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Nasce Aispill, prima associazione spillatori birra professionisti

Nasce Aispill, prima associazione spillatori birra professionistiRoma, 13 feb. (askanews) – Nasce Aispill, la prima associazione di spillatori di birra professionisti che sarà presentata il 19 febbraio in occasione di Beer&Food Attraction 2024, in programma a Rimini dal 18 al 20 febbraio. Aispill riunirà i professionisti del settore che si occupano del servizio della birra nell’Horeca.


Per mantenere alto il livello professionale, Aispill organizzerà per gli associati formazione continua, seminari ed eventi di cultura birraria, oltre ad attività di promozione sulla spillatura della birra, puntando a creare anche i presupposti per uno sbocco professionale con certificazione delle competenze. Diverse le forme associative previste, tra cui i soci effettivi, ovvero gli spillatori di birra professionisti, e i soci Pubs and Co., ovvero locali ad alta vocazione birraria. In entrambi i casi, per entrare in Aispill sarà necessario fare un corso di formazione e superare un esame, per certificare competenze e caratteristiche.


“Quali le motivazioni che hanno spinto a intraprendere questa iniziativa? «Sono molti anni che le aziende investono nella formazione sulla spillatura – dichiara Federico Maria Liperini, esperto formatore del comparto birrario, co-fondatore di Aispill – ma sono tanti anni che tale formazione non è mai sfociata nel dare riconoscibilità alla figura dello spillatore, rimanendo la formazione una semplice leva commerciale per fidelizzare i clienti gestori dei locali”.

Bmti: prezzi vongole veraci +76% per effetto granchio blu

Bmti: prezzi vongole veraci +76% per effetto granchio bluRoma, 13 feb. (askanews) – Continuano i rialzi dei prezzi della vongola verace a causa dell’”effetto granchio-blu” che ha colpito le nostre lagune. Con quasi il 76% in più rispetto a un anno fa, il prezzo della vongola verace questa settimana si attesta sui 15,80 euro/Kg. E’ quanto emerge dalle elaborazioni di BMTI sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso della Rete Italmercati.


L’analisi, effettuata esaminando i mercati alla vigilia di San Valentino, registra ribassi sostanziali rispetto a un anno fa per le ostriche, che sono molto sensibili all’andamento climatico. Per questo motivo, le oscillazioni dei loro prezzi sono piuttosto frequenti. In particolare, l’ostrica concava, lo scorso anno ha sofferto l’andamento climatico sviluppando patologie che hanno reso difficile la fecondazione. Questo ha limitato la produzione facendo schizzare i prezzi che oggi, invece, sono tornati a livelli regolari intorno a 12,00 euro /kg per la varietà francese e 8,00 euro/Kg per quella italiana, registrando rispettivamente un calo del 29,41% e del 38,46% rispetto al 2023. Per quanto riguarda i prezzi delle bollicine, le più bevute per San Valentino, quelli all’ingrosso dei vini sparkling hanno chiuso il 2023 in calo rispetto all’anno precedente, registrando a dicembre una diminuzione del 4% su base annua. Rispetto al 2022, sono calati soprattutto i vini spumanti prodotti con metodo Charmat, i cui prezzi si sono ridotti a dicembre del 6,8% rispetto a dicembre 2022.

Sui mercati le prime fragole, prezzi elevati: 5,50 euro al chilo

Sui mercati le prime fragole, prezzi elevati: 5,50 euro al chiloRoma, 13 feb. (askanews) – Arrivano sui mercati le prime fragole, ma con prezzi notevolmente elevati, sui 5,50 euro al chilo. E’ quanto emerge dalle elaborazioni di BMTI sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso della Rete Italmercati. Anche quest’anno, gli acquisti dedicati alla serata di San Valentino hanno portato delle variazioni nei prezzi dei prodotti maggiormente acquistati per la ricorrenza.


Un frutto sempre in voga e sempre più scelto per accompagnare ricette romantiche è l’avocado, che presenta prezzi più o meno stabili rispetto allo scorso anno, intorno ai 4,50 euro/Kg. Aumentano, invece, i prezzi per i fichi secchi, soprattutto di provenienza greca, a causa di una minore produzione dovuta alle perturbazioni che si sono verificate tra la fine dell’estate l’inizio dell’autunno scorsi. Motivo per il quale, la produzione generale è terminata anche con un po’ di anticipo. Questa settimana, si registra un prezzo medio per il fico secco intorno a 9,26 euro/Kg, quasi il 20% in più rispetto allo scorso San Valentino.

Altragricoltura: domani 100 trattori a Roma a sostegno protesta

Altragricoltura: domani 100 trattori a Roma a sostegno protestaRoma, 13 feb. (askanews) – Domani 100 trattori arriveranno a Roma per sostenere le piattaforme inviate al Governo ed al Parlamento da Altragricoltura e da il Popolo Produttivo, che chiedono un incontro con l’esecutivo e hanno organizzato una conferenza stampa presso il presidio allestito negli spazi rurali in Via Castel di Leva 371, nei pressi del Divino Amore.


I trattori Casertani si muoveranno alle 22 di stasera, 13 febbraio, da Borgo Centore nel Comune di Cellole (CE) e si uniranno lungo il percorso a quelli provenienti dal Lazio per arrivare a Roma la mattina dopo, quando alle 12 inizierà la manifestazione convocata a Piazza del Campidoglio. “Si apra un tavolo plurale, il Governo dichiari lo Stato di crisi socioeconomica dell’agricoltura e della pesca e ricontratti con l’Europa misure in deroga coerenti”, è la richiesta dei movimenti avanzata da Gianni Fabbris, portavoce dell’alleanza sociale per la sovranità alimentare e presidente onorario di Altragricoltura.


“Abbiamo già chiesto un incontro al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e alla Presidenza della Commissione Permanente del Senato – precisa Angelo Distefano, portavoce del Popolo Produttivo – e oggi aggiungeremo la richiesta di incontro al ministro del Made in Italy, Alfonso Urso ma è chiaro che, non essendo le questioni riducibili a problemi settoriali, sono l’intero Governo guidato da Giorgia Meloni e le diverse forze politiche che siedono in Parlamento a dover garantire che il Paese si avvii sui percorsi che restituiscano dignità ai produttori ed alle comunità”.

Interrogaziona Lega a Comm. Ue su import agevolato riso Cambogia

Interrogaziona Lega a Comm. Ue su import agevolato riso CambogiaRoma, 13 feb. (askanews) – La Lega ha presentato una interrogazione alla Commissione Ue sull’importazione del riso cambogiano. Prima firmataria è l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, componente della commissione Industria del Parlamento europeo. “Basta con le importazioni agevolate di riso a basso costo dalla Cambogia e da altri Paesi extra Ue, che minacciano la salute dei consumatori – spiega in una nota Tovaglieri annunciando l’interrogazione – e mettono a rischio le 4mila aziende agricole italiane, che forniscono oltre il 50% della produzione risicola dell’Unione Europea con standard di qualità tra i più alti al mondo”.


“Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea – spiega l’eurodeputata leghista – per chiedere che sia introdotta un’efficace clausola di salvaguardia per limitare queste importazioni, valorizzare la produzione comunitaria e garantire una concorrenza leale. Le importazioni in Europa di riso cambogiano sono aumentate del 104%, anche grazie al Sistema di Preferenze Generali, che favorisce di fatto la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo, incentivando importazioni a dazio zero di prodotti a minor costo, che non rispettano gli standard qualitativi e ambientali obbligatori in Europa”. “Non possiamo più accettare – conclude – che gli scaffali dei nostri supermercati siano invasi da riso a basso prezzo, importato da Paesi asiatici nei quali è diffuso l’utilizzo del triciclazolo nella risicoltura, un pesticida vietato nell’Ue. Oggi oltre il 60% del riso che arriva sul mercato italiano beneficia di dazi agevolati, è giunto il momento di cambiare rotta”.

Crédit Agricol Italia e Consorzi Agrari rinnovano partnership

Crédit Agricol Italia e Consorzi Agrari rinnovano partnershipRoma, 13 feb. (askanews) – Crédit Agricole Italia ha rinnovato la partnership con la rete Consorzi Agrari d’Italia. Grazie all’accordo, anche nel 2024 le attività di fornitura di mezzi tecnici a valere sulla rete Consorzi Agrari d’Italia potranno essere sostenute finanziariamente da Crédit Agricole Italia con affidamenti a condizioni particolarmente vantaggiose ed esclusive: i beneficiari potranno acquistare mezzi tecnici concordando modalità di pagamento sostenibili e coerenti con i flussi di incasso.


Risultato Sicuro, il prodotto di Consorzi Agrari d’Italia a cui ha aderito Credit Agricole Italia per la gestione delle forniture agricole, permette alle aziende interessate di potere gestire i pagamenti con un plafond dedicato, in ottica di programmazione annuale degli acquisti di mezzi tecnici per la conduzione dell’attività. La partnership con Crédit Agricole Italia trae origine dal forte radicamento territoriale delle due realtà e dal comune obiettivo di garantire agli agricoltori l’accesso al mercato dei mezzi tecnici e dei servizi alle condizioni più convenienti. La Banca e la rete Consorzi Agrari d’Italia hanno anche individuato nell’innovazione una linea strategica essenziale anche per accompagnare gli operatori del settore primario nella transizione ecologica e digitale.


“Il concreto sostegno all’agricoltura passa da iniziative come questa che coinvolgono, in una logica di filiera di fornitura protetta e garantita, controparti della produzione e della commercializzazione – spiega Vittorio Ratto, vicedirettore generale di Crédit Agricole Italia in una nota congiunta – Il nostro impegno, unito a quello di Consorzi Agrari d’Italia, permette di condurre l’annualità agraria in modo efficiente, restituendo valore a monte della filiera di produzione”. E Gianluca Lelli, amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia precisa che si tratta di un “segno di attenzione per il comparto agricolo e di sensibilità rispetto al problema dell’accesso al credito. Risultato Sicuro è stata una iniziativa di grande successo, che solo lo scorso anno ha permesso di raccogliere oltre 50 milioni di euro – dice – Con questo strumento Consorzi Agrari d’Italia si fa carico del rischio connesso alle oscillazioni del prezzo di vendita e all’andamento dei tassi di interesse, permettendo all’agricoltore di ottimizzare la gestione dei propri flussi finanziari e massimizzandone il profitto”.

Giansanti (Confagri): insoddisfacente deroga Ue su terreni incolti

Giansanti (Confagri): insoddisfacente deroga Ue su terreni incoltiRoma, 13 feb. (askanews) – “Nonostante i miglioramenti ottenuti rispetto alla proposta iniziale, il provvedimento licenziato dalla Commissione non risponde alle esigenze degli agricoltori italiani”. È critica la valutazione espressa dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito al regolamento pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Ue, sulla deroga all’obbligo di mantenere parte dei terreni agricoli incolti o improduttivi.


“La Commissione ha previsto una lista eccessiva di condizioni, che riducono fortemente l’efficacia della misura. Ciò è dimostrato anche dal voto contrario della delegazione italiana – prosegue Giansanti – Il nostro obiettivo è quello di eliminare l’obbligo della destinazione non produttiva dei terreni dalla normativa in vigore sulla PAC, ma è necessaria una proposta legislativa della Commissione che sarebbe impossibile approvare prima della conclusione della legislatura europea”. Ecco perché si è resa necessaria una misura regolamentare che, però, sta dando risultati non soddisfacenti. “Da parte nostra, comunque, non rinunciamo a migliorare la situazione per gli agricoltori italiani. A tal fine – conclude il presidente di Confagricoltura – avanzeremo le nostre proposte alla Commissione in vista della presentazione del ‘pacchetto’ sulla semplificazione che sarà licenziato per la riunione del Consiglio Agricoltura in programma il 26 febbraio, a Bruxelles”.

Vino, Gruppo Meregalli chiude 2023 sfiorando i 100 milioni: +7,99%

Vino, Gruppo Meregalli chiude 2023 sfiorando i 100 milioni: +7,99%Milano, 13 feb. (askanews) – Si chiude un altro anno in positivo per Gruppo Meregalli che raggiunge oltre 99,4 mln di euro di fatturato, il +7,99% rispetto al 2022. Lo storico distributore di vini e spirit nazionali e internazionali, spiegando di stare attuando “una politica di premiumizzazione che negli ultimi anni ha avuto un’importante accelerazione”, ha sottolineato la crescita di tutte le sue aziende, tra cui spicca il +27% di Visconti43, società trasformata l’anno scorso in Spa da da Srl, che “nel 2024 introdurrà sorprendenti novità”. Leggero aumentato di fatturato (1,6%) anche per le consociate estere Meregalli France e Meregalli Monaco.


In merito alle tendenze che hanno caratterizzato il mercato 2023, il Gruppo monzese, nel 2023 diventato Società Benefit, evidenzia che i vini fermi sono la categoria più venduta, con il rosé che conferma la crescita degli ultimi anni. I bianchi viaggiano sopra la media con maggiore incidenza sulle vendite al Nord Est e nel Centro Italia, a differenza del vino rosso che si distingue nelle aree del Nord Ovest e del Sud. Gli spumanti hanno sempre una richiesta elevata e costante, che si concentra nelle aree del Nord Est e del Sud in maniera equivalente. Per quanto riguarda i distillati tradizionali si osserva un’importante crescita della vodka (+18%) e tra le nuove tendenze è il Tequila a emergere con forza con un aumento del 18,5% rispetto all’anno precedente. Nel mondo whisky si evidenzia una crescita esponenziale dei marchi giapponesi con +120% sul 2022. Bene anche la categoria degli amari che segna +26%, in scia alla crescita degli ultimi anni, e, assieme a liquori e grappa, si conferma il distillato più venduto nel Nord Est. Infine la grappa, che ha storicamente una forte incidenza al Nord Est, “evidenzia un’interessante percentuale al Sud”. In merito all’andamento del consumo fuori casa, la mescita in ristoranti, hotel e bar ha segnato un +10%% rispetto alla vendita a corpo (+3,58%), dove però la qualità si conferma tra le scelte di acquisto dei consumatori. Ne risente invece la vendita online con una piccola flessione delle vendite.


“Il 2023 è stato un anno complesso per l’economia e la geopolitica, ma il mondo del vino di qualità e il nostro Gruppo in particolare ne escono rafforzati” ha dichiarato l’Ad di Gruppo Meregalli, Marcello Meregalli, sottolineando che ci sono stati “tanti e continui investimenti obbligatori per crescere, e tanti ne saranno messi in atto nel 2024″. Guardiamo positivamente al futuro e speriamo che non solo il mondo premium salga, ma che ci sia un ritorno del ceto medio, vera forza dell’Italia.”

Agricoltura, da domani in vigore deroga Ue su terreni a riposo

Agricoltura, da domani in vigore deroga Ue su terreni a riposoRoma, 13 feb. (askanews) – Entrerà domani in vigore il Regolamento addottato ufficialmente dalla Commissione Europea che concede un’esenzione parziale per gli agricoltori europei dalla regola della condizionalità sui terreni lasciati a riposo, facendo seguito alla proposta della Commissione presentata il 31 gennaio e alle discussioni con gli Stati membri nelle riunioni dei comitati. Il Regolamento entrerà in vigore domani, 14 febbraio, e si applicherà retroattivamente dal primo gennaio per un anno, ovvero fino al 31 dicembre 2024.


“L’esenzione parziale soddisfa diverse richieste di maggiore flessibilità, come richiesto dagli Stati membri per rispondere meglio alle sfide che devono affrontare gli agricoltori dell’UE”, si legge in una nota. “Solo se i nostri agricoltori potranno vivere della propria terra potranno investire nel futuro – ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea – E solo se raggiungiamo insieme i nostri obiettivi climatici e ambientali, gli agricoltori potranno continuare a guadagnarsi da vivere. I nostri agricoltori lo sanno bene. Questa misura offre flessibilità agli agricoltori, continuando a premiarli per il loro lavoro cruciale nel promuovere la sicurezza alimentare e la sostenibilità dell’UE. Presto presenteremo ulteriori proposte per contribuire ad alleviare la pressione che i nostri agricoltori devono affrontare”.


“Accolgo con favore la decisione di concedere un’esenzione parziale dalle BCAA 8 e credo che sarà accolta con favore anche da molti agricoltori in tutta l’Unione europea – ha commentato Janusz Wojciechowski, commissario Ue all’Agricoltura – Riflette le circostanze straordinarie affrontate dalla nostra comunità agricola e dimostra che la Commissione ascolta, si impegna e risponde a queste esigenze in tempo reale”.

Confagri Bari-Bat: Irpef agricola dimezzata vittoria Confagri

Confagri Bari-Bat: Irpef agricola dimezzata vittoria ConfagriRoma, 13 feb. (askanews) – Franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. E’ quanto dovrebbe prevedere l’emendamento a cui sta lavorando il governo per gli agricoltori. Una norma che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice.


In queste ore il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef che sarà votato, all’interno del decreto Milleproroghe, giovedì prossimo. Soddisfazione arriva da Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-Bat, che spiega: “in occasione della Fruit Logistica di Berlino, dove ho incontrato diversi imprenditori del settore ortofrutticolo, uno dei cuori pulsanti dell’agricoltura della nostra provincia, ho riscontrato grande sensibilità al tema della competitività e della riduzione della pressione fiscale. Siamo un’associazione di imprenditori agricoli: rappresentiamo le esigenze e le necessità dei nostri soci. Motivo per cui, in relazione all’esenzione Irpef, avevamo chiesto di più al tavolo con il Governo venerdì scorso. Oggi è arrivata una revisione che rispetta le nostre istanze. Questo è sicuramente un importante risultato sindacale di Confagricoltura”.


Per Massimiliano Del Core della misura beneficeranno molte aziende agricole della provincia di Bari-Bat dove sono presenti imprese strutturate, di importanti estensioni, la cui attività è rivolta al mercato. “Anche per questo tipo di imprese abbiamo lavorato insieme alla nostra filiera istituzionale nazionale – ha concluso il presidente – affinché il governo accogliesse le proposte di Confagricoltura e garantisse la maggiore ampiezza possibile alla previsione di esenzione”.