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A San Valentino addio alle frasi dei Baci Perugina: al loro posto i disegni

A San Valentino addio alle frasi dei Baci Perugina: al loro posto i disegniMilano, 17 gen. (askanews) – Per San Valentino i Baci Perugina dicono addio alle storiche frasi d’amore che per 102 anni hanno accompagnato lo storico cioccolatino inventato da Luisa Spagnoli. Al loro posto, per questa edizione, ci saranno i disegni pop dall’illustratore Antonio Colomboni. Ventitrè cartigli differenti che non contengono alcuna frase e lasciano all’immaginazione di ciascuno l’interpretazione di simboli che parlano di sentimenti ed emozioni, di amore per sè stessi, per l’altro, per la vita.

Così dalla matita di Colomboni è nato un piccolo cactus che si innaffia da solo, un cannocchiale che scorge stelle e pianeti con gli occhi innamorati, due gatti che intrecciano le code dando vita ad un cuore, un gesto affettuoso tra sole e luna. “Ho scelto un concetto universale dell’amore, un sentimento che va oltre un rapporto di coppia e si estende dai familiari agli amici fino ai propri animali domestici – dichiara l’illustratore – Lavorare a questo progetto per me è stato come entrare nella storia: da sempre Baci ha infatti veicolato le emozioni attraverso le frasi dei suoi cartigli, e poter inserire al loro posto i miei disegni mi fa sentire parte della rivoluzione. Disegni che in maniera esplosiva e colorata compongono le confezioni dei Baci”. Già perchè la novità pensata dal marketing per innovare uno storico cioccolatino, che con le immagini riesce a superare barriere come la lingua e la cultura e a far parlare ancora di sè, riguarda anche il packaging. Le confezioni della edizione San Valentino 2024 sono iper-colorate con disegni anche sull’incarto argentato che riprendono in maniera stilizzata elementi chiave come le stelle, che richiamano l’incarto, ma anche la bocca che dà il senso del bacio, i fiori e le lettere romantiche che spesso accompagnano i cioccolatini.

“Coltiviamo la nostra esperienza non solo per dare un cioccolatino di alta qualità ma anche per lanciare dei messaggi positivi e di amore con l’intento di essere d’ispirazione per tutti – commenta Chiara Richiedei, marketing manager Baci Perugina – L’arte pop ed estremamente comunicativa di Antonio Colomboni è un esempio di come questo è possibile; siamo felici, in questo San Valentino, di aver dato una sferzata di colore che rappresenta davvero l’amore universale e la gioia di vivere tutte le emozioni”.

Caffetterie 12oz: 12,2 mln fatturato 2023, 1,2 mln per nuove aperture 2024

Caffetterie 12oz: 12,2 mln fatturato 2023, 1,2 mln per nuove aperture 2024Milano, 16 gen. (askanews) – 12oz, il format di caffetterie con servizio rapido di bevande coffee&milk based, archivia il 2023 con un volume d’affari di circa 12,2 milioni di euro, in crescita del 34% sul 2022. Con quasi 30 locali, distribuiti tra le principali città italiane e due di recente apertura ad Atene, la rete di caffetterie ha in programma per il 2024 un investimento di 1,2 milioni di euro per realizzare nuovi obiettivi, tra cui l’apertura di nuovi punti vendita diretti nell’anno appena iniziato. Un programma che prosegue la strategia di crescita a livello nazionale, sostenuta dal socio di capitali JDE, secondo torrefattore al mondo e parte del colosso internazionale Jab holding company. La multinazionale olandese ha investito nel progetto nel 2018 fondando una joint venture in cui detiene il 51% delle quote.

Il 2023 chiude quindi con tassi di crescita in linea con i progetti di sviluppo del business. “È stato un anno in cui siamo riusciti a mettere a segno diversi obiettivi – commenta il fondatore e Ceo David Nathaniel – Siamo impegnati a ottimizzare la rete dei locali già aperti per rafforzarla nel 2024 con nuove aperture strategiche, sia dirette, sia in franchising, canale determinante e di primario interesse per lo sviluppo di 12oz in Italia come a livello internazionale. I risultati di vendita del 2023 ci consentono di concentrarci sempre più sulla crescita della rete e riprendere i nostri piani di espansione”. Il 2023 si è concluso con l’inaugurazione di un nuovo punto vendita a gestione diretta, in collaborazione con Grandi Stazioni. Lo store è situato fronte binari 2 e 3 a Venezia Santa Lucia, una delle stazioni ferroviarie con il più alto numero di viaggiatori. Lo sviluppo diretto della rete dunque continuerà, affiancato sempre più dal canale di affiliazione, che diventa ora strategico per l’ulteriore crescita, potendo proporre ai potenziali partner i numeri ormai consolidati dei locali aperti in gestione diretta dal 2015 ad oggi.

Oltre alla ricerca di partner multi-unit e multi-brand, 12oz propone il format anche per nuovi imprenditori alla ricerca di investimenti accessibili. Strategica in questa direzione anche l’adesione alle principali associazioni italiane del franchising. “Dopo la recente partecipazione al Salone del Franchising di Milano, che ha destato l’interesse di numerosi visitatori – spiega il Business Development Director Fabrizio Frombola – sono stati siglati nuovi accordi di affiliazione e sono in corso diverse trattative per nuove aperture nella principali città italiane”.

Caputo: non dobbiamo convivere con la Psa, dobbiamo eradicarla

Caputo: non dobbiamo convivere con la Psa, dobbiamo eradicarlaRoma, 16 gen. (askanews) – “Noi non dobbiamo convivere con il virus della Psa, dobbiamo eradicarlo. Nessuno cerchi di non assumersi le proprie responsabilità: la struttura commissariale ha dato indicazioni precise, ma ciascuno deve fare la propria parte”. Lo ha detto il Commissario straordinario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, in audizione davanti alla Commissione Agricoltura in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della Peste suina africana (Psa) in Italia. Caputo ha ribadito che “è necessario ridurre il numero dei cinghiali”.

Nel corso dell’audizione il commissario ha nuovamente sottolineato come, nella lotta alla Psa e nel contenimento dei cinghiali, “l’azione del mondo venatorio con una preparazione adeguata sia fondmentale e su questo c’è stata una risposta interessante. Mi sto impegnando – ha detto a valoriszzare questo sistema di bioregolazione in modo che possa intervenire sempre di più”. La figura del cacciatore come bioregolatore sarebbe, quindi, di grande importanza nel tenere sotto controlla la Psa: “piuttosto che andare verso una politica di divieti – ha detto Caputo – stiamo formando i cacciatori con le nozioni di base su questa malattia: è un corso che dura solo 4 ore. D’altra parte, è noto che ormai tutti i paesi europei, non solo l’Italia, dovranno applicare misure di bioregolazione”. Importante anche la risposta delle varie Regioni rispetto alle azioni da intraprendere per eradicare la malattia: “le Regioni con sensibilità univoca hanno tutte risposto – ha continuato il commissario straordinario – c’è stata una estrema attenzione perchè si è capito che la Psa è una malattia da combattere tutti insieme. Noi vogliamo che per una malattia così importante le Regioni possano muoversi con speditezza e in autonomia. Stiamo facendo nascere dei gruppi operativi territoriali e vogliamo portarli all’ordinarità insieme ai bioregolatori”. Sulla Psa, ha concluso, “non è stato proclamato lo stato di emergenza nazionale e quindi ci muoviamo con una intelligente sinergia con tutte le Regioni”.

Al via L’Origine sei tu, progetto sull’olio Evo di Fratelli Carli

Al via L’Origine sei tu, progetto sull’olio Evo di Fratelli CarliRoma, 16 gen. (askanews) – Un progetto esperienziale in 18 tappe dedicata alla scoperta del mondo dell’olio extra vergine di oliva. A lanciarlo è Fratelli Carli, l’azienda di Imperia che dal 1911 produce e vende direttamente al consumatore. Il Progetto si chiama “L’Origine sei tu” e si svolgerà in 18 tappe da gennaio ad aprile all’interno degli Empori Carli nelle più importanti città del Nord Italia.

L’esperienza sensoriale, su prenotazione e a pagamento, permette di capire come nasce un olio extra vergine di qualità, cosa sono le cultivar, cosa si intende per blending e tutto quello che il consumatore dovrebbe sapere sull’olio Evo. Alla fine della sessione, ciascun partecipante potrà comporre il “suo” olio e riceverlo in una bottiglietta personalizzata per l’occasione. A guidare i partecipanti in questa esperienza immersiva sarà Gino De Andreis, Responsabile Controllo e Qualità Fratelli Carli, assaggiatore professionista, Capo Panel Federolio 1, selezionatore della migliore materia prima nei luoghi di origine e creatore di blend.

Confagri Toscana: crisi Mar Rosso, rischia export vino e frutta

Confagri Toscana: crisi Mar Rosso, rischia export vino e fruttaRoma, 16 gen. (askanews) – “La crisi nel canale di Suez è preoccupante anche per l’agricoltura toscana”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, commentando le conseguenze economiche del conflitto aperto dagli Houthi.

“Alcuni dei nostri prodotti di frutticoltura destinati all’export passano da Suez – dice Neri – e hanno una conservazione lunga ma non lunghissima. Ora i mercantili devono fare il periplo dell’Africa per evitare possibili assalti, raddoppiando i tempi di consegna. Certi prodotti però non possono stare su una nave per più di venti giorni”. “Anche l’export del vino ne risente – conclude Neri – perché l’aumento del costo dei noli dei container incide sul prezzo finale. E teniamo conto che erano già aumentati negli ultimi anni. Il rischio concreto è che l’aumento dei prezzi, a partire da quelli delle materie prime, inneschi una tendenza inflazionistica ancora più forte di quella attuale”.

Caputo: Psa in prodotti contrabbando da Cina, indagini in corso

Caputo: Psa in prodotti contrabbando da Cina, indagini in corsoRoma, 16 gen. (askanews) – “Abbiamo ragionevoli sospetti che arrivino in Italia dalla Cina prodotti falsamente etichettati e infettati con la Psa. Su questo abbiamo già completato accertamenti e abbiamo anche evidenze scientifiche”. Lo ha detto il Commissario straordinario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, in audizione davanti alla Commissione Agricoltura in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della Peste suina africana (Psa) in Italia.

Caputo ha quindi spiegato che si tratta di “prodotti cinesi di contrabbando falsamente etichettati, barrette dichiarate come vegetali ma che contengono carne suina e positive alla Psa. Non sono prodotti che provengono dall’importazione legale del mercato cinese”, ha aggiunto. Il riferimento è relativo a una indagine in corso su snack cinesi falsamente etichettati come vegetariani ma contenenti carne di pollo e di maiale, risultati positivi alla Peste suina africana. “C’è una indagine in corso – ha confermato Caputo – Stiamo puntando su mercati e negozi etnici dove potrebbero trovarsi questi prodotti che non entrano nel circuito legale. Un abbandono di una di queste barrette nell’ambiente potrebbe portare a un contagio ad esempio tra i cinghiali. Non ci sono assolutamente rischi per l’uomo – ha voluto ribadire il Commissario straordinario – ma scarti e rifiuti o l’abbandono incontrollato di questi prodotti, vista la grande presenza di cinghiali sul territorio, rappresentano un fattore di rischio, perché basta un minimo contatto con questi residui alimentari perché il cinghiale, di cui c’è grande abbondanza, si infetti”.

“Questo – ha aggiunto – spiega perchè la Psa la troviamo in Piemonte, poi a Reggio Calabria e poi a Roma. Sulla questione noi andremo avanti e abbiamo già attivato le autorità competenti: è partito il rilevamento sui prodotti falsamente etichettati e proseguiremo”.

Psa, 25 nuovi casi tra Liguria e Piemonte. Primo nell’astigiano

Psa, 25 nuovi casi tra Liguria e Piemonte. Primo nell’astigianoRoma, 16 gen. (askanews) – 25 nuovi casi di peste suina africana sono stati riscontrati tra Liguria e Piemonte e si è registrato anche il primo caso nell’astigiano, a Mombaruzzo. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, al 14 gennaio le positività erano 1.207, venticinque in più rispetto all’aggiornamento precedente, per quindici casi segnalati in Liguria dove il totale cresce a 638; per nove in Piemonte dove i casi identificati salgono a 568.

I quindici nuovi casi liguri sono stati rilevati in provincia di Genova: uno ad Arenzano (cinque casi da inizio emergenza) tre a Borzonasca (ventisette), uno a Davagna (tredici), uno a Fontanigorda (ventitre), cinque a Genova (settantadue), uno a Montebruno (nove), uno a Montoggio (ventuno), uno a Rezzoaglio (quattro), uno a Rovegno (quarantacinque). I nove nuovi casi piemontesi sono stati accertati: uno per la prima volta in provincia di Asti a Mombaruzzo (primo caso nel Comune); otto in provincia di Alessandria: uno ad Albera Ligure (quattro), due a Castellania (tre), uno a Francavilla Bisio (otto), due a Rocchetta Ligure (tre), uno a Sant’Agata Fossili (nove), uno a Stazzano (sei).

Con il caso astigiano di Mombaruzzo salgono a 128 i Comuni in cui è stata osservata almeno una positività alla Peste Suina Africana.

Crisi agrumicola, Sicilia rilancia campagna arance piccola taglia

Crisi agrumicola, Sicilia rilancia campagna arance piccola tagliaRoma, 16 gen. (askanews) – Una campagna social per promuovere e valorizzare le arance di piccola taglia, simbolo dell’agrumicoltura siciliana colpita dalla siccità. A rilanciare il claim “Per piccina che tu sia” è il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia. La campagna, originariamente lanciata durante la stagione agrumicola 2020/2021, si ripresenta con l’obiettivo di diventare virale a livello nazionale e regionale, sottolineando l’importanza di sostenere le arance di piccola pezzatura.

“La crisi idrica sta colpendo duramente il nostro territorio. La mancanza di piogge, unita al deficit idrico accumulato, sta generando una crisi senza precedenti per gli agricoltori, influenzando in particolare la produzione di agrumi di piccola taglia nell’ultima campagna”, spiega in una nota la presidente Federica Argentati. Nei primi quattro mesi del 2023 si segna complessivamente un deficit di precipitazioni rispetto all’ultimo decennio di circa 150 millimetri, che si aggiunge al deficit di quasi 600 millimetri accumulato lo scorso anno; e negli ultimi mesi la situazione è notevolmente peggiorata e si è aggravata ulteriormente. “Nel corso della scorsa campagna agrumicola – prosegue Argentati – l’Italia si è posizionata come il 12esimo esportatore mondiale di agrumi, con una quantità esportata pari a 209.980 kg e un’importazione di 381.068 kg. Tuttavia, il confronto con altri Paesi, in particolare la Spagna, mette in luce l’importanza per il settore di mantenere una posizione contrattuale robusta, soprattutto in un contesto caratterizzato da cambiamenti climatici e instabilità di mercato”.

Il Distretto Agrumi è impegnato sull’uso consapevole delle risorse idriche con progetti specifici che hanno coinvolto vari imprenditori della filiera associata, e con i progetti ACQUA 1 e 2 e CLIMA, ha realizzato azioni di monitoraggio nella filiera e installato stazioni meteo e sensori presso aziende associate, sollevando al contempo le problematiche connesse alla questione irrigua. “Ricordo anche, – aggiunge Argentati – che il Distretto sostiene da sempre l’utilizzo delle spremiagrumi automatiche quale strumento molto efficace per l’educazione alimentare nelle scuole e in generale il consumo di arance siciliane in punti ad alto calpestio in cui proprio le arance di piccolo calibro possono essere valorizzate al meglio”.

Cereali, in primi 10 mesi 2023 import +6,2% in quantità

Cereali, in primi 10 mesi 2023 import +6,2% in quantitàRoma, 16 gen. (askanews) – Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi dieci mesi del 2023 sono aumentate di 1,1 milioni di tonnellate nelle quantità (+6,2%) e di 169,4 milioni di euro nei valori (+2,2%) rispetto allo stesso periodo 2022. Per quanto riguarda le esportazioni dall’Italia, invece, nei nei primi dieci mesi del 2023 sono risultate in calo nelle quantità di 300.000 tonnellate (-7,4%), ed in aumento nei valori di 187,9 milioni di euro (+4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono i dati forniti da Anacer, l’Associazione nazionale cerealisti.

Nel dettaglio, le importazioni complessive dei cereali in granella passano da 11,9 a circa 13 milioni di tonnellate, con un aumento di 1.057.000 tonnellate (+9%), pari a +94,6 milioni di controvalore in euro (+2,3%). L’aumento dei quantitativi importati si deve in particolare agli arrivi dall’estero di frumento, sia grano tenero (+503.000 t) che grano duro (+1.219.000 t); si riduce invece l’import di granturco di 549.000 t, di orzo (-19.000 t), di avena (-12.400 t) e di altri cereali minori (-85.000 t tra sorgo, triticale, segale, ecc.). Le importazioni di farine proteiche risultano in calo sia nelle quantità (-19.000 t, pari a -0,9%), sia nei valori (-2,2 milioni di euro, -0,3%), mentre l’import di semi oleosi aumenta nelle quantità (+176.000 t, pari a +7,9%), ma con valori in diminuzione del 3,6% (-52,1 milioni di euro). L’import di riso diminuisce di 79.000 t (-23%) considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture di riso.

Per quanto riguarda le esportazioni si sono ridotte in particolare le vendite all’estero di pasta alimentare (-54.000 tonnellate nelle quantità e +89,1 milioni di euro nei valori), dei cereali in granella (-179.000 t) e dei prodotti trasformati (-99.000 t nelle quantità e +23,4 milioni di euro nei valori). Aumentano invece le vendite all’estero di farina di grano tenero (+6.800 t, pari a +9,1 mio/euro), semola di grano duro (+11.300 t) e riso (+10.700 t, pari a +137,8 mio/euro) considerato nel complesso tra lavorato, semigreggio e rotture di riso.

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi dieci mesi del 2023 un esborso di valuta pari a 8.063,8 milioni di Euro (7.894,3 nel 2022) ed introiti per 4.885,5 milioni di Euro (4.697,6 nel 2022). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -3.178,3 milioni di euro, contro -3.196,7 milioni di Euro nel 2022.

Il 20/01 a Pollenzo con Cia e Unionbirrai Stati generali birra

Il 20/01 a Pollenzo con Cia e Unionbirrai Stati generali birraRoma, 16 gen. (askanews) – Arrivano gli Stati Generali della Birra. Sabato 20 gennaio si terrà il primo evento promosso da Cia-Agricoltori Italiani, in collaborazione con Unionbirrai, per avviare il percorso programmatico dedicato alla filiera della birra Made in Italy insieme a tutti i protagonisti. L’appuntamento è all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo.

Nel corso dell’evento si svolgerà una tavola rotonda con i rappresentanti istituzionali e della filiera. Nel dettaglio, interverranno tra gli altri Vittorio Ferraris (Unionbirrai), Alfredo Pratolongo (Assobirra), Teo Musso (Consorzio Birra Italiana), Claudio Conterno (Consorzio Birra Origine Piemonte), Stefano Fancelli (Luppolo Made in Italy), Fabio Giangiacomi (Consorzio Italiano Produttori dell’Orzo e della Birra), Katya Carbone (CREA), Monica Ciaburro (segretaria Commissione Agricoltura). Parteciperanno anche Marco Protopapa (assessore Agricoltura Regione Piemonte), Cristiano Fini (presidente nazionale Cia) e Patrizio Giacomo La Pietra (sottosegretario Masaf). Al centro dei lavori la tassazione del prodotto birra, tema di forte attualità, le politiche agricole di supporto alla produzione delle materie prime nazionali e la crescita del movimento dei birrifici artigianali e agricoli, la nuova eccellenza del Made in Italy birrario.