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California green, da Sonoma a Santa Barbara città natale Earth Day

California green, da Sonoma a Santa Barbara città natale Earth DayMilano, 10 apr. (askanews) – Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, un momento per fermarsi e riflettere sulla bellezza e la fragilità del nostro pianeta e sull’importanza di proteggerlo. Forse non tutti sanno che questa ricorrenza ha avuto origine proprio in California, a Santa Barbara, una città che ancora oggi è in prima linea nella sostenibilità e nella tutela ambientale.


Ma l’impegno per il pianeta si estende a tutta la California: destinazioni, hotel, ristoranti e attività offrono esperienze all’insegna del turismo responsabile. Dai resort che trasformano il vetro in sabbia ai programmi che piantano alberi per ogni soggiorno, ogni viaggio in diventa un’occasione di esplorare, rilassarsi e immergersi nel territorio, lasciando un segno non solo nei ricordi ma anche sul pianeta. Un invito a riscoprire il legame con la natura e innamorarsi ancora di più del nostro pianeta. Nella Contea di Sonoma, SingleThread Farm è molto più che una fattoria: è un vero e proprio ecosistema sostenibile, dove natura e gastronomia si intrecciano in perfetta armonia. Qui, la terra viene coltivata con tecniche rigenerative, seguendo il ritmo delle stagioni e riducendo al minimo l’impatto umano. Guidata dalla co-proprietaria e capo agricoltore Katina Connaughton, la fattoria è un piccolo gioiello verde: una serra, campi argillosi, un frutteto di varietà antiche, ulivi e persino alveari, che danno vita a ingredienti puri e ricercati. Ortaggi, frutta, erbe aromatiche, fiori recisi, miele e olio d’oliva vengono raccolti con cura per essere trasformati in esperienze culinarie d’eccezione. Tutto questo si riflette nel ristorante SingleThread, che, oltre ad aver ricevuto tre stelle Michelin, è stato inserito nella classifica Michelin dei 50 migliori ristoranti sostenibili del mondo, ottenendo il premio Michelin Green Star. Un viaggio nel gusto, nella sostenibilità e nell’eleganza di una cucina che celebra la terra in ogni sua sfumatura.


Perfetto per una fuga durante l’Earth Month, il Post Ranch Inn di Big Sur è la dimostrazione di come il lusso possa convivere in perfetta armonia con il rispetto per l’ambiente. Immerso tra le scogliere, questo rifugio esclusivo è costruito con materiali naturali come vetro, legno e pietra, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Le Ocean Houses, con i loro tetti in zolla erbosa, si fondono con il paesaggio, mentre le Tree Houses su palafitte proteggono le radici delle sequoie e querce circostanti. Qui il design abbraccia la sostenibilità: legno di recupero per le calde tonalità degli interni delle camere, alberi caduti trasformati in panchine lungo i sentieri, e camere eco-friendly con prodotti biodegradabili in contenitori ricaricabili, rubinetti e docce a basso consumo e riscaldamento a pavimento.Anche la cucina del ristorante Sierra Mar segue questa filosofia, valorizzando ingredienti biologici locali, pesce da pesca responsabile e prodotti del proprio orto. Il caffè e il tè Fair Trade, insieme a pratiche quotidiane di compostaggio e riciclo, rendono ogni dettaglio un gesto concreto per il pianeta. Ma l’impegno del Post Ranch Inn va oltre: la struttura sostiene la comunità di Big Sur con iniziative benefiche e progetti di tutela della fauna locale, a favore di specie come la farfalla blu di Smith e il condor della California. Il Lake Tahoe è una tappa imprescindibile per chi vuole regalarsi un panorama naturale mozzafiato. Situato tra le imponenti cime granitiche della Sierra Nevada, dove i cieli si riflettono nel più grande lago alpino del Nord America, North Lake Tahoe si estende su due stati, California e Nevada, e offre centinaia di miglia di sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta, decine di spiagge e acque cristalline per numerose attività a contatto con la flora e la fauna locale. La North Lake Tahoe Marketing Cooperative è partner di Leave No Trace e si impegna ad educare residenti e visitatori su come conservare le meraviglie naturali del nostro pianeta. North Lake Tahoe incoraggia il turismo responsabile attraverso il Traveler Responsibility Pledge e il servizio TART Connect, una navetta gratuita che aiuta a ridurre le emissioni. Per chi ama immergersi nella natura con uno sguardo più attento alla sua tutela, il UC Davis Tahoe Environmental Research Center svela i segreti della conservazione del lago, mentre il Tahoe Science Center racconta il futuro del design sostenibile attraverso soluzioni innovative. San Luis Obispo è una graziosa città situata nell’omonima contea lungo la Pacific Coast Highway, strada costiera californiana famosa per i suoi paesaggi mozzafiato. A meno di 20 minuti di auto da Morro Bay, a un’ora dalla caratteristica Solvang e un’ora e mezza da Santa Barbara, questa città è il punto di partenza ideale per un viaggio all’insegna della natura e della scoperta. Ma a San Luis Obispo, il turismo è anche un gesto d’amore per l’ambiente. Grazie al programma Keys for Trees, nato dalla collaborazione con ECOSLO, ogni soggiorno in hotel contribuisce alla piantumazione di alberi locali. Parte dei ricavi delle strutture ricettive finanzia l’ambizioso obiettivo di piantare 10.000 alberi entro il 2035, migliorando le aree verdi e riducendo le emissioni di carbonio. Un’iniziativa accessibile a tutti, con un’ampia scelta di hotel coinvolti, senza costi aggiuntivi per i visitatori. Un’occasione imperdibile per concedersi una piacevole vacanza e fare del bene per il pianeta.


La Contea di Ventura, baciata dalle onde dell’oceano, si trova all’estremità meridionale della Costa Centrale, ed è un vero paradiso per surfisti, nuotatori, kayakers e chiunque desideri semplicemente godere della bellezza del mare. Qui, ogni angolo invita al relax e al divertimento, con spiagge che sembrano fatte su misura per chi ama il contatto diretto con la natura. La Contea celebra l’Earth Day con eventi unici che uniscono divertimento e consapevolezza come il Whale Festival, che si tiene il 13 aprile e attrae ogni anno numerosi visitatori. Qui si celebra la bellezza dell’oceano e delle sue creature con laboratori educativi dedicati alle balene grigie del Pacifico, attività volte alla sensibilizzazione della protezione degli oceani, opere d’arte con gesso e concerti dal vivo. Un altro appuntamento da non perdere è il 19 aprile, quando il Ventura Earth Day Celebration porta in scena un mix di spettacoli culturali, musica dal vivo, attività interattive e prelibatezze sostenibili, senza dimenticare l’esposizione di veicoli elettrici per chi sogna un futuro più green. Tappa per scoprire le origini della Giornata della Terra è Santa Barbara, città natale dell’Earth Day, che promuove la sostenibilità con mezzi di trasporto green, cucina eco-friendly e conservazione marina. È possibile raggiungere la città con l’Amtrak Pacific Surfliner, linea ferroviaria intercity che percorre una tratta di 565 km attraverso la costa della California meridionale combinando comfort, panorami mozzafiato e un’alternativa sostenibile al viaggio su strada. Una volta giunti a Santa Barbara, si può andare in esplorazione a bordo delle e-bike a noleggio di Santa Barbara BCycle. Per una pausa ricca di gusto, Night Lizard Brewing Company produce birre a basso impatto ambientale, mentre lo chef Vicken Tavitian di Bouchon organizza tour ai mercati contadini: passeggiate gastronomiche informative seguite da cene con abbinamento vini, pensate per offrire un’autentica esperienza farm-to-table.

La ricetta di Kihlgren: albergo diffuso antidoto a iperturismo

La ricetta di Kihlgren: albergo diffuso antidoto a iperturismoMilano, 27 feb. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Si dice che la sua ossessione sia salvare mondi dimenticati, come galassie di un’altra dimensione. Così il suo Hotel Sextantio, nell’antico borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio, ai confini del Parco Nazionale del Gran Sasso, alle pendici dell’Appennino, è entrato nella guida Michelin come ‘soggiorno speciale’: “Oggi, con lo sviluppo esasperato e irreversibile del mercato globale e del prodotto turistico globalizzato e tutte le conseguenze in termini di identità, i luoghi della marginalità possono rappresentare un’Italia ancora autentica nel paesaggio e nel costruito storico, nel cibo e nell’artigianato”, dice Daniele Kihlgren, milanese, di padre svedese, terzogenito ribelle – di una famiglia italiana di imprenditori del cemento – che ha esportato nel mondo l’idea di albergo diffuso con restauro conservativo.


In un’epoca di sovraffollamento turistico, sovraturismo, o per usare un anglicismo overtourism, la ricetta di Kihlgren è molto attuale e per questo askanews ha deciso di spiegare il suo modello di sviluppo per i piccoli borghi delle aree interne destinate al progressivo abbandono: “Questo modello di sviluppo – dice – dovrebbe essere il più competitivo possibile. In tutto il Paese sono stati calcolati da 2000 a 6000 borghi, completamente abbandonati che tra 50 anni saranno un ammasso di ruderi; quelli semi-abbandonati sono di un numero maggiore, ma solitamente hanno qualche detrattore architettonico e qualche edificio della modernità. Tutta questa architettura vernacolare o povera o minore è abbastanza assimilabile almeno all’interno di una singola regione geografica, e il vero e solo valore aggiunto culturale, estetico e quindi economico di questi borghi è la mancanza” di violazioni architettoniche “che ne abbiano intaccato “l’integrità dal dopoguerra ad oggi”. Se questo modello dovesse prendere piede, vista l’enorme quantità di siti potenziali, “una maggiore offerta dovrebbe limitare il fenomeno della sovraesposizione turistica (overtourism) che, per quanto reversibile, arriva anche in queste lande marginali, almeno in alta stagione, con la conseguente decadenza dell’accoglienza turistica e di tutti i suoi prodotti, dal cibo all’artigianato. Se poi si affronteranno con il massimo impegno possibile le varie declinazioni del complesso concetto di identità, si autoselezionerà il turismo più interessante. La replicabilità di questo progetto è verosimile”.


L’intuizione per Kihlgren risale agli anni 90 a Santo Stefano di Sessanio che fu il luogo giusto per dare corpo a una sua idea: restaurare in modo filologico un borgo medioevale in rovina, per fare del paese un albergo diffuso. Traendo in questo modo profitto dalla conservazione del paesaggio anziché, come troppo spesso accade in Italia, dalla sua devastazione. Da allora e da quel luogo nacque una vera e propria scuola di pensiero. Sull’onda dell’entusiasmo – e del successo – Kihlgren comincia a comprare case in altri borghi simili e avvia un progetto analogo nei Sassi di Matera. E mai come adesso questa ossessione di Kihlgren appare sana, mentre l’iperturismo minaccia la serenità di chi vede ancora nelle vacanze un momento di stacco e serenità. “Un progetto di economia sociale sui borghi delle aree interne potrebbe essere considerato il più interessante, per il suo valore insieme culturale ed economico: per promuovere queste aree, che dovrebbero diventare la meta di un turismo sensibile e sofisticato che da secoli è interessato non solo ai patrimoni della classicità passata, bensì anche a patrimoni storici meno importanti ma dal forte carattere identitario”.


“Siamo cresciuti in un paradigma culturale in cui la cultura è stata spesso un costo, possibilmente per nobili progetti ma sempre a un costo”, afferma Kihlgren. “Forse siamo un paese che ha perso competitività in molti settori ma sul nostro patrimonio storico e su questo specifico patrimonio storico non sempre considerato come ‘patrimonio’, nessun altro Paese ci può fare concorrenza” aggiunge. Poi ci concede un’ultima considerazione legata agli effetti dell’emigrazione dal nostro Paese, ma pure sulle opportunità: “mentre le consuete strutture turistiche tradizionali sono spesso ‘capital intensive’, con costi elevati di avvio e gestione, e molte destinazioni turistiche famose convivono con uno scarso ritorno per la popolazione locale, i borghi rappresentano un modello completamente diverso. Qui, la struttura media si compone di poche stanze (generalmente tra 4 e 8) ed è spesso già di proprietà familiare o di un parente emigrato, riducendo significativamente i costi iniziali. Gli investimenti necessari per restaurare e adattare questo genere di proprietà alla ricettività turistica sono solitamente accessibili alla maggior parte delle famiglie italiane. Inoltre, esistono opportunità di finanziamento pubblico, attraverso programmi regionali, nazionali o europei, che in alcuni casi possono coprire fino al 50% dei costi dell’investimento”.


Il modello così non solo “rende democratico” l’accesso all’imprenditoria turistica, ma “favorisce anche lo sviluppo di economie locali più equilibrate. Le strutture a gestione familiare tendono a reinvestire nel territorio, promuovendo un turismo più sostenibile e attento alla comunità, evitando così il fenomeno del ‘tourism leakage’ (drenaggio economico), tipico delle grandi catene alberghiere”. Di conseguenza, “i borghi possono diventare un volano di sviluppo economico per le aree interne, garantendo al contempo la tutela del patrimonio e il miglioramento della qualità della vita per la popolazione residente”. Insomma quei borghi, spesso svuotati dall’emigrazione, che ha portato lontano la nostra manodopera e anche i cervelli, possono diventare una vera risorsa.

Workshop 2025 a Milano per Kerala Tourism, tra cultura e ripresa

Workshop 2025 a Milano per Kerala Tourism, tra cultura e ripresaMilano, 31 gen. (askanews) – Kerala Tourism, l’Ente del Turismo che ha ispirato milioni di viaggiatori e promosso nuove opportunità per scoprire questo territorio unico dell’India, ha organizzato il 30 gennaio 2025 un evento dedicato a tour operator, agenti di viaggio italiani e alla stampa di settore. Il Workshop si è tenuto presso il prestigioso Nhow Milano, offrendo un’occasione unica per approfondire le meraviglie e le esperienze che il Kerala ha da offrire. Da sempre, il Kerala incanta chiunque vi metta piede con la sua straordinaria bellezza naturale e il ricchissimo patrimonio culturale. Questo evento ha dato ai professionisti del settore l’opportunità di scoprire da vicino le meraviglie offerte da questa regione unica, approfondendo la conoscenza dei suoi prodotti turistici. Celebre a livello internazionale, il Kerala è stato inserito dal Time tra i luoghi più belli al mondo e segnalato nel 2023 dal New York Times come una delle 52 destinazioni da visitare. Tra le sue gemme naturali spicca la Papanasham Beach di Varkala, una spiaggia che è stata inclusa nella prestigiosa lista di Lonely Planet delle 100 spiagge più incredibili al mondo. Non a caso il Kerala è conosciuto come il “Paese di Dio”: una meta perfetta in ogni stagione, capace di regalare esperienze indimenticabili.


PARTECIPANTI AL WORKSHOP Al workshop ha partecipato una delegazione di rappresentanti dell’industria turistica del Kerala, che ha offerto una panoramica completa e variegata dell’eccellenza del settore turistico di questa regione. Tra i partecipanti erano presenti nomi prestigiosi come CGH Earth, Kondody Hotels, Paul John Resorts and Hotels Pvt Ltd e Raviz Hotels and Resorts, tutti noti per le loro strutture alberghiere e resort di alta qualità. Non è mancata la rappresentanza del turismo legato al benessere ayurvedico, un pilastro dell’offerta del Kerala, con la partecipazione di strutture rinomate come Isola Di Cocco Ayurvedic Beach Resort, Kairali Ayurvedic Health Resort Pvt. Ltd., Somatheeram Ayurveda Group e Somatheeram Ayurveda Health Resort, che offrono esperienze autentiche di rigenerazione e salute. Anche il settore dei tour operator è stato ben rappresentato grazie alla presenza di aziende affermate come Lotus DMC, Pioneer Personalized Holidays, Santos Kings Tours & Travels e SITA, che si distinguono per l’organizzazione di viaggi su misura ed esperienze autentiche. Infine, a completare la delegazione, Southern Panorama ha portato la tradizione delle houseboat, simbolo delle caratteristiche backwaters del Kerala. Presente infine per le compagnie aeree Qatar Airways. RIPRESA DEL TURISMO ITALIANO IN KERALA Il Kerala continua a essere una meta di grande interesse per i viaggiatori italiani. Sebbene gli arrivi non abbiano ancora raggiunto i livelli pre-pandemia, la ripresa è evidente. Dopo un calo significativo durante gli anni del Covid, nel 2023 il numero di visitatori italiani è cresciuto in modo significativo, raggiungendo 13.311 arrivi, con un incremento del 165,7% rispetto all’anno precedente. Questo dato evidenzia il continuo interesse degli italiani per il Kerala come destinazione unica e affascinante, rinomata per la sua bellezza naturale, la cultura vibrante e l’ospitalità calorosa. Inoltre, il trend positivo avvicina progressivamente il mercato italiano ai livelli pre-pandemia, con l’obiettivo di riavvicinarsi ai 28.046 arrivi registrati nel 2019, il miglior dato finora raggiunto.


PAESAGGI DEL KERALA Tra le proposte, grande interesse ha suscitato il soggiorno nelle Kettuvallam, le case galleggianti che navigano lungo i 900 km delle Backwaters, una rete di laghi e canali collegata al Mar Arabico. Il Kerala, con il 30% del territorio coperto da foreste, ospita una ricca biodiversità: 15 santuari della fauna selvatica, 2 riserve di tigri e 5 parchi nazionali. La regione è famosa per i suoi 580 km di costa, con spiagge incantevoli come Kovalam e Varkala, ideali per rilassarsi o praticare sport acquatici. Inoltre, il Kerala vanta il 40% dei Ghats occidentali, di cui 19 siti sono Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La montagna più alta, Anamudi (2695 m), insieme alle stazioni collinari e alle piantagioni di tè, rende questa area perfetta per gli amanti della natura e per gli esploratori. Tra le esperienze più avventurose spiccano trekking, arrampicata, campeggio e sport acquatici come kayak e canoa. Sempre più popolare è anche il soggiorno in caravan, ideale per esplorare in autonomia i paesaggi unici di questa regione. ARTE, CULTURA E GASTRONOMIA: L’ANIMA DEL KERALA Il Kerala è un crocevia di culture e tradizioni artistiche straordinarie, che hanno profondamente influenzato la sua identità sociale e culturale. La regione è famosa per le sue forme d’arte uniche, come il Kathakali, un teatro-danza epico che combina costumi elaborati, trucco spettacolare e narrazione drammatica per dar vita a storie tratte dai poemi del Mahabharata e del Ramayana. Accanto al Kathakali, il Theyyam, con le sue cerimonie sacre e costumi intricati, porta in scena il divino, mentre l’Ottamthullal usa danza e satira per affrontare temi sociali. Non mancano il Kalaripayattu, antica arte marziale simbolo di forza e spiritualità, e il Chakyar Koothu, che fonde narrazione e recitazione in spettacoli di grande intensità. L’arte del Kerala non si limita alle performance, ma si estende alla musica, alla poesia e all’artigianato, con murales, sculture e un’architettura unica che rappresentano un richiamo irresistibile per gli appassionati di cultura. A questa ricchezza artistica si affianca la straordinaria gastronomia del Kerala, riflesso del suo vivace tessuto socioculturale. Celebre per la varietà dei sapori, la cucina del Kerala riesce a soddisfare ogni palato: dai piatti a base di pesce fresco, carne e pollame alle specialità vegetariane, sempre accompagnati dal riso, elemento centrale della dieta locale. Non mancano i riconoscimenti internazionali, come quello di Travel & Leisure, che ha definito la colazione del Kerala “una delle migliori al mondo”. Tra arte, cultura e cucina, il Kerala offre un viaggio multisensoriale, dove ogni esperienza racconta la storia di una terra ricca di tradizioni, sapori e ospitalità senza eguali. VIAGGI RESPONSABILI Il Kerala ha intrapreso il suo viaggio verso un turismo responsabile nel 2007 con il lancio dell’iniziativa Better Together. Questo progetto ha segnato l’inizio di un impegno concreto per promuovere una forma di turismo sostenibile che fosse in grado di rispettare l’ambiente, valorizzare le comunità locali e preservare l’identità culturale della regione. Grazie allo sviluppo di un modello di sostenibilità basato sul triple bottom line, il Kerala è diventato un esempio virtuoso di turismo che genera un impatto positivo su tutti i livelli. Questo impegno è stato riconosciuto a livello internazionale con prestigiosi premi. Nel 2023, il Kerala ha ricevuto il Gold Award per l’esperienza Village Life Experience nella categoria ‘Best for Local Sourcing, Craft and Food’. Nel 2024, un ulteriore riconoscimento è arrivato con il Gold Award per il progetto di turismo responsabile di Beypore nella categoria ‘Employing and Upskilling Local Community’. Il Kerala dimostra così che il turismo può essere uno strumento di crescita inclusiva, contribuendo allo sviluppo delle comunità locali e promuovendo un’interazione autentica tra visitatori e territorio.


FESTIVITÀ DEL KERALA Il Kerala ospita un’incredibile varietà di festività tradizionali che si svolgono durante tutto l’anno, rendendo la regione un centro di cultura e celebrazioni senza pari. Questi eventi coinvolgono un vasto numero di comunità e regioni, riflettendo la ricca diversità socioculturale del Kerala. Le strade si riempiono di enormi processioni, spettacoli grandiosi e folle entusiaste che si radunano per immergersi nell’atmosfera di pompa e splendore. Ogni festività racconta una storia unica e offre un’esperienza indimenticabile, dove la tradizione si intreccia con la bellezza e l’energia del Kerala. Che si tratti delle celebrazioni di Onam, delle danze teatrali di Theyyam o delle luminose processioni dei templi, queste festività sono un invito a scoprire e vivere l’autenticità e la magia della cultura del Kerala. KERALA, IN SINTESI Il Kerala è uno Stato della Repubblica dell’India, con 14 distretti o divisioni amministrative. I principali centri abitati sono Thiruvananthapuram, Kochi e Kozhikode. Ha 4 aeroporti che servono rotte internazionali e nazionali.

Turismo del benessere: la felicità degli ospiti? Non si vende, ma si sperimenta e condivide

Turismo del benessere: la felicità degli ospiti? Non si vende, ma si sperimenta e condivideRoma, 31 ott. (askanews) – La felicità degli ospiti? Non può essere rinchiusa in un pacchetto e venduta. Comincia, piuttosto, da quella degli operatori turistici stessi, tangibile, visibile e desiderabile, in quanto le persone imparano anche per imitazione. Paola Rizzitelli, wellness economy strategist ed esperta di turismo evolutivo, lancerà questa provocazione mercoledì 13 novembre nella mattina di apertura del “Vivere di Turismo Festival. Pionieri di Felicità” con uno speech motivazionale dal titolo “Il Marketing del Benessere: come contribuire alla felicità di chi viaggia e di chi accoglie”.


L’obiettivo, informa una nota, è proporre un nuovo approccio al turismo e all’ospitalità, capace di generare esperienze profonde e multidimensionali di benessere per sviluppare la creatività, migliorare le relazioni e rafforzare il legame con l’ambiente e la spiritualità. Esperienze che possano diventare una filosofia di vita, favorendo la consapevolezza e la costruzione della propria felicità quotidiana e indicare la strategia per evolvere in un’accoglienza consapevole, responsabile e sostenibile. Il “Vivere di Turismo Festival”, alla sua seconda edizione, è un evento nazionale dedicato al turismo extralberghiero, un modello economico sostenibile che sta ridefinendo il modo di viaggiare e le destinazioni.


“Se vogliamo davvero essere pionieri di felicità, come i pionieri dobbiamo aprire la via, la via della felicità, creando condizioni che permettano di realizzare accoglienze, ambienti e destinazioni felici, in modo che diventino modelli da seguire – afferma Paola Rizzitelli -. Abbiamo spesso confuso la felicità con il piacere, legato a fattori esterni, secondo un approccio edonico. La vera felicità, invece, si basa su un approccio eudaimonico, centrato sulla realizzazione di sé e su un benessere duraturo. Quello che oggi le persone cercano è qualcosa di profondo e significativo: questo è il desiderio che dobbiamo aiutarle a realizzare. Per farlo, è necessario riformulare il concetto di wellness, inteso come ricerca proattiva di stili di vita che promuovano una salute olistica e multidimensionale”. “Al Vivere di Turismo Festival, celebriamo i Pionieri di Felicità, quegli operatori extralberghieri che, con passione e impegno, mettono al centro delle loro attività il benessere delle persone e la cura del territorio – dichiara Danilo Beltrante, fondatore del ‘Vivere di Turismo Festival’ -. Ci aspettiamo di vivere un momento di grande condivisione, dove una community coesa può costruire insieme un futuro più sostenibile, generando felicità per gli ospiti e per la comunità in cui opera”.


Lo speech di Rizzitelli esplorerà nuove visioni nel settore dell’ospitalità, dove l’incontro tra ospite e struttura diventa un catalizzatore di cambiamento profondo e duraturo, attraverso il cosiddetto marketing del benessere, da lei ideato. Un marketing che intercetta i desideri e i bisogni di miglioramento della vita, stimolando scelte di acquisto basate sui vantaggi, non sui bisogni e sulla mancanza. Diverso dal marketing tradizionale, questo approccio etico, consapevole e relazionale, punta a soddisfare desideri autentici, promuovendo la creazione e lo scambio di prodotti e servizi che generano profitto e sinergie virtuose con fornitori e clienti. Il desiderio (dal latino sidus, sideris, che significa stella o costellazione), inteso come una spinta verso ciò che ci guida e ci rende felici, è centrale in questo processo. Per portare questa felicità nell’esperienza turistica, il concetto di wellness va ampliato oltre le spa e i centri benessere. Il nuovo paradigma del wellness è dinamico e proattivo e indica la costruzione di comportamenti e stili di vita che ci conducono a una salute olistica, allo star bene, attraverso cinque dimensioni: fisica (movimento, nutrizione, riposo), relazionale (interazioni sociali e contesto ambientale), ambientale (connessione con la natura e sicurezza), mentale (stimoli intellettuali e creativi e relax) e spirituale (conoscenza di sé). Questo approccio, che Rizzitelli chiama F.R.A.M.S., guida le persone verso la migliore versione di sé e una felicità più duratura. Un concetto di felicità per cui Rizzitelli si ispira anche ai sei principi di Action for Happiness, un movimento di persone che dal 2010 agiscono insieme per creare un mondo più felice e più gentile: gratitudine, cura di sé, relazioni, resilienza, gentilezza e dare un significato alla vita, fondamentali per promuovere esperienze turistiche che lascino un impatto positivo.

Fantasmi, streghe, misteri: l’Irlanda del Nord terra di folklore

Fantasmi, streghe, misteri: l’Irlanda del Nord terra di folkloreBelfast, 30 ott. (askanews) – Una prigione e i fantasmi della storia, ma forse non solo quelli. Leggende e racconti popolari, streghe e misteri. L’Irlanda del Nord, a pochi giorni da Halloween, festa di cui qui si rivendica la paternità, è uno spazio dove le dimensioni si intrecciano e la possibilità di trovare narrazioni alternative è alta. Succede per esempio a Belfast, nella più antica prigione della città, Crumlin Road Gaol, dove accanto alle celle e ai tunnel dell’epoca vittoriana si dice si aggirino gli spiriti di chi è stato detenuto e condannato. Che ci si creda o meno, a noi nessun fantasma è apparso, restano gli incubi della storia, antica e più recente, resta il patibolo dove venivano eseguite le impiccagioni e restano le tracce del conflitto novecentesco che ha insanguinato l’Ulster.


A pochi chilometri dalla capitale, a Carrickfergus, nel museo civico degli attori ricordano una storia di streghe datata 1711, una donna, tormentata in modi misteriosi da demoni e da altre donne, in una vicenda che scivola nella leggenda, ma resta ancorata alla realtà, rappresentata dal Castello di Carrickfergus, dove si esercitava la giustizia e il potere e dove, anche qui, insieme ai tormenti si racconta di fantasmi che compaiono e rivendicano la propria voce. Apparizioni che sarebbero state documentate anche da fotografie, che la guida del castello ci mostra come prova. “Halloween è molto sentito in Irlanda, perché è una festa antica, è Samhain, una ricorrenza molto importante nel calendario celtico perché è il momento in cui la distanza tra i vivi e i morti diventa molto sottile e gli spiriti possono passare da una dimensione all’altra”. Liz Weir è una storyteller di Ballymena e nella casa affacciata sul mare racconta di apparizioni e misteri, di come il diavolo in persona, insieme a un mendicante, abbia dato vita alla tradizione di Halloween. Le storie scivolano nel mito, i piani si confondono, la narrazione torna a essere anche un luogo sociale, di incontro tra le persone. Con lei a raccontare c’è anche un altro storyteller, Stephen O’Hara.


“Non c’è alcuna tradizione in Irlanda secondo la quale il diavolo abbia la pelle rossa, le corna e il forcone – ha spiegato O’Hara -. Nel folklore irlandese è sempre una persona come tutte le altre, la persona che ci può stare accanto. Questo perché in tempi di sofferenza, povertà, malattia e ignoranza la gente aveva paura soprattutto delle altre persone”. Il mistero, insomma, è anche più vicino di quanto potremmo sospettare e qui, nell’Irlanda del Nord, continua a vivere e a muoversi, strano e affascinante come le strade di notte che attraversano questi racconti e ci portano lontano. (Leonardo Merlini)

Brand Usa, con Aciman un po’ di Roma al Charleston Literary Festival

Brand Usa, con Aciman un po’ di Roma al Charleston Literary FestivalLondra, 26 ott. (askanews) – Protagonista anche l’Italia venerdì primo novembre al Charleston Literary Festival a Charleston, nella Carolina del Sud (Usa). L’autore pluripremiato di “Chiamami col tuo nome”, André Aciman, rivisita la nostra capitale, Roma, in un’autobiografia che si legge come un romanzo. Lo racconta ad askanews la direttrice esecutiva Sarah Moriarty.


L’attore e regista “Edoardo Ballerini, narratore di audiolibri di fama mondiale, sarà l’interlocutore di André sul palco. Il padre di Edoardo è il poeta italiano Luigi Ballerini e sua madre è la storica della fotografia e scrittrice americana Julia Ballerini. Edoardo è cresciuto tra New York City e Milano (ed interpreta la voce di André Aciman in “Roman Year”, ndr)”, spiega Moriarty. Sulla soglia dell’età adulta, Aciman e la sua famiglia vennero espulsi dalla loro città natale, Alessandria d’Egitto. “Ad Alessandria d’Egitto, abbiamo vissuto fino a quando non siamo stati sommariamente esiliati, come tutti gli ebrei del paese” ha scritto l’autore in un articolo dedicato alla madre su The New Yorker.


Nel libro che presenta al Charleston Literary Festival 2024 (1-10 novembre), Aciman descrive la sua esperienza nella “Città eterna”. Intrecciata nel suo stile divertente, c’è una storia particolarmente attuale di trauma e di sfollamento. Il Charleston Literary Festival è un festival letterario boutique che si tiene ogni novembre per dieci giorni. Con radici nella Charleston House nel Regno Unito, patria degli scrittori, artisti e pensatori radicali del Bloomsbury Group, il Charleston Literary Festival si impegna a mantenere una prospettiva internazionale, nel rispetto della comunità locale.


I vincitori del premio Pulitzer, Booker e Nobel salgono ogni anno sul palco per conversazioni improvvisate, incontrano e firmano libri per il pubblico subito dopo le sessioni.

La festa di Halloween più grande d’Italia è a Cinecittà World

La festa di Halloween più grande d’Italia è a Cinecittà WorldRoma, 23 ott. (askanews) – Tra brividi, zucche e divertimento senza fine, a Cinecittà World esplode la festa con le tre Halloween Nights del 31 Ottobre, 1 e 2 Novembre. Dalle 11 fino al mattino, tra feste in maschera, cene a tema e spettacoli, nel Parco divertimenti di Roma andrà in scena il Party di Halloween più grande d’Italia con 40 attrazioni, 7 padiglioni musicali tra concerti e DJ Set, la Parata di Halloween e la paurosa Zombie Walk.


La notte di Halloween si festeggia con un festival Trap, Rap, Hip-Hop con tanti protagonisti come Noyz Narcos, Frah Quintale, Flaza, Spender e Damianito, un concerto/DJ Set unico in Italia come Symphony of Caos, che ospita sul palco un’orchestra sinfonica con coro e DJ Set/performer, in uno show ricco di spettacolari effetti speciali. Gli studenti si divertiranno nell’ Halloween Resurrection, con il rapper Kid Yugi. Per ballare i ritmi caldi del reggaeton, direttamente da Ibiza, c’è il Party Señorita, mentre per i nostalgici del revival anni 90 arriva la festa con Gigi l’Altro. Le cene saranno animate da artisti e mangiafuoco del Circo nero, dal casinò party, con veri tavoli da gioco, il Far West dall’esperienza immersiva Disclosure Rome. Già dall’ingresso al parco si respira un’atmosfera suggestiva nella Halloween Street con la Zombie Walk, la parata dei carri di Halloween, il labirinto di zucche per i bambini, le bare il Cimitero del Cinema e…il tuo funerale!


Già, chi non ha mai pensato: “Come sarà il mio funerale”? Ora è possibile scoprirlo da un punto di vista privilegiato: …la propria bara. Si potrà celebrare il proprio funerale, da vivo, con una cerimonia completa di carro funebre. Così Stefano Cigarini, AD di Cinecittà World: “Halloween è tempo di emozioni forti e humor nero: Cinecittà World offre, su prenotazione, l’opportunità di vivere l’inquietante confine tra la vita e la morte: i partecipanti “festeggeranno” il loro trapasso, ma da vivi!” È proprio un caso di…divertimento da morire! Le 17 attrazioni da paura di Halloween includono la novità assoluta di U571 Escape, la prima escape room ambientata in un vero sommergibile della Seconda Guerra Mondiale, la Horror House in cui si attraversano i set dei film Horror più famosi della storia, Inferno la più grande montagna russa indoor in Italia, che sfreccia tra i gironi danteschi, il brivido del Risveglio dei Morti Viventi al padiglione Cinetour, la follia pura nei sotterranei di Manikomio, o il pernotto da paura nell’Ostello Maledetto – Il terrore viene dall’Oriente dove, nel corso della notte, tutto può accadere.


I bambini possono divertirsi nell’Hotel Transilvania, tra Dracula e Mostri vari, con il Truccabimbi di Halloween, lo spettacolo di magia Piccoli Brividi, cimentarsi in Dolcetto Giretto, dove ad ogni giro sulle giostre vinceranno dolci e leccornie o intagliare le Zucche di Halloween, nella Fattoria delle Zucche al a Roma World. Tra i vari eventi spiccano le giornate dedicate alla serie TV Stranger Things, 25-27 Ottobre, con set, selfie point, Meet & Greet con gli impersonator di Undi, Vecna e altri. Il 26 Ottobre e 2 Novembre infine arriva l’Escape Horror Night – Il rito del sangue, la più grande esperienza escape outdoor d’Italia: una notte intera fino all’alba nei boschi per liberare l’antico villaggio romano dalla maledizione da cui è infestato.

Buchmesse, c’è anche turismo delle radici: spazio a nostri valori

Buchmesse, c’è anche turismo delle radici: spazio a nostri valoriFrancoforte, 19 ott. (askanews) – C’è anche il turismo delle radici tra i temi affrontati dalla partecipazione italiana come Paese Ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte. L’offerta per costruire un ponte con chi vive all’estero e, in molti casi, non ha mai visitato l’Italia, è un tema centrale sia per lo sviluppo turistico sia per sostenere l’italianità nel mondo. E, essendo in una fiera del libro, non mancano anche le pubblicazioni, come il fumetto “Sotto lo stesso cielo” di Simona Binni, che ci è stato mostrato dal ministro plenipotenziario Luigi Maria Vignali.


“Noi vogliamo dialogare con le collettività italiane all’estero – ha detto ad askanews Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero – che sono enormi: abbiamo 7 milioni di italiani all’estero, 80 milioni di italo discendenti. Dobbiamo tenerli agganciati all’Italia, al nostro patrimonio di valori, di cultura e per far questo si devono reimmergere in Italia, appunto, nelle loro tradizioni, devono visitare i luoghi di origine, devono imparare l’italiano, devono avere tutta una serie di esperienze anche emozionali che li possono coinvolgere e far vivere veramente quelli che sono i valori italiani, la cultura italiana, quello che di più bello abbiamo loro da offrire”. Sul palco, insieme a Vignali, anche il sociologo Riccardo Giumelli, che, tra le altre cose, ha sottolineato l’importanza di avere un’accoglienza all’altezza per questi viaggiatori delle radici. Le stesse radici che sono il punto da cui è partita la partecipazione italiana alla fiera di Francoforte.

Attico sul Mare tra i ristoranti più innovativi del 2025 perForbes

Attico sul Mare tra i ristoranti più innovativi del 2025 perForbesRoma, 16 ott. (askanews) – Attico sul Mare è stato selezionato dalla rivista Forbes per la sua innovazione e per la sua contemporaneità ed è stato inserito nella prestigiosa lista dei “100 Ristoranti & co Innovativi 2025”. Creatività, contemporaneità e capacità di utilizzare il patrimonio cultural-gastronomico di un territorio per reinterpretarlo senza tradirlo: questi i criteri di selezione pienamente soddisfatti dal ristorante marchigiano che si aggiudica un posto tra le migliori realtà culinarie del panorama italiano.


Attico sul Mare guadagna così il ruolo di rappresentante delle 100 realtà, tra ristoranti, pizzerie gourmet, locali di cucina internazionale e cocktail bar, che meglio sposano l’idea di contemporaneità nella sfera gastronomica del belpaese. Attico sul mare è stato dunque inserito nella pubblicazione “100 Ristoranti & co Innovativi 2025”, curata dalla testata giornalista “Il Forchettiere” e in allegato al numero di ottobre di Forbes.

Arriva il primo venerdì da paura di Gardaland Magic Halloween

Arriva il primo venerdì da paura di Gardaland Magic HalloweenRoma, 9 ott. (askanews) – Sta per arrivare il secondo weekend di Gardaland Magic Halloween, l’attesissimo appuntamento autunnale di Gardaland Resort che fino al 3 novembre animerà il Parco con giornate dalle atmosfere spaventosamente divertenti per le famiglie ed esperienze più intense e cupe per giovani adulti per i quali sono stati pensati “WRECKAGE – The Horror Experience” e i VENERDI’ DA PAURA, il primo dei quali inizia proprio venerdì 11 ottobre.


“Per Gardaland l’intrattenimento è una priorità assoluta. – racconta Sabrina de Carvalho, Amministratore Delegato Gardaland – Per i nostri visitatori, infatti, il divertimento passa anche dall’entertainment: dalle Street Animation agli show, dagli spettacoli alla musica dal vivo, fino alle food & beverage experiences. Sono eventi che coinvolgono emotivamente e che fanno emergere la gioia di venire al parco per condividere momenti spensierati con la famiglia o gli amici vivendo esperienze coinvolgenti”. Quest’anno, Gardaland Resort, da sempre attento alle esigenze dei suoi Visitatori, ha creato nuove esperienze immersive pensate per offrire un divertimento personalizzato a seconda delle età e delle esigenze. Gli Ospiti verranno coinvolti a 360° gradi per sentirsi protagonisti di momenti unici che trasformeranno la visita al Parco in un ricordo memorabile. Durante le giornate di apertura, ad accogliere le famiglie al loro ingresso al Parco sarà “Welcome to Halloween”, il rinnovato show di apertura che vedrà protagonisti dei simpatici scheletri colorati.


Lungo i viali del Parco le famiglie con bambini potranno vivere un’avventura tra scenografie e animazioni che combinano il giusto pizzico di paura e tanto divertimento immersi in un grande set in cui vampiri, zucche, fantasmi e pipistrelli regaleranno loro un sorriso… da brivido! Non mancheranno Meet & Greet e Street Animation da brivido, tra cui uno scenografico Drago che incanta grandi e piccoli e la Mostro Band, la band noir più simpatica che ci sia, pronta a regalare agli Ospiti sorrisi e un tocco di ironia. Tanti gli spettacoli a tema Halloween che regaleranno agli ospiti momenti di grande intrattenimento e brividi indimenticabili. Al Gardaland Theatre – tra musiche live, acrobazie, danze e strabilianti coreografie – andrà in scena il nuovo spettacolo “ANUBIS”: un’avvincente storia ambientata nell’aldilà egizio, in cui il potente dio Anubi minaccia la pace delle anime. I Visitatori potranno lasciarsi avvolgere dalle atmosfere oscure del Villaggio Inglese con “Il lamento degli abissi”, uno show fatto di balli, canti, acrobazie e costumi scenografici in cui una ciurma di pirati viene presa in ostaggio dal canto di malefiche sirene; Per i più piccoli invece “Vlad in Love”, al Teatro della Fantasia, in cui il Conte Vlad cercherà di conquistare la sua amata con sorprendenti magie. Al cinema 4D invece, sabato 12 ottobre, debutterà “Dracula 4D”: il nuovo cortometraggio, appositamente realizzato per la quarta dimensione, ricco di suspence in cui un giovane adolescente e suo padre risveglieranno accidentalmente il vampiro Dracula tenendo così, tra effetti speciali e poltrone in movimento, gli spettatori con il fiato sospeso per tutta la proiezione. Riusciranno, Kevin e il padre, a sfuggire dai canini del conte Dracula?


Tra le novità più attese della stagione, “WRECKAGE – The Horror Experience”, un inedito tunnel, che promette di far vivere un’esperienza altamente immersiva (ad ingresso con biglietto aggiuntivo) pensata per gli Ospiti maggiori di 14 anni in cerca di emozioni forti. Ambientata in una stazione spaziale disastrosamente precipitata sulla Terra, WRECKAGE è una delle esperienze più coinvolgenti e inquietanti mai realizzate a Gardaland: i temerari che oseranno addentrarsi al suo interno, infatti, troveranno ad attenderli in ogni angolo del labirinto una macabra sorpresa che metterà alla prova i loro nervi. Ma cosa sarebbe Halloween senza… dolcetti? Tantissimi dolci e cocktails a tema saranno disponibili nei vari punti ristoro del Parco. Anche quest’anno, poi, i più piccoli potranno cimentarsi nella Trick or Treat, una caccia al dolcetto secondo la tipica tradizione anglosassone.


Ogni fine settimana alla chiusura del Parco, l’amatissima mascotte Prezzemolo sarà protagonista in Piazza Jumanji di “Zenda Cuoredipietra”. Tra canzoni e coreografie spettacolari, Prezzemolo dovrà intervenire per salvare Gardaland da uno dei dispettosi incantesimi della strega Zenda… un finale di giornata indimenticabile per grandi e piccini. Gli Ospiti in cerca di emozioni più intense potranno godersi l’esperienza dei Venerdì da Paura – in programma dall’11 ottobre, dalle 17 alle 22 – serate speciali in cui ogni angolo del Parco sarà invaso da atmosfere horror trasformandolo così in un universo spettrale popolato da creature inquietanti e scenari spaventosi, perfette per chi ama le emozioni forti! Imperdibili in queste serate le Scary Zone: due aree delimitate infestate da zombie che metteranno alla prova il coraggio di chi deciderà di addentrarsi al loro interno. L’esperienza sarà intensa, ma sempre in linea con lo spirito di divertimento che contraddistingue Gardaland Magic Halloween. Le esperienze dei Venerdì da paura non finiscono qui: ogni venerdì infatti, in Piazza Jumanji, i Visitatori potranno scatenarsi a ritmo della musica da paura di DJ Eros e dei suoi Scary DJ Set, un mix di suoni inquietanti e ritmi travolgenti che trasformeranno la piazza in una discoteca all’aperto da brividi. Sarà il perfetto after-party per concludere in grande stile una serata ricca di coinvolgenti esperienze spettrali. Gran finale per Gardaland Magic Halloween il 31 ottobre, quando Piazza Jumanji si trasformerà in una grande pista da ballo per l’Halloween Party. Fino a tarda notte, la piazza ospiterà DJ set con ospiti esclusivi, pronti a far scatenare tutti i Visitatori in un evento che concluderà il mese più spaventosamente divertente dell’anno con un’esplosione di musica, balli e atmosfere horror.