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Al via iscrizioni per formazione giovani agricoltori in Piemonte

Al via iscrizioni per formazione giovani agricoltori in PiemonteRoma, 6 lug. (askanews) – E’ partito il 3 luglio il corso di formazione di 150 ore per giovani agricoltori e nuovi agricoltori organizzato da Regione Piemonte in collaborazione con Inipa Nord-Ovest, Cia Consulenze Piemonte e Agripiemonteform. Il corso ha lo scopo di formare i giovani che si insediano in agricoltura per sviluppare competenze e conoscenze di alto livello e migliorare la loro capacità tecnica ed imprenditoriale.

“Anche la formazione è un aspetto importante della vita di un agricoltore perché permette di essere più preparati nel cogliere le novità in campo produttivo e ambientale e nell’adeguare la propria azienda agricola alle normative, così da poter partecipare all’assegnazione dei contributi europei tramite i bandi regionali”, sottolinea in una nota l’assessore all’agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa. La necessità di questa formazione specifica nasce da un Decreto del Ministero dell’Agricoltura che impone ai nuovi insediati una qualifica professionale che, in mancanza di specifici titoli di studio agricoli, si ottiene tramite un corso di 150 ore con esame finale su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale e della dimensione sociale.

Questa specifica formazione, insieme agli altri requisiti previsti dal Decreto, consentirà ai giovani che si insediano di accedere all’assegnazione dei diritti all’aiuto previsti per i nuovi agricoltori dalla Comunità europea.

In arrivo 11 mln per promozione vino toscano in mercati extra Ue

In arrivo 11 mln per promozione vino toscano in mercati extra UeRoma, 6 lug. (askanews) – In arrivo oltre 11 milioni per la promozione del vino toscano nei mercati extra Ue. La Regione Toscana ha deliberato di utilizzare nell’annualità oltre 11.100.000 euro per campagne promozionali mirate, realizzate dalle aziende che ne faranno richiesta partecipando ad un bando. La delibera, proposta dalla vicepresidente ed assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi, è stata approvata dalla Giunta regionale nel corso della sua ultima seduta.

“Anche quest’anno mettiamo a disposizione – ha detto Saccardi – grazie a risorse Ue, finanziamenti che aiuteranno le nostre aziende ad essere sempre più competitive ed a far conoscere e apprezzare la qualità dei prodotti toscani nel mondo”. Le risorse, utilizzabili per azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, derivano da fondi Ue finalizzati a mettere in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente.

Degli oltre 11 milioni destinati, circa 4.420.000 euro saranno utilizzati per saldare la campagna 2021/2022, mentre 6.682.000 saranno destinati ali anticipi della campagna 2023/2024. In caso di economie nella liquidazione dei progetti regionali della campagna 2021/2022, le risorse non utilizzate saranno sommate a quelle per il 2023/2024. Se ci saranno, invece, economie nel corso dell’esercizio finanziario 2023/2024, saranno destinate alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, naturalmente in presenza di domande ammissibili ma non finanziate per carenza di risorse. Sono stati fissati il limite massimo di contributo richiedibile – 500.000 euro – e un limite minimo – 100.000 euro.

Nel 2022 superfici a biologico +7,5%, boom in Toscana (+35,8%)

Nel 2022 superfici a biologico +7,5%, boom in Toscana (+35,8%)Roma, 6 lug. (askanews) – Una crescita del 7,5% nel 2022 con un vero e proprio boom in Toscana. Le superfici coltivate a biologico in Italia hanno infatti raggiunto i 2.349.880 ettari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2021, portando l’incidenza della superficie agricola utilizzata (SAU) nazionale al 18,7% (+1,3% sul 2021), che si conferma quindi la più elevata in Ue. Sono le anticipazioni del rapporto “Bio in cifre 2023” curato dal Sinab, il sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica, per il Masaf e presentate al convegno Ismea “Appuntamento con il BIO”.

Aumento significativo anche per il numero di operatori biologici che hanno toccato quota 92.799, di cui 82.627 è rappresentato da aziende agricole (+ 8,9% rispetto al 2021). A livello regionale, da segnalare l’esplosione del biologico in Toscana, che con 35,8% è diventata la prima regione come incidenza di SAU bio, seguita da Calabria, Sicilia, Marche, Basilicata e Lazio, le prime 6 regioni ad aver superato l’obiettivo del 25% contenuto nelle strategie europee.

Anche la zootecnia biologica ha evidenziato valori di crescita importanti: +22,5% per gli alveari, 10,5% per i caprini, 9,7% per gli ovini e 8,2% per i bovini. La nota critica continua ad essere rappresentata da una domanda interna che, nel 2022, ha registrato un incremento modesto dello 0,5% rispetto al 2021. Da segnalare però un calo dei volumi, considerando che l’aumento generalizzato dei prezzi a causa dell’inflazione ha determinato la riduzione della capacità di spesa delle famiglie.

“La significativa crescita delle produzioni bio in Italia rappresenta un segnale chiaro della fiducia da parte degli agricoltori nel biologico – ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio – Questi segnali positivi devono, tuttavia, trovare un adeguato riscontro anche dal punto di vista dei consumi che, invece, stanno segnando il passo. È necessario, dunque, un impegno ancora maggiore nello sviluppo di campagne di sensibilizzazione che, oltre a rivolgersi ai cittadini, coinvolgano anche nuovi comparti come, per esempio, l’Ho.Re.Ca, che può rappresentare a tutti gli effetti un ambasciatore del biologico”. “Abbiamo oggi – ha concluso – un’opportunità unica per fare del biologico il paradigma agricolo di riferimento, generando effetti positivi sulla mitigazione del cambiamento climatico, sulla valorizzazione dei territori e delle aree interne e sulla creazione di nuove opportunità di occupazione, in particolare per i giovani e le donne”.

Protocollo d’intesa tra Ambasciatori del gusto e consulenti del lavoro

Protocollo d’intesa tra Ambasciatori del gusto e consulenti del lavoroMilano, 6 lug. (askanews) – Firmato un inedito Protocollo d’intesa tra l’associazione italiana Ambasciatori del gusto e la Fondazione studi del Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del lavoro per una reciproca collaborazione. L’intento del protocollo è quello di sviluppare collaborazioni che migliorino le condizioni lavorative dei professionisti del settore, si legge in una nota, nonché promuovere la diffusione delle norme che regolamentino il lavoro, sia in termini di legalità e trasparenza che di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

L’attività di collaborazione è finalizzata a svolgere attività di analisi dei nuovi scenari del mondo del lavoro per fornire un costante supporto al comparto, utile a individuare prestazioni, agevolazioni o interventi da realizzare. È, inoltre, prevista un’intensa attività di divulgazione del progetto, a tutti i livelli istituzionali, attraverso l’organizzazione di convegni e tavole rotonde sugli argomenti di reciproco interesse. La realizzazione di seminari e corsi formativi e la creazione di un gruppo di lavoro con l’obiettivo di approfondire le tematiche più attuali sono solo i primi passi utili a realizzare un punto di riferimento per i professionisti della ristorazione. “Il mondo del lavoro è in continua evoluzione anche da un punto di vista normativo – commenta Alessandro Gilmozzi, presidente degli Ambasciatori del gusto – Proprio per questo, avvertiamo la necessità di un costante lavoro di squadra con partner autorevoli. Con questa visione abbiamo dato vita ad un’azione congiunta che possa disinnescare le criticità odierne legate al mondo del lavoro e creare delle reali opportunità per chi vuole crescere in questo settore”. “La ristorazione è senza dubbio tra i settori che hanno pagato il prezzo più alto della crisi economico-sanitaria innescata dalla pandemia. Attraverso la firma di questo protocollo, la Fondazione studi consulenti del lavoro intende mettere a disposizione la propria esperienza per tutelare uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese, preservandone la salubrità dei luoghi di lavoro e la corretta diffusione e applicazione delle norme, in nome dei valori della sostenibilità e dell’innovazione. Ci impegneremo per difendere una delle più grandi eccellenze italiane da fenomeni lesivi del diritto del lavoro”, ha aggiunto Carlo Martufi, vicepresidente della Fondazione.

Metro Italia: in un anno oltre 26mila clienti acquisiti con Mercato online

Metro Italia: in un anno oltre 26mila clienti acquisiti con Mercato onlineMilano, 6 lug. (askanews) – Il Mercato online di Metro, l’azienda specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore horeca, ha permesso all’azienda di raggiungere 26.000 nuovi clienti. Il Mercato online, lanciato a luglio 2022, anche per i non possessori di partita Iva e tessera Metro, è uno dei principali marketplace horeca non food del settore ed è disponibile con consegna su tutto il territorio nazionale entro 72 ore dall’ordine.

Nel solo mese di giugno 2023 il nuovo canale di vendita ha raggiunto circa 2 milioni di euro di fatturato e oltre 5.000 clienti serviti. Sul marketplace sono disponibili 65.000 prodotti di attrezzatura non alimentare grazie a circa 200 partner attivi. Il Mercato online ha avuto un impatto notevole sul business di Metro Italia, spiega l’azienda in una nota: ha portato all’aumento del numero di tesserati (+90% di tessere create online rispetto a luglio 2022); ha fatto crescere l’ordine medio (+15%) e la frequenza di acquisto (+25%) dei clienti che scelgono di acquistare online e in punto vendita.

Per la consegna dei prodotti, Metro si avvale di un magazzino dedicato inaugurato a luglio 2022 a Casei Gerola, in provincia di Pavia. Situato in un’area strategica del Nord Italia, ha ricevuto la certificazione Leed Platinum, la più alta in termini di sostenibilità e risparmio energetico. “A un anno dal lancio siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti dal Mercato online – ha detto Pietro Caprara, head of digital business Metro Italia – Il riscontro ricevuto è stato strepitoso, a conferma del fatto che il nuovo canale di vendita rappresenta un tassello fondamentale nella nostra Strategia sCore 2030, volta a sviluppare i canali digitali e potenziare i servizi a disposizione dei clienti in Italia. Con il Mercato online, inoltre, riusciamo a raggiungere i nostri clienti e i clienti potenziali anche dove non siamo presenti con i nostri store, aumentando così la capillarità della nostra offerta”.

In questo primo anno di attività del marketplace, la maggior parte degli ordini è arrivata dalla Lombardia, seguita dalla Liguria, dal Lazio e Sardegna. Tra le categorie più acquistate ci sono prodotti come attrezzature per cucine e catering, seguiti dalla categoria arredo esterno e Hotel/area ospiti e dai prodotti per l’ufficio (logistica, manutenzione e pulizia/igiene). La proposta del Mercato online è attualmente attivo in Germania, Spagna, Italia, Portogallo e Paesi Bassi con oltre un milione di prodotti legati al settore horeca.

Nasce progetto LoSt EU, protagonisti 8 formaggi sostenibili

Nasce progetto LoSt EU, protagonisti 8 formaggi sostenibiliRoma, 4 lug. (askanews) – Otto formaggi, cinque regioni e un viaggio alla scoperta di territori, tradizioni e storie di piccoli produttori italiani. E’ LoST EU, progetto sostenuto dell’Unione Europea sul tema sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie, che vuole portare avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità.

Protagonisti, formaggi di grande eccellenza italiana come il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dalla Regione Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachitunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice e il Pecorino Siciliano dalla Sicilia, e in ultimo il Provolone del Monaco dalla Campagna. L’acronimo LoST (looking for the sustainability of taste in Europe) significa la ricerca di un gusto unico, irripetibile, che porta in sé i valori della sostenibilità.

Tutto questo verrà raccontato durante le giornate del Festival Collisioni 2023, ad Alba, dove verrà allestita un’area di degustazione e racconto dei formaggi a cura dei Maestri assaggiatori ONAF, Il percorso didattico dei formaggi Dop di Lost proseguirà nella rassegna di serate in musica a Barolo. E anche nella nuova location del Parco Tanaro di Alba i formaggi di Lost saranno protagonisti in degustazione dedicate al pubblico e percorsi sensoriali. “Il nuovo progetto europeo LoST ci offre l’opportunità di mettere in rete a livello nazionale alcuni dei consorzi di tutela più rappresentativi delle piccole Dop dei formaggi di maggiore qualità del nostro paese – commenta Natalino Giordano, presidente dell’Associazione Alte Terre DOP – e sarà una bella vetrina mediatica per dare avvio a un triennio di collaborazione e a un percorso di crescita comune che vedrà i consorzi impegnati nella promozione sui mercati Italia, Germania e Svezia”.

Grandine in Valsamoggia, campagne devastate su 1000 ettari

Grandine in Valsamoggia, campagne devastate su 1000 ettariRoma, 4 lug. (askanews) – Il poco che si era salvato dalle gelate primaverili e dall’alluvione di maggio è stato definitivamente distrutto nel giro di pochi minuti. Lunedì pomeriggio grandine, vento e pioggia si sono abbattuti in modo particolare in Valsamoggia e nella zona di Anzola dell’Emilia, causando ingenti danni alle colture. Lo denuncia Confagricoltura Bologna.

Tantissima la frutta caduta a terra, mentre quella rimasta sugli alberi è stata segnata dalla grandine e quindi non è più commercializzabile; ma il forte vento ha divelto anche le piante e ha danneggiato gli impianti frutticoli. Brutte notizie anche per i seminativi: dai cereali, la cui trebbiatura era appena iniziata, fino alle barbabietole. “Gli agricoltori si sono trovati davanti a un fenomeno dalla violenza inaspettata: è l’ennesima ferita alla nostra agricoltura – commenta Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna – Appena terminato il temporale la situazione appariva già in tutta la gravità. Il violento fenomeno ha investito una zona di circa mille ettari devastando le coltivazioni e provocando danni anche alle strutture. Le aziende agricole sono allo stremo. Chiediamo che il nuovo Fondo mutualistico nazionale AgriCat contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale, abbia una dotazione sufficiente per far fronte anche a questi eventi”.

Al via Bufala and wine in love, tour per l’Italia con Ais

Al via Bufala and wine in love, tour per l’Italia con AisRoma, 4 lug. (askanews) – Parte “Bufala&Wine in Love”, il tour d’Italia alla ricerca degli abbinamenti top tra vini e mozzarella di bufala campana Dop. Il progetto è promosso dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (Ais) della Campania, guidata da Tommaso Luongo, con il coordinamento del delegato Ais di Caserta, Pietro Iadicicco.

Si tratta di un format nuovo, un catalogo ragionato che ha l’obiettivo di fornire indicazioni sui migliori vini di ogni regione italiana da “maritare” con la Bufala Campana. Si comincia questa settimana con i panel nelle prime sei regioni: Veneto, Calabria, Sicilia, Liguria, Basilicata e Romagna. Entro settembre la conclusione dei lavori e la presentazione dei migliori “promessi sposi” della Bufala Dop. Il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, spiega: “intendiamo testimoniare la grande capacità del nostro prodotto di integrarsi in tutte le tradizioni culinarie e vitivinicole del Belpaese; inoltre vogliamo valorizzare il marchio Dop e infine colmiamo una lacuna e finalmente avremo a disposizione uno studio fatto con rigore dagli esperti dell’Ais, uno strumento che potremo veicolare anche al mondo della ristorazione”.

La Mozzarella di Bufala Campana Dop sarà presentata a tutti i 22 presidenti regionali dell’Ais. A loro sarà chiesto di selezionare 5 vini, espressioni dei vari territori, che riterranno più vicini all’obiettivo dell’abbinamento. Nello specifico saranno richiesti, per ogni regione, 3 vini per l’abbinamento alla mozzarella Dop in versione classica e 2 vini per l’abbinamento alla mozzarella Dop in versione affumicata a paglia. Saranno inoltre realizzate delle schede tecniche per illustrare le caratteristiche dei vitigni, dei vini e i motivi che hanno determinato la scelta di sposarli con la Bufala Dop. “Il risultato – concludono Raimondo e Luongo – vuole andare ben oltre i discorsi legati ai metodi, ai disciplinari adottati in materia di abbinamento cibo-vino, restituendo anche la percezione che si ha della mozzarella Dop fuori dall’area di origine e di come la si ritiene utilizzabile nei diversi territori”.

Gruppo Nestlè, in 2022 generati 4,2 mld di valore condiviso

Gruppo Nestlè, in 2022 generati 4,2 mld di valore condivisoRoma, 4 lug. (askanews) – Nel 2022 il Gruppo Nestlé ha generato 4,2 miliardi di euro di valore condiviso in Italia, pari allo 0,22% del PIL, registrando un incremento del 5,5% rispetto al 2020. Rispetto al totale del valore generato dal Gruppo in Italia, il 94% delle ricadute risulta distribuito tra Stato, lavoratori e attori esterni coinvolti nella filiera.

Sono questi alcuni dei dati emersi dalla nuova edizione dello studio “Nestlé crea valore per l’Italia” presentato da Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia e Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys, durante l’incontro che si è tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare i 110 anni di Nestlé in Italia. Grazie alle sue attività produttive, nel 2022 Nestlé ha determinato la creazione di 1.257 milioni di euro di salari lungo la filiera, pari allo 0,8% delle retribuzioni dell’industria manifatturiera ed equiparabile al consumo annuale medio di 43.596 famiglie.

Marco Travaglia ha spiegato: “continuiamo a credere e a scommettere sull’Italia attraverso investimenti costanti sull’intero comparto, sviluppando progetti che riescono ad avere impatti sociali positivi e mettendo a disposizione di istituzioni, enti e aziende la nostra capacità di innovare costantemente”. La storia di Nestlé in Italia inizia 110 anni fa, nel 1913, quando viene depositata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé”. Allora il Gruppo vendeva due prodotti ancora oggi presenti nella gamma: il latte in polvere e il latte condensato. Oggi il Gruppo è presente in Italia con 10 stabilimenti e 74 punti vendita che impiegano circa 4.600 persone.

E a due marchi storici del Gruppo, Baci Perugina e S. Pellegrino, è dedicata l’esposizione patrocinata da Altagamma di cui proprio S. Pellegrino è socia e allestita presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per celebrare l’anniversario dell’azienda.

Alluvione in Mugello, arriva bando Regione per aziende agricole

Alluvione in Mugello, arriva bando Regione per aziende agricoleRoma, 4 lug. (askanews) – Via libera della Regione Toscana al bando per i contributi alle imprese agricole dell’Alto Mugello che hanno subito danni a causa delle piogge eccezionali che, fra il 15 e il 17 maggio, hanno colpito, in particolare, il territorio dei Comuni di Firenzuola, Marradi, Londa e Palazzuolo sul Senio, nell’area metropolitana di Firenze, per il quale il consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza e la giunta regionale della Toscana ha provveduto a stanziare risorse per oltre 2 milioni di euro.

La giunta ha approvato, nell’ultima seduta, una delibera proposta dalla vice presidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi, con la quale vengono definiti i criteri e gli indirizzi dell’avviso che consentirà alle imprese agricole di accedere alle risorse. I beneficiari di questa misura sono le imprese agricole che abbiano subito danni alle strutture ed infrastrutture aziendali pari ad almeno il 30% della produzione lorda vendibile. Il contributo per le imprese che saranno ammesse al finanziamento, varia da un minimo di 5mila ad un massimo di 200mila euro.

“I contributi – spiega la vice presidente Stefania Saccardi – serviranno a coprire fino al 100% dei costi che le imprese devono sostenere per fare fronte ai problemi a strutture e infrastrutture aziendali, ripristino o acquisto di impianti e attrezzature danneggiate, miglioramenti fondiari sistemazioni idrauliche, ripristino del potenziale produttivo e delle scorte, compreso il ripristino dei castagneti che costituiscono una delle principali risorse della zona”. Il bando prevede inoltre la possibilità di inserire fra i beneficiari, una volta che il consiglio dei ministri avrà inclusa l’area nel decreto, anche le imprese della zona di San Godenzo che hanno subito danni a causa di quell’evento.