Spirit, in 2023 distilleria veneta Castagner supera 16 mln fatturato
Spirit, in 2023 distilleria veneta Castagner supera 16 mln fatturatoMilano, 10 ago. (askanews) – La distilleria veneta Castagner chiude il 2023 con un fatturato che supera i 16 milioni di euro (erano 13,6 nel 2021 e poco più di 15 nel 2022). La grappa vale ancora il 70% del fatturato ma un buon 30% è rappresentato oggi dalla valorizzazione dei sottoprodotti destinati all’industria farmaceutica, cosmetica, alimentare e ai mangimifici, che negli ultimi due anni hanno registrato un +55%.
“Con la farina da buccia d’uva realizziamo biocombustibile per l’autoconsumo e l’eccedenza viene venduta ai mangimifici per la produzione di cibo per animali, i vinaccioli vergini (estratti prima della fermentazione delle uve bianche) per le loro straordinarie proprietà vengono utilizzati nell’industria farmaceutica e cosmetica, mentre i vinaccioli da uve rosse, dopo la distillazione, sono venduti agli oleifici che ricavano l’olio di semi d’uva” ha spiegato il fondatore della Distilleria di Vazzola (Treviso), Roberto Castagner, sottolineando che “questi business sono cresciuti, negli ultimi due anni, di un milione di euro”. “Realizzare un’autentica economia circolare è per noi doveroso non solo per contrastare l’emergenza climatica, ma anche per limitare l’impatto degli aumenti delle materie prime sul consumatore finale” ha evidenziato Castagner, ricordando anche che “sul piano dell’efficientamento energetico oggi siamo in grado di coprire il 25% del nostro fabbisogno di energia elettrica grazie all’installazione di impianti fotovoltaici che saranno ulteriormente implementati nel 2024 per arrivare a coprire il 35/40% di quanto consumiamo”.
Oltre alla valorizzazione delle materie residue, la distilleria ha studiato soluzioni per immettere sul mercato delle bottiglie più leggere e quindi più sostenibili, portandole da 800 a 600 grammi con un risparmio del 30% di vetro, e riuscendo a preservare l’aspetto estetico, elemento molto importante nel settore dei distillati. Malgrado il mercato della grappa abbia registrato una flessione del 2,9%, il brand Castagner è cresciuto del 3%. “Le prospettive più interessanti – precisa il capostipite dell’azienda nonché mastro distillatore – sono rappresentate dai mercati esteri dove la grappa invecchiata sta iniziando ad essere apprezzata al pari del cognac e dove, nei prossimi cinque anni, prevediamo di triplicare il fatturato”.