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In Lombardia da agricoltura su Pm2.5 stesso impatto industria

In Lombardia da agricoltura su Pm2.5 stesso impatto industriaRoma, 4 mar. (askanews) – In Lombardia l’impatto dell’agricoltura sulla distribuzione spaziale della concentrazione di polveri sottili (PM2.5) è paragonabile a quello degli impianti industriali, dell’urbanizzazione e dei traasporti sulla rete stradale, fonti di inquinamento ben più note e studiate. E’ il risultato di uno studio del Politecnico di Milano pubblicato sulla rivista Chemosphere, secondo cui un impatto paragonabile si è registrato non solo per le zone rurali, ma anche nelle aree più densamente popolate.


In particolare, l’effetto dovuto ai terreni agricoli è risultato correlato ai picchi di inquinamento più intensi rispetto a quanto misurato nelle zone industriali e urbane, ma con una durata limitata nel tempo. Tra le singole colture analizzate è stato registrato un impatto trascurabile delle risaie, più significativo invece per i terreni coltivati a cereali e mais. Il lavoro nasce nell’ambito del progetto di ricerca D-DUST (Data-driven moDelling of particUlate with Satellite Technology aid), finanziato da Fondazione Cariplo. Questi risultati sono stati ottenuti tramite un framework innovativo ed un modello data-driven che include la valutazione dell’impatto delle diverse destinazioni d’uso del territorio sulla distribuzione spaziale della concentrazione di PM2.5, per analizzare il ruolo dei terreni agricoli con una sensibilità molto maggiore rispetto a modelli pre-esistenti. E’ stata eseguita l’analisi di dati satellitari e di modelli atmosferici del programma Copernicus per la misura di concentrazione del PM2.5 insieme al database open access di uso del suolo e del sistema informativo agricolo di Regione Lombardia.


Per l’analisi è stato utilizzato un innovativo sistema di GEOAI (Geomatics and Earth Observation Artificial Intelligence). Grazie a questo nuovo approccio, sarà possibile in futuro generare evidenza rispetto alle concentrazioni di inquinante correlabili a specifiche attività agricole, come spandimenti e concimazioni.

Da Italia e altri Stati lettera a Ue su priorità agricoltura

Da Italia e altri Stati lettera a Ue su priorità agricolturaRoma, 29 feb. (askanews) – “Dopo il documento strategico presentato dall’Italia all’ultimo Agrifish, in cui abbiamo proposto puntuali modifiche all’attuale PAC, nonché la richiesta di un più generale passo indietro rispetto a un dannoso ambientalismo ideologizzato, oggi vediamo arrivare segnali anche da altre Nazioni. Abbiamo sottoscritto insieme ad altri Stati membri, a partire da Francia e Spagna una lettera in cui chiediamo alla Commissione europea di fare passi avanti concreti per rispondere alle istanze del comparto agricolo, in linea con i punti che l’Italia ha presentato lunedì alla riunione dei ministri dell’agricoltura a Bruxelles”. Lo annuncia in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, annunciando la firma dell’Italia alla lettera alla Commissione europea in via di sottoscrizione da parte di diversi Stati membri dell’Ue sulla situazione di crisi nel settore agricolo europeo.


“In questa missiva si evidenzia – spiega il ministro – che una crisi su scala europea richiede risposte europee. Per questo ci aspettiamo che la Commissione definisca il suo piano d’azione in modo preciso, sia in termini di direzione, sia in termini di mezzi e metodi che intende utilizzare, per mettere in atto passi avanti concreti e soluzioni precise alle difficoltà che sono state evidenziate il 26 febbraio all’Agrifish, attraverso un calendario d’azione chiaro, con tappe concrete”, ha sottolineato il Ministro Lollobrigida, che ha ricordato come “fin dal primo momento il Governo Meloni si è posto con fermezza in Europa per difendere le istanze degli agricoltori italiani, che come abbiamo visto sono in larga parte condivise dagli agricoltori degli altri Stati membri”. “Siamo pronti ad essere, anche in questa battaglia, pionieri in Europa e ci auguriamo di trovare la collaborazione fattiva di sempre più Nazioni, per dare agli agricoltori europei risposte tangibili e consolidare la Sovranità alimentare dell’Unione e dei suoi Stati membri – ha aggiunto – Grazie alla Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, nel Vertice Ue del 21-22 marzo è stato inserito il punto ‘agricoltura’, facendo tornare questo settore al centro del dibattito europeo. L’Italia è una Nazione fondatrice e con il Governo Meloni è tornata a far sentire forte la sua voce”, ha concluso Lollobrigida.

Il croissant protagonista nel mercato delle merendine: volumi 2023 +4,3%

Il croissant protagonista nel mercato delle merendine: volumi 2023 +4,3%Milano, 29 feb. (askanews) – Croissant, cornetto, brioche. I cultori della prima colazione italiana rabbrividiscono all’idea che si possano confondere questi tre dolci, con origini e ingredienti diversi. Ma davanti alla prova del palato e del carrello gli italiani non sembrano fare tanta attenzione al nome. Prova ne sono i dati sui croissant (o cornetti come riportano in etichetta alcuni produttori) confezionati, consumati non solo a colazione ma anche a merenda. Questi dolci guidano, infatti, il comparto delle merendine italiane con una quota del 31% sull’intero mercato. Ad agosto 2023, secondo i dati Circana, le vendite a volume hanno toccato quota 39,4 milioni di chili con una crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.


L’industria alimentare negli anni ha investito soprattutto sull’innovazione di questi prodotti da forno: in media sono 18 le referenze nella categoria cornetti a scaffale. I primi sono stati quelli classici o farciti con creme e confetture. Sono arrivati poi quelli integrali e ai 5 cereali, che rispondono alle esigenze del consumatore moderno. Fino a proposte più recenti con gusti come pistacchio, frutti rossi e nocciola. “In un contesto alimentare sempre più diversificato e dinamico, il croissant emerge come un pilastro della categoria merendine – afferma Luca Ragaglini, vicedirettore e segretario del settore prodotti da forno di Unione italiana food – consolidando la sua posizione di prodotto iconico nel mercato italiano. Tale successo è il risultato di una combinazione virtuosa tra gusto, innovazione costante ed equilibrio nutrizionale, che è il mix vincente che contraddistingue le merendine italiane”.


Più in generale il comparto delle merendine confezionate, prodotto figlio dell’industria alimentare italiana, registra un buon andamento. Nel 2023, dati Circana alla mano, le vendite in volume delle merendine hanno tenuto con un +0,5% rispetto al 2022, toccando quota 737 milioni di chili per un valore complessivo dei prodotti da forno dolci monodose pari a 1,52 miliardi di euro . Un settore che conferma la sua capacità di innovare: ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine.

Il 3 marzo Fai chiama a raccolta gli apicoltori a Piacenza

Il 3 marzo Fai chiama a raccolta gli apicoltori a PiacenzaRoma, 29 feb. (askanews) – Una chiamata a raccolta per tutti coloro che hanno a cuore la tutela delle api italiane: apicoltori di qualsiasi dimensione aziendale, rappresentanti delle Organizzazioni apistiche nazionali e territoriali, ricercatori e operatori di un settore impegnato a tenere in vita quasi due milioni di colonie di api, di cui l’85% è caratterizzato da una genetica tipica del nostro Paese, adattata e resistente ai fattori climatici in mutazione.


E’ l’appello della Federazione Apicoltori Italiani (FAI) che invita a Piacenza, il 3 Marzo 2024, il Convegno nazionale promosso dal CRT4-Ape Italiana (Centro di Referenza Tecnica finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste) nell’ambito del 40° Apimell, la Fiera Internazionale di Apicoltura. Qualificati ricercatori esperti di genetica apistica, una squadra di Apicoltori-Allevatori di Api Regine, rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, tecnici ed esponenti delle principali Organizzazioni nazionali degli apicoltori si confronteranno sul tema “Filiera delle Api Italiane – Dalla Salvaguardia del Patrimonio Genetico alla Valorizzazione del Mercato Interno e Internazionale”. Un dibattito che nasce dall’esigenza di preservare un capitale naturale di inestimabile valore per l’agricoltura e l’ambiente italiano.


“Aspettiamo chiunque nel mondo apistico voglia arricchirsi di conoscenze su come fare per tutelare e valorizzare le Api Italiane, per condurre e specializzarsi nell’allevamento di api regine che può diventare una professione, per migliorare il valore genetico dei propri apiari, per conoscere come il mercato italiano e quello internazionale sono ancora spazi aperti per la commercializzazione delle api regine di qualità”. Questo l’invito del presidente nazionale della FAI, Raffaele Cirone, che condurrà i lavori del convegno tecnico-scientifico. “Senza dimenticare – ricorda – che il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha un ampio programma di sostegno al comparto apistico, fatto di nuove linee di finanziamento e di aiuti diretti alle Regioni e agli Operatori del comparto”. I lavori si svolgeranno a partire dalle 10 a Piacenza Expo e saranno aperti dal videomessaggio di saluto di Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna.

Nasce il Coordinamento agricoltori e pescatori italiani

Nasce il Coordinamento agricoltori e pescatori italianiRoma, 29 feb. (askanews) – Nasce il Coordinamento degli agricoltori e dei pescatori italiani e sarà uno “spazio plurale e autonomo per rafforzare le mobilitazioni, condividere il progetto e le proposte per restituire dignità a chi lavora la terra e nel mare e costruire un’alleanza forte con la società in nome del diritto al cibo ed al territorio”.


Il Coordinamento al momento riunisce Agricoltori Italiani, Altragricoltura, il Movimento Pastori Sardi, il Movimento Riscatto Agricolo e il Comitato Popolo Produttivo, che ne danno notizia in una nota congiunta. Gli agricoltori che da settimane sono mobilitati in presidi sul territorio chiedono che “nel Paese la Nuova Riforma Agraria e dell’Agroalimentare torni ad essere centrale nel dibattito pubblico sugli interessi strategici e che si inverta la strada che sta portando alla perdita definitiva del patrimonio di lavoro garantito dalle piccole e medie aziende degli agricoltori, pastori, trasformatori artigianali, pescatori”.


Tra le principali richieste, che ci siano “norme per il controllo, la trasparenza del mercato e contro la concorrenza sleale e il dumping”, oltre alla garanzia “che il reddito remuneri gli investimenti assicurando la copertura dei costi produttivi, dalla moratoria dei debiti e da un piano per la fuoriuscita dell’indebitamento delle piccole e medie aziende agricole e della pesca”. Il 23 febbraio scorso, grazie alle mobilitazioni in corso, si è aperto un tavolo di confronto sulla crisi con il Governo e ora il Coordinamento degli agricoltori e dei pescatori italiani lancia l’invito a tutte le realtà in mobilitazione ad unirsi a loro. I referendi delle varie realtà comporranno la consulta di coordinamento dove, “in maniera trasparente e unitaria, verranno assunte le decisioni in merito alle mobilitazioni ed a come gestire il confronto nel tavolo con la politica”.


Sulla base delle adesioni verrà definito, già domani, un primo appuntamento di confronto per decidere le prossime iniziative e chiedere la riconvocazione del tavolo con il governo.

Agriturist: agriturismi tagliati fuori da 76 mln fondi promozione

Agriturist: agriturismi tagliati fuori da 76 mln fondi promozioneRoma, 29 feb. (askanews) – “Sono stati tagliati fuori gli agriturismi dai 76 milioni, stanziati dal Masaf, per valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano. È grave che, per una questione di codici Ateco, proprio le nostre aziende, che promuovono tradizione e cibi di qualità attraverso la ristorazione e i percorsi enogastronomici, continuino a rimanere inspiegabilmente escluse”. Lo denuncia Augusto Congionti, presidente di Agriturist, sottolineando che il click day è stato fissato per domani, primo marzo.


L’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura ribadisce la necessità di un intervento a modifica di questa anomalia, pur prontamente segnalata dalla Confederazione: “È forte la nostra delusione per non aver corretto, finora, questa svista dimenticando le nostre realtà – continua Congionti – che servono, per propria scelta e in base alle leggi regionali, prodotti dell’azienda agricola e del proprio territorio”. Agriturist ricorda che la legge (n.34 del 30 dicembre 2021) è nata per sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Le aziende agrituristiche sono strettamente connesse all’enogastronomia, al proprio territorio e alle sue produzioni tipiche, tradizionali, biologiche e DOP, IGP, e sono riferimento dell’enogastronomia italiana e del turismo collegato, oltre che salvaguardia e tutela del territorio.


“Chiediamo nuovamente che venga risolta questa grave dimenticanza, inserendo il codice Ateco 56.10.12, per estendere anche alle aziende agrituristiche la possibilità di usufruire dei fondi per valorizzare il patrimonio agroalimentare nazionale”, conclude il presidente di Agriturist.

Lollobrigida: ecco primo report Cabina regia tutela made in Italy

Lollobrigida: ecco primo report Cabina regia tutela made in ItalyRoma, 29 feb. (askanews) – E’ stato reso noto dal Masaf il primo report della Cabina di Regia interforze dei controlli alimentari. Le tipologie di controllo effettuate sono due: sul grano duro importato destinato all’alimentazione umana e sulle filiere del made in Italy.


Per quanto riguarda il programma straordinario di controllo “Grano duro”, alla fine del mese di gennaio 2024, sono state controllate 19 motonavi e 11 diversi operatori, con il prelievo di 21 campioni. Il quantitativo ispezionato, introdotto attraverso i porti, ammonta a circa 420.000 tonnellate di grano duro destinato all’alimentazione umana. Tutti i campioni analizzati, riporta il Masaf in una nota, sono risultati corrispondenti alle norme vigenti, ad eccezione di un campione di grano duro di origine turca, risultato non conforme ai limiti previsti per l’agricoltura biologica. Nell’ultima settimana sono state inoltre effettuate specifiche attività di ispezione a contrasto delle pratiche commerciali sleali e a tutela del made in Italy. In particolare, sono stati monitorati i porti di Bari, Catania, Palermo, Pozzallo (RG) e Olbia dove sono stati avviati controlli di tracciabilità su 15 operatori che trasportavano ortofrutta, carni, prodotti lattiero-caseari e oleari. In particolare, presso il porto di Pozzallo è stato controllato e campionato grano tenero d’importazione proveniente dalla Croazia.


Le attività proseguiranno con controlli cadenzati presso i principali porti e con approfondite verifiche anche presso gli importatori. “I dati del primo report delle attività della Cabina di Regia interforze sui controlli agroalimentari dimostrano il cambio di passo del Governo Meloni che, in stretto contatto con le forze dell’ordine, lavora per garantire la legalità”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“Grazie all’aumento delle ispezioni e alla loro evidente efficacia, non c’è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole. Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo e, ancora una volta, viene confermata la sua robustezza e l’impegno del Ministero a tutela delle produzioni di qualità. Come dimostrano i dati, l’Italia è una delle nazioni che fa più controlli e i produttori scorretti sono una minoranza”, ha concluso il ministro.

Confagricoltura: bene ok Camera a Ddl su florovivaismo

Confagricoltura: bene ok Camera a Ddl su florovivaismoRoma, 29 feb. (askanews) – Confagricoltura accoglie “con soddisfazione” l’approvazione della legge di delega sul florovivaismo alla Camera dei Deputati. Un intervento necessario, fortemente voluto dalla Confederazione, “che agevola un comparto strategico, in sofferenza per l’aumento dei costi di produzione e le sempre più frequenti fitopatie”. Parliamo di oltre 3 miliardi di euro di indotto generato, più di 27mila aziende sul territorio nazionale e 100mila e più lavoratori: un segmento che va tutelato e incentivato.


Con la delega in oggetto viene diversificata l’attività “floricola” rispetto a quella “vivaistica”: un passaggio importante per agevolare la pianificazione di interventi sempre più mirati, raccomandato dalla Confederazione. Confagricoltura plaude anche “all’auspicata e fondamentale qualificazione come ‘centri per il giardinaggio’ delle imprese agricole che operano nel settore florovivaistico, collocandoli così all’interno della filiera”. Palazzo della Valle apprezza l’operato attento e la propensione al confronto della Commissione agricoltura della Camera dei deputati. “Confidiamo che la collaborazione riscontrata in questi mesi possa continuare in sinergia col Governo e con le organizzazioni agricole nella fase di predisposizione del decreto, o dei decreti delegati, per un’attuazione definitiva della delega in tempi rapidi”, commenta Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura.

In Piemonte a marzo confronto nazionale su sistema cibo-territorio

In Piemonte a marzo confronto nazionale su sistema cibo-territorioRoma, 29 feb. (askanews) – Dal 21 al 23 marzo la Regione Piemonte, assessorato Agricoltura e Cibo, in collaborazione con la Consulta nazionale dei Distretti del cibo, organizzerà tre giorni di confronto sui temi forti delle politiche di aggregazione e promozione dei territori, dell’organizzazione dei mercati, dello spreco alimentare, della valorizzazione dei paesaggi, dell’enogastronomia e dei percorsi turistici. L’evento partirà dalla sede della Regione Piemonte, per spostarsi a Pollenzo e nei territori interessati dai Distretti del Cibo.


“Un evento che ho fortemente voluto e che dà grande visibilità alla nostra Regione”, sottolinea in una nota l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa. I Distretti del Cibo sono stati creati con l’intento di favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale. Si tratta di realtà che favoriscono l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, promuovono la sicurezza alimentare, la riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni e dello spreco alimentare, salvaguardano il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole, agroalimentari e l’enogastronomia. La prima giornata, giovedì 21 marzo, che avrà come sedi il Palazzo della Regione Piemonte a Torino e le sale di GreenPea sarà interamente dedicata ai Distretti stessi. Venerdì 22 marzo all’Agenzia di Pollenzo saranno affrontati i temi del contrasto allo spreco alimentare, della circolarità della filiera cibo e del rapporto tra mercati e Distretti, quali hub enogastronomici e luoghi d’incontro delle politiche distrettuali.


Sabato 23 marzo sarà dedicato alla visita dei territori sui quali si sono costituiti alcuni dei primi Distretti piemontesi. I partecipanti saranno accompagnati in un viaggio narrato, tra i paesaggi pedemontani del torinese e del cuneese, alla scoperta delle produzioni tipiche e delle bellezze storiche e culturali di queste terre.

Coldiretti: in controtendenza fatturato alimentare, +6,7% in 2023

Coldiretti: in controtendenza fatturato alimentare, +6,7% in 2023Roma, 29 feb. (askanews) – In controtendenza all’andamento generale cresce il fatturato dell’industria alimentare che fa registrare nel 2023 un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa ai dati Istat sul fatturato annuale dell’industria che, a fronte dell’aumento dell’agroalimentare, vede un calo complessivo dello 0,5% rispetto al 2022.


A sostenere gli alimentari, sottolinea la Coldiretti, sono sia i consumi interni in valore (calati però in volume) ma anche e soprattutto le esportazioni che nel 2023 hanno raggiunto il massimo storico di 64 miliardi di euro. Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’Unione Europea, che assorbe circa 2/3 delle esportazioni ma ben 1/3 è con Germania, Francia e Stati Uniti che si classificano come i partner di maggior rilievo, sebbene per gli Usa si registri una contrazione delle spedizioni nel 2023.