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Anica compie 80 anni, tutti gli eventi per le celebrazioni

Anica compie 80 anni, tutti gli eventi per le celebrazioniMilano, 25 giu. (askanews) – Era il 10 luglio 1944, quando nasceva Anica, Associazione delle industrie cinematografiche, che ora compie 80 anni. E in un momento in cui il cinema vive un periodo di grande dinamismo, l’Associazione lancia un premio per il cinema giovane, promuove una rassegna con otto film italiani simbolo – uno per decennio – alla Festa del cinema di Roma, rende accessibile il suo Archivio storico e rinnova il suo marchio. Tutte queste iniziative sono state presentate nella sede Anica di viale Regina Margherita a Roma dal Presidente Francesco Rutelli, con la Segretaria generale Francesco Medolago Albani, Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici, Benedetto Habib, Presidente dei Produttori, Patrizia Boglione di Trend Alchemy, Direttrice creativa che ha curato il nuovo brand e Carolina Terzi, presidente di Cartoon Italia, aderente ad Anica. Paola Malanga, Direttrice Artistica della Festa del Cinema di Roma, ha inviato un messaggio. In sala, due monumenti del cinema italiano, i produttori Fulvio Lucisano e Adriano De Micheli. Paola Malanga nel suo messaggio ha annunciato una serata speciale per Lucisano alla Festa del Cinema.


“In questi ottant’anni Anica ha fatto un lungo cammino: è partita dalla caduta del fascismo, ha attraversato il periodo del neorealismo, ha tenuto sempre i rapporti con il grande cinema Usa- ha detto Rutelli- Oggi si occupa, oltre che di cinema, anche di audiovisivo e digitale ed è composta da sei unioni, Produttori, Editori e Distributori Cinematografici , Imprese Tecniche, Editori e Creators Digitali, Editori Media Audiovisivi, Esportatori Internazionali, oltre al mondo dell’animazione”. Ed ecco gli appuntamenti per il compleanno Anica:


Premio Anica 80 “E’ dedicato a valorizzare i nuovi talenti del Cinema in Italia”, ha detto Lonigro. La prima edizione debutta a Ciné – Giornate di Cinema di Riccione. Premia le opere prime – prodotte con budget non superiore a 4 milioni di euro e regista di età non superiore a 45 anni – che hanno registrato il maggior numero di presenze in sala tra il primo gennaio 2023 e il 31 marzo 2024. Primi premiati: “Palazzina Laf” di Michele Riondino, “Felicità” di Micaela Ramazzotti, “Romantiche” di Pilar Fogliati. Le categorie premiate saranno 5 per ogni film: regista, produttore, distributore, attrice protagonista e attore protagonista.


Un film per decennio Con la preziosa collaborazione della Fondazione Cinema per Roma, che seleziona i film, Anica organizza una rassegna di film rappresentativi della cinematografia italiana, uno per ogni decennio della sua storia. I film verranno proiettati durante la Festa.


Archivi Anica Anica ha sviluppato un progetto di digitalizzazione integrale dell’Archivio storico e di tutte le pubblicazioni realizzate nel corso degli anni, da rendere accessibile liberamente alla comunità degli studiosi. “Un sicuro valore per gli associati e per il settore, ma anche per tutti gli addetti ai lavori e per il grande pubblico interessato, dai ricercatori agli studenti”, ha detto Medolago Albani. Brand Identity Anica ha un nuovo marchio e nuovi loghi identitari delle sei Unioni. Restyling completo di tutti i siti internet di proprietà dell’associazione. Luigi Lonigro, presidente degli editori e distributori cinematografici ha dato cifre importanti di crescita: “L’Italia è tornata fra i primi 5 territori europei della distribuzione. Il mercato sta avviandosi a cifre pre-pandemia e le previsioni per il 2025 sono molto buone”. “Il pubblico -ha detto il presidente Rutelli- sta dimostrando di riconoscere a apprezzare i prodotti innovativi, da “C’è ancora domani” a “Oppenheimer” a “Inside Out” (due milioni e mezzo di spettatori in sei giorni). E le sale sono un appuntamento imprescindibile”. Rutelli ha parlato inoltre della riforma del tax credit, che sta finalmente andando in porto, dopo lunghe interlocuzioni con i ministeri competenti: “Si spera diventi operativa prima dell’estate. Speriamo di avere presto certezze, siamo fiduciosi che si concluda la lunga attesa”.

Shoah, l’Istituto Bernardini di Roma presenta “A scuola di memoria”

Shoah, l’Istituto Bernardini di Roma presenta “A scuola di memoria”Roma, 10 giu. (askanews) – L’Istituto Comprensivo Domenico Bernardini di Roma presenta “A scuola di memoria”, un progetto che ha messo a punto, negli anni, percorsi educativi per gli studenti, per non dimenticare la Shoah. L’appuntamento è domani, martedì 11 giugno 2024, alla scuola primaria Ada Tagliacozzo, in via Carlo Emilio Gadda 80 (zona Laurentino). Una giornata, dalle 15.00 alle 19.00, nella quale verranno presentati alle scuole del territorio di Roma Sud percorsi educativo-didattici sperimentati con successo dall’istituto per “fare memoria” e “per confrontarsi con testimoni, scrittori, educatori, dirigenti scolastici, responsabili degli enti locali su come proseguire questo importante compito di ricordare ciò che è stato, non solo per impedire che possa mai ripetersi ma anche per creare consapevolezza e cultura, una cultura che rigetti qualsiasi forma di violenza ed esclusione, anche solo verbale”, spiega la dirigente scolastica Daniela Marziali, una delle anime del progetto, ricordando che “soprattutto dopo la scomparsa, per ragioni di età, di moltissimi testimoni diretti, il compito spetta alla generazione che hanno avuto la possibilità di ascoltarli e di vivere, attraverso di loro, la lezione che questa immane tragedia ha lasciato. E la scuola deve valorizzare questo ruolo di ponte educativo verso le nuove generazioni”. L’Istituto Comprensivo Bernardini di Roma, infatti, da anni è impegnato in modo costante per trasferire alle nuove generazioni il compito di non dimenticare la tragedia della Shoah. Un percorso intrapreso già con la decisione, nel 2000, di intitolare uno dei suoi plessi scolastici ad Ada Tagliacozzo, bambina ebrea di Roma deportata e morta nel campo di concentramento di Auschwitz. I percorsi educativo-didattici messi a punto dalla scuola, partono da qui e propongono agli alunni la testimonianza del fratello di Ada, Nando Tagliacozzo, la lettura di storie e testimonianze, laboratori teatrali, musicali, cinematografici, per affrontare a tutto tondo gli aspetti storico-culturali, valoriali e di educazione civica, ma anche coinvolgere le emozioni, attraverso l’incontro con le storie dei protagonisti. “Tutto questo – sottolinea Marziali – perché siamo convinti che l’esercizio della Memoria può diventare sterile se si riduce ad un aspetto celebrativo e rituale, ma anche se si limita ad una fredda ricostruzione storico-culturale. La Memoria, per servire veramente oggi a ripudiare quanto è accaduto, deve essere attraversata”.


Il Programma della giornata prevede una fase di presentazione dei temi da parte di esponenti del mondo della cultura, della scuola e della società civile, un breve coffee break e una fase di presentazione dei lavori degli alunni, con un momento di confronto finale. Saranno presenti Nando Tagliacozzo, con la sua testimonianza, e la figlia Lia, scrittrice, l’autore Matteo Corradini, con il suo “Noi Siamo Memoria, Ricordare la Shoah con occhi diversi”. E Gianni Silano, autore, regista, musicista, che affianca da tempo la scuola con il suo prezioso e indispensabile contributo nella realizzazione dei progetti teatrali e audiovisivi. Il cortometraggio ‘Lettere’ realizzato da Silano con gli alunni della Scuola Ada Tagliacozzo chiuderà la giornata. Parteciperanno all’evento, che si avvale del Patrocinio del Comune di Roma, i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti che danno vita alla Scuola della memoria, Angelo Lacovara, dirigente dell’ufficio scolastico regionale, la presidente del IX Municipio, Titti Di Salvo, l’assessora alla scuola del IX Municipio, Paola Angelucci e rappresentanti dell’Associazione nazionale ciechi di guerra, che sostiene, in modo concreto quanto fondamentale, il progetto. Un progetto che quest’anno lancia anche una bella novità: l’Istituto Bernardini sta lavorano ad un libro che raccoglierà le esperienze e i lavori dei ragazzi, una sorta di manuale per la memoria, da offrire a tutte le classi, docenti e studenti, con la preziosa testimonianza di Nando Tagliacozzo e un racconto inedito della scrittrice Lia Tagliacozzo.

Solidarietà, valanga di click per la charity dinner Anlaids

Solidarietà, valanga di click per la charity dinner AnlaidsRoma, 3 giu. (askanews) – Una valanga di click per la serata di solidarietà in favore dell’Anlaids Lazio che si è tenuta nel Salone Centrale della Gallera Nazionale di Arte Moderna di Roma. Su Instagram le campagne per raccogliere fondi per finanziare le attività di prevenzione all’infezione da Hiv e di lotta all’Aids hanno registrato, considerando solo l’attività organica, 597.612 utenti unici che hanno visto i post; con 430.880 profili raggiunti; 1.443 interazioni e 116.732 impression. Questi numeri confermano che l’evento fisico, la ‘Charity Dinner’, ha potuto trovare massima amplificazione attraverso i social sfruttando la capacità di diffusione di contenuti di pubblica utilità attraverso i profili delle tante personalità e volti noti presenti.


Insomma geniale è stata l’intuizione del presidente Anlaids Lazio, Gianluca De Marchi, di usare la potenza di fuoco social degli ospiti per arrivare ai giovani attraverso il linguaggio che è a loro più vicino. Per questo tanti ospiti vip, dalle cantanti Emma e Malika Ayane alle showgirl Alessia Marcuzzi, Elena Santarelli ed Alba Parietti, passando per le attrici Claudia Gerini, Vittoria Puccini, Margherita Buy, Giulia Bevilacqua. Con rappresentanti del giornalismo come Pascal Vicedomini e Myrta Merlino, Alberto Matano; della cultura, Ivan Cotroneo; la comica Michela Giraud; ed ambasciatori dello sport quali Marco Tardelli, Andrew Howe, Martin Castrogiovanni. “Di tutto per la salute di ognuno”, è stato ripetuto. L’importante è stata la promozione della prevenzione e del test rapido ‘Fallo per la tua salute’ e ‘Proteggi te stesso e gli altri’.

Podcast di Chora Media e Intesa Sanpaolo sui segreti dell’arte

Podcast di Chora Media e Intesa Sanpaolo sui segreti dell’arteMilano, 29 mag. (askanews) – Ogni opera d’arte nasconde più di quanto si possa immaginare. Dietro tele, sculture ed edifici si celano spesso storie affascinanti che svelano dettagli nascosti della nostra storia. È questo il fulcro di Inestimabile, la nuova serie podcast di Chora Media e Intesa Sanpaolo realizzata con il supporto della direzione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo in esclusiva per Intesa Sanpaolo On Air. Narrata dalla voce dello storico dell’arte Jacopo Veneziani, la serie è arricchita dal contributo di numerose voci esperte e autorevoli nel mondo dell’arte.


Attraverso quattro episodi ci si immerge in alcune storie poco conosciute che ruotano tutte intorno al mondo dell’arte. Ne sono un esempio le vicissitudini dell’ultima opera di Caravaggio, “dimenticata” per oltre un secolo prima di essere riscoperta a Napoli, e quelle della breve ma intensa vita del pittore Cesare Breveglieri. E non mancano nemmeno le storie di luoghi dall’incredibile fascino, come quella del caveau nella sede di Intesa Sanpaolo in via Verdi a Milano, un vero e proprio forziere che ha protetto decine di opere durante i giorni bui della Seconda Guerra Mondiale. Il podcast si conclude infine con il racconto delle importantissime attività di restauro del progetto “Restituzioni” che permette alle opere d’arte di restare intatte nella loro delicata bellezza o di ritrovare nuova vita. Il primo episodio di Inestimabile è disponibile a partire dal 29 maggio su www.intesasanpaoloonair.com e choramedia.com, sui profili ufficiali di Intesa Sanpaolo On Air su Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music e YouTube con un nuovo episodio ogni settimana fino al 19 giugno.

Andria, torna il Festival della Disperazione, cultura e ironia

Andria, torna il Festival della Disperazione, cultura e ironiaMilano, 23 mag. (askanews) – Dieci giorni di talk, incontri, conferenze e spettacoli: torna ad Andria il Festival della Disperazione. ‘Come fai fai sbagli’ questo il tema scelto per l’VIII edizione che avrà appunto come soggetto l’errore in tutte le sue forme e contraddizioni, a partire da quelli che facciamo nel nostro quotidiano fino ad arrivare all’attualità sociale e politica: l’evento – organizzato dal Circolo dei Lettori di Andria – si terrà dal 7 al 16 giugno 2024 presso il Seminario Vescovile.


L’unico appuntamento culturale del nostro Paese che celebra il potere trasformativo e catastrofico della disperazione (il sentimento letterario per eccellenza) nella letteratura e nella vita moderna, il festival porterà anche quest’anno nella cittadina pugliese scrittori, attori, giornalisti, musicisti e artisti. Con tanto umorismo, ma senza mancare di serietà, sono molti i protagonisti che si daranno appuntamento ad Andria: dal giornalista Saverio Tommasi alla linguista Vera Gheno, dalla filosofa Ilaria Gaspari al rapper Ghemon, e poi ancora Nicola Lagioia, Vito Mancuso, Irene Soave, Claudio Morici, Mauro Covacich, Chiara Tagliaferri, Guido Vitiello, Lucrezia Ercoli, Roberto Mercadini, Francesca Coin, Antonio Pascale, Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, e tanti altri e altre. ‘Come fai fai sbagli è la condizione con cui ci avviciniamo a questa ottava edizione del Festival della Disperazione. Una condizione che, oltre a caratterizzare e rappresentare al meglio lo spirito e l’essenza del festival, rappresenta un po’ la condizione di tutti noi che, ogni giorno le proviamo tutte per raggiungere i nostri piccoli grandi obiettivi sbagliando sistematicamente ogni singola scelta che facciamo.’ Ha dichiarato il direttore artistico Gigi Brandonisio, che ha aggiunto: ‘L’errore, in tutte le sue forme, è la cosa che ci riesce meglio, quella che puntualmente non sbagliamo mai. E allora partiamo dalla consapevolezza che tanto ogni sforzo è inutile, che tanto qualcosa andrà storto. L’ottava edizione del Festival della Disperazione la vivremo con questa consapevolezza: in attesa di confrontarci con i nostri sbagli quotidiani. Con o senza errori proveremo anche questa volta a sopravvivere, sapendo che non sarà per niente facile’.


Al via dunque venerdì 7 giugno, con una riflessione a cura dei giornalisti Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, che si interrogheranno sul significato e l’utilità di un evento come un festival culturale in un’epoca contraddistinta da disastri e incertezze ricorrenti. Il reporter Saverio Tommasi, con il suo spettacolo ‘Fuoco alle Polveri’, ci condurrà in un’esperienza narrativa coinvolgente che esplora il tema della resistenza e del cambiamento attraverso storie di rivoluzionari gentili. Il giornalista Paolo Berizzi, alla vigilia delle elezioni europee, esplorerà il contesto politico italiano e il rischio del ritorno di fascismi in nuove forme. Gli attori Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri saranno ad Andria per portare in scena ‘Un Giorno come un Altro’, una commedia pungente e ironica di Giacomo Ciarrapico che, con un paradosso, evidenza la mancata consapevolezza del voto come valore di democrazia. Della forza della disobbedienza, invece, parleremo con lo scrittore e docente di Filosofia Federico Zuolo, esplorando le nuove forme di protesta e ribellione che emergono nel panorama contemporaneo. Cosa è la resistenza in un’epoca di crisi climatica? Ne discuteremo con le attiviste per l’ambiente Sara Segantin e Alice Franchi. Con il giornalista scientifico Roberto Inchingolo discuteremo di antispecismo e del potere del pianto secondo una visione scientifica ed antropologica; mentre con Irene Soave, giornalista, tratteremo di lavoro e hope labourers. Continueremo a parlare di lavoro anche con la sociologa Francesca Coin e il giornalista e scrittore Niccolò Zancan con il loro incontro sulla delusione che negli ultimi anni dilaga tra il mondo dei lavoratori e come sia cambiata la nostra società in relazione a questo. Ritroveremo Niccolò Zancan anche in un altro incontro, questa volta incentrato sulla vulnerabilità umana dove il giornalista condividerà storie reali di sfide quotidiane. Il genetista Edoardo Boncinelli e il filosofo Marco Furio Ferrario ci parleranno invece della storia naturale della scontentezza, esplorando le radici biologiche e culturali di questo sentimento attraverso storia, scienza e arte, con l’obiettivo di accettarlo come parte della vita umana.


Parleremo di patriarcato e femminismi con la scrittrice Chiara Tagliaferri in un monologo in ricordo della scrittrice Michela Murgia. Il teologo Vito Mancuso condurrà un incontro sul significato della speranza e sulla ricerca di senso nella vita umana. Al Festival della Disperazione anche la scrittrice Barbara Bernardini che ci porterà nel mondo dell’agricoltura per immaginare nuovi percorsi per l’umanità. Con Lucrezia Ercoli, filosofa, rifletteremo sul concetto del male e la sua rappresentazione; mentre lo scrittore Ermanno Cavazzoni ci offrirà un intrigante ‘Manualetto per la prossima vita’, una guida eccentrica verso possibili futuri alternativi. Con la filosofa Ilaria Gaspari e la scrittrice Anna Voltaggio vedremo invece a confronto il sentimento della nostalgia e il concetto di reputazione. Carolina Bandinelli e Laura Pigozzi ci condurranno in due viaggi attraverso le relazioni amorose e le dinamiche tossiche che possono caratterizzarle. Piero Martin ci intratterrà con storie affascinanti di errori memorabili nell’ambito scientifico. E poi, la nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Ne parleremo con la conduttrice e ricercatrice Roberta Fulci. Sempre di dolore parleremo con la logopedista e scrittrice Mariagrazia Fiore e l’illustratrice NadiaGelsomina, con loro vedremo qual è il processo comune per riprendersi e guarire dopo un momento di profonda sofferenza.


Mauro Pescio ci regalerà il suo spettacolo ‘ Non è la storia di un eroe’ tratto da Io ero il Milanese podcast di Rai Play Sound; mentre la linguista Vera Gheno terrà un Monologo sulla possibilità di amare le parole intitolato ‘Grammamanti’. Con un dialogo psichedelico tra gli scrittori Paolo Pecere, Andrea Piva e Nicola Lagioia, ci addentreremo in un viaggio che parte dai misteri eleusini fino ad arrivare all’incontro con altre intelligenze animali. Sempre Nicola Lagioia terrà un elogio della letteratura celebrandone il potere trasformativo ed esplorando il ruolo vitale che le opere giocano nel contesto moderno con la loro capacità di plasmare il nostro mondo interiore ed esteriore. Lo scrittore e attore comico Claudio Morici intratterrà il pubblico con uno sguardo unico sulla vita e le opere di autori ‘pazzi’ e sull’impatto che hanno avuto nella nostra esistenza; lo ritroveremo anche per ‘Suicidi Editoriali’, un’analisi provocatoria e divertente sui meccanismi produttivi e le dinamiche creative nel mondo dell’editoria. Lo scrittore e giornalista Antonio Pascale ci illustrerà il potere consolatorio del pessimismo attraverso un giardino simbolico dove ogni pianta rappresenta un tema umano ed è associata a uno scrittore o pensatore che lo ha esplorato. Mentre con l’autore-attore Roberto Mercadini intraprenderemo un viaggio tra esistenzialismo e trasformazione attraverso le pagine del capolavoro di Herman Melville Moby Dick. Ritroveremo Ilaria Gaspari questa volta in coppia con Guido Vitiello, i due ci porteranno in un dialogo vivace e coinvolgente raccontando il loro ‘Prust’: attraverso un’analisi attenta e appassionata i due offriranno una prospettiva unica sul potere della narrazione e sulla sua capacità di plasmare il nostro rapporto con il tempo e il ricordo. Infine Mauro Covacich ci condurrà in un’avvincente esplorazione delle vite di due grandi della letteratura, in un corpo a corpo con James Joyce Franz Kafka. In un percorso tra comicità e tragedia l’attore e comico Massimiliano Loizzi ci condurrà tra le sfide e le contraddizioni della vita di oggi, offrendo una visione provocatoria e coinvolgente della società contemporanea. Laura Campiglio con lo spettacolo ‘Contenti Voi Contenti Tutti’, terrà un racconto corale che affronta con raffinatezza e irriverenza le dinamiche delle relazioni familiari nel contesto contemporaneo, offrendo una visione autentica e provocatoria dell’equilibrio precario tra felicità e insoddisfazione. A metà tra una conferenza scientifica e uno spettacolo teatrale, il comico Andrea Cosentino ci regalerà una performance unica sfidando le nostre concezioni di tempo e materia: un TedTalk senescente in salsa punk. Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri saranno protagonisti di due appuntamenti: con Apocalisse Tascabile, un atto unico eroicomico con una stravaganza teologica, tratteranno della fine del mondo vista da svariate prospettive; mentre con La sparanoia, entreremo nell’amara riflessione sulla morte della Sinistra e sulla tranquilla remissività di una generazione ormai imperturbabile ai soprusi sociali e culturali. Il celebre artista hip-hop Ghemon, porterà sul palco un mix di musica, stand-up comedy e storytelling fatto di condivisione, di storie personali, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda.

Milano, Deperdu e Minima Theatralia all’Elfo Puccini il 4-5 maggio

Milano, Deperdu e Minima Theatralia all’Elfo Puccini il 4-5 maggioMilano, 29 apr. (askanews) – Ottanta persone di diverse abilità, possibilità, età, provenienza e genere sono protagoniste, insieme a professionisti dello spettacolo di un colossal teatral-musicale intitolato “Epopea dell’irrealtà di Niguarda”. Il debutto del Teatro Sociale dei Duperdu e di Minima Theatralia andrà in scena all’Elfo Puccini di Milano il prossimo 4 e 5 maggio.


Attori professionisti e non, bambini, anziani adolescenti, persone con disabilità fisiche o mentali, insieme a resilienti nel pieno di un processo di ricostruzione personale, in occasione del centenario dell’annessione degli antichi borghi a Milano cui lo show è dedicato dopo la prima all’Elfo Puccini inizieranno il ricco tour, che prenderà il via dal mese di giugno fino a quello di ottobre. In quei mesi Minima Theatralia e il suo teatro sociale offriranno repliche gratuite, questa volta nei luoghi dove le opere hanno avuto origine attraverso un intenso percorso di specifici laboratori artistici. I luoghi e le associazioni dei quartieri popolari al centro delle celebrazioni diverranno teatri, restituendo l’arte al territorio che l’ha generata con l’obiettivo di promuovere coesione e inclusione sociale. La guida artistica è affidata al celebre duo milanese DUPERDU, proveniente dalla scuola di Nanni Svampa: Marta M. Marangoni è l’ideatrice di una irreale ma personalissima genealogia del quartiere Niguarda dal IV secolo a oggi che racchiude scritti, poesie, ricordi personali degli interpreti e procede come una ricostruzione irreale della storia del quartiere. Al suo fianco come sempre Fabio Wolf, autore delle musiche e delle canzoni composte con ispirazioni molteplici: spunti di vita e periferia, letteratura, musica colta e popolare.


Il testo dello spettacolo è a firma di Francesca Sangalli, frutto della rielaborazione di scritti e improvvisazioni laboratoriali, una narrazione ampia ed eroica di un popolo in cui il realismo sconfina immancabilmente nella fantasia, finendo per esaltare non tanto la verosimiglianza dei fatti quanto piuttosto l’epico tentativo dei cittadini di difendersi da una entità divina che rovescia loro il destino addosso. Ispirata al surrealismo del grande autore di teatro e cinema Alejandro Jodorowsky, vanta la partecipazione di Cristina Crippa, Rajae Bezzaz e il cameo-video di Brontis Jodorowsky.


Le scene e costumi di Marangoni, realizzati con materiali riciclati, impreziositi da bottoni speciali raccolti nelle comunità del Nord Milano, rappresentano in scena gli abitanti che li hanno donati. La fusione di tutti questi elementi va a costruire un’esperienza collettiva di Social Community Theater che sfida i confini e celebra la diversità. “Proponiamo un Teatro Sociale e di Comunità, contenitore di performances immersive e site-specific, ovvero pensate e realizzate per essere inserite in un determinato luogo o ambiente – dichiara Marta Marangoni, Direttrice artistica di Minima Theatralia e componente, insieme a Fabio Wolf, dei Duperdu – Lo scopo è di promuovere le relazioni e le risorse creative del territorio, provando a contribuire al processo di rigenerazione urbana, con artisti professionisti e dilettanti, accomunati dall’amore per lo spettacolo. L’ambizione è quella di uscire dai meccanismi classici della messinscena e sperimentare nuove modalità performative, favorendo la commistione dei linguaggi in una ricerca volta alla condivisione di contenuti sociali, facendo leva sulla convinzione che «il teatro sia uno strumento di incontro realmente rivoluzionario per le nostre vite e per le nostre solitudini».


Partner del progetto l’associazione Le Compagnie Malviste: APS che organizza laboratori artistici per persone affette da Alzheimer; AllegroModerato, Cooperativa sociale che lavora con le persone con disabilità e utilizza la musica come mezzo di realizzazione, prima ancora che come mero strumento terapeutico; Collettivo Clown: APS del progetto Artepassante, che si occupa della riqualificazione artistica dei luoghi, spesso abbandonati, del passante ferroviario di Milano; Quattrox4, associazione sportiva dilettantistica, attiva dal 2011 a Gorla-Precotto. Si dedica all’insegnamento delle discipline acrobatiche e circensi portando persone, storie e idee a incontrarsi per generare nuove relazioni attraverso il circo, luogo in cui bambini e famiglie condividono esperienze. L’Associazione Minima Theatralia gode della supervisione della Prof. Giulia Innocenti Malini (Dipartimento teatro Sociale Università Pavia), accoglie e forma stagisti dalle principali università milanesi (Bicocca, Statale, Cattolica, Brera e Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi).

Online il bando per artisti internazionali “Latera the art farm”

Online il bando per artisti internazionali “Latera the art farm”Milano, 27 mar. (askanews) – È online il bando “Latera the art farm”, rivolto ad artisti internazionali per la realizzazione di una residenza artistica nel borgo medievale di Latera, comune posto sul confine tra Toscana e Lazio, nel cuore della Tuscia e a pochi passi dal Lago di Bolsena. Il progetto nasce nell’ambito di un disegno più ampio volto a riqualificare la cittadina di Latera, attraverso interventi artistici di alto profilo qualitativo, che costituiranno il cuore di una nuova attrattiva turistica e culturale per il territorio.


Il bando mette a disposizione una residenza artistica di 30 giorni da svolgersi tra marzo e maggio 2025 in cui approfondire il territorio e la sua storia, durante la quale è chiesto di ideare, progettare e realizzare un’opera (scultura o installazione) da inserire nel più ampio percorso espositivo di Latera, in corso di realizzazione. Nel progetto complessivo di Latera the art farm, infatti, saranno coinvolti ulteriori artisti visivi italiani, chiamati a realizzare delle opere artistiche di street art, scultoree/installative, oltre alla realizzazione di opere di design artistico volte alla riqualificazione delle camere dell’hotel diffuso, attualmente in fase di ristrutturazione. Un progetto ampio e articolato che inciderà sul borgo creando un percorso espositivo a cielo aperto. Fa parte del progetto anche la realizzazione di un docufilm dedicato. Al vincitore del bando sarà assegnato il premio di 10.000 euro destinato alla realizzazione dell’opera permanente da installare all’interno del borgo, oltre alla residenza di 30 giorni. L’artista selezionato potrà inoltre avvalersi di partner tecnici e maestranze del territorio. Latera the art farm è promosso dal Comune di Latera e dall’Associazione Saint Francis’ Ways (vincitori del bando “Bando Borghi Linea B – “Finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – Fondi PNRR, MISSIONE 1 – COMPONENTE 3 – INVESTIMENTO 2.1.”), con la direzione artistica di Squareworld Studio ed in collaborazione con la giuria selezionata. La scadenza del bando è fissata per il 5 giugno 2024.

Un podcast racconta i conflitti ai bambini: Per esempio la guerra

Un podcast racconta i conflitti ai bambini: Per esempio la guerraMilano, 12 feb. (askanews) – Un podcast per provare a raccontare la guerra ai ragazzi e cercare di rispondere alle molte domande che i più piccoli si pongono davanti alle notizie che arrivano dal mondo e dai conflitti globali. Chora Media presenta, in collaborazione con Giffoni Innovation Hub, “Per esempio la guerra”, scritto dalla giornalista Francesca Mannocchi, che ha raccontato dal fronte molte delle guerre contemporanee. “Sbagliando – ha detto ad askanews – immaginavo che scrivere per i bambini sarebbe stato facile, invece era esattamente il contrario, perché ho dovuto modificare il mio modo di raccontare”.


Dopo aver già toccato questi temi nel suo libro “Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai giovani” (De Agostini, 2022), Francesca Mannocchi è entrata in due scuole di Roma, incontrando ragazze e ragazzi dalla quinta elementare alla seconda media per raccogliere le loro domande, paure e osservazioni a partire dal racconto della sua esperienza sul campo. “Mi sono lasciata guidare da loro – ha aggiunto la giornalista – le loro domande mi hanno messo in discussione. Il mio obiettivo è far accadere dentro di loro un momento di immedesimazione, vorrei che si chiedessero come vive un 12enne in Iraq oggi, come si può studiare o giocare in un Paese in guerra”. Il risultato è un racconto corale composto da sei episodi di circa 40 minuti, ciascuno dedicato a un paese che conosce o ha conosciuto (Libia, Iraq, Afghanistan, Siria, Libano e Ucraina). Il podcast è pensato per coinvolgere attivamente i più giovani nella comprensione dei conflitti globali. “Nei ragazzi – ci ha detto ancora Francesca Mannocchi – ho visto un sincero sentimento di smarrimento, che nasce dalla sensazione di essere sommersi da immagini e informazioni che faticano a decodificare. Io ho portato il mio lavoro: la restituzione di storie e vite, che ho portato a loro con gli stessi interrogativi che mi sono posta io”.


Alla fine del mese di febbraio uscirà inoltre un episodio speciale sul conflitto israelo-palestinese, tornato di drammatica attualità dallo scoppio della nuova guerra nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. “È più difficile parlare di Gaza, perché se da un lato è inevitabile – ha concluso la giornalista – dall’altro ci coinvolge più direttamente nel presente. E proprio per questo coinvolgimento servono spiegazioni più profonde”. “Per esempio, la guerra” sarà disponibile a partire dal 12 febbraio su tutte le principali piattaforme gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker e Google Podcasts) e sarà presentato nella cornice di Chora Volume 1, il primo festival di Chora Media dedicato al mondo dei podcast che si tiene a Milano dal 16 al 18 febbraio presso la Sala Puccini del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, con un evento speciale sabato 17 febbraio alle 11.30.

Chora Media: storie di migranti in “mosaico di una fuga”

Chora Media: storie di migranti in “mosaico di una fuga”Milano, 16 gen. (askanews) – Le storie e le vite di chi fugge dal proprio Paese vengono spesso escluse dalla narrazione di molti media. Per svelare il lato umano, la complessità e la varietà di queste esperienze arriva “Mosaico di una fuga”, la serie audio di UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati) realizzata da Chora Media che ripercorre il viaggio, personale ancor prima che geografico, che porta queste donne e questi uomini ad arrivare fino a noi.

La serie si compone di otto episodi, ognuno della durata di circa 20 minuti. Nei primi sette, la voce di Alessandro Gassmann, ambasciatore di Buona volontà di UNHCR, conduce gli ascoltatori in un viaggio attraverso le toccanti storie di donne e uomini che, in cerca di rifugio, hanno condotto viaggi estenuanti per giungere in Italia. Dopo essere stati costretti a fuggire dal proprio Paese a causa di guerre e persecuzioni, aver affrontato prove difficili, da traversate pericolose attraverso la Libia e il mare Mediterraneo a passaggi di confini via terra in condizioni climatiche estreme, tra neve e deserto, le loro narrazioni mettono in luce il valore cruciale di trovare opportunità per costruirsi un futuro significativo e indipendente, lontano dalla propria terra d’origine. I racconti di Mahdia, Ameen, Yonas, Baryallai, Hamdi, Yohannes, Christelle, Alina contribuiscono così a tessere il racconto collettivo che si cela dietro la parola rifugiato, delineando una narrazione fatta di voci, prospettive ed esperienze con cui potremmo avere in comune molto più di quanto si possa immaginare. L’episodio finale racconta invece attraverso le storie di Armando e Romina cosa significa vivere da apolidi, invisibili, dentro al proprio stato.

“Mosaico di una fuga” è disponibile a partire dal 16 gennaio sulle principali piattaforme audio gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts).

Milanese d’adozione: La vera storia di Leonardo da Vinci a Milano

Milanese d’adozione: La vera storia di Leonardo da Vinci a MilanoRoma, 5 dic. (askanews) – Il libro di Riccardo Magnani “Milanese d’adozione – La vera storia di Leonardo da Vinci a Milano” è incentrato sulla scoperta, da parte dello stesso autore presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dell’elenco stilato da Benedetto Dei datato 1480 e le conseguenze che la stessa comporta nella rilettura della vita e delle opere di Leonardo da Vinci. Il nuovo riferimento temporale che questa preziosa testimonianza ci impone di assumere, non solo riaccredita quanto sostenuto da Giorgio Vasari nella prima versione de Le Vite, edita nel 1550 da Torrentino, ma anche quanto descritto dall’autore dell’Anonimo Gaddiano una decina di anni prima. Entrambi i biografi, infatti, sono concordi nel collocare Leonardo a Milano al cospetto del Duca Francesco Sforza, morto nel 1466. É a lui che Leonardo porta la famosa “lira da braccio”, accompagnato dal fedele collaboratore Atalante Migliorotti, anche detto Atalante della Viola, come riportato nella nota manoscritta dal Dei.

In virtù di quanto questo ritrovamento certifica, nella sua opera Magnani invita a ridefinire la biografia e l’opera di Leonardo da Vinci, al fine di ricollocare questo straordinario personaggio nell’alveo di una narrazione più consona rispetto a quella che fu la sua vita e il suo lascito artistico e culturale. A cambiare sono soprattutto le datazioni di alcune delle opere giovanili di Leonardo, dalla Annunciazione al Battesimo di Cristo (nel quale l’artista fiorentino avrebbe coadiuvato il suo maestro di bottega Verrocchio), nei cui paesaggi sono riconoscibili in maniera inequivocabile i monti lombardi, tanto cari ad Alessandro Manzoni e contornanti “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno”. Dall’analisi dello studioso lecchese emerge anche una prerogativa del genio fiorentino che fino ad oggi è stata quasi totalmente trascurata dagli studiosi della materia, ovvero una profonda conoscenza della teoria musicale da parte di Leonardo sin dalla più giovane età, compresa una intera partitura musicale celata in uno straordinario volo di uccelli che anticipa di qualche secolo l’opera del maestro del contrappunto per antonomasia, ovvero Johan Sebastian Bach. Chissà, forse non è un caso che la statua di Leonardo eretta a Milano si trovi proprio dirimpetto al tempio della musica, il Teatro alla Scala. Grazie al rinvenimento di questo straordinario documento, inoltre, cambiano completamente i riferimenti biografici dell’artista fiorentino, facendo emergere attitudini e ritratti dell’artista fiorentino che ne accompagnano la crescita culturale e l’evoluzione fisionomica.

Il ritrovamento dell’elenco contenuto alla pag. 51 recto della raccolta di Memorie di Benedetto Dei, prontamente comunicato dall’autore agli organi direttivi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, accredita quello che il ricercatore lecchese va sostenendo da tempo, ovvero che la presenza di Leonardo a Milano sia da datarsi addirittura a prima del 1465, quando cioè Benedetto Dei accompagna i due rampolli della famiglia de’ Medici, Lorenzo e Giuliano, in visita al Duca Francesco Sforza, in missione diplomatica per conto del padre Piero, detto il Gottoso. La nota del Dei è attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNC, II.II.333 c. 51 r). Scritta di proprio pugno dal diplomatico fiorentino, la nota riguarda l’elenco dei “merchanti fiorentini” che, alla data del 15 giugno del 1480, l’ambasciatore della famiglia de’ Medici, Benedetto Dei, ha condotto a Milano durante tutto il suo mandato, iniziato con Cosimo de’ Medici nel 1434 e conclusosi appunto nel 1480, quando, con tutta probabilità, viene stilata questa nota a consuntivo del suo operato per la nobile casata medicea. Tra i molti personaggi di spicco che Benedetto Dei ha contribuito a portare presso la città meneghina – tra i quali si possono riconoscere illustri poeti, banchieri e mercanti – figurano i nomi di “Leonardo da Vinci dipintore” e “Atalante della Viola”, richiamando l’episodio citato anche da Vasari nel quale viene donata una lira da braccio al Duca Francesco.

Questo eccezionale ritrovamento risulta essere di fondamentale importanza nel ricostruire, su base documentale, l’esatta biografia e l’opera di Leonardo da Vinci fino ad oggi conosciuta, spesso invece fondata su assiomi presuntivi che proprio da questo stesso documento vengono smentiti. Per questo motivo, l’autore della scoperta ha inteso darne notizia accompagnandola all’uscita di un volume attraverso il quale, per sommi capi, dimostrare come la narrazione su Leonardo da Vinci in relazione al ritrovamento della memoria manoscritta ritrovata presso la BNC di Firenze.

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