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Alla cena del World Economic Forum di Davos le bistecche vegetali

Alla cena del World Economic Forum di Davos le bistecche vegetaliRoma, 23 gen. (askanews) – Centoventi chili di “bistecca di manzo 100% vegetale” sono stati serviti alla cena del World Economic Forum, che si è svolto a Davos dal 15 al 19 gennaio scorso. Le bistecche, targate Redefine Meat, sono state servite con salse e contorni vegetali ai decisori politici per la prima volta come alternativa sostenibile alla carne animale.

La cena annuale Nature Positive del WEF è stata servita a 180 partecipanti di alto profilo dalla Maison van den Boer, uno dei servizi di catering più premiati al mondo ed era incentrata sulla condivisione di dati, conoscenze e migliori pratiche per contribuire a soddisfare la storica missione del Global Biodiversity Framework. Ovvero, arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. Solo per la cena del WEF, il peso equivalente della carne vegetale servita ha consentito di risparmiare oltre due milioni di litri di acqua e di produrre circa il 96% in meno di emissioni di carbonio rispetto a una bistecca di manzo. Il prodotto di Redefine Meat, ricorda la società, è fatto utilizzando tecnologie innovative e brevettate ed è composta da 100 % ingredienti di origine vegetale. Due anni dopo il lancio commerciale, avvenuto nel 2021, l’azienda dispone di prodotti a base di carne macinata, carni tritate e vari tagli di bistecche, ed è presente in oltre 5.000 punti di ristorazione in 13 paesi. Recentemente questa carne vegetale è stata lanciata in vendita al dettaglio per la prima volta tramite una partnership a livello nazionale nel Regno Unito e nei Paesi Bassi.

Sequenziato genoma Arabica: passo verso caffè più resilienti a cambio clima

Sequenziato genoma Arabica: passo verso caffè più resilienti a cambio climaMilano, 23 gen. (askanews) – Scoperta una nuova versione più accurata e completa della sequenza genomica del caffè Arabica, la specie da cui si produce circa il 60% del caffè nel mondo. La ricostruzione della sequenza genomica è opera di un gruppo di ricerca congiunto dell’Università di Udine e dell’Istituto di genomica applicata (Iga) del capoluogo friulano, in collaborazione e con il sostegno delle aziende del comparto, Illy e Lavazza. Per capire la portata della scoperta occorre ragionare sui nuovi scenari che questa schiude per lo sviluppo di varietà più resilienti ai cambi climatici o resistenti alle malattie, oltre a migliorarne le caratteristiche aromatiche.

Quella delle varietà nuove resilienti al cambiamento climatico potrebbe essere, infatti, la strada per evitare che il caffè diventi una bevanda di lusso, dai costi non accessibili a tutti: in un articolo pubblicato ad agosto del 2023 il Financial Times scriveva, infatti, che il consumo globale di caffè raddoppierà fino a raggiungere sei miliardi di tazzine al giorno entro il 2050, mentre secondo uno studio del Columbia center on sustainable investment entro il 2030 avremo bisogno del 25% di caffè in più. Tuttavia, a fronte di questa domanda crescente, che negli ultimi due anni ha già superato i livelli di produzione, il cambiamento climatico sta riducendo i terreni adatti alla coltivazione del caffè: stando ad alcune stime entro il 2050 fino a metà della terra oggi coltivata a caffè potrebbe diventare inutilizzabile. Di qui la rilevanza del sequenziamento del genoma del caffè Arabica. “Alla luce del fatto che la diversità genetica del caffè Arabica è un elemento essenziale per il suo successo commerciale – spiegano i coordinatori del team Michele Morgante, del Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo udinese, e Gabriele Di Gaspero dell’Iga – le nostre scoperte potranno aiutare a sviluppare nuove varietà di caffè con migliori caratteristiche in termini di profili aromatici o resistenza a malattie o resilienza al cambiamento climatico”.

Le analisi sulla variazione genetica presente nella specie hanno, infatti, permesso di identificare nuove fonti di diversità genetica che potrebbero contribuire in maniera decisiva alla variazione nell’aroma e alla resistenza ai patogeni. La ricerca ha utilizzato le tecnologie di sequenziamento più aggiornate per creare una nuova versione della sequenza genomica di Arabica, più accurata e completa, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica “Nature Communications”. Il sequenziamento ha permesso di analizzare nel dettaglio la struttura dei cromosomi e comprendere i meccanismi che generano la diversità genetica presente nella specie. Analizzando i genomi di 174 varietà appartenenti ad Arabica e Robusta è stata confermata la presenza di una bassa variabilità genetica nella specie. Ma sono stati anche osservati due meccanismi che generano variabilità in specifiche regioni cromosomiche. Uno è rappresentato dall’inserimento di segmenti cromosomici provenienti da un ibrido fra Robusta ed Arabica, conosciuto come ibrido di Timor, che è stato molto sfruttato per combinare le caratteristiche di resistenza a malattie fungine del caffè Robusta con le caratteristiche qualitative uniche del caffè Arabica. L’altro meccanismo è rappresentato da anomalie cromosomiche che se in altre specie, come ad esempio l’uomo, sono viste come mutazioni patogeniche, o comunque deleterie, nel caffè Arabica sembrano essere meglio tollerate e, anzi, sembrano contribuire in maniera importante alla generazione di diversità genetica.

Altro aspetto rilevante, dal punto di vista economico, è il fatto che il caffè venduto commercialmente è ottenuto principalmente da due specie, Coffea canephora e Coffea arabica, conosciute anche come Robusta e Arabica. Il caffè ottenuto dall’Arabica è considerato qualitativamente superiore. Quest’ultima si è generata dall’incrocio fra i progenitori dell’attuale Robusta e un’altra specie di caffè a essa vicina, la Coffea eugenioides, a cui è seguito un raddoppio del numero di cromosomi per creare l’attuale Coffea arabica. L’evento si è verificato con ogni probabilità in Etiopia in tempi evolutivi molto recenti, circa 50.000 anni fa, lasciando poco tempo perché si potesse generare una nuova variazione genetica. Questo incrocio è alla base delle peculiari e superiori caratteristiche in termini di sapore e aroma del caffè Arabica rispetto al Robusta. Ma è anche alla base della formazione del complesso genoma di Arabica, che rappresenta un elemento di difficoltà sia per gli studi genetici che soprattutto per i programmi di miglioramento genetico.

Pescatori toscani in presidio davanti a Regione: lavoro è diritto

Pescatori toscani in presidio davanti a Regione: lavoro è dirittoRoma, 23 gen. (askanews) – “Quello che abbiamo chiesto oggi col presidio davanti alla Regione è molto semplice: vogliamo lavorare, farlo in sicurezza e chiediamo aiuto alla Regione. Alla politica chiediamo di essere vicina ai lavoratori, di comprendere la situazione drammatica che sta vivendo un’intera categoria e di agire con la rapidità necessaria per salvare imprese e posti di lavoro. Il lavoro è un diritto riconosciuto e tutelato dalla Costituzione. Siamo delusi perché non abbiamo ricevuto risposte concrete”.

A dirlo è Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della Pesca e consigliera di Fedagripesca Toscana, dopo la protesta della marineria peschereccia viareggina sotto la sede della Regione Toscana a Firenze. I rappresentanti dei pescatori sono stati ricevuti da alcuni partiti del Consiglio regionale e dall’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli. “Ringraziamo l’assessore Baccelli per averci ascoltato – dice Malfatti – anche se in termini di soluzioni concrete ci aspettavamo molto di più. Pensavamo che ci potesse ricevere il presidente Giani e invece così non è stato. L’unica novità è un atto dell’Autorità Portuale dove si mostra il moto ondoso e dove si dice che la draga sta lavorando. Ma non ci soddisfa”.

“Non capiamo perché non si possa dare una risposta rapida alla richiesta di tornare a lavorare in sicurezza – aggiunge Malfatti – Siamo di fronte a una situazione paradossale: vediamo solo un gran parlare ma mancano le soluzioni concrete e, soprattutto, tempistiche veloci per la loro messa in campo e questo ci preoccupa. Abbiamo il fondato timore che tutto finisca in uno sterile scontro politico che certamente non darà da mangiare alle famiglie colpite dalla situazione. Viareggio ha un porto importante, pensiamo al suo sviluppo, al rilancio. Non è il momento della polemica anche perché in questi giorni abbiamo sentito affermazioni sull’idoneità dei mezzi messi in campo e sulla perizia dei pescatori molto lontane dalla realtà che rischiano solo di intorbidare le acque e allontanare la soluzione del problema”.

Lollobrigida: pescatori coltivatori del mare, novità in L. bilancio

Lollobrigida: pescatori coltivatori del mare, novità in L. bilancioRoma, 23 gen. (askanews) – “In questi mesi segnati da forti criticità per il comparto pesca e acquacoltura, dovute all’ampia diffusione del granchio blu, il Ministero ha dimostrato attenzione e sostegno costante alla filiera ittica, vero asset strategico della nostra Nazione”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ricordando che risorse stanziate per il contrasto alla proliferazione del granchio blu ammontano, oggi, ad oltre 13 milioni di euro, come contributo alla cattura, allo smaltimento oltre che all’acquisto di attrezzature per difendere il novellame e gli allevamenti maggiormente colpiti.

“Con la nuova legge di bilancio abbiamo previsto, inoltre, un ulteriore presidio per il settore primario, con l’istituzione di un Fondo da 300 milioni di euro per fronteggiare le emergenze anche nel settore ittico. La grande novità consiste, però – annuncia il ministro – nell’equiparazione dei pescatori a ‘coltivatori del mare’, estendendo l’applicazione del Fondo di solidarietà nazionale dal mondo agricolo a quello della pesca e dell’acquacoltura”. “In particolare – spiega Lollobrigida – questa novità ci consentirà di operare su aspetti fondamentali, con la possibilità di riconoscere al settore interventi compensativi contro la diffusione di specie aliene invasive, come il granchio blu, garantire l’accesso a finanziamenti agevolati e la proroga rate delle operazioni creditizie in corso. Siamo determinati nel proseguire in questa direzione, con l’obiettivo di lavorare a fianco delle organizzazioni del settore e a difesa delle realtà produttive e di tutti i pescatori”.

Confagricoltura: premiati 4 progetti di agricoltura sociale

Confagricoltura: premiati 4 progetti di agricoltura socialeRoma, 23 gen. (askanews) – Un investimento di un milione di euro in otto anni a sostegno di 24 progetti di agricoltura sociale sul territorio. “Coltiviamo Agricoltura Sociale” è il bando lanciatoConfagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che ha l’obiettivo di sostenere il capitale umano incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione. Oggi a Palazzo della Valle la premiazione dei 4 progetti vincitori del 2024.

L’iniziativa prende vita da un’attenta analisi dei contesti territoriali di tutto il Paese, attraverso la lettura dei bisogni delle comunità locali e delle famiglie di soggetti che vivono la diversità. Tre sono i vincitori a cui vanno 40.000 euro ciascuno, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. Inoltre, ulteriori 20.000 euro vanno ad un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico. “Anche attraverso quest’iniziativa, di cui siamo particolarmente orgogliosi, intendiamo sottolineare l’importanza dell’agricoltura, non solo perché produce cibo sano, sicuro ed energia verde, ma anche perché non dimentica le fasce più deboli e fragili della popolazione, offrendo opportunità di riscatto sociale. Le nostre imprese agricole – ha detto il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile – riescono, senza rinunciare alla loro visione economica e imprenditoriale, a mettere in campo anche la loro dimensione etica. Un esempio di sostenibilità senz’altro da seguire”.

“Sono ormai otto anni che ci impegniamo a valorizzare i progetti di agricoltura sociale. I quattro premiati oggi – ha commentato Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus – confermano e rafforzano la validità del nostro impegno per sostenere le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza sociosanitaria dei soggetti più deboli, rendendoli protagonisti di questo modello virtuoso d’inclusione e di tutela dei diritti civili. La nostra Onlus è da sempre impegnata a favorire e supportare l’integrazione tra i diversi attori dell’agricoltura sociale e la realizzazione di modelli di buone pratiche d’inclusione sociale nelle zone rurali”.

Torna a Riva del Garda Hospitality, la fiera dell’Horeca

Torna a Riva del Garda Hospitality, la fiera dell’HorecaRoma, 23 gen. (askanews) – Torna al quartiere fieristico di Riva del Garda Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, la più completa fiera internazionale in Italia del settore Ho.Re.Ca., con oltre 750 espositori e 140 eventi tra formazione, laboratori, masterclass, degustazioni, cooking show e concorsi. La 48esima edizione è stata presentata questa mattina a Trento ed è in programma dal 5 all’8 febbraio.

Quest’anno la manifestazione vede la partecipazione di oltre 750 espositori, in crescita di circa il 20% rispetto al 2023. Molte le riconferme, oltre a un 40% di nuove aziende. Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi, ha ricordato che “Hospitality è un evento sempre più internazionale e la sua dimensione globale è confermata non solo dalla certificazione ottenuta per il secondo anno consecutivo ma anche dalla partecipazione di delegazioni da selezionati Paesi. Grazie alla nostra intensa attività di scouting e la collaborazione con Agenzia ICE, ci aspettiamo oltre 50 operatori da selezionati mercati per offrire agli espositori ulteriori occasioni per allargare gli orizzonti di business”. In Fiera sono infatti attese delegazioni di operatori da Slovenia, Paesi dell’Est Europa, Scandinavia, Spagna, Portogallo, UK, Paesi di lingua tedesca, oltre a Kenya e centro e sud America. “Quest’anno abbiamo voluto portare l’esperienza di REBuild, la nostra manifestazione sull’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in Hospitality. La sinergia strategica tra le due fiere permetterà di esplorare le più recenti tendenze e le migliori pratiche nel design e nella costruzione di strutture alberghiere”.

Nasce anche lo Spazio Vignaiolo, per guidare i visitatori in un viaggio nella tradizione vitivinicola italiana, che ospiterà oltre 125 Vignaioli Indipendenti per incontrare il mondo dell’ospitalità e della ristorazione con banchi di assaggio, incontri, laboratori e degustazioni.

Cia a Fieragricola: focus su climate change e rinnovabili

Cia a Fieragricola: focus su climate change e rinnovabiliRoma, 23 gen. (askanews) – Cia-Agricoltori Italiani pronta per la 116esima edizione di Fieragricola, a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio, con un grande spazio istituzionale ed espositivo al Padiglione 11 Stand B4. Anche per quest’anno Cia preannuncia, tra Area Meeting dell’organizzazione e Palaexpo, un’agenda ricca di incontri e tavole rotonde, in particolare con la partecipazione di Esco Agroenergetica e AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali; workshop e seminari di approfondimento insieme a partner tecnici di Cia.

Giornata d’apertura di Fieragricola 2024, mercoledì 31 gennaio, al Padiglione 8 Area Forum con il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, al taglio del nastro, previsto per le 11.30, con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Alle 14.30, stessa location per il Convegno inaugurale dal titolo “L’agricoltura nel clima che cambia. Strategie, pratiche, tecnologie per la mitigazione e l’adattamento” con l’intervento del presidente Fini alla Tavola rotonda dedicata al confronto tra i presidenti delle associazioni agricole. Sempre, mercoledì 31 gennaio, Cia inaugura la rassegna dei suoi appuntamenti dallo spazio espositivo Confederale al Padiglione 11 Stand B4. Alle 12 a cura di XFarm l’incontro su “Gestione digitale dell’azienda agricola”, mentre alle 15 si terrà il convegno Esco Agroenergetica e Cia “Le imprese agricole e agroindustriali a confronto con i vertici del Masaf sui bandi Parchi agrisolari”.

Tra gli altri appuntamenti da segnalare, il primo febbraio alle 11, il Convegno Cia su “Dop e Igp nella crisi climatica”. Ad aprire i lavori la relazione introduttiva del presidente nazionale Cia, Cristiano Fini che dà l’avvio alla Tavola rotonda con la partecipazione di Paolo De Castro, Parlamento Europeo.

Al via nuova edizione Agritech Academi a Napoli: 40 i posti

Al via nuova edizione Agritech Academi a Napoli: 40 i postiRoma, 23 gen. (askanews) – Al via la nuova edizione dell’Agritech Academy, il percorso di alta formazione promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con le Imprese e i Centri di Ricerca del Centro Nazionale per le Tecnologie dell’Agricoltura – Agritech.

È online il bando per i 40 posti disponibili dedicati a laureati triennali e magistrali in vari ambiti disciplinari per formare elevate professionalità connesse alla trasformazione tecnologica e digitale del settore primario agricolo, in una ottica di sostenibilità ambientale. Sei le aree tematiche principali su cui verterà la formazione, dal monitoraggio remoto mediante sensori su piattaforme satellitari e droni, all’agronomia di precisione in pieno campo, passando per l’arboricoltura di precisione, la difesa delle colture, le colture protette e la zootecnia di precisione.

“Alla luce del successo della prima edizione dell’Academy si replica con un nuovo bando – ha detto il Rettore della Federico II Matteo Lorito – Alcuni studenti che hanno partecipato al percorso formativo dello scorso anno sono già impegnati ad utilizzare le conoscenze e le competenze acquisiste, dal momento che l’attenzione degli stakeholder verso questa iniziativa è ulteriormente incrementata. La domanda di questo tipo di figura specializzata è in crescente aumento”. A caratterizzare il percorso è una forte integrazione tra formazione in presenza e didattica esperienziale, oltre ad interventi seminariali e testimonianze dal mondo delle imprese. Il corso, in lingua italiana e dalla durata di 7 mesi, prevede un impegno di 360 ore suddivise, infatti, tra lezione in aula nella sede dell’Academy nel Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio, esperienze formative presso le aziende partner e la realizzazione di project work. A tenere le lezioni saranno docenti provenienti da Atenei di tutta Italia oltre che tecnici e manager delle imprese di punta del settore delle tecnologie avanzate applicate all’agricoltura.

Confagri Rovigo: giusto malcontento agricoltori ma serve confronto

Confagri Rovigo: giusto malcontento agricoltori ma serve confrontoRoma, 23 gen. (askanews) – “Comprendiamo le motivazioni alla base della marcia dei trattori, ma riteniamo che sia più utile portare avanti una concertazione e un dialogo con le istituzioni per riuscire a ottenere dei risultati”. Così Lauro Ballani, presidente di Confagricoltura Rovigo, sulla protesta degli agricoltori autonomi, partita dalla Germania e arrivata nei giorni scorsi in Italia: oggi e domani decine di trattori sfileranno a Verona protestando contro le politiche dell’Ue e la mancanza di misure concrete a sostegno dell’agricoltura.

Di questo ieri si è parlato nel direttivo di Confagricoltura Rovigo, al quale ha presenzioato il senatore Bartolomeo Amidei. Al parlamentare polesano il presidente Lauro Ballani e il direttore Massimo Chiarelli hanno voluto sottoporre le problematiche che stanno causando il malcontento degli agricoltori, sfociando nelle manifestazioni in piazza di questi giorni. Amidei si è impegnato a porre all’attenzione dei palazzi romani le istanze degli imprenditori agricoli, già oggetto di incontri tra i vertici nazionali di Confagricoltura e il ministro Francesco Lollobrigida. “Comprendiamo il malumore degli agricoltori che stanno scendendo in piazza – sottolinea Lauro Ballani – ma noi riteniamo che per ottenere risultati servano unità tra le associazioni agricole e dialogo a tutti i livelli con le istituzioni. Il ministro Lollobrigida, come ha riferito il senatore, ha dato disponibilità a costituire tavoli di concertazione per attutire misure, come quelle della Legge finanziaria, che stanno creando parecchi problemi alle aziende agricole”.

Ad esempio, della mancata proroga dell’esenzione Irpef sui redditi dominicale e agrario dei terreni agricoli, “che ci auguriamo venga ripristinata nel decreto Milleproroghe”. Ma anche dell’incertezza dei contributi delle polizze assicurative, “per i quali chiediamo tempistiche più certe”. O delle agevolazioni legate al gasolio agricolo, che dovrebbero scomparire dal 2026: “un punto molto importante su cui bisogna ragionare da subito, perché tutti i macchinari innovativi acquistati grazie agli incentivi vanno a gasolio e, senza agevolazioni, sarà difficile far fronte alle spese legate al funzionamento”. Ma le problematiche a causa del malumore sono anche le politiche Ue, a cominciare dalla Pac, la Politica Comune Europea, che sta entrando nella sua fase applicativa. Le richieste di Confagricoltura sono di “riallineare la Pac alla situazione socioeconomica attuale, consentendo di aumentare le produzioni e di permettere l’utilizzo di adeguati strumenti che consentano una difesa efficace delle colture – conclude – Bisogna cambiare orientamento rispetto agli ultimi anni”.

Dal 31/01 al 3/02 Verona capitale Agribusiness con Fieragricola

Dal 31/01 al 3/02 Verona capitale Agribusiness con FieragricolaRoma, 23 gen. (askanews) – Verona torna capitale dell’Agribusiness dal 31 gennaio al 3 febbraio con la 116esima edizione di Fieragricola, la rassegna internazionale di agricoltura il cui programma è stato presentato oggi a Roma. Quest’anno ci saranno focus trasversali dedicati a meccanica agricola, zootecnia, colture specializzate come vigneto, frutteto, olivo. E ancora, energie rinnovabili, chimica verde, servizi, multifunzionalità delle imprese agricole e tecnologie hi-tech per la crescita dell’agricoltura sostenibile.

Alla presentazione dell’evento hanno partecipato tra gli altri il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo e il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Forestazione, Patrizio Giacomo La Pietra. I numeri della 116esima edizione Fieragricola li ha dati il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri: undici padiglioni occupati e un’area esterna destinata alle prove dinamiche dei mezzi agricoli, 820 espositori provenienti dall’Italia e da 20 Paesi esteri, delegazioni e buyer internazionali provenienti da 28 Paesi accreditati per incontri B2B specifici per ogni segmento della manifestazione, una superficie espositiva di 52mila metri quadrati occupati. Proprio Bricolo ha spiegato quello che vuole rappresentare oggi Fieragricola: “oggi siamo alle prese con nuove sfide, dai cambiamenti climatici al ricambio generazionale – ha detto – fra il 2010 e il 2020 in Europa siamo passati da 12 milioni a 9 milioni di aziende agricole. Inoltre, il bisogno di cibo sano e sicuro resta un obiettivo da conseguire su scala mondiale e il ruolo dell’Unione europea, attraverso politiche mirate di crescita, deve essere rafforzato. Anche attraverso il ruolo delle fiere, luoghi di proposta, dibattito, offerta espositiva e di scambio innanzitutto culturale e formativo, prima ancora che commerciale”.

Fieragricola 2024 ospiterà gli stand del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste e di Casa Veneto di Regione Veneto. “Il governo ha messo l’agricoltura al centro dell’agenda politica con l’obiettivo di migliorare il dialogo all’interno delle filiere, creare maggiore valore aggiunto e distribuirlo con maggiore equità – ha detto in conferenza stampa – il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra – Abbiamo innalzato a 6 miliardi di euro nel fondo del Pnrr le risorse per i contratti di filiera e pochi mesi fa abbiamo approvato con il passaggio in Parlamento della sperimentazione delle Tea in campo. Serve una visione e stiamo cercando di creare un piano strategico nazionale agricolo”. La zootecnia, con tre padiglioni, si conferma regina della manifestazione, fra spinte tecnologiche come la robotica e valorizzazione dei reflui nella duplice direzione della fertilizzazione organica e della produzione energetica di biogas e biometano, in ottica di circolarità dell’agricoltura. Confermati i grandi concorsi zootecnici e riflettori accessi anche sulla didattica, grazie alla collaborazione fra Aia (Associazione italiana allevatori) e Anafibj (Associazione nazionale allevatori razza frisona italiana, bruna e jersey) e gli istituti tecnici agrari italiani.

Non poteva mancare un focus su innovazione e digitale al padiglione 11 con il Fieragricola Tech, dedicato all’agricoltura digitale, ai sistemi per l’irrigazione smart, alle energie rinnovabili, agli strumenti di biosolutions per la protezione del suolo in ottica rigenerativa.