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Bottura e Romito a top guida Gambero Rosso, seguono Beck e Crippa

Bottura e Romito a top guida Gambero Rosso, seguono Beck e CrippaRoma, 16 ott. (askanews) – Massimo Bottura e Niko Romito al vertice della guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso, con tre forchette e un punteggio di 96 centesimi. Seguiti a brevissima distanza da Heinz Beck ed Enrico Crippa. Dall’Olimpo delle 47 Tre forchette esce Gianfranco Vissani.

La guida Gambero, giunta alla sua 34esima edizione, recensisce 2.485 insegne, con 324 novità. Le sette new entry tra le Tre Forchette sono cinque al nord e solo due al Sud. Nel dettaglio, al Nord ottengono le Tre forchette Guido di Serralunga d’Alba, l’Antica Corona Reale di Cervere, Del Cambio di Torino, l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, l’Harry’s Piccolo di Trieste. Al Sud brillano invece Kresios di Telese Terme in Campania e il Pashà di Conversano in Puglia. Primeggia la Lombardia per numero e qualità di ristoranti segnalati, mentre in Piemonte aumentano le Tre Forchette, così come in Puglia.

Novità anche tra i Tre Gamberi, che premiano le migliori trattorie da nord a sud. In questa edizione della guida salgono a 36, con tre new entry: Trattoria Visconti dal 1932 di Ambivere (BG); Agra Mater di Colmurano (MC) e Buatta Cucina Popolare di Palermo. Tra le novità di spicco, i gamberetti verdi riservati a quelle insegne maggiormente impegnate in tema di sostenibilità, in ogni suo aspetto. Tra i Wine Bar premiati con le Tre Bottiglie, alle dieci insegne presenti in vetta alla classifica si aggiunge Innocenti Wines di Poggibonsi (SI) portando il totale a 11, mentre le Tre Cocotte dei bistrot, rimangono 7 insegne.

Ancora, 7 sono i locali premiati dai Tre Mappamondi, che si fermano nel centro Italia, senza ancora toccare il sud: due i nuovi ingressi, Ba restaurant di Milano e Kohaku di Roma. Due le birrerie eccellenti, Baladin Open Garden di Piozzo (CN) e Nidaba di Montebelluna (TV).

A Messina festival cultura agroalimentare slow dal 17 al 19/11

A Messina festival cultura agroalimentare slow dal 17 al 19/11Roma, 16 ott. (askanews) – Tre giorni di appuntamenti enogastronomici, tavole rotonde, forum e laboratori del gusto per promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo per un intero territorio. Messina, dal 17 al 19 novembre, sarà protagonista della prima edizione di Mangia e Cambia, la festa della cultura agroalimentare promossa da Messina Food Policy con il supporto di Slow Food Messina e Slow Food Italia. Nel Salone delle Bandiere del Palazzo Municipale saranno ospitati i delegati provenienti da tutta Italia per partecipare inoltre all’assemblea nazionale dei soci di Slow Food Italia.

Messina Food Policy è il tavolo per le politiche agroalimentari nato a settembre 2022 grazie all’impegno della Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina, Slow Food Sicilia, il Comune di Messina e la sua Città Metropolitana, la Camera di Commercio di Messina e la Fondazione Me.S.S.In.A. volto a sviluppare politiche a sostegno della transizione ecologica, riconoscendo nel cibo un elemento trasversale per il cambiamento, oltre che fondamentale, per promuovere un turismo sostenibile che guarda ai produttori come custodi dei territori. Mangia e Cambia sarà un evento diffuso che coinvolgerà diversi luoghi della città di Messina, un modo di “darsi concretamente da fare, fuori e dentro i nostri ristoranti, per promuovere una cultura agroalimentare più sostenibile, processi di salvaguardia della biodiversità, di contrasto al cambiamento climatico ed alle diseguaglianze sociali”, spiega Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina. “In particolare – aggiunge – in una città come Messina, che gode di un entroterra incredibilmente ricco e che guarda al mare come una risorsa, parlare di agroecologia significa anche parlare di sostenibilità della pesca, di pesca tradizionale e di valorizzazione del pescato locale”.

Durante l’evento sarà conferito il premio “Stretto Tra Due Mari”, istituito dal tavolo da Messina Food Policy e rivolto a persone, associazioni, istituzioni culturali o imprese che attraverso progetti, azioni e buone pratiche contribuiscono alla transizione ecologica, lavorando alla riduzione dell’impatto ambientale con progetti di green economy e eco-innovazione.

Giornata pane, Grande impero: produzione sostenibile e consumo responsabile

Giornata pane, Grande impero: produzione sostenibile e consumo responsabileMilano, 16 ott. (askanews) – Una produzione sostenibile che sposa un consumo responsabile. E’ il messaggio che Grande impero, azienda del settore della panificazione artigianale con cinque siti produttivi e 1.800 punti vendita, lancia in occasione della Giornata mondiale del pane che dal 2006 si celebra il 16 ottobre, in concomitanza della Giornata mondiale dell’alimentazione.

“In una giornata così importante, il nostro claim appare ancor più chiaro: ‘Semplicemente pane’. Nella nostra produzione artigianale, infatti, non usiamo né additivi chimici e per il 97% della nostra produzione non utilizziamo packaging. Questo fa di noi un’azienda artigianale sia nell’idea che nei processi”, afferma Antonella Rizzato, ceo di Grande Impero. L’azienda insieme all’associazione Meraki, mira a promuovere la cultura del “pane autentico” con una attenzione al consumo responsabile, all’inclusione, all’ambiente e alle pari opportunità. “Abbiamo creato l’associazione no profit ‘Meraki’ per perseguire l’obiettivo di tutelare la filiera del made in Italy e il pane artigianale, ma soprattutto per promuovere i corretti stili di vita e la sana alimentazione – spiega Rizzato – Grande Impero è un’azienda che informa e forma il consumatore a riutilizzare il pane e quindi a ridurre gli sprechi. Abbiamo realizzato e diffuso oltre 50 ricette da realizzare con il pane raffermo, raggiungendo oltre 100mila persone. Contiamo oltre 150.000 chili di pane distribuiti in beneficenza a circa 40 Onlus presenti sul territorio”. Alimentazione consapevole, quindi, ma anche rispetto dell’ambiente. “Grande Impero – ha concluso Rizzato – punta, per il 2024, ad una riduzione dell’80% dei consumi d’acqua. Già nel 2023, inoltre, abbiamo raggiunto il 100% del recupero e riciclo della plastica utilizzata per imballi e contenitori”.

Coreana Song Hye-jin prima donna campione Espresso Italiano

Coreana Song Hye-jin prima donna campione Espresso ItalianoRoma, 16 ott. (askanews) – Song Hye-Jin, coreana, è la prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion, il campionato che mette a confronto i migliori professionisti del mondo per decretarne il migliore. Song Hye-Jin si è aggiudicata il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani. La finale si è svolta domenica 15 ottobre a Milano all’interno di Host.

In gara si sono sfidati da sabato con le semifinali e domenica per le finali otto professionisti provenienti da diversi paesi del mondo per realizzare espressi e cappuccini perfetti. Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente gli italiani Andrea Nulli e Nico Bregolin. Song Hye-Jin è una giovane professionista proveniente dalla Corea dove lavora come barista e coffee trainer per la compagnia ‘Dmine Coffee Roasters’. All’interno dell’azienda è anche ambasciatrice dell’alta qualità dell’espresso italiano essendo anche docente dell’Accademia dell’azienda per la quale lavora, Accademia all’interno della quale si occupa di raccontare e promuovere la cultura del caffè e l’educazione al consumo di espresso di qualità. All’Espresso Italiano Champion di Host ha partecipato come rappresentante del team coreano.

Per l’edizione 2023 dell’Espresso Italiano Champion l’Istituto Espresso Italiano ha messo in palio per il vincitore una somma di 3.000 euro, una sorta di borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di IEI, in attività formative nei prossimi mesi.

Federbio: biologico essenziale per agroalimentare sostenibile

Federbio: biologico essenziale per agroalimentare sostenibileRoma, 16 ott. (askanews) – La transizione al biologico è essenziale per un agroalimentare sostenibile e per tutelare la qualità delle acqua. E proprio al tema “L’acqua è vita, l’acqua ci nutre” la FAO ha deciso di dedicare la Giornata mondiale dell’alimentazione 2023 che si celebra oggi. FederBio evidenzia quindi in una nota come l’agricoltura biologica, che non utilizza sostanze chimiche di sintesi, abbia un ruolo strategico nella tutela delle falde acquifere e degli ecosistemi acquatici, fonti idriche indispensabili per la vita sulla Terra e per la produzione di cibo sano.

Secondo il rapporto Ispra 2022 “I pesticidi nelle acque”, che analizza lo stato delle acque superficiali e sotterranee, risulta che in Italia è presente una forte concentrazione di pesticidi. Nei 1.837 punti di monitoraggio delle acque in superficie è stata trovata una concentrazione del 55,1%, mentre nei 2.551 punti delle acque sotterranee analizzati la presenza di pesticidi riscontrata è del 23,3%. Sono state individuate 183 sostanze diverse, rappresentate per la maggior parte da erbicidi. Secondo il rapporto Lampkin e Padel, che analizza gli impatti positivi che si otterrebbero al raggiungimento entro il 2030 del 25% di terreni agricoli biologici nell’Ue, evidenzia come grazie alla conversione al biologico si determinerebbe un notevole miglioramento della qualità dell’acqua e della biodiversità grazie alla riduzione del 90-95% dell’uso di pesticidi e fertilizzanti azotati.

“Il biologico è un metodo basato sull’incremento della fertilità del suolo e della biodiversità, elementi fondamentali per la produzione di alimenti sostenibili – commenta Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Inoltre, un suolo con un maggior contenuto di sostanza organica è in grado di trattenere maggiori quantitativi d’acqua, che poi viene rilasciata gradualmente durante i periodi di siccità purtroppo sempre più frequenti, contribuendo così a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, vogliamo sottolineare – conclude – l’importanza delle scelte del cibo che portiamo in tavola e sensibilizzare su come un’alimentazione a base di biologico contribuisca a proteggere la qualità di un bene vitale come l’acqua”.

Confagri Forlì-Cesena e Rimini: accelerare su sicurezza idraulica

Confagri Forlì-Cesena e Rimini: accelerare su sicurezza idraulicaRoma, 16 ott. (askanews) – “Manca un mese all’attivazione della piattaforma Sfinge per richiedere i ristori dei danni dell’alluvione e, fiduciosi che le risorse possano arrivare in fretta, le aziende agricole sanno bene che non si tornerà allo stato pre-alluvione: sia perché i danni subiti sono pesanti, sia perché il territorio è stato profondamente mutato. Il suo assetto non tornerà più quello di prima e bisogna accelerare sul Piano di difesa idraulica dell’Emilia-Romagna recentemente varato dal Commissario Figliuolo”. Così in una nota Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Circoscrizione di Forlì.

“L’alluvione ha cambiato la morfologia di ampie fette della Romagna e sarà necessario sottrarre terra all’agricoltura per la sicurezza del territorio – aggiunge l’imprenditore agricolo – Un sacrificio che il nostro settore dovrà fare, e in parte è già così nei fatti, ma a patto che sia poi garantita una sicurezza complessiva: il mondo agricolo non sarebbe in grado di sopportare un altro evento come quello del maggio scorso”. Per l’associazione agricola, in attesa dei ristori, fondamentali per la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, bisogna ragionare di come mettere in sicurezza le zone alluvionate e dove si sono verificate le frane: argini più sicuri, casse di laminazione per contenere i rischi, opere di consolidamento e soprattutto tanta manutenzione.

Questo è ciò che chiede Confagricoltura per dare al settore primario una prospettiva di ripartenza e soprattutto di futuro. Per Mazzoni, il Piano di difesa idraulica è il primo passo per mettere in sicurezza i corsi d’acqua e il territorio. “Noi agricoltori vogliamo coltivare la terra, non le promesse di rimborsi. Siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, ma non vogliamo vedere nuovamente fiumi lasciati in stato di abbandono”, conclude.

Dal 10 al 12/11 torna Agrietour, salone agriturismo e agricoltura

Dal 10 al 12/11 torna Agrietour, salone agriturismo e agricolturaRoma, 16 ott. (askanews) – Torna AgrieTour, il Salone Nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura multifunzionale dal 10 al 12 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi, ormai giunto alla 21esima edizione. Accanto agli incontri B2B del workshop, l’unica borsa internazionale dell’agriturismo in Italia, e i master di formazione per gli addetti ai lavori, ci saranno anche le Arene di AgrieTour.

Come sottolinea il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti “AgrieTour, per Arezzo Fiere e Congressi è parte integrante della sua storia, del suo presente e del suo futuro. Un evento nazionale che costituisce una della manifestazioni centrali nel nostro percorso espositivo per il rilievo centrale della manifestazione”. L’offerta di AgrieTour parte dal workshop con gli operatori del settore e prosegue con i seminari e i laboratori, con l’Experience Arena e l’Agritech Arena, un percorso tematico che parla di droni in agricoltura, l’applicazione di soluzioni Internet of Things e Intelligenza Artificiale. E poi le Arene Energy and Sustanaibility, Outdoor Experience, Food&Beverage, Digital Travel e Interior & Outdoor Design.

AgrieTour si svolgerà in contemporanea con l’evento aperto a tutto il pubblico “Passioni in Fiera”, un ampio contenitore che nei padiglioni di Arezzo Fiere ospiterà dall’agricoltura all’apicoltura, passando per gli animali, l’ornitologia e un settore dedicato esclusivamente alla canapa come materia prima. Attrezzature per la lavorazione dei terreni e degli orti, accessori per energie rinnovabili e migliorie dell’azienda.

Lollobrigida: sovranità alimentare garantisce approvvigionamenti

Lollobrigida: sovranità alimentare garantisce approvvigionamentiRoma, 16 ott. (askanews) – “La sovranità alimentare è la strada da percorrere per assicurare la sicurezza alimentare nel mondo. Deve essere questo il principio da perseguire per garantire gli approvvigionamenti e la libertà di quei popoli che non devono più essere espulsi dalla propria terra a causa della fame”. Così il ministro della dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si celebra oggi alla Fao a Roma.

“Ringrazio il presidente Mattarella per le chiare parole usate oggi, sottolineando come sia un ‘delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto’. Il modello – ha aggiunto Lollobrigida – deve essere quello di garantire cibo a tutti, ma di qualità: la soluzione non può essere cibo standardizzato e omologato. Come già condiviso con i colleghi ministri dell’Agricoltura durante i G7, i G20 o gli incontri alla Fao, dobbiamo cooperare con i Paesi in difficoltà esportando le nostre conoscenze, capacità e tecnologie, puntando sull’innovazione”, ha concluso.

Allevatori Sud: subito commissario per eradicazione Brc e Tbc

Allevatori Sud: subito commissario per eradicazione Brc e TbcRoma, 16 ott. (askanews) – Subito un commissario nazionale per l’eradicazione della brucellosi e della Tbc in tutte le regioni dove i Piani di eradicazione sono falliti. Una mobilitazione generale in Sicilia e in Campania dal 18 ottobre e poi l’estensione della mobilitazione in tutte le regioni coinvolte senza escludere la possibilità di manifestazioni sia sui territori sia a Roma.

E’ quanto annunciano da un lato, e chiedono al Governo dall’altro, gli allevatori del Sud Italia, che si sono riuniti in nSicilia, a Cesarò (Messina): all’ordine del giorno, le richieste degli allevatori per salvare il comparto. Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa della Bufala Campana, a nome della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio e del Forum per il Piano Partecipato, spiega: “gli allevatori chiedono al Governo che si dia seguito agli impegni già assunti dalla politica da tutti i partiti, discussi nell’incontro al tavolo del ministero convocato dal sottosegretario Gemmato e sollecitati da parlamentari campani”. Ovvero, “nominare il Commissario Nazionale con il compito di affrontare i problemi irrisolti da decenni nelle regioni in cui ancora dilagano BRC e TBC”.

Negli ultimi venti anni in tutta Italia si sono aperti 11.734 focolai di Brucellosi. Di questi il 94,57% sono concentrati fra Sicilia (61,47%), Campania (18,34%), Calabria (9.05%) e Puglia (5,71%) con le Regioni limitrofe (Basilicata, Molise, Abruzzo e Lazio) che registrano insieme il 4,89%. “Una catastrofe – spiegano gli allevatori – una vergogna per tutto il Paese che si ritrova ad avere le ultime aree contagiate in Europa. A questo va aggiunto il dato più impressionante: su 11.734 focolai aperti solo nell’1,44% è stato in realtà isolato il batterio della BRC”. Oggi sarà inviata al Presidente della Regione Sicilia una lettera con la piattaforma di richieste e la proposta di un incontro per confrontare i documenti su cui gli allevatori stanno aprendo la vertenza. Domani Gaetano Lombardo, a nome della Rete Siciliana parteciperà alla conferenza stampa alla Camera dei Deputati in cui verranno consegnati ai Parlamentari due documenti, quello sul fallimento del Piano della Regione Campania e la petizione ricvolta al Governo che dalla sera di martedi viene lanciata on line da Casal Di Principe. E, infine, il 18 ottobre saranno lanciate la mobilitazione siciliana e quella Campana con un’assemblea convocata nella Sala Consigliare del Comune di San Teodoro.

Fabbris ha poi annunciato che nei giorni successivi le iniziative si estenderanno a tutte le altre principali regioni coinvolte dalla nomina del Commissario Nazionale, sottolineando che nell’agenda della mobilitazione non si esclude alcuna forma di iniziativa nei territori regionali e a Roma.

A Firenze la prima edizione autunnale del Firenze Flower Show

A Firenze la prima edizione autunnale del Firenze Flower ShowRoma, 15 ott. (askanews) – Chiude oggi a Firenze la due giorni della Firenze Flower Show, una delle più importanti fiere florovivaistiche nazionali, che con la sua mostra mercato di piante rare e inconsuete è giunta ormai alla sesta edizione, la prima autunnale. La fiera si svolge nel Giardino Corsini.

“Un bell’evento – ha detto la vicepresidente Saccardi – Firenze Flower Show replica adesso dopo l’edizione primaverile, e si concentra sulle piante rare e inconsuete, animando la città e dando la percezione che possiamo occuparci di verde e di fiori anche in autunno. Anche questa è una stagione in cui si può lavorare con le piante e prendere confidenza con un mondo che forse non abbiamo sempre a disposizione o che conosciamo. Mai come in questi tempi di cambiamenti climatici è importante ricordare che bisogna investire sul verde anche all’interno della città”. “Come organizzatori – ha detto Lucia Boccolini, ideatrice del Circuito Flower Show – vogliamo ringraziare la Regione Toscana nella persona della vicepresidente Saccardi: ci siamo conosciuti durante l’edizione primaverile e siamo entrati subito in sintonia. Torniamo al Giardino Corsini perché ci siamo accorti che il pubblico è cresciuto ed è così nata la necessità di una seconda edizione”.

Circa 70 espositori coloreranno e daranno vita a questo spettacolo naturalistico presentando le più rare e inconsuete varietà di piante derivanti da tutto il mondo e i prodotti artigianali più particolari vicini al tema green. Anche quest’anno con l’attiva partecipazione e collaborazione di tutte le istituzioni locali: la Regione Toscana, oltre al Comune di Firenze, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze e numerosissime associazioni e realtà fiorentine.