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Chip, giapponese Renesas acquista Altium per 5,5 mld euro

Chip, giapponese Renesas acquista Altium per 5,5 mld euroRoma, 15 feb. (askanews) – Il produttore giapponese di semiconduttori Renesas Electronics ha annunciato oggi in un comunicato di aver raggiunto un accordo con Altium Limited, leader globale nei sistemi di progettazione elettronica, per l’acquisto di tutte le azioni in circolazione di Altium, rendendola una società controllata al 100% da Renesas, subordinatamente al soddisfacimento di determinate condizioni, per un prezzo che dovrebbe attestarsi sui 9,1 miliardi di dollari australiani (5,5 miliardi di euro)


L’acquisizione sarà eseguita tramite uno Scheme of Arrangement ai sensi dell’Australian Corporations Act, che è un metodo per acquisire il 100% delle azioni in circolazione di una società quotata in Australia e comporterà l’acquisizione di tutte le azioni di Altium in cambio di denaro. Le società hanno stipulato un accordo di implementazione dello schema che è stato approvato all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le compagnie Si prevede che l’acquisizione sarà completata nella seconda metà del 2024, previa approvazione degli azionisti di Altium, approvazione del tribunale australiano, approvazioni normative e soddisfacimento di altre consuete condizioni di chiusura.


Renesas pagherà 68,5 dollari australiani per azioni, con un premio del 34% sul prezzo di chiusura di ieri alla borsa australiana dove Altium, una società con baee in California, è quotata. Altium è un fornitore di strumenti ad alta precisione per la progettazione di circuiti stampati.

Sorpasso tedesco: il Giappone non è più la terza economia del mondo

Sorpasso tedesco: il Giappone non è più la terza economia del mondoRoma, 15 feb. (askanews) – Il prodotto interno lordo del Giappone nel periodo ottobre-dicembre si è ridotto per il secondo trimestre consecutivo, confermando che l’economia nipponica nel 2023 è scivolata dietro alla Germania, diventando la quarta più grande del mondo, nonostante anche il paese europeo sia in recessione e il Giappone sull’intero anno vanti una crescita dell’1,9%.


Il Giappone – secondo i dati preliminari diffusi dal governo di Tokyo – ha registrato una contrazione del Pil pari allo 0,4% nel trimestre ottobre-dicembre rispetto ai tre mesi precedenti, dopo un calo rivisto del 3,3% nel periodo luglio-settembre. Secondo l’Ufficio di Gabinetto, il Pil nominale del Giappone nel 2023 è stato pari a 4.210,6 miliardi di dollari – al tasso di cambio medio – mentre quello della germania è stato di 4.456,1 miliardi di dollari.


L’economia del Giappone diventò la seconda più grande al mondo nel 1968, per poi essere superata dalla Cina nel 2010. Da allora era rimasta sistematicamente al terzo posto, per poi essere superata da quella tedesca nel 2023. In questa classifica, tuttavia, ha un impatto importante il fatto che la valuta giapponese – lo yen – si sia fortemente deprezzato rispetto al dollaro, mentre l’euro – la valuta unica europea – sia stabile nei confronti del biglietto verde. Questo fa sì che la crescita nominale del Pil tedesco sia stata più alta.


L’altro grande fattore dell’arretramento economico giapponese è l’incertezza degli ultimi anni, a partire dalla crisi pandemica e continuata con la conflittualità geopolitca con la crescita dei prezzi e la perdita di potere di spesa, che ha portato le famiglie a consumare e investire poco e ha invece incentivato il risparmio. Durante il quarto trimestre 2023, i consumi privati sono calati dello 0,9% su base annua e gli investimenti aziendali sono dello 0,3%. Le esportazioni sono aumentate dell’11%, mentre le importazioni sono aumentate del 7,0%.


Secondo l’Ufficio di Gabinetto, il tasso di risparmio, che era di circa il 3% nel 2019 prima del COVID-19, è cresciuto fino a quasi l’11% nel 2020. Da allora, i consumi non si sono ripresi come previsto e l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie. Per questo il governo ha chiesto che nello “shunto” (trattative primaverili tra le parti sociali, ndr.) i datori di lavori aprano le corde della borsa per dare aumenti senza precedenti ai loro dipendenti in maniera da rilanciare i consumi. E anche la banca centrale (BoJ) attende l’esito di queste trattative per porre termine alla politica di tassi d’interesse negativi che continua da decenni in ottica anti-deflazionistica. Il governo in questo senso non sembra pessimista. Il capo di di gabinetto Yoshimasa Hayashi – che fa da portavoce dell’esecutivo – ha detto in una conferenza stampa: “È necessario prestare attenzione al fatto che il Pil in dollari Usa è fortemente influenzato dall’andamento dei prezzi e dei tassi di cambio, ma dopo il crollo della ‘bubble economy’ (la bolla economica degli anni ’80), le aziende hanno calato i loro investimenti, con conseguente stagnazione dei consumi e dinamica debole dei prezzi “. Tuttavia, ha continuato, “si sono – ha continuato – segnali positivi come l’aumento dei salari, l’investimento di capitali e la crescita del mercato azionario ai livelli più elevati degli ultimi 30 anni. E’ importante accelerare ulteriormente questa tendenza per realizzare un ciclo virtuoso di crescita economica e crescita del reddito. Creeremo sicuramente una situazione in cui la crescita del reddito supera l’aumento dei prezzi e ciò porterà a una nuova espansione dei consumi”.

Sony-Honda lanceranno entro il 2028 tre veicoli elettrici

Sony-Honda lanceranno entro il 2028 tre veicoli elettriciRoma, 14 feb. (askanews) – Una joint venture tra Sony Group e Honda Motor introdurrà tre modelli di veicoli elettrici entro la fine del decennio in corso. Lo scrive oggi il Nikkei.


Sony Honda Mobility farà il suo debutto con una berlina nel 2025, un SUV nel 2027 e una compatta “accessibile” nel 2028 o successivamente, secondo quanto hanno detto fonti al Nikkei. La joint venture aveva precedentemente indicato che la berlina elettrica sarà lanciata con il marchio Afeela.


Sony Honda Mobility ha anche intenzione di raddoppiare la propria forza lavoro, portandola a circa 500 dipendenti. I tre modelli condivideranno lo stesso telaio per ridurre i costi e accelerare lo sviluppo.


Si prevede che la berlina Afeela, che la società ha soprannominato un “veicolo elettrico ad alto valore aggiunto”, avrà un prezzo di oltre 10 milioni di yen (62mila euro).

Yen di nuovo giù, governo Giappone: se necessario, interverremo

Yen di nuovo giù, governo Giappone: se necessario, interverremoRoma, 14 feb. (askanews) – Masato Kanda – viceministro alle finanze agli affari internazionali, considerato di fatto il principale diplomatico valutario del Giappone – ha dichiarato oggi che la caduta dello yen è stata “molto rapida” ed è guidata in parte da mosse speculative, avvertendo che il governo risponderà “appropriatamente” se necessario. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


Le osservazioni sono arrivate dopo che il dollaro ha toccato durante la notte il massimo da tre mesi a questa parte di 150,88 yen, poiché i dati sull’inflazione statunitense più forti del previsto hanno ridotto le aspettative del mercato di un taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve. La caduta dello yen “è stata molto rapida, e avrà un impatto negativo sull’economia”, ha detto ai giornalisti Kanda. La valuta giapponese “si è indebolita di quasi 10 yen (rispetto al dollaro) nell’ultimo mese”.


I funzionari giapponesi emettono avvertimenti verbali quando i movimenti valutari sono volatili, prima di intervenire effettivamente nel mercato dei cambi per correggere i rapidi cambiamenti ritenuti non riflettere i fondamentali economici. L’indebolimento dello yen ha inferto un duro colpo al Giappone, paese povero di risorse, aumentando il costo dell’energia e delle materie prime importate, accelerando l’inflazione.


La rinnovata debolezza dello yen arriva mentre i mercati finanziari si aspettano che la Banca del Giappone, che negli anni di stretta monetaria da parte delle principali banche centrali mondiali è andata in controtendenza mantenendo una politica espansiva, rovesci la sua politica di tassi di interesse negativi nei prossimi mesi. Il governatore Kazuo Ueda ha affermato che le condizioni monetarie rimarranno “accomodanti” anche se il tasso negativo finirà.

Investitore Usa attacca la governance di Toyota

Investitore Usa attacca la governance di ToyotaRoma, 14 feb. (askanews) – Un investitore statunitense di lunga data in una delle più grandi controllate di Toyota ha puntato il dito contro la governance del gruppo automobilistico, chiedendone una revisione. Lo riferisce il Financial Times, che ha visto una lettera indirizzata dall’investitore, GMO, al management.


La rivelazione viene dopo uno scandalo che ha investito Toyota in relazione alla falsificazione di alcuni test, che ha portato alle scuse e alle dimissioni dei vertici di una delle controllate del keiretsu (conglomerato), la casa automobilistica Daihatsu. GMO, che ha investito 60 miliardi di dollari, ha detenuto azioni per 13 anni in Toyota Industries (TIC), il più grande produttore mondiale di carrelli elevatori e anche un produttore di automobili, tessuti ed elettronica.


TIC ha ammesso di aver falsificato i dati del motore e GMO ha inviato una lettera la scorsa settimana sollecitando cambiamenti alla sua leadership, alla struttura del capitale e a una “cultura sottomessa” che ha affermato di essere “incapace di opporsi alle richieste del Gruppo Toyota”. Il capo delle attività giapponesi di GMO Drew Edwards ha dichiarato nella lettera, vista dal Financial Times, che i recenti scandali sono “solo un sintomo di un problema più ampio di governance e cultura aziendale deteriorata in TIC e in Toyota Group nel suo complesso”.


Ha aggiunto che gli scandali hanno messo “non solo la direzione e il consiglio di amministrazione di TIC, ma anche la direzione e il consiglio di amministrazione di (Toyota Motor]= in avviso che Toyota Group non è più esente dal seguire le linee guida volte a far funzionare il governo societario del Giappone a beneficio di tutte le parti interessate”. TIC aveva seguito Hino Motors e Daihatsu nel diventare la terza azienda Toyota a rivelare problemi diffusi con i dati di test, in particolare per i suoi motori per auto e carrelli elevatori. Dopo le rivelazioni, il presidente di Toyota Akio Toyoda ha dichiarato di assumersi “piena responsabilità”.


Edwards di GMO, il cui team gestisce circa 2 miliardi di dollari in azioni giapponesi, ha affermato che una delle cause dello scandalo presso TIC è stato che al management “sono mancati indipendenza e coraggio nel respingere” le richieste di Toyota Motors. Chiedendo a TIC di mettere in atto “urgentemente” un team di leadership indipendente e un consiglio di amministrazione che potesse rivedere la sua cultura e ammettere i suoi errori, GMO ha anche spinto il gruppo a “sciogliere le sue partecipazioni incrociate aggrovigliate con il Gruppo Toyota”.

Expo, direttrice orchestra Nishimoto ambasciatrice Padiglione Italia

Expo, direttrice orchestra Nishimoto ambasciatrice Padiglione ItaliaRoma, 13 feb. (askanews) – Tomomi Nishimoto, direttrice d’orchestra giapponese di fama internazionale, ha accettato di diventare “Ambassador” del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka e contribuirà attivamente al programma del palinsesto musicale. Nishimoto si aggiunge così alla stilista Junko Koshino, all’imprenditore Yuzo Yagi, al designer d’industria Ken Okuyama, al designer Toshiyuki Kita e allo scultore Susumu Shingu quali “Ambassador” del Padiglione Italia.


Artista di fama internazionale, Tomomi Nishimoto si è esibita in circa trenta paesi. È direttrice della IlluminArt Philharmonic Orchestra, progetto che riunisce musicisti provenienti da varie zone dell’ASEAN. Attiva nella promozione del dialogo artistico tra Oriente e Occidente, ha creato progetti che fondono cultura tradizionale e scienza, arte e tecnologia al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della salute fisica e mentale e migliorare la qualità della vita delle persone rendendo la musicoterapia accessibile a tutti. A partire dal 2013 è ospite fissa al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra in Vaticano. Nel 2014 ha ricevuto lo Honorary Award della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, diventando la più giovane artista a ricevere tale premio. “Conosciamo bene la Direttrice Tomomi Nishimoto fin dall’inaugurazione della Paper Concert Hall donata a l’Aquila dal Giappone e disegnata dall’architetto Shigeru Ban. Collaborare con Nishimoto significa interpretare in modo articolato il tema “l’Arte rigenera la Vita” del Padiglione Italia, che per la prima volta nella storia ospita anche il Padiglione della Santa Sede. Creare attività e programmi sui temi di Expo 2025 Osaka per la promozione in ambito internazionale delle eccellenze Universitarie e dei Centri di Ricerca italiani, sia in campo artistico che scientifico, è uno degli obiettivi dell’Accordo Quadro firmato nel luglio 2023 tra il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e CRUI – COPER – AFAM del Ministero dell’Università e della Ricerca”, ha commentato Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka.

Startup giapponese consegna primi maialini per xenotrapianti

Startup giapponese consegna primi maialini per xenotrapiantiRoma, 13 feb. (askanews) – La startup giapponese PorMedTec, in collaborazione con la società di biotecnologie Usa eGenesis, ha annunciato oggi la consegna di tre maialini geneticamente alle istituzioni mediche nipponiche per effettuare la ricerca pre-clinica volta agli xenotrapianti.


I tre suini sono nati l’11 febbraio e sono stati generati geneticamente modificati per avere organi adatti al trapianto nell’uomo. Negli ultimi anni, in Giappone, solo il 3% circa di coloro che richiedono un trapianto di organi ne ricevono effettivamente uno, e uno dei motivi è l’estrema carenza di donatori di organi (meno di 1/60 negli Stati Uniti, meno di 1/60 in Corea del Sud). 1/9). Questo ha portato a grandi aspettative per l’applicazione clinica degli xeno-organi.


PorMedTec è una startup uscita dall’Università Meiji di Tokyo, con base a Kawasaki. eGenesis, invece, è una società americana con base nel Massachusetts. Nel 2023 la startup nipponica ha importato cellule di maiale geneticamente modificate da eGenesis e ha creato suinetti clonati utilizzando la tecnologia di trasferimento nucleare di cellule somatiche sviluppata presso l’Istituto internazionale per la ricerca sulle biorisorse dell’Università Meiji. L’anno scorso i ricercatori delle due società hannno pubblicato sulla rivista Nature un articolo in cui si mostra come una scimmia a cui erano stati trapiantati reni di maiale sia sopravvissuta per più di due anni.


Si prevede che vengano condotti test clinici per trapianti interspecie tra maiali ed esseri umani già a partire dall’anno fiscale 2025, dopo che saranno completi i test sperimentali su scimmie e altre cavie.

Cina, riprende turismo interno ma tarda a tornare quello da estero

Cina, riprende turismo interno ma tarda a tornare quello da esteroRoma, 13 feb. (askanews) – La Cina prevede che il turismo nazionale tornerà quest’anno ai livelli pre-pandemia, ma gli arrivi internazionali impiegheranno più tempo per riprendersi. Lo dice un istituto di ricerca statale, la China Tourism Academy in occasione del capodanno lunare, secondo quanto riporta il South China Morning Post.


Quest’anno i cittadini cinesi effettueranno fino a 6 miliardi di viaggi, più o meno la stessa cifra del 2019, anche se si prevede che percorreranno distanze più brevi. Ma, se i viaggi interni stanno vivendo una ripresa dopo la revoca delle dure restrizioni legate al Covid-19, si prevede che solo il 50% degli arrivi internazionali osservati nel 2019 ritorneranno l’anno prossimo, afferma il rapporto.


Si prevede che le entrate derivanti dal turismo interno nel 2024 aumenteranno del 23%, raggiungendo i 6mila miliardi di yuan (774 miliardi di euro), superando i 5.700 miliardi di yuan (735 miliardi di euro) ottenuti nel 2019.

Auto, scandalo test truccati: saltano i vertici della Daihatsu

Auto, scandalo test truccati: saltano i vertici della DaihatsuRoma, 13 feb. (askanews) – Toyota Motor ha annunciato oggi in un comunicato che sia il presidente che il presidente del consiglio d’amministrazione della controllata Daihatsu Motor si dimetteranno in seguito alle rivelazioni di cattiva condotta relativa ai test di sicurezza in caso di collisione truccati.


L’amministratore delegato di Toyota per la regione dell’America Latina e dei Caraibi, Masahiro Inoue, sostituirà Soichiro Okudaira come presidente di Daihatsu a partire dal primo marzo, ha annunciato in un comunicato la casa automobilistica più venduta al mondo. Inoue ha presentato ancota una volta “profondo rincrescimento” per lo scandalo in una conferenza stampa dopo l’annuncio dell’avvicendamento.


Okudaira, che ha lavorato in Toyota dal 1979, prima di diventare presidente di Daihatsu nel 2017, un anno dopo che la casa automobilistica compatta era diventata una consociata interamente controllata da Toyota nel 2016. Inoltre il presidente del Cda della Daihatsu, Sunao Matsubayashi, si dimetterà e non sarà sostituito, ha detto Toyota.


A causa dello scandalo relativo alle richieste di certificazione dei test di sicurezza, Daihatsu sarà anche rimossa da una partnership di veicoli commerciali nota come Commercial Japan Partnership Technologies (CJPT), ha affermato la casa automobilistica in una dichiarazione separata. La quota azionaria del 10% di Daihatsu nella partnership sarà trasferita a Toyota, si legge nella nota diffusa dalla grande casa automobilistica.

Giappone, rogna per il supertreno maglev: Shizuoka si oppone

Giappone, rogna per il supertreno maglev: Shizuoka si opponeRoma, 12 feb. (askanews) – Il progetto di supertreno a levitazione magnetica (maglev) che dovrebbe collegare le città giapponesi di Tokyo, Nagoya e Osaka è in difficoltà crescente. Secondo quanto racconta l’agenzia di stampa Kyodo, a rallentare e date d’inizio dei lavori è una controversia col governo della prefettura (provincia) di Shizuoka, che ha posto seri dubbi di natura ambientale.


Il Linear Chuo Shinkansen della Central Japan Railway Co., che a lavori completati dovrebbe collegare Tokyo a Osaka con treni che viaggiano fino a 500 chilometri all’ora, è al momento ostacolato dal governatore di questa piccola provincia, Heita Kawakatsu. Il completamento della tratta da Nagoya a Osaka è previsto per il 2037, mentre il tratto da Tokyo a Nagoya era inizialmente previsto per il 2027, ma ora è ufficialmente “2027 o successivo”, a causa della polemica in corso tra l’operatore ferroviario e il governo locale.


Si tratta di un progetto da 9mila miliardi di yen (56 miliardi di euro) e punta a dimezzare i tempi di percorrenza tra Tokyo e Osaka, utilizzando la tecnologia superconduttiva della levitazione magnetica. I treni maglev levitano a circa 10 centimetri sopra i binari e, durante un test con equipaggio su una pista sperimentale nella prefettura di Yamanashi nel 2015, un prototipo ha raggiunto i 603 km all’ora.


A differenza del Tokaido Shinkansen attualmente in servizio su quella tratta, l’86% del percorso di 286 chilometri della linea maglev tra Tokyo e Nagoya sarebbe in tunnel. Nella prefettura di Shizuoka è prevista una tratta in tunnel da 8,9 km. L’opposizione nella prefettura di Shizuoka, sostenuta dalle comunità locali, parte dal timore che la prevista costruzione del tunnel per la linea possa influire negativamente sul volume complessivo dell’acqua che passa attraverso un fiume.


La JR Central ha proposto di lavorare, migliorando le condizioni la diga di Tashiro, appartenente alla prefettura. Il piano sembrava destinato a soddisfare le richieste locali, ma un rapporto di un comitato del Ministero del territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo a dicembre ha riconosciuto che i lavori potrebbero danneggiare l’ecosistema della catena delle Alpi meridionali, che corre dalla prefettura centrale di Nagano e scende attraverso le prefetture di Yamanashi e Shizuoka. Kawakatsu, governatore dal 2009, una volta tra i principali sostenitori del progetto, ha preso spunto dal progetto per rilanciare la sua opposizione. “Il percorso proposto attraversa le Alpi meridioonali, una riserva della biosfera riconosciuta dall’UNESCO. Il rapporto del comitato governativo afferma che ci saranno danni all’ambiente, quindi che ci siano problemi è evidente”, ha affermato. Nel tentativo di spingere Kawakatsu a rinunciare alla sua opposizione, il governo centrale ha pubblicato in ottobre una stima secondo cui potrebbero esserci 1,5 volte più servizi shinkansen regolari con fermate più frequenti, anche nelle aree della prefettura di Shizuoka, se la linea maglev dovesse proseguire. Ma Kawakatsu ha snobbato i calcoli definendoli “inadeguati, il tipo di stima che potrebbe fare anche uno studente delle elementari”. Il 28 dicembre, il ministero dei trasporti ha approvato la proposta di JR Central di modificare la data di completamento della tappa di Nagoya a “2027 o successiva”, citando l’opposizione a Shizuoka come motivo del ritardo. Ma Kawakatsu ha respinto l’ipotesi che la sua prefettura sia responsabile del rinvio del progetto dalla sua apertura nel 2027. “Possono completare la costruzione di altre parti della linea entro il 2027? Sembra che la sezione di Shizuoka venga usata come capro espiatorio per dire che non possono farlo”, ha detto il governatore. La JR Central ha risposto con una conferenza stampa a gennaio. “Stiamo andando avanti con il progetto – ha detto la compagnia ferroviaria – poiché le infrastrutture esistenti degli shinkansen sono invecchiate e per salvaguardarci da futuri disastri. Non stiamo considerando di aprire solo una sezione della linea”.