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Mostre, Carlo Maratti e i ritratti del Seicento a Palazzo Barberini

Mostre, Carlo Maratti e i ritratti del Seicento a Palazzo BarberiniRoma, 5 dic. (askanews) – A quattrocento anni dalla nascita di Carlo Maratti (Camerano 1625 – Roma 1713) e in occasione della pubblicazione del catalogo ragionato delle sue opere, le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano ‘Carlo maratti e il ritratto. Papi e principi del barocco romano’, una mostra focus a cura di Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Yuri Primarosa che, dal 6 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025, porta nelle sale di Palazzo Barberini la produzione ritrattistica del Maestro marchigiano, figura centrale della pittura romana e italiana della seconda metà del Seicento.


Pitture poco noto al grande pubblico, la cui fortuna è legata soprattutto ai quadri di soggetto sacro e alle numerose decorazioni eseguite per le chiese di Roma, Maratti fu nei suoi anni un’istituzione. Fu infatti anche un ritrattista di fama europea che, attraverso queste prove, riuscì a sancire il primato della sua bottega e il suo ruolo di arbitro del gusto artistico sulla scena capitolina per oltre mezzo secolo. Per efficacia realistica, minuziosità d’esecuzione, equilibrio ed espressività, calibrata interazione fra introspezione ed esibizione del ruolo pubblico, e naturalmente per qualità pittorica, le opere in mostra – alcune delle quali restaurate per l’occasione – reggono il confronto con quelle dei migliori specialisti dell’epoca.


La fama europea di Maratti ritrattista si fondava non soltanto sulla sua capacità di coniugare la definizione dei tratti fisionomici con una penetrante indagine del carattere, ma anche nel consegnare il personaggio alla posterità, rappresentandolo tra oggetti resi con grande maestria, e scelti appositamente per svelarne il rango, la professione, il gusto, le aspirazioni e i più reconditi interessi. Artista tra i prediletti da Pietro Bellori, teorico e critico tra i più autorevoli del Seicento, fu infatti l’unico contemporaneo che Bellori comprese nelle sue Vite, tra coloro i quali avevano riportato la pittura alla grandezza della classicità, operando quella selezione del naturale necessaria per arrivare al bello ideale. Non a caso tra i maesti cui entrambi guardarono ci fu Raffaello. E non a caso Maratti fu un grande disegnatore in un momento in cui il disegno si impose come strumento di riconoscimento intellettuale dell’artista.


Nella sala dedicata alla mostra, tra i ritratti capolavoro di Maratti, spiccano i dipinti eseguiti per Clemente IX Rospigliosi e vari membri della famiglia Barberini, alcuni esposti per la prima volta. Il ritratto di Maria Maddalena Rospigliosi Panciatichi (1664) con l’abito migliore del suo corredo, il potente ritratto ufficiale del Principe Maffeo Barberini (1670-1671 circa), il ritratto del cardinale Giacomo Rospigliosi (1680) e, naturalmente, il ritratto del Papa Clemente IX Rospigliosi (1669) per il quale il pittore ebbe l’onore di poter rimanere seduto mentre dipingeva, perché la sua ispirazione non venisse in alcun modo turbata dalla stanchezza.

Buchmesse, voci da una fiera: l’Italia ha guardato al mondo

Buchmesse, voci da una fiera: l’Italia ha guardato al mondoFrancoforte, 20 ott. (askanews) – Una fiera vivace, dove non sono mancate le polemiche, e che ha visto, comunque, per cinque giorni la cultura italiana essere al centro dell’attenzione del mondo. L’Italia Paese Ospite d’onore dopo 36 anni alla Buchmesse di Francoforte ha rappresentato un’opportunità per il nostro sistema culturale ed editoriale. “Innanzitutto è un’emozione vedere tanta cultura messa insieme – ci ha detto Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE – perché noi la vediamo una per una, una persona per volta, qua li vediamo tutti e li vediamo immersi soprattutto con i tedeschi, perché siamo in Germania, e con gli intellettuali di tutto quanto il mondo. Ed è ovviamente un confronto meraviglioso da questo punto di vista”.


Tanti gli scrittori italiani che il commissario straordinario Mauro Mazza ha invitato, tra loro un monumento come Claudio Magris, ma anche Alessandro Baricco, capace di parlare a braccio per un’ora di letteratura e impegno civile. E c’era anche Nicola Lagioia, altro autore importante, ma anche a lungo direttore del Salone del Libro di Torino. “Queste fiere – ci ha detto – servono perché alcuni libri nascono e cominciano il loro percorso, in alcuni casi molto fortunato, proprio dalle fiere. Io ricordo, che ero direttore a Torino e c’era questo libro appena pubblicato che era Il leone di Sicilia che cominciò proprio da lì tutto il suo percorso”. Presente a Francoforte anche l’attuale direttrice della fiera torinese, la scrittrice Annalena Benini. “Ho incontrato una serie di traduttrici e traduttori – ci ha raccontato – che traducono appunto in italiano e che vengono da ogni parte del mondo ed è stato bellissimo vederli incontrarsi nel luogo del nostro convegno e usare come lingua comune l’italiano”.


Negli stand tanti operatori e tanti libri, di carta naturalmente, ma anche digitali. E tra i protagonisti della Buchmesse 2024 c’è pure Audible. “Il 70% delle persone che ascoltano audiolibri, è emerso dalla nostra indagine con Nielsen – ci ha detto Juan Baixeras, Country Manager Italia e Spagna di Audible – legge anche libri cartacei. Questa complementarietà significa che noi ascoltiamo un audiolibro quando facciamo altre cose, è veramente il miracolo dell’audiolibro”. La sensazione è che la macchina italiana, pur con gli inevitabili inceppamenti e le note polemiche sui presenti e gli assenti, abbia funzionato, proponendo tanti autori, tanti temi e una visione ampia dei modi in cui un Paese può parlare di sé in una fiera del libro. Gli editori hanno registrato sensazioni positive a livello commerciale e il dibattito, anche negli incontri sul palco della piazza Italia di Stefano Boeri, non è mancato. E sentire Magris dire che nella letteratura in fondo nulla è inventato è un’esperienza che da sola può valere il viaggio.

Buchmesse, parlano gli editori: tanto interesse per opere italiane

Buchmesse, parlano gli editori: tanto interesse per opere italianeFrancoforte, 20 ott. (askanews) – Nell’ultima giornata della Buchmesse di Francoforte, con l’Italia Paese Ospite d’onore, l’Associazione Italiana degli Editori ha raccolto voci tra i professionisti dell’editoria.


Gianluca Foglia, Direttore Generale Polo Contenuti di Feltrinelli, parla di “importante occasione per dare luce e visibilità alla narrativa italiana più letteraria valorizzando le molte e differenti voci che la animano. Ne è prova la grande attenzione per L’anniversario, il nuovo romanzo di Andrea Bajani che pubblicheremo a gennaio e che è già stato venduto in tutto il mondo, e l’interesse di molti editori europei per Alma, il romanzo di Federica Manzon che ha appena vinto il premio Campiello”. Francesco Anzelmo, direttore generale Mondadori, annuncia che “Spera, l’autobiografia di Papa Francesco, uscirà in 80 Paesi e 20 lingue diverse, Tutto chiede salvezza, di Daniele Mencarelli, in 15 Paesi, Paolo Nori (Sanguina ancora e Vi avverto che vivo per l’ultima volta) è venduto, tra gli altri Paesi, in Russia e Francia, molto interesse anche per Valentina D’Urbano e per l’esordiente Edoardo Vitale”.


Cristina Foschini, ufficio diritti Gruppo editoriale Mauri Spagnol, premette che “non si possono dare dati quantitativi perché molte cose si chiudono dopo Francoforte, ma nelle vendite all’estero hanno destato molto interesse due scrittrici di peso ma di diverso genere: Alessia Gazzola ha avuto grande riscontro grazie al nuovo progetto, Miss Bee, un giallo alla Agatha Christie con tinte di Jane Austen perfettamente nelle sue corde e Rokia, regina del dark romance nostrano, sempre più apprezzata. Registriamo anche il consolidamento degli autori di catalogo con le ottime vendite delle nuove opere di Francesca Giannone Domani, domani e di Erin Doom, Arcadia, e il rinnovato interesse anche per le saghe storiche. Sicuramente una Francoforte in crescita e vivace”. “Torniamo da Francoforte con circa 45 titoli venduti all’estero – spiega Jacopo Gori, Direttore Libri Trade di Giunti -. È andato molto bene il libro di Milena Palminteri. Come l’arancio amaro (Bompiani), è una nostra scoperta cui teniamo tantissimo. L’autrice sarà tradotta in un gran numero di paesi e da editori celebri tra cui Simon and Schuster, HarperCollins France, e poi Stroki in Russia, Atheneum in Ungheria, Presença in Portogallo, Book Zone per la Romania, HarperCollins in Olanda. Tra i nostri autori più consolidati: Giulia Caminito, Premio Campiello nel 2021, raggiunge le dieci traduzioni: Germania, Francia, Spagna, Catalogna, Croazia, Romania, Bulgaria, Olanda, Slovacchia, Slovenia e Ungheria”.


Andrea Gessner, editore di nottetempo parla di “un interesse inedito per i nostri libri e in generale per la saggistica italiana, soprattutto quella più letteraria”. Tra i titoli più richiesti del catalogo della casa editrice c’è il saggio di Giulia Siviero, Fare femminismo e le Case che saremo, di Luca Molinari. Nella casa editrice Il Castoro sottolineano l’interesse “per gli illustratori italiani, considerati tra i migliori al mondo. Il più richiesto per noi – da parte di 25 editori internazionali – è l’albo A volte arriva il buio di Francesco Morgando, con le illustrazioni di Melinda Berti. Anche il fumetto italiano richiama moltissimo. Da noi molto apprezzato il graphic novel Tessa presidente di Susanna Mattiangeli e Kanjano, previsto per la primavera 2025. Infine, anche grazie alla presenza dell’autrice Marta Palazzesi, nella delegazione ufficiale, molto interesse e richieste per il seguito Sal, dal deserto al fiume, in uscita il 29 ottobre”.


Elisa Dicecca, ufficio diritti di Hoepli: “Siamo molto felici di come procedano importanti collaborazioni come quella con la Spagna, dove abbiamo appena venduto il manuale Moda illustrata di Irene Festa. Abbiamo inoltre riscontrato un crescente interesse da parte di editori cinesi e avviato un dialogo sulla produzione di audiolibri. Infine, abbiamo finalizzato l’importante vendita di un manuale universitario di lingua cinese classica per il mercato statunitense, con l’editore Brill, operazione di cui siamo estremamente soddisfatti”. Emanuela Anechoum, ufficio diritti di e/o: “Abbiamo sicuramente notato un aumento delle vendite negli anni precedenti, in preparazione a questa edizione della Buchmesse. Soprattutto il mercato tedesco è stato più ricettivo del solito. Nell’ultimo anno, per esempio, abbiamo avuto un esordio letterario, La parte sbagliata di Davide Coppo, che molto velocemente è stato pre-emped in Francia e Germania, ed è poi stato venduto in Olanda, Repubblica Ceca, Portogallo, Grecia… Nelle prossime settimane raccoglieremo sicuramente i frutti del lavoro fatto in fiera”. Parla di “Francoforte fortunata e abbondante” l’agente letterario Carmen Prestia: “Ho ricevuto offerte da moltissimi editori che avevano già pubblicato il primo libro per Beatrice Salvioni e che vogliono continuare a pubblicarla con La Malacarne (Einaudi): Germania, Penguin Random House per l’inglese, Francia, Spagna, Paesi dell’est, Serbia, Polonia, Olanda, Finlandia, Danimarca… Abbiamo chiuso le ultimissime lingue per Viola Ardone, tradotta in tutto il mondo. Oliva Denaro, il suo secondo romanzo, ha avuto un’offerta, che è stata accettata, da un editore arabo, quando prima era stato rifiutato per via dei temi che tratta. Grande interesse e una prima offerta dalla Francia per La Strangera, di Marta Idala (Guanda)”.

Buchmesse, Baricco: la letteratura non si tocca, mai

Buchmesse, Baricco: la letteratura non si tocca, maiFrancoforte, 19 ott. (askanews) – “La letteratura non si tocca. Qualsiasi tentativo di intimorire, censurare, emarginare, perseguire la letteratura non deve passare, mai. E tutti noi che viviamo, se non dentro la letteratura, intorno, e qui c’è un sacco di persone, diciamo che dovranno passare sopra i nostri corpi. Non sarà facile per nessuno fare questo. Perché in questo noi crediamo che la letteratura conservi in sé la capacità di pronunciare storie che sulla superficie delle nostre esistenze non arriverebbero, come fosse il grande serbatoio delle storie proibite, o semplicemente fuori dalla portata di una fantasia normale, o ancora figlie di uno sguardo così obliquo che ce n’è uno solo. Un grande patrimonio di storie, che anche quando sono seccanti, fastidiose, scandalose, urticanti, per noi è importante conservare da qualche parte del nostro corpo sociale”. Lo ha detto Alessandro Baricco durante il suo intervento alla Buchmesse di Francoforte nel programma di eventi organizzati dall’Italia come Paese Ospite d’onore.


“Noi ringrazieremo sempre Nabokov – ha aggiunto – perché ha scritto Lolita. E’ scritto una storia così seccante, così scorretta, ma è riuscito a farlo in un modo così forte che nessuno può parlare”.

A Torino, dal 9 al 13 ottobre, il festival Women and the City

A Torino, dal 9 al 13 ottobre, il festival Women and the CityMilano, 5 ott. (askanews) – Cinque giorni di festival, tre altre giornate di pre e post Festival, 150 ospiti, 34 incontri tra panel ed eventi in 7 location. Si terrà dal 9 al 13 ottobre 2024 a Torino la seconda edizione del festival Women and the City dal titolo “Un altro genere di idee”.


Il Festival è promosso e ideato dall’associazione Torino Città per le Donne con l’obiettivo di favorire le prospettive di genere nelle politiche locali, attraverso incontri, interviste, panel, eventi e riflessioni per rendere gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque e per raccontare le buone prassi già in atto. La manifestazione, che ha ricevuto da Rai e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Ue il logo “No Women No Panel” – il progetto europeo per l’equilibrio di genere nel dibattito pubblico-, è nata dall’esperienza maturata nel tempo dall’Associazione TOxD (Torino Città per le Donne) presieduta da Antonella Parigi, assessora alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune di Moncalieri, manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice del Circolo dei Lettori, della Scuola Holden (con Alessandro Baricco) e della stessa TOxD. Dopo il successo della prima edizione, il festival si propone come uno spazio fondamentale di dialogo e confronto su temi cruciali come l’uso di un linguaggio non offensivo nelle istituzioni e nelle scuole, la rigenerazione urbana, il ruolo delle donne nelle Stem e la condizione femminile nel mondo del lavoro, del cinema, della scienza e della medicina. Lo scopo è costruire un dibattito che coinvolga non solo esperti ma anche il grande pubblico, stimolando una riflessione collettiva. Un programma ricco di temi e ospiti che ha impegnato per sette mesi di scambi e lavoro lo staff e il Comitato Organizzatore coordinato dalla giornalista Elisa Forte che si occupa dell’organizzazione del Festival.


Tutti gli eventi saranno a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti, occorre solo prenotare su Eventbrite la partecipazione all’inaugurazione del 9 ottobre e agli eventi di venerdì 11 ottobre dedicati alle aziende. “Women and the city vuole essere uno spazio per la città in cui tutti e tutte quelli che lavorano a diverso titolo sulla parità possano trovare voce e ambito di discussione per il nostro comune obiettivo: fare sistema attorno al tema dell’equità. La volontà è quella con cui l’Associazione TOxD che organizza il festival è nata nel 2020: quella di fare sistema, accogliere istituzioni, persone e chi lavora sulla parità di genere a parlare con tutta la città e la società per cambiare la cultura del Paese.” Antonella Parigi, ideatrice di Women and the city Women and the City non è solo un momento di dibattito e teoria, ma è anche un evento che crea una rete di supporto e collaborazione tra associazioni, enti ed aziende locali e nazionali. Il festival è parte di un più ampio ecosistema che lavora in concretezza con diversi progetti e iniziative su questi temi nel territorio, in sinergia con organizzazioni attive nel campo della parità di genere e delle pari opportunità. Come il contest Spark Innovation progettato da TOxD e il Politecnico di Torino rivolto a startup per l’innovazione di genere, un’opportunità unica dedicata alle idee imprenditoriali under 30 con leadership femminile o con un focus sull’innovazione di genere al fine di promuovere e supportare le giovani imprenditrici e i giovani imprenditori e le loro idee che mirano a creare un impatto significativo nella parità di genere. La start up vincitrice sarà premiata venerdì 11 ottobre al PolTo insieme a Giuseppe Scellato (presidente di I3P) e tutta la giuria che ha selezionato i progetti. Con loro saranno presenti anche Greta Beccarello (chief marketin officer e Co-Founder di GRLS e Creative Mentor) e Federica Gerace (AI manager Syndiag): racconteranno progetti e le realtà delle start up di cui sono fondatrici e manager.


L’inaugurazione del festival si terrà il 9 ottobre e sarà l’occasione per dialogare apertamente con esperti, istituzioni e pubblico. Prenderanno parte a questo momento, insieme ad Antonella Parigi, presidente TOxD, Stefano Geuna, rettore Università degli studi Torino; Matteo Bagnasco, responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo; Guido Bolatto, segretario generale Camera di commercio di Torino; Raffaele Caterina, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo; Stefano Corgnati, rettore Politecnico Torino; Monica Lo Cascio, direttrice Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi Comune Torino; Fulvio Paganin, presidente Distretto Cinema; Lucia Pellino, Diversity & Inclusion director Lavazza; Elena Rosa, presidente dell’Associazione LOfficina; Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare Comune di Torino; Alessandro Rusciano, direttore personale e organizzazione Gruppo Iren; Massimo Sapia, dirigente scolastico Istituto Comprensivo Settimo 3 e Annapaola Venezia, segretario generale Fondazione CRT. In questa occasione verrà presentato e discusso il ricco programma di questa seconda edizione che vede la partecipazione di ospiti nazionali e internazionali di rilievo nei campi della cultura, dell’impresa e della ricerca, tra cui Gino Cecchettin, Annalena Benini, Annalisa Cuzzocrea, Monica D’Ascenzo, Stefania Prandi, Marzia Camarda, Mila Spicola, Johnny Bertolio, Filomena Taverniti, Elena Granata, Arianna Voto, Chiara Martegiani, Domizia De Rosa, Pilar Saavedra Perrotta, Valentina Castellani Quinn, Rooy Charlie Lana, Irene Facheris e Azzurra Rinaldi.

Gallerie d’Italia, sabato 5 e domenica 6 ingresso gratuito

Gallerie d’Italia, sabato 5 e domenica 6 ingresso gratuitoMilano, 2 ott. (askanews) – Le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza propongono per sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 l’ingresso gratuito per tutti i visitatori. Stesse modalità di apertura gratuita anche per la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo.


Sabato 5 ottobre le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo di Milano, Napoli, Torino e Vicenza aderiscono all’iniziativa nazionale “È cultura!” promossa da ABI – Associazione Bancaria Italiana, offrendo visite guidate e attività a tutti i visitatori. Inoltre sarà un’occasione per poter visitare le mostre temporanee e le collezioni permanenti. Aderisce all’iniziativa ABI anche il Museo del Risparmio a Torino. Alle Gallerie d’Italia di Milano a partire dal 6 ottobre sarà possibile ammirare, per la prima volta in esposizione, l’opera di grandi dimensioni Surface Veil IV di Robert Ryman, proveniente dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, importante raccolta d’arte contemporanea formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento e confluita nel patrimonio storico-artistico di Intesa Sanpaolo. L’opera esposta in questa occasione appartiene alla serie Surface Veil, realizzata da Ryman tra il 1970 e il 1972.


Alle Gallerie d’Italia di Napoli è aperta la mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, Andy Warhol. Triple Elvis, che presenta un nucleo di opere dell’artista provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati. Nel percorso espositivo si può percepire l’evoluzione dell’artista americano negli anni Sessanta e nei primissimi anni Settanta attraverso tre importanti cicli grafici ineditamente esposti insieme: Marilyn, Mao Tse-Tung e Electric Chairs.


Alle Gallerie d’Italia di Torino prosegue la mostra Antonio Biasiucci. Arca, terzo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana” a cura di Roberto Koch. In questa mostra, una delle più importanti dedicate al fotografo con oltre 250 fotografie esposte, i diversi capitoli del “poema utopico” di Biasiucci vengono presentati insieme per la prima volta: tra potenti polittici, sequenze di immagini, opere singole, lo sforzo è di realizzare una rappresentazione poetica ed estesa della vita degli esseri umani.


È inoltre possibile scoprire l’instant exhibition In viaggio con l’America. Le elezioni americane per immagini, in collaborazione con Chora e Will media curata da Mario Calabresi. La mostra fotografica, che si arricchisce di una immagine al giorno fino al 6 novembre, è proiettata nella hall e nei monitor esterni del museo. Alle Gallerie d’Italia di Vicenza è visitabile fino al 27 ottobre ILLUSTRISSIMO Javier Jaén: la mostra, inserita nell’ambito dell’ILLUSTRI FESTIVAL organizzato da Associazione Illustri, presenta le opere dell’artista spagnolo di fama internazionale, che attraverso il suo stile personalissimo e concettuale, unito a un linguaggio a volte giocoso a volte corrosivo, consente di esplorare l’esperienza quotidiana di tutti da un punto di vista unico e privilegiato, capace di metafore inattese e paradossi visivi. La Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo ospita la mostra Tornei di Toscana. La Giostra del Saracino, il Palio della Balestra e il Gioco del Ponte, a cura di Riccardo Franci, responsabile dell’armeria del Museo Stibbert di Firenze. L’esposizione fa parte del programma Terre degli Uffizi, ideato e realizzato da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. La Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato è aperta domenica 6 ottobre, come ogni domenica, sempre con ingresso gratuito per tutti i visitatori. Al suo interno è possibile ammirare capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi e Puccio di Simone, nell’ambito di una collezione di grande valore identitario per la città, tra cui anche numerose opere del Cinque-Seicento di area fiorentina e le sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento. Anche il Museo del Risparmio a Torino aderisce all’iniziativa ABI offrendo l’ingresso gratuito sabato 5 ottobre e proponendo due originali incontri dedicati alle scuole e agli adulti in programma mercoledì 9 ottobre con la partecipazione di Alessandro Giraudo, economista e scrittore, per parlare di tasse in maniera semplice e divertente. Alle ore 11 per le scuole secondarie di II grado l’evento online “EDUFIN E STORIA: dalle tasse sull’ombra a quella sul sapone: alla scoperta dei tributi più fantasiosi”, un viaggio alla scoperta di come i Governi di tutte le epoche ricercavano denaro attraverso tasse e imposte richieste ai cittadini, talvolta anche bizzarre. Alle ore 18 presso la sede del Museo (via San Francesco d’Assisi 8/a) e online è in programma l’incontro a ingresso libero “EDUFIN E STORIA: le pazze e strambe tasse della storia” per parlare di fiscalità attraverso la storia. Un argomento che ha radici profonde e che spesso ha diviso governi e cittadini, causando talvolta scontri e insurrezioni. Prenotazioni sul sito del Museo.

Artissima, fiera che guarda anche al valore e allo spazio sociale

Artissima, fiera che guarda anche al valore e allo spazio socialeTorino, 17 set. (askanews) – Artissima è la fiera d’arte contemporanea più importante d’Italia: la 31esima edizione porterà a Torino a inizio novembre 189 gallerie italiane e internazionali e rappresenta un grande appuntamento commerciale. Ma non solo. In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento alle Gallerie d’Italia di Torino, il direttore artistico di Artissima, Luigi Fassi, ha ribadito che nell’orizzonte della fiera c’è la volontà di “diffondere il valore sociale dell’arte contemporanea”, per esempio coinvolgendo musei, istituzioni e associazioni sul territorio.


“Questo secondo me è produrre valore sociale – ha spiegato Fassi ad askanews – che significa in ultima istanza avere un senso di responsabilità da parte della fiera, una fiera che porta così tanti attori, così tanti player della scena italiana internazionale e si vuole cercare un respiro più lungo, una restituzione sociale, non solo un evento per gli addetti ai lavori, per quanto questo fondamentale sia, ma anche il lavoro di un’istituzione che lascia una traccia permanente sul territorio, tanto da innescare dialoghi con istituzioni che di arte contemporanea in senso stretto non sono”. Tra sezioni curate, premi, fondi, progetti digitali e soprattutto gallerie e galleristi, la fiera costruisce la propria dimensione internazionale, ma anche dà una forma all’idea sempre necessaria di spazio pubblico. “Artissima di fatto è un’istituzione pubblica – ha aggiunto Luigi Fassi – incardinata nella Fondazione Torino Musei, vuole produrre spazio pubblico, per questo che si guarda anche alle giovani generazioni. Abbiamo lanciato il progetto Artissima Junior, che quest’anno ha avuto grazie al rapporto con Juventus tante tappe addirittura fuori da Torino, per poi ritornare a Torino con Yuri Ancarani e anche con Sara Enrico. Questo significa guardare il territorio ai bambini, far conoscere agli artisti e alle gallerie che vengono qui la complessità culturale di tutto il territorio in termini di istituzioni e di intelligenze, quindi questo significa produrre un valore aggiunto e culturale, ma più nello specifico, io credo che sia valore sociale”.


Insomma, c’è il mercato e i suoi lustrini, ma anche un’attenzione più profonda a tutto quello che ruota intorno alla kermesse dell’Oval del Lingotto: perché l’arte contemporanea, pur con le sue stravaganze, è molto più complessa, articolata e consapevole di quanto a volte certe letture superficiali e qualunquiste vorrebbero farci credere.

Tv, La7 dedica una serata speciale a Michelangelo Buonarroti

Tv, La7 dedica una serata speciale a Michelangelo BuonarrotiMilano, 17 set. (askanews) – Mercoledì 18 settembre La7 dedica una serata speciale alla storia dell’arte e a Michelangelo. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi condurrà un viaggio alla scoperta di uno dei più grandi maestri del Rinascimento.


Sgarbi – dal Teatro Sociale di Sondrio – con una lezione ispirata all’omonimo libro edito da La Nave di Teseo “Michelangelo. Rumore e paura”, racconterà la vita e le opere del Buonarroti, evidenziando la potenza e l’unicità della sua produzione artistica, dai capolavori pittorici della Cappella Sistina fino alle sculture come il David e la Pietà. Il pubblico sarà guidato attraverso i momenti più significativi della carriera dell’artista, svelando dettagli e retroscena meno conosciuti, ma fondamentali per comprendere il genio di Michelangelo.

Annunciati vincitori Premi Balzan 2024: scienza e sostenibilità

Annunciati vincitori Premi Balzan 2024: scienza e sostenibilitàMilano, 9 set. (askanews) – Sono stati annunciati i vincitori dei Premi Balzan 2024. A comunicarli a Milano la presidente della Fondazione Internazionale Balzan “Premio”, Maria Cristina Messa, e la presidente del Comitato Generale Premi Balzan, Marta Cartabia.


L’australiano John Braithwaite, dell’Australian Natonal University, ha ricevuto il riconoscimento per la Giustizia riparativa. “Per il suo contributo allo sviluppo teorico e alla diffusione della prassi della giustizia riparativa contemporanea – recita la motivazione – per il suo impegno a servizio delle istituzioni e della costruzione sociale, per il suo lavoro di alta divulgazione scientifica ed editoriale, per la sua dedizione alla crescita culturale delle più giovani generazioni nei valori della giustizia riparativa”. La tedesca-americana Lorraine Daston, del Max Planck Institute for the History of Science di Berlino, ha vinto il premio per la Storia della scienza moderna e contemporanea. “Per l’ampiezza, l’originalità e la varietà del suo lavoro, che a saputo evidenziare le rappresentazioni mentali e i valori alla base dell’attività di ricerca in una vasta gamma di campi del sapere – si legge nella motivazione -; per il numero e la qualità dei suoi articoli e dei suoi libri, che hanno aperto nuove strade nella storia dell’epistemologia delle scienze; per il suo contributo alla formazione di generazioni di ricercatrici e ricercatori e per il suo sostegno a progetti di ricerca innovativi”.


A Michael N. Hall, svizzero americano dell’Università di Basilea, è andato il premio Balzan per i meccanismi biologici dell’invecchiamento. La motivazione spiega: “Per i contributi innovativi alla comprensione dei meccanismi molecolari che regolano la crescita cellulare. Michael Hall ha scoperto due proteine, TOR1 e TOR2, eh regolano la crescita cellulare e il metabolismo in risposta ai nutrienti. Queste svolgono un ruolo centrale nel processo di invecchiamento e nello sviluppo di malattie legate all’invecchiamento, come il cancro, il diabete e le patologie cardiovascolari”. Il quarto riconoscimento è andato all’americano Omar Yaghi della University of California Berkeley per i materiali nanoporosi per applicazioni ambientali. La motivazione: “Per i rivoluzionari contributi alla scoperta e allo sviluppo di materiali a struttura nanoporosa e per l’avanzamento delle loro applicazioni nella cattura del carbonio, nell’immagazzinamento dell’idrogeno e nell’estrazione dell’acqua dall’aria del deserto. Yaghi ha sviluppato principi fondanti di progettazione, fondamentali e innovativi metodi di sintesi, creando due ampie classi di materiali nanoporosi: le strutture metallo-organiche e le strutture organiche covalenti. Questi materiali pionieristici sono ora in prima linea negli sforzi globali per affrontare le sfide critiche di sostenibilità e ambiente che il nostro pianeta sta affrontando”.


Il valore di ogni Premio Balzan è di 750mila Franchi svizzeri, pari a circa 800mila euro. “Anche quest’anno – ha detto Marta Cartabia – metà dell’ammontare dei premi verrà utilizzato dal vincitore per finanziare progetti di ricerca”. L’ex ministra della Giustizia ha poi annunciato le materie che saranno premiate nel 2025, perché, come è consuetudine dei Premi Balzan, queste cambiano ogni anno: Storia dell’arte contemporanea; Scienze dell’antichità: Democrazia ateniese rivisitata; Atomi e misura ultraprecisa del tempo; Terapia genica o con cellule geneticamente modificate. Anche per il prossimo anno i premi avranno lo stesso valore economico. La consegna dei premi 2024 avverrà nei giorni 21-22 novembre a Roma, al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

National Gallery, 300mila visitatori per il Caravaggio di Intesa

National Gallery, 300mila visitatori per il Caravaggio di IntesaParigi, 29 lug. (askanews) – Quasi trecentomila persone, oltre tremila al giorno, hanno visitato alla National Gallery a Londra la mostra ‘The Last Caravaggio’ incentrata sul Martirio di sant’Orsola, l’opera principale della collezione di Intesa Sanpaolo, solitamente esposta alle Gallerie d’Italia della Banca a Napoli. L’esposizione, la terza più visitata degli ultimi dieci anni per il museo britannico, si è conclusa domenica 21 luglio ed è stata alla base della collaborazione tra Intesa Sanpaolo e la National Gallery, una delle più note istituzioni museali al mondo, nell’ambito delle celebrazioni londinesi per i suoi duecento anni.


L’opera, l’ultima dipinta dal pittore lombardo nel 1610 durante il suo secondo soggiorno partenopeo, poche settimane prima di morire, è tornata ad essere esposta nel museo di Intesa Sanpaolo a Napoli, rientrando a pieno titolo tra le principali attrazioni della città partenopea. La collaborazione tra il museo britannico e la Banca prosegue con il sostegno di Intesa Sanpaolo alla mostra ‘Siena. The Rise of Painting. 1300 – 1350’ che aprirà alla National Gallery dall’8 marzo al 22 giugno 2025 dopo un debutto autunnale al Metropolitan Museum of Art di New York. Con oltre cento dipinti, sculture, oreficerie, tessuti, la mostra approfondirà un momento straordinario agli albori del Rinascimento italiano e il ruolo cardine svolto da artisti senesi come Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini nella definizione della pittura occidentale.


“La partecipazione eccezionale del pubblico all’esposizione dell’opera di Caravaggio alla National Gallery a Londra ci rende orgogliosi di aver contribuito, con l’opera più preziosa dalle collezioni di Intesa Sanpaolo, alle celebrazioni di uno dei musei più prestigiosi al mondo. Continueremo a collaborare con la National Gallery attraverso il sostegno alla mostra dedicata a Siena e alla pittura del Trecento nell’ambito delle nostre attività di promozione dell’arte e della cultura italiana all’estero”, afferma Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo.