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Proteste agricoltori, Cia chiede incontro urgente con Lollobrigida

Proteste agricoltori, Cia chiede incontro urgente con LollobrigidaRoma, 5 feb. (askanews) – Servono risposte concrete per garantire il reddito delle aziende e permettere al settore agricolo di occupare un ruolo centrale nell’economia del Paese. Per questo Cia-Agricoltori Italiani chiede oggi un incontro urgente con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Le richieste di Cia al Governo riguardano gli sgravi fiscali, gli interventi contro i rincari e le misure a favore dei giovani.


Sul versante Ue, servono cambiamenti sostanziali alla proposta della Commissione sui terreni incolti, oltre alla riduzione dell’impatto del Green Deal sulle aziende. Cia ha, dunque, chiesto un incontro urgente col ministro Lollobrigida, finalizzato ad individuare tutte le misure da mettere in campo. Si terranno, in seguito, incontri territoriali con parlamentari e presidenti regionali. Cia ricorda che il biennio 2022-23 è stato particolarmente difficile per gli agricoltori a causa delle ripetute avversità meteorologiche, delle fitopatie e gli alti costi di produzione per una congiuntura di mercato complessa. Si chiede, quindi, al Governo di gestire l’emergenza in atto introducendo sgravi fiscali per il settore primario: dall’Irpef sui redditi agricoli, all’esonero contributivo per gli agricoltori, oltre a una maggiore compensazione dell’Iva zootecnica (bovini e suini). Per mitigare l’impatto del rincaro dei fattori di produzione, Cia chiede, invece, la reintroduzione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio, già ottenuto nel 2023 dopo una lunga battaglia portata avanti dall’associazione.


Sul fronte delle giovani imprese, Cia ritiene necessario l’esonero contributivo per gli agricoltori under 40 e il rifinanziamento del “Fondo più impresa”. A sostegno dei comparti più deboli, si intervenga con un immediato utilizzo delle risorse del Fondo per le emergenze e facilitazioni nell’accesso al credito. A livello europeo, per Cia è urgente una maggiore semplificazione nelle regole sui pagamenti per l’attuale Pac per rispettare le tempistiche previste e garantire agli agricoltori la sostenibilità economica delle loro aziende. Per quanto concerne le politiche green della Commissione, si reputa essenziale la proroga alla deroga del 4% per l’incolto, con periodicità triennale e senza vincoli ambientali legati alle scelte produttive dell’azienda.


Cia chiede inoltre che vengano introdotte le deroghe approvate in Parlamento sui prodotti agroalimentari nel “Regolamento imballaggi” e si approvino definitivamente le regole Ue sulle nuove biotecnologie (Ngt-Tea) per dare alle aziende strumenti alternativi, in grado di ridurre gli impatti negativi del Green deal. Necessario, infine, confermare l’esclusione delle attività zootecniche dalla direttiva sulle emissioni industriali, facendo prevalere la sostenibilità concreta alle scelte ideologiche.

Esselunga, sindacati: internalizzazione di 2mila addetti all’e-commerce

Esselunga, sindacati: internalizzazione di 2mila addetti all’e-commerceMilano, 5 feb. (askanews) – Conclusa la prima fare del processo di internalizzazione delle attività di e-commerce di Esselunga che coinvolge circa 2.000 tra lavoratrici e lavoratori, finora gestite da nove diverse società appaltatrici. Dal 19 febbraio Esselunga assumerà alle proprie dipendenze, senza periodo di prova, il personale attualmente in forza presso le società appaltatrici impegnate nelle attività di e-commerce – impiegati nelle attività di picking e picking web – a condizione che i lavoratori siano occupati stabilmente da almeno quattro mesi e manifestino la propria disponibilità all’internalizzazione entro il 18 febbraio 2024. Lo riportano i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs annunciando la sottoscrizione dell’accordo con la direzione della catena della gdo, che ha cambiato così strategia in materia di appalti. Il processo di internalizzazione rientra nel protocollo stipulato coi sindacati a dicembre che ha visto un primo accordo, l’11 gennaio 2024, per i 311 addetti alle attività di produzione negli stabilimenti di Parma e Limito di Pioltello.


A fronte delle dimissioni che i lavoratori coinvolti dovranno rassegnare alle aziende appaltatrici, queste non opereranno la trattenuta a titolo di mancato preavviso, a condizione però che le dimissioni pervengano entro due giorni dall’avvenuta consegna della proposta assuntiva, specificano le sigle sindacali. Ai lavoratori internalizzati verrà applicato il contratto collettivo della distribuzione moderna organizzata, oltre alla contrattazione integrativa aziendale di Esselunga. Il periodo di lavoro maturato presso le società appaltatrici sarà riconosciuto come anzianità convenzionale utile ai fini della maturazione degli istituti economici e normativi previsti dalla contrattazione collettiva, mentre per la maturazione degli istituti previsti dalla contrattazione integrativa si terrà conto unicamente dell’anzianità di servizio decorrente dalla data di assunzione presso Esselunga. Sul versante retributivo, l’eventuale differenza tra la retribuzione annua lorda complessiva individuale percepita dai lavoratori presso le aziende appaltatrici e i trattamenti economici previsti dalla contrattazione collettiva di Esselunga verrà conglobata in un assegno ad personam assorbibile da ogni tipo di incremento retributivo, compreso quello disposto dalla contrattazione collettiva di qualsiasi livello, ad eccezione degli aumenti di merito o derivanti da scatti di anzianità. Infine, una soluzione di compromesso è stata raggiunta per la disciplina dell’orario dei lavoratori a tempo parziale. L’azienda, nello specifico, compatibilmente con la sua organizzazione, terrà conto delle comprovate necessità di natura personale di lavoratrici e lavoratori nella programmazione delle relative prestazioni.


“L’accordo perfezionato con Esselunga non ha precedenti nel settore della gdo – afferma il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl, Vincenzo Dell’Orefice – e si tradurrà per molti dei lavoratori coinvolti in un sensibile miglioramento delle proprie condizioni economico-retributive, consentendo alla totalità della platea degli interessati di lavorare alle dipendenze di una società leader di mercato e fra le più performanti a livello europeo”.

Spreco alimentare, entro il 2040 stop a confezioni monouso

Spreco alimentare, entro il 2040 stop a confezioni monousoRoma, 5 feb. (askanews) – Le nuove norme approvate dal Parlamento europeo prevedono per tutti gli operatori che fanno asporto di cibo o bevande un obbligo del 20% di riuso entro il 2030 e dell’80% entro il 2040. I produttori di materiali riciclabili hanno alzato gli scudi contro questo nuovo approccio, e uno studio della società di consulenza McKinsey stima che il passaggio a imballaggi riutilizzabili, nel takeaway alimentare e nell’e-commerce, possa generare emissioni e costi collettivi superiori a quelli dell’attuale sistema basato sul riciclo di packaging monouso.


Per Nicola Lamberti, imprenditore e fondatore e ceo di Planeat, società benefit e piattaforma di delivery per la spesa online, le nuove norme sono una opportunità. Da marzo 2024, infatti, Planeat intende sostituire progressivamente i contenitori riciclabili utilizzati (attualmente in mater b e facilmente smaltibili nell’umido o nell’indifferenziato), con recipienti in plastica lavabili. “L’impatto sull’ambiente in termini di spreco di acqua e di suolo è sicuramente inferiore se utilizziamo contenitori lavabili – spiega – Per produrre 30 grammi di Mater-Bi, che è fatto di amido di mais e oli vegetali, ci vuole una enorme quantità di acqua. Ci vuole acqua per coltivare il mais, e per produrre gli oli, e altra acqua per il processo di lavorazione. Ovviamente un contenitore in Mater-Bi è infinitamente meglio di uno di plastica, ma comunque ha un water footprint di 100 litri. Al contrario, con quelli lavabili, l’acqua che utilizzeremo nel ciclo di lavaggio per un migliaio di recipienti sarà meno di un litro. Inoltre, eliminiamo alla base il problema dello smaltimento, evitando di intasare le discariche, occupare troppa terra, e consumare suolo e acqua”.


Proprio oggi si celebra l’11esima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Gli obiettivi, come indicato dall’Agenda 2030, sono quelli di moltiplicare le buone pratiche quotidiane a partire dalla prevenzione e riduzione dello spreco nelle case, nella filiera di produzione, distribuzione e commercio del cibo, nella ristorazione, nelle mense, nei comportamenti e nelle abitudini di acquisto, gestione e conservazione. Quest’anno, in particolare, il focus della giornata si concentrerà sugli effetti della crisi economica, ambientale e sociale globale sullo spreco e sulle abitudini di acquisto.

Scordamaglia: agroalimentare contribuisce sicurezza alimentare MO

Scordamaglia: agroalimentare contribuisce sicurezza alimentare MORoma, 5 feb. (askanews) – “Se davvero vogliamo ripensare la sicurezza nel Medio Oriente, non possiamo che partire da un’azione congiunta e strategica sulla sicurezza alimentare con l’Italia realmente protagonista, trasformando questo ambito da punto di debolezza in un elemento di forza”: lo ha detto Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, intervenendo questa mattina alla tavola rotonda ” Rethinking security in the Middle East” nell’ambito di MED-Mediterranean Dialogues.


“L’insicurezza alimentare già prima delle recenti crisi è sempre stata una delle principali cause di instabilità nella regione Mediorientale e all’aumentare dell’ insicurezza alimentare si assiste all’aumento della tensione geopolitica dell’area”, ha aggiunto l’amministratore delegato. “Una situazione che appare ancora più chiara se pensiamo agli effetti di questa crisi sul canale di Suez – ha proseguito Scordamaglia – con un crollo di oltre il 40% del passaggio di navi, e un effetto non solo sul nostro Paese, ma inflattivo globale sulle derrate alimentari che rischia di diventare drammatico”. “Ogni volta che le supply chain alimentari rallentano o rischiano di interrompersi aumentano quelle forme di neo-protezionismo deleterie per il mercato e per l’equilibrio dei Paesi più fragili”, ha aggiunto ricordando che nel 2023 queste politiche hanno provocato un calo del 5% dei commerci internazionali.


Filiera Italia e Coldiretti lavorando con i ministeri degli Esteri, dell’Agricoltura e con la cooperazione italiana “hanno già messo l’expertise e la tecnologia a disposizione di Paesi come l’Egitto, l’Algeria la Tunisia, non con finalità assistenzialistiche, ma di vera partnership e joint-venture scambiando competenze e risorse. Ora siamo pronti a farlo anche in Medio Oriente – ha proseguito Scordamaglia – avevamo previsto di cominciare già dal Libano ma per operare abbiamo bisogno di condizioni di stabilità”. “L’auspicio è che insieme al Ministero, alla nostra cooperazione e alla nostra filiera produttiva si possa realmente, in piena partnership, lavorare per trasformare un problema in una soluzione”, ha concluso.

Vino, Cantina di Venosa cresce anche nel 2023: fatturato 7,4 mln (+17%)

Vino, Cantina di Venosa cresce anche nel 2023: fatturato 7,4 mln (+17%)Milano, 5 feb. (askanews) – Cantina di Venosa (Potenza) ha chiuso il 2023 con un fatturato di 7,4 milioni di euro (+17% rispetto ai 6,3 mln del 2022), registrando un +11% di bottiglie vendute rispetto all’anno precedente: 1,9 mln contro 1,7 mln. Un trend ancora più significativo se calcolato sull’ultimo quinquennio: rispetto al 2019 +30% in valore e +72% in volume. Lo ha comunicato la stessa cooperativa del Vulture, l’unica in Basilicata.


“Sono numeri importanti che segnano un percorso di sviluppo su cui ci stiamo impegnando da anni con tanti progetti su più fronti” ha commentato soddisfatto il presidente Francesco Perillo, aggiungendo che “abbiamo ad esempio rivoluzionato di recente la nostra organizzazione logistica per mettere in efficienza il magazzino e la gestione degli ordini, avvalendoci di macchinari robotizzati”. “Già da anni stiamo crescendo con un approccio di sostenibilità – ha proseguito – un tema questo su cui siamo impegnati con tanti progetti, tra cui la scansione satellitare di una parte sempre più consistente dei nostri vigneti, al momento 150 ettari, per avere ogni settimana una fotografia del ciclo vegetativo che ci permette di sapere con estrema precisione dove si verificano condizioni di stress idrico o rischi di malattie patogene e intervenire tempestivamente. “Oltre al progetto del ‘Sentinel 2’, siamo da tempo impegnati anche nella sostenibilità economica e sociale” ha detto il presidente di Cantina di Venosa, precisando che “abbiamo promosso un Codice Etico per i dipendenti, i fornitori e i clienti, e abbiamo adottato un insieme di norme volontarie e certificazioni che assicurano ulteriormente la salubrità dei vini. Nel 2022 è nato inoltre il Bilancio di Sostenibilità e l’anno scorso è arrivata la certificazione Equalitas sulla sostenibilità ambientale: presto – ha concluso – completeremo la prima parte dei lavori di un grande progetto di riqualificazione della nostra Cantina, con un progetto di architettura sostenibile”.


Fondata nel 1957 da 27 soci, Cantina di Venosa è oggi una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% dei quali giovani) e 800 ettari di vigne, con una resa di 50mila quintali d’uva (90% aglianico del Vulture) e 35mila ettolitri di vino. Complessivamente produce quasi due milioni di bottiglie – su un potenziale di cinque milioni – e 21 etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture Doc e Docg.

Assica lancia Trust your taste: carne suina e salumi in vetrina

Assica lancia Trust your taste: carne suina e salumi in vetrinaRoma, 5 feb. (askanews) – Da oggi, circa 70 salumieri e macellai italiani, da Torino a Palermo, indosseranno la “divisa” di “Trust Your Taste, Choose European Quality” per farsi portavoce e garanti della qualità dei salumi e della carne suina. In bottega verranno offerti ai consumatori materiali di approfondimento, gadget e un ricettario digitale.


La campagna nei punti vendita torna rinnovata dopo il successo delle passate edizioni, con numeri in continua crescita: 50 negozi e 30.000 consumatori coinvolti nel 2022, 65 negozi e 40.000 persone nel 2023. L’iniziativa è promossa da Assica, l’associazione industriali delle carni e dei salumi, nell’ambito del progetto www.trustyourtaste.eu. La campagna proseguirà fino al 29 febbraio. I professionisti coinvolti sono “Trust Your Taste Certified”, una certificazione che attesta la loro conoscenza delle tematiche approfondite nella “Academy”. Fra le responsabilità in capo a salumieri e macellai vi è proprio la valorizzazione del prodotto, sia delle preziose e innumerevoli specialità di salumeria vanto del nostro Paese, che della carne suina nei suoi vari tagli, compresi quelli meno conosciuti.


Rendere i consumatori più informati e consapevoli è il focus di “Trust Your Taste, Choose European Quality”, il progetto voluto da Assica per promuovere la cultura produttiva della carne suina e dei salumi, valorizzando gli alti standard europei e la grande tradizione storica che contraddistingue questo comparto. Il Progetto, che coinvolge dal 2021 Italia e Belgio, ha nuovamente ottenuto il supporto della Commissione Europea nell’ambito del Regolamento (UE) 1144/2014 e proseguirà per un altro triennio.

Protesta agricoltori punta su Roma, presidio in zona Nomentana

Protesta agricoltori punta su Roma, presidio in zona NomentanaRoma, 5 feb. (askanews) – Dopo 14 giorni di proteste e presidi a bordo dei propri trattori, gli agricoltori dei Cra (Comitati agricoltori riuniti) puntano verso la Capitale, dove dovrebbero confluire già oggi attorno alle 17 in un’area di sosta in zona Nomentana per una mobilitazione che, come anticipato in una intervista a La Stampa da Danilo Calvani, uno dei leader della protesta, durerà “non per un solo giorno e non solo con i trattori”. Nelle prime ore del mattino sono partiti numerosi trattori dalla Valdichiana, in Toscana, e anche dall’Abruzzo e dal Lazio, tutti già giunti in zona Nomentana. E altre delegazioni dovrebbero arrivare da altre regioni.


Secondo quanto annunciato da Calvani, oggi si dovrebbe tenere un incontro in questura, a Roma, per definire “data, punti, logistica e tutto il resto” e il programma verrà reso noto nel pomeriggio dal Cra. Le fonti al momento parlano di circa 250 trattori in viaggio verso Roma, ma già oggi sono in corso analoghe manifestazioni a Torre in Pietra, a Fiumicino, sulla Aurelia, a Formello e a Civitavecchia, dove da oggi si tiene una mobilitazione nazionale in Largo Monsignore d’Ardia.


La mobilitazione “Trattori su Roma – Il Governo ascolti chi porta i cibi a tavola”, come viene definita dagli stessi agricoltori, “aarà un accerchiamento, ma non saranno solo trattori, ci saranno i camion e altro – ha detto Calvani a La Stampa – Stiamo definendo con la Questura le modalità e dove collocare i nostri presidi. Quindi definiremo una data, che però sarà solo una data di inizio della nostra mobilitazione su Roma”. Calvani ha anche ribadito quanto scritto nel codice etico del Cra, ovvero che “i presidi saranno massicci ma non prevediamo di bloccare il traffico, certo qualche disagio ci potrà essere. Ma prevediamo anche manifestazioni che ci aspettiamo molto partecipate dentro alla città”.

Naturitalia presenta a Fruit Logistic novità su IV Gamma

Naturitalia presenta a Fruit Logistic novità su IV GammaRoma, 5 feb. (askanews) – Naturitalia presenta Fruit Logistica, in programma a Berlino dal 7 al 9 febbraio 2024, le novità sui prodotti di IV Gamma, realizzati grazie a un innovativo stabilimento recentemente inaugurato, oltre ai progetti in corso nel campo delle drupacee e dell’uva da tavola.


Operativo dal 2023, il nuovo stabilimento di Medicina, in provincia di Bologna di Patfrut (cooperativa di riferimento per Naturitalia) è il fulcro delle nuove proposte di IV Gamma che saranno illustrate a Fruit Logistica: “l’impianto, che si estende su una superficie di oltre 1.500 metri quadrati è entrato in piena produzione negli scorsi mesi – commenta Augusto Renella, Coordinatore Export e Marketing R&D Manager di Naturitalia – tecnologicamente all’avanguardia, con le tre linee di trasformazione e le quattro di confezionamento la struttura permette di garantire la lavorazione con controllo costante della temperatura e il confezionamento nei formati ideali per il mondo della ristorazione, come le buste da 5 e da 10 kg, gestendo diversi formati, dal pelato intero, al tagliato a spicchio, al tagliato a cubetto”. A Berlino si parlerà anche dei progetti club sulle pesche e nettarine piatte Ondine, un ambizioso Club internazionale promosso da Frutaria e ASF Edition, che vedrà mettere a dimora complessivamente 100 ettari di cui 65 di nettarine piatte. Tante le novità anche sul fronte delle uve da tavola con le nuove uve club di IGF, uno dei principali breeder mondiali di uva senza semi.


“L’innovazione è nel DNA di Naturitalia – commenta il Direttore Generale Gabriele Ferri – investire in nuovi prodotti e tecnologie per soddisfare le esigenze del mercato e salvaguardare il reddito degli agricoltori è elemento fondamentale della nostra mission. I trend di mercato, in questo senso, sono chiari: la componente di servizio e la premiumness sono tornati driver centrali per gli acquisti di ortofrutta”.

Al via fusione Sammontana-Forno d’Asolo: polo dolciario da 1 miliardo

Al via fusione Sammontana-Forno d’Asolo: polo dolciario da 1 miliardoMilano, 5 feb. (askanews) – Nasce un polo industriale nel settore dolciario-alimentare da un miliardo di euro per la produzione di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato. La famiglia Bagnoli, da tre generazioni alla guida di Sammontana, Investindustrial, attraverso la società di investimento Frozen Investments, e il senior management hanno ufficializzato questa mattina la partnership che vede l’unione tra Sammontana e FdA group, il gruppo Bindi-Forno d’Asolo.


La società di investimento BC Partners, che ha investito nel gruppo FdA nel 2018, ha infatti raggiunto un accordo per la vendita di Forno d’Asolo al consorzio formato da Investindustrial e dalla famiglia Bagnoli. La famiglia Bagnoli, Investindustrial e il senior management deterranno il 100% del nuovo gruppo, si legge in una nota che conferma le indiscrezioni di stampa emerse negli ultimi mesi, con il controllo operativo che resta nelle mani della famiglia e Investindustrial che guiderà l’espansione internazionale. Leonardo Bagnoli, Ceo di Sammontana, sarà nominato presidente, mentre Alessandro Angelon, Ceo di Forno d’Asolo, diventerà Ceo del nuovo gruppo. Marco Bagnoli diventerà presidente di Sammontana. “La partnership combina l’esperienza della famiglia Bagnoli nel settore del gelato e della pasticceria surgelata con il potenziale di crescita di Forno d’Asolo – spiega la nota – e la capacità di Investindustrial di globalizzare con successo aziende manifatturiere italiane di alta qualità. Questa partnership unisce due aziende complementari che prestano la massima attenzione alla qualità, simboli dell’eccellenza italiana e con capacità manifatturiere di primo livello, al fine di creare un gruppo internazionale globale di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato attraverso un processo di buy and build e un’ulteriore espansione geografica”.


Il gruppo risultante dall’unione di Sammontana e Forno d’Asolo avrà un fatturato di quasi un miliardo di euro con stabilimenti produttivi in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, e oltre 2.500 dipendenti. La nuova entità opererà attraverso molteplici canali, essendo partner di rilievo per i principali bar, ristoranti, hotel, rivenditori alimentari e aziende di catering per i prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato. Con sede a Empoli, in Toscana, e fondata nel 1946, Sammontana è un centro per l’industria della pasticceria surgelata e del gelato in Italia. Il suo portafoglio prodotti include marchi iconici – come il gelato Sammontana e la pasticceria surgelata Tre Marie – che vengono principalmente venduti a hotel, ristoranti, bar, società di catering, supermercati e gelaterie. Fondata nel 1985 e con sede a Maser, Treviso, Forno d’Asolo è un produttore e distributore di prodotti surgelati di alta qualità, tra cui pasticceria dolciaria e salata da forno. L’azienda vende i suoi prodotti, tra cui i noti marchi Forno d’Asolo e Bindi, principalmente a bar, ristoranti, hotel e società di catering, con oltre 70.000 clienti in 40 paesi in tutto il mondo.

Nutella compie 60 anni, Giovanni Ferrero: impegno a innovare brand globale

Nutella compie 60 anni, Giovanni Ferrero: impegno a innovare brand globaleMilano, 5 feb. (askanews) – La Nutella compie 60 anni. Nel 1964, grazie all’intuito e alla maestria di Michele Ferrero, l’azienda di Alba mise sul mercato la crema spalmabile conosciuta oggi in tutto il mondo, diventata negli anni anche un fenomeno sociale. Come è stato per il World Nutella day, l’iniziativa lanciata nel 2007 dalla blogger italo-americana, Sara Rosso, che per prima decise di dedicarle una giornata – il 5 febbraio – in cui festeggiare, via social, la crema alle nocciola.


Quest’anno, però, la giornata mondiale della Nutella assume un significato diverso, dal momento che apre i festeggiamenti per i sessant’anni, un anniversario vissuto con lo spirito che è proprio dell’azienda di Alba. “In occasione del World Nutella day, celebriamo un marchio globale guidato da uno spirito innovativo e sessant’anni di storia. Grazie al gusto unico di Nutella, negli ultimi anni abbiamo creato una gamma di nuovi prodotti, come Nutella B-ready, Nutella Biscuits, Nutella Muffin e Nutella Croissant – commenta Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del gruppo Ferrero – Guardando al futuro, continueremo a impegnarci per innovare, valorizzando questa eredità e trovando modi sempre nuovi per offrire ai fan tutta la positività di Nutella. Da sessant’anni, infatti, diffondiamo sorrisi in tutto il mondo e, attraverso la passione, la creatività e l’innovazione, Nutella continuerà a far sorridere i consumatori negli anni a venire”. Dalle sue origini, nel 1964, ad Alba, in provincia di Cuneo, Nutella si è evoluta grazie allo spirito di innovazione e all’imprenditorialità dell’azienda di Alba che dal 2005 ha lanciato sul mercato diversi prodotti con la crema alla nocciola. Non solo, a Chicago, nel 2017, è stato lanciato il primo Nutella Café, diventato meta per i fan della crema alle nocciole e cacao.


Quest’anno, dopo il World Nutella day, il marchio inizierà le celebrazioni per il suo 60esimo compleanno con la campagna Give a Nutella smile e lancerà anche una serie di nuovi vasetti in edizione limitata, ognuno dei quali sarà caratterizzato da una dedica. La crema sarà inoltre protagonista di una campagna multicanale, che include un nuovo spot televisivo e un’attivazione digitale, attraverso cui i consumatori potranno configurare il proprio barattolo virtuale, personalizzandolo con una dedica, e condividerlo con una persona cara.