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Maxi frode sul riso biologico nel pavese

Maxi frode sul riso biologico nel paveseRoma, 27 giu. (askanews) – Maxi frode nella commercializzazione di riso falsamente dichiarato biologico nel pavese. L’operazione, coordinata dalla procura di Pavia, è stata eseguita dalla Guardia di Finanza e dagli ispettori dell’ICQRF. L’azione investigativa, partita dall’analisi delle produzioni risicole dal 2021, ha portato alla perquisizione di 14 aziende agricole nella provincia di Pavia e quindi al sequestro di ingenti quantitativi di fitofarmaci e fertilizzanti, il cui utilizzo è vietato nell’agricoltura biologica. Le indagini puntano a verificare la correttezza delle tecniche di coltivazione e anche il livello di contaminazioni nelle produzioni di riso bio.

In una nota FederBio elogia l’operato della Procura. “Esprimiamo pieno sostegno e fiducia alla Magistratura e agli inquirenti che hanno smascherato questa maxi frode – spiega Paolo Carnemolla, Coordinatore Unità di Crisi di FederBio – Le criticità del comparto risicolo biologico sono note da anni. FederBio si è sempre schierata a fianco delle Regioni Lombardia e Piemonte e del MASAF per rendere più restrittive le regole di produzione e i punti di controllo in situazioni come quelle riscontrate dalla Procura di Pavia”. Per l’associzione l’esito di questa operazione “conferma che è concreto il pericolo di truffe, anche rilevanti, quando sussiste un elevato rischio di commistione fra produzione convenzionale e biologica. Quanto fatto finora non è evidentemente sufficiente a prevenire le frodi, si deve aprire immediatamente un confronto con tutti gli attori della filiera, gli organismi di certificazione e le Autorità competenti a livello regionale e nazionale per rivedere le regole e gli strumenti di certificazione, che sono fondamentali per tutelare il Made in Italy biologico e le vocazioni di produttive di interi territori come nel caso del riso”, conclude Carnemolla.

Torna Fruit24, progetto Ue per promuovere consumi ortofrutta

Torna Fruit24, progetto Ue per promuovere consumi ortofruttaRoma, 27 giu. (askanews) – Torna “Fruit24! È sempre il momento giusto per mangiare frutta e verdura!”, il progetto coordinato da Apo Conerpo con il partner greco O Agios Loukas, e co-finanziato dall’Unione Europea, giunto alla sua seconda edizione e che, a partire da luglio, vedrà il suo primo momento promozionale con un roadshow itinerante sulla rete autostradale italiana.

Ad Apo Conerpo, la più grande Organizzazione di produttori europea, fa capo la promozione in Italia, ma il progetto interesserà anche Grecia, Germania e Spagna dove le attività saranno svolte dal partner di progetto, la cooperativa greca Rachis Pierias “O Agios Loukas”. Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, spiega: “si parla spesso della correlazione tra il consumo di ortofrutta e i benefici sulla salute, ma non è mai abbastanza: noi vogliamo andare oltre e raccontare l’importanza di fare scelte alimentari sane e sostenibili, quali sono i riflessi positivi sulla salute, sull’ambiente e sulla sostenibilità, attraverso informazioni chiare e utili sull’impatto benefico complessivo che genera il consumo di frutta e verdura”.

Uila: bene voto italiano contrario a piano pesca Ue

Uila: bene voto italiano contrario a piano pesca UeRoma, 26 giu. (askanews) – Il piano d’azione europeo sulla pesca “rischia di mettere fuori gioco gran parte della pesca italiana e con essa le migliori produzioni dei nostri mari” e quindi è positivo “a Lussemburgo il governo italiano abbia votato contro le conclusioni presentate dalla presidenza di turno svedese, non sufficientemente critiche sul piano d’azione e con pericolosi richiami alla tassazione dei carburanti”. Lo ricordato le organizzazioni italiane, che lo avevano ribadito dopo l’incontro con il ministro Lollobrigida venerdì scorso.

“Ora – spiega la Uila in una nota – la Commissione europea dovrà tenere conto di questa posizione ed adeguare la proposta secondo gli indirizzi emersi”.

Confagri: in politiche agricole Ue ci sia vero dialogo

Confagri: in politiche agricole Ue ci sia vero dialogoRoma, 26 giu. (askanews) – “Le giornate di lavoro ‘The Policy Game Seminar’ e il progetto UE ‘FoodPaths’ sul Sistema Alimentare Sostenibile sono preziose per facilitare un vero dialogo tra tutti gli attori coinvolti nelle politiche agricole ed alimentari europee. Siamo contro minacce e costrizioni ingiustificate, così come contro tutte quelle politiche che rischino di ostacolare la ricerca di partnership e il progresso, danneggiando la produzione e la sicurezza alimentare”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e vicepresidente Copa-Cogeca intervenendo oggi all’incontro di Agronetwork e Confagricoltura. “Dobbiamo concentrarci su innovazione e tecnologia, che sono le chiavi – ha proseguito – per raggiungere uno sviluppo sostenibile per le persone, per le economie e per l’ambiente”.

“E’ nostra responsabilità coinvolgere tutti gli stakeholder e muoverci insieme verso un futuro di collaborazione. In medicina si lavora partendo dal paziente, non dalle linee guida, nello stesso modo si dovrebbe agire per le politiche nutrizionali. Sono molto complesse, è impossibile dire semplicemente ai consumatori che ci sono prodotti buoni e prodotti cattivi con semafori rosso e verde”, ha sostenuto la presidente di Agronetwork Sara Farnetti. “La funzionalità degli alimenti e le diete sostenibili, per essere ben comprese dal pubblico – ha aggiunto Farnetti – necessitano di un profondo approccio scientifico, di conoscenze aggiornate e di una forte empatia”.

“Lo scopo del Seminario The Policy Game è quello di sensibilizzare le Istituzioni Europee ad adottare delle politiche “bottom up” maggiormente partecipative, consensuali o quantomeno persuasive, comunque di accompagnamento del sistema produttivo agricolo e industriale – verificate da serie valutazioni preventive di impatto – rinunciando a politiche “top down” a forte carattere pedagogico e rieducativo del nostro sistema imprenditoriale. Politiche che De Rita chiamerebbe ‘la normazione-manifesto’, che delineano obiettivi tanto ambiziosi quanto irraggiungibili, per garantire il legislatore delle sue buone intenzioni, rassicurare il cittadino-suddito dell’attenta vigilanza e protezione pubblica, finendo così per relegare il sistema produttivo alla condizione di “bad guy”, di “guilty actor”, di inaffidabile e resistente interlocutore, fonte di continue delusioni” ha concluso Daniele Rossi, Segretario Generale Agronetwork e Delegato alla Ricerca ed Innovazione di Confagricoltura.

Masaf: firmato protocollo export pere Italia-Cina

Masaf: firmato protocollo export pere Italia-CinaRoma, 26 giu. (askanews) – E’ stato firmato stamattina al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste il protocollo sull’esportazione delle pere in Cina tra il sottosegretario agli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Giorgio Silli, e il ministro dell’Amministrazione delle Dogane cinesi, YU Jianhua. Alla firma del protocollo ha partecipato Angelo Rossi, consigliere del ministro Francesco Lollobrigida per le Relazioni Istituzionali.

“Un incontro proficuo, volto a facilitare l’accesso al mercato cinese dei prodotti agroalimentari italiani – ha spiegato Rossi – Alla luce della positiva conclusione del Protocollo fitosanitario per l’esportazione delle pere italiane in Cina si potranno valutare analoghe forme di collaborazione sui controlli e sulla tracciabilità per altri prodotti del nostro agroalimentare di qualità”. “Dopo anni di trattativa, è estremamente importante che il governo di Pechino abbia autorizzato nei giorni scorsi i primi stabilimenti italiani ad esportare carne bovina in Cina. Auspichiamo che anche per quanto riguarda le farine di frumento si possa arrivare al più presto alla firma del protocollo.”, ha concluso Rossi.

Confagricoltura: bene il nuovo dl contro la peste suina

Confagricoltura: bene il nuovo dl contro la peste suinaRoma, 26 giu. (askanews) – Bene il nuovo dl del Governo contro la peste suina africana (Psa). Confagricoltura in una nota sottolinea di condividere la ratio alla base della risoluzione della Camera: fare in modo che i focolai di PSA presenti in Italia rimangano isolati e non si estendano alle zone attualmente indenni. “La risoluzione ha quindi colto un aspetto molto importante – spiega la Confederazione – con la previsione di adeguate risorse per gli indennizzi tempestivi a favore degli allevatori danneggiati dalla presenza di focolai nelle aree in cui operano. Politica e mondo delle imprese devono lavorare per un unico obiettivo comune: tutelare e proteggere le zone a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi”.

Con l’approvazione del decreto-legge 22 giugno 2023 n. 75 sono state introdotte infatti importanti novità sulle misure di contrasto alla Peste suina. Viene rafforzata la prevenzione e l’eradicazione della PSA e viene ampliato il raggio di azione delle operazioni di contenimento dei cinghiali, primo vettore del virus, innocuo per l’essere umano e gli altri animali ma letale per i suini. Il dl amplia anche le funzioni del Commissario straordinario che coordinerà l’azione dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, sia per le finalità eradicative della Peste suina, sia per il contenimento dei cinghiali. Il Commissario definirà, sentite le Regioni interessate, il piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale.

I tempi, gli obiettivi numerici di cattura e l’abbattimento e smaltimento, saranno condivisi con l’Ispra. Previste anche procedure straordinarie (compreso l’affidamento a ditte specializzate) in caso di inerzia o mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni. Il 21 giugno scorso è stata approvata anche una risoluzione sulla PSA da parte della Commissione Agricoltura della Camera che prevede interventi di depopolamento del cinghiale tramite una maggiore attenzione all’attuazione del Piano straordinario di contenimento della specie. Le misure previste potranno coinvolgere anche le aree non toccate dal virus ma vocate all’allevamento dei suini, per prevenirne l’arrivo attraverso un lavoro di monitoraggio da parte di ulteriori operatori autorizzati all’abbattimento dei cinghiali.

Lollobrigida: no a piano pesca Ue per tutelare settore strategico

Lollobrigida: no a piano pesca Ue per tutelare settore strategicoRoma, 26 giu. (askanews) – “La contrarietà dell’Italia al Piano d’Azione Ue sulla pesca nasce dalla consapevolezza che abbiamo il dovere di tutelare un settore strategico per la nostra Nazione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida dopo il voto contrario nel corso del Consiglio Europeo di questa mattina a Bruxelles.

“Gli interessi del comparto vanno difesi, anche alla luce della posizione unanime della Commissione XIII Agricoltura della Camera dei deputati, che nei giorni scorsi aveva espresso il suo ‘no’ alla proposta della Commissione europea sulla pesca. L’Italia chiede che vengano valutate, tra le altre, le ripercussioni socio-economiche ed occupazionali delle misure, che sia verificata l’introduzione di misure di contrasto della pesca; che venga incentivato l’utilizzo di motori termici con emissioni ridotte e che siano verificate le aree precluse alla pesca a strascico”, conclude il ministro Lollobrigida.

L’Emilia Romagna al Fancy Food: +21% export verso USA

L’Emilia Romagna al Fancy Food: +21% export verso USARoma, 26 giu. (askanews) – La Food Valley dell’Emilia-Romagna è a New York per il Summer Fancy Food Festival, il più importante appuntamento fieristico del Nord America dedicato ai prodotti alimentari di qualità e all’innovazione del settore. Entra dunque nel vivo la nuova missione istituzionale negli Usa guidata dal presidente Stefano Bonaccini, con la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura e agroalimentare, Alessio Mammi, dal 24 al 27 giugno.

“Alcune dei prodotti più apprezzati in tutto il mondo parlano emiliano-romagnolo. Specialità che sono sinonimo di qualità e di un forte legame con il territorio. E oggi siamo qui a fianco delle nostre imprese e dei Consorzi di tutela per consolidare ulteriormente il nostro posizionamento in un mercato per noi molto importante e aumentare la tutela dei prodotti a qualità regolamentata – sottolineano Bonaccini e Mammi – Una nuova tappa dell’impegno a fianco del sistema produttivo regionale e per rafforzare le relazioni e i progetti comuni. Un impegno che va perseguito con determinazione anche in questo periodo non facile, dopo gli effetti devastanti dell’alluvione, per dare anche in questo modo un contributo alla ripartenza”. Dopo il taglio del nastro Bonaccini e Mammi hanno incontrato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini e l’amministratore delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia.

Quest’anno sono 13 i Consorzi di tutela presenti con i loro prodotti e una trentina le aziende agroalimentari del territorio che hanno scelto questo importante appuntamento. Nel 2022, ha sfiorato i 10,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni emiliano-romagnole verso gli Usa, con un peso del 12,4% sul totale dell’export nazionale, in crescita del 31,2% sul 2021 e del 60,4% sul 2019. L’agroalimentare allargato (comprese le macchine per l’agricoltura) vale 932 milioni di euro, +20,8% sul 2021 e + 50,7% sul 2019. Un dato quello dell’agroalimentare che conferma un buon andamento anche nel primo trimestre 2023 con 243 milioni di euro, in aumento rispetto ai primi tre mesi del 2022 del 16,6%.

Coldiretti: falso made in Italy vale 12 mld, 1/3 in USA

Coldiretti: falso made in Italy vale 12 mld, 1/3 in USARoma, 26 giu. (askanews) – Sale a 120 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo, con gli Stati Uniti che si classificano come il Paese dove le produzioni tricolore taroccate registrano i più elevati fatturati. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti e Filiera Italia in occasione del più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari, il Summer Fancy Food 2023, in corso a New York.

Proprio gli Stati Uniti sono il Paese che detiene la leadership produttiva del falso Made in Italy, con il fenomeno delle imitazioni di cibo tricolore che è arrivato a rappresentare oltre 40 miliardi di euro. In pratica solo un prodotto agroalimentare che richiama l’Italia su sette venduti negli States arriva realmente dal Belpaese. “Basti pensare che il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – sono in realtà realizzati in Wisconsin, California e New York, dal Parmesan al Romano senza latte di pecora, dall’Asiago al Gorgonzola, dalla mozzarella fino al Provolone”. La produzione di imitazioni dei formaggi italiani nel 2022 ha raggiunto negli Usa il quantitativo record di oltre 2,7 miliardi di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni, tanto da aver superato addirittura la stessa produzione di formaggi americani.

Il problema, ricordano le associazioni, riguarda però tutte le categorie merceologiche. “Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy a denominazione di origine alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale – commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – ponendo un freno al dilagare dell’agropirateria a tavola si potrebbero creare ben 300mila posti di lavoro in Italia”.

E’ umbro il migliore ristorante italiano dell’olio 2023

E’ umbro il migliore ristorante italiano dell’olio 2023Roma, 26 giu. (askanews) – È umbro il miglior ristorante italiano dell’olio 2023: è il ristorante il Frantoio di Assisi, classificatosi primo al concorso nazionale Turismo dell’Olio, l’iniziativa promossa dall’associazione nazionale Città dell’Olio che premia le migliori esperienze italiane di oleoturismo. Guidato dallo chef Lorenzo Cantoni, il ristorante ha vinto ì con l’esperienza “Evoluzione delle consistenze dell’olio”: un food concept che attinge alla tradizione, per offrire piatti innovativi, gustosi e soprattutto salutari.

“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio – affermano Elena Angeletti, direttore della struttura, e lo chef Lorenzo Cantoni – perché conferma come la scelta intrapresa per il Frantoio, in questi ultimi anni, sia stata lungimirante. Incentrare tutta la cucina sull’extravergine, abolendo il burro animale al 100%, fa sì che i nostri ospiti possano fare esperienze gastronomiche di qualità, mangiare piatti studiati per il loro benessere, privi di soffritti”. Proprio grazie alla qualità e alle varietà degli oli utilizzati (oltre sessanta quelli selezionati in cucina), il Frantoio è nella Guida Michelin. Da oggi, per l’Associazione Città dell’Olio si riconferma anche il Miglior ristorante d’Italia 2023, un riconoscimento del quale si era fregiato anche nel 2022.