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La Pietra (Masaf): cibo, turismo e territorio un patrimonio unico

La Pietra (Masaf): cibo, turismo e territorio un patrimonio unicoRoma, 16 apr. (askanews) – “Cibo, turismo e territorio sono elementi fondamentali del made in Italy, in grado di racchiudere in loro il concetto di unicità che contraddistingue il nostro Paese. Le nostre eccellenze agroalimentari sono parte integrante e caratterizzante dei diversi territori italiani, che nel loro insieme danno vita ad una offerta turistica senza pari”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, rilasciate a margine della sua partecipazione ad “Eccellenze d’Italia, cibo, turismo e territorio”, organizzato da Roma Capitale e Conf.Agr.Italy.


“Le nostre tradizioni, l’architettura, i paesaggi, la tipicità delle ricette e dei cibi che concorrono a rendere così sana e variegata la nostra cucina, si uniscono insieme dando vita a risultati che il mondo apprezza e ci invidia. Rafforzare la sinergia tra cibo, turismo e territorio non è solo una opportunità, ma un dovere di tutti noi che abbiamo la fortuna di essere italiani”, ha concluso La Pietra.

Drei (Fedagripesca): nessun cedimento su tutela Ig

Drei (Fedagripesca): nessun cedimento su tutela IgRoma, 16 apr. (askanews) – “Non bisogna cedere sulla tutela delle Indicazioni Geografiche che rappresentano per il nostro Paese un patrimonio economico e culturale inestimabile, oltre che l’immagine più alta del Made in Italy”: lo ha dichiarato il presidente di Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei intervenendo all’assemblea per i 70 anni del Consorzio del Grana Padano.


“Alla luce del delicato contesto internazionale – ha detto Drei – ritengo che il tema dei dazi non vada né esasperato né sottovalutato. È opportuno a mio avviso compiere un ragionamento più ampio rispetto al rapporto tra l’Italia e gli Usa, consapevoli che siamo di fronte ad un nuovo ‘disordine’ mondiale, con una vera e propria minaccia a quello che è stato finora l’equilibrio del commercio globale”. Diventa indispensabile pertanto, secondo il presidente di Fedagripesca “attrezzarsi al più presto per consentire alle nostre imprese di affrontare al meglio i diversi shock che si vanno a prefigurare, nel contesto internazionale come in quello nazionale”. Di qui l’appello alle istituzioni. “Abbiamo chiesto e continueremo a chiedere al nostro governo una serie di misure e di interventi che sostengano la competitività delle nostre imprese”, ha dichiarato Drei. Così come a livello comunitario “confidiamo nell’approccio più razionale e aperto dimostrato dal Commissario Ue Christophe Hansen, con il quale speriamo di aver archiviato definitivamente le politiche estremiste e ideologiche della passata Commissione”.


Alla luce delle sfide che l’agroalimentare deve affrontare, l’aggregazione e la concentrazione dell’offerta restano per il Presidente Drei delle leve fondamentali per riuscire a competere sui mercati. “Bisogna lavorare insieme e coordinati – ha proseguito – se vogliamo garantire un futuro al nostro tessuto produttivo. I 70 anni di successo del Consorzio di tutela del Grana Padano, che vede il 65% della produzione nelle mani della cooperazione, sono a tal riguardo un mirabile esempio”. Un ultimo accenno è stato quello dedicato dal presidente della federazione agricola alle campagne denigratorie che, come per il vino, colpiscono anche la zootecnia. Si tratta di minacce che Drei considera “ancora più pericolose dei dazi, perché mettono a rischio le produzioni di origine animale, fondamentali per la tenuta del tessuto sociale ed economico del nostro Paese nonché parte del patrimonio culturale del nostro Paese”.

Lollobrigida: report Ismea conferma che settore traina economia

Lollobrigida: report Ismea conferma che settore traina economiaRoma, 16 apr. (askanews) – “L’agroalimentare italiano continua a dimostrarsi una colonna portante della nostra economia e i dati relativi al 2024 ce lo confermano con chiarezza. Il nuovo Report Agrimercati di Ismea sul quarto trimestre dell’anno, restituisce un quadro incoraggiante, che premia il lavoro, la dedizione e la qualità che da sempre contraddistinguono le nostre filiere agricole e alimentari”. Lo scrive il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida commentando nel dettaglio i dati contenuti nel report di ISMEA, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, relativi al quarto trimestre del 2024.


L’industria alimentare ha chiuso l’anno con un incremento della produzione pari all’1,8%, confermando la solidità del comparto e facendo registrare un risultato particolarmente positivo nell’export: nell’anno 2024 ha visto un aumento del 7,5% sul 2023, per un valore complessivo prossimo ai 70 miliardi di euro. Risultati, questi, migliori rispetto alle esportazioni nel loro complesso. Gli occupati risultano essere pari a 930 mila (441mila dipendenti e 489mila indipendenti). “Questi risultati – prosegue il ministro Lollobrigida – sono frutto dell’impegno dei nostri imprenditori, ma anche di un Governo, quello guidato da Giorgia Meloni, che crede nel settore primario e lo sostiene con azioni concrete. L’agroalimentare non è solo economia: è identità, è territorio, è orgoglio italiano. E noi continueremo a valorizzarlo, in Italia e nel mondo”, ha concluso.

Assosementi apre ai vivai orticoli e rappresenterà 200 aziende

Assosementi apre ai vivai orticoli e rappresenterà 200 aziendeRoma, 16 apr. (askanews) – Assosementi amplia la sua struttura, accoglie al suo interno i vivai orticoli e assume la nuova denominazione di “Assosementi – Associazione Italiana Sementieri e Vivaisti”. L’annuncio è stato dato durante l’assemblea nazionale dei soci che si è svolta a Bologna.


L’organizzazione di categoria rappresenterà a livello nazionale oltre 200 aziende del settore sementiero e ortovivaistico, due comparti altamente strategici per il settore agroalimentare italiano ed europeo che, insieme, generano annualmente un giro d’affari di oltre 1,2 miliardi di euro. “Con questa apertura cresce la rappresentanza di un settore che fornisce materiale vegetale di riproduzione come sementi e piantine, risorse fondamentali per il funzionamento e la competitività delle principali filiere alimentari del nostro Paese”, ha detto Eugenio Tassinari, presidente in carica di Assosementi. Nel corso dell’assemblea è stato inoltre rinnovato il consiglio direttivo di Assosementi, che nelle prossime settimane sarà chiamato a eleggere il presidente e il vicepresidente che guideranno l’associazione nel prossimo triennio.


All’evento ha preso parte il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, che ha definito il settore sementiero “fondamentale per centrare l’obiettivo di sovranità alimentare che il governo Meloni si è prefissato e proprio con questo scopo il confronto in atto da due anni e mezzo tra Masaf e Assosementi deve essere ulteriormente rafforzato”.

Grana Padano: in 2024 export +9,15%,Germania prima destinazione Ue

Grana Padano: in 2024 export +9,15%,Germania prima destinazione UeRoma, 16 apr. (askanews) – Il Consorzio del Grana Padano Dop ricorderà il 2024 come l’anno del primato delle esportazioni. Dopo l’andamento particolarmente positivo registrato nel 2023, infatti l’export di Grana Padano DOP ha continuato a crescere anche nel 2024, nonostante le criticità legate al contesto politico internazionale, raggiungendo le 2.685.542 forme esportate, con un incremento del 9,15% su base annua. E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea generale che si è svolta al Centro Fiere di Montichiari, in provincia di Brescia. L’Assemblea ha approvato all’unanimità la relazione di bilancio per il 2024, il Bilancio di sostenibilità e la conferma dell’attività di autocontrollo e ha anche valutato la Relazione annuale sul piano produttivo, che ha ottenuto il via libera con l’88,42% di consensi ed ha adottato altri provvedimenti di carattere tecnico ad ampia maggioranza.


Il dato dell’export, sottolinea il Consorzio, conferma il forte orientamento internazionale del prodotto, che ha visto il 51,8 % della produzione marchiata nel 2024 destinata ai mercati esteri. L’Europa con 2.204.482 forme ha assorbito oltre l’82% delle esportazioni di Grana Padano DOP, registrando un incremento dell’8,13% rispetto al 2023. La Germania consolida la sua posizione di principale destinatario con 633.718 forme e una crescita dell’8,12%. La Francia segue con 319.205 forme, in aumento del 10,55%. I Paesi del Benelux registrano un incremento del 2,41%, raggiungendo un totale di 214.564 forme. La Spagna cresce del 10,16%, arrivando a 163.274 forme, mentre il Regno Unito cresce del 6,64% con 149.502 forme. La Svizzera registra un incremento del 3,76%, raggiungendo 146.835 forme, mentre l’Austria segna la crescita più significativa con un +15,31% e 91.122 forme. La Svezia, infine, registra un aumento del 9,39%, con un totale di 70.669 forme.


Nel resto del mondo, i mercati, dopo l’espansione registrata nel 2023, presentano un incremento del 10,18%, per un volume complessivo di 668.593 forme. Questo risultato è stato trainato in particolare dagli Stati Uniti, con un incremento del 10,53% e un volume di 215.037 forme, e dal Canada, che ha registrato una crescita del 18,27%, raggiungendo 76.953 forme. Entrambi i Paesi si confermano tra i principali mercati di sbocco per il Grana Padano. Sul fronte della produzione, su base territoriale nel 2024 Mantova è stato di nuovo il territorio più produttivo con 1.703.192 forme, pari al 30,22% del totale di 5.635.153 lavorate in 135 caseifici. Seguono Brescia, Cremona, Piacenza e Vicenza. Per quanto riguarda l’andamento del mercato nazionale dei Formaggi Duri Tipici Italiani, nel 2024 ha registrato un volume di 142mila tonnellate ed il Grana Padano si è confermato leader con una quota del 42,5%, davanti a Parmigiano Reggiano e agli altri formaggi duri, e con un prezzo medio di circa 17 euro al kg.


Nel periodo gennaio marzo 2025 sono state prodotte1.632.065 forme, con un incremento del 2,79% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

Berni (Grana Padano): impegnati su export a prescindere da dazi

Berni (Grana Padano): impegnati su export a prescindere da daziRoma, 16 apr. (askanews) – “Siamo fiduciosi che il Governo troverà il modo di attenuare molto l’impatto delle misure minacciata da Trump. Tuttavia, va sottolineato che il sistema Grana Padano, indipendentemente dall’avvento dei nuovi dazi, si sta intensamente impegnando fuori dall’Italia secondo precise strategie che già nel 2024 hanno portato il 51,2% della produzione oltre confine, puntando anche verso altri paesi oltre gli Stati Uniti, che comunque non raggiungono neppure l’8% del totale esportato”. Lo ha sottolineato il direttore generale del Consorzio Grana Padano Dop, Stefano Berni, nel corso dell’assemblea generale che si è svolta al Centro Fiere di Montichiari, in provincia di Brescia ed ha visto la partecipazione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ed un videomessaggio di saluto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, impegnata a Washington nel delicato vertice con il presidente Trump.


“Nel 2024 abbiamo proseguito nella crescita – ha ricordato Berni – Quindi non possiamo inventarci nulla di aggiuntivo all’estero. E come abbiamo superato l’embargo russo e dazi 2020 di Trump, ce la caveremo anche stavolta. Ma è una grave penalizzazione di cui faremmo molto volentieri a meno”. Il Grana Padano ha anche celebrato il 70esimo anniversario di fondazione del Consorzio di Tutela e nel 2024, come ha sottolineato il presidente del Consorzio di Tutela, Renato Zaghini “ha performato ottimamente all’estero e in Italia e siamo stati la destinazione più redditizia al mondo per il latte da silomais”.


Il Consorzio di Tutela ha fissato ulteriori obiettivi di crescita con i piani pluriennali produttivo e strategico varanti a fine 2024. Ma la guerra dei dazi rischia di imporre modifiche drastiche agli investimenti e non solo verso gli Stati Uniti, terzo mercato estero per il Grana Padano nel 2024 con oltre 215mila forme esportate lo scorso anno, con un incremento di oltre 10 punti percentuali sull’anno precedente. “Ai ‘dazisti’ chiediamo prima di tutto di non danneggiare i loro consumatori, visto che comunque consumeranno Grana Padano ugualmente, ma spendendo molto di più – ha avvertito Zaghini concludendo la sua relazione – Ai consumatori chiediamo che continuino a fidarsi di noi, che meritiamo davvero di essere il prodotto DOP più consumato al mondo, perché, come loro sanno bene, siamo i migliori nel rapporto qualità/prezzo. E per questo siamo e rimarremo i primi”.

Lollobrigida: su dazi c’è preoccupazinone ma anche speranza

Lollobrigida: su dazi c’è preoccupazinone ma anche speranzaRoma, 16 apr. (askanews) – “Sui dazi c’è sicuramente preoccupazione, ma anche speranza. Siamo una Nazione che vuole garantire un rapporto sempre più solido con gli Stati Uniti, intesi come alleato strategico, ma anche come mercato importante per le nostre eccellenze”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla Assemblea Generale del Consorzio Grana Padano Dop che si è svolta al Centro Fiere di Montichiari, in provincia di Brescia.


Sul tema dei dazi il ministro ha ricordato che oggi “c’è una sospensione prolungata che permette di trattare come il governo vuole fare, con gli Stati Uniti, con l’Europa che ha un ruolo molto rilevante per le competenze assegnate all’Unione Europea nei rapporti con i paesi terzi sul sistema tariffario”. E poi ha sottolineato che “il Grana Padano è un’eccellenza italiana che si è affermata sui mercati di tutto il mondo, Stati Uniti compresi, e potrà continuare ad aprire nuovi mercati, perché la sua forza è consolidata”. “Il Grana Padano – ha concluso Lollobrigida – rappresenta un simbolo straordinario. È un prodotto che ha saputo imporsi sui mercati globali grazie alla qualità e al lavoro prezioso delle nostre imprese, e ha ancora molto da offrire. Il Grana Padano può aprire nuovi mercati e noi saremo al loro fianco”.

La Pietra: sinergia tra moda e agricoltura rafforza made in Italy

La Pietra: sinergia tra moda e agricoltura rafforza made in ItalyRoma, 16 apr. (askanews) – “Gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani ed è quindi doveroso coinvolgere i giovani nei processi di conoscenza delle dinamiche che riguardano settori di eccellenza per il made in Italy quali la moda e l’agricoltura”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, nel suo intervento al convegno “La moda italiana che verrà, tra agricoltura ricerca, innovazione e sostenibilità”, in corso a Prato, nell’ambito della Settimana del made in Italy, al quale partecipano anche il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, Tommaso Foti, Chiara La Porta (commissione Agricoltura Camera dei Deputati) e rappresentanti del Crea, Cnr, Giorgio Armani, EFI e Beste.


“Made in Italy – ha aggiunto La Pietra – non è solo una targhetta per indicare la provenienza di un prodotto, ma per tutti noi e in particolare per le nuove generazioni deve significare il simbolo della conoscenza che affonda le radici nella nostra storia, del saper fare con qualità, del rappresentare con orgoglio l’Italia. Innovazione e ricerca, campi nei quali è impegnato il Crea con un convinto sostegno da parte del Masaf, devono vedere protagonisti i ragazzi rendendoli protagonisti di attività, vedi realtà di successo quali le attività di coltivazione del cotone in Puglia – ha concluso il sottosegretario – che possano creare economia ed occupazione nel nostro Paese in settori di eccellenza quali appunto il campo della moda e il comparto agricolo”.

Anthony Genovese compie 40 anni di carriera e lancia nuovo menu

Anthony Genovese compie 40 anni di carriera e lancia nuovo menuRoma, 16 apr. (askanews) – Anthony Genovese compie quest’anno i 40 anni di carriera e lancia “MODE.XL – quaranta”, un menù che racconta l’evoluzione della sua filosofia ai fornelli, dalle prime esperienze al Pagliaccio, ristorante due stelle Michelin di Roma.


Da oggi e per tutto il 2025 il menu sarà proposto in tavola al Pagliaccio ma non è un percorso degustazione realizzato da piatti omaggio al passato ma un menù completamente nuovo, frutto però dell’esperienza di 40 anni di cucina. Il tutto con una comunicazione visiva nuova, supportata dall’Accademia d’Arte Circense di Verona, tra le più importanti a livello europeo. A inaugurare questa nuova stagione a tu per il tu con il proprio pubblico, il gesto del silenzio. “Parlo io”, per iniziare un nuovo capitolo.

Crea: agroalimentare in IV trim. 2024 stabile con +0,1% del Pil

Crea: agroalimentare in IV trim. 2024 stabile con +0,1% del PilRoma, 16 apr. (askanews) – Stabile la performance economica dell’agroalimentare italiano nel IV trimestre 2024, con una crescita dello 0,1% del Pil rispetto al trimestre precedente, che a sua volta è cresciuto dello 0,6% nei confronti dello stesso trimestre del 2023. In calo è il valore aggiunto dell’agricoltura (-0,7%) e dei servizi (-0,1%), mentre cresce il settore dell’industria (+0,9%) a livello congiunturale.


Crescono i consumi finali nazionali (+0,2%), di cui 0,2% è rappresentato dalla spesa delle famiglie per beni durevoli e gli investimenti fissi lordi (+1,6%). È quanto emerge dalla fotografia scattata nel IV trimestre del 2024 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. Rispetto allo stesso periodo del 2023, fra ottobre e dicembre 2024, per l’industria alimentare crescono sia l’indice della produzione (+3,3%), sia quello del fatturato sul mercato estero (+11%) e in modo meno marcato sul mercato interno. L’industria delle bevande, invece, registra una diminuzione sia per l’indice della produzione (-1,3%), sia per quello del fatturato sul mercato interno, mentre è in aumento sul mercato estero (+2%).


Aumentano ancora le esportazioni agroalimentari nel periodo considerato, superando i 18 miliardi di euro (+8,8% circa rispetto al IV trimestre 2023), verso tutti i principali mercati esteri in particolare, verso gli Stati Uniti (+13,8%), secondo mercato dopo la Germania, e la Polonia (+16,4%). Si incrementano le vendite in valore di quasi tutti i principali comparti di esportazione, in particolare i prodotti dolciari (+20% in valore) grazie ai netti aumenti verso Germania, Regno Unito e Polonia. In aumento anche le importazioni (+10,7%), in particolare dai tre principali fornitori (Germania, Francia e Spagna) e dalla Grecia. Gli aumenti hanno riguardato caffè e cacao greggio e i prodotti lattiero-caseari, che nel trimestre analizzato valgono oltre 1,4 miliardi di euro (+19% in valore e +7% in quantità rispetto allo stesso periodo del 2023).