Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Passione architettura, a Napoli con tour AOH 2024 (19-22 giugno)

Passione architettura, a Napoli con tour AOH 2024 (19-22 giugno)Milano, 15 giu. (askanews) – Novità assoluta per AOH 2024 è “Napoli Vista dal Mare”, il primo appuntamento del tour, mercoledi 19 giugno alle ore 11.00. Una panoramica della città con racconto dell’architetto Francesca Brancaccio dello studio b5, dove saranno individuati e contestualizzati, i luoghi più significativi di Napoli protesa sul mare.


Architettura Open House è un tour con tema architettura a Napoli dal 19 al 22 giugno 2024, con appuntamenti itineranti gratuiti, nelle zone Chiaia, Vomero, Centro, proposti dagli architetti che partecipano con le loro realtà. Ad orario e giorno differente, presentando un cantiere, la propria casa o il proprio studio. Il pubblico attento e appassionato di dettagli, bellezza, architettura e paesaggio in modo conviviale ha modo di conoscere architetti e progetti, nonché scoprire luoghi nuovi e interessanti. Architettura Open House alla VII° edizione, è organizzato dall’Associazione Brillart, con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia (che riconosce i CFP agli iscritti che partecipano agli incontri, uno per ogni appuntamento) e dell’Oice- Confindustria, in collaborazione con Studio Trisorio e MielePiù. L’evento sullo Yacht Technemea 70 è in collaborazione con Rada Hotel, e la sua flotta con esclusivo servizio hotel a bordo. Muniti di braccialetto d’artista che quest’anno è realizzato dall’architetto e artista Stefano Mango, che ha disegnato la sirena Partenope stilizzata e serafica protagonista su un fondo bianco azzurrato di grande effetto, e che partecipa con il suo studio mercoledi 19 giugno ore 17.00/20.00 in Largo Ferrandina n. 1, Napoli. Un luogo magico, una sorta di pensatoio, dove l’architetto mette insieme progetti e sogni, che come in questo caso condivide con gli ospiti. Particolarmente sentito è il tema della sostenibilità, nonché della scelta di supporti tecnologici all’avanguardia, con la partecipazione di studi che lavorano privilegiandoli, tra cui quest’anno mercoledi 19 giugno, ore 15.30/18.30 l’architetto Michele Piccolo, presso Mielepiù, shoroom di riferimento per architetti e ingegneri, in via dei Mille n. 40, Napoli. Qui l’architetto Piccolo racconterà la tecnologia Matterport dall’impareggiabile chiarezza visiva 3D, che semplifica la gestione dei progetti in ogni fase di progettazione e costruzione, utilizzando come esempio un suo cantiere abitazione privata. Tra gli appuntamenti di govedi 20 giugno, alle ore 12.00/14.00 Od’A Officina di Architettura, architetti Giovanni Aurino e Francesca Fasanaro apriranno il cantiere finito “Residenza Scale Napoletane” in Via Girolamo Santacroce n. 15, Napoli. Trasformazione creativa di un abitato su diversi livelli, con atmosfere mediterranee e materiali campani dal basolato alle maioliche, tra terrazzi, vetrate, volte alte, e scale. Il professor Aldo Capasso Architetto e Artista sempre il 20 alle ore 18.00/20.00 presenta sia il suo studio/La Stanza dell’arte in via Annibale Caccavello n. 59/b, che la sua casa/Pinocchioteca nella stessa strada ma al civico n. 12/L, il cui grande soggiorno è tappezzate di opere dedicate a Pinocchio. Lavori nati dalla grande curiosità dell’artista per il burattino collodiano, realizzando oltre 100 lavori di grande fantasia, assemblando, in cornici quadrate, oggettistica artigianale, libri, foto giornali e sovvenir dedicati a Pinocchio, un “Intorno a Pinocchio” che ha avuto varie, occasione di esposizione, come alla Fondazione Collodi a Pescia (2008) o al Maschio Angioino a Napoli (2010).


Ed ancora gli studi Ars Constructa di Alfredo Ciollaro e Manuela, Mt-a dell’architetto Mario Toraldo, gli architetti Alessandro Ciollaro, Maria Luisa Kitsman, eccetera. Il programma pubblicato sulle pagine social, (facebook ed instagram) architettura open house, è un percorso volutamente trasversale, per mostrare una rosa di ambientazioni tra le piu’ varie.

Bradisismo fa riemergere a Bacoli preziosi reperti romani

Bradisismo fa riemergere a Bacoli preziosi reperti romaniRoma, 7 giu. (askanews) – Il bradisismo che sta colpendo l’area flegrea può riservare, tra i tanti e gravi problemi, anche qualche apprezzabile sorpresa, come la riemersione di preziosi reperti archeologici. E’ quanto è accaduto a Bacoli, dove sulla spiaggia nei pressi della cosiddetta Villa di Plinio sono stati rinvenuti resti di epoca romana. Lo riferisce oggi l’Orientale di Napoli.


La scoperta è stata fatta ieri da un giovane studente di archeologia dell’Unior, Enrico de Luca, che si trovava sul luogo per effettuare ricerche connesse al suo percorso di studio. Consapevole, anche grazie alla sua formazione archeologica, del valore storico-artistico della scoperta e della necessità di garantire la messa in sicurezza dei reperti, lo studente si è immediatamente preoccupato di informarne la Soprintendenza all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Napoli.

Buchmesse, Italia senza Saviano: “Data voce a chi non l’ha avuta”

Buchmesse, Italia senza Saviano: “Data voce a chi non l’ha avuta”Francoforte, 28 mag. (askanews) – Oltre cento autori italiani saranno ospiti alla Buchmesse di Francoforte all’interno del programma dell’Italia Paese ospite 2024, che è stato presentato oggi nella città tedesca. Tra loro non c’è Roberto Saviano e su questa assenza il commissario straordinario del governo, Mauro Mazza, è stato interpellato da un giornalista tedesco: “Non ho trovato Saviano nella lista scrittori. Perché? Forse perché è troppo critico nei confronti del governo neofascista?”. “Nella domanda c’è la risposta – ha replicato Mazza -. Abbiamo voluto dare voce a chi finora non l’ha avuta, ad altri. Abbiamo dovuto necessariamente ridurre: molti chiamati, pochi gli eletti si dice nel Vangelo”.


“Uno dei criteri – ha poi aggiunto il commissario – non il principale, è stato quello di scegliere autori le cui opere fossero integralmente originali. Quindi si è fatta una scelta, non solo per l’autore che citava ma anche per altri, in questo senso”. Nel 2016 Saviano e la Mondadori sono stati condannati a un risarcimento per plagio nei confronti di due testate locali campane, per tre articoli che sono stati inseriti nel bestseller “Gomorra”. La questione giudiziaria è proseguita nel corso degli anni e nel 2023 la Corte di Cassazione ha stabilito che il risarcimento di 6mila euro stabilito dalla Corte d’Appello, che aveva ridotto di dieci volte la somma indicata dalla precedente sentenza, era troppo esiguo e ha disposto un ricalcolo della cifra, al rialzo. Nel 2021 lo stesso Saviano aveva scritto sui social che attraverso quegli articoli “i detenuti per camorra scambiavano messaggi con gli affiliati a piede libero”.

”Città Sospese. Indagine sul Paesaggio” fa tappa a Napoli

”Città Sospese. Indagine sul Paesaggio” fa tappa a NapoliNapoli, 9 mag. (askanews) – La mostra itinerante “Città Sospese. Indagine sul Paesaggio”, da venerdì 10 e fino a giovedì 30 maggio fa tappa a Napoli. Dopo Pesaro, la mostra collettiva di 41 fotografi contemporanei, italiani e non, si trasferisce presso “Spazio 57”, in via Chiatamone, 57.


Dopo un anno di riflessione e ricerca, questa esposizione offre al pubblico l’occasione unica di esplorare la vastità e la diversità del concetto di paesaggio, andando oltre la mera rappresentazione per coglierne l’essenza più profonda. “Città Sospese” non si limita a mostrare paesaggi suggestivi, ma rappresenta un vero e proprio viaggio introspettivo all’interno della corrente artistica della Fotografia Transfigurativa.


La Fotografia Transfigurativa è una realtà che, da qualche anno, arricchisce il panorama artistico contemporaneo, forte di un gruppo Facebook, di una rivista trimestrale, di due volumi antologici nonché del volume “Città sospese” indagine sul paesaggio, libro fotografico del collettivo di Fotografia Transfigurativa. Nata da un’idea di Carlo Riggi e sviluppatasi negli anni grazie al contributo di un gruppo di appassionati fotografi, questa corrente si distingue per il suo approccio peculiare alla realtà.


Come spiega lo stesso Riggi nel suo libro “Il segno e la forma”, la Fotografia Transfigurativa va oltre la ricerca della bellezza fine a se stessa. Si tratta di un modo di fotografare che indaga le sfumature della realtà, cogliendo significati già presenti nella materia e nelle sue forme. Attraverso uno sguardo attento e paziente, il fotografo transfigurativo non altera la realtà, ma la amplifica, rivelando nuove connessioni e interpretazioni. “Città Sospese” non propone una definizione univoca del paesaggio; offre piuttosto un caleidoscopio di visioni personali. I 41 fotografi partecipanti hanno utilizzato il loro obiettivo per raccontare la propria percezione del paesaggio urbano e naturale, trasmettendo emozioni e riflessioni attraverso immagini suggestive e talvolta enigmatiche.


L’esposizione partenopea, curata da Rosita Percacciuolo, rappresenta un’occasione preziosa per immergersi nella molteplicità di sguardi che caratterizza la Fotografia Transfigurativa. Ogni immagine diventa così un invito a esplorare il mondo con occhi nuovi, a cogliere la bellezza nascosta nell’ordinario e a riflettere sul profondo legame che ci unisce al paesaggio che ci circonda.

Siamo ancora in tempo, nuova raccolta di poesie di Maria Pagano

Siamo ancora in tempo, nuova raccolta di poesie di Maria PaganoSalerno, 21 apr. (askanews) – La poesia è un impegno sociale, un trapasso faticoso, un agguato che tace. Nel tempo, la poesia di Maria Pagano ha imparato ad ascoltare, a osservare l’invisibile, a seguire le tracce; la poesia è l’unica creatura che resiste a tutto e che non si arrende. È in uscita “Siamo ancora in tempo”, l’ultima raccolta di versi dell’autrice salernitana; un nuovo viaggio, un richiamo urgente e necessario.


Nel corso di questa nuova avventura, la Pagano interroga il cielo, abbraccia e difende la Terra, nuota senza sosta tra i corpi di un mare che ha cambiato colore. “Durante la ‘traversata’ – ha spiegato l’autrice – non mi sono mai smarrita, più volte sorretta dalla poesia, mi sono fatta coraggio: e ho guardato fino in fondo il male. I poeti non saranno mai ciechi! Scrivere è sperimentare, è lasciarsi condurre nei sottosuoli dell’anima anche quando si ha paura, scrivere è farsi spazio tra i labirinti lessicali del tempo, interrogarsi abbracciando il dubbio. Durante il mio peregrinare, quante cose ho veduto: donne che cercavano la quiete nel buio degli amori malati, boschi arsi insieme agli animali, mascherine senza il carnevale in tutto il mondo… bombe utilizzate come nei videogiochi”.


“Siamo ancora in tempo”, sono 138 poesie di flussi metafisici distratti di un terzo tempo sospeso… Rievocazioni naturali, oniriche, confessioni sussurrate, altre solo immaginate, tutte apocalitticamente intimorite dal Potere. Il libro non è una domanda, né una certezza, è la fotografia dello stato di questo tempo. Tutti vogliono cambiare il mondo e nessuno ci riesce e, quando ci provano, chissà perché, lo peggiorano, lo sventrano. Le nostre anime ammaccate respirano pece, sono violente, dannate, non sperano più.


“Per fermare il ripetersi del fallimento umano – ha concluso la poetessa – Madrepoesia una notte mi ha suggerito: fidati del cane e non del padrone, svegliati autonomamente senza aspettare il bacio del principe, ascolta chi è nato nel posto indifeso, vivi nella luce dell’attiva partecipazione, seppellisci per sempre con ogni zolla terrestre la maledetta, inutile guerra. Ed io l’ho ascoltata”.

”Napoli, j’adore”, asta online con opere di Warhol, Achenbach e Jorit

”Napoli, j’adore”, asta online con opere di Warhol, Achenbach e JoritRoma, 21 mar. (askanews) – Warhol, Achenbach, e Jorit sono gli artisti con le opere e le stime più importanti presenti in “Napoli, j’adore!”, asta tematica online organizzata da Blindarte con una selezione di opere d’arte, oggetti di produzione artigianale e manufatti napoletani o che riguardano la città e la sua storia. Il catalogo si può consultare online su www.blindarte.com dal 10 al 20 aprile.


Nell’asta sono presentati pregevoli esemplari di oggetti antichi rappresentativi della tipica produzione artistica di manifattura napoletana del XVIII e XIX secolo come la rara coppia di tazzine in terraglia del XIX secolo dipinte con splendide Vedute dell’eruzione notturna e diurna del Vesuvio o l’importante gruppo presepiale napoletano del ‘700 raffigurante la Natività. Fra i dipinti, le straordinarie e particolari vedute di piazze e marine napoletane, firmate dai più importanti pittori protagonisti dell’800 napoletano, esponenti delle famose Scuola di Posillipo e di Resina, come Consalvo Carelli, Giordano Lanza, Attilio Pratella, Vincenzo Migliaro. Si segnala inoltre una suggestiva e imponente veduta della Spiaggia di Chiaia al tramonto capolavoro assoluto di Oswald Achenbach, firmato e datato 1878 (stima 60.000/80.000 euro). A rappresentare il XX e XXI secolo ci saranno artisti di origine napoletana, tra cui Emilio Notte, Domenico Spinosa, Gianni Pisani, Carlo Alfano, ma anche Lello Esposito, Sergio Fermariello, Giuseppe Perone, Jorit (del quale spicca un sorprendente ritratto di Maradona), ma anche artisti non napoletani che hanno trascorso un intenso soggiorno nella città partenopea come Andy Warhol. L’artista americano, infatti, all’inizio degli anni Ottanta ha realizzato per la città la celebre serie dei “Vesuvius” del 1985 di cui è presentata in asta la celebre serigrafia a colori (stima 30.000/40.000 euro). Spicca anche la presenza di fashion designer come Ernesto Esposito, con le sue iconiche scarpe, e le richiestissime borse di LEDEFF.


Una sezione del catalogo d’asta online sarà inoltre dedicata ai costumi ed elementi di scena di alcune importanti rappresentazioni tenute al Teatro San Carlo di Napoli in passato, come: Arianna a Nasso (di R. Strauss, del 1999/2000), La Voix Humaine (di F. Poulenc, del 1994/95), Un ballo in maschera (di G. Verdi, del 1994), il Don Carlo (di G. Verdi, del 1983/84),  Macbeth (di G. Verdi, del 1984/88), Falstaff (di G. Verdi, del 2006/07), Lucia di Lammermoor (di G. Donizetti, del 1996/97), Le convenienze ed inconvenienze teatrali (di G. Donizetti, del 1996/97), La Tosca (di G. Puccini, del 2010), La clemenza di Tito (di W.A. Mozart, del 2010) e L’histoire du soldat (di I. Stravinskij, del 1987/88). “Napoli è un mondo aperto agli stranieri – afferma Memmo Grilli, direttore del dipartimento di arte moderna e contemporanea di Blindarte – e alle diversità, con le sue regole/non regole, i suoi usi e costumi, i suoi proverbi e la sua decantata bellezza che coinvolge e seduce. Tutto questo è ben noto agli artisti che vi si sono ispirati, lasciando tracce evidenti di questa influenza napoletana in tantissime opere d’arte e manufatti che gli appassionati di collezionismo conoscono e apprezzano da sempre. Napoli forse più di ogni altra città merita un’asta tematica sulla creatività che l’ha animata nel corso dei secoli, fino al presente, che è un momento di orgogliosa e condivisa valorizzazione di questo incredibile patrimonio culturale. Questo spirito ha portato la Blindarte a lanciare la prima asta tematica su una città, dove saranno esibite opere d’arte e manufatti di qualità dal XVII secolo ai giorni nostri, con una particolare attenzione alla parte finale del catalogo in cui sono presentati alcuni costumi ed elementi di scene (irripetibili) del Teatro San Carlo”.

Dal Quirinale al Mann di Napoli in mostra i bronzi di San Casciano

Dal Quirinale al Mann di Napoli in mostra i bronzi di San CascianoRoma, 18 feb. (askanews) – Un viaggio attraverso i secoli alla scoperta del paesaggio delle acque calde tra Etruschi e Romani nel territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi: è in programma fino al 30 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano”, che presenta al pubblico gli straordinari ritrovamenti effettuati nell’estate 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. La mostra, curata da Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, è stata presentata per la prima volta al Palazzo del Quirinale tra giugno e dicembre del 2023, grazie all’iniziativa della Presidenza della Repubblica. Dall’età del bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è raccontata in un percorso ricco di suggestione: come l’acqua calda delle sorgenti termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua calda, non solo a San Casciano dei Bagni, ma anche in una moltitudine di luoghi sacri del territorio. Oltre venti statue e statuette, migliaia di monete in bronzo ed ex-voto anatomici narrano una storia di devozione, di culti e riti in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue ha permesso di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che restituiscono nuovi dati sul rapporto tra Etruschi e Romani, sui culti presso le sorgenti termali e sulle divinità qui venerate.


“I Bronzi di San Casciano, esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, offrono alla nostra comunità un frammento di storia sepolta e anche l’emozione di questa scoperta, definita dagli esperti una delle più rilevanti degli ultimi tempi. Si tratta di uno scavo giovane, siamo certi che le ricerche condotte dal Ministero della Cultura, con il coinvolgimento di tanti atenei, coordinati dall’Università per Stranieri di Siena, ci regalerà nel prossimo futuro molte nuove scoperte. Abbiamo già proceduto all’acquisto di un palazzo cinquecentesco nel centro storico di San Casciano e ciò renderà possibile presto l’apertura di un museo che diventerà la nuova casa di questi reperti. La ferma volontà di mantenere il legame inscindibile delle scoperte con il territorio è parte costitutiva del progetto di valorizzazione dell’identità delle nostre comunità locali. I musei sono punti cardinali della nostra identità e memoria. La mostra al MANN, fra i più importanti musei archeologici al mondo, testimonia l’importanza per il Ministero della Cultura di questo progetto e ribadisce come il patrimonio sia di tutti”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

”Gli dei ritornano”, sbarcano a Napoli i bronzi di San Casciano

”Gli dei ritornano”, sbarcano a Napoli i bronzi di San CascianoRoma, 16 feb. (askanews) – Un viaggio attraverso i secoli alla scoperta del paesaggio delle acque calde tra Etruschi e Romani nel territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi: dal 16 febbraio al 30 giugno 2024 è in programma al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano”, che presenta al pubblico gli straordinari ritrovamenti effettuati nell’estate 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.


“I Bronzi di San Casciano, esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, offrono alla nostra comunità un frammento di storia sepolta e anche l’emozione di questa scoperta, definita dagli esperti una delle più rilevanti degli ultimi tempi. Si tratta di uno scavo giovane, siamo certi che le ricerche condotte dal Ministero della Cultura, con il coinvolgimento di tanti atenei, coordinati dall’Università per Stranieri di Siena, ci regalerà nel prossimo futuro molte nuove scoperte. Abbiamo già proceduto all’acquisto di un palazzo cinquecentesco nel centro storico di San Casciano e ciò renderà possibile presto l’apertura di un museo che diventerà la nuova casa di questi reperti. La ferma volontà di mantenere il legame inscindibile delle scoperte con il territorio è parte costitutiva del progetto di valorizzazione dell’identità delle nostre comunità locali. I musei sono punti cardinali della nostra identità e memoria. La mostra al MANN, fra i più importanti musei archeologici al mondo, testimonia l’importanza per il Ministero della Cultura di questo progetto e ribadisce come il patrimonio sia di tutti”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Dall’età del bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è raccontata in un percorso ricco di suggestione: come l’acqua calda delle sorgenti termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua calda, non solo a San Casciano dei Bagni, ma anche in una moltitudine di luoghi sacri del territorio. Oltre venti statue e statuette, migliaia di monete in bronzo ed ex-voto anatomici narrano una storia di devozione, di culti e riti in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue ha permesso di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che restituiscono nuovi dati sul rapporto tra Etruschi e Romani, sui culti presso le sorgenti termali e sulle divinità qui venerate.

Al via quarta edizione del Premio Letterario “Le pagine della terra”

Al via quarta edizione del Premio Letterario “Le pagine della terra”Roma, 14 feb. (askanews) – Il concorso letterario “Le pagine della terra” celebra l’amore per il pianeta e l’ambiente, raccontato attraverso i libri. Sarà per questo che proprio nel giorno di San Valentino si sono riuniti alla Casa del Cinema di Roma i fondatori del Premio, Claudio Cutuli e Vera Slepoj, il presidente di giuria Ermete Realacci insieme ad alcuni dei sedici giurati.


Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto vincitore Marco Valsesia con La vita segreta delle api (Longanesi, 2023), il Primo Premio per la Letteratura e il Romanzo Green apre le porte alle nuove proposte per l’edizione 2024. Le iscrizioni saranno aperte fino al 30 giugno, mentre il 25 luglio sarà il momento dell’annuncio dei tre finalisti che accederanno alla cerimonia di premiazione prevista per sabato 14 settembre 2024 al Parco Archeologico di Pompei.


La giuria del premio, presieduta da Realacci presidente Fondazione Symbola e presidente onorario Legambiente, e dal regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore Enrico Vanzina, è composta da scrittori, registi, giornalisti, direttori artistici e grandi eccellenze italiane che si occupano di ambiente. New entry quest’anno Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, Marco Frittella, giornalista Rai, Andrea Rispoli, comandante CUFAA (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari), che vanno ad aggiungersi agli altri componenti: Marco Cappelletto, Gaetano Cappelli, Federica Corsini, Barbara Degani, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Padre Enzo Fortunato, Claudio Gubitosi, Laura Lega, Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Clemente Mimun, Vincenzo Pepe, Paolo Possamai.


Nei secoli la letteratura si è misurata con le trasformazioni epocali e così anche l’idea di ambiente e di relazione tra uomo e natura si è formata attraverso le grandi opere letterarie. Ma è soprattutto nell’era contemporanea, in cui l’umanità sta varcando una soglia che induce a timori talvolta dalle tinte apocalittiche tra crisi climatica, crollo della biodiversità e diffondersi delle pandemie, che letteratura e ecologia trovano maggiori elementi di reciproca implicazione, con la sola differenza che ciò che un tempo sembrava assolutamente distopico, oggi appare sempre più vicino alla realtà. Confrontarsi con la propria visione nel rapporto che la letteratura, la cultura può avere sulle grandi tematiche ambientali che oggi vengono molto enunciate, ma che sono poco produttive negli atteggiamenti, è dunque l’obiettivo del premio “Le pagine della terra”. Superando gli slogan propagandistici e guardando al futuro con ottimismo, l’intento del Premio è quello di rafforzare il ruolo cruciale che la scrittura ha avuto e continua ad avere nella relazione tra umano e naturale, stimolando una produzione di testi letterari capaci di collocare al centro della costruzione delle storie l’ecologia e l’ambiente, dai rifiuti alla tutela degli alberi, del mare, delle montagne, degli animali e del nostro stesso stile di vita.


Il premio ha raccolto intorno a sé personalità d’eccellenza per la sua capacità di valorizzare e promuovere la ricchezza della Terra, la cultura ecosostenibile e la sua tradizione: è un premio che non riguarda soltanto la saggistica, ma soprattutto le emozioni, le storie, il linguaggio e la narrazione, quindi il romanzo. Gli autori premiati nelle precedenti edizioni sono stati: Stefano Mancuso con il libro “La pianta del mondo” edito da Laterza, mentre il vincitore della seconda edizione è stato Massimiliano Scuriatti con “Le Lacrime dei pesci non si vedono” pubblicato da La Nave di Teseo. Possono concorrere esclusivamente opere in formato cartaceo pubblicate da una casa editrice verificabile editate tra gennaio 2023 e il 30 giugno 2024. Ciascuna casa editrice può concorrere con un’unica opera, da inviare a ciascun membro della giuria entro e non oltre il 30 giugno. I finalisti saranno tre. Solo i giurati presenti potranno procedere alla votazione. In caso di parità verrà ripetuta la votazione, non è consentito l’ex aequo. Al vincitore e agli altri due finalisti sarà consegnata un’opera costruita con bronzo e tessuti vegetali di Claudio Cutuli, realizzata per l’occasione dall’artista Gianni Cudin. È previsto inoltre solo per il vincitore un montepremi in denaro.

Salerno letteratura 2024 e ‘Le domande giuste’ di Franz Kafka

Salerno letteratura 2024 e ‘Le domande giuste’ di Franz KafkaRoma, 23 gen. (askanews) – “Le domande giuste” è il tema/titolo della dodicesima edizione del Salerno Letteratura Festival (15-22 giugno 2024). E’ un omaggio allo scrittore Franz Kafka in occasione del centenario dalla morte. Come dice Gennaro Carillo, condirettore artistico di Salerno Letteratura: “Non c’era certo bisogno del centenario della morte per ricordare Kafka. Per fortuna, non ha mai smesso di essere letto, amato, interpretato, non di rado più o meno felicemente travisato, come sempre succede ai pochissimi cui capiti di diventare un aggettivo. Per molti versi, Kafka resta un abisso insondabile, un enigma. Tanto più abissale, quanto più la sua scrittura appare di chiarezza abbacinante. A lui sarà dunque dedicata una sezione, Meridiano K, in cui discorsi storico-critici si alterneranno a letture sceniche inedite, prodotte da Salerno Letteratura. Ma ‘Le domande giuste’, ovviamente, è un titolo che va anche oltre Kafka. In un tempo nel quale in troppi presumono di conoscere le risposte e di essere depositari della verità, rimettere al centro le domande, i dubbi, significa sperimentare quella curiosità e quella inquietudine che sono l’essenza stessa della letteratura e del pensiero”.

“La città avrà un’atmosfera kafkiana”, secondo Paolo Di Paolo, che condivide la direzione artistica” ma privilegiando il lato ilare e giocoso di Kafka, la sua visionarietà. Le sue parole e i nuclei delle sue grandi storie animeranno gli spazi, i vicoli, e renderanno Salerno in quei giorni un luogo molto letterario. Nella Stanza della Scrittura, installazione innovativa, si potrà sostare per lasciare pensieri e riflettere. Appuntamento, quindi, a giugno a Salerno.