a favorire una gestione sostenibile della Banca stessa. Il tutto per migliorare il futuro della Terra visto che l’Istituto, fin dalla sua nascita, mira a contribuire ad esercitare un significativo impatto diretto in termini di sostenibilità ambientale e sociale, sia nel breve che nel lungo periodo, attraverso le seguenti direttrici: climate change (113,84 tonnellate di CO2 equivalente emessa per consumi diretti-Scope 1 e 2.544 Gigajoule di consumi energetici all’interno dell’organizzazione) tramite anche l’implementazione del progetto “Banca paperless” per la dematerializzazione della modulistica e dei documenti; credito sostenibile e green; sviluppo sociale e culturale del territorio. Nel 2022 sono stati acquistati 1,12 miliardi di euro di crediti fiscali in ambito “Ecobonus” (per interventi di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico) a fronte di relativi 6.558 clienti attivi sul business (sia imprese che privati).

Grazie ad un modello di business diversificato la Banca nel corso del 2022 ha operato in modo etico e sostenibile, abilitando un percorso virtuoso di partnership e promuovendo una collaborazione con aziende e imprenditori per creare valore condiviso per tutti gli stakeholder. Tra i temi materiali portanti per la Banca figurano infatti: sostegno all’imprenditoria ed educazione finanziaria; qualità nella relazione con il cliente; semplicità e trasparenza delle informazioni; digitalizzazione; sicurezza informatica e tutela della privacy. Tra le evidenze a maggior impatto si segnala: il 41% di clientela che ha acquistato prodotti digitali online; le 462,5 ore di formazione in materia di sicurezza informatica e tutela della privacy; il 100% (su 192 call effettuate) nel punteggio delle rilevazioni della qualità del servizio NPL associate alle “welcome call”. Inoltre, rilevanti risultano anche la realizzazione di un accordo con Federalberghi Veneto, Fidi Impresa & Turismo Veneto per agevolare l’accesso al credito a 250 aziende venete del settore alberghiero e la realizzazione di un progetto formativo nelle scuole secondarie in collaborazione con FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) che verte su temi di sostenibilità, educazione finanziaria, economia civile e pagamenti digitali.

BPER Banca, raccolti 110mila euro per sostenere le oasi del WWF

BPER Banca, raccolti 110mila euro per sostenere le oasi del WWFMilano, 28 apr. (askanews) – BPER Banca e WWF Italia hanno presentato questa mattina, presso la suggestiva riserva naturale di Cascina Gabrina di Vanzago (MI), i risultati raggiunti dalla campagna di raccolta fondi del progetto “Valore Oasi”, che punta alla conservazione delle oasi WWF e allo stoccaggio naturale di CO2 nelle aree boschive delle riserve.

L’Istituto ha raccolto complessivamente 110 mila euro, frutto delle donazioni effettuate dal 20 al 23 aprile dai clienti del Gruppo BPER Banca e dalla donazione di 50 centesimi garantita da BPER per ciascun bonifico online effettuato nel medesimo periodo dagli stessi clienti tramite app Smart Banking. L’importo è destinato alle azioni di tutela delle oasi WWF di Vanzago (MI) e di quella di Macchiagrande a Fiumicino (RM), che annualmente garantiscono lo stoccaggio complessivo di 1.174 tonnellate di anidride carbonica equivalente, essenziali per contrastare la crisi climatica in atto. Nel corso della mattinata si è tenuto un “Nature Talk”, moderato dal giornalista Mark Perna, a cui hanno preso parte Giovanna Zacchi, Head of ESG Strategy BPER Banca, Maurice Lisi, Head of Digital Business BPER Banca, e Benedetta Flammini, Director Marketing & Communications WWF Italia. Il talk ha visto anche la partecipazione del divulgatore scientifico e Content Creator Barbascura X.

Durante il dibattito gli esponenti di BPER hanno riportato i risultati di alcune delle numerose attività supportate dalla Banca relative ai temi ambientali e di sostenibilità, oltre alle specifiche della collaborazione nata con WWF Italia. Quest’ultima ha invece contestualizzato i percorsi portati avanti con i propri partner e come questi siano integrati nella strategia di conservazione dell’associazione. La presidente di BPER Banca, Flavia Mazzarella, ha commentato così gli esiti della raccolta fondi: “Siamo soddisfatti e orgogliosi del risultato raggiunto da questa raccolta fondi e dell’entusiasmo dimostrato anche dai nostri clienti verso un’iniziativa così importante per il Pianeta e per tutti noi. Le oasi sono uno dei patrimoni verdi della Terra che necessitano, oggi più che mai, di una particolare cura e salvaguardia. Un impegno che BPER Banca ha voluto concretizzare attraverso il supporto al progetto ‘Valore Oasi’, a cui aderisce insieme a WWF Italia, in linea con le numerose attività portate avanti dalla Banca in favore dell’ambiente e per il benessere della collettività”.

Benedetta Flammini, direttore Marketing e Comunicazione di WWF Italia ha dichiarato: “Siamo felici che BPER abbia deciso di sostenere il WWF coinvolgendo anche i suoi clienti in occasione dell’Earth Day. Difendere la natura è il miglior investimento che possiamo fare per il nostro benessere e la nostra salute: in una parola difendere la natura e i servizi ecosistemici che ci mette a disposizione significa difendere il nostro futuro e quello di chi verrà dopo di noi. Difendere la natura oggi – prosegue Flammini – significa avere un atteggiamento nature positive per tutelare il capitale naturale che ci resta e ricostruire quello che abbiamo intaccato, ricostruendo, ove possibile, un ambiente naturale. L’obiettivo è quello di riconnettere il nostro modello di sviluppo, il nostro stile di vita con una dimensione naturale, che tenga conto in futuro dell’ambiente che ci ospita”. Il bosco WWF di Vanzago, oltre a essere una delle oasi più importanti del WWF in Italia, è anche una riserva naturale della Regione Lombardia e un centro di recupero per animali selvatici. L’oasi di Macchiagrande rappresenta invece uno dei siti più importanti per la tutela dell’ambiente costiero laziale.

BPER Banca ha recentemente pubblicato il Bilancio di Sostenibilità consolidato che illustra, con riferimento all’esercizio 2022, le azioni riguardanti la riduzione degli impatti ambientali, la gestione delle risorse umane, i ritorni su società e territorio, la tutela dei diritti e la lotta alla corruzione. Nel 2022 la ricchezza generata dal Gruppo BPER Banca ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro. Il Gruppo è stato in grado, tra le altre cose, di evitare l’immissione in atmosfera di circa 50 mila tonnellate di CO2: si tratta di una quantità di anidride carbonica pari a quella che può assorbire una foresta di più di 71 mila alberi. Il Gruppo ha inoltre erogato a livello nazionale 5,6 milioni di euro destinati a progetti culturali, sociali, ambientali e sportivi.

Un italiano su due ha subito un furto in casa. L’80% sceglie di aumentare le misure di sicurezza

Un italiano su due ha subito un furto in casa. L’80% sceglie di aumentare le misure di sicurezzaRoma, 27 apr. (askanews) – Un italiano su due ha subito un furto in casa: in vista delle vacanze l’80% delle persone sceglie di proteggere la propria abitazione aumentando le misure di sicurezza. E’ quanto emerge dalla nuova ricerca condotta da Verisure in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Sondea per indagare lo stato d’animo degli italiani in vista delle prossime vacanze, le loro preoccupazioni e i rimedi che adotteranno per sentirsi più sicuri. Dallo studio, effettuato su campione di oltre 1000 italiani è emerso chiaramente che, anche quest’anno, la paura più grande durante le partenze è la possibilità di subire un furto nella propria abitazione (56,11% degli intervistati).

A fronte di una percentuale del 64% degli italiani che hanno deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, oltre il 56% dichiara di non essere tranquillo a lasciare la propria abitazione per timore di subire un furto o una rapina, un evento che il 24% degli intervistati (il doppio rispetto al 2022) ha vissuto in prima persona o indirettamente (53%) attraverso amici, parenti o conoscenti in casa, oltre chi ha subito un furto nella propria attività lavorativa (per il 41% direttamente e il 12% indirettamente). Solo 3 italiani su 10, infatti, dichiarano di non essere mai stati vittime di eventi di questo tipo. Numeri in continuo aumento, che mostrano una crescita di questi episodi e una maggiore percezione di pericolo delle persone. Alla luce di una più grande preoccupazione, il 40% circa degli intervistati ha, infatti, già aumentato le misure di sicurezza in casa (a fronte del 35% dello scorso anno) e un ulteriore 40% ha intenzione di farlo in vista delle prossime vacanze.

Tra le misure prese in considerazione dagli intervistati, il 44% pensa di installare un allarme nella prima casa, il 28% nella seconda casa e il 30% nella propria attività commerciale. Le caratteristiche principali che un sistema di allarme dovrebbe avere per gli intervistati sono: la connessione a una Centrale Operativa in grado di verificare le intrusioni reali, filtrare i falsi allarmi e intervenire in caso di pericolo (il 41,21%), i sensori esterni o perimetrali (32%), un’applicazione per il controllo da remoto (31%) e l’installazione di Telecamere HD (31%). Rispetto agli anni precedenti, 2 italiani su 3 intervistati si sentono generalmente meno sicuri (66,24%) in casa, percentuale che sale all’83,42% degli intervistati che dichiarano di sentirsi ancora meno sicuri in strada. Al contrario, il 33,76% e il 16,58% degli intervistati dichiara di sentirsi più sicuro a casa e per strada rispetto a qualche anno fa.

Giornata terra, Ferrieri (Angi): salvaguardare il pianeta

Giornata terra, Ferrieri (Angi): salvaguardare il pianetaMilano, 22 apr. (askanews) – Investire nel nostro pianeta è l’invito che rivolge a tutti noi la Giornata della Terra 2023. A gran voce in occasione di questo importante avvenimento per l’Earth Day, arriva anche l’appello dell’Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che per voce del suo presidente, Gabriele Ferrieri, evidenzia la necessità di “essere di nuovo riuniti in una alleanza green per la salvaguardia del pianeta. Le imprese, i giovani, i governi e la società civile hanno la stessa responsabilità di agire contro la crisi climatica e mantenere accessa la scintilla per accelerare il cambiamento verso un futuro orientato all’innovazione verde, prospero ed equo”.