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Sudcorea, Samsung va verso il primo sciopero della sua storia

Sudcorea, Samsung va verso il primo sciopero della sua storiaRoma, 29 mag. (askanews) – I lavoratori di Samsung Electronics Co., il gigante sudcoreano dell’elettronica hanno dichiarato oggi che potrebbero presto proclamare il primo sciopero della loro storia. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


Un’azione collettiva di “congedo coordinato” dei membri dal siundacato National Samsung Electronics Union (NSEU) contro il blocco delle negoziazioni salariali è stato già messo in cantiere per il 7 giugno. Ma il sindacato ha chiarito che all’orizzonte c’è uno sciopero generale. Il NSEU è il più grande sindacato dei lavoratori di Samsung con quasi 28.000 membri, che rappresentano il 22 percento dei 125.000 dipendenti dell’azienda.


La dirigenza del colosso tecnologico sudcoreano e il più grande sindacato dell’azienda hanno tenuto diversi round di colloqui e negoziazioni da gennaio, ma non sono riusciti a ridurre le loro differenze Il sindacato ha dichiarato di pianificare l’inizio delle sue azioni con un giorno di congedo collettivo coordinato da parte dei membri il 7 giugno come passo preliminare verso un potenziale sciopero generale. “Può sembrare una protesta passiva, ma stiamo procedendo un passo alla volta,” ha detto un portavoce del sindacato. “La nostra prima azione collettiva è significativa e potrebbe portare a uno sciopero generale”.


Se il NSEU dovesse organizzare uno sciopero, sarebbe il primo in assoluto dei lavoratori del colosso tecnologico sudcoreano: Samsung non ha mai avuto uno sciopero dalla sua fondazione nel 1969.

Cina, lo yuan al minimo da sei mesi rispetto al dollaro

Cina, lo yuan al minimo da sei mesi rispetto al dollaroRoma, 29 mag. (askanews) – Lo yuan cinese ha toccato il suo minimo di sei mesi rispetto al dollaro, alla luce del mantenimento di alti tassi d’interesse negli Usa, mentre Pechino cerca di rilanciare la sua crescita economica nel tentativo di raggiungere l’obiettivo di crescita di “circa il 5%” fissato dal governo centrale.


La valuta onshore si è indebolita a 7.2488 contro il dollaro, superando il livello di 7.2472 fissato il 25 aprile e toccando il punto più basso da novembre dello scorso anno. La Banca Popolare Cinese (PBoC)- istituto centrale cinese – ha abbassato il suo tasso di riferimento a 7,1106 per dollaro mercoledì mattina, il livello più basso dal 23 gennaio, quando il riferimento era stato fissato a 7,1117, permettendo allo yuan di indebolirsi. Lo yuan onshore è tenuto entro una banda di negoziazione del più o meno 2% rispetto al tasso di riferimento. Lo yuan offshore, che non è vincolato dalla banda di negoziazione, è sceso a 7,2667 contro il dollaro mercoledì, il suo minimo dal 29 aprile.


La Fed ha deciso nella sua ultima riunione di mantenere i tassi di interesse al loro livello più alto in oltre due decenni. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto a maggio che l’inflazione sta calando più lentamente del previsto. Questo mese la PBoC ha eliminato i tassi di interesse minimi per i mutui e istituito un programma di finanziamento da 300 miliardi di yuan (38 miliardi di euro) per incoraggiare i governi locali ad acquistare case invendute.

Cina, condanna a morte per manager fondo accusato di corruzione

Cina, condanna a morte per manager fondo accusato di corruzioneRoma, 29 mag. (askanews) – Bai Tianhui, ex alto dirigente del gestore patrimoniale statale Huarong, è stato condannato a morte per corruzione per aver accettato tangenti per 1,1 miliardi di yuan (140 milioni di euro). Lo segnala oggi la televisione pubblica cinese CCTV.


L’ex direttore generale della China Huarong International Holdings (CHIH) – secondo l’accusa che ha portato alla condanna da parte del Tribunale intermedio del popolo di Tianjin emessa ieri – ha sfruttato la sua posizione per aiutare altri soggetti nell’acquisizione e finanziamento di progetti in cambio di enormi somme di denaro. La CCTV ha specificato che Bai non ha risposto alle accuse e non ha chiarito se il manager intenda fare appello contro la sentenza.


La condanna di Bai è l’ennesima pietra miliare all’interno della dura campagna anti-corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping dopo il suo arrivo al potere nel 2013. Bai è il secondo alto dirigente di Huarong a ricevere una sentenza di morte per corruzione. Lo stesso tribunale ha condannato a morte tre anni Lai Xiaomin, ex presidente del gruppo (ed ex capo diretto di Bai), per aver preso tangenti per 1,79 miliardi di yuan (227 milioni di euro), appropriazione indebita di beni pubblici per più di 25,13 milioni di yuan (3,2 milioni di euro) e bigamia. La sentenza è stata eseguita


CHIH è un’unità offshore della China Huarong Asset Management (CHAM). È stata acquisita dal Citic Group e rinominata China Citic Financial Asset Management a gennaio. Secondo la CCTV, Bai stato anche privato permanentemente dei suoi diritti politici e ha subito la confisca di tutti i beni personali, come pena accessoria. Per evitare la condanna a morte al manager non è stato sufficiente aver fornito informazioni che hanno portato ad altri arresti.


Altri quattro dirigenti di alto spessore di Huarong, tra cui l’ex presidente di Huarong Real Estate Wang Pinghua, e Qin Ling, che era presidente di Huarong Investment, sono in attesa di giudizio.

Cina, Fmi ha innalzato la previsione di crescita al 5% per il 2024

Cina, Fmi ha innalzato la previsione di crescita al 5% per il 2024Roma, 29 mag. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha aumentato oggi le previsioni di crescita economica della Cina, segnalando però che sono necessarie ulteriori politiche per sostenere il mercato immobiliare che è ancora in grave crisi di liquidità, oltre a lanciare un allarme sulle crescenti tensioni commerciali con gli Usa e con l’Ue.


Il Fmi ha rivisto le previsioni di crescita del Pil della Cina al 5% per il 2024 e al 4,5% per il 2025, entrambe di +0,4 punti percentuali rispetto alle proiezioni di aprile. Gli aggiornamenti riflettono i forti risultati del primo trimestre e le recenti misure politiche, come i sussidi per incoraggiare il consumo. Nel primo trimestre, il Pil è cresciuto del 5,3%, mantenendo la Cina sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo di crescita di “circa il 5%” quest’anno. Tuttavia il fondo prevede che l’espansione economica cinese rallenterà al 3,3% entro il 2029 a causa dell’invecchiamento della popolazione e della crescita più lenta della produttività.


“I rischi sono inclinati verso il basso, inclusa una regolazione del settore immobiliare più grande o più lunga del previsto e pressioni di frammentazione crescenti,” ha detto la vicedirettrice del Fmi Gita Gopinath in un comunicato stampa. Pechino sta cercando di tamponare la crisi del mercato immobiliare, con una serie di provvedimenti come lo stanziamento di 300 miliardi di yuan (circa 38 miliardi di euro) per spingere i governi locali ad acquistare case invendute e convertirle in alloggi sovvenzionati. E’ inoltre intervenuta sui meccanismi dei mutui, riducendo i requisiti per l’acconto e abolendo il minimo sui tassi d’interessse.


“La correzione in corso del mercato immobiliare, necessaria per indirizzare il settore verso un percorso più sostenibile, dovrebbe continuare” ha sugggerito Gopinath. Ha aggiunto che mentre le recenti misure mirano ad affrontare l’eccesso di inventario di case invendute, il governo centrale deve ancora affrontare le case che sono state pre-vendute ma rimangono incompiute. L’altra fragilità evidenziata da Gopinath è legata al conflitto commerciale in corso con gli Usa e in fieri con l’Ue. Gopinath ha notato che nel 2023 sono state imposte circa 3.000 restrizioni commerciali in tutto il mondo, tre volte il numero del 2019, e che severe restrizioni sul commercio potrebbero ridurre del 7% il Pil globale nel medio termine.

Supertreno in Giappone, elezione provinciale dà via libera

Supertreno in Giappone, elezione provinciale dà via liberaRoma, 27 mag. (askanews) – Per il primo ministro giapponese Fumio Kishida le elezioni nella prefettura di Shizuoka sono state una delusione, perché ha vinto l’esponente proposto dall’opposizione, ma per il progetto maglev per il treno a levitazione magnetica più veloce del mondo è un successo, visto che il prossimo governatore è esplicitamente favorevole a dare il suo via libera al progetto che era finito in stallo proprio per il no del governatore uscente.


A vincere le elezioni è stato l’ex sindaco della città di Hamamatsu Yasutomo Suzuki, sostenuto dal Partito democratico costituzionale, che ha sconfitto Shinichi Omura, appartenente al Partito liberaldemocratico di Kishida e altri candidati. Suzuki, come anche il suo principale rivale, è sostenitore del progetto maglev, la cui costruzione è stata bloccata a causa delle preoccupazioni ambientali sollevate dall’ex governatore Heita Kawakatsu.


La vittoria di Suzuki viene in un momento in cui i livelli di approvazione del governo Kishida sono ai minimi da ottobre del 2021 a causa dello scandalo sui fondi illegali di esponenti del Partito liberaldemocratico. Shizuoka è andata al voto anticipato dopo che il governatore – che era al suo quarto mandato – ha dovuto rassegnare ad aprile le dimissioni dopo una serie di commenti denigratori nei confronti dei contadini. Kawakatsu era un aperto critico del progetto Linear Chuo Shinkansen, il treno più veloce del mondo.


La linea, che collegherà Tokyo, Nagoya e infine Osaka a con convoglio che viaggeranno a 500 km all’ora, dovrebbe passare attraverso una breve sezione della prefettura di Shizuoka. Tuttavia non sono previste fermate all’interno di essa. Il progetto del treno maglev era destinato a essere realizzato in due fasi, con la tratta per Nagoya prevista per il 2027 e l’estensione per Osaka nel 2037. Ma la compagnia ferroviaria JR Central ha dichiarato a marzo di aver rinunciato all’obiettivo del 2027 a causa proprio dell’opposizione della prefettura di Shizuoka.

Cina lancia super-fondo per lo sviluppo dei chip per l’IA

Cina lancia super-fondo per lo sviluppo dei chip per l’IARoma, 27 mag. (askanews) – Il governo della Cina ha lanciato un nuovo fondo statale per i semiconduttori del valore di 344 miliardi di yuan (43,7 miliardi di euro) nel tentativo di contrastare gli sforzi degli Stati uniti di ostacolare il suo progresso verso le tecnologie di chip più avanzate e necessarie allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale. Lo riferisce oggi Nikkei Asia.


Il Fondo per l’Industria dei Circuiti Integrati della Cina – Fase III è stato formalmente registrato alla fine della scorsa settimana, secondo il servizio di informazioni aziendali cinese Qichacha. Questa fase è di gran lunga la più grande: la prima è iniziata nel 2014 con un investimento di circa 140 miliardi di yuan, mentre la seconda è stata avviata nel 2019 con circa 200 miliardi di yuan. Il Ministero delle Finanze è il principale azionista del fondo con una quota del 17%, seguito da una sussidiaria della banca statale National Development Bank, con il 10%. Una società di investimento sotto il governo municipale di Shanghai detiene il 9%, insieme ad altre imprese statali.


Sebbene gli obiettivi specifici di investimento non siano stati divulgati, si ritiene che l’attenzione sarà principalmente incentrata sui semiconduttori necessari allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale generativa. . Oltre a sostenere lo sviluppo di apparecchiature per la produzione di chip soggette a restrizioni statunitensi, il fondo dovrebbe aiutare le principali aziende cinesi di semiconduttori a passare rapidamente da fornitori internazionali a fornitori domestici di wafer di silicio, prodotti chimici e gas industriali, fornendo finanziamenti ai produttori cinesi di questi prodotti.


Il governo ha lanciato il Fondo per l’Industria dei Circuiti Integrati della Cina, noto anche come il Grande Fondo, come schema di finanziamento per promuovere il piano di sviluppo industriale hi-tech “Made in China 2025”, annunciato nel 2015. Zhang Xin, un ex funzionario del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, è il rappresentante del fondo.

Sudcorea-Cina-Giappone rilanciano trattative di libero scambio

Sudcorea-Cina-Giappone rilanciano trattative di libero scambioRoma, 27 mag. (askanews) – Giappone, Corea del Sud e Cina hanno tenuto oggi il loro primo vertice congiunto in oltre quattro anni, in un tentativo di approfondire i loro legami commerciali, in un momento di forte ostilità tra Pechino e Washington (di cui Tokyo e Seoul sono i principali alleati regionali), anche rilanciato i negoziati al momento in fase di stallo rispetto a un accordo di libero scambio (Free Trade Agreement, FTA).


A ospitare a Seoul il vertice a tre è stato il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e vi hanno preso parte il premier cinese Li Qiang e il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Per tutti e tre si tratta della prima trilaterale Sudcorea-Cina-Giappone da quando sono entrati in carica: l’ultima si era tenuta a dicembre 2019, poco prima che che la pandemia ridefinisse tutti gli appuntamenti internazionali per anni. In una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il vertice, i tre leader hanno concordato di “istituzionalizzare” la cooperazione trilaterale tenendo regolarmente il vertice trilaterale e le riunioni ministeriali, e affermando che il Giappone ospiterà il prossimo incontro dei leader. Hanno anche dichiarato che continueranno le discussioni per “accelerare i negoziati” FTA, auspicando che si arrivi a un accordo “libero, equo, completo, di alta qualità e reciprocamente vantaggioso.”


I negoziati per un accordi di libero scambio tra i tre paesi asiatici si trascinano dal novembre 2012. Sono sostanzialmente fermi dalla fine del 2019, col crescere del conflitto commerciale e geopolitico Usa-Cina. Al di fuori della cornice a tre, Yoon e Kishida hanno anche usato l’occasione per criticare la Corea de Nord, che ha annunciato di voler lanciare un satellite entro il 4 giugno. Il presidente sudcoreano ha chiesto al regime di Kim Jong Un di rinunciare al lancio, che utilizzerebbe la stessa tecnologia dei missili balistici e, a suo dire, sarbebe in violazione diretta delle risoluzione pertinenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu.


Nella dichiarazione congiunta, in cui la Corea del Nord non è citata, si auspica la “denuclearizzazione della Penisola coreana”, oltre a una soluzione “politica” della questione coreana. E’ il massimo che la Cina, alleata della Corea del Nord, può concedere su questo terreno. Nei colloqui bilaterali, che si sono tenuti ieri, Kishida ha sollevato con Li Qiang la questione di Taiwan, segnalando che la “pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan sono di fondamentale importanza per la comunità internazionale”, in un momento di forte pressione militare da parte di Pechino sull’isola che considera parte integrante del suo territorio, in seguito la scorsa settimana all’inaugurazione nell’isola della presidenza di Lai Ching-te, un leader a forti connotati indipendentisti, considerato da Pechino come un pericolo.

Cina, Evergrande tratta vendita del suo ramo auto elettriche

Cina, Evergrande tratta vendita del suo ramo auto elettricheRoma, 27 mag. (askanews) – Il gruppo immobiliare cinese in liquidazione China Evergrande Group ha annunciato con una comunicazione alla Borsa di Hong Kong, in cui è quotato, di aver avviato trattative per vendere la sua controllata che produce auto elettriche – China Evergrande New Energy Vehicle Group – a un potenziale acquirente non citato.


Alla riapertura del mercato, stamani, le azioni a Hong Kong di Evergrande New Energy Vehicle hanno visto un balzo in avanti nel valore delle sue azioni, che alla chiusura del mercato valevano oltre l’80% in più rispetto alla chiusura predente del 17 maggio, prima che le contrattazioni del titolo venissero sospese in attesa dell’annuncio. Evergrande Group e i suoi azionisti detengono il 58,5% di Evergrande New Energy Vehicle ed è stato in precedente comunicato che intendono disinvestire. L’identità del potenziale acquirente non è stata divulgata dal gruppo, che invece ha precisato nella comunicazione al mercato che al momento non è stato ancora firmato alcun accordo legalmente vincolante e che si è in attesa che il potenziale acquirente fornisca le prove di avere una solidità finanziaria in grado di finanziare la continuazione delle attività della compagnia.


Il produttore di auto elettriche è stato trascinato in una grave crisi di liquidità dalla sua controllante, Evergrande Group, che è finita in liquidazione su ordine dell’Alta Corte di Hong Kong, essendo al centro della crisi immobiliare cinese. Il principale stabilimento di Evergrande New Energy Vehicle, che si trova a Tianjin, non produce da inizio anno.

Grande successo a Tokyo per “Italia Amore Mio! 2024″

Grande successo a Tokyo per “Italia Amore Mio! 2024″Roma, 27 mag. (askanews) – La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) ha annunciato la fine dell’evento “Italia, Amore Mio! 2024” con un successo importante: i 3.000 metri quadrati di Italia nell’ iconico complesso di Roppongi Hills, nel cuore commerciale di Tokyo, sono stati visitati da 35.000 visitatori giapponesi.


Tenutosi il 25 e 26 maggio 2024, il festival ha offerto al pubblico giapponese un’esperienza coinvolgente, celebrando la bellezza, la cultura e lo stile di vita italiani. Quest’anno, il tema è stato “Dreams”, con un programma ricco di spettacoli, concerti e talk show che hanno esplorato il mondo dei sogni attraverso l’arte, la musica e la gastronomia. Tra gli ospiti speciali di questa edizione, volati apposta dall’Italia a Tokyo, Ilary Blasi, per presentare l’edizione giapponese del documentario “Unica” e il libro “Che stupida”, e dal mondo musicale Carl Brave ed i cantautori Ainè e Umberto Maria Giardini, che per la prima volta si sono esibiti in Giappone facendo sognare con la loro musica il numeroso pubblico giapponese.


Uno degli aspetti più attesi del festival è stata l’esperienza culinaria. I visitatori hanno potuto assaporare autentici piatti liguri preparati da chef rinomati come Ivano Ricchebono, stellato rappresentante della tradizione genovese. Non sono mancati momenti dedicati alla scoperta delle eccellenze dell’artigianato e della tecnologia italiana, con esposizioni di marchi come Maserati, Alfa Romeo, MSC Crociere, Riva, Poltrona Frau, Smeg, Alce Nero, Bialetti, ITA, Franciacorta e molti altri ancora.


Il raggiungimento di oltre 35.000 visitatori sottolinea l’entusiasmo e l’interesse del pubblico giapponese per la cultura italiana, una cultura ed uno stile di vita, appunto, “da sogno”. ICCJ ha espresso la sua profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito al successo di “Italia, amore mio! 2024” e dà l’appuntamento al 2025 per un’edizione speciale nell’anno della Expo di Osaka.

Svelati nuovi autobus elettrici cinesi BYD a due piani per Londra

Svelati nuovi autobus elettrici cinesi BYD a due piani per LondraRoma, 24 mag. (askanews) – Autobus elettrici a due piani cinesi per Londra: il gigante BTD ha mostrato il suo nuovo autobus a due piani per la capitale britannica – il BD11 – sostenendo che si tratta di un segnale del suo impegno per i trasporti ambientalmente sostenibili.


BYD “continuerà a portare i prodotti più recenti e le tecnologie all’avanguardia ai consumatori britannici”, ha dichiarato Shu Youxing, direttore generale di BYD Europe, secondo l’agenzia di stampa Xinhua. “Il BYD BD11 giocherà un ruolo fondamentale nel contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico a Londra e, successivamente, agli obiettivi più ampi di neutralità carbonica del Regno Unito” ha affermato Frank Thorpe, direttore generale dei veicoli commerciali di BYD UK.


Il BD11 può ospirare fino a 90 passeggeri, è dotato delle batterie di ultima generazione di BYD con una capacità leader nel mercato fino a 532 kWh. Il sistema di batterie integrato nel telaio aiuta a ridurre il peso complessivo dell’autobus, ad estendere la sua autonomia di guida e a garantire stabilità e manovrabilità.


La nuova flotta BD11 dovrebbe entrare in servizio nella seconda metà di quest’anno. BYD è entrata nel mercato degli autobus del Regno Unito nel 2013. Oggi, una flotta di oltre 1.800 autobus elettrici BYD circola per le strade del Regno unito, accumulando una percorrenza di oltre 127 milioni di km, che equivalgono a una riduzione di 137.000 tonnellate di emissioni di CO2, secondo BYD.