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A Napoli una mostra per restaurare la chiesa di S.Angelo a Segno

A Napoli una mostra per restaurare la chiesa di S.Angelo a SegnoRoma, 3 apr. (askanews) – La Mostra dal titolo “Le Madonne di Rosita” organizzata dall’Associazione NapoliEventi, si terrà dal 10 Aprile al 27 Maggio 2025, presso la Chiesa Sant’Angelo a Segno, sita in Via dei Tribunali 45, gestita dall’Associazione Partenart, Napoli. L’esposizione ha come tema le Madonne decorate dall’artigiana Rosita Caiazzo che, nelle opere esposte, rinnova l’iconografia popolare e la reinterpreta. Il fine è quello di divulgare cultura ed arte e, contemporaneamente, raccogliere fondi per Restaurare la Chiesa. L’organizzazione è affidata alla manager esperta di turismo e cultura Maria De Pompeis, che, con la sua associazione culturale, cercherà innanzitutto di raccogliere fondi per il restauro di questo tempio di Dio in pieno centro storico, e di pubblicizzare la mostra in tutta la città e sui canali social affinché, le opere dell’artista Rosita Caiazzo, possano essere ammirate da un pubblico sempre più ampio. Il lavoro dell’artista nasce da anni di ricerca sulle immagini di religiosità domestica: “i Santini Grandi” su carta esposti per devozione nelle case come da tradizione popolare, sono completate, reinterpretate e arricchite con monili di perle di fiume, cristallo di rocca, corallo, turchese ed onice. Le Madonne di Rosita celebrano una femminilità ancestrale e profonda, fuoco generatore della vita, nutrice di quella stessa vita, simbolo di rifugio e speranza, conforto ed aiuto nel difficile cammino che è la vita. La Madonna è una presenza silenziosa e serena, una mano che accarezza e guida in un mondo in continuo cambiamento. Le Madonne ingioiellate con monili realizzati con la tecnica di Rosita: la tecnica a Baguettes. La unicità di queste Madonne sta nel fatto che sono ingioiellate da manufatti realizzati con la tecnica di Rosita a Baguettes che consiste nel montare insieme piccoli bastoncini, prima creati singolarmente, poi legati tra loro. Insieme e agganciati gli uni agli altri, creeranno la struttura portante dei gioielli.

8 marzo, Art for Women Today: in mostra a Roma la donna e l’oggi

8 marzo, Art for Women Today: in mostra a Roma la donna e l’oggiMilano, 7 mar. (askanews) – Negli spazi della Fondazione Beta (Via Giusti 24, Roma) domani 8 marzo 2025 il gruppo internazionale di artiste Art for Women Today presenta una collezione di stampe d’arte limited edition, realizzata per sostenere i progetti dell’Associazione Pianoterra a favore di famiglie vulnerabili. In mostra per tre settimane anche le opere originali delle artiste del collettivo, che in grande maggioranza saranno presenti all’evento inaugurale, giungendo da diversi paesi.


Art for Women Today è un progetto collettivo tutto al femminile, nato dall’esigenza di lasciare una traccia, una testimonianza artistica volta a descrivere la donna nel momento storico contemporaneo. Si tratta di un gruppo internazionale di artiste convocate da Caterina Arciprete e dalla Artsight Galleri Stockholm, per generare quello che di fatto è al tempo stesso un processo artistico divulgativo e un atto di affermazione individuale e di genere; dà forma alla narrazione visiva di una esperienza vissuta, della condizione intima che, consciamente o inconsciamente, prende il suo spazio in ogni donna, influenzata da eventi personali e sociali affrontati a contatto con il suo specifico circostante. Una fotografia sincera – e a volte impietosa – sul nostro tempo, che ogni artista svilupperà rispondendo alle sue istanze individuali e culturali. Dare vita, attraverso la personale cifra stilistica, a una serie di interventi artistici per descrivere la condizione della donna, dare una voce all’emotività, l’empatia e l’introspezione femminile dei nostri tempi: questa è la missione di ogni componente del gruppo. Le artiste che compongono il gruppo Art for Women Today sonoCaterina Arciprete, Elena Belobragina, Isabelle De Boulloche, Linda Kunik, Gisela Quinteros, Virgina Maria Romero, Gaya Shantaram, Yemisi Wilson, Sylvie Wozniak.


Il progetto ha anche, sin dalla sua genesi, un fine sociale: sostenere le attività dell’Associazione Pianoterra ETS, nata a Napoli nel 2008 e attiva oggi anche a Roma e a Castel Volturno con l’obiettivo di stare accanto a famiglie che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità, in cui sono presenti bambini e bambine molto piccoli. Pianoterra lavora in particolare con le madri per accompagnarle in un percorso di empowerment e garantire ai bambini pari opportunità di crescere sani e sereni, nonostante condizioni di partenza svantaggiate.

Napoli Millenaria, celebrazioni al via per 2500 anni della città

Napoli Millenaria, celebrazioni al via per 2500 anni della cittàNapoli, 5 mar. (askanews) – Prendono ufficialmente il via le celebrazioni per i 2500 anni di storia della città di Napoli. Un anno di eventi, mostre, spettacoli e iniziative culturali che renderanno omaggio al ricco patrimonio storico, artistico, scientifico e identitario di Neapolis. Si parte il 25 marzo dal Teatro di San Carlo con “Napoli Milionaria”, dove 80 anni fa Eduardo De Filippo metteva in scena la prima dell’opera. Secondo la direttrice artistica Laura Valente “non ci accontentiamo di celebrare un compleanno seppur prestigioso. Abbiamo l’ambizione che i progetti messi in campo diventino laboratorio permanente di collaborazione istituzionale e non, con una particolare attenzione ai talenti di questo territorio”.


Le celebrazioni di Napoli Millenaria prevedono oltre 2500 tra eventi, artisti, luoghi, gemellaggi, partnership istituzionali e collaborazioni internazionali, grazie a una programmazione aperta, partecipata e dinamica pensata per coinvolgere attivamente la città. Tra questi, rassegne di musica e teatro che valorizzeranno la tradizione e le nuove espressioni artistiche, oltre a esposizioni inedite che porteranno alla luce tesori nascosti di Napoli. Promossa dal Comune di Napoli in collaborazione con oltre 80 enti, istituzioni culturali, università e realtà del territorio ma anche importanti centri internazionali, Napoli Millenaria sarà un viaggio attraverso i secoli che toccherà tutto il territorio cittadino e metropolitano, trasformando Napoli in un palcoscenico a cielo aperto. Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, frutto di un lavoro condiviso con istituzioni culturali e imprenditoriali. “Le celebrazioni dei 2500 anni rappresentano il modo per alimentare il protagonismo culturale di Napoli in Italia e nel mondo, riprendendosi il ruolo da capitale europea che meritava, nonché l’occasione per restituire ai napoletani e a migliaia di turisti alcuni luoghi significativi, custodi della memoria e dell’identità collettiva”, ha detto.


Per la città sarà un’occasione unica per comunicare la complessità della sua storia: Napoli Millenaria racchiude l’essenza di un luogo capace di tenere insieme cultura e identità, ma anche innovazione e contemporaneità. Una toccante versione inedita di “Napule è” del grande Pino Daniele accompagnerà come sigla le celebrazioni, a ricordarci che “Napoli è” tante cose contemporaneamente: tradizione e sperimentazione, innovazione e accoglienza, sempre più contemporanea e attuale. L’assessore al Turismo Teresa Armato ha evidenziato il valore dell’evento anche in chiave turistica: “Saranno più di 2500 gli eventi e gli artisti coinvolti. Vogliamo offrire ai visitatori un’esperienza straordinaria”, ha detto.

Da 11 marzo Rubens a Capodimonte, San Sebastiano curato dagli angeli

Da 11 marzo Rubens a Capodimonte, San Sebastiano curato dagli angeliMilano, 3 mar. (askanews) – Rubens a Capodimonte: dall’11 marzo in mostra ‘San Sebastiano curato dagli angeli’ (1601-1602, olio su tela, 155,5 x 119,5 cm) uno dei capolavori delle Gallerie Nazionali di Arte Antica (Roma) custodito dalla Galleria Corsini. L’opera di Pieter Paul Rubens (Siegen, 28 giugno 1577 – Anversa, 30 maggio 1640), dialogherà con alcune potenti raffigurazioni del martirio del Santo nelle collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte: i dipinti del Passigliano, Bartolomeo Schedoni, Andrea Vaccaro, Mattia Preti.


Da Palazzo Barberini, altra sede delle Gallerie, in prestito a Napoli anche ‘Amor sacro e Amor profano’ di Giovanni Baglione (1602, Olio su tela, 240 x 143 cm), pittore e biografo, noto anche come anti-Caravaggio (Roma, 1573 circa -30 dicembre 1643), protagonista della celebre rivalità con il Merisi, che portò a processo per ingiurie nella Roma del primo ‘600. “L’arrivo di questi due capolavori rientra in un significativo scambio con le Gallerie Nazionali di Arte Antica. In concomitanza con le celebrazioni del Giubileo 2025, ‘La Flagellazione’ di Caravaggio, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, come è noto in consegna a Capodimonte dal 1972, sarà esposta a Palazzo Barberini nella mostra Caravaggio 2025 dal 7 marzo al 6 luglio. Si tratta di un prestito doveroso per l’importanza dell’evento e l’alto valore scientifico dell’iniziativa – dichiara Eike Schmidt Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte – e che porta qui le due opere da Roma: sarà l’occasione per i frequentatori di Capodimonte, soprattutto per i cittadini che vengono al museo regolarmente, di ammirare questi dipinti, raramente prestati, in un diverso contesto e per giunta a Napoli. Un dialogo che stimolerà nuove riflessioni e paragoni, nel caso del San Sebastiano di Rubens con un allestimento dal punto di vista iconografico che è un vero e proprio compendio seicentesco sul tema. Mi piace ricordare che il capolavoro di Baglione torna a Napoli esattamente dopo 40 anni dalla mostra epocale ‘Caravaggio e il suo tempo’ firmata da Causa e Spinosa”.


La sinergia attivata tra i due Istituti include promozione e scontistica reciproca per i visitatori di Capodimonte e della Mostra di Palazzo Barberini (Roma). In particolare con il biglietto di Capodimonte il ticket della mostra si potrà acquistare scontato da 18 a 12 euro. Ai visitatori di Caravaggio 2025 il museo napoletano praticherà il biglietto ridotto di 12 euro (fino al 30 luglio). Dopo Rubens e Baglione nel mese di marzo atteso anche un terzo ‘Ospite’ a Capodimonte, per il ciclo aperto lo scorso anno da Courbet: è Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619) con ‘L’Annunciazione’ (1585. Olio su tela cm 182,5 × 221 cm) prestito della Pinacoteca Nazionale di Bologna.

A Napoli nasce Centro di Studi Italo-Tedeschi (con corsi di lingua)

A Napoli nasce Centro di Studi Italo-Tedeschi (con corsi di lingua)Roma, 28 gen. (askanews) – Nasce a Napoli un nuovo Centro di Studi Italo-tedeschi, che prevede anche corsi di lingua e certificazioni. Il Presidente dell’Istituto di Studi Germanici (IISG), prof. Luca Crescenzi, e la responsabile del Goethe-Institut in Italia, dott.ssa Jessica Kraatz Magri, hanno siglato oggi un accordo di collaborazione tra le due istituzioni a Villa Sciarra, sede dell’Istituto Italiano di Studi Germanici a Roma, alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, Dr. Hans-Dieter Lucas.


In virtù dell’accordo siglato, la cooperazione tra l’IISG e il Goethe-Institut porterà alla fondazione di un Centro di Studi Italo-Tedeschi per la realizzazione comune di programmi culturali, di formazione e di ricerca che riunirà in una sola sede entrambe le istituzioni; l’IISG avvierà inoltre a Napoli dei corsi di lingua tedesca ed il Goethe-Institut supporterà l’IISG nella fase di fondazione della scuola di lingua oltre ad essere partner dell’Istituto per le certificazioni linguistiche. “Sono molto felice di questo accordo – ha commentato l’Ambasciatore Lucas – La collaborazione tra il Goethe-Institut e l’Istituto Italiano di Studi Germanici, culminata nella creazione del nuovo Centro di Studi Italo-Tedeschi, è un’ottima notizia per le relazioni tra la Germania e l’intera regione Campania. Una regione storicamente, culturalmente ed economicamente legata alla Repubblica Federale, le cui relazioni con la Germania saranno ulteriormente rafforzate grazie a questo importante centro a Napoli.


“Siamo felici di questo accordo, che rappresenta un caso unico, ottenuto attraverso un grande sforzo comune – ha aggiunto Luca Crescenzi – perché servirà non solo a offrire a Napoli la possibilità di usufruire nuovamente di corsi di lingua tedesca certificati, ma porterà nel cuore della città un centro di ricerca dedicato allo sviluppo di strumenti digitali per l’insegnamento linguistico con cui ci proponiamo di offrire un contributo d’avanguardia all’innovazione in questo campo”. “”Il dialogo tra Napoli e la Germania è da sempre molto intenso – – ha sottolineato Jessica Kraatz Magri – Nel 2024 le attività del Goethe-Institut a Napoli hanno dovuto subire un ridimensionamento e sono quindi felice che questo accordo con l’Istituto Italiano di Studi Germanici rinnovi e rafforzi il nostro impegno nel capoluogo campano”.


La cerimonia della sigla dell’accordo è stata preceduta da una tavola rotonda sui rapporti italo-tedeschi tra politica, diplomazia e cultura. La tavola rotonda, moderata da Federico Niglia, Consigliere di Amministrazione IISG, ha visto la partecipazione del germanista Angelo Bolaffi, Componente del Comitato Scientifico IISG, di Stefania Craxi, Presidente della Commissione Affari Esteri, Senato della Repubblica, di Giovanni Orsina, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’università LUISS Guido Carli e Virginia Kirst, Corrispondente tedesca a Roma. Presenti alla cerimonia anche la direttrice del Goethe-Institut di Napoli, dott.ssa Maria Carmen Morese e il console onorario della Repubblica Federale Tedesca a Napoli, dott. Stefano Ducceschi.


L’Istituto Italiano di Studi Germanici (IISG) è un Ente Pubblico Nazionale di Ricerca il cui campo di attività è la ricerca scientifica nell’ambito delle conoscenze relative alla lingua, letteratura e cultura dei paesi di lingua tedesca e di lingue nordiche e promuove e realizza iniziative e attività di studio sulla vita culturale, artistica, scientifica e socio-politica dei popoli dell’Europa centro- settentrionale e sui loro reciproci rapporti con la cultura italiana ed europea. https://www.studigermanici.it/ Il Goethe-Institut Napoli è l’Istituto di cultura ufficiale della Repubblica federale tedesca. Presente a Napoli da oltre 60 anni, l’Istituto funge da mediatore e fautore del dialogo italo-tedesco in ambito culturale e formativo, contribuendo a suscitare e mantenere vivi simpatia e interesse per la cultura e la lingua tedesca. Punti chiave del programma culturale sono l’incontro tra artisti ed intellettuali italiani e tedeschi, la presentazione della cultura tedesca contemporanea e l’incentivazione della collaborazione culturale italo-tedesca ed europea. (Foto credits: Matteo Nardone)

A Napoli la raccolta della comunità cinese per la mensa di Suor Clara

A Napoli la raccolta della comunità cinese per la mensa di Suor ClaraRoma, 22 dic. (askanews) – Il Natale 2024 a Napoli sarà un’occasione speciale per celebrare la solidarietà e l’integrazione culturale. In un contesto di crescente povertà e difficoltà, Suor Clara, indiana di nascita e napoletana di adozione, porta avanti un impegno quotidiano di aiuto e accoglienza nella zona di Gianturco attraverso le attività delle Missionarie della Divina Redenzione di Gianturco e con la mensa di padre Arturo D’Onofrio.


“Se lo scorso anno servivamo settanta pasti al giorno, quest’anno siamo arrivati a cento”, racconta Suor Clara. “Le difficoltà sono aumentate, così come la povertà, che colpisce tanto gli stranieri quanto gli italiani. Ma quello che più mi preoccupa è la solitudine dei giovani, che crescono senza valori e si allontanano dal vero significato della vita.” E così anche alla vigilia di questo Natale i negozi di “Cinamercato 2003” hanno destinato gli incassi all’acquisto di indumenti e prodotti alimentari di ogni genere per la mensa delle Missionarie della Divina Redenzione di Gianturco. Sono stati raccolti migliaia di euro in generi alimentari tra pasta, panettoni, generi di prima necessità. E ancora olio, scatolame vario, regali per i bambini, abbigliamento.


(segue)

Danza, Villa Romana di Positano tra i “luoghi” del premio Massine

Danza, Villa Romana di Positano tra i “luoghi” del premio MassinePositano (Salerno), 2 set. (askanews) – Sempre più forte si conferma il legame tra Danza e Archeologia a Positano anche grazie al progetto ‘La Villa Romana si racconta’ curato da Laura Valente, vincitore del bando per il Ministero degli Interni per i Borghi d’arte e ormai centro internazionale per la diplomazia culturale. Lo splendido sito della Villa Romana (MAR Positano) sarà tra i luoghi protagonisti del “Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza” (che sarà consegnato il 7 settembre). Sarà inoltre presentato in anteprima il fumetto Isadora, ambientato ai tempi dell’antica Roma, ma che deve il suo titolo al nome della grande Isadora Duncan, realizzato da Comix di Mario Punzo e firmato da Valente, Chiara Macor e Fabiana Fiengo.


Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un Pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile a tutti.


Va notato che i ricchi romani già nel I sec. a.C. avevano scelto le coste del Golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina per edificarvi lussuose residenze, raggiungibili dal mare per dedicarsi esclusivamente all’otium. La Villa Romana di Positano è risalente alla prima età imperiale. La sua storia è ferma all’eruzione che distrusse Pompei nell’79 d.C. e conferma che anche la costa d’Amalfi fu danneggiata. A quel tempo nel ricco complesso residenziale che aveva più piani e degradava verso il mare con rampe e terrazze, era in corso un restauro per sanare i danni del terremoto del 63 d.C. e forse anche in vista di un passaggio di proprietà. Positano dista in linea d’aria solo 20 km dal cratere del Vesuvio e la colonna eruttiva salì per oltre 20 km nell’atmosfera per ricadere poi verso sud. La villa, costruita sull’antico arenile, fu quindi investita da cenere e da una pioggia di pomici dello spessore di due metri, che dai tetti spioventi del triclinio scivolarono verso i giardini. Le strutture collassarono, infine tutto fu travolto da piogge alluvionali e da una colata di fango che si trasformò poi in un materiale durissimo. Fu Karl Weber nel 1758 a descrivere per la prima volta la villa, in seguito Matteo della Corte ipotizzò che questa potesse essere la dimora di Posides Claudi Caesaris, liberto dell’imperatore Claudio, noto per essere attivo proprio nella costruzione di residenze di lusso.


Il MAR-Museo Archeologico Romano di Positano è frutto oggi della collaborazione tra istituzioni (Soprintendenza ABAP di Salerno, Comune, Curia Vescovile) e rende fruibile i risultati di due successive campagne di scavo (2004/2006 e 2015/2016). Sono stati portati alla luce, a dieci metri di profondità, un settore della sfarzosa residenza con il suo triclinium (una sala da pranzo che attraverso un peristilio porticato si apriva direttamente sulla baia), la pavimentazione musiva e le pitture parietali di IV stile pompeiano. Quella che si presenta agli occhi dei visitatori contemporanei è una autentica meraviglia, esaltata da una eccezionale opera di restauro. Sulla parte bassa affrescata, a fondo rosso, ecco un’edicola con tetto a conchiglia, delfini, pantere, un grifo e un pegaso alato. Nella zona mediana si possono ammirare pannelli di colore giallo ornati da ghirlande, scorci architettonici, scene mitologiche come quella con il centauro Chirone che impartisce lezioni di musica ad Achille. In alto, nell’affresco sulla parete nord, un tendaggio verde, mostri marini, delfini e amorini. Ad est la veduta di un palazzo su tre livelli con una porta d’ingresso in legno, un balcone e un ampio loggiato sostenuti da colonne istoriate. Scoperto in questa zona anche un armadio blindato in legno e ferro, contenente recipienti in bronzo ed oggetti legati al simposio, che oggi sono esposti nell’area museale. Nuovi scavi sono stati recentemente finanziati dal MiC.

Comunicare Archeologia e Arte, Zuchtriegel tra premiati a Positano

Comunicare Archeologia e Arte, Zuchtriegel tra premiati a PositanoPositano (Salerno), 5 ago. (askanews) – Il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, l’americana Karole P. B. Vail, direttrice della collezione Peggy Guggenheim a Venezia, il mecenate svizzero Urs Rechsteiner, fondatore e presidente della Fondazione FUR, sono i vincitori della seconda edizione del premio internazionale Comunicare l’Archeologia e l’Arte diretto da Laura Valente. Il riconoscimento destinato ad esperti, direttori di musei, creativi, comunicatori e giornalisti, sezione per la quale in questa edizione è premiata Cristina Giuliano (askanews), sarà consegnato il 7 settembre sulla Spiaggia Grande, ed è promosso nell’ambito del progetto multidisciplinare ‘La Villa Romana si racconta’ organizzato dal Comune di Positano e finanziato dal Ministero dell’Interno. Lo rende noto l’organizzazione del premio.


Località turistica in cima ai desideri dei viaggiatori internazionali da sempre, la perla della Costiera amalfitana e capitale internazionale della danza (ospita il Premio Massine, il più antico del mondo) si sta affermando sempre più anche come città archeologica, grazie alla sua straordinaria Villa Romana, lussuosa residenza d’ozio con affreschi in IV stile e resti medioevali soprastanti, valorizzata da un mirabile restauro che l’ha resa fruibile al pubblico dal 2018. Il sito, che sarà interessato da nuovi scavi, già annunciati dal MiC, è inserito nel prezioso percorso del Museo Archeologico Romano gestito dal Comune di Positano, grazie ad una stretta collaborazione con la Soprintendenza ABAP di Salerno. “Questo premio nasce con ampio respiro internazionale e si allarga già dalla seconda edizione alla comunicazione dell’arte – spiega il sindaco Giuseppe Guida – attraverso un percorso divulgativo che stiamo sviluppando su varie piattaforme con strumenti coinvolgenti, dal fumetto ai podcast al 3d. Ed è proprio per rafforzare questa nuova narrazione con il coinvolgimento delle giovani generazioni e puntare su un turismo di qualità tutto l’anno, che è nato il progetto ‘La Villa Romana si racconta’ con la curatela scientifica di Laura Valente, vincitore del bando del Ministero dell’Interno per i borghi d’arte”.


“Comunicare è un arte, come lo è raccontare: in questo approccio, crediamo, sia l’originalità del nostro premio che quest’anno presenta un nuovo logo destinato, edizione dopo edizione, ad ampliarsi accogliendo nuove sezioni”, spiega Laura Valente. “Il nostro obiettivo – prosegue – è attrarre a Positano chi l’arte la ama, la promuove, ne ha fatto ragione di vita e inclusione sociale rigenerativa dei territori. Nasce per questo il board degli amici della Villa Romana nel mondo dove i vincitori di quest’anno si aggiungono a Paolo Conti del Corriere della Sera, Jackie Wullschläger del Financial Times, e al game designer Fabio Viola, premiati nel 2023”. I PREMIATI 2024/LE MOTIVAZIONI


Il riconoscimento all’archeologo tedesco naturalizzato italiano Gabriel Zuchtriegel, “vuole sottolineare – si legge nella motivazione – quanto la sua direzione del Parco Archeologico di Pompei (dal febbraio 2021) sia caratterizzata da una grande attenzione alla comunicazione, anche grazie alle innate doti di divulgatore. Dalla piattaforma digitale E-Journal che rende accessibili a tutti le meraviglie dei nuovi scavi a ‘Sogno di volare’, progetto di teatro per i giovani del territorio, da libri come ‘Pompei. La città incantata’ (Feltrinelli) ai contributi alle trasmissioni Rai di Alberto Angela fino alla musica: con una visione aperta dei beni culturali è riuscito a coinvolgere ogni tipo di pubblico, trasmettendo con rigore scientifico ed umana empatia le straordinarie scoperte di una Pompei mai così ricca e viva come in questi anni”. Nipote della mitica Peggy Guggenheim, la curatrice e scrittrice Karole P. B. Vail, direttrice della Fondazione italiana e del museo veneziano dal 2017, è premiata con la sua fondazione per “una visione di museo capace di stimolare le nuove generazioni e nello stesso tempo creare uno spazio inclusivo e accessibile, dove la conoscenza del passato diventa riflessione e spunto per costruire il nostro futuro. Nello spirito della fondatrice e mecenate Peggy”.


A Urs Rechsteiner, fondatore e presidente della Fondazione FUR il riconoscimento va “per la sua attività di mecenate al servizio dell’arte”, spiegano dal premio. Con la FUR ha finanziato e inaugurato quest’anno il Sentiero dell’Arte e dell’Anima in Toscana (Pienza, Siena), percorso caratterizzato da installazioni d’autore in dialogo con la natura, unico nel suo genere, nel panorama italiano e internazionale, rendendo il paesaggio scena artistica, attraverso la valorizzazione del territorio”. “La giornalista Cristina Giuliano (askanews) sarà premiata ‘per la sua lunga e prestigiosa carriera, all’estero e in Italia, dedicata particolarmente alla divulgazione dell’arte, con un’attenzione alla città di Positano – si legge nella notivazione del premio – in tutte le sue declinazioni artistiche, dalla Villa Romana, che ha raccontato in maniera coinvolgente con i suoi reportage, al Premio Massine, che segue da anni con preziose interviste ai protagonisti internazionali’”.

Passione architettura, a Napoli con tour AOH 2024 (19-22 giugno)

Passione architettura, a Napoli con tour AOH 2024 (19-22 giugno)Milano, 15 giu. (askanews) – Novità assoluta per AOH 2024 è “Napoli Vista dal Mare”, il primo appuntamento del tour, mercoledi 19 giugno alle ore 11.00. Una panoramica della città con racconto dell’architetto Francesca Brancaccio dello studio b5, dove saranno individuati e contestualizzati, i luoghi più significativi di Napoli protesa sul mare.


Architettura Open House è un tour con tema architettura a Napoli dal 19 al 22 giugno 2024, con appuntamenti itineranti gratuiti, nelle zone Chiaia, Vomero, Centro, proposti dagli architetti che partecipano con le loro realtà. Ad orario e giorno differente, presentando un cantiere, la propria casa o il proprio studio. Il pubblico attento e appassionato di dettagli, bellezza, architettura e paesaggio in modo conviviale ha modo di conoscere architetti e progetti, nonché scoprire luoghi nuovi e interessanti. Architettura Open House alla VII° edizione, è organizzato dall’Associazione Brillart, con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia (che riconosce i CFP agli iscritti che partecipano agli incontri, uno per ogni appuntamento) e dell’Oice- Confindustria, in collaborazione con Studio Trisorio e MielePiù. L’evento sullo Yacht Technemea 70 è in collaborazione con Rada Hotel, e la sua flotta con esclusivo servizio hotel a bordo. Muniti di braccialetto d’artista che quest’anno è realizzato dall’architetto e artista Stefano Mango, che ha disegnato la sirena Partenope stilizzata e serafica protagonista su un fondo bianco azzurrato di grande effetto, e che partecipa con il suo studio mercoledi 19 giugno ore 17.00/20.00 in Largo Ferrandina n. 1, Napoli. Un luogo magico, una sorta di pensatoio, dove l’architetto mette insieme progetti e sogni, che come in questo caso condivide con gli ospiti. Particolarmente sentito è il tema della sostenibilità, nonché della scelta di supporti tecnologici all’avanguardia, con la partecipazione di studi che lavorano privilegiandoli, tra cui quest’anno mercoledi 19 giugno, ore 15.30/18.30 l’architetto Michele Piccolo, presso Mielepiù, shoroom di riferimento per architetti e ingegneri, in via dei Mille n. 40, Napoli. Qui l’architetto Piccolo racconterà la tecnologia Matterport dall’impareggiabile chiarezza visiva 3D, che semplifica la gestione dei progetti in ogni fase di progettazione e costruzione, utilizzando come esempio un suo cantiere abitazione privata. Tra gli appuntamenti di govedi 20 giugno, alle ore 12.00/14.00 Od’A Officina di Architettura, architetti Giovanni Aurino e Francesca Fasanaro apriranno il cantiere finito “Residenza Scale Napoletane” in Via Girolamo Santacroce n. 15, Napoli. Trasformazione creativa di un abitato su diversi livelli, con atmosfere mediterranee e materiali campani dal basolato alle maioliche, tra terrazzi, vetrate, volte alte, e scale. Il professor Aldo Capasso Architetto e Artista sempre il 20 alle ore 18.00/20.00 presenta sia il suo studio/La Stanza dell’arte in via Annibale Caccavello n. 59/b, che la sua casa/Pinocchioteca nella stessa strada ma al civico n. 12/L, il cui grande soggiorno è tappezzate di opere dedicate a Pinocchio. Lavori nati dalla grande curiosità dell’artista per il burattino collodiano, realizzando oltre 100 lavori di grande fantasia, assemblando, in cornici quadrate, oggettistica artigianale, libri, foto giornali e sovvenir dedicati a Pinocchio, un “Intorno a Pinocchio” che ha avuto varie, occasione di esposizione, come alla Fondazione Collodi a Pescia (2008) o al Maschio Angioino a Napoli (2010).


Ed ancora gli studi Ars Constructa di Alfredo Ciollaro e Manuela, Mt-a dell’architetto Mario Toraldo, gli architetti Alessandro Ciollaro, Maria Luisa Kitsman, eccetera. Il programma pubblicato sulle pagine social, (facebook ed instagram) architettura open house, è un percorso volutamente trasversale, per mostrare una rosa di ambientazioni tra le piu’ varie.

Bradisismo fa riemergere a Bacoli preziosi reperti romani

Bradisismo fa riemergere a Bacoli preziosi reperti romaniRoma, 7 giu. (askanews) – Il bradisismo che sta colpendo l’area flegrea può riservare, tra i tanti e gravi problemi, anche qualche apprezzabile sorpresa, come la riemersione di preziosi reperti archeologici. E’ quanto è accaduto a Bacoli, dove sulla spiaggia nei pressi della cosiddetta Villa di Plinio sono stati rinvenuti resti di epoca romana. Lo riferisce oggi l’Orientale di Napoli.


La scoperta è stata fatta ieri da un giovane studente di archeologia dell’Unior, Enrico de Luca, che si trovava sul luogo per effettuare ricerche connesse al suo percorso di studio. Consapevole, anche grazie alla sua formazione archeologica, del valore storico-artistico della scoperta e della necessità di garantire la messa in sicurezza dei reperti, lo studente si è immediatamente preoccupato di informarne la Soprintendenza all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Napoli.