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Lollobrigida: per pericoltura 18 mln e possibili altri interventi

Lollobrigida: per pericoltura 18 mln e possibili altri interventiRoma, 10 gen. (askanews) – “Non intendiamo rinunciare alle pere, sia nel consumo sia nella produzione. L’Italia è primo produttore in Europa e terzo nel mondo ma le imprese hanno dovuto affrontare numerose criticità e noi siamo intervenuti con 10 milioni di stanziamento straordinario con decreto ministeriale del 13 novembre e altri 8 con decreto a dicembre”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a una interrogazione sulle misure a sostegno del settore della pericoltura.

Lollobrigida ha anche annunciato che, per il settore, potrebbero arrivare altre risorse: “il Fondo Emergenze in agricoltura e pesca, istituito con la legge di Bilancio per il 2024, che ha una dotazione complessiva di 300 milioni di euro, ci permetterà, se necessario, di effettuare ulteriori interventi di sostegno al settore della pericoltura. Con questo fondo, infatti – ha spiegato – potremmo affrontare le emergenze vecchie e nuove e quella della pera è ben presente”. Lollobrigida ha voluto precisare che tutti questi interventi devono però essere “innestati in un quadro di più ampia portata, per questo è stato istituito un tavolo ministeriale apposito. E’ necessario – ha aggiunto – promuovere la qualità del prodotto anche con iniziative specifiche di carattere fieristico e commerciale. Ad esempio, grazie alla collaborazione con il ministero degli Esteri abbiano lavorato per sbloccare le esportazioni delle pere in un mercato importante come quello cinese”.

Lollobrigida: su farine insetti garantiamo massima trasparenza

Lollobrigida: su farine insetti garantiamo massima trasparenzaRoma, 10 gen. (askanews) – Sulle farine a base di insetti “vogliamo garantire la massima trasparenza” e “abbiamo voluto garantire la possibilità degli italiani di scegliere se usare qualcosa che l’Europa ha autorizzato e che noi non dobbiamo neanche autorizzare di conseguenza”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a una interrogazione sulle iniziative a tutela della salute pubblica e del diritto all’informazione a seguito dell’autorizzazione da parte della Commissione europea della commercializzazione dei prodotti contenenti farine di insetti.

Il ministro ha ricordato che il Governo Meloni ha adottato 4 decreti nel marzo 2023 “e la Ue non ha potuto obiettare nulla sulla nostra volontà di garantire l’informazione per i cittadini. Le confezioni contenenti farina di insetti devono avere una etichetta chiara e ben visibile che ne indichi il contenuto, co il nome scientifico dell’insetto e la traduzione in italiano, con la quantità e con l’indicazione del paese di origine dell’insetto”. “Ancora, per evitare commistioni con altri alimenti ne prevediamo la vendita in comparti separati e segnalati con apposita cartellonistica a salvaguardia del consumatori, che deveono essere messi sempre in condizione di scegliere. Gli insetti sono presenti in altre alimentazioni ma non nella nostra – ha concluso il ministro – e non ritengo mettano in pericolo il nostro modello alimentare e per questo non intendiamo vietarli come abbiamo invece fatto con altri prodotti come la carne coltivata, che invece mettono in discussione la nostra cultura alimentare”.

Da Iridesense il sensore LiDAR che misura da remoto umidità suolo

Da Iridesense il sensore LiDAR che misura da remoto umidità suoloRoma, 10 gen. (askanews) – Arriva da Iridesense il primo sensore 3D multispettrale LiDAR (Light Detection and Ranging) in grado di analizzare la salute delle piante e i livelli di umidità del suolo da remoto in tempo reale. L’applicazione è stata presentata al Ces 2024 e contribuirà a migliorare i rendimenti delle colture e la gestione delle risorse ottimizzando l’irrigazione, il consumo di acqua e pesticidi.

Il Lidar di Iridesense è il primo sensore che funzionerà da remoto, consentendo l’utilizzo all’aperto in tutti i tipi di condizioni atmosferiche o di illuminazione. Le sue immagini 3D permetteranno inoltre di monitorare la crescita delle piante. A lungo termine, consentirà di risparmiare milioni di litri di acqua e pesticidi ogni anno negli Stati Uniti, migliorando la distribuzione dell’acqua e fornendo agli agricoltori i mezzi per monitorare e guidare le loro operazioni in modo obiettivo. In collaborazione con GeoCue, uno dei principali attori statunitensi nella mappatura Lidar 3D, Iridesense implementerà presto questa tecnologia in Brasile, dove i sensori verranno utilizzati per monitorare la salute delle piantagioni. Il dispositivo identificherà le piante morte o deboli, consentendo agli agricoltori di sostituirle il più rapidamente possibile.

Questo dispositivo potrebbe anche eliminare i metodi manuali utilizzati per misurare il contenuto di umidità di una spedizione, ad esempio una spedizione di grano o mais. Questo, di solito, comporta il prelievo di un campione del carico o della vegetazione e l’analisi della differenza di peso prima e dopo l’inserimento nel forno, per stimare la quantità di acqua persa. Gli sprechi implicati in questo metodo e la sua incapacità di generare risultati completi ne limitano la praticità.

Sasso (Lega): pane Altamura sia patrimonio Unesco

Sasso (Lega): pane Altamura sia patrimonio UnescoRoma, 10 gen. (askanews) – Oggi i deputati delle commissioni riunite Agricoltura e Cultura hanno votato favorevolmente la risoluzione con cui si impegna il Governo italiano a avviare formalmente le procedure per il riconoscimento del pane di Altamura Dop nell’inventario e nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale.

Lo annuncia in una nota il deputato Rossano Sasso, capogruppo Lega in Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati e primo firmatario della risoluzione. “Sono orgoglioso del fatto che il Parlamento italiano abbia riconosciuto l’importanza di questa icona identitaria della tradizione gastronomica italiana – commenta in una nota l’esponente leghista – frutto del lavoro centenario nato dalle mani di donne e uomini che hanno prodotto il pane più buono del mondo. Gli elementi e i siti riconosciuti dall’Unesco, per la loro unicità sono punti di eccellenza ed elementi fondanti della rappresentazione del nostro Paese a livello internazionale e noi della Lega pensiamo che il pane di Altamura meriti tutto questo. Siamo vicini ad un risultato storico non solo per Altamura ma per l’intero Paese”.

Spagna, Cabrito de Extremadura prima carne di capra a marchio Igp

Spagna, Cabrito de Extremadura prima carne di capra a marchio IgpRoma, 10 gen. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato l’iscrizione nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) del capretto dell’Estremadura, che diventa la prima carne di razza capra spagnola ad ottenere questo riconoscimento. Con questa nuova registrazione, la Spagna conta ora 43 prodotti agroalimentari IGP. Il riconoscimento riguarda le categorie del capretto da latte dell’Estremadura e del capretto dell’Estremadura.

In Estremadura si praticano l’allevamento, la trasformazione, la commercializzazione ed il consumo della capra fin dall’antichità. A causa della razza, delle condizioni condizioni topografiche e climatiche e dell’alimentazione degli animali, il latte di questi animali presenta caratteristiche particolari che differenziano il latte prodotto altrove e questo viene trasferito alla carne dei capretti, che ha un livello moderato di infiltrazioni di grasso e una consistenza piacevole.

Insalata dell’orto, in 2023 azienda supera 50 mln di fatturato

Insalata dell’orto, in 2023 azienda supera 50 mln di fatturatoRoma, 10 gen. (askanews) – Fatturato oltre i 50 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra, per l’azienda veneta L’Insalata dell’Orto, specializzata nella produzione, nel confezionamento e nella commercializzazione di ortaggi a foglia di I e IV Gamma, oltre che maggiore produttore europeo di fiori eduli.

E, sul fronte degli investimenti, il 2024 si aprirà con i lavori di ampliamento: nel quartier generale di Mira (Venezia) saranno realizzate nuove celle per lo stoccaggio della materia prima e nuove aree di movimentazione del prodotto finito. “Entro la fine dell’anno, poi, l’impianto fotovoltaico sarà potenziato con ulteriori 300 Kw installati sulle coperture delle nuove aree – spiega in una nota Sara Menin, product development manager de L’Insalata dell’Orto – Un ulteriore investimento sull’energia green, perché la sostenibilità resta sempre al centro della nostra filosofia produttiva”.

Cambio al vertice di Valfrutta Fresco, Enrico Bucchi nuovo Dg

Cambio al vertice di Valfrutta Fresco, Enrico Bucchi nuovo DgRoma, 10 gen. (askanews) – Enrico Bucchi è il nuovo direttore generale di Valfrutta Fresco: già direttore commerciale dell’azienda, Bucchi raccoglie il testimone da Stefano Soli che ha ricoperto questo ruolo dal 2017, mantenendolo fino al raggiungimento dell’età della pensione. Un cambio al vertice nel segno della continuità: pianificato da tempo e voluto dalla proprietà, l’avvicendamento è stato preceduto da un lungo periodo di lavoro in sinergia e condivisione di strategie fra i due dirigenti.

Il presidente di Valfrutta Fresco, Raffaele Drei, commenta in una nota: “con questo passaggio di consegne affidiamo al nuovo Direttore un’azienda solida e in crescita, che ha superato recentemente i 21 milioni di euro di fatturato. Nel corso degli ultimi anni Valfrutta Fresco si è affermato come uno dei marchi principali del mondo del fresco, consolidando la propria presenza nella Distribuzione moderna e nei canali tradizionali, emergendo per dinamicità e capacità di innovazione, nonostante le difficoltà ben note del settore ortofrutticolo”. “Oggi raccolgo un’eredità importante – ha commentato il nuovo direttore generale – nel corso dell’ultimo anno io e Stefano Soli abbiamo lavorato fianco a fianco con un obiettivo chiaro: proseguire, nel segno della continuità, il percorso di valorizzazione del marchio Valfrutta Fresco e delle produzioni dei soci agricoltori”.

Sardegna prima regione per impatto economico carni fresche Igp

Sardegna prima regione per impatto economico carni fresche IgpRoma, 10 gen. (askanews) – La Sardegna è la prima regione in Italia dove le carni fresche a marchio Igp hanno un impatto economico maggiore rispetto al resto d’Italia. Per l’isola per il 2022 è quantificato infatti in 38 milioni di euro, seguita dalla Toscana con 20 milioni. L’agnello di Sardegna Igp è inoltre la seconda carne fresca in Italia a marchio per produzione certificata. In Italia ci sono in tutto 6 le carni fresche certificate con un valore alla produzione totale di 103 milioni di euro nel 2022. È quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea Qualivita 2023 pubblicato a dicembre.

Un impatto economico ottenuto grazie alla grande rete di produttori e produttrici (le donne rappresentano il 25% degli oltre 5mila consorziati, con il 15% di under 35) che fanno capo al Consorzio di tutela che ha sede a Macomer. Nel 2022 sono state infatti prodotte e immesse nel mercato 4478 tonnellate di carni certificate di Agnello di Sardegna Igp per un totale di 38 milioni di euro di valore alla produzione (+ 8,3% in più rispetto al 2021), 61 milioni di euro di valore al consumo (+ 3,1% rispetto al 2021) e 12 milioni di euro di valore all’export (+5,5% rispetto al 2021). A livello nazionale è la seconda carne in Italia dopo il Vitellone bianco dell’Appennino centrale Igp, ed è seguita dall’Abbacchio romano Igp che si attesta a 862 tonnellate prodotte nel 2022 per un valore alla produzione di 6,3 milioni di euro. L’altra Igp ovina in Italia, l’Agnello del Centro Italia Igp, con 675 tonnellate e 5 milioni di euro di valore alla produzione è al quarto posto.

L’agnello di Sardegna Igp ha contribuito nel 2022 a portare la Sardegna al 5 posto in Italia in quanto a valore economico dato dalla produzione di prodotti a marchio IGP e DOC attestato su 423 milioni di euro di impatto economico sull’isola, valore che nel 2022 è cresciuto del 22%. Cifre che territorialmente hanno portato Sassari e Nuoro ad avere rispettivamente il 16esimo e 17esimo posto nella top 20 delle province italiane. “Numeri che si commentano da soli e danno appunto la misura di quanto sia importante la nostra filiera certificata – commenta Battista Cualbu, presidente del Consorzio – I dati del 2022 saranno superati da quelli del 2023 anno in cui abbiamo investito numerose risorse in quanto a promozione. Risorse destinate a presentarci al meglio davanti a mercati internazionali per i quali abbiamo lavorato con ulteriori certificazioni, portando il prodotto in numerose fiere ed eventi”.

In Bahrein il primo ristorante all’estero di Vetrina Toscana

In Bahrein il primo ristorante all’estero di Vetrina ToscanaRoma, 10 gen. (askanews) – Si chiama “Sapori di Toscana”, si trova in Bahrein ed è il primo ristorante all’estero che entra a far parte della famiglia di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana, che promuove ristoranti e botteghe alimentari che utilizzano i prodotti del territorio. Il ristorante è stato recentemente inaugurato ed è ospitato al 34esimo piano del prestigioso Hotel Domain di Manama. La firma per il suo ingresso nel network avverrà domani, giovedì 11 gennaio, nel corso della missione che Toscana Promozione Turistica ha organizzato nella penisola arabica dall’8 al 12 gennaio.

“Vetrina Toscana – ha commentato l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – festeggia nel 2024 il 24esimo compleanno ed è l’emblema dell’enogastronomia toscana, della cultura legata alle tradizioni. L’affiliazione del primo ristorante toscano all’estero è un traguardo molto importante che auspico possa fare da apripista per altre attività operanti in tutto il mondo. Un modo per ampliare la propria rete anche fuori dai confini italiani e per promuovere territori e un modo di vivere unici”. La Toscana sarà presentata attraverso video, un incontro sul tema della valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche e con una cena tipica organizzata dalla chef e direttrice artistica della cucina Simona Girelli.

Sviluppo settore forestale, in Toscana arrivano 2 bandi da 10 mln

Sviluppo settore forestale, in Toscana arrivano 2 bandi da 10 mlnRoma, 10 gen. (askanews) – Sono in arrivo due bandi da 10 milioni complessivi per lo sviluppo del settore forestale in Toscana. Nell’ambito della nuova programmazione delle risorse comunitarie del Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027, la giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, ha approvato le disposizioni per l’apertura di un bando per il sostegno ad impianti di imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli e un bando per il sostegno agli investimenti produttivi forestali.

Con il sostegno ad impianti di imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli vengono concessi contributi a copertura dei costi sostenuti per realizzare, su superfici agricole, nuovi soprassuoli forestali (cioè la superficie del terreno) e di arboricoltura, e sistemi agroforestali, principalmente per incrementare la superficie forestale, e favorire l’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio atmosferico nei soprassuoli, nel suolo e nella biomassa legnosa utilizzabile anche a fini duraturi. La dotazione finanziaria è di 4,5 milioni di euro ed è indirizzata a proprietari, possessori, pubblici o privati e loro associazioni, nonché altri soggetti ed enti di diritto, pubblico o privato e loro associazioni, titolari della conduzione di superfici agricole.

“Con questo intervento – spiega in una nota il presidente Eugenio Giani – si intende perseguire gli impegni europei e internazionali sottoscritti dal Governo italiano in materia di conservazione della biodiversità e mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, e gli obiettivi dell’Unione fissati dal Green Deal e dalle Strategie Forestale e per la Biodiversità”.