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A Parma un festival per narrare effetti e valore sociale dell’industria

A Parma un festival per narrare effetti e valore sociale dell’industriaMilano, 23 nov. (askanews) – Nel 1961, Elio Vittorini scriveva su Menabò, rivista diretta da lui stesso insieme a Italo Calvino, che “la verità industriale risiede nella catena di effetti che il mondo delle fabbriche mette in moto”. E in effetti l’industria è molto più che un semplice luogo di produzione, ma un microcosmo che plasma la nostra società: scandisce il tempo del lavoro, modella le relazioni sociali e intreccia il tessuto urbano, influenzando economia, politica e visioni del mondo. A esplorare questi “effetti” attraverso cinema, letteratura, pubblicità, mostre, reportage e documentari, arriva il primo Festival della narrazione industriale – Confronto tra generazioni.


Dal 28 al 30 novembre, Parma ospiterà in vari luoghi della città intellettuali, imprenditori, studenti universitari e giornalisti, che daranno voce a una riflessione corale sul passato e il presente dell’industria, invitando pubblico e cittadinanza a riflettere su come l’industria abbia trasformato le nostre vite. A cominciare dagli anni del boom economico, che hanno segnato il passaggio epocale del Paese da una società agricola a una industriale, raccontata da scrittori come Volponi o Ottieri, fino ad arrivare ai giorni nostri. Gli eventi del festival, a ingresso libero e gratuito, saranno disseminati in tre giorni fra vari luoghi della città e raccontano il microcosmo industriale attraverso diversi modelli di narrazione. Quello cinematografico (da “Rocco e i suoi fratelli” alla dark comedy “Il capo perfetto”) , letterario e teatrale, il racconto giornalistico, ma anche i podcast, grazie alla collaborazione tra aziende del territorio e università e quello della narrazione pubblicitaria, anche questa termometro di quanto l’industria abbia accompagnato o guidato i cambiamenti sociali dell’Italia, rispondendo o anticipando i bisogni e i desideri di tante generazioni: una mostra metterà al centro i cimeli dell’Archivio Storico Barilla, come le campagne pubblicitarie degli anni Sessanta con Mina.


Secondo Isotta Piazza, docente di Letteratura italiana all’Università di Parma e presidente del comitato scientifico del Festival della narrazione industriale, “Per capire gli effetti dell’industria sulla nostra società e le nostre vite, i dati non bastano, ma la narrazione riesce a ricomporre in un unico discorso le tante parti della nostra esperienza e sa restituire sia la parte tangibile del mondo della fabbrica che la sfera morale, etica, emotiva. Il racconto è spaccato storico ma, insieme, tentativo di attribuire a tutto ciò un senso e un valore”. Le fa eco Giuseppe Iotti, presidente del Comitato organizzativo e ideatore del progetto: “Oggi l’industria ha obiettivi che vanno oltre il profitto, pensiamo ai bilanci di sostenibilità, sociale e ambientale: aziende che si confrontano non solo con sindacati e amministrazioni pubbliche, ma anche con le persone che vivono e lavorano in quelle realtà e nei territori in cui operano. Queste storie meritano di essere raccontate, perché la manifattura ha ancora un ruolo centrale nella nostra società, anche in un’epoca in cui vi sono settori in crisi, e peraltro anche le crisi meritano di essere narrate”. Il Festival della narrazione industriale – Confronto tra generazioni è patrocinato da Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Unione parmense degli industriali, Gruppo imprese artigiane di Parma, Fondazione MonteParma, Museimpresa, Università di Parma e Gazzetta di Parma, con il sostegno di diverse imprese del territorio, tra cui Crédit Agricole e il gruppo Barilla.

San Marino, S&P assegna BBB-/A-3 rating, prospettive stabili

San Marino, S&P assegna BBB-/A-3 rating, prospettive stabili

Roma, 13 nov. (askanews) – L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha assegnato alla repubblica di San Marino i rating di credito sovrano in valuta estera e locale a lungo e breve termine “BBB-/A-3” a San Marino. Le prospettive sono stabili.


Ci aspettiamo – si legge in una nota dell’agenzia statunitense – che la crescita del PIL reale di San Marino si rafforzi all’1,0% quest’anno e ulteriormente nei prossimi anni, sostenuta da una forte domanda interna e dalla prevista ripresa nei principali partner commerciali, dopo un rallentamento nel 2023. Inoltre, crediamo che la prossima attuazione dell’accordo di associazione con l’UE fungerà da ulteriore ancora per gli standard di governance e sosterrà la crescita economica. • S&p valuta positivamente l’attuazione da parte del governo delle riforme del mercato del lavoro e del sistema pensionistico e i progressi nella ristrutturazione del settore bancario tramite l’istituzione di un veicolo speciale, Asset Management Company (AMC), che ha ridotto sostanzialmente le esposizioni non performanti al 24,6% dei prestiti a livello di sistema a giugno di quest’anno dal 55% di aprile 2023.


Prevediamo – si legge ancora – che il debito pubblico netto, comprese le passività rimanenti relative alla risoluzione della Banca Nazionale Sammarinese (BNS), scenderà da circa il 64% del PIL nel 2023 a circa il 60% nel 2027, in assenza di qualsiasi ulteriore supporto diretto del sistema bancario oltre alle nostre attuali proiezioni. Secondo S&P le prospettive stabili bilanciano i rischi per la performance economica di San Marino derivanti dalla domanda esterna più debole con ulteriori miglioramenti nella posizione di bilancio del governo e la risoluzione delle sfide in sospeso nel settore bancario.

Credem, utile netto al 30 settembre +10,7% a 486 mln

Credem, utile netto al 30 settembre +10,7% a 486 mlnRoma, 5 nov. (askanews) – Credem ha registrato un utile netto consolidato a 485,9 milioni di euro al 30 settembre di quest’anno, in crescita dello 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, dopo aver spesato 33 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà ed oltre 4 milioni di euro di accantonamenti per il Fondo di garanzia per le polizze vita. Con un comunicato diffuso a seguito dell’approvazione dei conti da parte del Cda, la banca riferisce che il ritorno sul capitale (Roe annualizzato) si è attestato al 17,1% (Rote annualizzato 19,5%). Il margine di intermediazione si è attestato a 1,5 miliardi, in crescita del 7,2% rispetto a fine settembre 2023.


Credem rivendica indicatori di solidità “ai vertici del sistema in Italia e in Europa a tutela di clienti e mercato”: Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario al 17,2%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 15,8% (rispetto al 7,6% minimo assegnato da Bce). E circa 1,7 miliardi di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza. La banca riporta una bassa incidenza dei crediti problematici (Gross Npl Ratio) pari all’1,91% dei prestiti, rispetto al 2,67% medio delle banche italiane e al 2,30% medio delle banche europee. E un rapporto tra crediti deteriorati netti (Npl netti) e impieghi netti allo 0,79%.


“Stiamo entrando nella parte conclusiva dell’anno che si sta dimostrando ancora una volta estremamente sfidante per il sistema bancario con un contesto di mercato in evoluzione ed uno scenario globale sempre incerto”, ha dichiarato Angelo Campani, direttore generale Credem. “Da parte nostra stiamo continuando a generare valore, sviluppando tutti i principali aggregati e confermando ancora una volta la solidità e la redditività del Gruppo”, ha proseguito Campani. “Siamo attrezzati per affrontare al meglio i prossimi mesi, grazie alla qualità ed all’impegno delle nostre persone e forti di un modello di business in cui crediamo molto, basato sull’ampiezza e la diversificazione dell’offerta, oltre che su costanti investimenti in innovazione e digitalizzazione, mantenendo sempre alta l’attenzione alla sostenibilità del nostro operato”, ha concluso Campani.


Sul periodo in esame Credm riferisce di aver registrato oltre 134 mila nuovi clienti. I prestiti alla clientela sono stati pari a 34,7 miliardi di euro, in crescita dello 0,7% su base annua. La raccolta indiretta dalla clientela è salita del 14,8% a 55,5 miliardi, la raccolta diretta è salita del 2% a 37,7 miliardi.

Officine Maccaferri, Stefano Susani nuovo Ceo del gruppo

Officine Maccaferri, Stefano Susani nuovo Ceo del gruppoMilano, 16 ott. (askanews) – Officine Maccaferri, attiva a livello globale nel settore dell’ingegneria civile e ambientale, ha annunciato oggi la nomina di Stefano Susani quale nuovo Chief Executive Officer del Gruppo, “con effetto immediato”. Susani, riferisce un comunicato, succede a Lapo Vivarelli Colonna, che assume il nuovo ruolo di Group Senior Vice President.


Con un’esperienza trentennale nel settore delle infrastrutture e della sostenibilità, Susani assumerà la guida del Gruppo, “contribuendo al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi previsti dal piano strategico. Fra questi, la crescita sia organica che per linee esterne, attraverso acquisizioni mirate in settori e aree geografiche strategiche, e il consolidamento dei risultati operativi già raggiunti attraverso il rafforzamento della supply chain”. Prima di approdare in Maccaferri, Stefano Susani è stato amministratore delegato di Amplia Infrastructures, società controllata del Gruppo Autostrade per l’Italia. Il suo percorso professionale nel settore lo ha visto ricoprire ruoli di responsabilità tecnica e manageriale in alcune delle principali società operanti nel mondo delle infrastrutture, attive in Italia e all’estero. Contestualmente, il cda ha nominato Fabio Roppoli quale nuovo Chief Operating Officer. Roppoli supervisionerà le operazioni produttive e industriali del Gruppo in coordinamento con Alexandre Texeira, che assumerà la guida dell’area Americas (LATAM e Nord America). Aaron Smith continuerà a mantenere la guida del mercato nordamericano, contribuendo all’ulteriore sviluppo dell’area.


Vivarelli Colonna, in qualità di Group Senior Vice President, assumerà la responsabilità dell’area di strategy development, di sviluppo del business e delle operazioni di M&A verso nuovi mercati. Manterrà inoltre l’incarico di consigliere all’interno del board di Officine Maccaferri. (segue)

E.-R.: fondo Ue per agricoltori colpiti da alluvione settembre

E.-R.: fondo Ue per agricoltori colpiti da alluvione settembreRoma, 2 ott. (askanews) – “Nel quadro tragico provocato dagli eventi meteo che hanno colpito il bolognese e la Romagna dal 17 al 19 settembre, molte aziende agricole e agroalimentari sono risultate alluvionate per la terza volta. Chiediamo quindi all’Unione europea di destinare parte delle risorse del Fondo di crisi anche alle comunità dell’Emilia-Romagna”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, in una lettera al ministro per l’Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.


La riserva di crisi dell’Unione europea è destinata a fornire sostegno nelle situazioni di grave crisi che interessano la produzione agricola o la distribuzione di prodotti agricoli, come nel caso delle terribili perturbazioni che hanno interessato nelle prime settimane di settembre una parte importante dell’area europea e successivamente anche l’Emilia-Romagna. “Ancora una volta – prosegue Mammi – la nostra terra è stata pesantemente colpita da fenomeni alluvionali che hanno provocato erosioni dei terreni di collina, riattivazione di frane, esondazioni, danni alla popolazione civile e alle produzioni agricole. Da qui la necessità di ricevere risorse, come era già accaduto in occasione dell’alluvione del 2023, per affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali. In quel caso, il sostegno economico a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna, oltre che ad altri Paesi europei, ha confermato il concreto senso di solidarietà che testimonia i valori dell’Ue”, conclude l’assessore.

Emilia Romagna: pronti a pagare anticipo fondi Pac campagna 2024

Emilia Romagna: pronti a pagare anticipo fondi Pac campagna 2024Roma, 25 set. (askanews) – La Regione Emilia-Romagna è pronta a partire col pagamento alle imprese agricole degli anticipi dei contributi comunitari per la campagna 2024. Dalla seconda metà di ottobre, in linea con l’inizio dell’esercizio finanziario 2025, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea), darà avvio ai pagamenti degli anticipi Pac. I finanziamenti riguardano sia la Domanda Unica (strumento che consente agli agricoltori di accedere ai pagamenti diretti), sia le misure a superficie o per la zootecnia del Piano di sviluppo rurale, riguardanti la programmazione 2014/2022 e quella dello Sviluppo Rurale 2023/2027.


“Si tratta di un passaggio fondamentale per le nostre imprese e il territorio – spiega in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – in una fase nella quale è più che mai urgente garantire sostegno alla redditività in ambito agricolo e agroalimentare, e favorire la competitività sui mercati nazionali e internazionali. In questa situazione complessa, nella quale gli effetti del cambiamento climatico stanno colpendo molto duramente, le risorse alle imprese rappresentano un valore importantissimo e un segnale di vicinanza a un settore che è una delle spine dorsali della nostra Regione”. La percentuale dell’anticipo erogabile è stabilita nella misura massima del 70% per quanto riguarda la Domanda Unica della Pac (calcolata su due parametri: pagamento di base e rispetto dell’ambiente) e del’85% per quanto riguarda le misure a superficie o numero animali nell’ambito dello Sviluppo Rurale. I pagamenti dovranno essere completati entro il 30 novembre 2024.

Maltempo, Farina (Ania): allarme vede coinvolta tutta l’umanità

Maltempo, Farina (Ania): allarme vede coinvolta tutta l’umanitàRoma, 20 set. (askanews) – “Pochi giorni fa, la tempesta Boris ha causato gravi inondazioni nell’Europa centrale e ha appena colpito la regione italiana dell’Emilia-Romagna, che ha vissuto un’altra drammatica alluvione solo un anno fa”. Lo ha affermato la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina nel suo intervento in apertura della conferenza su “finanziamento e ruolo delle assicurazioni sui rischi catastrofali per una nuova partnership pubblico-privato”, organizzata a Roma dall’associazione nell’ambito delle iniziative del G7. “Si tratta di un allarme che vede coinvolta tutta l’umanità – ha avvertito – e non solo le zone costiere e desertiche esposte al rischio”.

Maltempo, Priolo: chiesto a Figliuolo di dissociarsi da Musumeci

Maltempo, Priolo: chiesto a Figliuolo di dissociarsi da MusumeciRoma, 19 set. (askanews) – “Ho sentito poco fa il commissario Figliuolo e al quale ho anche espressamente richiesto dal momento che con il commissario stiamo facendo interventi in modo corretto, se ritiene di dissociarsi dalle dichiarazioni del ministro Musumeci”. Lo ha detto Irene Priolo, presidente facente funzione della Regione Emilia-Romagna in conferenza stampa sull’emergenza alluvione.


“Non so se ovviamente lo farà però in questo momento mi sento di dire che mentre noi siamo provando a salvare vite, la conferenza stampa l’ho personalmente ritenuta una speculazione politica”, ha aggiunto.

Il progetto di Nescafè sulla rigenerazione urbana fa tappa a Ferrara

Il progetto di Nescafè sulla rigenerazione urbana fa tappa a FerraraMilano, 15 lug. (askanews) – Restituire la Darsena ai ferraresi. E’ l’obiettivo che Nescafé con il progetto “Nelle mie mani – C’è molto di più in ogni tazza”, si è data per quest’anno. Dal 2022 il brand del gruppo svizzero Nestlé porta avanti un percorso di rigenerazione urbana, valorizzazione e tutela del territorio promuovendo attività in collaborazione con amministrazioni locali, associazioni del territorio e cittadini. Nel 2022 a Trento ha permesso la riqualificazione del Kanova Playground, nel 2023 a Milano del Cam Pecetta e quest’anno, per la sua terza edizione, giunge a Ferrara con questo progetto in sinergia con l’amministrazione comunale per restituire la Darsena ai ferraresi.


L’obiettivo è quello di riempire di contenuto uno spazio riqualificato, integrandosi così con la visione del Comune di ridare valore a un luogo rendendolo nuovamente un punto di aggregazione sociale e culturale. Quest’anno il progetto si propone di stimolare l’aggregazione sociale sfruttando la musica. L’installazione di un totem dotato di sistema di amplificazione realizzato da Open Stage, già attivo in diverse altre città italiane, permetterà ai cittadini e alle associazioni di dare spazio alla propria creatività attraverso performance live urbane prenotabili tramite una semplice app. Inoltre, per creare idealmente un palco dove esibirsi sarà realizzata un’opera artistica in collaborazione con lo street artist locale Pietro Casari, in arte PeterPunk, che delimiterà lo spazio attorno al quale unirsi per assistere agli eventi. A inaugurare il progetto un concerto realizzato in collaborazione con la Scuola di musica moderna di Ferrara. L’evento è stato anche l’occasione di annunciare un’ulteriore iniziativa di cura del territorio ferrarese promossa da Nescafé: la donazione di almeno 100 alberi da piantare nelle aree verdi della Nuova Darsena e in altri luoghi della città. Il progetto di Nescafé “PiantiAmo il futuro: un albero per ogni macchina che rinasce” prevede la donazione di almeno un albero per ogni macchina del caffè revisionata e installata nelle strutture alberghiere. Il progetto è già attivo e ha preso il via nel 2023 con la piantumazione di cinquanta alberi al Parco Nord di Milano.


La nuova darsena di Ferrara, area recentemente riqualificata, è situata nel cuore della città (patrimonio Unesco) e costituisce un tratto ciclopedonale lungo il Po di Volano, all’interno del Quartiere Giardino.

Credem, Moody’s alza rating sui depositi a lungo termine a “Baa1″

Credem, Moody’s alza rating sui depositi a lungo termine a “Baa1″Roma, 14 mar. (askanews) – Moody’s ha rivisto al rialzo il rating di Credem sui depositi a lungo termine, a “Baa1” da “Baa2”. L’Outlook sui depositi a lungo termine è stato portato a “Stabile” da “Positivo”. Con un comunicato, la stessa banca riferisce che l’agenzia ha confermato tutti gli altri rating assegnati e mantenuto l’Outlook sul debito Senior Unsecured “Stabile”.


I rating assegnati riflettono la buona solvibilità e liquidità della banca, la qualità dell’attivo, la solidità patrimoniale e il significativo aumento della redditività. Il miglioramento del rating sui depositi a lungo termine riflette il calo delle perdite attese sui depositi stimate dal modello di analisi di Moody’s (Advanced Loss Given Failure).