Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Premio Costa Smeralda, vincono Santangelo e Ferraris

Premio Costa Smeralda, vincono Santangelo e FerrarisMilano, 4 mag. (askanews) – Durante la cerimonia pubblica di premiazione del Premio Costa Smeralda, organizzato e promosso da Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico, che si è tenuta oggi al Conference Center di Porto Cervo, sono stati proclamati i due vincitori assoluti delle categorie premiate, Narrativa e Saggistica, individuati da una giuria di indiscutibile qualità, composta da: Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, insieme al direttore artistico Stefano Salis.


La scrittrice Evelina Santangelo con ‘Il sentimento del mare’ (Einaudi) si è aggiudicata il Premio Narrativa del Premio Costa Smeralda 2024. Motivazione della giuria: ‘Il sentimento del mare’ è il resoconto intimo di una donna, matura, molto bella, che deve fare un bilancio della sua esistenza. Donna di mare, la protagonista traccia una mappa nautica e sentimentale attraverso la quale stabilire una via di fuga dal proprio tormento e dalla propria crisi. Quando tutto sembra perduto, quando anche decadono i riferimenti più comuni, ecco che il miracolo, inteso come intuizione, e anche come connessione tra reale e immaginario, ci viene in soccorso. E per una narratrice straordinaria come Evelina Santangelo il miracolo consiste nell’individuare il luogo della propria consolazione e, di conseguenza, la lingua per raccontarla. Il mare è contemporaneamente lo spazio della narrazione, del conforto e dello stile. Come camminare sull’acqua per vagabondare sulle vicende umane, trovarvi un senso, adattarlo a sé e poi, con una penna sublime, raccontarlo agli altri. ‘Il sentimento del mare’ è in tutto un esperimento, riuscitissimo, di questa particolare sostanza intima attraverso cui produrre un senso collettivo. Intanto perché il mare è la culla di ogni mitologia e quindi il deposito del senso primo che noi sappiamo dare agli avvenimenti e alle narrazioni. Per la qualità della scrittura, per la profondità dei temi, per l’eleganza del plot, questo romanzo è dichiarato vincitore nella sezione narrativa italiana del Premio Costa Smeralda 2024. Il Premio Saggistica è andato invece a Maurizio Ferraris per il suo ‘Imparare a vivere’ (Editori Laterza). Motivazione della giuria: Maurizio Ferraris ha la rara capacità di spiegare e raccontare cose molto difficili in un modo che risulta non solo comprensibile ma anche e soprattutto accattivante. Nel senso originario del participio: accattivando, rendendo il lettore amabilmente prigioniero della pagina. L’autore di ‘Imparare a vivere’ ha anche un’altra dote, che in questo suo nuovo libro si esprime al meglio, con limpidezza cristallina: quella di spiazzare. Di far precipitare chi legge in una posizione tanto scomoda quanto salutare. Per un istante solo: appena prima di capire che basta spostarsi, magari anche solo di poco, per ritrovarsi a proprio agio. In altre parole, quasi ogni pagina di Maurizio Ferraris è capace di rimettere in gioco le nostre convinzioni, le certezze che crediamo di avere, i luoghi comuni che popolano il nostro mondo di cose e parole. E tutto sempre con una vena straordinaria di ironia. ‘Imparare a vivere’ è un libro provvidenziale, pieno di cose che non immaginavamo fosse necessario sapere – o non sapere, e invece è proprio così.


Come di consueto, durante la cerimonia di premiazione, affidata alla conduzione della giornalista Roberta Floris, sono stati assegnati tre ulteriori riconoscimenti. Il Premio Cultura del Mediterraneo è andato a Mariasole Bianco, scienziata e divulgatrice esperta in conservazione dell’ambiente marino, protagonista anche del suo libro ‘Pianeta Oceano’ (Rizzoli). Mariasole Bianco è co-fondatrice e Presidente di Worldrise, un’organizzazione no-profit che da oltre un decennio agisce per la conservazione efficace dei mari italiani facilitando un cambiamento positivo che (ri)connetta le persone al mare, crei consapevolezza circa l’importanza dell’oceano e si concretizzi nell’impegno collettivo per la sua salvaguardia. La scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett ha invece ritirato il Premio Internazionale, dopo le vittorie del Nobel Orhan Pamuk e di Emmanuel Carrère con la seguente motivazione della giuria: ‘Uno. Ad Alicia Giménez-Bartlett per aver portato nelle nostre case – e per averci invitato in quella di – Petra Delicado, ispettrice della polizia di Barcellona. Due. Ad Alicia Giménez-Bartlett per aver utilizzato il giallo come struttura per indagare, in modo approfondito, appassionato e avvincente, su uno dei delitti più frequenti in questo nostro Occidente e cioè il mancato riconoscimento del lavoro, del ruolo e della rappresentanza delle donne. Tre. Ad Alicia Giménez-Bartlett che mai nei suoi romanzi ha ceduto all’incanto, e alla mitomania, che il bene possa essere diviso dal male, la giustizia dall’ingiustizia, la vita dalla morte, la vita privata da quella professionale, perché altrimenti non saremmo integri e l’integrità è l’orizzonte, sempre irraggiungibile ma sempre libero, al quale tendere. Quattro. Alicia Giménez-Bartlett che ha dimostrato quanto leggere Virginia Woolf sia necessario nonostante Virginia Woolf fosse una donna bianca, ricca, classista e nata nel centro di un immenso impero coloniale. E questo perché, come dicevamo al punto precedente, Alicia Giménez-Bartlett sa che dividere non è il mestiere della letteratura, la letteratura si occupa di farci vivere negli opposti. Tra gli opposti, sono bravi quasi tutti. Per tutto questo, e altro ancora, non ultimo perché ci ha fatto anche molto ridere con Garzón, ad Alicia Giménez-Bartlett va il Premio Internazionale Costa Smeralda 2024’. Infine, è stato consegnato il Premio Speciale al poliedrico artista, rapper, cantante, attore, produttore discografico olbiese Salmo, che come si legge nelle motivazioni della giuria: ‘Si esprime direttamente con i linguaggi della contemporaneità e trascina la Sardegna, che non ha mai dimenticato, in tutte le sue contraddizioni, e la sua cultura dentro il mondo globalizzato ma anche locale in cui viviamo. Il premio vuole essere un segnale di apertura e ascolto: non per Salmo, che non ne ha bisogno, ma per tutti noi. Che dobbiamo capire che la Sardegna è nel contemporaneo, nel mondo, nel tempo che viviamo ora e qui’.


Al termine della cerimonia di premiazione il Presidente del Consorzio Costa Smeralda Renzo Persico ha commentato con soddisfazione: ‘Siamo orgogliosi che gli appuntamenti ideati dal Consorzio per il 2024 prendano avvio sotto il segno dell’eccellenza e del rinnovato successo del Premio Costa Smeralda. Il prestigio di questa nuova edizione si rispecchia ancora una volta nell’altissima qualità della selezione della giuria, che ogni anno con le sue proposte ci consente di valorizzare attraverso titoli e autori le molte anime della grande cultura contemporanea’. Mario Ferraro, Vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda, ha dichiarato: ‘Con le ultime edizioni di altissimo livello, il Premio Costa Smeralda ha consolidato il suo posizionamento tra i grandi appuntamenti culturali del panorama letterario nazionale. Come destinazione siamo entusiasti di organizzare e ospitare ogni anno questo evento, che per noi segna anche l’inizio della stagione turistica, confermando l’ampio spazio dato ai talenti più originali della nostra contemporaneità e al confronto su grandi temi di attualità.’ A simbolo dell’attribuzione del Premio Costa Smeralda, anche quest’anno ai vincitori è stata consegnata un’opera dello scultore Giuseppe Sanna, costituita da una pietra di forma naturale per ciascuna categoria, in basalto per la Narrativa, trachite per la Saggistica, granito per il Premio Internazionale, marmo per il Premio Cultura del Mediterraneo e calcare per il Premio Speciale. Il Premio Costa Smeralda è il primo premio letterario che utilizza la pietra come emblema. Espressione del legame con il territorio, simbolo di concretezza, solidità, capacità di resistere nel tempo, le pietre tipiche del paesaggio sardo e forgiate dalla natura, sono di espressione geologica differente, perché ogni autore è diverso dall’altro, unico e irripetibile. Pietre unite da una base in cristallo che ricorda il colore della Costa Smeralda e il suo rinnovato appuntamento con la cultura contemporanea.


Partner e sponsor principale della manifestazione è Smeralda Holding, società italiana il cui azionista unico è Qatar Holding Smeralda Investment S.r.l. e proprietaria dal 2012 di proprietà immobiliari e terreni sul mare lungo la Costa Smeralda. L’organizzazione operativa, l’allestimento scenografico e la produzione dell’evento di premiazione è affidata a Filmmaster, che ha inoltre realizzato il logo, l’immagine grafica coordinata e il concept del premio materiale.

Girotonno, Elettra Lamborghini, Uccio De Santis e Tozzi a Carloforte

Girotonno, Elettra Lamborghini, Uccio De Santis e Tozzi a CarloforteRoma, 21 mar. (askanews) – Ventennale da ricordare per il Girotonno che annuncia il suo calendario di spettacoli in programma a Carloforte. Elettra Lamborghini, Uccio De Santis con Umberto Sardella ed Antonella Genga e Umberto Tozzi sono gli artisti che si esibiranno gratuitamente sul palco della rassegna dedicata all’antica tradizione del tonno rosso del Mediteraneo, in programma dal 30 maggio al 2 giugno sull’isola di San Pietro.


“In occasione della ventesima edizione del Girotonno – ha spiegato Stefano Rombi, sindaco di Carloforte – abbiamo voluto regalare al pubblico un mix di artisti di grande successo e popolarità che consentiranno, una volta di più, alla rassegna di affermarsi fra le grandi manifestazioni culturali in Sardegna e in Italia in grado di parlare al grande pubblico”. Giovedì 30 maggio si comincia con l’eclettica e talentuosa Elettra Lamborghini, cantante da oltre 1,6 miliardi di stream in tutto il mondo e 500 milioni di visualizzazioni. Reduce del successo di Elettraton, il suo secondo album di inediti con la certificazione del disco d’oro con il singolo ”Mani in alto”, Elettra salirà sul palco di Carloforte per una serata indimenticabile.


La star, nota al pubblico per i suoi successi in grado di unire diversi stili, dal pop al reggaeton, trasmetterà la sua vibrante energia ai suoi numerosissimi fan. Un mondo fatto di contaminazioni, quello di Elettra Lamborghini: dalle lingue, in bilico tra l’italiano, l’inglese e lo spagnolo, alle immagini e ai suoni che si rincorrono dall’Europa agli Stati Uniti fino in Sud America. Elettra si avvicina allo show biz a partire dal 2015 partecipando come ospite o concorrente in programmi e reality in Italia e all’estero come ‘Chiambretti Night’, ‘MTV Riccanza’, ‘Geordie Show’. Nel 2023 è uno dei quattro giudici del programma di successo “Italia’s got Talent” in onda su Disney+. Nel 2018 pubblica il suo primo singolo ‘Pem Pem’ che diventa subito un tormentone certificato con due dischi di platino. Il primo album arriva nel 2019, Twerking Queen, anch’esso disco di platino, che prende il nome dall’abilità di Elettra nel ballare il twerking, tanto da essere stata “incoronata” regina italiana del twerking. Nel 2020, la partecipazione al Festival di Sanremo con ‘Musica (e il resto scompare)’, anch’esso doppio platino.


Venerdì 31 maggio si ride con l’artista Uccio De Santis che torna al Girotonno accompagnato dai volti storici del suo programma televisivo Mudù, ovvero Umberto Sardella ed Antonella Genga. Lo show “Stasera con Uccio” è un mix esplosivo di monologhi, un viaggio attraverso gag irresistibili e racconti di vita, alternati con video che hanno fatto la storia del programma televisivo Mudu’.


In forma di monologo e di sketch a due, lo spettacolo racconta la vita di un comico “per vocazione”. Dagli esordi per vincere la timidezza, alle feste in casa, dai primi amori, al suo grande amore: il teatro. Un viaggio nei ricordi che dipinge tanti gustosi quadretti familiari. Lo spettacolo racconta il presente con divertenti siparietti tra moglie e marito sulla vita di ogni giorno. Storie in cui ognuno si può identificare e ridere di gusto con tanta buona musica. Sabato 1 giugno la grande musica italiana sbarca a Carloforte con Umberto Tozzi che, con 80 milioni di dischi venduti, è uno degli artisti nazionali di maggior successo di sempre. Autore di brani intramontabili, il cantautore a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 ha fatto ballare migliaia di persone con hit che fanno parte della storia della musica italiana come Ti amo o Gloria, successo planetario che da solo ha venduto 29 milioni di copie in tutto il mondo conquistando le vette delle classifiche europee. Artista che è riuscito a interpretare un’epoca riuscendo a entrare nel cuore non solo della sua generazione ma anche di tutte quelle venute dopo, Tozzi farà ascoltare al Girotonno i suoi più grandi successi, da Stella stai a Si può dare di più e Gli altri siamo noi. Dopo il grande successo delle sue tappe all’estero, con molte date sold-out e le esibizioni nei teatri italiani, Tozzi non si ferma e farà tappa a Carloforte per uno spettacolo di grande musica, tutta da cantare a squarciagola.

A Perdasdefogu XIII edizione SetteSere SettePiazze SetteLibri

A Perdasdefogu XIII edizione SetteSere SettePiazze SetteLibriRoma, 6 lug. (askanews) – SetteSere SettePiazze SetteLibri 2023, a Perdasdefogu appuntamento dal 24 al 30 luglio per la tredicesima edizione.

I libri che raccontano la cronaca con una traccia, attualissima, tratta da “Ultimo viene il corvo” di Italo Calvino: “Io poi, che la guerra sia finita non ci credo”. Con i linguaggi della contemporaneità i libri proposti sono lo specchio dei diritti civili in Italia e nel resto del mondo, con i temi delle migrazioni, la legalità il lavoro, la scuola, le disuguaglianze, la denatalità e lo spopolamento dalle Alpi al Gennargentu. Sette sere di buona letteratura ricordanto i centenari dalla nascita di due Grandi autori del Novecento: Giuseppe Fiori (Silanus 1923-Roma 2003) apre il festival lunedì 24 luglio, Italo Calvino (Cuba 1923-Siena 1985) concluderà la rassegna domenica 30 luglio. Per ogni serata scrittori, giornalisti, critici nazionali e internazionali, docenti universitari con la musica dei più amati artisti sardi. Prefestival in nove paesi delle quattro province sarde, anteprima domenica 23 e postfestival lunedì 31 con tre pièces tratte da “Il barone rampante”. Il festival, nato tredici anni “per chi non legge”, anche per l’attenzione dei principali mass media sardi, nazionali e internazionali, ha calamitato negli anni tanti nuovi lettori e scrittori che raggiungono Perdasdefogu (poco più di 1700 abitanti) da tutta l’isola e anche dall’Italia e dall’estero. Nelle precedenti edizioni il festival ha ospitato 92 scrittori, 308 relatori, 39 musicisti. Quest’anno gli eventi saranno 28 coinvolgendo 22 autori, 33 commentatori, sette musicisti e il coro Santu Larettu di Silanus.

Gli autori del festival (in ordine cronologico): Sergio Rizzo, Matteo Porru, Giovanni Caria, Giuseppe Fiori, Gherardo Colombo, Antiono De Rossi, Sergio Pascolo, Luca Bianchini, Sandro Veronesi, Edoardo de Angelis, Silvia Bottani, Beatrice Mariani, Giovanni Floris, Amira Ghenim, Francesca Bellino, Italo Calvino. Gli autori del prefestival: Mauro Pusceddu, Francesco Giorgioni, Bastiana Madau, Giosuè Calaciura, Sergio Rizzo. Le serate verranno presentate dalla giornalista Francesca Lai. L’organizzazione è della ProLoco di Perdasdefogu col sostegno finanziario della Regione sarda, la Fondazione di Sardegna, il Comune di Perdasdefogu.

Premio letterario Costa Smeralda, vincono Parrella e Cremisi

Premio letterario Costa Smeralda, vincono Parrella e CremisiMilano, 7 mag. (askanews) – Nel corso della cerimonia pubblica di premiazione del Premio Costa Smeralda 2023, promosso da Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico, patrocinato da MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Arzachena, che si è tenuta oggi al Conference Center di Porto Cervo, sono stati proclamati i due vincitori assoluti delle categorie premiate, Narrativa e Saggistica, individuati da una giuria composta da: Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, guidati dal direttore artistico Stefano Salis.

La scrittrice Valeria Parrella con “La Fortuna” (Feltrinelli) si è aggiudicata il Premio Narrativa del Premio Costa Smeralda 2023. Motivazione della giuria: Abitare la forma breve è un atto letterariamente altissimo. Significa, quando prodotto ai massimi livelli, attraversare quel territorio fra prosa, poesia e teatro, tra narrativa, lirica e rappresentazione, che davvero pochi autori sono, e sono stati, attrezzati a percorrere. Un cammino spesso accidentato perché necessita di competenze e di talenti non sempre simultanei nello stesso autore. Si tratta dunque di una tendenza specifica a misurare parole, suoni, metri e a metterla al servizio di un’evocazione, di una narrazione. L’ultima opera di Valeria Parrella, La Fortuna, da questo punto di vista, e non solo, è assolutamente emblematico. Premiamo con questo nostro riconoscimento il suo lavoro coerente, e costante nel tempo, sulla parola come unità di misura aurea; il traguardo di aver prodotto una scrittura che, nella sua concentrazione, nella sua stratificazione, ha alzato esponenzialmente il grado di letteratura percepita, senza mai aver dimenticato il piacere della lettura. Il Premio Saggistica è andato invece a Teresa Cremisi, scrittrice ed editrice, direttrice editoriale della Maison Gallimard per poco meno di vent’anni, poi a capo per un decennio delle edizioni Flammarion, e dal 2021 presidente di Adelphi, per il suo “Cronache dal disordine” (La nave di Teseo). Motivazione della giuria: Cronache dal Disordine di Teresa Cremisi è un libro avventuroso. Si sarebbe detto, anni fa, quando le parole avevano più di un senso, un libro di occasione. L’occasione è una rubrica intitolata “Ma tasse de café” che Cremisi tiene settimanalmente dal 2018 su “Le Journal du Dimanche”. Settimana per settimana, l’autrice, avventurosamente, segnala una qualche incoerenza, una qualche increspatura nel flusso delle cose. Spezza laddove il coro tragico direbbe tieni insieme. Se il flusso di coscienza collettivo diventa, e in effetti è, un torrente privo di senso, l’unico modo che chi scrive ha per interpretare, tentare di capire, è additare, come una vedetta sulla tolda, ciò che sul flusso, per poco, o tanto, galleggia. Il suo romanzo La Triomphante comincia d’altronde con “Ho una immaginazione portuale”. Cronache dal disordine è dunque il libro degli scarti, degli eccessi, delle diminuzioni, di ciò che rimane, del fuori scala, del transeunte e di ciò che resta impigliato, dopo le piene, tra i rami degli alberi. Lo sguardo è ironico, comico, colto e profondo, ossimorico. Porta con sé una leggerezza grave o una gravità leggera, una malinconia euforica o una euforia malinconica. Per l’avventura dell’ossimoro e delle contraddizioni ringraziamo Teresa Cremisi e le assegniamo il premio Costa Smeralda 2023 per la sezione saggi.

Durante la cerimonia di premiazione, affidata alla conduzione della giornalista Roberta Floris, sono stati assegnati anche tre riconoscimenti speciali. Il Premio Cultura del Mediterraneo a Mario Tozzi, il celebre divulgatore televisivo, primo ricercatore presso il CNR, presidente del Parco regionale dell’Appia Antica e membro del Consiglio scientifico del WWF, per il suo ultimo libro “Mediterraneo inaspettato. La storia del Mare nostrum raccontata dai suoi abitanti” (Mondadori). Lo scrittore francese Emmanuel Carrère ha invece ritirato il Premio Internazionale, dopo la vittoria del Nobel Orhan Pamuk dello scorso anno: “Profondo indagatore dell’animo umano, scrittore noto e celebrato a livello internazionale, ha restituito, con tutta la sua opera, giunta oggi al successo di V13, il libro nel quale racconta le vicende processuali degli imputati delle stragi terroristiche francesi, alla letteratura la dignità e la funzione che le compete. E cioè quella di rivelare, con la magia della scrittura, con la consapevolezza dell’indagine delle ragioni profonde, con la profondità mai banale del quotidiano e delle azioni che si compiono, cosa si cela all’interno dell’uomo. Un buco nero profondo che tutto ingoia (ma che restituisce, sotto molto forme) e che merita di essere raccontato, capito, comunicato”. È infine stato consegnato il Premio Speciale allo stilista algherese Antonio Marras, artista totale che nel corso della sua prolifica carriera si è distinto per una cifra stilistica profondamente segnata dal suo legame con la Sardegna e per le commistioni con il mondo dell’arte, musica, danza, teatro e cinema, che gli hanno valso nel 2013 la Laurea Honoris Causa in Arti Visive dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Molta soddisfazione nelle parole di Renzo Persico, Presidente del Consorzio Costa Smeralda: “Anche quest’anno la straordinaria selezione della giuria conferma il Premio Costa Smeralda come uno degli appuntamenti di qualità e di eccellenza del panorama nazionale e internazionale. Siamo orgogliosi che l’evento, indetto all’interno del programma culturale del Consorzio Costa Smeralda, consolidi la sua importanza anno dopo anno, sotto il segno della grande cultura e dei suoi protagonisti”

Premio Costa Smeralda, ecco le terne dei finalisti

Premio Costa Smeralda, ecco le terne dei finalisti




Premio Costa Smeralda, ecco le terne dei finalisti



















Milano, 11 apr. (askanews) – I finalisti dell’edizione 2023 del premio Costa Smeralda, tra i quali sarà proclamato un vincitore assoluto nel corso della cerimonia pubblica di premiazione, che avrà luogo sabato 6 maggio al Conference Center di Porto Cervo, sono per la Narrativa: Bruno Arpaia con “Ma tu chi sei” (Guanda), Andrea Canobbio con “La traversata notturna” (La nave di Teseo) e Valeria Parrella con “La Fortuna” (Feltrinelli). La terzina della Saggistica è invece composta da: Teresa Cremisi con “Cronache dal disordine” (La nave di Teseo), Paola Italia con “Gaddabolario” (Carocci editore) e Benedetta Tobagi con “La Resistenza delle donne” (Einaudi). I nomi sono stati annunciati da Renzo Persico, presidente del Consorzio Costa Smeralda, Mario Ferraro, vicepresidente, e Stefano Salis, direttore artistico del premio. La giuria è composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, guidati da Stefano Salis.

All’interno del Premio, oltre ai libri scelti dalla giuria, sono previsti tre ulteriori riconoscimenti: il Premio Cultura del Mediterraneo, assegnato a una personalità che si è distinta per la valorizzazione delle culture del nostro mare e dei popoli che lo abitano, che quest’anno va a Mario Tozzi, il celebre divulgatore televisivo, primo ricercatore presso il CNR, presidente del Parco regionale dell’Appia Antica e membro del Consiglio scientifico del WWF, per il suo ultimo libro “Mediterraneo inaspettato. La storia del Mare nostrum raccontata dai suoi abitanti” (Mondadori). Invece, il Premio Internazionale per il 2023 va a Emmanuel Carrère, dopo la vittoria del Nobel Orhan Pamuk dello scorso anno. Il grande scrittore francese, apprezzato anche per la sua opera di sceneggiatore e regista, autore di capolavori come “Limonov” e “L’Avversario” e pubblicato in Italia da Adelphi, è recentemente tornato in libreria con l’atteso “V13”, il libro che raccoglie il suo racconto giudiziario relativo alla strage del Bataclan del 2015. Tra le tante voci della letteratura e saggistica contemporanee che hanno confermato la propria presenza a Porto Cervo per la cerimonia pubblica di premiazione, anche quella di un artista totale come Antonio Marras, che quest’anno si aggiudica il Premio Speciale. Lo stilista algherese, che nel corso della sua prolifica carriera si è distinto per una cifra stilistica profondamente segnata dal suo legame con la Sardegna e per le commistioni con il mondo dell’arte, musica, danza, teatro e cinema, ha ricevuto nel 2013 la Laurea Honoris Causa in Arti Visive dall’Accademia di Belle Arti di Brera.

“Anche quest’anno puntiamo, sia nei premi speciali che nelle terne di Narrativa e Saggistica, alla qualità assoluta di scrittura e personalità di spicco. Sono nomi e libri che la giuria valuta attentamente, durante un anno di letture e scambiandosi continuamente informazioni. Siamo lieti di avere con noi questi nomi a Porto Cervo perché è grazie a loro che il Premio potrà ancora crescere e consolidare la sua importanza e posizionamento nel panorama culturale nazionale”, ha dichiarato Stefano Salis. A simbolo dell’attribuzione del Premio Costa Smeralda, oltre a un premio in denaro anche quest’anno ai vincitori, durante la cerimonia finale condotta dalla giornalista Roberta Floris, sarà consegnata un’opera dello scultore Giuseppe Sanna, costituita da una pietra di forma naturale per ciascuna categoria, in basalto per la Narrativa, trachite per la Saggistica, granito per il Premio Internazionale, marmo per il Premio Cultura del Mediterraneo e calcare per il Premio Speciale. Il Premio Costa Smeralda è il primo premio letterario che utilizza la pietra come emblema. Espressione del legame con il territorio, simbolo di concretezza, solidità, capacità di resistere nel tempo, le pietre tipiche del paesaggio sardo e forgiate dalla natura, sono di espressione geologica differente, perché ogni autore è diverso dall’altro, unico e irripetibile. Pietre unite da una base in cristallo che ricorda il colore della Costa Smeralda e il suo rinnovato appuntamento con la cultura contemporanea. Durante la cerimonia di premiazione è inoltre prevista un’esibizione del musicista sardo Moses Concas.