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A Napoli il 4 giugno musei gratis e ticket celebrativo scudetto

A Napoli il 4 giugno musei gratis e ticket celebrativo scudettoNapoli, 30 mag. (askanews) – Il 4 giugno, ultima giornata del campionato di calcio di Serie A e prima domenica del mese, i visitatori di Capodimonte e di altri musei campani (Museo Archeologico nazionale di Napoli, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo, Villa Pignatelli, Palazzo Reale, Scavi di Cuma, Castello di Baia, Terme di Baia, Anfiteatro Flavio di Pozzuoli e Rione Terra), entreranno gratis nei siti e riceveranno il biglietto celebrativo dei Campioni d’Italia. I ticket saranno distribuiti fino ad esaurimento scorte. E come simbolo di partecipazione concreta alla festa del terzo scudetto, che si svolgerà nello stadio Maradona, la Reggia di Capodimonte resterà illuminata con il tricolore italiano la sera di domenica 4 giugno. Nel primo weekend di giugno 2023, il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli offre ai visitatori due giorni di ingresso gratuito al museo: venerdì 2 giugno Festa della Repubblica e domenica 4 giugno, prima domenica del mese. Ingresso a pagamento sabato 3 giugno. Nelle due giornate gratuite saranno aperti il secondo piano del museo con il percorso Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli e la sala Causa con la mostra Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale (fino al 25 giugno 2025). Chiusi il primo e terzo piano. In collegamento con la mostra Gli spagnoli a Napoli, e grazie a un accordo con il Comune di Napoli, saranno aperte in città la Chiesa di San Giovanni a Carbonara, il Complesso di San Domenico Maggiore per il quale Raffaello aveva dipinto la Madonna del Pesce (prestito eccezionale del Museo del Prado e ora esposta a Capodimonte in sala Causa) e la Chiesa di San Giacomo, quest’ultima eccezionalmente aperta, dalle ore 10 alle 13. Sabato 3 giugno, il Museo di Capodimonte sarà regolarmente aperto e a pagamento: primo piano, sala Causa con la mostra Gli spagnoli a Napoli e il secondo piano ad orari fissi (10.30, 12, 15, 17) con visite accompagnate a cura del personale di vigilanza, mentre nel Real Bosco sarà possibile partecipare a diverse attività.

Al Mann di Napoli ‘Alessandro Magno e l’Oriente’ fino ad agosto

Al Mann di Napoli ‘Alessandro Magno e l’Oriente’ fino ad agostoNapoli, 29 mag. (askanews) – Fino al 28 agosto prossimo, presso il Museo archeologico nazionale di Napoli, sarà allestita la mostra ‘Alessandro Magno e l’Oriente’, interamente dedicata alla figura di Alessandro (356-323 a.C.), l’eroe macedone che in poco più di dieci anni divenne re dell’Asia e dell’Europa. Allievo di Aristotele, Alessandro amò l’uno e l’altro continente, promuovendo, dopo la conquista, la pace e l’unione dei popoli a lui assoggettati. L’esposizione si articola in due spazi: l’Atrio monumentale situato al piano terra e il Salone della Meridiana al secondo piano, con rimandi tematici nei tre giardini storici. Sono esposte circa 170 opere provenienti da ogni angolo del mondo: dalla antica Persia al Gandhara. In mostra ci sono raffigurazioni dello stratega macedone su busti, gemme, sculture, tra cui il busto-erma del Museo del Louvre, copia da un originale di Lisippo, ma anche rari manufatti, che raccontano i macedoni e i persiani, tra cui il Vaso dei Persiani, risalente alla seconda metà del IV sec. a.C., dove è rappresentato l’eterno conflitto, cantato da Omero e poi da Erodoto, tra Europa e Asia, tra Grecia e Persia. A questo si aggiungono i numerosi reperti della collezione permanente del Mann, il solo Museo in cui si conservino tre ritratti del Macedone e tra questi il più prezioso, il Mosaico della battaglia di Isso, dove si ammira l’eroe in sella a Bucefalo, mentre si scaglia contro Dario sull’alto carro. Quest’opera, attualmente in restauro, è sostituita dalla riproduzione posta a tappeto nel salone della Meridiana, nell’area dove è ricostruito l’ambiente della casa del Fauno. “Questo mosaico, che viene restituito al suo splendore, è un’opera iconica, che si trova in qualsiasi libro di storia dell’arte. Raffigura la battaglia di Isso del 333 a.C. ed ha una significato che va oltre la competizione militare tra Alessandro Magno e Daio III, re dei Persiani, perché – ha detto in conferenza stampa il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – sta a dimostrare una certa competizione tra Occidente e Oriente. Alessandro Magno è noto alla storia per le sue aperture, spinse il suo Impero quasi ai confini con l’India. Questo mosaico e questa mostra ci fanno capire, quindi, l’interazione che si è realizzata nel corso dei secoli tra l’Occidente con i suoi valori e la sua civiltà e l’Oriente che, per certi versi, ci ha contaminati”. La mostra è organizzata dal Museo archeologico nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, in collaborazione con Electa. Curatori sono Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo. Promossa dal ministero della Cultura, con il sostegno della Regione Campania, del Parco archeologico del Colosseo e Intesa Sanpaolo, la mostra si avvale della collaborazione del museo delle Civiltà di Roma e del ministero ellenico della Cultura e dello Sport.

Napoli, Sangiuliano: ministro deve farsi vedere o cose non marciano

Napoli, Sangiuliano: ministro deve farsi vedere o cose non marcianoNapoli, 28 apr. (askanews) – “Se ti fai vedere, le cose riesci a spingerle, se resti solo una carta o un decreto o un timbro, le cose non marciano”. A dirlo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Napoli per un convegno organizzato da alcune associazioni culturali del territorio per rivalutare il centro storico cittadino, patrimonio Unesco. Il ministro ha fatto il punto su quanto fatto, nei sei mesi dal suo insediamento, e ha anticipato i programmi futuri. “Sono stato ben due volte ai Girolamini a controllare personalmente i lavori, perché penso che un ministro debba avere anche una presenza fisica – ha ricordato – Abbiamo il progetto Capodimonte, 500 milioni di investimento con efficientamento energetico e diventerà quasi autosufficiente dal punto di vista energetico. Tra qualche settimana volgerò lo sguardo alla Floridiana che versa in condizioni di degrado e che, invece, può diventare un importante polmone verde per la città e i giovani. Il Ministero – ha concluso Sangiuliano – ha quasi perfezionato l’acquisto dell’edificio del Monte di Pietà, che era del Banco di Napoli. Vogliamo destinarlo a funzione museale e culturale, certo non ci metteremo dentro un ristorante”.

”Motus Animae” Mostra fotografica di Felice Torella a Napoli

”Motus Animae” Mostra fotografica di Felice Torella a Napoli


“Motus Animae” Mostra fotografica di Felice Torella a Napoli – askanews.it



“Motus Animae” Mostra fotografica di Felice Torella a Napoli – askanews.it



















Milano, 24 mar. (askanews) – Felice Torella, fotografo, grafico e designer napoletano, presenta ufficialmente il suo ultimo lavoro “Motus Animae”, una raccolta di 16 opere inedite che danno vita ad una mostra fotografica, a cura di Antonio Vitiello, che si terrà a Napoli presso Palazzo Esedra dal 31 marzo al 9 Maggio 2023. Opening il 31 marzo ore 19.30 con ingresso gratuito.

Il progetto fotografico che segue le leggi che regolano il moto di un’anima, utilizza per rappresentarla, scatti tout-court attraverso i quali l’artista e fotografo decide di fare della sua macchina fotografica lo strumento perfetto con cui cogliere il moto delle anime. In un mondo regolato dalle leggi della fisica, dove ad ogni causa corrisponde sempre un effetto, l’artista si immerge tra la folla e si chiede come il suo obiettivo possa, in maniera ogni volta inedita, indagare il moto nello spazio, non di corpi, ma di esseri. Secondo Torella “Un’anima non va spiegata, non c’è bisogno di indagarne la natura: la ricerca del suo moto è inedita e il risultato prezioso, non esiste uno scatto uguale ad un altro, nessuna possibilità di replica. Motus animae è un percorso immersivo nella mobilità dell’anima, nella sua metamorfosi continua nell’inafferrabilità di esseri che continuano a muoversi senza mai definirsi “.

“Selezionare tra centinaia il soggetto di una campagna, il nuovo volto di un brand o la copertina di un catalogo: lavoro da sempre attraverso la fotografia eppure non l’avevo mai fruita come espressione artistica” ha dichiarato Antonio Vitiello curatore della mostra e collezionista d’arte “con Motus Animae nasce forse la mia indagine in tal senso; attraverso il progetto di Felice ho iniziato a cambiare il mio punto di osservazione leggendo in questo progetto fotografico una ricerca “altra”, oltre il mero contenuto visivo, dove l’espressione pesa più della comunicazione, dove la lettura non è mai univoca e il significante muove mille significati”. L’ingresso alla mostra sarà a titolo gratuito e sarà possibile acquistare tutte le opere esposte.