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Credem, Moody’s alza rating sui depositi a lungo termine a “Baa1″

Credem, Moody’s alza rating sui depositi a lungo termine a “Baa1″Roma, 14 mar. (askanews) – Moody’s ha rivisto al rialzo il rating di Credem sui depositi a lungo termine, a “Baa1” da “Baa2”. L’Outlook sui depositi a lungo termine è stato portato a “Stabile” da “Positivo”. Con un comunicato, la stessa banca riferisce che l’agenzia ha confermato tutti gli altri rating assegnati e mantenuto l’Outlook sul debito Senior Unsecured “Stabile”.


I rating assegnati riflettono la buona solvibilità e liquidità della banca, la qualità dell’attivo, la solidità patrimoniale e il significativo aumento della redditività. Il miglioramento del rating sui depositi a lungo termine riflette il calo delle perdite attese sui depositi stimate dal modello di analisi di Moody’s (Advanced Loss Given Failure).

La cucina giapponese protagonista a Bologna

La cucina giapponese protagonista a BolognaRoma, 9 feb. (askanews) – Il Circolo Bononia di Bologna è stato il palcoscenico dell’evento culinario intitolato “Il Giappone nella tradizione culinaria Emiliano-Romagnola”, che ha fuso le tradizioni gastronomiche dell’Emilia-Romagna e della Prefettura di Ibaraki, in Giappone. L’evento, conclusosi oggi, è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Camera di Commercio Italiana in Giappone e la Prefettura di Ibaraki, che hanno consolidato numerose collaborazioni di successo mirate alla promozione delle eccellenze culinarie di Ibaraki in Italia, nel corso degli ultimi tre anni.


I 100 ospiti hanno avuto l’opportunità di immergersi in un viaggio culinario che ha fuso i sapori di due culture gastronomiche molto diverse ma con profonde affinità: quella italiana, candidata a patrimonio Unesco, e quella giapponese, già riconosciuta come tale. Gli chef stellati Gianluca Gorini (Da Gorini), Isa Mazzocchi (La Palta) e Matteo Poggi (Al Cambio) hanno creato piatti autentici della tradizione emiliano-romagnola utilizzando prodotti della Prefettura di Ibaraki, celebre per la sua ricca offerta agricola ed alimentare con prodotti come il natto, piatto tradizionale a base di soia fermentata, la radice di fiore di loto e le patate dolci essiccate.


Grazie alla sua lunga tradizione nella fermentazione del riso, Ibaraki si è distinta anche per la produzione di sakè, che è stato servito ad accompagnare ogni portata. La giornata si è aperta con un incontro di grande rilevanza tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il Governatore di Ibaraki, Kazuhiko Oigawa. Questo incontro ha mirato a sottolineare l’importanza cruciale dello scambio culturale in corso tra le due regioni e a stendere nuovi orizzonti di collaborazione in campo di ricerca e sviluppo.


Il presidente Bonaccini ha dato il benvenuto al governatore Kazuhiko Oigawa e a tutta la delegazione di Ibaraki, commentando: “È una grande soddisfazione per noi averli qui, in Emilia-Romagna, dopo la nostra missione dello scorso autunno. La loro presenza rinsalda un rapporto davvero importante, di scambio e di collaborazione tra due realtà fisicamente lontane, ma vicine sotto diversi punti di vista. Il Giappone è indiscutibilmente da sempre una fra le aree più avanzate al mondo nel campo dell’alta tecnologia e della ricerca; l’Emilia-Romagna, negli ultimi anni, è diventata e diventerà la principale Data Valley europea. Il nostro auspicio, dunque, è di poter collaborare a realtà che stanno a cuore a entrambi i territori, verso nuove prospettive di crescita”. Nel corso dell’ultimo anno, numerose iniziative collaborative hanno segnato significativi progressi in diversi settori chiave. La partecipazione di Ibaraki a SANA 2023, 35° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale a Bologna, collaborazioni tra l’Università di Parma e ricercatori di Ibaraki per un confronto sulle tecniche di fermentazione alimentare, una missione della delegazione Emilia-Romagna (90 persone) e il Presidente Bonaccini di 3 tappe, Tokyo, Ibaraki e Osaka con la partecipazione di 140 operatori giapponesi dei settori distribuzione, importazione, Oreca e ricerca e innovazione.


La Prefettura di Ibaraki, situata nella regione di Kanto, vanta una popolazione di 2.840.000 persone e nel 2020 ha registrato un PIL stimato di 87.72 miliardi di euro, confermandosi come uno dei principali protagonisti delle esportazioni giapponesi, con un valore di 87 miliardi di euro. L’economia della regione è caratterizzata da una diversificazione in settori chiave quali chimica, alimentare e macchinari industriali. Il Pil dell’agricoltura ammonta a 2,81 miliardi di euro, posizionando la Prefettura di Ibaraki al terzo posto a livello nazionale. I prodotti agricoli di Ibaraki comprendono riso, ortaggi, frutta, fiori e tè verde, con un’accentuata enfasi sulla produzione di natto. Rilevante è anche il ruolo della regione nel campo della ricerca, ospitando il più grande raggruppamento di centri di ricerca del Giappone. Questi laboratori sono dedicati alla ricerca spaziale, allo sviluppo industriale e alla ricerca dei materiali, confermando Ibaraki come un polo avanzato e innovativo in vari ambiti scientifici e tecnologici. L’evento del 9 febbraio a Bologna ha segnato un passo significativo nel rafforzare i legami tra le due regioni, promuovendo la cooperazione economica e culturale.

Credem, Bce conferma requisito Pillar 2 all’1%

Credem, Bce conferma requisito Pillar 2 all’1%Roma, 1 dic. (askanews) – La Banca Centrale Europea ha nuovamente confermato, per il 2024, il requisito di Pillar 2 (P2R) di Credem all’1% e con un comunicato la banca rivendica di collocarsi tra i migliori istituti di credito, in Italia ed in Europa, sui requisiti di solidità.

Il requisito di Pillar 2 deriva dall’analisi annuale Srep – Supervisory review and evaluation process – che ha ribadito la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano. Conseguentemente, si legge, il requisito patrimoniale complessivo, che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo ed a tutela dei risparmiatori, per il 2024, ammonta a 7,60% per quanto riguarda il Cet1 ratio. I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,29% e 11,54%. Al 30 settembre 2023, riporta ancora Credem, tutti i coefficienti patrimoniali del Gruppo sono ampiamente superiori ai requisiti. In particolare il Cet1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di vigilanza) era pari a 14,8% con un buffer rispetto al requisito Srep tra i più ampi del sistema e pari 716 basis point.

“La solidità è un elemento fondamentale della nostra strategia basata sulla crescita sana e sostenibile” , ha dichiarato Angelo Campani , direttore generale di Credem, “ed è un requisito imprescindibile per creare valore, con una prospettiva di lungo termine, per tutti i soggetti con cui il Gruppo si rapporta facendo anche in modo che il nostro lavoro abbia un impatto positivo sulla collettività e sulla quotidianità delle persone. Essere riconosciuti ancora una volta tra le migliori banche europee in questo ambito” , ha aggiunto Campani,”è un’ulteriore conferma della validità del nostro percorso di sviluppo che vogliamo seguire con decisione anche in futuro”. Credem, inoltre, è stato confermato dalla Bce tra gli istituti più solidi a livello continentale anche nell’ambito degli stress test pubblicati lo scorso 28 luglio con l’obiettivo di verificare la resistenza del sistema bancario europeo agli scenari avversi. Il Gruppo, in particolare, si colloca tra i cinque migliori istituti creditizi europei, sia tra quelli rientranti nel campione della Banca Centrale Europea (Bce) sia tra quelli coinvolti dall’Autorità Bancaria Europea (Eba). Nel dettaglio, Credem presenta un impatto sui coefficienti patrimoniali di solidità derivante da un potenziale scenario economico prospettico fortemente negativo inferiore ai -300 punti base, che si confronta con i circa -660 punti base delle 41 banche del campione di appartenenza (BCE) e con i -460 punti base delle 57 banche dell’area Euro del perimetro vigilato dall’Eba (-480 punti base la media complessiva).

Credem, Fitch conferma rating BBB con prospettive stabili

Credem, Fitch conferma rating BBB con prospettive stabiliRoma, 16 ott. (askanews) – Fitch Ratings ha confermato oggi la valutazione di affidabilità creditizia (Long-Term Issuer Default Rating) sul Credito Emiliano (Credem) a ‘BBB’, con outlook stabile, e il Viability Rating (VR) a ‘bbb’. Lo riferisce la stesa banca con una nota, precisando che i rating di Credem riflettono principalmente la qualità dell’attivo superiore alla media e il modello di business diversificato, quest’ultimo considerato da Fitch un chiaro vantaggio strategico e competitivo in Italia.

Inoltre, aggiunge Credem, l’agenzia di rating sottolinea la capacità della Banca di monitorare attentamente i rischi e di adattarsi rapidamente alle sfide emergenti. Infine, i rating riflettono anche la prudente politica di credito e di gestione del capitale e la stabile struttura dei depositi.

Panariagroup: firmato accordo per acquisto asset Steuler Fliesen

Panariagroup: firmato accordo per acquisto asset Steuler FliesenBologna, 28 set. (askanews) – Panariagroup ha siglato l’accordo per l’acquisto degli asset più importanti del gruppo Steuler Fliesengruppe Gmbh. Con l’operazione, il gruppo modenese rileva lo stabilimento di Leisnig, tutti i brand di superfici ceramiche dello storico gruppo tedesco, inclusa la rete vendite e i relativi stock di prodotto finito. L’accordo comprende il trasferimento a Panariagroup dello staff amministrativo e del personale addetto ai vari servizi. Steuler Fliesengruppe ha sviluppato vendite nel 2022 per un valore di 136 milioni di euro in Germania, Austria, Olanda e Svizzera.

“L’acquisizione degli asset di Steuler Fliesengruppe, con cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare per lungo tempo, è una scelta strategica che rafforza la nostra penetrazione sul mercato tedesco – ha commentato il presidente di Panariagroup, Emilio Mussini -. Perfettamente in linea con i nostri obiettivi di crescita e internazionalizzazione, questa operazione si basa su un solido piano economico e industriale finalizzato al potenziamento del nostro business che intendiamo attuare attraverso lo sviluppo dello stabilimento di Leisnig, la valorizzazione delle risorse acquisite e un coinvolgimento diretto dei fornitori e dei partner locali”. “Grazie ad una posizione vicina ai produttori di materie prime e una rete commerciale già attiva sul territorio – ha aggiunto Mussini – riteniamo di poter rendere il sito di Leisnig e gli altri asset acquisiti un hub strategico per lo sviluppo del nostro business in Europa. Con l’operazione odierna e la diversificazione dei canali distributivi del gruppo acquisito, nonchè le sinergie produttive delle altre nostre Business Unit europee, Panariagroup diviene uno dei primi player nel mercato di lingua tedesca”.

L’acquisizione si perfezionerà appena ottenuto l’assenso dell’autorità antitrust tedesca, atteso entro 4 settimane.

Tper, Intesa sp,Cdp,Bper,Sace sostengono piani sviluppo verdi azienda

Tper, Intesa sp,Cdp,Bper,Sace sostengono piani sviluppo verdi aziendaRoma, 28 ago. (askanews) – Investire nei piani di sviluppo per favorire la transizione energetica e la mobilità sostenibile. È l’obiettivo del finanziamento di 65 milioni sottoscritto da Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e BPER Banca in favore di TPER (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), la più grande azienda del territorio per numeri e volumi di servizio nel settore del trasporto pubblico di persone.

Intesa Sanpaolo e TPER, inoltre – informa una nota – hanno sottoscritto un secondo finanziamento bilaterale di 15 milioni assistito da Garanzia Green di SACE all’80%, portando a 80 milioni complessivi le risorse a disposizione della società. I finanziamenti si caratterizzano per un meccanismo di pricing legato al raggiungimento di specifici obiettivi in ambito ESG (Environmental, Social, Governance). I proventi delle operazioni sosterranno gli investimenti relativi al rinnovo dei mezzi di trasporto puntando in particolare all’alimentazione a idrogeno ed elettrica e si inseriranno all’interno del programma di crescita 2023-2026 di TPER.

Il piano di sviluppo della società, in parte finanziato grazie all’accesso a contributi pubblici, tra cui fondi legati al PNRR, prevede investimenti per oltre 430 milioni di euro e la sostituzione di 582 nuovi autobus, pari a circa il 49% della flotta esistente. Per Intesa Sanpaolo l’operazione è stata strutturata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking, che ha agito in qualità di Capofila, Mandated Lead Arranger, Banca Agente e Sustainability Coordinator, confermando l’impegno della Banca a sostegno della transizione energetica.

Per CDP, che ha agito in qualità di Mandated Lead Arranger, l’iniziativa, strutturata dall’Area Infrastrutture, conferma il ruolo dell’Istituzione come finanziatore delle infrastrutture del Paese e ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una mobilità sostenibile contribuendo alla tutela dell’ambiente e dei territori. Giuseppina Gualtieri, Presidente e Amministratore delegato di Tper, dichiara: “Continuiamo ad investire per rafforzare ancora il nostro ruolo di soggetto attivo di un “ecosistema di mobilità integrata e intermodale” sul territorio; un ruolo che non si esplica solo con bus e treni, ma anche con lo sviluppo di piattaforme digitali e di nuove tecnologie per una mobilità sempre più vicina ai bisogni delle persone, come la app Roger ed i sistemi di pagamento contactless, e attraverso la gestione di servizi di sharing dei veicoli elettrici “Corrente”: non solo auto, ma di recente anche scooter. La fiducia ed il sostegno del mondo del credito ci consente di compiere strategici investimenti che ci porteranno già nel breve periodo a rafforzare ancora il nostro impegno concreto per una mobilità sempre più integrata e strategica per il territorio in cui operiamo”.

“Siamo felici di poter supportare un’azienda così importante come TPER e il suo virtuoso piano di sviluppo”, dichiara Michele Sorrentino, Responsabile Italian Network della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. “Sostenere gli investimenti nel settore dei trasporti pubblici significa contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e al miglioramento della qualità dei servizi resi sul territorio, sia a beneficio delle persone che li utilizzano nella loro quotidianità, sia più in generale a sostegno del turismo. Favorire la transizione verso una mobilità green e sostenibile nelle nostre città è un tema a cui il Gruppo Intesa Sanpaolo è particolarmente attento e sensibile, consapevole che rappresenta un presupposto fondamentale per la crescita economica dell’intero Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR”. “Siamo particolarmente orgogliosi di aver concluso questo finanziamento con l’obiettivo di sostenere la crescita di un’azienda così solida e con un ruolo strategico nello sviluppo sociale ed economico del territorio”, afferma Carlo Lamari, Responsabile Infrastrutture CDP. “Gli investimenti che verranno realizzati grazie alle risorse messe a disposizione non solo contribuiranno al miglioramento della qualità dell’aria, ma avranno anche come effetti indiretti quello di ridurre il traffico e di aumentare la sicurezza stradale grazie a una maggior accessibilità dei servizi di trasporto pubblico. Come CDP riteniamo sia fondamentale continuare a investire in infrastrutture efficienti, innovative e inclusive, come il trasporto pubblico, orientando sempre di più il nostro impegno verso la transizione energetica”. “Il nostro supporto a una realtà storica e così rilevante come TPER va in una direzione ben precisa. Quella di sostenere concretamente aziende che vogliano investire per ridurre le emissioni inquinanti, in modo da poter offrire un servizio sempre più puntuale e di qualità. BPER Banca da tempo è al fianco delle imprese nazionali che vogliono migliorare le proprie performance energetiche e quindi aumentare la produttività con un occhio di riguardo alle politiche green. La nostra divisione, in tal senso, sta lavorando costantemente per offrire servizi sempre più soddisfacenti”, ha aggiunto Marco Mandelli, Chief Corporate & Investment Banking Officer di BPER Banca, a capo della Direzione che ha seguito l’operazione. SACE ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L’azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Questa operazione rientra nell’ambito della convenzione green tra SACE e Intesa Sanpaolo, nella quale SACE interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale sia alle PMI che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.

Tim presenta ‘riconnessioni’, 100 foto su riscatto Emilia-Romagna

Tim presenta ‘riconnessioni’, 100 foto su riscatto Emilia-RomagnaRoma, 23 ago. (askanews) – Il lavoro senza sosta degli oltre 900 tecnici TIM che hanno riconnesso nel più breve tempo possibile le persone e i territori dell’Emilia-Romagna sconvolta dall’alluvione. Ma anche il dramma della vita reale immersa in acqua e fango a cui rimediare velocemente per riconnettersi al flusso della vita normale e ripartire, giorno dopo giorno, dopo un evento naturale avverso, improvviso e imprevedibile. Sono questi i temi chiave di ‘Riconnessioni’, la mostra fotografica di Rosa Mariniello che TIM presenta negli spazi della Fiera di Rimini in occasione del Meeting dell’Amicizia fra i popoli 2023. Oltre cento foto di persone e luoghi per non dimenticare ed esprimere la massima solidarietà alla popolazione colpita.

Storie di coraggio e di tenacia – informa una nota di Tim – nella frenesia di mezzi e persone munite di secchi e vanghe, sporchi di fango da testa a piedi per ripristinare i collegamenti internet e telefonici, ancora più fondamentali quando si tratta di mantenere il contatto con i propri cari in situazioni limite di isolamento. Con oltre 500 automezzi, 70 furgoni attrezzati e 20 mezzi dotati di stazioni radio e centrali mobili con generatori elettrici di emergenza, TIM, ha portato soccorso nelle zone colpite dall’alluvione. Laddove le frane hanno danneggiato i cavi in fibra ottica, impedendo l’accesso agli automezzi di soccorso, è stato necessario raggiungere le zone di intervento in elicottero. Sono stati, invece, attivati ponti radio nelle zone in cui le frane hanno completamente distrutto i cavi. Le immagini da reportage si trasformano in riproduzioni ferme di una realtà pietrificata che si fa scultura. Lungo i bordi delle strade, una infinità di oggetti come montagne di rifiuti, che siano giocattoli, suppellettili, libri, circuiti digitali che veicolano il virtuale. Nei campi, coltivazioni in parte ancora invase dall’acqua o soffocate dal fango depositatosi. Muri come tele su cui ridipingere una nuova storia, dove la consapevolezza della preservazione dell’ambiente, tanto necessaria quanto indispensabile, si fa ragione di vita.

“Riconnessioni prima di tutto è il racconto delle connessioni umane che hanno aiutato le persone a resistere e a reagire, ma è anche il viaggio attraverso tutto ciò che è stato distrutto e che ha bisogno essere ripristinato in fretta. Perché la nostra vita ha bisogno di collegamenti per molti motivi. Per essere vicini anche a chi è lontano, per portare aiuti dove necessario, per rendere la nostra quotidianità più facile, per accedere ai servizi in modo veloce e sicuro. Anche per questo, con le nostre tecniche e i nostri tecnici, con le competenze del Gruppo e tutti i mezzi a disposizione ci siamo impegnati per supportare l’Emilia-Romagna in un ritorno alla normalità nei tempi più rapidi”, sottolinea Maria Enrica Danese, Responsabile Institutional Communication, Sustainability & Sponsorship del Gruppo TIM. “Appena arrivata in Romagna, subito dopo la prima ondata di maltempo, sono stata travolta dalla frenesia della macchina dei soccorsi, dei mezzi, delle immagini che con la mente rimandavano al dopo guerra, dagli odori densi e penetranti delle città e dei campi invasi dall’acqua e dal fango, dalle montagne di oggetti accatastati come rifiuti. Tutto questo si è cristallizzato in immagini di un ardore che neanche l’acqua ha potuto spegnere, di un reale drammatico ma già proteso verso il ripristino del normale in una poetica transizione arricchita dalle storie e dai sorrisi della popolazione romagnola e delle tante persone, come i tecnici TIM ma come anche i volontari, accorse per portare il loro aiuto e la loro solidarietà”, spiega Rosa Mariniello, architetto e fotografo che ha realizzato gli scatti portati in mostra al Meeting dell’Amicizia fra i popoli 2023.

Bper rinnova il Centro direzionale di Modena: nasce Bper’s Park

Bper rinnova il Centro direzionale di Modena: nasce Bper’s ParkMilano, 26 lug. (askanews) – Bper Banca rinnova il Centro Direzionale di Modena: nasce Bper’s Park. Il progetto di riqualificazione, spiega l’istituto, intende allineare tutte le strutture direzionali della banca al suo nuovo posizionamento di rilevanza nazionale, esprimendo un nuovo concept riconoscibile in tutta Italia.

L’ingresso sarà più riconoscibile e accogliente e saranno previste aree verdi con funzioni aggregative e sociali, associate alla presenza di totem informativi a disposizione di dipendenti e ospiti utili a favorire l’orientamento e la fruizione degli spazi. Le facciate saranno ispirate alla nuova identità del brand e la piazza centrale sarà il cuore dell’intervento, con l’implementazione di una social area, un percorso destinato allo sport e un’area multidisciplinare. Gli interventi previsti miglioreranno le performance energetiche degli edifici per creare un ambiente sostenibile e inclusivo. Anche la lobby verrà riqualificata con ampie vetrate e interni eleganti. La zona hub e la nuova area caffetteria saranno strutturate con soluzioni per agevolare l’incontro e la collaborazione del personale. “Siamo davanti ad un investimento molto ambizioso ed importante per Modena, un intervento di trasformazione di un’area di grande interesse, non solo per la nostra banca, ma per l’intera città”, ha sottolineato l’AD Piero Luigi Montani. “Bper negli ultimi anni ha ampliato la sua dimensione diventando una delle prime banche del paese, ampliando la propria presenza in varie parti del territorio nazionale, ma il nuovo campus rappresenta un nodo strategico e un punto di riferimento per il futuro della banca”.

“Bper’s Park sarà un campus con un concept architettonico moderno ed innovativo, con un’elevata riconoscibilità legata al brand, più funzionale, sostenibile e tecnologico”, ha detto la presidente Flavia Mazzarella . “Siamo convinti che questo rilevante intervento di riqualificazione sia un investimento che produrrà molti benefici alle persone che lavorano in queste strutture e alla comunità di cui l’area è parte integrante e attiva”.

Ambiente, Contigliano: siglato il “patto di San Pastore”

Ambiente, Contigliano: siglato il “patto di San Pastore”Roma, 15 lug. (askanews) – È stato siglato questa mattina nell’Abbazia di San Pastore, Contigliano, un importante accordo tra RemTech Expo evento leader, di Ferrara Expo, su bonifiche, coste, dissesto, clima, sismica, rigenerazione urbana, industria sostenibile e molto altro e il comune di Contigliano (RI). Obiettivo: una cospicua attività di collaborazione e cooperazione con specifico focus su formazione e informazione.

“Ferrara è una città di cultura, turismo, in un territorio a vocazione agricola e con esperienze industriali di valore. Contigliano è un luogo magico che ha saputo interpretare lo sviluppo sostenibile attraverso l innovazione tecnologica nel rispetto della bellezza dei territori. Questa è la sfida che l accordo siglato oggi pone che verrà approfondito a settembre a Ferrara Exoo in occasione di RemTech Expo, appuntamenti propedeutici alla realizzazione di questo progetto al servizio delle comunità tutte e del nostro Paese. Ferrara ha l orgoglio di accompagnare questo è questi processi e di fare prossimità valorizzando con il Suo expertise le esperienze in altre zone del Paese e dell Europa” – lo ha commentato Silvia PAPARELLA General Manager di RemTech Expo a margine della firma. “Con grande soddisfazione ha avuto luogo l’evento DA CONTIGLIANO A FERRARA, UN LABORATORIO DELLA MODERNITÀ. INCONTRI PER IL FUTURO, organizzato dal Comune di Contigliano – con REMTECH EXPO – FERRARA EXPO, general manager Silvia Paparella, e – con RETEAMBIENTE, di Roberto Coizet e Paola Ficco, – vissuto per il suo “primo tempo” presso l’Abbazia di San Pastore in Contigliano. Questa bellissima articolata riflessione, su cultura ambientale e realtà concreta del territorio; su natura dei luoghi e paesaggio-visione-estetica; e possibilità coerente di trasformazione e di ordinato sviluppo, ha goduto di contributi di grande spessore – e rinvia ora al seguito, alle giornate di RemTech a Ferrara Expo del prossimo settembre.

Etica e rinnovamento sono stati presupposti e termini necessari della elaborazione sviluppata: in particolare, dell’ipotesi avanzata dall’Amministrazione Comunale di Contigliano, di un nuovo “polo di ricerca e industria” locale, potenzialmente afferente al Consorzio Industriale del Lazio. Un progetto che non alteri le valenze paesaggistiche-ambientali, che assuma forte carattere di innovazione e sperimentalità; vocato a produzione ed impiego di energie alternative, alla rigenerazione dei materiali e all’economia circolare; ove l’esigenza di tutela e qualificazione ambientale incontri auspicabili processi di sviluppo economico e lavorativo. Etica e rinnovamento sono anche alla base dell’Accordo di San Pastore – siglato con la general manager di Ferrara Expo Silvia Paparella dal Sindaco di Contigliano: per cogliere il meglio del futuro, nella raccolta di esperienze che RemTech mette assieme e pone a sistema; nel cuore dell’area più avanzata e dinamica del Paese, per trarre ispirazioni e aprire la nostra realtà ad orizzonti più elevati.

Agricoltura, report Aic-openpolis: -30% imprese agricole in 10 anni

Agricoltura, report Aic-openpolis: -30% imprese agricole in 10 anniRoma, 22 giu. (askanews) – Le aziende agricole in Italia sono diminuite del 30 per cento in dieci anni: nel 2020 sono 1,13 milioni secondo l’ultimo censimento Istat. E rispetto al 1982 si sono persi quasi due terzi di tutte le imprese agricole del nostro Paese (-63,8%).

Tuttavia è aumentata l’estensione media: molte piccole aziende sono scomparse mentre sono in maggior numero quelle più grandi (+17,7% oltre i 100 ettari). L’incidenza del lavoro irregolare in agricoltura in Italia si attesta sul 24,4%, il doppio rispetto alla media di tutti i settori (12%). Non solo. Il 5,4 per cento del territorio italiano è a rischio alluvione e le Regioni più esposte sono Calabria (17,1 per cento), Emilia-Romagna (11,6 per cento) e Veneto (10 per cento). Allo stesso tempo però la disponibilità idrica in Italia è diminuita del 20 per cento rispetto al trentennio 1920-1950. Questi alcuni dei dati estrapolati dal report realizzato da Openpolis e Aic, Associazione italiana coltivatori, in occasione del decimo Congresso nazionale di AIC ‘Agricoltori per scelta. Ri-generiamo il futuro’ che prende il via oggi alle 14.30 all’Auditorium Antonianum in viale Manzoni 1 a Roma. A fianco alla fotografia dello stato dell’agricoltura in Italia – con un focus sul Lazio che sarà presentato nella prima giornata di lavori e uno sull’Emilia Romagna previsto per domani – vengono avanzate proposte per potenziare il settore, a partire dal proficuo uso dei 4,88 miliardi del Pnrr di titolarità del ministero dell’Agricoltura. Secondo il rapporto, in Italia il 93% delle aziende è a conduzione familiare, ma cresce l’incidenza del lavoro salariato, spesso saltuario. Il 13,5% delle imprese è guidata da un under 45 e le donne che conducono imprese agricole sono il 31,5%. Anche in agricoltura le giovani donne sono doppiamente penalizzate: guidano appena il 3,6% delle imprese, meno della media Ue (5,7%). Aprire il settore a giovani e donne è un modo per investire nel suo futuro.

“Con questo report affrontiamo alcuni temi sui quali è necessario lavorare intensamente per mettere in moto una ri-generazione di visione e d’azione, al centro del decimo congresso nazionale di Aic – afferma Giuseppino Santoianni, presidente nazionale di Aic -. Si stima che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,7 miliardi di persone entro il 2050, sarà necessario aumentare la produzione alimentare del 50% per soddisfare la domanda crescente”. “Inoltre i fenomeni meteorologici estremi che ci colpiscono con crescente frequenza sono campanelli d’allarme sempre più forti di una crisi climatica sistemica che dobbiamo affrontare uniti – conclude il presidente Santoianni – Vediamo chiaramente come le agricoltrici e gli agricoltori di tutto il mondo, in Africa come in Emilia Romagna, sono nella prima linea di questo fronte, lottando ogni giorno contro gli effetti della crisi climatica. Per ri-generare il nostro rapporto con la terra dobbiamo ripartire da loro”.

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