Consorzi Agrari: in 2023 valore produzione +22%, Ebitda + 38%Roma, 24 apr. (askanews) – Il consiglio di amministrazione di Consorzi Agrari d’Italia (Cai) ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023, che si è chiuso con un utile netto pari a 5,4 milioni di euro, un EBITDA di 24 milioni di euro e un valore della produzione di 766 milioni di euro.
Il bilancio aggregato, che comprende anche le società controllate, evidenzia ricavi per 1.257 milioni e un EBITDA di 40,3 milioni di euro. “Cai è riuscita a mitigare l’impatto di un’annata difficile sotto il profilo climatico e uno scenario internazionale di grande instabilità dovuto alle tensioni geopolitiche e a un inasprimento delle condizioni di accesso al credito”, commenta Gianluca Lelli, amministratore delegato di CAI. “Questa è la dimostrazione che l’impegno costante volto a essere un riferimento per tutelare e rispondere ai bisogni degli agricoltori, unito alla presenza capillare sul territorio, hanno compensato la modesta domanda estera e le criticità dovute alla contrazione di produzione agricola”.
Origin Italia chiede tavolo attuazione su regolamento IgRoma, 24 apr. (askanews) – Un tavolo governativo per l’attuazione del nuovo Regolamento delle IG in Italia. È quanto chiede Origin Italia, l’associazione italiana consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta 79 Consorzi di tutela, una associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane.
All’indomani dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea del Testo Unico relativo alle Indicazioni Geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, Origin Italia si rivolge al Governo, e in particolare al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, affinché sia attivata una consultazione per attuare anche in Italia le disposizioni comunitarie che entreranno pienamente in vigore dal 13 maggio, quando il Regolamento sarà a regime e ogni Stato Membro dovrà adeguare al proprio ordinamento legislativo. “E’ fondamentale che il Ministero recepisca le priorità del mondo dei Consorzi di Tutela nel trasferire le direttive della Riforma nel nostro Paese dove il Sistema delle IG rappresenta una importante voce economica, oltre che sociale e rappresentativa del made in Italy”, chiede il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi.
“Come Origin Italia siamo impegnati da tempo sul fronte della sostenibilità, tra i principali aspetti della Riforma che i Consorzi dovranno affrontare; inoltre, grazie alla nostra rappresentatività, potremo offrire un contributo fattivo al Ministero affinché la Riforma ricada nel nostro Paese in maniera virtuosa, efficace e guardando allo sviluppo di un settore che potrà ancora crescere se le istituzioni sapranno accompagnarlo ascoltandone le necessità”. La Riforma sottolinea il ruolo centrale della Commissione Europea in materia di sviluppo economico del sistema IG, limitando il ruolo dell’EUIPO, inoltre rafforza la protezione delle IG anche online e sui nomi di dominio, nonché quando utilizzate come ingredienti, attraverso l’obbligo per i trasformatori di informare i gruppi di produttori riconosciuti quando utilizzano il nome registrato nei prodotti trasformati e la possibilità per gli Stati membri di rafforzare tale procedura, come già avviene in Italia.
Aumentata la protezione anche nel caso in cui vi siano prodotti che sfruttino indebitamente la reputazione delle IG, come nel caso del Prosek o dell’aceto balsamico e cipriota. Rafforzamento dei gruppi perseguito invece attraverso l’introduzione di numerosi poteri e responsabilità, lasciando però alla sussidiarietà degli Stati la definizione di alcune disposizioni, come quelle concernenti i contributi obbligatori per tutti gli operatori, anche se non aderenti. Infine, la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni sociali, ambientali, economiche e di benessere e salute degli animali, i cui relativi impegni da rispettare nella produzione saranno concordati dai Consorzi di Tutela ed evidenziati in un rapporto di sostenibilità.
Ok Comagri a proposta di legge su birra artigianaleRoma, 24 apr. (askanews) – Ok della Commissione agricoltura alla proposta di legge sulla birra artigianale. Lo annuncia il presidente della commissione Agricoltura, il deputato della Lega Mirco Carloni, spiegando in una nota: “siamo soddisfatti per l’approvazione in commissione della nostra Pdl per la promozione e la valorizzazione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale. Un passo importante per un prodotto tradizionale italiano, che merita di essere esaltato nella filiera della produzione birraia e nei metodi di lavorazione”.
Tra le priorità della legge, l’incentivazione della coltivazione e della qualità delle materie prime per la produzione di birra artigianale, il miglioramento delle competenze professionali, una maggiore cooperazione tra imprese, più informazione al consumatore e il miglioramento delle condizioni di produzione e commercializzazione di orzo e luppolo. “Ora avanti tutta con l’iter in Aula”, conclude Carloni.
Sequestrate 200 tonn. latte e prodotti caseari, Lollobrigida: beneRoma, 24 apr. (askanews) – Sono circa 200 le tonnellate di latte e di prodotti lattiero caseari che sono state sequestrate in alcune località delle Marche dall’Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del MASAF (ICQRF) e dal Comando Carabinieri NAS di Ancona.
Le attività di ricerca e sequestro hanno portato ad un totale di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari sequestrati, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti. Il valore complessivo è di circa 800mila euro. “Ringrazio il nostro Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari ICQRF per i controlli serrati portati avanti ogni giorno sul nostro territorio, a difesa dei produttori e delle persone che acquistano”, sottolinea in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“L’ICQRF, insieme ai NAS dei Carabinieri, ha contribuito a portare a segno un’importante operazione, nel solco dell’impegno contro ogni tipo di contraffazione e di inganno sui prodotti agroalimentari italiani. Qualità, benessere e sicurezza sono elementi di forza del Made in Italy”, ha concluso Lollobrigida. I controlli sono scattati a seguito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Pesaro a carico di 10 persone e 3 società, al fine di bloccare un complesso fenomeno di adulterazione e sofisticazione che serviva a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione. L’operazione ha impiegato complessivamente oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria, tra Carabinieri dei NAS e Ispettori dell’ICQRF.
Coldiretti: stop Ue a lavoro forzato, estendere divieto a alimentiRoma, 23 apr. (askanews) – Il divieto di accesso ai prodotti ottenuti dallo sfruttamento del lavoro forzato risponde alle richieste dell’83% degli italiani e “ora deve essere esteso a tutti gli alimenti in commercio nella Ue che non rispettano le stesse regole in fatto di tutela dell’ambiente e della sicurezza dei consumatori, affermando il principio di reciprocità”. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti in occasione del via libera finale del Parlamento europeo al nuovo regolamento Ue che vieta la vendita, l’importazione e l’esportazione di beni realizzati utilizzando quella che è una moderna forma di schiavitù e riguarda oltre 26 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui minori.
Dal concentrato di pomodoro cinese al riso indiano, dai gamberetti thailandesi ai peperoncini dal Messico o il riso dal Mali, fino ad arrivare alle castagne dal Perù, al pesce dalla Thailandia, dall’Indonesia e dalla Cina. Sono diversi i cibi che entrano nel nostro Paese su cui grava l’accusa di essere ottenuti dall’utilizzo del lavoro forzato, spiega la Confederazione agricola, e che finiscono magari per essere spacciati per italiani sfruttando il concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale.
Maria Laurenza nominata segretaria generale della Uila PescaRoma, 23 apr. (askanews) – Il Consiglio nazionale della Uila pesca, riunito oggi a Roma, ha eletto all’unanimità Maria Laurenza alla carica di Segretario generale dell’organizzazione guidata negli ultimi 10 anni da Enrica Mammucari, nominata nelle scorse settimane segretaria generale della Uila.
Laurenza ha iniziato giovanissima l’attività sindacale in Uila occupandosi per molti anni sia di industria alimentare sia di pesca, è stata responsabile delle politiche migratorie per poi entrare a far parte della segreteria della Uila Pesca nel 2021. Ringraziando il consiglio nazionale per la fiducia, Laurenza ha confermato la volontà di portare avanti il sindacato secondo le linee tracciate in questi anni da Mammucari, continuando a battersi per la tutela e il riconoscimento dei diritti dei pescatori a partire dalla Cisoa per la pesca, da una maggiore tutela della salute e sicurezza sulle imbarcazioni e per valorizzare ancor di più i pescatori come figure chiave per il Made in Italy in un contesto globalizzato e spesso penalizzante per la pesca italiana. Il consiglio ha approvato anche l’ingresso in segreteria di Massimiliano Sardone.
Coldiretti: dazi Ucraina, occasione persa per grano italianoRoma, 23 apr. (askanews) – Il via libera definitivo dal Parlamento europeo alla proroga fino a giugno 2025 della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall’Ucraina, rappresenta un’occasione persa per il grano italiano. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la proroga firmata oggi, sottolineando che sa da un lato sia prioritario sostenere l’Ucraina, dall’altro la mancata estensione al grano della clausola di salvaguardia come “freno di emergenza”, rischia di creare gravi distorsioni all’interno del mercato europeo dei cereali. Mercato già destabilizzato dall’invasione di prodotto russo e turco che ha fatto crollare i prezzi pagati agli agricoltori.
La misura non comprende infatti il grano tra i prodotti oggetto del meccanismo di salvaguardia automatico che consente la reintroduzione di contingenti tariffari quando l’import di alcune produzioni supera un certo limite. Né l’inserimento della semola cambia la situazione, visto che circa il 70% del grano tenero che entra in Europa proviene dall’Ucraina, ben 4,3 milioni di tonnellate per la campagna in corso, mentre l’import di semola di grano tenero è pari ad appena 45.000 tonnellate. Grazie anche alle agevolazioni, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, gli arrivi in Italia di grano tenero ucraino per il pane sono quadruplicati (+283%) nel 2023 rispetto al 2021 prima dell’inizio della guerra, arrivando a quota 470 milioni di chili.
Per sostenere la martoriata Ucraina senza danneggiare i produttori italiani ed europei, la Coldiretti ha proposto l’utilizzo dei magazzini europei per stoccare i cereali ucraini, evitando che entrino nel mercato comune e destinandoli, invece, ai Paesi che non hanno cibo a sufficienza per sfamare la popolazione, come i Paesi africani, che altrimenti vengono lasciati nelle mani della Cina, della Turchia e della Russia.
Confagri: ok Pe patto stabilità, ora accordo su bilanci nazionaliRoma, 23 apr. (askanews) – La direttiva per la nuova governance economica dell’Europa è stata approvata dal Parlamento europeo, a Strasburgo. Resta aperto un punto: che le Istituzioni europee riescano a trovare l’accordo sui conti pubblici. Un’intesa sul sostegno agli investimenti per la doppia transizione, energetica e digitale, ad esempio, risulta allo stato dei fatti impossibile, nonostante la perdita di competitività del sistema economico.
Confagricoltura guarda agli Stati Uniti dopo il recente viaggio del presidente Giansanti a Washington con il COPA-COGECA. Nel continente americano, il debito pubblico viaggia attorno al 6 percento, ma il tasso di crescita dell’economia è il più alto all’interno del G7. Grazie agli investimenti pubblici, oltre oceano, l’80 percento delle aree rurali ha una copertura digitale. Un miraggio in questo momento in Italia e in Europa. Inoltre, a partire dal 2017, è salita del 15 percento la produzione di energie rinnovabili nelle aziende agricole statunitensi. La regolamentazione della tassazione sulle agroenergie, che potrebbe fungere da volano per la transizione ecologica, resta, infatti, una priorità ribadita da Confagricoltura in audizione ieri alle Commissioni congiunte di Bilancio sul DEF.
Lollobrigida: restituiamo ai giovani i beni confiscati a malavitaRoma, 23 apr. (askanews) – “La trasformazione nel casertano dell’azienda agricola confiscata alla famiglia del camorrista Francesco Schiavone in istituto agrario e Centro culturale e di formazione è un passo significativo nel percorso di restituzione alla legalità e ai servizi socioculturali che il Governo Meloni, con le Forze dell’ordine, che ringrazio, e in sinergia con le amministrazioni locali e regionali, sta portando avanti nei territori” . Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, sull’annuncio dell’inaugurazione, il prossimo 2 maggio a Grazzanise, dell’istituto Agrario in quella che era l’azienda agricola della famiglia del neo-collaboratore di giustizia Francesco Sandokan Schiavone.
“La nascita di un luogo di studio laddove la mafia perpetrava i suoi interessi illegali è la dimostrazione di come si possa invertire la rotta e promuovere la cultura della legalità contro il sistema criminale della camorra e di tutte le mafie – ha detto Lollobrigida – La mafia teme l’istruzione e il messaggio più forte che possiamo dare è insegnare ai nostri ragazzi la cultura della legalità e dare loro uno sbocco concreto per evitare lo spopolamento delle zone interne e promuovere la cura e la manutenzione del territorio. Gli istituti agrari sono scuole di eccellenza e il mondo dell’agricoltura, sempre più innovativo e tecnologico, può offrire ai giovani grandi opportunità”, ha concluso il ministro.
Copa e Cogeca: proroga stop dazi Ucraina sfida per produttori UeRoma, 23 apr. (askanews) – Con 428 voti favorevoli, 131 contrari e 44 astensioni, l’Europarlamento ha approvato la proroga della sospensione dei dazi all’importazione e delle quote sui prodotti agricoli ucraini per un altro anno, fino al 5 giugno 2025, per sostenere il paese nel contesto della continua e brutale guerra di aggressione della Russia. Per il Copa e la Cogeca, sebbene questo accordo rappresenti un miglioramento, “resta una sfida per i produttori dell’UE e tutta l’attenzione deve ora concentrarsi sulla revisione dell’accordo tra Ucraina e UE che regolerà le nostre relazioni commerciali con l’Ucraina dopo il 6 giugno 2025. I produttori e i produttori dell’UE dovranno essere inclusi in questa discussione e le loro richieste dovranno ricevere una risposta in ordine per garantire un risultato equilibrato”.
Sebbene il compromesso estenda il periodo di riferimento, incorporando la seconda metà del 2021, e includa alcuni prodotti aggiuntivi come l’avena e le semole, infatti, “non riesce ad affrontare le preoccupazioni dei produttori europei” perché i volumi importati rimarranno significativi e continueranno a influenzare i mercati. Inoltre, non sono previste restrizioni per i cereali di grande impatto come il grano tenero e l’orzo. “La solidarietà con gli agricoltori ucraini resta essenziale – dicono il Copa e la Cogeca – e gli agricoltori e i produttori dell’UE restano pronti a fare la loro parte. Non si può dimenticare però che i volumi esportati in Europa rimangono consistenti e non saranno sostenibili a lungo termine, soprattutto perché gli standard di produzione e coltivazione in Ucraina rimangono inferiori a quelli dell’UE”.