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Von der Leyen: agricoltori possono contare sul sostegno europeo

Von der Leyen: agricoltori possono contare sul sostegno europeoRoma, 1 feb. (askanews) – “Gli agricoltori possono contare sul sostegno europeo” perché “svolgono un ruolo essenziale nell’economia e nella società europea. Il loro lavoro contribuisce notevolmente alla nostra sicurezza alimentare e anche al nostro modo di vivere. E sono attori chiave nel garantire l’uso sostenibile delle risorse naturali”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del vertice straordinario sul bilancio Ue e sugli aiuti all’Ucraina.

Proprio oggi, in concomitanza con il vertice, gli agricoltori europei sono scesi in piazza per manifestare il proprio scontento e il proprio disaccordo sulla Pac e sul Green Deal e chiedere una maggiore redditività per il settore, duramente provato da inflazione, aumento del costi energetici, di produzione e delle materie prime e cambiamenti climatici. “Gli agricoltori europei sono dinamici – ha detto la presidente della Commissione europea – Nel 2022, la produttività è migliorata del 13%, grazie ai loro sforzi. Contribuiscono inoltre positivamente al nostro commercio estero. Anche lo scorso anno le esportazioni agroalimentari sono aumentate del 5%. Penso quindi che sia giusto affermare che i nostri agricoltori hanno dimostrato una notevole resilienza di fronte alle recenti crisi”.

Von der Leyen ha però riconosciuto che, nonostante la resilienza naturale del settore, “rimangono molte sfide. Ad esempio, le tensioni sui prezzi agroalimentari o un mercato globale molto competitivo che porta all’incertezza e, naturalmente, la necessità di rimanere competitivi pur lavorando secondo standard elevati e tutelando l’ambiente: uno sforzo molto complesso”. “Gli agricoltori possono contare sul sostegno europeo – ha garantito – Il bilancio della politica agricola comune stanzia quasi 390 miliardi di euro, ovvero quasi un terzo del bilancio europeo, per l’agricoltura. Solo nel 2023, l’Europa ha fornito assistenza eccezionale per oltre 500 milioni di euro agli agricoltori più colpiti dalle crisi. Sappiamo che questo sostegno è fondamentale e sappiamo che gli agricoltori ne stanno facendo buon uso. Ma parallelamente – ha ricordato Von der Leyen – la Commissione sta ora lavorando a stretto contatto con gli Stati membri per affrontare le sfide immediate. Questa settimana, ad esempio, abbiamo proposto agli agricoltori una maggiore flessibilità riguardo al cosiddetto utilizzo dei terreni incolti. E abbiamo proposto misure di salvaguardia sulle importazioni di pollame, uova e zucchero dall’Ucraina per evitare un aumento significativo delle importazioni”.

Von der Leyen: a medio-lungo termine dialogo per riforma Pac

Von der Leyen: a medio-lungo termine dialogo per riforma PacRoma, 1 feb. (askanews) – Il “dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’Unione europea” con tutte le diverse parti interessate, “ovviamente i rappresentanti degli agricoltori, i giovani agricoltori, ma anche i trasformatori alimentari, coloro che lavorano nelle ONG ambientali, Greenpeace e altre parti interessate dell’intero settore agricolo” porterà “anche risposte nel medio e lungo termine, che alimenteranno il programma della prossima Commissione, e sicuramente influenzeranno i prossimi negoziati sulla PAC”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del vertice straordinario sul bilancio Ue e sugli aiuti all’Ucraina.

Von der Leyen ha ricordato di avere avviato questo “dialogo strategico” la scorsa settimana” e ha spiegato che l’obiettivo è che, “insieme sviluppiamo un’idea, una visione e una tabella di marcia su come raggiungere i nostri obiettivi comuni. È stato molto rassicurante sentire che tutti sostengono l’obiettivo comune di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Ma come arrivarci, questo deve essere sviluppato con gli agricoltori e con le loro conoscenze, perché hanno molte idee interessanti su come andare avanti”, ha concluso.

Von der Leyen: in Agrifish proposta ridurre oneri amministrativi

Von der Leyen: in Agrifish proposta ridurre oneri amministrativiRoma, 1 feb. (askanews) – “Lavoreremo con la Presidenza belga su una proposta che poi presenteremo pronta in tempo prima del prossimo Consiglio Agricoltura (Agrifish, ndr.) per lavorare sulla riduzione di questi oneri amministrativi”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del vertice straordinario sul bilancio Ue e sugli aiuti all’Ucraina.

Von der Leyen ha sottolineato che l’Europa deve “difendere gli interessi legittimi degli agricoltori nei nostri negoziati commerciali, in particolare nel garantire condizioni di parità in termini di norme quando si stipulano accordi commerciali. E sono molto sensibile al messaggio secondo cui gli agricoltori sono preoccupati dagli oneri amministrativi. Si tratta di un argomento generale, sapete che mi sta a cuore, ridurre questi oneri amministrativi”. Proprio oggi Bruxelles è stato teatro di una grande manifestazione degli agricoltori europei contro la Pac e il Green Deal.

A Fieragricola imprenditori e buyer puntano sull’innovazione

A Fieragricola imprenditori e buyer puntano sull’innovazioneRoma, 1 feb. (askanews) – La produzione di energia rinnovabile, l’automazione in zootecnia, le soluzioni digitali e le colture specializzate come vigneto e frutteto: è questa la direzione in cui si stanno orientando gli imprenditori agricoli e i buyer arrivati dall’estero alla 116esima Fieragricola di Verona, in programma fino a sabato 3 febbraio.

In tutto sono 28 le delegazioni di operatori provenienti da diversi Paesi del mondo (Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Cile, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Egitto, Etiopia, Georgia, Ghana, Guatemala, Kazakhstan, Kenya, Macedonia del Nord, Mozambico, Pakistan, Polonia, Rep. Ceca, Senegal, Serbia, Slovacchia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ungheria e Uzbekistan), presenti a Fieragricola, grazie all’attività dei delegati esteri di Veronafiere e di ICE-Agenzia. Dagli incontri B2B negli 11 padiglioni del quartiere fieristico emerge la ricerca di innovazione che arriva a livello mondiale dal settore primario. “Siamo qui in cerca di tecnologia per l’agricoltura e, in particolare, per la gestione sostenibile delle foreste – spiega Francisco José Gonzalez, produttore di caffè del Costa Rica e presidente di Fecagro, la Federazione delle Camera Agropecuarie del Caribe e del Centro America – Abbiamo una collaborazione molto stretta con l’Unione europea, attraverso il Patto Verde, e per noi l’Ue rappresenta il secondo partner commerciale a livello mondiale dopo gli Stati Uniti. Esportiamo nell’ambito agroalimentare banane, caffè, frutta, zucchero e dall’Ue importiamo tecnologia”.

Lollobrigida: protesta nostri agricoltori non contro Governo ma Ue

Lollobrigida: protesta nostri agricoltori non contro Governo ma UeRoma, 1 feb. (askanews) – Ieri a Fieragricola “c’è stata occasione di confrontarsi con un presidio come facciamo in ogni luogo dove ci sono tanti agricoltori. L’Italia è un po’ diversa dalle altre nazioni. Le associazioni agricole non hanno motivi di manifestare contro il governo, nonostante alcuni giornalisti le incitano a farlo, perché non è il governo che causa quello che abbiamo patito negli ultimi anni e quindi protestano in Europa”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time al Senato a una interrogazione sulle misure di sostegno al comparto agricolo rispetto agli attuali fattori di crisi, anche in rapporto alle proteste degli agricoltori che da settimane vanno in scena anche in Italia.

Il ministro ha poi ripercorso gli ultimi anni di decisioni dell’Unione Europea “avallate però dai governi italiani fino adesso. E’ successo – ha detto – che la politica agricola comune è diventata all’inizio un modo per indurre a non coltivare ben pagati. Poi però i pagamenti sono diventati sempre di meno, fino a non garantire più il reddito, a fronte di costi di produzione che si sono elevati. Nel 2021-2022: costi di produzione +22%, +15% aumento del valore. Significa che il 7% ricade sull’anello debole, sui nostri agricoltori”. Poi c’è stata la clava “della sostenibilità ambientale, perché coltivare meno significa mantenere l’ambiente più pulito. No – ha detto Lollobrigida – sono gli agricoltori i primi ambientalisti. Questa è la verità che dobbiamo riportare alla luce. Se tu diminuisci le tue produzioni e resta invariato il consumo di quegli alimenti, vai a comprare quelle merci nei paesi terzi dove non difendono i diritti dei lavoratori, dell’ambiente e il mondo non ha confini per l’acqua e l’aria”.

“I nostri agricoltori, e questo ha dato fastidio a tanti, sono uomini e donne libere – ha concluso il ministro – che vivono di lavoro e terra, vogliono fare quello e devono essere messi in condizione di farlo. Non chiedono né sussidi né reddito di cittadinanza e noi siamo con loro”.

Lollobrigida: in 16 mesi impossibile recuperare debolezza settore

Lollobrigida: in 16 mesi impossibile recuperare debolezza settoreRoma, 1 feb. (askanews) – “Quello che non potevamo fare in 16 mesi era recuperare totalmente la debolezza in cui questo settore versa per le politiche ideologiche fallimentari messe in campo dall’Unione Europea, che voi tanto difendete nell’attuale composizione e che ha erogato sussidi sempre più bassi per non coltivare all’assurdo, che impone regole inattuabili per le imprese se non con una perdita di produzione tale da non garantire loro la sopravvivenza, costringendo peraltro a comprare da paesi terzi che non rispettano i diritti dei lavoratori dell’ambiente e che evidentemente ci fanno anche concorrenza sleale”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time al Senato a una interrogazione sull’aumento dell’imposizione per il settore agricole.

Lollobrigida ha poi ribadito come, durante l’attuale legislatura, vi sia stato “un aumento di fondi in agricoltura mai registrato negli ultimi trent’anni. In 16 mesi di Governo abbiamo dato centralità al settore agricolo in Italia, abbiamo compiuto scelte che hanno come obiettivo la tutela del reddito e la crescita dei nostri agricoltori pescatori. Ci saranno più di 10 miliardi – ha ricordato – per la ripresa degli investimenti, la transizione energetica e la promozione del made in Italy e dell’agroalimentare nel mondo, quello a cui servono anche quelle campagne promozionali che ci vedranno protagonisti su tanti giornali”.

Lollobrigida: sistema assicurativo agricolo va riformato

Lollobrigida: sistema assicurativo agricolo va riformatoRoma, 1 feb. (askanews) – Nella legge di bilancio “non è stata introdotta alcuna assicurazione obbligatoria a carico delle imprese agricole, anzi, al contrario, abbiamo dovuto sanare un buco di 200 milioni, riuscendo a garantire con fondi ministeriali il mantenimento, in linea con gli anni precedenti, del contributo agli agricoltori per la stipulazione delle assicurazioni agricole”. E’ quanto ha precisato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una interrogazione durante il question time al Senato.

Lollobrigida ha quindi ribadito che il sistema assicurativo italiano, “così come l’avete tenuto in piedi negli anni di governo, è un sistema sbagliato, non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si era posto”, e il Governo ha deciso di mettervi mano, “tant’è vero – ha proseguito – che con le Regioni e con le associazioni agricole lo stiamo riformando. Abbiamo intenzione di utilizzare anche un criterio che metta in condizione gli agricoltori di attivare davvero le difese attive e sottoscrivere contratti di assicurazione, perché il 7% di assicurati sul territorio nazionale è davvero un risultato fallimentare”.

Lollobrigida: immotivata esenzione Irpef per redditi agricoli

Lollobrigida: immotivata esenzione Irpef per redditi agricoliRoma, 1 feb. (askanews) – “Il nostro Governo difende i produttori, difende gli agricoltori, sta dalla loro parte. Un governo è costretto a scegliere come utilizzare le risorse disponibili e quindi sull’esenzione Irpef guardiamo i dati”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time in merito alla decisione del Governo di non prorogare le agevolazioni Irpef per i redditi agricoli.

“È un provvedimento che per il 60% interviene in modo orizzontale sugli agricoltori – ha spiegato il ministro – Quelli che fatturano entro i 50.000 euro ne beneficiano mediamente per 60 euro al mese, l’altro 40%, cioè quelli che hanno un reddito superiore ai 50.000 euro e fino a diversi milioni, non la pagavano come gli altri. E non si capisce che differenza ci fosse con altri lavoratori italiani che producono, hanno la possibilità di sostenersi, ma pagano l’Irpef”.

Italiani virtuosi con la carne: vale solo 3% dello spreco domestico

Italiani virtuosi con la carne: vale solo 3% dello spreco domesticoMilano, 1 feb. (askanews) – Carne e pesce non sono tra i cibi più più sprecati dagli italiani: sul podio infatti troviamo frutta fresca, insalate e pane fresco a cui seguono verdure e tuberi. Per gli alimenti di origine animale c’è un atteggiamento più resposnabile: sommando gli avanzi del cibo portato in tavola e gli alimenti buttati perché scaduti o andati a male, gli sprechi complessivi di carne e pesce arrivano al 5% in peso sul totale dello spreco medio di una famiglia. I risultati sono stati confermati da una recente pubblicazione dell’Osservatorio sugli sprechi alimentari del Crea dal quale risulta che lo spreco domestico della sola carne è stimato in appena 11 grammi a settimana per famiglia (3% dello spreco medio).

A tal proposito, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, lunedì 5 febbraio, Carni Sostenibili fornisce un vademecum per conservare più a lungo tutti i tipi di carne. Il primo consiglio è quello di asciugare la carne fresca appena acquistata, non confezionata, con carta assorbente, prima di riporla in frigo in modo da eliminare il liquido esterno complice della crescita batterica. Inoltre, si suggerisce di lasciarla in pezzi grossi, tagliandola o macinandola solo al momento del consumo, così da evitare che si deteriori più facilmente. Da ricordare di riporla in un contenitore chiuso e nel ripiano più freddo.

Per conservare la carne fresca in frigo evitare di utilizzare carta stagnola o pellicola. Più opportuno utilizzare contenitori di vetro o plastica, al riparo dall’aria. Per prolungare la durata di conservazione della carne fresca, riducendo il contatto con l’ossigeno, particolarmente utili si rivelano anche i sacchetti alimentari sottovuoto. Una volta in frigo, è possibile consumare la carne fresca anche dopo tre giorni nel caso della carne rossa e di maiale, mentre se si tratta di pollo e tacchino la loro conservazione non deve mai superare le 48 ore. Da sottolineare, infine, come carne macinata o già lavorata non debbano superare le 24 ore; in caso di carne confezionata fa sempre fede la scadenza riportata dal produttore sull confezione.

Per quanto riguarda la conservazione sotto zero, la carne cotta congelata va necessariamente consumata entro e non oltre 1-2 mesi, mentre per la carne fresca congelata (-18°C ) i tempi di conservazione domestica in congelatore dipendono dalla tipologia: per le carni suine 4 mesi, per le ovine 2-3- mesi, per il manzo pezzo intero 9 mesi, per le fettine di manzo 4-6 mesi, per la salsiccia 1-2 mesi, pollo e tacchino interi 12 mesi e pollo e tacchino a pezzi 9 mesi. Per scongelare la carne in modo sicuro ed evitare la perdita di qualità è importante riporla nella parte bassa del frigorifero, ponendola su un piatto o un recipiente; scongelarla il giorno prima del consumo se si tratta di pezzi grossi oppure la mattina stessa se si tratta di pezzi piccoli; nel caso di hamburger surgelati è possibile cuocerli in padella senza scongelarli. Non ricongelare la carne scongelata, a meno che non sia stata cotta.

Al contrario della carne, i salumi interi non possono essere congelati in quanto potrebbero perdere le loro proprietà organolettiche. Questa procedura, praticata erroneamente da molte persone, non fa altro che aumentare il livello di ossidazione nell’alimento, portandolo al deperimento. I salumi stagionati, invece, non richiedono la conservazione in frigo ma possono essere appesi in cantina o comunque in un luogo fresco, asciutto e ben arieggiato. Si conservano in questo modo anche dopo il taglio, ma una volta tolta la prima fetta il prodotto deve essere protetto ricoprendo la superficie.

Lollobrigida: da Ue no richiesta abrogazione legge carne sintetica

Lollobrigida: da Ue no richiesta abrogazione legge carne sinteticaRoma, 1 feb. (askanews) – E’ stata chiusa la procedura avviata in Europa a seguito della notifica della legge 173 del 2023 sulla carne coltivata. “La chiusura comporta che sia stato definitivamente accertato da parte della Commissione europea la compatibilità della legge con i principi del diritto dell’Unione europea in tema di mercato interno. Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto a contestare, come era nelle sue facoltà, le disposizioni, a prescindere dalla modalità di notifica. Non ci sarà pertanto nessuna procedura di infrazione né richiesta all’Italia di abrogare la legge”. Lo ha ribadito nel question time al Senato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Il ministro ha aggiunto che ora la Commissione Europea “chiede solo di essere informata sull’applicazione della legge da parte dei giudici nazionali, con buona pace dei tanti fanfaroni che hanno in queste ore replicato messaggi nefasti, come era avvenuto quando si era sostenuto che quella legge questo Parlamento non l’avrebbe approvata, che il Presidente della Repubblica non l’avrebbe promulgata, che in Europa saremmo stati isolati”. Lollobrigida ha ricordato che la scelta del Governo italiano rispetto al cibo sintetico è stata oggetto di un documento presentato nel Consiglio Agrifish del 23 gennaio scorso insieme ad Austria e Francia e ha aggiunto: “oggi Attal (il primo ministro francese, ndr.) è tornato sul tema, sottolineando, a nome della Francia che la considerano un pericolo nelle dichiarazioni che abbiamo letto sulla stampa”.

Nelle premesse del documento abbiamo definito con chiarezza che il cibo sintetico, e in particolare la cosiddetta carne coltivata, rappresentano una potenziale minaccia per l’Europa dal punto di vista sanitario, ambientale, etico, ma anche sociale ed economico. Su 26 nazioni che potevano sottoscrivere il documento, 14 lo hanno fatto formalmente e altre cinque l’hanno appoggiato in sede di dibattito”, ha ricordato il ministro. “Siamo convinti – ha detto – che le nostre posizioni vadano supportate sempre da ulteriori dati scientifici. Non temiamo la trasparenza ed è questa la richiesta che abbiamo fatto all’Europa. Di verificare che cosa sta accadendo con operazioni di greenwashing che hanno tentato di oscurare i rischi di questo tipo di produzione e abbiamo chiesto che l’Europa, rispetto a questi temi, apra una consultazione ai cittadini europei, perché possano scegliere quale deve essere il loro indirizzo”. “Questo Parlamento ha difeso un modello di civiltà – ha concluso Lollobrigida – E le altre nazioni in Europa oggi guardano l’Italia come punto di riferimento in questo senso”.