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Concorso Ovo Pinto 2023 di Civitella del Lago dal titolo “RinnOVO”

Concorso Ovo Pinto 2023 di Civitella del Lago dal titolo “RinnOVO”



Concorso Ovo Pinto 2023 di Civitella del Lago dal titolo “RinnOVO” – askanews.it


Concorso Ovo Pinto 2023 di Civitella del Lago dal titolo “RinnOVO” – askanews.it



















Roma, 31 mar. (askanews) – Torna come da tradizione, per la sua XXXV edizione, la Mostra Concorso Ovo Pinto di Civitella del Lago (TR), quest’anno con il tema speciale “RinnOVO: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. E’ ormai prossima l’apertura della Mostra Concorso Ovo Pinto di Civitella del Lago (TR), che prende vita dall’antichissima tradizione di colorare o dipingere le uova in occasione della Pasqua.

Il tema speciale che contraddistingue l’edizione è quello del RinnOVO, inteso nell’accezione più ampia del termine: dalle tematiche di più stringente attualità quali l’ecologia, con la pratica di non gettare gli oggetti ma di riutilizzarli donando loro nuova vita, a quelle legate alle energie rinnovabili, non per altro il main sponsor della manifestazione è Enel Green Power, la società del Gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili quali solare, geotermica, eolica e idroelettrica; al rinnovamento che coinvolge gli esseri umani a livello personale e spirituale. Tutti gli spunti sono giusti, come sempre anche quelli a tema libero, per partecipare al concorso entro il 5 aprile prossimo, con un’opera realizzata con uova vere. Coerente con il tema proposto il CDA dell’Associazione Ovo Pinto, totalmente rinnovato, presieduto da Alessandro Dominici e composto da quattro giovani civitellesi alla loro prima esperienza con questa realtà: “Sono molto soddisfatto per i risultati già ottenuti quest’anno – afferma il Presidente Dominici – dalla importante partnership con Enel Green Power, con la quale la collaborazione proseguirà nei prossimi anni coinvolgendo l’intero borgo, alla adesione degli artisti al concorso che, a tutt’oggi, hanno inviato più di cento opere provenienti da tutta Italia, da Pordenone a Ragusa”.

Il prossimo 8 aprile la parola passerà alla giuria che decreterà le opere vincitrici; quest’anno la compagine giudicatrice vede la presenza di Cristiana Di Torrice, Responsabile Macro Area Centro degli Affari Istituzionali Territoriali di Enel Italia e Monica D’Aco e Responsabile Operations & Maintenance Central Appennino in rappresentanza di Enel Green Power, del designer Valter Saccomanni e della giornalista Sara Simonetti, affiancati, come di consueto, da un membro del CDA dell’Associazione. Le opere in mostra saranno visibili a partire dal 9 aprile fino al 1° maggio, periodo nel quale il pubblico potrà partecipare alla votazione per decretare la propria opera preferita: quella che avrà riscosso più successo si aggiudicherà un premio speciale al quale si affiancherà, anche quest’anno, il premio alla Fantasia a cura di Uwe Heller, amico di lunga data del concorso, composto da una sua opera realizzata a mano e 400 euro. Tra gli eventi collaterali in programma segnaliamo una mostra di vere e proprie rarità: sarà possibile infatti ammirare, contestualmente alle opere in concorso, delle fotografie inedite a colori, realizzate grazie a diapositive degli anni ’50 e ’60, testimoni visive dei lavori della diga e del conseguente cambiamento del bacino del Tevere divenuto Lago di Corbara. Attraverso questi preziosi documenti è possibile rivivere una fase di cambiamento epocale del territorio avvenuta nel secolo scorso, cambiamento che ha coinvolto non solo la morfologia dei luoghi, ma il nome stesso dell’agglomerato urbano di Civitella oltre allo stile di vita dei suoi abitanti. La realizzazione delle fotografie in esposizione è stata possibile grazie alla donazione di Martino Trippini che, negli anni ’50 e ’60 aveva il compito di testare le pellicole a colori (una vera rarità per l’epoca); nel tempo ha raccolto, grazie al suo lavoro, una vera e propria collezione che ora è patrimonio della comunità. La mostra concorso Ovo Pinto è visitabile nei weekend dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30, nei giorni infrasettimanali su appuntamento.

Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore

Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore



Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore – askanews.it


Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Pasqua e Pasquetta ai piedi della Cascata delle Marmore, in Umbria. Facile da raggiungere, questo luogo è meta tutto l’anno di turisti da ogni parte d’Italia e non solo, che si recano in Umbria per ammirare la cascata più alta d’Europa. Ci si potrà immergere nella natura e rilassarsi facendo una passeggiata per i sentieri che costeggiano la cascata e fare anche un giro della zona visitando la bella città di Terni e mangiando in una delle tante osterie umbre i prodotti tipici del luogo.

A cinque minuti dalla Cascata si trova il Centro Rafting Marmore che organizza, anche e soprattutto in questi due giorni di festa, discese in gommone, in Hydrospeed e Kayak lungo il fiume Nera. La partenza è situata proprio ai piedi della cascata e questo rende il tutto molto suggestivo, il divertimento è assicurato e soprattutto nessun partecipante deve avere un’esperienza pregressa. Basterà infatti saper nuotare ed essere in buona condizione fisica per partecipare alla discesa.

Umbria, presentato da Anas progetto I stralcio nodo stradale Perugia

Umbria, presentato da Anas progetto I stralcio nodo stradale Perugia



Umbria, presentato da Anas progetto I stralcio nodo stradale Perugia – askanews.it



Umbria, presentato da Anas progetto I stralcio nodo stradale Perugia – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Un percorso di circa sette chilometri a quattro corsie, di cui 2,242 chilometri in galleria, in prevalenza naturale, progettato in modo da garantire una riduzione del consumo del suolo e che ha nel paesaggio e nel miglioramento architettonico e ambientale il suo elemento conduttore, che ridurrà del 20% il traffico dei veicoli leggeri (8700 veicoli in meno al giorno, corrispondenti a una fila di 43 chilometri) e del 44% quello dei veicoli pesanti (1600 autotreni al giorno, corrispondenti a 20 chilometri se messi in fila) nell’area di Collestrada (questi dati sono stati confermati dal capo dipartimento Anas Umbria, ingegner Lamberto Nicola Nibbi, ndr).

Sono questi in sintesi gli elementi principali del tratto Madonna del Piano-Collestrada, I stralcio del Nodo stradale di Perugia, il cui progetto definitivo è stato illustrato nel dettaglio questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini. Un incontro, con i giornalisti e i rappresentanti di istituzioni e associazioni di categoria fortemente voluto dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria, Enrico Melasecche, per fare chiarezza su tutti gli spetti inerenti il progetto. Ad illustrarne gli elementi principali, soluzioni e metodologie individuate, aggiornamenti rispetto al progetto preliminare in coerenza con le normative in vigore e la volontà di “una costante ricerca fra l’infrastruttura e la tutela ambientale” sono stati l’ingegner Lamberto Nicola Nibbi, Capo Compartimento Anas Umbria, l’ingegenr Alessandro Micheli, Rup (responsabile unico del procedimento ) dell’intervento “Nodo stradale di Perugia” e l’architetto Marco Colazza, responsabile progettazione Anas dell’intervento stesso. Presenti anche i progettisti della Cooprogetti di Gubbio. “È un primo risultato fondamentale – ha sottolineato l’assessore Melasecche – per il quale abbiamo cominciato a lavorare, insieme alla presidente Tesei, fin da subito il nostro insediamento, ponendoci l’obiettivo di risolvere il problema dei problemi per quanto riguarda il traffico sulle nostre arterie stradali. Occorreva coraggio, decisione, impegno, professionalità e l’abbiamo trovata in Anas e nei progettisti, tanto che oggi siamo a presentare ufficialmente un progetto il cui cantiere contiamo possa essere avviato entro la fine di questa legislatura e che consentirà un miglioramento decisivo nei collegamenti di una zona e di un centro abitato che non può più vivere il dramma attuale in termini di inquinamento, perdita di ore di lavoro, disagi”.

(segue)

Umbria, Tesei: rilancio Istituto Clinico Tiberino, azienda fondamentale

Umbria, Tesei: rilancio Istituto Clinico Tiberino, azienda fondamentale



Umbria, Tesei: rilancio Istituto Clinico Tiberino, azienda fondamentale – askanews.it



Umbria, Tesei: rilancio Istituto Clinico Tiberino, azienda fondamentale – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – “Quello relativo all’Istituto Clinico Tiberino è uno dei tanti dossier complessi che abbiamo dovuto affrontare, forse uno dei più complicati che abbiamo ereditato e coi ha impegnato in un lungo lavoro. Stiamo rilanciando un’azienda fondamentale per i servizi sanitari che è, e sarà in futuro, in grado di rispondere sempre di più alle esigenze di salute della popolazione”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, partecipando a una conferenza stampa sul risanamento e il rilancio dell’Istituto Clinico Tiberino, ex Prosperius di Umbertide.

“Nel 2020 abbiamo trovato una società in cui il pubblico era in minoranza e con una politica di spese fuori controllo. La Regione ha avviato una serie di azioni, mentre intanto abbiamo varato la legge regionale che ha permesso al pubblico di essere maggioranza dell’azienda, visto il preminente interesse pubblico della stessa, trasformandola nella nostra 17esima partecipata regionale, per poi dare il benestare alla trattativa tra privati che ha permesso la presenza di un nuovo socio, appunto privato, esperto, umbro e capace di aggiungere risorse economiche e professionali. Mentre l’intensa politica di spending review, nel 2022 ha consentito di portare la perdita economica da quasi 1 milione previsto a mezzo milione”, ha spiegato Tesei. Tutto ciò anche grazie “alla ricapitalizzazione dell’azienda, alla ricostruzione di una governance ordinata in cui il pubblico ha poteri di indirizzo, vigilanza e controllo mentre il privato ha poteri di gestione. Abbiamo inoltre redatto un nuovo statuto e infine, ultimando con il nostro socio privato un piano industriale di forte rilancio per l’istituto che già in questo 2023 sta dando, in anticipo, i frutti”, ha aggiunto la presidente dell’Umbria.

Lo dimostrano i dati dei primi due mesi del 2023: “Due su tutti il tasso di occupazione media dei posti letto è di 110 su 112, sostanzialmente la totalità e la previsione di ritorno all’utile che supererà il mezzo milione di euro. Oggi abbiamo ben 118 dipendenti, con 15 infermieri stabilizzati e un bando di concorso per Oss alla cui graduatoria attingere per le esigenze aziendali, mentre abbiamo cessato ogni rapporto con le agenzie interinali che precarizzavano il lavoro e costavano 200.000 euro l’anno”, ha concluso. All’incontro erano presenti anche l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, il direttore dell’Usl 1, Enrico Martelli, Alessio e Alberto Brugnoni in qualità di rappresentanti del socio privato, Brugnoni Sanità, il direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D’Angelo, il presidente della Commissione permanente Affari sociali e sanità del Senato, Franco Zaffini, il presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Marco Squarta, la consigliera regionale Eleonora Pace.

Fioroni (Umbria): riunito il tavolo della chimica al Mimit

Fioroni (Umbria): riunito il tavolo della chimica al Mimit



Fioroni (Umbria): riunito il tavolo della chimica al Mimit – askanews.it



Fioroni (Umbria): riunito il tavolo della chimica al Mimit – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Si è riunito ieri a Palazzo Piacentini, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), il tavolo della chimica, un’iniziativa che fa parte di una serie di incontri settoriali organizzati dal ministero per coinvolgere le principali parti sociali del Paese in un confronto sugli ambiti più strategici per l’economia nazionale.

L’incontro ha visto la presenza del ministro Adolfo Urso, del vice ministro Valentino Valentini e del sottosegretario Massimo Bitonci; per l’Umbria e in rappresentanza della Conferenza delle Regioni ha partecipato l’Assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni. Nel suo intervento, l’assessore Fioroni ha rimarcato l’importanza di una politica nazionale che supporti un settore particolarmente colpito da una spirale competitiva internazionale, che vede da un lato gli Stati Uniti impegnati con ingenti aiuti di Stato verso il comparto e dall’altro la Cina che, da Paese altamente inquinante, negli ultimi piani quinquennali ha investito miliardi per diventare leader nelle tecnologie e soluzioni sostenibili in cui il contributo della chimica ha un ruolo centrale.

L’assessore Fioroni ha inoltre fortemente sottolineato che “oggi, finalmente, il Governo ha lanciato un segnale forte verso un settore strategico, che il Ministro Urso ha giustamente definito ‘indispensabile’ per il Made in Italy, non solo per il suo contributo in termini di competitività e sostenibilità, ma anche per la capacità di trasmettere innovazione tecnologica a una vastissima gamma di settore utilizzatori. Il settore della chimica ha infatti delle enormi potenzialità. Per sfruttarle al massimo è fondamentale un’azione politica e legislativa mirata, che tuteli i nostri prodotti dal fenomeno del dumping cinese, ormai sempre più rilevante, e riconosca concretamente il contributo dell’industria bio-based e delle bioplastiche alla decarbonizzazione del Paese, differenziando in maniera netta la chimica sostenibile dalle attività che invece ancora possiedono un alto contenuto carbonico”. L’assessore Fioroni ha infine aggiunto che “in questo percorso di tutela e rafforzamento di un settore strategico per il futuro del nostro Paese, come Umbria vogliamo sicuramente dare un nostro forte contributo. Da tempo portiamo avanti una battaglia per il rilancio del polo chimico di Terni, convinti che quello che è stato negli anni ’70 un luogo di eccellenza a livello nazionale e internazionale possa continuare a esserlo in una veste rinnovata, ispirata – ha concluso – ad un paradigma che fa dell’integrazione tra filiere agricole e industriali un fattore competitivo e che rappresenti una chimica ormai completamente sostenibile e ispirata ai principi della bioeconomia circolare”.